[Stml13] 13 - Aiuti condizionati

Luigi Fantin edward.a.jenner a gmail.com
Gio 3 Mar 2016 09:11:35 CET


dimmelo a me. io non ho ancora iniziato...
Scusa Adriano, oggi, promesso, leggo.

GG

Il giorno 3 marzo 2016 07:22, Capitano Shaitan del clan Aeltheur <
shaitan at lordkap.it> ha scritto:

> Ho quasi finito di leggere il brano, chiedo scusa ma è un periodo un po'
> intenso.
>
> --
> Capitano Shaitan - MSN lord_kap at hotmail.it - Skype: lord_kap
> NX 59659 - USS Crusader - Ufficiale Comandante
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Crusader/main.php
> Il 29 feb 2016 7:52 PM, Adriano Maggi <a.maggi at live.it> ha scritto:
>
> USS Crusader NX 69659
> Autore: Adriano Maggi
> Personaggio: Ufficiale scientifico Tenente Leon Krenn Bloch
> Titolo: Aiuti condizionati
> Data creazione: 10/02/2016
> Ambientazione: Entrambi i lati del Wormhole
> Personaggi principali: Quatro, Jenner, Bloch, MacAllister, Delta, Shaitan
> Trama principale: Le navette raggiungono il presunto pianeta della
> Pathfinder, mentre la Crusader si difende dagli Tzentheki
>
>
> USS Raibaut, nei pressi del wormhole – data e orario indefiniti
>
> Il computer di bordo aveva stimato in 4 ore il tempo di volo necessario
> per raggiungere un pianeta di classe R. Sulla navetta di Quattro,
> l'Ufficiale alla sicurezza e il dottore si stavano un po' rilassando. “Che
> fortuna che abbiamo noi due, pensi al Numero Uno o al Capitano che devono
> chiacchierare con un Cardassiano o uno Tzenkethi...”. “Se lei fosse un bel
> medico donna non sarebbe ancora meglio? - rispose con ironia Quattro – in
> realtà stavo pensando dottore... a come sia la civiltà dei Borg in questo
> tempo”. “Be in realtà a quanto ne so non si è mai capito molto sulla loro
> storia, non si sa da quale pianeta del quadrante Delta siano originari”.
> “Naturalmente, ma pensi di avere la possibilità di incontrare la loro
> civiltà...a questo tempo potrebbero trovarsi al livello di un Medioevo
> sulla Terra ad esempio..”. “Meglio non parlarne tanto di questa idea,
> chissà che qualche Ammiraglio esaltato possa immaginare di andarli a
> sterminare...”. “Esatto, proprio
> come volevano fare loro andando ad uccidere Zefhram Cochrane”.
>
> USS Crusader, sezione superiore - 09/05/2395, ore 10:49
>
> Il Tenente Bloch si era subito alzato in piedi, non appena il
> guardiamarina al Tattico lo aveva avvertito di una presenza nemica. “Navi
> Tzenkethi ?” domandò impaziente. “Sì, il computer ne ha identificata una,
> l'altra ancora no”. “Attivare gli armamenti e alzare gli scudi” ordinò.
> Erano due navi certo, ma la Crusader separata valeva comunque come tre navi
> standard della Flotta. Bloch era un po' amareggiato di non aver potuto
> partecipare alla spedizione nel passato. Purtroppo lo spazio a bordo della
> navetta sarebbe servito per eventuali sopravvissuti. Tuttavia ora - pensò
> tra sé e sé - aveva almeno l'opportunità di condurre una battaglia. Le sue
> antenne si mossero più freneticamente mentre l'adrenalina saliva: “Sullo
> schermo. Situazione Tattica ?” domandò. “Si avvicinano a velocità impulso,
> la distanza è minima, potrebbero già attaccare”.
> “Ma non lo fanno...forse si sono impauriti ?” commentò ad alta voce Bloch.
> Poi da una delle navi l'andoriano vide chiaramente salpare una navetta.
> “Signore...”. “Sto vedendo, guardiamarina. Suppongo si diriga verso
> l'ingresso del Tunnel...”. Il Timoniere intervenne: “Signore, supposizione
> esatta”. “Si interponga tra la navetta e il tunnel” comandò immediatamente.
