[Stml13] 16 - 05 - Un’altra fazione
Mehon
mehon.crusade a gmail.com
Lun 27 Lug 2015 18:38:55 CEST
iao ecco il mio brano!
Scusate tantissimo per il ritardo!!!!
Spero che vi piaccia, ho corretto con la navetta del brano precedente.
Personaggio: Gerard Ylim Yager
Titolo: Un’altra fazione
Data creazione: 13/07/2015
Ambientazione: Crusader, Navetta 4
Personaggi principali: Shaitan, Quatro, Bloch, Delta
Trama principale: Salta fuori un altro pezzo dalle nave, Quatro e Bloch
continuano ad indagare
Navetta 4 - 04/05/2395 Ore: 19:18
Il mercante tellarita era stato messo agli arresti dalle autorità di
Cuellar e la navetta confiscata dalle autorità logali e posta sotto
sigilli. Ma purtroppo i due Ferengi erano riusciti a scappare. Forse
avvertiti da un informatore, avevano tagliato la corda poco prima
dell'irruzione. Fortunatamente i sensori della navetta 4 della Crusader
erano in funzione e, aiutati dal controllo traffico cardassiano, avevano
potuto tracciare la rotta della navicella aliena.
I duw Ferengi proseguirono come se nulla fosse, forse pensando che
un'atteggiamento normale non destasse sospetti nelle autorità.
Prontamente Quatro e Bloch ricominciarono il pedimamento che durava
ormai da tempo. Il piccolo mercantile proseguiva nella sua rotta senza
variare destinazione o velocità.Bloch e Quatro avevano ridotto le
emissioni della navetta al minimo per rendere più difficile il loro
rilevamento e, per la stessa ragione, non si arrischiarono nell’attivare
i sensori attivi. In base alla direzione degli inseguiti avevano stimato
la destinazione: un piccolo avamposto Cardassiano sul confine. Un posto
isolato e tranquillo in cui i doganieri, dietro il giusto compenso,
avrebbero chiuso entrambi gli occhi di fronte ad un traffico illecito.
“Non mi piace.” Brontolò Quarto.
Bloch era così assorto nell’analizzare i sensori passivi che non si
accorse dell’affermazione del collega:”Cosa?”
“Secondo me stanno finendo in una trappola e… noi con loro.” Disse Quarto.
Bloch alzò le spalle e le antenne come per accentuare che non dipendeva
da loro:”Non possiamo fare altro che seguirli.”
“Avremmo dovuto prendere la Tamigi.” Continuò il capo della sicurezza.
“E’ una navetta molto più grande, veloce e dotata di un’armamento
superiore a questo trabiccolo.”
“Già ma è molto più facile da rilevare… meglio questa!” Rispose Bloch.
“Già.” Ammise a malavoglia Quatro.
Uss, Crusader, Plancia - 04/05/2395 Ore: 19:22
“La plancia è tranquilla oggi.”Commentò il dottor Jenner comodamente
seduto alla poltrona del primo ufficiale.
“Hai ragione.” Gli fece eco il primo ufficiale al comando della nave. Ma
appena l’umano finì la frase la porta del tubo ascensore si aprì ed
entrò rapidamente il comandante McAllister.
“Ecco uno che non si sta riposando.” Esordì il dottore con un sorriso.
Mc Allister raggiunse i due ufficiali. Aveva l’aria stanca e sconvolta
di chi ha migliaia di cose da fare e poco tempo per terminarle. “La
vostra pace sta per finire.” Esordì lo scozzese.
E fu così. Pochi secondi dopo un furente capitano Shaitan accompagnato
dal consigliere Delta entrò in plancia lasciando poco tempo ai due
ufficiali superiori per ricomporsi.
“Dottore, ho bisogno di lei in infermeria… ora!” Il capitano tuonò
l’ordine mentre a rapidi passi raggiunse il suo ufficio. La porta si
aprì e prima di entrare si voltò verso l’ingegnere e chiese:”Quanto?”
