[Stml14] R: 01.12 - Piccoli contrattempi (corretto)
Stefano Zaniboni
stezani a me.com
Lun 25 Apr 2016 13:12:31 CEST
Benissimo, approved
Stefano
Inviato da iPhone
> Il giorno 25 apr 2016, alle ore 10:39, Vanessa Reis Squirtaker <vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:
>
> Figurati.. ragassuoli che ne dite?
>
> ========================
> Capitano Hazyel
> Ufficiale in Comando
> USS Raziel NCC-79016
> ========================
>
> Da: Ilenia De Battisti
> Inviato: sabato 23 aprile 2016 14:24
> A: USS Raziel
> Oggetto: [Stml14] 01.12 - Piccoli contrattempi (corretto)
>
> Brano corretto e modificato sulle indicazioni fatte
> Scusate l'attesa ma erano anni che l'influenza non mi lasciava così a terra, rimando il brano che dovrebbe indicare il piano ideato da Hazyel e Moses. Sperando che la febbre mi abbia lasciato abbastanza neuroni per scrivere qualcosa di sensato ne approfitto per ringraziare anche qui sia Hazyer che Moses per l'aiuto, non credo che sarei riuscita a venirne fuori senza ^_^
>
>
>
>
>
> **************************************
> Brano: 01.12
> Titolo: Piccoli contrattempi
> Autore: Ten. Cmd. Tarev (Ilenia)
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>
> Avamposto Commerciale DK34 - Ufficio del Capo dell'Installazione Serak
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.20
> Serak era piuttosto in fermento all'interno del proprio ufficio mentre attendeva che Po'Kar gli portasse qualche notizia sulle avvenute
> trattative, neppure le due schiave che gli stavano massaggiando i grandi lobi delle orecchie sembravano essere in grado di rilassarlo. Alzò una mano osservando malamente le due giovani e gli indicò la porta cacciandole in malo modo, poi iniziò a camminare
> avanti e indietro per l'ufficio.
> "Sei troppo nervoso Serak, non è da te prendere così a cuore un semplice affare" lo apostrofò il suo vice capo Orok sorridendo divertito
> "Si tratta di un carico di schiave, non è di certo il primo e non sarà neppure l'ultimo. Di un po', non sarà per caso che hai deciso di darti all'amore?"
> "No, non scordo mai le regole dell'acquisizione Orok! Donne e affari non vanno d'accordo, ma una buona merce è preziosa. Il mio traffico
> di schiave era fra i miei commerci più floridi, se la Flotta Stellare non si fosse messa in mezzo a quest'ora sarei doppiamente ricco! Ora devo assolutamente ripristinare le mie scorte!" Serak si portò ai finestroni ad osservare il vuoto dello spazio "Ad ogni
> modo presto potrebbe essere necessario far sparire un certo corpo, mi aspetto che non ci siano problemi di sorta"
> "Non ce ne saranno, sempre che ti portino ciò che hanno promesso"
> Serak tornò a fissare il proprio vice capo "Po'Kar è un grosso lucertolone, non ha una grandissima intelligenza e ragiona bene solo
> a suon di pugni e colpi di coda. Un essere così sarebbe quasi del tutto inutile per elaborare grandi piani strategici, ma ha la comodità di essere un ottimo braccio: gli ho dato un incarico semplice, trovare quel carico di schiave e sono certo che lo farà"
> "Io non mi fiderei così tanto di quell'essere, potrebbe decidere di tenerle tutte per se"
> Serak a queste parole fece un grande sorriso "No, non lo farebbe. Lui al momento vuole una sola cosa, uccidere Ziral. Quella specie
> di lombrico non ha mai capito quando è il caso di stare zitti e tenere un profilo basso, si è montato troppo la testa quando gli hanno dato potere su Po'Kar e alla fine si è fatto odiare. Per quello che ci riguarda tutto ciò è estremamente positivo, a noi
> Ziral non serve a nulla ma le schiave orioniane potranno portarci a guadagnare molto latinum!" aprì teatralmente le braccia "E se per avere quel prezioso latinum fossi costretto a non vedere cosa faranno a Ziral, che così sia"
> Orok osservò Serak un po' perplesso "Mi sembri molto sicuro, non capisco allora perché tanto nervosismo!"
> "Perché mi aspettavo che Po'Kar tornasse indietro in pochi minuti, e invece non ne so ancora nulla!!"
> "Suvvia Serak, non ti sembra di esagerare? Il capitano Ingram è un essere piuttosto grosso e imponente, magari necessita di un po'
> di convinzione in più per decidersi a parlare!"
> Serak scosse il capo "Si, ma se esagerano con i sistemi persuasivi alla lunga finiranno per ucciderlo prima che parli e io non intendo
> rischiare, manda un paio di nostri uomini fidati a controllare la situazione e fammi sapere che cosa sta succedendo!"
> "Sarà fatto"
> Orok si alzò ed uscì rapidamente dall'ufficio del proprio capo, lasciando Serak solo con i suoi sogni di arricchimento.
