[Stml13] 13 - Aiuti condizionati
Adriano Maggi
a.maggi a live.it
Sab 5 Mar 2016 10:46:31 CET
Ciao,
in effetti mi scuso se in questo brano il ruolo del Primo Ufficiale
è un po' secondario, mi rifarò nel prossimo...
Colgo l'occasione per dare il benvenuto a bordo
al nuovo Ufficiale tattico,
ultimamente stiamo sfruttando molto la Crusader nei combattimenti
quindi, sebbene anche il mio personaggio si è dimostrato abile,
c'è bisogno di un ufficiale tattico all'altezza... :-)
Adriano
Tenente Leon K. Bloch
Ufficiale Scientifico
> To: stml13 at gioco.net
> From: mehon.crusade at gmail.com
> Date: Fri, 4 Mar 2016 18:32:37 +0100
> Subject: Re: [Stml13] 13 - Aiuti condizionati
>
> Ciao, bel brano!
>
> Complimenti è otimo!
>
>
> Il 03/03/2016 07:22, Capitano Shaitan del clan Aeltheur ha scritto:
> > Ho quasi finito di leggere il brano, chiedo scusa ma è un periodo un po' intenso.
> >
> > --
> > Capitano Shaitan - MSN lord_kap at hotmail.it - Skype: lord_kap
> > NX 59659 - USS Crusader - Ufficiale Comandante
> > http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Crusader/main.php
> >
> > Il 29 feb 2016 7:52 PM, Adriano Maggi <a.maggi at live.it> ha scritto:
> >
> > USS Crusader NX 69659
> > Autore: Adriano Maggi
> > Personaggio: Ufficiale scientifico Tenente Leon Krenn Bloch
> > Titolo: Aiuti condizionati
> > Data creazione: 10/02/2016
> > Ambientazione: Entrambi i lati del Wormhole
> > Personaggi principali: Quatro, Jenner, Bloch, MacAllister, Delta, Shaitan
> > Trama principale: Le navette raggiungono il presunto pianeta della
> > Pathfinder, mentre la Crusader si difende dagli Tzentheki
> >
> >
> > USS Raibaut, nei pressi del wormhole – data e orario indefiniti
> >
> > Il computer di bordo aveva stimato in 4 ore il tempo di volo necessario per
> > raggiungere un pianeta di classe R. Sulla navetta di Quattro, l'Ufficiale
> > alla sicurezza e il dottore si stavano un po' rilassando. “Che fortuna che
> > abbiamo noi due, pensi al Numero Uno o al Capitano che devono chiacchierare
> > con un Cardassiano o uno Tzenkethi...”. “Se lei fosse un bel medico donna
> > non sarebbe ancora meglio? - rispose con ironia Quattro – in realtà stavo
> > pensando dottore... a come sia la civiltà dei Borg in questo tempo”. “Be in
> > realtà a quanto ne so non si è mai capito molto sulla loro storia, non si sa
> > da quale pianeta del quadrante Delta siano originari”. “Naturalmente, ma
> > pensi di avere la possibilità di incontrare la loro civiltà...a questo tempo
> > potrebbero trovarsi al livello di un Medioevo sulla Terra ad esempio..”.
> > “Meglio non parlarne tanto di questa idea, chissà che qualche Ammiraglio
> > esaltato possa immaginare di andarli a sterminare...”. “Esatto, proprio
> > come volevano fare loro andando ad uccidere Zefhram Cochrane”.
> >
> > USS Crusader, sezione superiore - 09/05/2395, ore 10:49
> >
> > Il Tenente Bloch si era subito alzato in piedi, non appena il guardiamarina
> > al Tattico lo aveva avvertito di una presenza nemica. “Navi Tzenkethi ?”
> > domandò impaziente. “Sì, il computer ne ha identificata una, l'altra ancora
> > no”. “Attivare gli armamenti e alzare gli scudi” ordinò. Erano due navi
> > certo, ma la Crusader separata valeva comunque come tre navi standard della
> > Flotta. Bloch era un po' amareggiato di non aver potuto partecipare alla
> > spedizione nel passato. Purtroppo lo spazio a bordo della navetta sarebbe
> > servito per eventuali sopravvissuti. Tuttavia ora - pensò tra sé e sé -
> > aveva almeno l'opportunità di condurre una battaglia. Le sue antenne si
> > mossero più freneticamente mentre l'adrenalina saliva: “Sullo
> > schermo. Situazione Tattica ?” domandò. “Si avvicinano a velocità impulso,
> > la distanza è minima, potrebbero già attaccare”.