La domanda era generica ma dal tono e dalla situazione lo scozzese capì
a cosa il capitano si stava riferendo. “La nave potrà navigare tra 5
ore… ma ho ancora bisogno di altre 10 ore per terminare le riparazioni,
ma possiamo terminarle anche in movimento… stiamo facendo i doppi turni
per cercare di essere pronti il prima possibile.”
Shaitan capì che McAllister aveva fatto l’impossibile per rimettere in
linea la nave. Visibilmente compiaciuto rispose:”Bene.”
Detto ciò il capitano entrò nel suo ufficio e, prima che le porte si
chiudessero, aggiunse:”Yager ci raggiunga.”
Navetta 4 - 04/05/2395Ore: 19:39
“Se fossi vulcaniano direi che con la confidenza del 98.975% la
destinazione è l’avamposto Cardassiano di Jerrius.” Disse Bloch e, con
un mezzo sorriso, aggiunse:”Ma io sono mezzo andoriano e mezzo umano per
cui dico: la è l’avamposto Cardassiano di Jerrius.”
Quatro annuì e rispose:”Sono d’accordo, marca ormai quasi una manciata
di minuti all’entrata nel sistema stellare.”
“Ho trovato un punto Lagrangiano in cui potremmo nasconderci.” Aggiunse
Bloch.
“Bene, andiamo.” Quatro pilotò la navetta con abilità. Lentamente si
allontanò dalla rotta parallela e si inserì in una rotta verso il punto
lagrangiano. Il resto del viaggio fu molto breve. Come previsto i
mercanti raggiunsero l’avamposto Cardassiano senza problemi e iniziarono
ad attendere in orbita attorno ad un asteroide.
Il tempo passò lentamente ed eterno come se tutto l’universo avesse
deciso di attendere in pausa. D’improvviso, però, la situazione cambiò:
un lampo di luce segnalò l’arrivo di un’altra nave. I nuovi arrivati
avevano fatto il loro ingresso in modo spettacolare: con rapidità
uscirono dalla curvatura a pochi chilometri dai mercanti e, con la loro
immensa nave da guerra, si appostarono attorno alla navetta.
Bloch non credeva alle sue antenne:“Ma quelli sono… .”
Uss Crusader, ufficio del capitano- 04/05/2395Ore: 19:39
“Tzenkethi?!” Yager era esterrefatto.
“Esattamente.” Il tenente Delta annuì, prese un data padd e fece vedere
dei dati al primo ufficiale. “tre mesi fa i servizi segreti della flotta
stellare hanno individuato in un remoto mercato nero delle valvole di
controllo del flusso di plasma.”
Shaitan si intromise nel discorso:” I seriali della nave parlano chiaro:
quei componenti erano montati sulla gongola destra della USS Pathfinder,
dispersa da anni.”
Yager si sedette alla poltrona.”E gli Tzenkethi cosa centrano?”
“Le analisi dei servizi segreti hanno condotto direttamente al loro
governo.” Rispose pacatamente il consigliere.
Ma il primo ufficiale rimase di sasso:“Quindi sono loro… .”
“Non è detto potrebbero anche aver semplicemente trovato le valvole o
avute chissà come.” Rispose con molta logica Daniel.
“La flotta stellare ci ha incaricati di investigare e ritrovare la USS
Pathfinder.” In quelle poche parole il capitano riassunse una mole di
lavoro letteralmente immensa.
Yager annuì:”Bene, immagino che dovremo salpare il prima possibile.”
Shaitan sorrise:”Esattamente. Ha i suoi ordini, comandante, al lavoro.”
Navetta 4 - 04/05/2395 Ore: 19:59
“Una gondola?” Osservò sorpreso Quatro.
“Sì è la gondola di dritta… di una classe Intrepid.” Analizzò Bloch.
“USS Pathfinder?” Chiese il capo della sicurezza.
Bloch scosse le antenne e la testa:”Per confermarlo dovrei usare i
sensori principali e ci individuerebbero in pochi secondi.”
Quatro annuì rammaricato e riprese a parlare poco dopo:”Però è strano.”
“Concordo.” Rispose l’andoriano.