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Bar
> DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
> La pazienza del Comandante Moses, ancora nei panni del Capitano Ingram, stava a poco a poco scivolando via: era già da un po’ in quel
> bar ma, oltre ad aver finto in modo piuttosto convincente qualche altro tentativo di avances alla barista e aver scolato vari bicchierini di whisky senza fare una piega, non aveva raggiunto nessun altro risultato. Di tanto in tanto osservava nella direzione
> della stanza in cui si trovavano il Comandante Mendel ed il Tenente Naidoo, riflettendo fra se e se, ma iniziava a perdere ogni speranza di veder sbucare da qualche parte Ziral.
>
> “Certo che ci sa fare la piccoletta”
> Il Comandante Moses alzò il capo ad osservare lo sguardo divertito della barista che appariva decisamente interessata alle scene che
> riusciva a vedere da un piccolo monitor “Quando era di qua non gli avrei dato mezza striscia di latinum ma decisamente mi sbagliavo! Su di un letto si che sa come muoversi”
> Moses sorrise divertito, sapeva che era stato predisposto un bello spettacolino per i curiosi che avessero ficcanasato nelle registrazioni,
> quindi non ebbe alcun problema a rispondere a tono “Beh, devo dire che ho per le mani un ottimo carico, forse non sono tutte formose ma credimi, sanno fare il loro lavoro!”
> La barista sorrise ancora “Ammetto che ne sono decisamente sorpresa, quasi mi dispiace non aver visto le doti dell’altra schiava,
> non mi sarebbe dispiaciuto avere anche le sue riprese!”
> Moses stava già per rispondere ma venne interrotto dalla vocetta stridula e sgraziata di Ziral, appena giunto all’interno del bar
> dopo essere rimasto nascosto per evitare Po’Kar ed i suoi uomini “Capitano Ingram, vecchio amico mio! Fammi compagnia sul quel tavolino laggiù, ho proprio un affare da proporti!”
> Moses si voltò per un attimo verso la barista “Mi spiace, bellezza, ti dovrai accontentare delle riprese della magrolina!” poi si
> alzò raggiungendo a rapide falcate il tavolino scelto da Ziral, una posizione molto defilata che permetteva ai due di osservare l’entrata e poter conversare senza che orecchie indiscrete li ascoltassero.
> “Allora, caro amico, cosa vuoi da me? E bada di essere rapido, ho atteso fin troppo i tuoi comodi!”
> Ziral annuì brevemente “Non si preoccupi capitano, sarà ben ricompensato se avrà la gentilezza di farmi un piccolo favore”
> Moses incrociò le braccia al petto fissando con un ghigno serio il piccolo ferengi “Quale favore? Te lo ripeto, non ho tempo da perdere.
> Che cosa vuoi da me?”
> “Voglio un passaggio, su questa base ci sono alcune persone che vorrebbero far terminare la mia vita in modo ben poco naturale ed
> io certamente non intendo rendergli le cose facili!”
> Moses ascoltò con grandissimo interesse il piccolo ferengi, sapeva che questo voleva dire poter avere fra le mani qualcuno che avrebbe
> saputo rispondere alle sue domande ma non poteva darglielo a vedere, quindi scosse il capo “La tua vita non è affatto un mio problema, non intendo mettere a rischio la mia pellaccia per salvare la tua! E’ un rischio troppo grosso!” finse di alzarsi per andarsene
> “Veditela da te!”
> “Aspetta! Ti pagherò! Ti pagherò molto bene!” Ziral iniziò quasi ad implorare “Sono molto ricco, ho moltissimo latinum! Diverrai ricco!”
> Moses scosse di nuovo il capo “Non mi interessa la promessa di ricevere una non meglio precisata quantità di latinum, io non campo
> sulle promesse di estranei conosciuti in un bar!”
> Ziral era sempre più preoccupato “Posso aiutarti a vendere il carico di schiave! Ho amici ovunque, sono fra le persone che ha più
> agganci in questo quadrante, potrei trovarti un buon acquirente e farti avere un prezzo molto maggiore del reale valore di quel carico!”
> Moses finse per un po’ di pensarci, per poi annuire “Molto bene, questo mi interessa. Affare fatto!”
>
>
>
>
> USS Raziel - Plancia
> DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
> Il Capitano Hazyel era seduto alla propria postazione, le braccia incrociate all’altezza del petto ed un espressione seria sul volto.
> Non aveva ancora avuto alcuna notizia dal gruppo che si trovava nell’avamposto commerciale e, benché continuasse ad avere la più cieca fiducia nelle capacità del Comandante Moses nel portare avanti operazioni sotto copertura, ora iniziava a preoccuparsi: aveva
> ipotizzato che tutta la missione sarebbe stata decisamente più veloce, o almeno di avere qualche notizia il prima possibile, ma dalla postazione delle comunicazioni non erano ancora giunte nuove notizie.
> Dopo la missione di recupero della navetta si erano nuovamente riportati nei pressi dell’avamposto, stando attenti a tenersi in una
> posizione e a una distanza tale da non poter essere visti dai sensori dell’avamposto, ed ora l’unica cosa che sembrava rimasta loro da fare era aspettare.
>
> =^= Cortez a Plancia: la verifica della funzionalità della navetta orioniana è stata completata il più rapidamente possibile. Devo
> dire che è messa meno peggio di quanto appare, non è particolarmente aggiornata ma per la missione di recupero sembrerebbe essere sufficiente, anche se preferirei potenziare un po’ il sistema del teletrasporto per velocizzare le operazioni =^=
> Il Capitano Hazyel annuì leggermente ascoltando la comunicazione per poi sfiorare il Comunicatore: “Signor Cortez, pensate che queste
> operazioni di miglioria richiederanno molto tempo?”