> > “Ma non lo fanno...forse si sono impauriti ?” commentò ad alta voce Bloch.
> > Poi da una delle navi l'andoriano vide chiaramente salpare una navetta.
> > “Signore...”. “Sto vedendo, guardiamarina. Suppongo si diriga verso
> > l'ingresso del Tunnel...”. Il Timoniere intervenne: “Signore, supposizione
> > esatta”. “Si interponga tra la navetta e il tunnel” comandò immediatamente.
> > Le due sezioni della Crusader si mossero entrambe a protezione del tunnel,
> > nello stesso momento la sezione inferiore si stava riavvicinando a tutta
> > potenza d'impulso per sorprendere alle spalle le due navi attaccanti. A
> > questo l'attesa era finita: la due navi nemiche ruppero la formazione ed
> > attaccarono, ciascuna una delle due sezioni della Crusader. Bloch e
> > MacAllister ordinarono un fuoco di risposta. Con questa mossa gli attaccanti
> > volevano forse distogliere l'attenzione dalla piccola navetta, che si
> > avvicinava sempre di più. “Bloch mi copra” ordinò all'interfono MacAllister.
> > L'andoriano cercò di frapporre la sua sezione tra MacAllister e i nemici.
> > MacAllister attivò il raggio traente e catturò la navetta. Ma la sezione
> > superiore di Bloch fu colpita ripetutamente...”Gli scudi stanno per
> > cedere!”. “Maledizione, manovre evasive, ma continuate a sparare...!”.
> > Finalmente arrivò a tiro anche la sezione inferiore, che sparò con siluri e
> > phaser.
> > I nemici miravano al raggio traente di MacAllister. La battaglia tra le
> > cinque navi infuriava, la sezione inferiore
> > assorbiva ora i colpi, mentre era MacAllister che tentava di defilarsi,
> > portandosi la navetta il più possibile lontano dal tunnel. Gli scudi di una
> > nave Tzenkethi e della sezione superiore collassarono in pratica nello
> > stesso momento. Bloch comunicò immediatamente: “Interrompete il fuoco o vi
> > distruggo i motori”...
> >
> > USS Templar – Quadrante Delta - data e orario indefiniti
> >
> > Sulla navetta del Capitano, i sensori avevano iniziato a cercare un segnale
> > dalla superficie del pianeta, seppure erano ancora abbastanza lontani. Il
> > Capitano aveva provato a capire dal guardiamarina Brown se il pianeta fosse
> > quello giusto.
> > Brown non era del tutto sicuro, non tutti i suoi ricordi erano tornati alla
> > luce dopotutto, anzi il secondo passaggio nel tunnel sembrava avesse
> > nuovamente peggiorato la situazione. Aveva in mente i ricordi dei volti dei
> > suoi commilitoni...sperava di poter rivedere qualche volto, seppure
> > invecchiato e segnato dalla lotta per la sopravvivenza. Ma quando guardava
> > lo schema tattico che mostrava il sistema stellare che avevano davanti, gli
> > si confondeva con tanti altri schemi tattici visti nella sua vita precedente.
> > Il dottore lo avrebbe visitato prima possibile. I ricordi degli altri
> > sembravano invece per il momento intatti.
> > Nel frattempo Gul Rabam, che si stava occupando delle analisi dei sensori,
> > non diede nessuna notizia positiva...”nessuna fonte di energia rilevata
> > intorno al pianeta”..
> > *accidenti dovevo portarmi dietro Bloch* pensò in quell'istante tra sé e sé
> > il Capitano.
> > Nel frattempo chiamò Jager: “Comandante Jager: novità ?”. “Niente signore,
> > suggerisco di suddividerci subito per coprire zone diverse del pianeta”.
> > “No, ancora meglio non fidarsi, attendiamo secondo il piano prestabilito”.
> >
> > USS Crusader, sezione mediana - 09/05/2395, ore 11:17
> >
> > Le trattative con gli Tzenkethi procedevano lentamente.
> > Dopo che tutte le 5 navi avevano disattivato le armi, MacAllister aveva
> > avuto un contatto audio con il Comandante nemico.
