[Stml13] 13 - Aiuti condizionati
Mehon
mehon.crusade a gmail.com
Ven 4 Mar 2016 18:32:37 CET
Ciao, bel brano!
Complimenti è otimo!
Il 03/03/2016 07:22, Capitano Shaitan del clan Aeltheur ha scritto:
> Ho quasi finito di leggere il brano, chiedo scusa ma è un periodo un po' intenso.
>
> --
> Capitano Shaitan - MSN lord_kap at hotmail.it - Skype: lord_kap
> NX 59659 - USS Crusader - Ufficiale Comandante
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Crusader/main.php
>
> Il 29 feb 2016 7:52 PM, Adriano Maggi <a.maggi at live.it> ha scritto:
>
> USS Crusader NX 69659
> Autore: Adriano Maggi
> Personaggio: Ufficiale scientifico Tenente Leon Krenn Bloch
> Titolo: Aiuti condizionati
> Data creazione: 10/02/2016
> Ambientazione: Entrambi i lati del Wormhole
> Personaggi principali: Quatro, Jenner, Bloch, MacAllister, Delta, Shaitan
> Trama principale: Le navette raggiungono il presunto pianeta della
> Pathfinder, mentre la Crusader si difende dagli Tzentheki
>
>
> USS Raibaut, nei pressi del wormhole – data e orario indefiniti
>
> Il computer di bordo aveva stimato in 4 ore il tempo di volo necessario per
> raggiungere un pianeta di classe R. Sulla navetta di Quattro, l'Ufficiale
> alla sicurezza e il dottore si stavano un po' rilassando. “Che fortuna che
> abbiamo noi due, pensi al Numero Uno o al Capitano che devono chiacchierare
> con un Cardassiano o uno Tzenkethi...”. “Se lei fosse un bel medico donna
> non sarebbe ancora meglio? - rispose con ironia Quattro – in realtà stavo
> pensando dottore... a come sia la civiltà dei Borg in questo tempo”. “Be in
> realtà a quanto ne so non si è mai capito molto sulla loro storia, non si sa
> da quale pianeta del quadrante Delta siano originari”. “Naturalmente, ma
> pensi di avere la possibilità di incontrare la loro civiltà...a questo tempo
> potrebbero trovarsi al livello di un Medioevo sulla Terra ad esempio..”.
> “Meglio non parlarne tanto di questa idea, chissà che qualche Ammiraglio
> esaltato possa immaginare di andarli a sterminare...”. “Esatto, proprio
> come volevano fare loro andando ad uccidere Zefhram Cochrane”.
>
> USS Crusader, sezione superiore - 09/05/2395, ore 10:49
>
> Il Tenente Bloch si era subito alzato in piedi, non appena il guardiamarina
> al Tattico lo aveva avvertito di una presenza nemica. “Navi Tzenkethi ?”
> domandò impaziente. “Sì, il computer ne ha identificata una, l'altra ancora
> no”. “Attivare gli armamenti e alzare gli scudi” ordinò. Erano due navi
> certo, ma la Crusader separata valeva comunque come tre navi standard della
> Flotta. Bloch era un po' amareggiato di non aver potuto partecipare alla
> spedizione nel passato. Purtroppo lo spazio a bordo della navetta sarebbe
> servito per eventuali sopravvissuti. Tuttavia ora - pensò tra sé e sé -
> aveva almeno l'opportunità di condurre una battaglia. Le sue antenne si
> mossero più freneticamente mentre l'adrenalina saliva: “Sullo
> schermo. Situazione Tattica ?” domandò. “Si avvicinano a velocità impulso,
> la distanza è minima, potrebbero già attaccare”.
> “Ma non lo fanno...forse si sono impauriti ?” commentò ad alta voce Bloch.
> Poi da una delle navi l'andoriano vide chiaramente salpare una navetta.
> “Signore...”. “Sto vedendo, guardiamarina. Suppongo si diriga verso
> l'ingresso del Tunnel...”. Il Timoniere intervenne: “Signore, supposizione
> esatta”. “Si interponga tra la navetta e il tunnel” comandò immediatamente.