> Le due sezioni della Crusader si mossero entrambe a protezione del tunnel,
> nello stesso momento la sezione inferiore si stava riavvicinando a tutta
> potenza d'impulso per sorprendere alle spalle le due navi attaccanti. A
> questo l'attesa era finita: la due navi nemiche ruppero la formazione ed
> attaccarono, ciascuna una delle due sezioni della Crusader. Bloch e
> MacAllister ordinarono un fuoco di risposta. Con questa mossa gli
> attaccanti volevano forse distogliere l'attenzione dalla piccola navetta,
> che si avvicinava sempre di più. “Bloch mi copra” ordinò all'interfono
> MacAllister.
> L'andoriano cercò di frapporre la sua sezione tra MacAllister e i nemici.
> MacAllister attivò il raggio traente e catturò la navetta. Ma la sezione
> superiore di Bloch fu colpita ripetutamente...”Gli scudi stanno per
> cedere!”. “Maledizione, manovre evasive, ma continuate a sparare...!”.
> Finalmente arrivò a tiro anche la sezione inferiore, che sparò con siluri e
> phaser.
> I nemici miravano al raggio traente di MacAllister. La battaglia tra le
> cinque navi infuriava, la sezione inferiore
> assorbiva ora i colpi, mentre era MacAllister che tentava di defilarsi,
> portandosi la navetta il più possibile lontano dal tunnel. Gli scudi di una
> nave Tzenkethi e della sezione superiore collassarono in pratica nello
> stesso momento. Bloch comunicò immediatamente: “Interrompete il fuoco o vi
> distruggo i motori”...
>
> USS Templar – Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> Sulla navetta del Capitano, i sensori avevano iniziato a cercare un
> segnale dalla superficie del pianeta, seppure erano ancora abbastanza
> lontani. Il Capitano aveva provato a capire dal guardiamarina Brown se il
> pianeta fosse quello giusto.
> Brown non era del tutto sicuro, non tutti i suoi ricordi erano tornati
> alla luce dopotutto, anzi il secondo passaggio nel tunnel sembrava avesse
> nuovamente peggiorato la situazione. Aveva in mente i ricordi dei volti dei
> suoi commilitoni...sperava di poter rivedere qualche volto, seppure
> invecchiato e segnato dalla lotta per la sopravvivenza. Ma quando guardava
> lo schema tattico che mostrava il sistema stellare che avevano davanti, gli
> si confondeva con tanti altri schemi tattici visti nella sua vita
> precedente.
> Il dottore lo avrebbe visitato prima possibile. I ricordi degli altri
> sembravano invece per il momento intatti.
> Nel frattempo Gul Rabam, che si stava occupando delle analisi dei sensori,
> non diede nessuna notizia positiva...”nessuna fonte di energia rilevata
> intorno al pianeta”..
> *accidenti dovevo portarmi dietro Bloch* pensò in quell'istante tra sé e
> sé il Capitano.
> Nel frattempo chiamò Jager: “Comandante Jager: novità ?”. “Niente signore,
> suggerisco di suddividerci subito per coprire zone diverse del pianeta”.
> “No, ancora meglio non fidarsi, attendiamo secondo il piano prestabilito”.
>
> USS Crusader, sezione mediana - 09/05/2395, ore 11:17
>
> Le trattative con gli Tzenkethi procedevano lentamente.
> Dopo che tutte le 5 navi avevano disattivato le armi, MacAllister aveva
> avuto un contatto audio con il Comandante nemico.
> Gli Tzenkethi pretendevano il rilascio immediato dei due prigionieri,
> trovati a bordo della navetta catturata dalla Crusader, e di avere il via
> libera ad inviare una navetta attraverso il tunnel. Naturalmente
> MacAllister avrebbe acconsentito solo il rilascio dei prigionieri e la
> restituzione della navetta, ma si sarebbe opposto categoricamente a
> qualsiasi tentativo di forzare il blocco. Un pilota della Crusader avrebbe
> trasportato la navetta con i prigionieri lontano dal tunnel spaziale,
> dopodichè sarebbe stato teletrasportato indietro su una delle sezioni. Ora
> l'ingegnere Capo, insieme al consigliere Delta, attendeva la risposta. Ma
> era un attesa carica di tensione, MacAllister temeva che i nemici potessero
> riattaccare da un momento all'altro. Chiamò nuovamente le altre sezioni: il
> Tenente Bloch riferì che avevano recuperato un minimo di scudi. “Io
> continuo a pensare che accetteranno - commentò nuovamente il Consigliere –
> se sono interessati solo ai
> relitti non vedo perchè dovrebbero rischiare le loro vite...a meno che c'è
> sotto qualcos'altro di cui siamo all'oscuro”.