> =^= No Capitano, il Tenente Fox appare piuttosto sicuro di poterlo fare in meno di dieci minuti grazie alla sua squadra di ingegneri,
> quindi se non dobbiamo partire immediatamente consiglierei di dargli carta bianca e lasciarlo lavorare =^=
> “Al momento non ho ancora ricevuto segnali dal Comandante Moses, quindi ritengo possiate procedere all’aggiornamento, ma cercate di
> essere più rapidi possibili, voglio che siate pronti a partire appena ve lo ordinerò!”
> =^= Certo Capitano, ci mettiamo subito a lavoro. Cortez, chiudo =^=
>
> Nella plancia, intanto la conversazione veniva seguita con una certa dose di curiosità mista a preoccupazione da parte del resto della
> plancia, con tutti i vari membri presenti che si guardavano in volto non sapendo bene cosa fare.
>
> “Mi scusi Capitano, vorrei farle una domanda”
> “Dica Tenente” Hazyel si voltò verso la consolle del timone osservando Chase che vi era seduta “Rileva qualcosa alla consolle?”
> Dave scosse il capo ruotando un po’ il busto ed osservando il capitano in volto “No, Capitano, la mia era una domanda più generica.
> Siamo un po’ preoccupati per la squadra che è partita per l’avamposto commerciale, ci domandavamo in che modo potremmo essere certi di intervenire nel momento giusto per aiutarli. So che in caso di problemi dovrebbero essere loro a contattarci, ma se la situazione
> fosse tale da rendergli impossibile ciò? Non sarebbe il caso di porre un limite temporale, scaduto il quale intervenire?”
> “Vede Tenente, intervenire a sproposito può far saltare una copertura. Lo so che il suo desiderio è senz’altro lodevole, salvare i
> nostri compagni, ma non possiamo rischiare di essere proprio noi gli artefici dei loro problemi. Al momento non abbiamo ricevuto ancora i dati, ma conosco le indubbie capacità del Comandante Moses, so che farà tutto ciò che è materialmente possibile per concludere
> la missione e riportare tutti i nostri sani e salvi sulla nave”
> “Ha ragione, scusi Capitano”
>
> Hazyel fece un mezzo sorriso comprensivo verso il timoniere, per poi voltarsi non appena sentì la voce dell’ufficiale della tattica
> informarli che cippi stava trasmettendo una incredibile mole di dati attraverso un canale criptato.
>
> “Che tipo di dati stanno giungendo tenente?”
> “Credo siano i dati scaricati dal Comandante Mendel, evidentemente sono riusciti a fare la copia del database dell’avamposto, ora
> ci vorrà tempo per analizzare il tutto ma non vedo segnali di aiuto, quindi la missione sta procedendo esattamente come previsto, sta richiedendo solo un po’ più di tempo”
> “Molto bene allora” proruppe il Capitano “Aspetteremo un altro po’..”
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Bar, Camera 015
> DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
> Il trillo di cippi segnalò ai due ufficiali che il video predisposto per la sceneggiata era oramai agli sgoccioli, altri cinque minuti
> e sarebbe terminato. Il Comandante Mendel sospirò brevemente osservando in direzione del piccolo monitor in cui sapeva esserci quelle scenette ben articolate dal computer della USS Raziel per offrirgli tempo a sufficienza per completare il loro piano.
>
> “A che punto è?” chiese il tenente Naidoo mentre iniziava a spogliarsi per tornare a petto nudo “Il tempo è agli sgoccioli, dobbiamo
> assolutamente muoverci”
> “Si, lo so.. ho finito ora, Cippi inizierà ad inviare i file alla nave in una serie di pacchetti criptati, il Computer della USS Raziel
> li ricostruirà seguendo il programma che vi ho installato prima di partire” rispose il Comandante Mendel slacciandosi la veste e tornando a stendersi piuttosto imbarazzata sul letto
> “Su Comandante, abbiamo quasi finito” il Tenente Naidoo sorrise alla giovane mettendosi anch’esso in posizione “Spero che gli altri
> stiano bene e siano già tornati alla navetta”
>
> Il Comandante Mendel avrebbe voluto rispondergli ma i tre segnali intermittenti di Cippi segnalò ai due che la registrazione era sparita
> e che le telecamere erano tornate pienamente operative: i due iniziarono a simulare un grosso fiatone, volto a segnalare lo sforzo fisico che avevano appena compiuto poi Naidoo si alzò e con fare rude getto alla schiavetta i suoi vestiti.
>
> “Si, ammetto che sei stata brava, mi spiacerà venderti ma se farai la brava vedrò di trovarti un padrone che ti tratti bene, ed ora
> vestiti! Non abbiamo tutto il giorno!”
>
> Il Comandante Mendel dal canto suo si limitò ad annuire per qualche istante prima di indossare le sue vesti e seguire il proprio padrone
> arrossendo di fronte agli sguardi di tutti quegli uomini evidentemente interessati. La prima a raggiungerli fu ovviamente la barista, che con uno sguardo acceso dal desiderio proruppe a voce alta “Un applauso per questa piccola schiavetta! Non avrà delle gran
> curve, ma sa veramente muoverlo bene questo corpicino!!”
