[Stml14] 00.05 Chi ben cominicia

Mauro Fenzio oxila79 a gmail.com
Mer 6 Gen 2016 17:22:28 CET


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Brano: 00.05

Titolo: Chi ben comincia...

Autore: Ten. Cmd. Wood(Mauro)

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Pianeta Sol III - Ufficio dell’Ammiraglio Darion

D.T. 30/03/2393 - Ore 10.45 - D.S. 70242.32

L’ammiraglio Jonathan Darion se ne stava accomodato piuttosto mollemente
sulla propria poltroncina, intento a leggere una serie di rapporti
arrivatigli da poco dal Comando di Flotta: il suo compito era controllare
ogni rapporto per verificare se vi era una possibile minaccia per la
flotta, ma nella maggior parte dei casi le situazioni si risolvevano in
meno di cinque minuti e venivano catalogate come le classiche bolle di
sapone. Il suo sguardo esprimeva tutta la monotonia di quel lavoro oramai
fin troppo abitudinario. Lentamente passò al padd successivo, ma qui la sua
attenzione venne catturata dal testo che aveva di fronte agli occhi. Restò
per qualche minuto indeciso sul da farsi, poi sfiorò il proprio
comunicatore per chiamare il proprio attendente.

“Tenente, gentilmente, mi metta in contatto con l’ammiraglio Steven Often.
Desidero comunicare con lui su canale protetto.”

=^= Subito ammiraglio =^=

L’ammiraglio Darion sorrise, ammirando molto la celerità del proprio
attendente, poi attivò il terminale attendendo di veder apparire il volto
del suo collega, ma rimase stupito nel vederlo così tanto invecchiato. Non
ricordava quanto tempo fosse passato dall’ultima volta che lo aveva visto,
ma non pensava fossero passati così tanti anni.

“Steven? Sei tu? Sembri tuo nonno, il tempo non è certo stato clemente con
te!”

“Certo, ha parlato il cugino simpatico di Babbo Natale! Almeno io la barba
me la sono fatta! E comunque, so già perchè mi hai chiamato; ho letto anche
io il rapporto della USS Thunderchild.”

“Non possiamo permettere che l’esistenza di una forma di vita simile possa
essere di dominio pubblico. Potrebbe essere utilizzata per creare
scompiglio su ogni nave della Flotta”

“O ancor perggio su ogni nave della Federazione, vascelli civili compresi.
Non sei l’unico ammiraglio che ha preso sul serio questa minaccia.”

“Ritengo che tutto l’accaduto debba essere posto sotto seclar 8. Questo
tipo di questioni devono assolutamente essere trattate dall’intelligence,
non possiamo permetterci che certe informazioni arrivino ad orecchie
sbagliate”

“Si, sono d’accordo. Contatterò personalmente il Capitano della USS
Thunderchild.”

“No Steven, grazie. Mi farò organizzare un trasferimento sulla USS
Thunderchild, così approfitterò della situazione per fare quattro
chiacchere con questo Tenente Wood, voglio capire che persona ho di fronte”

“Si John, ma prima fatti la barba, a presto!”

L’ammiraglio Darion stava per rispondere ma la comunicazione si chiuse,
quindi fece un leggero sorriso e si alzò portandosi ai finestroni con aria
pensierosa.



USS Thunderchild - Sala conferenze

D.T. 02/04/2393 - Ore 15.15 - D.S. 70251.06

Alexander stava presenziando alla cerimonia di promozione in seguito
all’ultima missione, con espressione annoiata. Era appoggiato ad una
paratia nell’angolo più in fondo della sala e cercava di rendere la sua
presenza il più anonima possibile, in modo da poter continuare a mandare
messaggi ad Elaina senza rischiare di essere scoperto. Un messaggio un po’
più spiritoso gli fece sfuggire una risatina e alcuni dei presenti si
voltarono ad osservarlo ma lui finse di non notarlo continuando a scrivere.