> Le due sezioni della Crusader si mossero entrambe a protezione del tunnel,
> nello stesso momento la sezione inferiore si stava riavvicinando a tutta
> potenza d'impulso per sorprendere alle spalle le due navi attaccanti. A
> questo l'attesa era finita: la due navi nemiche ruppero la formazione ed
> attaccarono, ciascuna una delle due sezioni della Crusader. Bloch e
> MacAllister ordinarono un fuoco di risposta. Con questa mossa gli attaccanti
> volevano forse distogliere l'attenzione dalla piccola navetta, che si
> avvicinava sempre di più. “Bloch mi copra” ordinò all'interfono MacAllister.
> L'andoriano cercò di frapporre la sua sezione tra MacAllister e i nemici.
> MacAllister attivò il raggio traente e catturò la navetta. Ma la sezione
> superiore di Bloch fu colpita ripetutamente...”Gli scudi stanno per
> cedere!”. “Maledizione, manovre evasive, ma continuate a sparare...!”.
> Finalmente arrivò a tiro anche la sezione inferiore, che sparò con siluri e
> phaser.
> I nemici miravano al raggio traente di MacAllister. La battaglia tra le
> cinque navi infuriava, la sezione inferiore
> assorbiva ora i colpi, mentre era MacAllister che tentava di defilarsi,
> portandosi la navetta il più possibile lontano dal tunnel. Gli scudi di una
> nave Tzenkethi e della sezione superiore collassarono in pratica nello
> stesso momento. Bloch comunicò immediatamente: “Interrompete il fuoco o vi
> distruggo i motori”...
>
> USS Templar – Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> Sulla navetta del Capitano, i sensori avevano iniziato a cercare un segnale
> dalla superficie del pianeta, seppure erano ancora abbastanza lontani. Il
> Capitano aveva provato a capire dal guardiamarina Brown se il pianeta fosse
> quello giusto.
> Brown non era del tutto sicuro, non tutti i suoi ricordi erano tornati alla
> luce dopotutto, anzi il secondo passaggio nel tunnel sembrava avesse
> nuovamente peggiorato la situazione. Aveva in mente i ricordi dei volti dei
> suoi commilitoni...sperava di poter rivedere qualche volto, seppure
> invecchiato e segnato dalla lotta per la sopravvivenza. Ma quando guardava
> lo schema tattico che mostrava il sistema stellare che avevano davanti, gli
> si confondeva con tanti altri schemi tattici visti nella sua vita precedente.
> Il dottore lo avrebbe visitato prima possibile. I ricordi degli altri
> sembravano invece per il momento intatti.
> Nel frattempo Gul Rabam, che si stava occupando delle analisi dei sensori,
> non diede nessuna notizia positiva...”nessuna fonte di energia rilevata
> intorno al pianeta”..
> *accidenti dovevo portarmi dietro Bloch* pensò in quell'istante tra sé e sé
> il Capitano.
> Nel frattempo chiamò Jager: “Comandante Jager: novità ?”. “Niente signore,
> suggerisco di suddividerci subito per coprire zone diverse del pianeta”.
> “No, ancora meglio non fidarsi, attendiamo secondo il piano prestabilito”.
>
> USS Crusader, sezione mediana - 09/05/2395, ore 11:17
>
> Le trattative con gli Tzenkethi procedevano lentamente.
> Dopo che tutte le 5 navi avevano disattivato le armi, MacAllister aveva
> avuto un contatto audio con il Comandante nemico.
> Gli Tzenkethi pretendevano il rilascio immediato dei due prigionieri,
> trovati a bordo della navetta catturata dalla Crusader, e di avere il via
> libera ad inviare una navetta attraverso il tunnel. Naturalmente MacAllister
> avrebbe acconsentito solo il rilascio dei prigionieri e la restituzione
> della navetta, ma si sarebbe opposto categoricamente a qualsiasi tentativo
> di forzare il blocco. Un pilota della Crusader avrebbe trasportato la
> navetta con i prigionieri lontano dal tunnel spaziale, dopodichè sarebbe
> stato teletrasportato indietro su una delle sezioni. Ora l'ingegnere Capo,
> insieme al consigliere Delta, attendeva la risposta. Ma era un attesa carica
> di tensione, MacAllister temeva che i nemici potessero riattaccare da un
> momento all'altro. Chiamò nuovamente le altre sezioni: il Tenente Bloch
> riferì che avevano recuperato un minimo di scudi. “Io continuo a pensare che
> accetteranno - commentò nuovamente il Consigliere – se sono interessati solo ai
> relitti non vedo perchè dovrebbero rischiare le loro vite...a meno che c'è
> sotto qualcos'altro di cui siamo all'oscuro”.