>
> Il Comandante Mendel fu preso decisamente alla sprovvista e arrossì di colpo sentendo alzare un’ovazione generale fra i commensali
> del bar, mentre il tenente Naidoo non si fece prendere in contropiede, e con uno sguardo soddisfatto rispose a tono “Noi sappiamo come istruire le nostre schiave, la nostra merce è sempre di ottima qualità”
> “E’ quasi un peccato che non abbia accettato l’invito del tuo capitano” rispose la barista “Forse mi sarei divertita”
> “Togli il forse, bambolina, quell’uomo ti avrebbe fatto volare. A proposito, sai dov’è? Devo riconsegnargli il giocattolino, caso
> mai volesse farci un giro anche lui”
> La barista mosse il capo verso il lato più appartato del bar “E’ da quella parte con un suo amico, un piccolo vermetto di nome Ziral..
> certo che dovreste rivedere le vostre amicizie, uno peggio dell’altro!”
> Il tenente Naidoo osservò con sguardo si sfida la barista “Tu bada alle amicizie tue, noi sappiamo come muoverci!” quindi, preso il
> Comandante Mendel per un braccio si diresse a rapide falcate verso il Comandante Moses “Forza, muoviti, il capitano ci aspetta!”
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Hangar navette, area di stoccaggio
> DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
> Po’Kar si stava riprendendo solo in quel momento da quello strano stato confusionale che lo aveva colpito, faceva ancora fatica a
> concentrarsi ma finalmente era nuovamente sufficientemente padrone di se stesso, tanto da poter osservare i suoi uomini e rendersi conto che tutto ciò non era affatto normale. La frustrazione che provava era quasi palpabile, non solo non era ancora riuscito
> ad uccidere Ziral, ma pure quello stolto del Capitano Ingram gli era fuggito. Anche i suoi uomini stavano cercando di riprendersi da quella specie di torpore, dimostrando la propria frustrazione agitando rapidamente le pesanti code.
>
> “Po’Kar, che cosa abbiamo? Che diavolo è successo?” Ta'Kur scosse un’altra volta il capo cercando di riprendersi “Un momento prima
> eravamo in piedi, e l’attimo dopo non ero più in grado di capire nulla!”
> “Lo so, è successo anche a me! Non riesco a capacitarmene neppure io.. ho in mente solo il ghigno di quel piccolo vermetto di Ziral,
> e poi non ricordo più nulla, sono troppo confuso”
> “Anche io ho il vago ricordo di quel nanetto malefico, dici che possa averci drogato quando eravamo sulla nave?”
> Po’Kar si fermò a riflettere “E’ possibile, ma questo potrebbe significare solo una cosa, deve aver scoperto che vogliamo farlo fuori!
> Tenterà sicuramente di scappare, dobbiamo trovarlo! Massima priorità!”
> Ta’Kur annuì decisamente irato “Cercherà di contattare qualcuno che lo porti via, magari lo stesso Capitano Ingram. Sarà meglio cercare
> anche lui!”
> Il terzo gorn dal canto suo si osservava attorno con una certa rabbia in corpo “Quel piccolo vermetto aveva ancora le sue cose sulla
> nostra nave, magari è andato a riprendersele, forse dovremmo andare a cercarlo lì”
> Po’Kar fece saettare la gorssa coda a terra e con un ghigno furioso in volto si limitò a dire “Muoviamoci, inizieremo da lì!”
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-18
> DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
>
> Il gruppetto di ex prigionieri, capitanato al momento dal Comandante Wood stava lentamente procedendo per il corridoio: la strada
> del ritorno si era dimostrata decisamente più ostica dell’andata a causa della necessità di non essere visti e del Comandante Tarev che rallentava a poco a poco la propria marcia per i dolori al fianco. I dieci uomini dal canto loro apparivano sempre meno
> convinti che i loro salvatori fossero realmente dei federali e cercavano ad ogni modo ad ottenere delle informazioni da Tars, che chiudeva il gruppo.
>
> “Come va?” Wood stava osservando Tarev mal celando un po’ di preoccupazione “Tutto bene?”
> “Credo di avere una costola incrinata, tutto qui. Purtroppo è dolorosa e il mio fisico non sembra amare il movimento in questi frangenti”
> Wood osservò i dieci uomini che cercavano di ottenere risposte da un sempre più innervosito Tars per poi parlar a bassa voce con la
> collega “E ora cosa ne facciamo? Li abbiamo liberati ma non possiamo di certo portarceli nella navetta”
> Tarev annuì brevemente cercando di sforzarsi ad aumentare il passo, mentre gli rispondeva sempre a bassissima voce “Lo so, siamo in
> un hangar, prima di farci partire quasi certamente verremo scansionati e sono certa che si accorgeranno ben presto che siamo decisamente più di quelli che sono arrivati. Non apriranno mai le porte del hangar.”
> “Forse dovremmo lasciarli qui, sai?” Wood osservò la collega vedendola annuire.