Era talmente concentrato sul proprio padd che rialzò il capo solo dopo che
tutti gli ufficiali vicino a lui inziarono a tirargli delle gomitate via
via più forti: parecchio infastidito da quel continuo bersagliamento, Alex
sollevò gli occhi dal padd rendendosi conto che tutti i presenti in sala lo
stavano  guardando. Era una situazione del tutto anomala per il giovane
tenente,che non potè far altro che osservare di rimando i colleghi con aria
interrogativa.

*Tutto questo mi ricorda tanto il sogno in cui mi trovavo nudo in accademia*

Tutto rimase congelato per qualche istante, ma poi la voce profonda del
Capitano Rosenburg, ufficiale in comando della USS Thunderchild, prese la
parola, apostrofando con un certo fastidio il giovane Wood.


“Tenente Wood staremmo aspettando lei, se non le dispiace gradirei si
sbrigasse a raggiungermi”

Dato lo sguardo piuttosto arcigno degli ufficiali superiori, Alex non potè
far altro che infilare in fretta e furia il proprio padd in tasca, facendo
ricevere ad Elaina un’accozzaglia di lettere totalmente prive di
signiicato, e scattare in piedi camminando con una certa velocità, rosso in
volto per la pessima figura.

“Si signore, certo. Mi scusi.”

“Tenente visti l’impegno, la dedizione e soprattutto la celerità.. -
osservò il tenente mal celando un sorriso - che ha dimostrato, sono fiero
di promuoverla al grado di tenente comandante. Complimenti, la attendo tra
mezz’ora nel mio ufficio per festeggiare la promozione. In libertà!”



USS Thunderchild - Ufficio del Capitano Rosenburg

D.T. 02/04/2393 - Ore 16.02 - D.S. 70251.14

Alexander si avviò verso l’ufficio del capitano, ancora un po’ imbarazzato
per la figura barbina fatta alla propria promozione. Arrivato davanti alla
porta fece scattare il sensore aspettando di sentire l’avanti e poi
entrare.

“Signore, davvero. Vorrei porgerle le mie scuse. Mi sono distratto solo per
un attimo ma posso garantirgli che non acca..”

Le parole del neo Comandante Wood gli morirono in bocca quando si accorse
che alla poltrona del capitano vi era un’altra persona: di fronte a lui si
ergeva un ammiraglio dalla fluente barba bianca e decisamente un po’ troppo
grasso in vita, segno che la vita sedentaria aveva lasciato il suo marchio
inconfondibile. Istintivamente scattò sugli attenti schiarendosi la voce.

“Mi scusi ammiraglio, pensavo che vi fosse il Capitano Rosenburg”

“Riposo Tenente Comandante, sono pienamente consapevole di chi si
aspettasse di trovare qui e avrà modo di fare le sue scuse più tardi,
assieme alla pulizia dei tubi di jeffries per le prossime due settimane. Si
accomodi, e mi perdoni se le ho interrotto i suoi festeggiamenti, ma avevo
bisogno di parlarle senza che lo sapessero in troppi”

Alexander alla vista dell’ammiraglio portò una mano a lisciarsi l’uniforme,
pentendosi amaramente non averla curata a sufficienza. poi si sedette alla
poltroncina eroso dalla curiosità. L’ammiraglio, dal canto suo, continuò ad
osservare lo scienziato studiandolo in silenzio per qualche minuto.

“Innanzi tutto voglio sapere se quella forma di vita sia ancora un problema
per le navi della Flotta Stellare”
“No ammiraglio, quella forma di vita era solamente una cucciola che
necessitava di cibo e noi eravamo la fonte di energia disponibile a lei più
vicina; al momento si sta alimentando da una nebulosa, e direi che ha
energia per i prossimi due o tremila anni, anche se le analisi sono ancora
in corso per conoscere qualcosa di più sul suo ciclo vitale”

“Proprio di questo sono venuto a parlarle, comandante. La informo
ufficiosamente, almeno per ora, che le analisi verranno interrotte e sarà
un team diretto dall’intelligence ad occuparsene.”