> > Gli Tzenkethi pretendevano il rilascio immediato dei due prigionieri,
> > trovati a bordo della navetta catturata dalla Crusader, e di avere il via
> > libera ad inviare una navetta attraverso il tunnel. Naturalmente MacAllister
> > avrebbe acconsentito solo il rilascio dei prigionieri e la restituzione
> > della navetta, ma si sarebbe opposto categoricamente a qualsiasi tentativo
> > di forzare il blocco. Un pilota della Crusader avrebbe trasportato la
> > navetta con i prigionieri lontano dal tunnel spaziale, dopodichè sarebbe
> > stato teletrasportato indietro su una delle sezioni. Ora l'ingegnere Capo,
> > insieme al consigliere Delta, attendeva la risposta. Ma era un attesa carica
> > di tensione, MacAllister temeva che i nemici potessero riattaccare da un
> > momento all'altro. Chiamò nuovamente le altre sezioni: il Tenente Bloch
> > riferì che avevano recuperato un minimo di scudi. “Io continuo a pensare che
> > accetteranno - commentò nuovamente il Consigliere – se sono interessati solo ai
> > relitti non vedo perchè dovrebbero rischiare le loro vite...a meno che c'è
> > sotto qualcos'altro di cui siamo all'oscuro”.
> > Dopo altri minuti di attesa finalmente si riattivò la comunicazione audio:
> > “A Comandante della Federazione: Accettiamo la restituzione della nave e dei
> > nostri uomini. Ci allontaniamo dalla vostra posizione di 0.1 anni luce”.
> > MacAllister rispose:
> > “Ne sono felice, procediamo immediatamente con la vostra nave”, dopodichè
> > comunicò al timoniere, che già si trovava pronto nella stiva di carico:
> > “Proceda con il piano, Tenente”.
> >
> > USS Raibaut, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
> >
> > Una spia luminosa attirò l'attenzione del dottor Jenner, che leggermente
> > impacciato cominciò a premere alcuni pulsanti sulla consolle: “Sembra
> > che...ci sia una trasmissione”. Quatro distolse un attimo lo sguardo dalla
> > navigazione e controllò quello che sosteneva il medico...”Mi faccia venire
> > un attimo, dottore”. Il medico si spostò più che volentieri. Quatro cercò di
> > capire in quale codice e frequenza fosse trasmesso il messaggio...poteva
> > essere un trasmissione federale...cercò la fonte...”proviene dal
> > pianeta...”. “Accidenti ! Possiamo sentirla ?”. “Ci provo...” Quatro attivò
> > l'audio ma udirono solo del fruscio, a questo punto ritenne opportuno
> > contattare il Capitano: “Capitano, qui Quatro, stiamo captando un messaggio
> > proveniente dalla superficie del pianeta, non sappiamo se è dei nostri,
> > purtroppo non riusciamo ad ascoltare, forse perchè troppo debole”. “Qui
> > Capitano, noi non lo riceviamo per il momento, quindi è probabile che la sua
> > ipotesi sia
> > corretta. Fate rotta per l'origine della fonte, noi procediamo come da piano
> > e restiamo in attesa”
> >
> > Pianeta Aknaar, Stazione di controllo – Quadrante Delta – pochi minuti dopo
> >
> > La stazione di controllo satellitare si trovava in un edificio posto ad
> > alcuni kilometri da uno dei tre piccoli agglomerati che costituivano la
> > colonia. La stazione riceveva ed inviava le comunicazioni ai satelliti di
> > sorveglianza e telecomunicazione situati in orbita. Quel pomeriggio la
> > normale routine venne interrotta da un satellite, che trasmise verso la
> > superficie un messaggio di avvertimento: non lontano dal pianeta una piccola
> > nave era stata rilevata.
> > Venne chiamato immediatamente il direttore.
> > “Non abbiamo notizie di una nave proveniente da quella direzione. Tra quanto
> > arriveranno ?” domandò ai tecnici.
> > “Attendiamo un secondo rilevamento per una stima, signore”.
> > Dopo alcuni minuti il computer elaborò i dati...”Viaggia al di sopra della
> > luce, fattore 400 – lesse dallo schermo uno dei tecnici – origine...sembra
> > nei pressi dell'anomalia spaziale”.
> > I tecnici e il direttore si guardarono sbigottiti...con chi diavolo avevano
> > a che fare ?
> > “Scendo giù alle colonie a dare l'allarme affermò il direttore – voi
> > comunicate immediatamente alla nostra Flotta”. “Ma non saranno qui prima di
> > una rivoluzione !” affermò un altro tecnico. “Una rivoluzione: che diavolo
> > dice !? ” replicò il direttore. “Certo, ho letto giusto ieri le
> > comunicazione della Flotta, vuole vedere ?”. Il direttore incrociò lo
> > sguardo di un altro tecnico che annuì per confermare il collega. “No, mi
> > fido. Maledizione!”