> “Si, ci ho pensato anche io. Nasconderli per il tempo in cui usciamo e prima di allontanarci teletrasportarli a bordo: è un piano
> audace se si tratta di un gruppetto di massimo sei persone, i teletrasporti richiedono tempo ma si dovrebbe riuscire ad agire abbastanza in fretta per recuperarli prima che alzino gli scudi e attivino la armi. Il problema è che sono una decina, quindi o troviamo
> un modo di modificare la navetta o dovremmo chiedere di venirci a prendere”
> “Ti senti molto ottimista al momento? Come pensi che possano venire? Lo sai che il nostro unico disegno di fuga è abbastanza complesso”
> “Si, lo so ma al momento non mi vengono altre idee” Tarev si drizzò un po’ portando la mano al fianco ed osservando il resto del gruppo
> tutto attorno a Tars
> “Dobbiamo avvertire il capitano Ingram, sperando che non ci peli e metta sotto sale subito”
> Tarev sorrise brevemente alla battuta del collega per poi tornare seria “Bene, mandiamo avanti Tars da solo, sono certa che non ne
> possa più dell’allegra comitiva, quanto a noi dovremo cercare un punto in cui nasconderli per un successivo recupero”
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-16
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.30
>
> Dopo che Tars si era allontanato per correre alla navetta, il Comandante Wood e il Comandante Tarev intrapresero un altro corridoio
> alla ricerca di un posto dove nascondere l’equipaggio della Leicester, ma non sembravano avere molta fortuna. Quell’area dell’avamposto appariva quasi come un labirinto ma ogni sua area era adibita ad un certo tipo di traffico, rendendoli luoghi fin troppo
> frequentati per potervi nascondere qualcuno e sperare che effettivamente nessuno se ne accorgesse. Anche i dieci sopravvissuti stavano a poco a poco abbandonando le speranze, sempre meno convinti che quella strana coppia appartenesse alla Flotta Stellare.
>
> “Sono il Comandante Sky, credo di avere tutti i diritti ad una spiegazione!”
> Wood si girò appena, sentendoli ripartire alla carica “Comandante, non posso spiegarle nulla più di quanto le ho già detto. Verrete
> nascosti in un punto dell’area hangar in cui sarete al sicuro, appena fuori dall’avamposto procederemo con il vostro teletrasporto, vi porteremo indietro sani e salvi e questo è tutto ciò che vi deve interessare”
> “Non sappiamo neppure chi siate voi e vi aspettate una cieca fiducia?”
> “Esatto, e le consiglio di tener conto che l’alternativa a noi sarebbe tornare nella cella gorn, immagino che la scelta non sia particolarmente
> ardua!” rispose con tono basso ma fermo il Comandante Tarev, decisamente innervosita da quella serie interminabile di terzi gradi.
> “Ma almeno posso sapere dove pensate di nasconderci?” proruppe nuovamente il Comandante Sky
> “Certamente, starete lì” rispose Wood con una certa soddisfazione nel sapere di aver trovato finalmente il punto giusto “Quell’area
> è un area in disuso, sembrerebbe essere una sorta di piccola stalla per gli animali ma al momento è completamente vuota”
> “Forse era l’area in cui stoccavano i carichi di schiavi che hanno sequestrato tempo fa, credo che sarà il posto ideale” osservò Tarev
> per poi guardare il gruppetto “Nascondetevi qui, noi vi teletrasporteremo quanto prima”
>
> Il Camandante Sky stava per rispondere quando un rumore li fece trasalire, portando tutto il gruppetto di dieci persone a nascondersi
> in fretta e furia in quel piccolo angolo di stoccaggio degli schiavi: Wood e Tarev aiutarono i membri della Leicester a nascondersi giusto in tempo, venendo raggiunti da una coppia ferengi piuttosto bassi e tarchiati ma decisamente bene armati.
>
> “Altolà! Cosa ci fate voi qui? Quest’area non è al momento utilizzata da nessuno, perchè siete venuti qui! Ammettetelo, volevate rubare
> qualcosa al nostro capo? Se è così la prendiamo noi!” iniziando ad osservarsi con attenzione attorno per individuare possibile merce nascosta
> “Ammettetelo, avete nascosto qualcosa! Datecela o per voi sarà finita!”
> Elaina lanciò un piccolo sguardo al collega per poi fare un piccolo colpetto di tosse e avvicinarsi ai due ferengi ancheggiando vistosamente
> “Noi, ecco.. veramente cercavamo un posticino intimo per.. beh, divertirci un po’” osservò con sguardo malizioso i due mentre con un rapido tocco del bracciale sparse un’altra fialetta di feromoni nell’aria “Il capitano aveva promesso che ci avrebbe lasciato
> prendere una camera questa volta e invece ci ha ordinato di tornare alla navetta” arrivata alle spalle del primo ferengi iniziò a massaggiargli i lobi con calma, sapendo quanto la combinazione di feromoni li avrebbe fatti impazzire “Infondo sono solo una povera
> ragazza che ha dei desideri..”
> “Ehi, tu! Non perdere tempo con quello squattrinato di mio fratello Shark! Sono io il ferengi che devi convincere se vuoi essere lasciata
> andare!” proruppe il secondo ferengi, evidentemente invidioso del massaggio che stava ricevendo il collega
> “Non è vero! Io sono molto più importante e ricco di Tarq! Fai bene a cercare di persuadere me, evidentemente hai occhio per capire
> chi ha potere!”