“Ammiraglio non lo ritengo corretto, ci siamo occupati noi della questione
fino ad ora e mi sembra che i risultati siano stati decisamente ottimi!”

“Comandante, la mia non è una richiesta, è un semplice dato di fatto:
ritenga ultimato il suo lavoro su quella creatura. Ad ogni modo, non sono
qui solo per quello, o mi sarei limitato a inviarle un messaggio
sub-spaziale. Voglio che sappia che è gia da tempo che la teniamo sotto
osservazione: una risorsa come lei ci farebbe comodo in un nostro di un
team di ricerca, che ne pensa?”

Alexander osservò l’ammiraglio stringendo i pugni per la sottrazione della
sua ricerca, ma subito dopo si rilassò decisamente stupito dalle parole
dell’ammiraglio.

“Signore le sue parole mi lusingano, ed ammetto che sarebbe un onore poter
lavorare per l’intelligence, ma in tutta onestà non posso accettare. Sto
cercando un’assegnazione che possa darmi la possibilità di operare con il
Tenente Tarev e non credo che sarei abbastanza lucido da poter condurre un
team di ricerca con il pensiero di non poter condividere quello che scopro
con il tenente”
“Credo di capire, ma purtroppo tutte le ricerche da lei svolte dovranno
esser poste sotto seclar 8, quindi non potrà farne parola con nessuno. Allo
stesso modo non dovrà far parola neppure di questa conversazione. Non c’è
altro tenente vada pure, in libertà.”

Alexander annuì alle parole dell’ammiraglio e poi si alzò salutandolo
formalmente ed uscendo ancora pensieroso. L’ammiraglio attese che Alexander
fosse uscito e poi si alzò a sua volta, chiamando via comunicatore il
proprio assistente.

“Tenente Reinar, voglio trovare il ruolino operativo del Tenente Tarev
sulla mia scrivania non appena sarò rientrato su Sol III”

=^= Si ammiraglio, lo consideri già fatto.=^=



Pianeta Handari IV - Superficie Planetaria

D.T. 14/10/2395 - Ore 09.17 - D.S.  72784.62

Alexander era intento con la squadra di sbarco a raccogliere alcuni
campioni di flora e fauna del pianeta. Dopo l’avventura con la strana forma
di vita aliena la USS Thunderchild stava vivendo un periodo di tranquillità
totale fatta di ricerche scientifiche e qualche riunione di scarso
interesse che Alex cercava di evitare come la peste. La sua ultima missione
era l’analisi della superficie pianetaria di Handari IV, pianeta di classe
M preso in considerazione per divenire la casa di una nuova colonia
federale.

“Bene signori dobbiamo raccogliere ancora alcuni campioni da quella parte,
i sensori della nave registravano qualcosa di non molto chiaro e dobbiamo
controllare, probabilmente qualcosa disturbava i sensori. Tenente Saler si
occupi delle analisi geologiche, Tenente Koan reuperi dei campioni
vegetali, li analizzeremo appena rientrati, e lei, Tenente Osaja, si occupi
delle analisi batteriologiche, il pianeta risultava sicuro ma un controllo
in più non ci sta male”

Mentre la squadra si incamminava una noce di cocco colpì alla testa uno
degli ufficiali e, mentre gli altri controllavano il malcapitato, una
seconda noce colpì un altro ufficiale e poi una terza in breve la squadra
era bersagliata da noci in ogni direzione.

“Comandante, qualcosa ci sta colpendo con queste specie di noci di cocco!

“Ma che diavolo.. signori, posizione di difesa, voglio capire che accidenti
sta succedendo!”

Alle parole dell’ufficiale tutta al squadra imbracciò i phaser colpendo le
nocidi cocco, che esplosero letteralmente in aria. Fu in quel momento che,
forse spaventati dalla reazione, la squadra potè vedere delle scimmie
antropomorfe che balzavano da un ramo all’altro alla ricerca di una via di
fuga.