> Dopo altri minuti di attesa finalmente si riattivò la comunicazione audio:
> “A Comandante della Federazione: Accettiamo la restituzione della nave e dei
> nostri uomini. Ci allontaniamo dalla vostra posizione di 0.1 anni luce”.
> MacAllister rispose:
> “Ne sono felice, procediamo immediatamente con la vostra nave”, dopodichè
> comunicò al timoniere, che già si trovava pronto nella stiva di carico:
> “Proceda con il piano, Tenente”.
>
> USS Raibaut, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> Una spia luminosa attirò l'attenzione del dottor Jenner, che leggermente
> impacciato cominciò a premere alcuni pulsanti sulla consolle: “Sembra
> che...ci sia una trasmissione”. Quatro distolse un attimo lo sguardo dalla
> navigazione e controllò quello che sosteneva il medico...”Mi faccia venire
> un attimo, dottore”. Il medico si spostò più che volentieri. Quatro cercò di
> capire in quale codice e frequenza fosse trasmesso il messaggio...poteva
> essere un trasmissione federale...cercò la fonte...”proviene dal
> pianeta...”. “Accidenti ! Possiamo sentirla ?”. “Ci provo...” Quatro attivò
> l'audio ma udirono solo del fruscio, a questo punto ritenne opportuno
> contattare il Capitano: “Capitano, qui Quatro, stiamo captando un messaggio
> proveniente dalla superficie del pianeta, non sappiamo se è dei nostri,
> purtroppo non riusciamo ad ascoltare, forse perchè troppo debole”. “Qui
> Capitano, noi non lo riceviamo per il momento, quindi è probabile che la sua
> ipotesi sia
> corretta. Fate rotta per l'origine della fonte, noi procediamo come da piano
> e restiamo in attesa”
>
> Pianeta Aknaar, Stazione di controllo – Quadrante Delta – pochi minuti dopo
>
> La stazione di controllo satellitare si trovava in un edificio posto ad
> alcuni kilometri da uno dei tre piccoli agglomerati che costituivano la
> colonia. La stazione riceveva ed inviava le comunicazioni ai satelliti di
> sorveglianza e telecomunicazione situati in orbita. Quel pomeriggio la
> normale routine venne interrotta da un satellite, che trasmise verso la
> superficie un messaggio di avvertimento: non lontano dal pianeta una piccola
> nave era stata rilevata.
> Venne chiamato immediatamente il direttore.
> “Non abbiamo notizie di una nave proveniente da quella direzione. Tra quanto
> arriveranno ?” domandò ai tecnici.
> “Attendiamo un secondo rilevamento per una stima, signore”.
> Dopo alcuni minuti il computer elaborò i dati...”Viaggia al di sopra della
> luce, fattore 400 – lesse dallo schermo uno dei tecnici – origine...sembra
> nei pressi dell'anomalia spaziale”.
> I tecnici e il direttore si guardarono sbigottiti...con chi diavolo avevano
> a che fare ?
> “Scendo giù alle colonie a dare l'allarme affermò il direttore – voi
> comunicate immediatamente alla nostra Flotta”. “Ma non saranno qui prima di
> una rivoluzione !” affermò un altro tecnico. “Una rivoluzione: che diavolo
> dice !? ” replicò il direttore. “Certo, ho letto giusto ieri le
> comunicazione della Flotta, vuole vedere ?”. Il direttore incrociò lo
> sguardo di un altro tecnico che annuì per confermare il collega. “No, mi
> fido. Maledizione!”