> “Potere? Tu! Neppure tua moglie ti rispetta! Come puoi parlare di potere?”
> “Io almeno mia moglie l’ho ancora a casa! La tua è fuggita con quel piantagrane di nostro cugino!!”
> Tarev si mosse molto sensualmente fra i due portandosi di fronte ai due “Non litigate per me, siete entrambi così forti, così intelligenti
> e..” non fece in tempo a concludere la frase che il Comandante Wood riuscì a trovare un tubo abbastanza pesante dando una mazzata ed entrambi tramortendoli sul pavimento “E così fuori gioco, buona notte nanerottoli!”
> Wood sorrise osservando la compagna “Sembra quasi che tu ci abbia preso gusto”
> Tarev fissò per qualche attimo Wood “Spiritoso, la prossima volta facciamo a cambio. Io la contrabbandiera senza scrupoli e tu il
> mio schiavetto orioniano, e ora muoviamoci a legarli e a tornare alla navetta, il nostro caro Capitano Ingram non apprezzerà affatto così tante deviazioni dal piano originario!”
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-48
> DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
>
> Il gruppetto capitanato dal Capitano Ingram si stava dirigendo con passo deciso verso la navetta, con una certa soddisfazione: tutto
> sembrava essere andato ancor meglio di quanto inizialmente pensato. Non solo erano riusciti a raccogliere tutti i dati dal database dell’avamposto in tempo, ma stavano riportando indietro un ferengi decisamente ben informato sui traffici clandestini di quel
> settore. Era tutto così perfetto che sentire cippi iniziare a bippare li fece innervosire un po’ tutti.
>
> “Mm, graziosa musichetta, chissà che cos’è!” Ziral si iniziò a guardarsi attorno non comprendendo il significato di quei suoni intermittenti
> “Non mi piace sentire musichette che partono da sole, di solito indicano guai!”
> “E’ il carillon! Quella specie di oggettino che dovevamo rivenderci all’altro avamposto, vero?” Moses afferrò il Comandante Mendel
> per i capelli, e seppure dall’esterno potesse sembrare un movimento estremamente rude non le fece realmente male “Ammettilo, piccola vipera verde! Eri stata tu a rubarlo!! Ora ti insegno io qual’è la punizione per i ladri!!”
> La voce dura ed estremamente severa di Moses fece sbiancare il Comandante Mendel rendendo il tutto decisamente più autentico “Ma..
> ma.. era troppo bello, non ho saputo resistere” farfugliò in risposta Mendel “La prego, mi scusi!”
> Moses osservò Naidoo “Procedi verso la navetta! E’ il momento che questa vipera capisca chi comanda!”
> “Ma capitano, non dovrebbe sciupare il suo carico! Una schiava piena di lividi non le farà guadagnare quanto una sana!” si intromise
> Ziral “Si ricordi che il guadagno è ciò che più conta”
> Moses osservò con sguardo furente il piccolo ferengi “Dimmi, vuoi prenderle tu al suo posto?”
> Ziral scosse rapidamente il capo per poi seguire il tenente Naidoo “Oh, no di certo, ma si ricordi quello che le ho detto, non le
> faccia lividi visibili!”
> Moses riprese il Comandante Mendel per i capelli fingendo di trascinarla in un’area più protetta e nascosta “Lasci a fare a me, non
> si vedrà neanche un segno! Io so fare il mio lavoro!”
>
> Il Comandante Mendel tenne bene la recita, anche se effettivamente non era difficile apparire spaventati con accanto Moses con quel
> travestimento e lo sguardo da folle che riusciva a fare. Aspettarono per un po’, in modo da essere certi di essere da soli, solo a quel punto Moses smise di fingere di trascinarla per i capelli e la osservò seriamente in volto.
>
> “Non me lo dica: problemi?” sussurrò Moses osservandosi attorno per essere certo di essere da solo con la collega
> “Si, problemi signore. Tars ha inviato un messaggio criptato direttamente a Cippi e lui mi stava informando di quanto hanno fatto
> i nostri colleghi”
> “Avevano l’ordine di restare alla navetta, che è successo? Hanno tentato di assaltare il nostro mezzo?”
> “No signore, hanno abbandonato il mezzo. Mentre ci attendevano hanno visto sfilare poco lontano da loro una decina di prigionieri
> della USS Leicester, erano tenuti in prigionia da alcuni gorn. Evidentemente volevano interrogarli e li avevano portati sulla nave.”
> “E non hanno pensato di avvertirmi prima di partire alla loro liberazione?” rispose Moses fessurando un po’ lo sguardo
> “No signore, temevano per l’incolumità di quegli uomini”
> “Perchè ho come l’impressione che la prima a partire sia stato il Comandante Tarev?” rispose Moses per poi tornare a fissare la collega
> “Ora immagino siano tutti sulla navetta”
> “Ehm, no signore. In realtà per il momento c’è solo Tars, gli altri due sono andati a nascondere i prigionieri. Voleva farci sapere
> che hanno elaborato un piano ma potrebbe essere necessario dell’aiuto per portarlo a termine”
> “Quale piano?”
> “Hanno pensato che prima di permetterci di lasciare gli hangar sicuramente scansioneranno il nostro mezzo, la loro idea è quella di
> teletrasportare i prigionieri sulla nostra navetta mentre stiamo uscendo ed allontanandoci solo che..”