> > Il direttore iniziava ad essere molto preoccupato. L'idea di un'invasione
> > della colonia da parte di una razza ostile era il suo peggiore incubo. Tutti
> > avevano in mente cos'era successo molto tempo prima in un'altra colonia
> > situata dall'altra parte del diametro. Ma ovviamente poteva essere anche
> > nulla, c'erano stati ovviamente anche falsi allarmi nel corso del tempo,
> > inoltre avevano un piano di difesa di emergenza ben stabilito: i coloni
> > sarebbero stati condotti in un bunker sotterraneo con provviste per molto
> > tempo, mentre sulla superficie avevano alcune piccole navette, vecchie ma
> > ben armate, che potevano essere pilotate.
> >
> > USS Raibaut, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
> >
> > La navetta si trovava ormai a circa 500.000 km dal pianeta e i sensori
> > potevano fornire molte informazioni, che puntualmente l'Ufficiale alla
> > Sicurezza riferiva al Capitano, che comunque di lì a poco li avrebbe
> > raggiunti. “Rileviamo numerose fonti di energia, seppure di bassa intensità.
> > Captiamo diverse comunicazioni dalla superficie ma non riusciamo a
> > decodificarle. Non si tratta certo di messaggi usuali della Flotta”. Le
> > prime scoperte avevano riguardato alcuni piccoli satelliti orbitanti attorno
> > al pianeta, che erano la fonte del primo messaggio che avevano in qualche
> > modo rilevato.
> > Shaitan rimase qualche attimo pensoso...”I nostri potrebbero in qualche modo
> > essere sopravvissuti ed inviare segnali con tecnologie rudimentali...ma non
> > si spiegano i satelliti, certamente si tratta di alieni, che si sono
> > stabiliti sul pianeta”. “Sì, concordo, signore, non vedo altra possibilità,
> > ma i nostri potrebbero essere loro prigionieri e potrebbero ancora essere
> > nascosti da qualche parte...”. “Io credo che due navette potrebbero scendere
> > sulla superficie per effettuare analisi più ravvicinate: dividiamoci gli
> > emisferi. Jager resterà invece in orbita”. “Che facciamo coi satelliti,
> > signore ?”. “Potrebbero essere una minaccia e sarebbe il caso di abbatterli,
> > ma nello stesso tempo potrebbe essere inteso come un azione di guerra e
> > quindi li lasceremo stare” concluse Shaitan.
> >
> > USS Templar, Pianeta Aknaar, venti minuti dopo
> >
> > La navetta del Capitano aveva cominciato la ricognizione nei cieli del
> > pianeta di classe R, il guardiamarina Brown cercavadi ricordare dove
> > potessero essere atterrati ed in seguito nascosti, ma il pianeta era ovunque
> > roccioso e desertico, impossibile distinguere un luogo da un altro... i
> > sensori non stavano rilevando alcune forma di energia artificiale...anche le
> > tracce di un'eventuale esplosione del nucleo erano difficilmente rilevabili
> > solo così tanto tempo...
> > Se le ricerche avessero dato un esito negativo la loro ultima possibilità
> > sarebbe stato prendere contatto con gli alieni che abitavano questo pianeta,
> > con tutti i rischio del caso, compresa la violazione della prima
> > direttiva.... e non era una violazione da poco, visto che avrebbero potuto
> > alterare nel futuro, che era in realtà il passato, addirittura la storia
> > Tzentekhi...
> >
> > USS Crusader, sezione mediana - 09/05/2395, ore 13:40
> >
> > Dalla Plancia l'Ingegnere Capo e il Consigliere avevano osservato
> > l'evolversi dalla situazione: la crisi sembrava superata, le due navi
> > nemiche si stavano effettivamente allontanando, anche se solo a velocità
> > impulso, il suo uomo era rientrato a bordo sano e salvo. Le riparazioni
> > intanto proseguivano e pian piano l'energia disponibile tornava a livelli
> > più che sufficienti. L'Ingegnere aveva anche improvvisato un breve discorso
> > alla ciurma, per ringraziare i membri dell'equipaggio per l'ottimo lavoro
> > svolto, promettendo inoltre che il Capitano verrà informato al suo ritorno.
> > Era stato un po' imbarazzato in effetti nel svolgere quel compito, ma il
> > Consigliere lo aveva sostenuto.
