[Stml13] 14.13 - Scelte Difficili
Luca Bonetti
ses.mcallister a yahoo.it
Mar 9 Set 2014 00:43:40 CEST
USS Crusader NX 69659
Autore: Luca
Personaggio: Stephen McAllister
Titolo: Scelte Difficili
Data creazione: 08/09/2014
Ambientazione: Sistema di Muwai
Personaggi principali: Jenner, Shaitan, McAllister, Nazja
Trama principale: La battaglia si risolve grazie alle nuove informazioni individuate dagli equipaggi federali ... si risolve anche la situazione di tensione Muwai-Federazione ( in realtà sono sei pagine di personaggi che si fanno pippe mentali prima della conclusione)
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Pianeta Muwai, Sala del Trono - 17/01/2394,
ore 12:50
Nazja socchiuse gli occhi in un evidente
smorfia di concentrazione, fissando l'immagine olografica del pianeta su cui si
trovavano e della poco lontana stella, cercando al contempo di assimilare e
comprendere l'esposizione di McAlliser.
Il ruolo scelto per lei prima della sua nascita
le aveva permesso di accedere ad un'istruzione di altissimo livello, ma il suo
curriculum di studi era pur sempre quello di un leader e capo di stato, non di
uno scienziato, cosìbuona parte dei termini tecnico-scientifici
utilizzati dall'ingegnere si erano rivelati a lei quantomeno oscuri, benchél'umano barbuto cercasse in maniera visibile di essere il piùchiaro possibile, riuscendoci solo in parte.
Appena Stephen terminòla sua esposizione, Nazja volse il suo sguardo verso il Capo Ingegnere,
scrutandone il volto alla ricerca di qualche segno sul suo viso che tradisse la
sua eventuale malafede.
“Hai detto che sarànecessario del tempo prima di riuscire a notare qualche effetto …- domandòsenza distogliere lo sguardo - …quanto?”
“I primi risultati potrebbero ...”
“Quanto, Stephen? - tagliòcorto lei, riservando all'umano un'occhiata tagliente. - voglio una stima
realistica, non qualche ipotesi generata dalla speranza ...”
L'ingegnere sospiròpesantemente, abbassando lo sguardo per un paio di secondi, prima di riprendere
la parola in tono mesto.
“Le stime piùottimistiche parlano di dieci, quindici anni …- Nazja sbuffò, volgendo lo sguardo nella direzione opposta - …forse meno, ma non abbiamo abbastanza dati
sulle capacitàdi recupero del vostro organismo ...”
“La nostra specie vive a lungo …ma posto anche che io credessi ai dati che mi hai mostrato …ed ètutto da vedere ... - la donna serpente alzòlievemente la voce, in tono decisamente contrariato, ma non tanto da farsi
sentire dalle guardie appena fuori dalla stanza –…come credi che possa fare a convincere il mio popolo ad attendere tutto questo
tempo? Saremo costretti a saltare a pièpari almeno due cicli!”
“Tu sei la loro leader …- replicòl'umano in tono conciliante, compiendo
cautamente un passo verso di lei, cercando di non incalzarla troppo malgrado
l'urgenza - …loro si fidano del tuo giudizio e delle tue
decisioni. Cosìcome mi fido io ...”
Nazja si produsse in un sorriso amaro.
“Se credi di potermi convincere facendo leva sui
miei sentimenti, ti sbagli di grosso ...”
“Io non credo nulla. Semplicemente, so che il
tuo unico interesse èla salvaguardia del tuo popolo ...”concluse l'Ingegnere Capo, porgendo il proiettore olografico verso lei, pochi
attimi prima di sfiorare il comunicatore e scomparire in una serie bagliori
azzurrognoli, esattamente pochi attimi prima che un drappello di guardie
facesse il suo ingresso nella stanza.
Pianeta Muwai, sotterranei –17/01/2394 –poco dopo
L'impasse in cui si trovava la squadra
capitanata ora da Shaitan, sembrava non voler aver fine.