> Il direttore iniziava ad essere molto preoccupato. L'idea di un'invasione
> della colonia da parte di una razza ostile era il suo peggiore incubo. Tutti
> avevano in mente cos'era successo molto tempo prima in un'altra colonia
> situata dall'altra parte del diametro. Ma ovviamente poteva essere anche
> nulla, c'erano stati ovviamente anche falsi allarmi nel corso del tempo,
> inoltre avevano un piano di difesa di emergenza ben stabilito: i coloni
> sarebbero stati condotti in un bunker sotterraneo con provviste per molto
> tempo, mentre sulla superficie avevano alcune piccole navette, vecchie ma
> ben armate, che potevano essere pilotate.
>
> USS Raibaut, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> La navetta si trovava ormai a circa 500.000 km dal pianeta e i sensori
> potevano fornire molte informazioni, che puntualmente l'Ufficiale alla
> Sicurezza riferiva al Capitano, che comunque di lì a poco li avrebbe
> raggiunti. “Rileviamo numerose fonti di energia, seppure di bassa intensità.
> Captiamo diverse comunicazioni dalla superficie ma non riusciamo a
> decodificarle. Non si tratta certo di messaggi usuali della Flotta”. Le
> prime scoperte avevano riguardato alcuni piccoli satelliti orbitanti attorno
> al pianeta, che erano la fonte del primo messaggio che avevano in qualche
> modo rilevato.
> Shaitan rimase qualche attimo pensoso...”I nostri potrebbero in qualche modo
> essere sopravvissuti ed inviare segnali con tecnologie rudimentali...ma non
> si spiegano i satelliti, certamente si tratta di alieni, che si sono
> stabiliti sul pianeta”. “Sì, concordo, signore, non vedo altra possibilità,
> ma i nostri potrebbero essere loro prigionieri e potrebbero ancora essere
> nascosti da qualche parte...”. “Io credo che due navette potrebbero scendere
> sulla superficie per effettuare analisi più ravvicinate: dividiamoci gli
> emisferi. Jager resterà invece in orbita”. “Che facciamo coi satelliti,
> signore ?”. “Potrebbero essere una minaccia e sarebbe il caso di abbatterli,
> ma nello stesso tempo potrebbe essere inteso come un azione di guerra e
> quindi li lasceremo stare” concluse Shaitan.
>
> USS Templar, Pianeta Aknaar, venti minuti dopo
>
> La navetta del Capitano aveva cominciato la ricognizione nei cieli del
> pianeta di classe R, il guardiamarina Brown cercavadi ricordare dove
> potessero essere atterrati ed in seguito nascosti, ma il pianeta era ovunque
> roccioso e desertico, impossibile distinguere un luogo da un altro... i
> sensori non stavano rilevando alcune forma di energia artificiale...anche le
> tracce di un'eventuale esplosione del nucleo erano difficilmente rilevabili
> solo così tanto tempo...
> Se le ricerche avessero dato un esito negativo la loro ultima possibilità
> sarebbe stato prendere contatto con gli alieni che abitavano questo pianeta,
> con tutti i rischio del caso, compresa la violazione della prima
> direttiva.... e non era una violazione da poco, visto che avrebbero potuto
> alterare nel futuro, che era in realtà il passato, addirittura la storia
> Tzentekhi...
>
> USS Crusader, sezione mediana - 09/05/2395, ore 13:40
>
> Dalla Plancia l'Ingegnere Capo e il Consigliere avevano osservato
> l'evolversi dalla situazione: la crisi sembrava superata, le due navi
> nemiche si stavano effettivamente allontanando, anche se solo a velocità
> impulso, il suo uomo era rientrato a bordo sano e salvo. Le riparazioni
> intanto proseguivano e pian piano l'energia disponibile tornava a livelli
> più che sufficienti. L'Ingegnere aveva anche improvvisato un breve discorso
> alla ciurma, per ringraziare i membri dell'equipaggio per l'ottimo lavoro
> svolto, promettendo inoltre che il Capitano verrà informato al suo ritorno.
> Era stato un po' imbarazzato in effetti nel svolgere quel compito, ma il
> Consigliere lo aveva sostenuto.
> “Signore – lo interruppe ora l'addetto alla consolle tattica - rileviamo due
> navi a circa mezzo anno luce di distanza, velocità Curvatura 3... fanno
> rotta verso le navi Tzentheki !”. “Riesce ad identificarle ?”. “Un
> momento...il computer indica Cardassiane con una probabilità elevata”.