Ma Quatro continuò a parlare come se nulla fosse:”Una nave Tzenkethi che
trasporta con il raggio traente un pezzo di gondola a curvatura di una
nave di classe Intrepid.”
Bloch fece per rispondere ma il suo quadro strumenti si illuminò come
un’albero di natale:”Ci hanno rilvato.”
“L’incrociatore ha lanciato un siluro.” Confermò il capo della sicurezza.
Bloch fece per impostare un’azione evasiva ma pochi istanti dopo il
siluro colpì il bersaglio e un lampo accecante segnalò la distruzione
della navetta.
Uss Crusader, plancia- 05/05/2395Ore: 00.10
La Crusader era riuscita a salpare. Le riparazioni erano state quasi
completate e il resto poteva essere ultimato durante il viaggio.
L’equipaggio aveva risposto con rapidità e efficienza e la potente unità
federale era nuovamente pronta a svolgere le delicate missioni che era
destinata a compiere.
La plancia era tranquilla e anche se il turno era finito alcuni
ufficiali superiori erano in plancia ad assolvere gli ultimi lavori
della giornata. Il resto dell'equipaggio, oltre a gorvernare la nave,
stava preparando il discacco della sezione inferiore che da lì a qualche
ora sarebbe partita per andare a recuperare la misteriora navetta della
Pathfinder posta sotto sigilli a Cuellar. Il resta della nave sarebbe
andato a dare manforte a Bloch e Quatro.
Il guardiamarina Heereel aveva appena iniziato il turno e non vedeva
l’ora che i superiori andassero vie per avere più tranquillità durante
il turno di notte. Una serie di allarmi si accesero improvvisamente
sulla sua consolle e segnalarono l’arrivo di una comunicazione scritta.
Con non curanza la giovane riprodusse il messaggio sul suo schermo dando
per scontato che proveniva dal comando di flotta. Ma il messaggio
proveniva da un flotta ma non dalla flotta stellare. Lesse la prima
parte, fece una breve pausa e, ringraziando che c’erano ancora ufficiali
superiori in plancia, richiamò l’attenzione di Yager. Il primo ufficiale
arrivò rapidamente, diede una lettura al messaggio, fece un profondo
respiro come per assimilare quanto scritto e, voltandosi verso Shaitan,
disse:”Capitano un messaggio da Gul Rabam… non le piacerà.”
Avamposto Cardassiano di Jerrius, sala comando 04/05/2395 Ore: 20:03
Morire è un brutta sensazione e quando ci si trova danti un’essere si
pensa che sia una divinità. Purtroppo per Bloch la prima cosa che vide
fu il volto rugoso e grigio di un cardassiano. Quella fu una seconda
brutta esperienza. Poi la logica insita in lui gli diede una seconda, e
decisamente migliore, spiegazione: non era morto. Fu un’ulteriore
sollievo scoprire che la sua seconda ipotesi era la vera.
Si voltò leggermente e vide che anche Quarto era con lui. L’andoriano
fece per dire qualcosa ma il cardassiano parlò per primo:”Benvenuti, vi
abbiamo teletrasportati al pelo, un secondo dopo ed quel siluro vi
avrebbe vaporizzati con la vostra navetta.”
I due ufficiali federali si guardarono l’un l’altro confusi.
Il cardassianò continuò a parlare:”Io sono Gul Rabam, comando questa
struttura.”
“Io sono comandante Bloch e questo è il comandante Quatro.” Si presentò
a sua volta l’ufficiale scientifico.
Quatro fece un passo avanti e provò a giustificarsi:”Siamo qui.. .”
Il cardassiano con un enigmatico sorriso interruppe Quatro:”Lo so. Siete
qui per la USS Pathfinder.”
Il Gul si assaporò tutto quel secondo i cui i due federali si guardarono
l’un l’altro sbigottiti poi con un sorriso aggiunse:”Siamo qui per
aiutarvi a portare a casa i vostri colleghi.”
La cosa più strana fu che quelle parole risuonarono vere nelle orecchie
di Bloch.
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