I colpi scambiati tra i due schieramenti
avevano continuato lentamente a diminuire dato che entrambi volevano
chiaramente resistere il piùpossibile senza cedere terreno, ma Shaitan
sapeva che la cosa non avrebbe potuto continuare cosìancora per molto. L'andoriano era ben conscio infatti che i suoi uomini non
avrebbero resistito piùdi un'ora, forse due in quella situazione e
benchènon sapesse delle possibilitàdei nativi, dubitava fossero in grado di resistere molto di più.
=^= McAllister a Capitano …=^= la voce dell’ingegnere
capo proruppe dal comunicatore sovrastando di poco il rumore di uno sparo e il
gemito di un nativo.
“Mi dica che èriuscito a convincerla …”
=^= La veritàè…- l’ingegnere fece una pausa di un paio di secondi,
proseguendo poi in uno strano tono decisamente mesto - …la veritàèche non lo so. Mi ha ascoltato ... ma non sono
sicuro di averla convinta …=^=
Shaitan non rispose immediatamente,
focalizzando invece la sua attenzione su di un fucile phaser che qualcuno gli
aveva passato, esaminandone attentamente la polvere residua e le lievi
ammaccature presenti qua e là, segno che quel fucile era giàpassato di mano piùvolte, probabilmente concentrate nelle ultime
ore.
“Bhe, la cerimonia dovrebbe avere inizio fra
pochi minuti …- replicòinfine l'andoriano, predisponendo l'arma per
l'azione per poi prendere rapidamente la mira - …lo scopriremo subito …”
Sovrastato dai rumori del combattimento, non si
accorse del fruscio che lentamente si avvicinava verso la sua posizione.
Pianeta Muwai, Sala del Trono - 17/01/2394, ore
13:15
Con un fruscio l'ultima delle vesti rituali
scivolòdolcemente sulla schiena di Nazja, mentre
Latastei, la piùminuta e giovane delle sue ancelle, le pittava
il volto nei colori rituali con un sorriso mellifluo.
Da quando Mandrita era scomparsa qualche ora
prima, lei aveva informalmente ma saldamente preso il comando del suo entourage
malgrado non avesse visto piùdi un paio di urli nel corso della sua vita,
probabilmente grazie all'intromissione di Saasha, che tempo addietro l'aveva giàscelta come prediletta.
“Ti vedo turbata, Volto di Muwai …- affermòmantenendo lo stesso sorriso e parlando in
tono amichevole. Ma Nazja sapeva che quella non era altro che una facciata,
come per tutte le femmine che Saasha aveva proposto come sue dame di compagnia.
Per questo lei aveva scelto Mandrita. - …ma non devi esserlo, presto la Gloria di Muwai
risplenderà...”
“Cosa penseresti …- la interruppe la regina, agguantandole un polso per fare in modo di avere la
sua completa attenzione - …se ti dicessi che potrebbe esserci un altro
metodo per permetterci di procreare ...”
La giovane ancella assunse un espressione
sconvolta, quasi come se Nazja le avesse rivelato uno dei maggiori orrori
dell'universo.
“Sarebbe un sacrilegio!”
Nazja sapeva che Latastei non avrebbe mai
accettato alcuna soluzione alternativa, ma sentiva fisicamente il bisogno di
confrontarsi con qualcuno.
“Ma se ci permettesse di tornare agli antichi
fasti …se ci permettesse di procreare nuovamente in
libertàcome una volta, senza l'obbligo di basare la
nostra sopravvivenza sui capricci del Sibilante ...”si lasciòsfuggire Lanzai, l'ancella piùgiovane del gruppo, intenta a lisciare i capelli di Nazja. Il volto di Latastei
mutòin una smorfia seccata e il suo sguardo
divenne di fuoco mentre apriva minacciosamente la bocca, producendo un suono a
metàtra un sinistro sibilo ed uno sputo,
interrompendola.
“Taci! Il solo pensiero sarebbe una bestemmia! -
sentenziòacida nei confronti della povera collega, che
decisamente intimorita sembròcercare rifugio dietro le spalle di Nazja.