“Maledizione a loro, e poi Elaina mi viene a chiedere come faccio ad odiare
le scimmie! E per fortuna che le analisi rilevavano solo forme di vita
paragonabili ad una marmotta. Meglio tornare a bordo prima che ci
utilizzino nuovamente come bersagli mobili! Wood a USS Thunderchild siamo
pronti a tornare, abbiamo alcuni feriti lievi, allertate le squadre mediche”

=^= Procediamo subito comandante=^=

Di li a poco lo scintillio del teletrasporto avvolse i presenti
teletrasportandoli sulla nave.



USS Thunderchild - Sala teletrasporto 02

D.T. 14/10/2395 - Ore 09.28 - D.S. 72784.64

Giunti in sala teletrasporto Alexander consegnò i campioni raccolti
raccomandandosi di portarli presso il laboratorio e salutò i  suoi colleghi
feriti, osservandoli mentre si dirigevano in infermeria.

* Io odio le scimmie*

Era ancora perso nei suoi pensieri, quando una giovane scienziata lo
raggiunse di corsa, con espressione un po’ preoccupata.

“Comandante! Cosa è successo? La aspettavamo solo fra un paio di ore!”

“Si, ma delle simpatiche scimmie hanno pensato bene di prenderci come
bersagli mobili e tirarci dietro tante pesanti noci di cocco. E poi, dai,
non dirmi che non ti dispiace che sia risalito prima!”

“Si, avrei preferito una di quelle scimmie tira noci di cocco! Ma almeno
avete preso i miei campioni biologici? Non posso fare il mio rapporto
senza!”

“Vedi, Sophia, è per queto tuo adorabile caratterino da klingon che non
trovi uno straccio di compagno”

“Comandante non mi provochi, ho pur sempre un phaser e lo so usare.
Piuttosto, ha ricevuto una chiamata mentre era sul pianeta, mi hanno detto
di informala che le lasciavano l’appunto in ufficio: vogliono essere
ricontattati immediatamente”

“Sarà l’ennesima anima ambientalista che si oppone all’idea di una nuova
colonia per non turbare l’habitat di questo pianeta. Li ricontatterò quando
lo riterrò opportuno”

“Ma è sicuro che non sia nulla di importante, Comandante?”


Alexander estrasse il padd per controllare che non ci fosse una qualche
notizia da parte di Elaina ma non vedendone osservò la ragazza.

“Sicurissimo Sophia, sicurissimo!”





USS Thunderchild - Sala ologrammi 04

D.T. 14/10/2395 - Ore 09.43 - D.S. 72784.67


In cammino verso l’alloggio Alexander si autoconvinse che nessun essere
vivente sarebbe stato contento di avere un colloquio con un ufficiale di
ritorno da una missione, stressato e nervoso come un targ a cui hanno
predetto che sarà il piatto forte della cena successiva, e con
un’incredibile desiderio di strozzare qualche primate. Col desiderio di
riprendere un po’ di lucidità, si avviò verso la sala ologrammi dove
replicò una piscina e vi si immerse per scaricare un po i nervi. L’acqua
alla temperatura perfetta e l’assenza di stimoli esterni fecero su di lui
l’effetto di una dose doppia di tranquillanti e ben presto Alexander stava
galleggiando mollemente sulla piscina olografica

“Computer disattivare la simulazione”

Queste parole giunsero alle orecchie di Alexander pochi secondi prima che
la simulazione scomparisse e che lui facesse il morto sul pavimento della
sala olografica.

“Cosa diavo..”

Le parole gli morirono in gola osservando il drappello di tre persone
davanti a lui e la sfilza di pin che portavano, cosa che gli fece
riflettere sulla possibilità che non fosse stato l’ennesimo ecologista ad
averlo contattato. La prima a parlare fu l’ammiraglio Bates, con una
espressione seria e autoritaria che, tuttavia, tradiva tutto lo sforzo che
stava compiendo per non scoppiare a ridere.


“Tenente comandante Wood non sapevo che nel concetto di massima priorità ci
fosse insita la possibilità di andarsi a distendere in sala ologrammi prima
di assolvere ad un compito decisamente semplice, o forse mi sbaglio?”