> Dopo altri minuti di attesa finalmente si riattivò la comunicazione audio:
> “A Comandante della Federazione: Accettiamo la restituzione della nave e
> dei nostri uomini. Ci allontaniamo dalla vostra posizione di 0.1 anni
> luce”. MacAllister rispose:
> “Ne sono felice, procediamo immediatamente con la vostra nave”, dopodichè
> comunicò al timoniere, che già si trovava pronto nella stiva di carico:
> “Proceda con il piano, Tenente”.
>
> USS Raibaut, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> Una spia luminosa attirò l'attenzione del dottor Jenner, che leggermente
> impacciato cominciò a premere alcuni pulsanti sulla consolle: “Sembra
> che...ci sia una trasmissione”. Quatro distolse un attimo lo sguardo dalla
> navigazione e controllò quello che sosteneva il medico...”Mi faccia venire
> un attimo, dottore”. Il medico si spostò più che volentieri. Quatro cercò
> di capire in quale codice e frequenza fosse trasmesso il messaggio...poteva
> essere un trasmissione federale...cercò la fonte...”proviene dal
> pianeta...”. “Accidenti ! Possiamo sentirla ?”. “Ci provo...” Quatro attivò
> l'audio ma udirono solo del fruscio, a questo punto ritenne opportuno
> contattare il Capitano: “Capitano, qui Quatro, stiamo captando un messaggio
> proveniente dalla superficie del pianeta, non sappiamo se è dei nostri,
> purtroppo non riusciamo ad ascoltare, forse perchè troppo debole”. “Qui
> Capitano, noi non lo riceviamo per il momento, quindi è probabile che la
> sua ipotesi sia
> corretta. Fate rotta per l'origine della fonte, noi procediamo come da
> piano e restiamo in attesa”
>
> Pianeta Aknaar, Stazione di controllo – Quadrante Delta – pochi minuti dopo
>
> La stazione di controllo satellitare si trovava in un edificio posto ad
> alcuni kilometri da uno dei tre piccoli agglomerati che costituivano la
> colonia. La stazione riceveva ed inviava le comunicazioni ai satelliti di
> sorveglianza e telecomunicazione situati in orbita. Quel pomeriggio la
> normale routine venne interrotta da un satellite, che trasmise verso la
> superficie un messaggio di avvertimento: non lontano dal pianeta una
> piccola nave era stata rilevata.
> Venne chiamato immediatamente il direttore.
> “Non abbiamo notizie di una nave proveniente da quella direzione. Tra
> quanto arriveranno ?” domandò ai tecnici.
> “Attendiamo un secondo rilevamento per una stima, signore”.
> Dopo alcuni minuti il computer elaborò i dati...”Viaggia al di sopra della
> luce, fattore 400 – lesse dallo schermo uno dei tecnici – origine...sembra
> nei pressi dell'anomalia spaziale”.
> I tecnici e il direttore si guardarono sbigottiti...con chi diavolo
> avevano a che fare ?
> “Scendo giù alle colonie a dare l'allarme affermò il direttore – voi
> comunicate immediatamente alla nostra Flotta”. “Ma non saranno qui prima di
> una rivoluzione !” affermò un altro tecnico. “Una rivoluzione: che diavolo
> dice !? ” replicò il direttore. “Certo, ho letto giusto ieri le
> comunicazione della Flotta, vuole vedere ?”. Il direttore incrociò lo
> sguardo di un altro tecnico che annuì per confermare il collega. “No, mi
> fido. Maledizione!”
> Il direttore iniziava ad essere molto preoccupato. L'idea di un'invasione
> della colonia da parte di una razza ostile era il suo peggiore incubo.