Latastei assunse poi un'espressione contrita, riacquistando un tono piùamichevole. - Mi scuso per lo sfogo mia signora …Lanzai non sa quello che dice …èrisaputo che nella sua covata l'intellegenza
scarseggia ... ma non èsalutare che lei abbia questi dubbi prima del
Grande Rito. Noi ora dipendiamo dalla benevolenza del Sibilante, questo èun dato di fatto che non èpossibile modificare. Lei deve solo pensare a
fare ciòche ènecessario ...”
“Si …- replicòil Volto di Muwai atona. - …hai decisamente ragione ...”
Pianeta Muwai, Sala del Rito –Contemporaneamente
Saasha aveva iniziato ad intonare i canti
rituali assieme agli altri diplomatici di alto rango presenti nella stanza. Il
comunicatore ancora attivo, perennemente connesso con le squadre impegnate nel
combattimento e con il centro di difesa planetario, continuava a sputare fuori
dati sui vari fronti senza sosta.
Sapendo di essere un ottimo stratega avrebbe
voluto essere là, a comandare direttamente la linea di difesa,
ma sapeva anche se non avesse partecipato al rituale l'intera impalcatura di
menzogne che i suoi predecessori avevano creato e lui aveva protetto fino a
quel momento sarebbe crollata come un castello di carte.
L'unica cosa che poteva fare ora era attendere,
pregando che il Sibilante concedesse al suo popolo la forza di resistere.
Uss Crusader –Infermeria –Contemporaneamente
Jenner era da poco tornato al proprio posto
dopo essere stato risistemato da uno dei suoi colleghi quando arrivòuna comunicazione dal Capitano.
=^= Crusader! - il medico si stupìdi quanto la voce dell'andoriano sembrasse affaticata e ansimante –ho bisogno di …un teletrasporto d'emergenza! Usate le
coordinate del mio comunicatore! =^=
“Signore cosa ...”
Senza che potesse aggiungere altro, sul lettino
che Jenner aveva davanti si materializzòquello che inizialmente gli sembròpoco piùdi un ammasso di carne pulsante. Non riuscìimmediatamente a riconoscere i lineamenti femminei orrendamente deturpati da
quelle ferite simili a morsi, nascosti da quel pastone di sangue e sabbia, ma
riconobbe immediatamente l'aspetto serpentiforme di colei che aveva davanti.
Fu peròsolo quando la donna serpente volse l'unico
occhio rimasto verso di lui che la riconobbe.
“Mandrita?”
Pianeta Muwai, Sala del Rito
- 17/01/2394, ore 13:42
Nazja fece il suo ingresso all'interno della
sala satura di vapori e di incensi seguita dal suo stormo di fedeli ancelle,
spaziando lo sguardo attorno a se, esaminando attentamente lo sparuto gruppo di
seguaci intenti nei loro canti rituali. IndividuòSaasha, in prima fila a poca distanza dal Generale Ection e da altri membri
dell'alta societàMuwai che attendevano con trepidazione
l'inizio del rito.
Il suo entourage si fermò,
rinculando poi verso l'ingresso della sala, mentre lei proseguiva sola verso
l'imbocco della struttura che sarebbe diventata il suo nido, scambiando una
rapida occhiata con quelli che di li a poco sarebbero diventati i suoi partner.
Qualcosa di fisiologico e viscerale iniziòa ruggire prepotentemente dentro di lei,
gridando con forza inaudita la sua volontà.
Il battito di entrambi i suoi cuori acceleròin maniera esponenziale mentre le sue pupille si dilatavano e il respiro
diventava piùaffannoso. L'efficienza di ogni suo senso
sembròmigliorare di colpo e la sua mente sopraffatta
da quella miriade di colori, sensazioni e soprattutto odori che le affollavano
le narici.
Non aveva mai sperimentato qualcosa di cosìpotente e viscerale in precedenza. Un movimento di fianco a lei catturòla sua attenzione, costringendola a rendersi conto dei vari partners che si
muovevano l'ingresso cilindrico del nido.