> Delta commentò: “Credo siano dalla nostra parte”. “Sì, forse, in ogni caso
> inviamogli un messaggio”. Quando il canale si aprì MacAllister comincio:
> “Qui nave della Federazione Crusader. Siamo stati attaccati dalle due navi
> Tzentheki che avete davanti a voi. Una di quella ha attaccato con certezza
> anche alcune unità Cardassiane. Siamo pronti a collaborare con voi, a noi
> interessa avere alcune informazioni sul contrabbando di materiali della
> federazione”. MacAllister attese un po' di tempo prima che apparve sul
> Visore un volto senza dubbio cardassiano. “Salve, Capitano. Qui parla il
> Legato Asneth della Quarta Flotta dell'Impero Cardassiano, al comando della
> nave Ckubreth. Le devo dare due notizie: una buona e probabilmente un'altra
> cattiva”.
> MacAllister si alzò nuovamente dalla poltrona, seguito a ruota dal
> Consigliere. “Dica pure, Legato”.
> “Molto bene. Sono stato inviato qui in questo settore con altre navi su
> comando diretto dal governo centrale dell'Impero. Abbiamo avuto diversi
> dispacci allarmanti su una serie di attività per non dire battaglie tra navi
> di diversa provenienza, per non dire della presenza di un anomalo tunnel
> spazio-temporale....la cosa è diventata intollerabile, io sono qui per
> rimettere le cose a posto”. Il Legato fece una breve pause, MacAllister
> tuttavia non seppe cosa rispondere, la faccenda si stava profilando molto
> seria e avrebbe voluto volentieri tornare ad imprecare contro il suo motore
> in sala macchine.
> “Questo significa grosso modo due cose – riprese il cardassiano – primo:
> questi contrabbandieri Tzentheki o chi diavolo sono andranno immediatamente
> fermati, quando sarà fatto un rappresentante della Federazione potrà
> interrogarli, non c'è nessun problema da parte nostra. Ma...e qui veniamo al
> secondo punto... anche la vostra presenza non sarà più in alcun modo
> tollerata, per tanto vi concediamo un giorno terrestre per andarvene”.
> MacAllister rimase pietrificato: “Legato...io...vorrei ottemperare alle
> vostre richieste ma c'è un problema”.
> “Mi dica qual'è e vediamo se si può risolverlo assieme” rispose prontamente
> il cardassiano.
> “In questo momento non sono autorizzato a parlarne, la richiamerò più tardi”.
> “Come vuole, noi intanto ci occupiamo dei vostri amici Tzentheki. Ma le
> consiglio di iniziare ad organizzare la
> partenza...”.
> Non appena la comunicazione si chiuse, l'Ingegnere non riuscì a trattenere
> un'imprecazione, poi si sedette per sentire cosa ne pensasse Delta. “Sarebbe
> un miracolo se il Capitano riuscisse a tornare in 24 ore...”. “Molto
> incoraggiante, Consigliere - rispose con una ritrovata vena di ironia - sarà
> meglio riunire le sezioni...”. Quando MacAllister ebbe finito di comunicare
> con Bloch e Huscar, Delta intervenne nuovamente: “Signore, c'è ancora la
> moglie di Gul Rabam a bordo, potrebbe intercedere presso i Cardassiani”.
> “Consigliere, devo ammettere che me ne ero dimenticato. Sicurezza:
> rintracciare e portare qui immediatamente Ledora”.
>
> Pianeta Aknaar, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
>
> Il computer di bordo della navetta non riusciva a decodificare il messaggio
> inviato da una navetta aliena che li aveva intercettati, mentre facevano
> rotta per l'insediamento alieno. Shaitan teneva le armi disattivate ma gli
> scudi erano alzati, dal canto suo il Capitano aveva inviato un messaggio
> pacifico ma non era affatto sicuro che gli altri lo avessero ricevuto. Le
> due navette si avvicinavano lentamente, ormai potevano vederla ad occhio
> nudo...avrebbe detto che fosse molto più tecnologicamente arretrata delle
> loro ma l'apparenza poteva ingannare. Quando mancavano poche centinaia di
> metri all'impatto gli alieni deviarono e si affiancarono paralleli, si
> trovavano alla loro destra a non più di 200 metri...non avevano fatto fuoco.