> Tutti avevano in mente cos'era successo molto tempo prima in un'altra
> colonia situata dall'altra parte del diametro. Ma ovviamente poteva essere
> anche nulla, c'erano stati ovviamente anche falsi allarmi nel corso del
> tempo, inoltre avevano un piano di difesa di emergenza ben stabilito: i
> coloni sarebbero stati condotti in un bunker sotterraneo con provviste per
> molto tempo, mentre sulla superficie avevano alcune piccole navette,
> vecchie ma ben armate, che potevano essere pilotate.
>
> USS Raibaut, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> La navetta si trovava ormai a circa 500.000 km dal pianeta e i sensori
> potevano fornire molte informazioni, che puntualmente l'Ufficiale alla
> Sicurezza riferiva al Capitano, che comunque di lì a poco li avrebbe
> raggiunti. “Rileviamo numerose fonti di energia, seppure di bassa
> intensità. Captiamo diverse comunicazioni dalla superficie ma non riusciamo
> a decodificarle. Non si tratta certo di messaggi usuali della Flotta”. Le
> prime scoperte avevano riguardato alcuni piccoli satelliti orbitanti
> attorno al pianeta, che erano la fonte del primo messaggio che avevano in
> qualche modo rilevato.
> Shaitan rimase qualche attimo pensoso...”I nostri potrebbero in qualche
> modo essere sopravvissuti ed inviare segnali con tecnologie
> rudimentali...ma non si spiegano i satelliti, certamente si tratta di
> alieni, che si sono stabiliti sul pianeta”. “Sì, concordo, signore, non
> vedo altra possibilità, ma i nostri potrebbero essere loro prigionieri e
> potrebbero ancora essere nascosti da qualche parte...”. “Io credo che due
> navette potrebbero scendere sulla superficie per effettuare analisi più
> ravvicinate: dividiamoci gli emisferi. Jager resterà invece in orbita”.
> “Che facciamo coi satelliti, signore ?”. “Potrebbero essere una minaccia e
> sarebbe il caso di abbatterli, ma nello stesso tempo potrebbe essere inteso
> come un azione di guerra e quindi li lasceremo stare” concluse Shaitan.
>
> USS Templar, Pianeta Aknaar, venti minuti dopo
>
> La navetta del Capitano aveva cominciato la ricognizione nei cieli del
> pianeta di classe R, il guardiamarina Brown cercavadi ricordare dove
> potessero essere atterrati ed in seguito nascosti, ma il pianeta era
> ovunque roccioso e desertico, impossibile distinguere un luogo da un
> altro... i sensori non stavano rilevando alcune forma di energia
> artificiale...anche le tracce di un'eventuale esplosione del nucleo erano
> difficilmente rilevabili solo così tanto tempo...
> Se le ricerche avessero dato un esito negativo la loro ultima possibilità
> sarebbe stato prendere contatto con gli alieni che abitavano questo
> pianeta, con tutti i rischio del caso, compresa la violazione della prima
> direttiva.... e non era una violazione da poco, visto che avrebbero potuto
> alterare nel futuro, che era in realtà il passato, addirittura la storia
> Tzentekhi...
>
> USS Crusader, sezione mediana - 09/05/2395, ore 13:40
>
> Dalla Plancia l'Ingegnere Capo e il Consigliere avevano osservato
> l'evolversi dalla situazione: la crisi sembrava superata, le due navi
> nemiche si stavano effettivamente allontanando, anche se solo a velocità
> impulso, il suo uomo era rientrato a bordo sano e salvo. Le riparazioni
> intanto proseguivano e pian piano l'energia disponibile tornava a livelli
> più che sufficienti. L'Ingegnere aveva anche improvvisato un breve discorso
> alla ciurma, per ringraziare i membri dell'equipaggio per l'ottimo lavoro
> svolto, promettendo inoltre che il Capitano verrà informato al suo ritorno.
> Era stato un po' imbarazzato in effetti nel svolgere quel compito, ma il
> Consigliere lo aveva sostenuto.