> “Potrebbe non bastarci il tempo, soprattutto se alzano immediatamente gli scudi” Moses parve per un po’ pensarci “Il piano può funzionare
> ma abbiamo bisogno di avere l’aiuto della nave, è possibile informare il Capitano della nostra attuale situazione?”
> “Si, Comandante, Cippi lo farà per noi su canale protetto”
> “Molto bene, c’è dell’altro?”
> “Si signore, Tars ci ha informati che non appena nascosti i prigionieri il Comandante Tarev e il Comandante Wood torneranno alla navetta
> ma potrebbe volerci un po’ di tempo”
> “Come mai? Hanno nascosto molto lontano i membri della Leicester”
> “No signore, ma il Comandante Tarev risulta essere rimasta leggermente ferita durante la colluttazione con il gorn ed ora fatica a
> muoversi velocemente”
> Moses scosse il capo “Mmpf, mi sembrava ancora troppo facile in effetti” rispose ironico il Comandante “Ad ogni modo credo che dovrò
> dire un paio di paroline al nostro caro medico di bordo quando finirà questa missione, ed ora andiamo, non vorrei fare insospettire il nostro ospite. Si finga svenuta” prese di peso il Comandante Mendel come un sacco di patate per poi raggiungere rapidamente
> la navetta.
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> Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-23
> DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
> Po’Kar era diretto alla propria nave, ma qualcosa lo bloccò facendogli spalancare gli occhi per l’incredulità: la cella era vuota,
> il personale federale che avrebbe dovuto interrogare era sparito e il membro della sicurezza che avrebbe dovuto fare da piantone sembrava essere scomparso. Anche Ta’Kur se ne accorse e lanciò un paio di imprecazioni sbattendo la coda sul pavimento.
> “E adesso cosa diavolo è successo! Dov’è finita quella nullità!!” proruppe Po’Kar iniziano a distruggere tutto ciò che arrivava a
> portata di coda, ivi comprese le varie casse di mercanzia immagazzinate in quell’area.
> “Capitano! L’ho trovato!” affermò Ta’Kur sollevando il sottoposto come fosse stato una bambola di pezza “E’ svenuto! Credo che lo
> abbiano messo nel sacco!”
> “Fallo riprendere, adesso!”
> Ta’Kur non se lo fece ripetere due volte e, in men che non si dica, affibbiò al povero malcapitato quattro manrovesci che lo fecero
> riprendere immediatamente “Si è ripreso” estrasse il coltello con sguardo furioso “E spero che ci dia una buona spiegazione, o sarà il mio nuovo scendiletto!”
> Il gorn osservò con aria decisamente preoccupata Ta’Kur per poi voltarsi a guardare la cella vuota “Non è stata colpa mia!”
> Po’Kar gli si fece sotto sempre più furioso “Parla, chi è stato?”
> Il gorn stava quasi per parlare, ma si bloccò di colpo, sapendo di non poter dire ai propri superiori che si era fatto sopraffare
> da esseri così miseri e inutili come tre scimmie senza pelo “Beh, ecco.. non ho potuto far nulla capitano”
> Po’Kar oramai gli era davanti, e teneva il suo muso a meno di mezzo metro rispetto a quello del sottoposto “La mia pazienza è finita!
> Cosa è successo? Parla o ti faccio scuoiare vivo da Ta’Kur!”
> “No signore, la prego, le dirò tutto!” il gorn abbassò per un attimo il muso per poi tornare a guardare Ta’Kur e Po’Kar “Sono stato
> attaccato da un gruppo di klingon, erano almeno una decina! Erano nascosti, hanno aspettato che fossi solo e mi hanno attaccato! Volevano tagliarmi la gola ma mi sono difeso, ne ho feriti almeno cinque ma poi sono finito a terra! Ho lottato con tutte le mie
> forze ma sapevano che ero qui! Si erano preparati bene, qualcuno li aveva certamente istruiti!”
> Ta’Kur osservò Po’Kar “Che sia stato Ziral?”
> Po’Kar annuì per un attimo “Sapevo che avesse delle amicizie, ma non credevo che fosse in combutta con dei klingon, le cose si complicano.
> Torniamo alla nave, la faccenda non mi piace!”
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> Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch
> DT 15 Febbraio 2396 - pochi minuti dopo
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> Il Comandante Moses arrivò con il Comandante Mendel poggiata sulla spalla, quasi fosse un sacco di patate, e la gettò con finta violenza
> al Tenente Naidoo che prontamente la prese al volo “Portala dentro! Sono certo che la lezione la ricorderà per il resto della sua patetica esistenza!”
> Il tenente Naidoo non fece una piega, si limitò ad annuire e rientrare nella navetta, sotto lo sguardo piuttosto contrariato di Ziral
> “Capitano, lei non farà mai grandi affari se riduce in quello stato la sua merce”
> Moses si avvicinò con fare estremamente minaccioso verso Ziral, spaventandolo parecchio “Alla mia merce penso io e nessun altro! Sono
> certo che quando le altre schiave la vedranno tornare non tenteranno mai più di allungare le mani sulla mia roba!”