Ne agguantòuno con dolcezza, passandogli la mano sul
petto e lasciandogli quattro leggeri solchi sulla pelle, graffiandolo
involontariamente mentre lo sospingeva lievemente verso l'ingresso del nido,
respirandone a pieni polmoni l'odore pungente.
*... umano ...*
Aprìla bocca, intenzionata a mordergli la spalla,
poi si fermò. Deglutìa fatica.
Volgendosi verso Saasha con un movimento fluido
e sinuoso del capo. Le ci vollero un paio di secondi prima di riuscire a
dissipare la nebbia sensoriale che gli offuscava la vista, prima di riuscire a
vedere il suo obiettivo assieme il resto dei partecipanti al rito, che,
continuando nel loro canto, avevano iniziato una lenta processione verso
l'uscita.
Processione che venne fermata dalle guardie
personali della regina qualche secondo piùtardi.
Saasha si volse verso di lei. Il volto
deturpato dallo stupore e da qualcosa che Nazja riuscìad identificare dal puzzo. Terrore.
“Che cosa significa tutto questo?”
“Che ... èarrivata …l’ora di rinascere ...”
USS Crusader, corridoi verso l'infermeria -
23/01/2394, ore 08:00
Nazja seguita da una piccola parte del suo
nuovo entourage, capitanato ora da Lanzai, sembrava trovarsi decisamente a
disagio all'interno dei corridoi che la stavano conducendo verso l'infermeria,
dove avrebbe incontrato Mandrita. Esattamente come aveva giàfatto nei giorni passati.
“Mi dispiace che le cose siano andate in questo
modo …- affermòla donna serpente in tono decisamente contrito,
cercando di evitare il contatto diretto con lo sguardo dell'equipaggio intenti
a fare il loro dovere - …ma non posso fare altro che ringraziarvi dal
profondo del cuore. Se voi non foste intervenuti …”
“Ciòche èsuccesso ha segnato profondamente entrambi gli
schieramenti …- tagliòcorto Shaitan, affrettando il passo - …ma èil risultato che conta ...”
Poco dopo essersi rifiutata di proseguire il
Rito dell'Accoppiamento, il Volto di Muwai aveva iniziato ad esporre ai membri
piùdi spicco della politica del suo mondo ciòche Stephen le aveva spiegato in precedenza. In molti avevano espresso dubbi o
fatto domande a riguardo, ma altrettanti concordavano su di una cosa. La
soluzione proposta dalla Regina era la reale rinascita citata nei testi sacri.
Saasha, in preda al panico causato da una
situazione imprevista, aveva cercato dapprima di far passare la regina come una
pazza eretica controllata dai Federali, fallendo peròmiseramente, lanciandosi poi in un folle attacco diretto alla Regina.
Le guardie non riuscirono a fermarlo in tempo,
ma per Nazja, ancora in quello stato di ebbra estasi fisica e sensoriale, lui
era poco di piùdi un fastidioso insetto.
USS Crusader - Infermeria - 23/01/2394 –Contemporaneamente
Stephen sospiròpesantemente, sedendo in silenzio al fianco di Mandrita, mentre Jenner poco
distante controllava i segni vitali della donna serpente su uno dei monitor.
“Senza il tuo intervento saremmo morti …- affermòin tono mesto il Capo Ingegnere che finalmente
si era deciso a visitarla, ora dopo che aveva saputo che la Crusader sarebbe
ripartita nel giro di qualche ora e che il rimorso lo aveva costretto a passare
un paio di turbolente notti. Prima di continuare, scambiòun’occhiata di sottecchi con il medico, rendendosi
conto di quanto la scelta fatta qualche giorno prima, seppure obbligata,
pesasse anche su di lui - …noi pensavamo …”
“Non crucciarti, umano …voi non siete guerrieri …- lo interruppe Mandrita con voce roca e
affaticata, spostando lo sguardo verso l’Ingegnere, ma lui era incapace di eseguire,
incapace di lasciarsi alle spalle il fatto che lei in quella dannata grotta
aveva lasciato parecchio. Aveva perso l’occhio sinistro e la sua androgina bellezza era
stata deturpata dalla perdita di un seno e dalla miriade di cicatrici e morsi
che ora ricoprivano il suo corpo. - …se le posizioni fossero state invertite, avrei
fatto lo stesso …”
Stephen spostònuovamente lo sguardo verso di Jenner, sospirando. Ne lui, ne il medico avevano
idea di come la donna serpente fosse riuscita a sopravvivere, dato che Mandrita
glissava sistematicamente la domanda semplicemente sostenendo di aver
semplicemente combattuto in quanto appartenente alla casta dei guerrieri. Forse
era per lo stesso motivo che aveva rifiutato ogni intervento volto a
restituirle, almeno parzialmente, ciòche aveva perso.