> > “Signore – lo interruppe ora l'addetto alla consolle tattica - rileviamo due
> > navi a circa mezzo anno luce di distanza, velocità Curvatura 3... fanno
> > rotta verso le navi Tzentheki !”. “Riesce ad identificarle ?”. “Un
> > momento...il computer indica Cardassiane con una probabilità elevata”.
> > Delta commentò: “Credo siano dalla nostra parte”. “Sì, forse, in ogni caso
> > inviamogli un messaggio”. Quando il canale si aprì MacAllister comincio:
> > “Qui nave della Federazione Crusader. Siamo stati attaccati dalle due navi
> > Tzentheki che avete davanti a voi. Una di quella ha attaccato con certezza
> > anche alcune unità Cardassiane. Siamo pronti a collaborare con voi, a noi
> > interessa avere alcune informazioni sul contrabbando di materiali della
> > federazione”. MacAllister attese un po' di tempo prima che apparve sul
> > Visore un volto senza dubbio cardassiano. “Salve, Capitano. Qui parla il
> > Legato Asneth della Quarta Flotta dell'Impero Cardassiano, al comando della
> > nave Ckubreth. Le devo dare due notizie: una buona e probabilmente un'altra
> > cattiva”.
> > MacAllister si alzò nuovamente dalla poltrona, seguito a ruota dal
> > Consigliere. “Dica pure, Legato”.
> > “Molto bene. Sono stato inviato qui in questo settore con altre navi su
> > comando diretto dal governo centrale dell'Impero. Abbiamo avuto diversi
> > dispacci allarmanti su una serie di attività per non dire battaglie tra navi
> > di diversa provenienza, per non dire della presenza di un anomalo tunnel
> > spazio-temporale....la cosa è diventata intollerabile, io sono qui per
> > rimettere le cose a posto”. Il Legato fece una breve pause, MacAllister
> > tuttavia non seppe cosa rispondere, la faccenda si stava profilando molto
> > seria e avrebbe voluto volentieri tornare ad imprecare contro il suo motore
> > in sala macchine.
> > “Questo significa grosso modo due cose – riprese il cardassiano – primo:
> > questi contrabbandieri Tzentheki o chi diavolo sono andranno immediatamente
> > fermati, quando sarà fatto un rappresentante della Federazione potrà
> > interrogarli, non c'è nessun problema da parte nostra. Ma...e qui veniamo al
> > secondo punto... anche la vostra presenza non sarà più in alcun modo
> > tollerata, per tanto vi concediamo un giorno terrestre per andarvene”.
> > MacAllister rimase pietrificato: “Legato...io...vorrei ottemperare alle
> > vostre richieste ma c'è un problema”.
> > “Mi dica qual'è e vediamo se si può risolverlo assieme” rispose prontamente
> > il cardassiano.
> > “In questo momento non sono autorizzato a parlarne, la richiamerò più tardi”.
> > “Come vuole, noi intanto ci occupiamo dei vostri amici Tzentheki. Ma le
> > consiglio di iniziare ad organizzare la
> > partenza...”.
> > Non appena la comunicazione si chiuse, l'Ingegnere non riuscì a trattenere
> > un'imprecazione, poi si sedette per sentire cosa ne pensasse Delta. “Sarebbe
> > un miracolo se il Capitano riuscisse a tornare in 24 ore...”. “Molto
> > incoraggiante, Consigliere - rispose con una ritrovata vena di ironia - sarà
> > meglio riunire le sezioni...”. Quando MacAllister ebbe finito di comunicare
> > con Bloch e Huscar, Delta intervenne nuovamente: “Signore, c'è ancora la
> > moglie di Gul Rabam a bordo, potrebbe intercedere presso i Cardassiani”.
> > “Consigliere, devo ammettere che me ne ero dimenticato. Sicurezza:
> > rintracciare e portare qui immediatamente Ledora”.
> >
> > Pianeta Aknaar, Quadrante Delta - data e orario indefiniti
> >
> > Il computer di bordo della navetta non riusciva a decodificare il messaggio
> > inviato da una navetta aliena che li aveva intercettati, mentre facevano
> > rotta per l'insediamento alieno. Shaitan teneva le armi disattivate ma gli
> > scudi erano alzati, dal canto suo il Capitano aveva inviato un messaggio
> > pacifico ma non era affatto sicuro che gli altri lo avessero ricevuto. Le
> > due navette si avvicinavano lentamente, ormai potevano vederla ad occhio
> > nudo...avrebbe detto che fosse molto più tecnologicamente arretrata delle
> > loro ma l'apparenza poteva ingannare. Quando mancavano poche centinaia di
> > metri all'impatto gli alieni deviarono e si affiancarono paralleli, si
> > trovavano alla loro destra a non più di 200 metri...non avevano fatto fuoco.