> Ziral annuì anche se decisamente spaventato “Certo capitano, puniscine una e istruiscile tutte, una scelta saggia la sua” indicò il
> portellone aperto della navetta ”Direi che sarebbe il caso di andare, lei non crede?” fece una piccola pausa “Sa, questo avamposto inizia ad essere un posto fin troppo caldo per me”
> Moses scosse il capo “Lei non salirà sulla mia navetta”
> Ziral parve afflosciarsi al suono di quelle parole “Capitano! Avevamo un accordo! Io devo lasciare l’avamposto il prima possibile
> e lei deve portarmi con se!!” si diresse in modo minaccioso verso Moses “Lei mi ha dato la sua parola e pretendo la rispetti!”
> Moses dal canto suo sollevò il piccolo ferengi sbattendolo senza grandi problemi contro la navetta “Ascoltami bene, nanerottolo, e
> vedi di usare il cervello! Pensi davvero che mi lascerebbero lasciare la base con te come ospite aggiuntivo? Io non so chi ti sia fatto amico e francamente non mi interessa, gli affari sono affari, ma non pensi che potrebbero aver pagato il capo dell’avamposto
> per poterti uccidere più facilmente?”
> Ziral spalanco gli occhi per la fulmineità del movimento di Moses “Ah! Si, mi scusi capitano! Mi scusi, mi ero lasciato prendere dall’ansia!”
> fece una pausa “Farò quello che mi ordinerà, tutto ciò che vuole!”
> Moses scaraventò a terra il nanetto osservandolo “Ora ti nasconderai dietro a quelle casse e non appena saremo fuori dal hangar ti
> teletrasporteremo a bordo! Mi auguro che gli acquirenti da te conosciuti siano davvero buoni come hai detto!”
> Ziral annuì prontamente “Certamente Capitano, posso assicurarglielo! Sono tra i più informati nei traffici clandestini in questo quadrante,
> la mia conoscenza sarà nelle sue mani!” detto questo scappò a nascondersi.
>
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> USS Raziel - Stive di Carico
> DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
>
> Il Capitano Hazyel si presentò nelle Stive di carico marciando a passo spedito verso la navetta orioniana, lo sguardo carico e pronto
> alla battaglia gli rendeva una fierezza nel portamento e un’espressione così determinata da far sussultare Malice, la prima ad accorgersi del suo arrivo.
>
> “Rapporto, signori!”
> “Abbiamo appena concluso i test sul funzionamento del teletrasporto, è tutto pronto caso mai fosse necessario”
> “Molto bene, vi informo che ci troviamo nella necessità di aiutare i nostri colleghi, la cosa non sarà facile ma voglio evitare di
> far rilevare la USS Raziel Non possiamo permetterci che l’arresto di massa vada all’aria a causa nostra!
> “Signore, posso chiederle se utilizzeremo il piano che avevamo ideato?” chiese Malice con tono orgoglioso “Ci terrei ad esserne parte!”
> Hazyel annuì prontamente “Sono conscio del desiderio di aiutare i nostri uomini ma la nostra idea di inviare gli assaltatori deve
> essere accantonata. Abbiamo una serie di persone da teletrasportare, un gruppo di prigionieri della USS Leicester”
> “Prigionieri della USS Leicester capitano?” si apprestò a chiedere Cortez
> “Si, ne sono stati trovati all’incirca una decina, cercheremo di salvarli tutti senza dover sparare all’avamposto”
> Fox si fece per un attimo pensieroso “Signore, quindi qual’è il nuovo piano?”
> Il Capitano osservò i vari ufficiali ancora riflettendo “Credo sia arrivato il momento di vedere come se la caverà il tenente Chase
> alla guida della navetta orioniana: partirà da solo e si occuperà di parte dei teletrasporti. Fra la navetta orioniana e la navetta del Comandante Moses sono certo che riusciremo a trasportarli tutti sulla nave. Io coordinerò le operazioni dalla plancia, ed
> ora muoviamoci!”
>
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> ________________________
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> Attuale situazione “rivista”:
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> Serak è nel suo ufficio che attende di sapere dov’è il carico di schiave
> Ziral si è nascosto in attesa del teletrasporto, cosa che hanno fatto anche i prigionieri della Leicester
> Gli uomini di Serak (i due ferengi tarchiati incontrati da Elaina e Alex), inviati a cercare Po’Kar sono stati storditi e nascosti da qualche parte in modo da renderli
> inoffensivi
> Elaina e Alexander stanno tornando alla navetta, Elaina è più lenta del solito per il dolore al fianco
> Moses, Mendel e Naidoo sono alla navetta
> Po’Kar ha trovato il suo gorn della sicurezza stordito, ma lui per la paura non ha voluto dirgli che sono stati tre semplici “scimmie senza pelo” ad averlo messo nel sacco
> e si è inventato la storia della decina di Klingon armati, tanto che ora Po’Kar è convinto che Ziral sia in combutta con dei Klingon
> Hazyel ha dato ordine di far partire il piano b: Chase era in plancia, ora in teoria dovrebbe essere chiamato alle stive per partire con la navetta orioniana
>
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> ====================================
> Tenente Comandante Elaina Tarev
> Ufficiale Medico Capo
> USS Raziel NCC-79016
> [CV]:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio_pg.php?id=145
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> “L’abilità di un medico è inversamente proporzionale alla sua disponibilità.”
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