> Il Capitano proseguì la rotta e si preparò all'atterraggio vicino ad un
> gruppo di costruzioni molto basse, semiinterrate, non si scorgevano attività
> di qualche tipo...gli alieni atterrarono anch'essi, sebbene ad una certa
> distanza. Gul Rabam spiegò che i dati indicavano un'atmosfera tollerabile,
> potevano fare a meno delle tute spaziali per un tempo limitato. “Bene,
> questo dovrebbe essere interpretato come un segno di pace, speriamo che il
> traduttore universale funzioni...”. Aprirono il portello ed uscirono, la
> Stella di questo sistema era piuttosto lontana e brillava debolmente, la
> temperatura era non più alta di qualche grado, ma l'ossigeno era
> sufficiente. Si incamminarono verso il punto dove era atterrato il velivolo
> alieno, impiegarono un certo tempo, nel frattempo i tricorder poterono fare
> qualche analisi ulteriore: la percentuale di ossigeno era del 10%, umidità
> inesistente.
> Ad un certo punto videro due figure umanoidi con una tuta spaziale che si
> avvicinarono, erano un po' più piccoli di un terrestre e imbracciavano
> un'arma. Shaitan e soci si fermarono a distanza di sicurezza e mostrarono
> che non avevano armi puntate contro di loro. Anche gli altri abbassarono le
> armi, pur tenendole ancora tra le mani. Ora si trovavano ad una cinquantina
> di metri, uno di loro azionò un congegno e poterono udire dei suoni, forse
> un discorso, Shaitan prese il traduttore e lo mise al lavoro, dopo un attimo
> di attesa il traduttore gracchiò: “..Siete atterrati vicino alla nostra
> colonia, cosa state cercando su questo pianeta Aknaar”.
> “Sono il Capitano Shaitan, di una nave stellare di una federazione di
> pianeti, siamo qui per recuperare dei nostri compagni, che sono atterrati su
> questo pianeta molto tempo fa...”.
> “Non è atterrata nessuna astronave, siete sicuri che sia il pianeta giusto ?”.
> “Penso di sì, sono arrivati qui molto tempo fa, quando il pianeta era
> disabitato”.
> “Attraverso il Tunnel spaziale ?”.
> “No, non sappiamo come siano arrivati qui”.
> “Non abbiamo trovato sopravvissuti da quando siamo qui, penso che siano già
> morti, Capitano”.
> “Si erano nascosti nel sottosuolo, potreste non averli rilevati, noi
> vogliamo solo fare delle ricerche, poi ce ne andremo”.
> “Come possiamo fidarci della vostra storia...io penso che avete altri piani,
> non vi permettiamo di esplorare Aknaar. Tornate nello spazio”.
> “Abbiamo fatto molto strada per arrivare qui, concedeteci almeno un po' di
> tempo, se non troveremo niente, ce ne andremo...”.
> Gli alieni non risposero subito, sembrava che parlassero tra di loro o con
> un loro superiore.
> Dopo un paio di minuti di snervante attesa, finalmente comunicarono ancora:
> “Potremmo concedervi due o tre sottorotazioni al massimo, ma con una sola
> nave, l'altra dovrà tornare in orbita e inoltre solo uno di voi potrà
> volare, gli altri li terremo qui come ostaggi”.
> Shaitan constatò con piacere che aveva a che fare con una specie
> intelligente e pacifica, evidentemente diversa da coloro che avevano
> attaccato la Pathfinder tanti anni fa o almeno una diversa fazione. Shaitan
> ovviamente consultò gli altri membri del suo mini-equipaggio, che
> accettarono senza obiezioni, ma Shaitan sorprese entrambi quando disse:
> “Gul, vorrei che fosse lei a condurre le ricerche, se la sente ?”. Gul Rabam
> rispose: “Capitano, come desidera, farò del mio meglio”.
> “Bene, allora d'accordo, che le sottorotazioni ci siano propizie...”
>
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Ciao
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Gerard Ylim Yager
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