> “Signore – lo interruppe ora l'addetto alla consolle tattica - rileviamo
> due navi a circa mezzo anno luce di distanza, velocità Curvatura 3... fanno
> rotta verso le navi Tzentheki !”. “Riesce ad identificarle ?”. “Un
> momento...il computer indica Cardassiane con una probabilità elevata”.
> Delta commentò: “Credo siano dalla nostra parte”. “Sì, forse, in ogni caso
> inviamogli un messaggio”. Quando il canale si aprì MacAllister comincio:
> “Qui nave della Federazione Crusader. Siamo stati attaccati dalle due navi
> Tzentheki che avete davanti a voi. Una di quella ha attaccato con certezza
> anche alcune unità Cardassiane. Siamo pronti a collaborare con voi, a noi
> interessa avere alcune informazioni sul contrabbando di materiali della
> federazione”. MacAllister attese un po' di tempo prima che apparve sul
> Visore un volto senza dubbio cardassiano. “Salve, Capitano. Qui parla il
> Legato Asneth della Quarta Flotta dell'Impero Cardassiano, al comando della
> nave Ckubreth. Le devo dare due notizie: una buona e probabilmente un'altra
> cattiva”.
> MacAllister si alzò nuovamente dalla poltrona, seguito a ruota dal
> Consigliere. “Dica pure, Legato”.
> “Molto bene. Sono stato inviato qui in questo settore con altre navi su
> comando diretto dal governo centrale dell'Impero. Abbiamo avuto diversi
> dispacci allarmanti su una serie di attività per non dire battaglie tra
> navi di diversa provenienza, per non dire della presenza di un anomalo
> tunnel spazio-temporale....la cosa è diventata intollerabile, io sono qui
> per rimettere le cose a posto”. Il Legato fece una breve pause, MacAllister
> tuttavia non seppe cosa rispondere, la faccenda si stava profilando molto
> seria e avrebbe voluto volentieri tornare ad imprecare contro il suo motore
> in sala macchine.
> “Questo significa grosso modo due cose – riprese il cardassiano – primo:
> questi contrabbandieri Tzentheki o chi diavolo sono andranno immediatamente
> fermati, quando sarà fatto un rappresentante della Federazione potrà
> interrogarli, non c'è nessun problema da parte nostra. Ma...e qui veniamo
> al secondo punto... anche la vostra presenza non sarà più in alcun modo
> tollerata, per tanto vi concediamo un giorno terrestre per andarvene”.
> MacAllister rimase pietrificato: “Legato...io...vorrei ottemperare alle
> vostre richieste ma c'è un problema”.
> “Mi dica qual'è e vediamo se si può risolverlo assieme” rispose
> prontamente il cardassiano.
> “In questo momento non sono autorizzato a parlarne, la richiamerò più
> tardi”.
> “Come vuole, noi intanto ci occupiamo dei vostri amici Tzentheki. Ma le
> consiglio di iniziare ad organizzare la
> partenza...”.
> Non appena la comunicazione si chiuse, l'Ingegnere non riuscì a trattenere
> un'imprecazione, poi si sedette per sentire cosa ne pensasse Delta.
> “Sarebbe un miracolo se il Capitano riuscisse a tornare in 24 ore...”.
> “Molto incoraggiante, Consigliere - rispose con una ritrovata vena di
> ironia - sarà meglio riunire le sezioni...”. Quando MacAllister ebbe finito
> di comunicare con Bloch e Huscar, Delta intervenne nuovamente: “Signore,
> c'è ancora la moglie di Gul Rabam a bordo, potrebbe intercedere presso i
> Cardassiani”. “Consigliere, devo ammettere che me ne ero dimenticato.
> Sicurezza: rintracciare e portare qui immediatamente Ledora”.
>
> Pianeta Aknaar, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> Il computer di bordo della navetta non riusciva a decodificare il
> messaggio inviato da una navetta aliena che li aveva intercettati, mentre
> facevano rotta per l'insediamento alieno. Shaitan teneva le armi
> disattivate ma gli scudi erano alzati, dal canto suo il Capitano aveva
> inviato un messaggio pacifico ma non era affatto sicuro che gli altri lo
> avessero ricevuto. Le due navette si avvicinavano lentamente, ormai
> potevano vederla ad occhio nudo...avrebbe detto che fosse molto più
> tecnologicamente arretrata delle loro ma l'apparenza poteva ingannare.