> > Il Capitano proseguì la rotta e si preparò all'atterraggio vicino ad un
> > gruppo di costruzioni molto basse, semiinterrate, non si scorgevano attività
> > di qualche tipo...gli alieni atterrarono anch'essi, sebbene ad una certa
> > distanza. Gul Rabam spiegò che i dati indicavano un'atmosfera tollerabile,
> > potevano fare a meno delle tute spaziali per un tempo limitato. “Bene,
> > questo dovrebbe essere interpretato come un segno di pace, speriamo che il
> > traduttore universale funzioni...”. Aprirono il portello ed uscirono, la
> > Stella di questo sistema era piuttosto lontana e brillava debolmente, la
> > temperatura era non più alta di qualche grado, ma l'ossigeno era
> > sufficiente. Si incamminarono verso il punto dove era atterrato il velivolo
> > alieno, impiegarono un certo tempo, nel frattempo i tricorder poterono fare
> > qualche analisi ulteriore: la percentuale di ossigeno era del 10%, umidità
> > inesistente.
> > Ad un certo punto videro due figure umanoidi con una tuta spaziale che si
> > avvicinarono, erano un po' più piccoli di un terrestre e imbracciavano
> > un'arma. Shaitan e soci si fermarono a distanza di sicurezza e mostrarono
> > che non avevano armi puntate contro di loro. Anche gli altri abbassarono le
> > armi, pur tenendole ancora tra le mani. Ora si trovavano ad una cinquantina
> > di metri, uno di loro azionò un congegno e poterono udire dei suoni, forse
> > un discorso, Shaitan prese il traduttore e lo mise al lavoro, dopo un attimo
> > di attesa il traduttore gracchiò: “..Siete atterrati vicino alla nostra
> > colonia, cosa state cercando su questo pianeta Aknaar”.
> > “Sono il Capitano Shaitan, di una nave stellare di una federazione di
> > pianeti, siamo qui per recuperare dei nostri compagni, che sono atterrati su
> > questo pianeta molto tempo fa...”.
> > “Non è atterrata nessuna astronave, siete sicuri che sia il pianeta giusto ?”.
> > “Penso di sì, sono arrivati qui molto tempo fa, quando il pianeta era
> > disabitato”.
> > “Attraverso il Tunnel spaziale ?”.
> > “No, non sappiamo come siano arrivati qui”.
> > “Non abbiamo trovato sopravvissuti da quando siamo qui, penso che siano già
> > morti, Capitano”.
> > “Si erano nascosti nel sottosuolo, potreste non averli rilevati, noi
> > vogliamo solo fare delle ricerche, poi ce ne andremo”.
> > “Come possiamo fidarci della vostra storia...io penso che avete altri piani,
> > non vi permettiamo di esplorare Aknaar. Tornate nello spazio”.
> > “Abbiamo fatto molto strada per arrivare qui, concedeteci almeno un po' di
> > tempo, se non troveremo niente, ce ne andremo...”.
> > Gli alieni non risposero subito, sembrava che parlassero tra di loro o con
> > un loro superiore.
> > Dopo un paio di minuti di snervante attesa, finalmente comunicarono ancora:
> > “Potremmo concedervi due o tre sottorotazioni al massimo, ma con una sola
> > nave, l'altra dovrà tornare in orbita e inoltre solo uno di voi potrà
> > volare, gli altri li terremo qui come ostaggi”.
> > Shaitan constatò con piacere che aveva a che fare con una specie
> > intelligente e pacifica, evidentemente diversa da coloro che avevano
> > attaccato la Pathfinder tanti anni fa o almeno una diversa fazione. Shaitan
> > ovviamente consultò gli altri membri del suo mini-equipaggio, che
> > accettarono senza obiezioni, ma Shaitan sorprese entrambi quando disse:
> > “Gul, vorrei che fosse lei a condurre le ricerche, se la sente ?”. Gul Rabam
> > rispose: “Capitano, come desidera, farò del mio meglio”.
> > “Bene, allora d'accordo, che le sottorotazioni ci siano propizie...”
> >
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