“Le scritture avevano ragione ... –si lasciòsfuggire con un debole sorriso ed un colpo di
tosse - ... gli Uomini delle Stelle sono arrivati, ora il nostro mondo sta
bruciando e presto ci saràla rinascita ...”
Benchèle antiche scritture parlassero per metafore,
sembravano descrivere piuttosto bene la situazione politica del pianeta natale
della donna serpente. Caduto Saasha infatti, era rapidamente caduta con lui
anche gran parte della rete di potere che lo sosteneva, creando il vuoto e
costringendo i vertici Muwai a cercare nuove soluzioni. Stephen aveva saputo
dal Capitano che sul pianeta ora i venti soffiavano in favore della democrazia,
spinti dalla regina stessa, la quale aspirava in un futuro prossimo di entrare
a far parte della Federazione malgrado i trascorsi.
Alcuni signorotti locali contrari a queste
scelte, forse addirittura collusi con Saasha, avevano deciso di ribellarsi, ma
il popolino era dalla parte della regina e questi piccoli focolai di violenza
sembravano destinati ad ardere per una decina di giorni o poco più.
Fu in quel momento che la porta dell’infermeria
si aprìcon un sibilo, lasciando entrare la piccola
delegazione Muwai.
Alloggi del Tenente Comandante McAllister -
23/01/2394 –Ore 17:53
Stephen tiròfuori dalla tasca il piccolo medaglione ovoidale che Nazja gli aveva regalato
qualche ora prima, rigirandoselo fra le mani cosìcome aveva fatto per la mezz'ora precedente.
Benchèla stessa donna serpente avesse dichiarato di
provare e aver provato solamente una violenta attrazione fisica nei suoi
confronti, l'ingegnere capo non riusciva a smettere di pensare che quel dono di
addio contraddicesse quella dichiarazione, rivelando una veritànon detta.
Inspiròprofondamente, stendendosi sul letto guardando
il soffitto, inerme.
Ora piùche mai, forse grazie al lieve ronzio dei
motori della Crusader che segnalavano il prossimo rientro nello spazio
federale, sentiva un nodo allo stomaco ingarbugliarsi sempre di più.
Benchèfosse ben conscio del fatto che tutti gli
avvenimenti successi sul pianeta fossero frutto di un qualche tipo di
condizionamento mentale, Stephen non riusciva a levarsi di dosso i sensi di
colpa.
Sensi di colpa verso Aleena, sua moglie, che
aveva miseramente tradito, verso i suoi figli che lo attendevano a casa e
perfino verso Nazja, che sentiva di aver semplicemente sfruttato.
Sospirònuovamente, cercando di venire a patti con la
veritàe con il senso di colpa da esso derivato. La
veritàche gli diceva che quel condizionamento
mentale aveva semplicemente annullato la sua parte razionale, mettendo a nudo
quella parte che avrebbe voluto mantenere nascosta, la parte che era caduta
sotto l'incantesimo di Nazja appena la sua mano gli aveva sfiorato la guancia.
Si rimise seduto sul letto, stropicciandosi il
volto con le mani piùvolte, prima di fissare il vuoto al centro
della stanza per un paio di minuti. Deglutìa fatica, conscio delle sue colpe e oppresso
dal rimorso che portava sul groppone, poi, finalmente si decise.
“Computer, apri un canale sub-spaziale …Marte, abitazione della Famiglia McAllister ...”
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