> Quando mancavano poche centinaia di metri all'impatto gli alieni deviarono
> e si affiancarono paralleli, si trovavano alla loro destra a non più di 200
> metri...non avevano fatto fuoco. Il Capitano proseguì la rotta e si preparò
> all'atterraggio vicino ad un gruppo di costruzioni molto basse,
> semiinterrate, non si scorgevano attività di qualche tipo...gli alieni
> atterrarono anch'essi, sebbene ad una certa distanza. Gul Rabam spiegò che
> i dati indicavano un'atmosfera tollerabile, potevano fare a meno delle tute
> spaziali per un tempo limitato. “Bene, questo dovrebbe essere interpretato
> come un segno di pace, speriamo che il traduttore universale funzioni...”.
> Aprirono il portello ed uscirono, la Stella di questo sistema era piuttosto
> lontana e brillava debolmente, la temperatura era non più alta di qualche
> grado, ma l'ossigeno era sufficiente. Si incamminarono verso il punto dove
> era atterrato il velivolo alieno, impiegarono un certo tempo, nel frattempo
> i tricorder poterono fare qualche analisi ulteriore: la percentuale di
> ossigeno era del 10%, umidità inesistente.
> Ad un certo punto videro due figure umanoidi con una tuta spaziale che si
> avvicinarono, erano un po' più piccoli di un terrestre e imbracciavano
> un'arma. Shaitan e soci si fermarono a distanza di sicurezza e mostrarono
> che non avevano armi puntate contro di loro. Anche gli altri abbassarono le
> armi, pur tenendole ancora tra le mani. Ora si trovavano ad una cinquantina
> di metri, uno di loro azionò un congegno e poterono udire dei suoni, forse
> un discorso, Shaitan prese il traduttore e lo mise al lavoro, dopo un
> attimo di attesa il traduttore gracchiò: “..Siete atterrati vicino alla
> nostra colonia, cosa state cercando su questo pianeta Aknaar”.
> “Sono il Capitano Shaitan, di una nave stellare di una federazione di
> pianeti, siamo qui per recuperare dei nostri compagni, che sono atterrati
> su questo pianeta molto tempo fa...”.
> “Non è atterrata nessuna astronave, siete sicuri che sia il pianeta giusto
> ?”.
> “Penso di sì, sono arrivati qui molto tempo fa, quando il pianeta era
> disabitato”.
> “Attraverso il Tunnel spaziale ?”.
> “No, non sappiamo come siano arrivati qui”.
> “Non abbiamo trovato sopravvissuti da quando siamo qui, penso che siano
> già morti, Capitano”.
> “Si erano nascosti nel sottosuolo, potreste non averli rilevati, noi
> vogliamo solo fare delle ricerche, poi ce ne andremo”.
> “Come possiamo fidarci della vostra storia...io penso che avete altri
> piani, non vi permettiamo di esplorare Aknaar. Tornate nello spazio”.
> “Abbiamo fatto molto strada per arrivare qui, concedeteci almeno un po' di
> tempo, se non troveremo niente, ce ne andremo...”.
> Gli alieni non risposero subito, sembrava che parlassero tra di loro o con
> un loro superiore.
> Dopo un paio di minuti di snervante attesa, finalmente comunicarono
> ancora: “Potremmo concedervi due o tre sottorotazioni al massimo, ma con
> una sola nave, l'altra dovrà tornare in orbita e inoltre solo uno di voi
> potrà volare, gli altri li terremo qui come ostaggi”.
> Shaitan constatò con piacere che aveva a che fare con una specie
> intelligente e pacifica, evidentemente diversa da coloro che avevano
> attaccato la Pathfinder tanti anni fa o almeno una diversa fazione. Shaitan
> ovviamente consultò gli altri membri del suo mini-equipaggio, che
> accettarono senza obiezioni, ma Shaitan sorprese entrambi quando disse:
> “Gul, vorrei che fosse lei a condurre le ricerche, se la sente ?”. Gul
> Rabam rispose: “Capitano, come desidera, farò del mio meglio”.
> “Bene, allora d'accordo, che le sottorotazioni ci siano propizie...”
>
>
>
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