Il Comandante Wood spalancò gli occhi imbarazzato osservando l’ammiraglio
deglutendo per poi cercare di mettersi sugli attenti, rosso in volto. Dal
canto suo, l’ammiraglio Bates faceva sempre più sforzi per restare
perfettamente seria, mentre il Capitano Rosenburg nel frattempo aveva
alzato gli occhi al cielo e stava scuotendo mestamente la testa.


“Le chiedo scusa ammiraglio ma sinceramente ero in condizioni indegne dopo
la missione sul pianeta e pensavo che non sarebbe stato consono presentarmi
a lei”

“Strana spiegazione,Comandante. Ad ogni modo la attendo tra cinque minuti
precisi nell’ufficio del capitano, si muova. E questa volta non faccia
altre pause in giro.”

Detto questo l’Ammiraglio prese la via dell’uscita e sparì nei corridoi
della nave, lasciando il Comandante Wood nelle grinfie del Capitano
Rosenburg, decisamente furioso dopo la pessima figura fatta con un
ammiraglio di tale calibro.

“Tenente Wood ringrazi il cielo che era presente l’Ammiraglio altrimenti
l’avrei pelata e messo sotto sale. Le sembra il comportamento adatto ad un
ufficiale superiore della Flotta? La contattano dal comando e lei cosa fa?
un bagnetto? E non mi venga a raccontare quella panzana di non ero
presentabile, non ci ha creduto nessuno! Per le prossime due settimane lei
si scorda il lavoro di laboratorio! Esigo che tutti i tubi di jeffries di
questa nave vengano tirati a lucido come se fosse uscita ieri dai cantieri!
E ora si muova, avanti!!“
“Si, signore agli ordini signore”

Il comandante Wood scattò sugli attenti di fronte al capitano e poi uscì
quasi di corsa per fiondarsi nel primo turbolift aperto, con il cuore in
gola per la preoccupazione di quale possa essere la reazione
dell’ammiraglio dopo la sua clamorosa svista.

*io odio fortemente le scimmie*


USS Thunderchild - Ufficio del Capitano Rosenburg

D.T. 14/10/2395 - Ore 09.47 - D.S. 72784.68

Alexander uscì di corsa dalle porte del turbolift con l’uniforme sgualcita
e con qualche piccola chiazza di fango, segno che per la foga di
raggiungere l’ufficio del capitano non è passato in alloggio a cambiarsi.
Arrivò davanti alla porta del capitano con il fiatone e portò la mano al
sensore; ricevuto il via libera entrò in ufficio scattando subito sugli
attenti, tirato come una corda di violino, ancora rosso in faccia per
l’accaduto, ed osservò l’ammiraglio che si era accomodata alla scrivania.

“Tenente Comandante Wood a rapporto signore, le rinnovo ancora le mie scuse
per l’increscioso incidente”

“Sono certa che sarà di certo un’altra persona ad occuparsene e a far si
che non se lo scordi in futuro. Io l’ho chiamata per una questione molto
più importante, la prego di accomodarsi.”

“Si, ammiraglio.”

“Come certamente può immaginare se un ammiraglio è disposto a spostarsi
dalla sua poltrona qualcosa sotto c’è! Lei aveva espresso l’interesse per
lavorare nell’intelligence già all’ammiraglio Darion, e io sono qui per
proporle un nuovo progetto. Sono alla ricerca di un equipaggio di persone
in grado di operare nella segretezza senza creare troppi problemi. Al
momento non le è dato di sapere chi farà parte di questo equipaggio ma sono
certo che sarà molto soddisfatto dell’ufficiale medico capo.”

Alex si sedette alla poltroncina osservando l’ammiraglio con aria seria e
concentrata curioso di sapere dove volesse andare a parare visto che aveva
già espresso precedentemente il suo interesse per quella sezione, ma
altrettanto aveva specificato il motivo che lo faceva rifiutare. All’ultima
frase della donna quasi ha un sussulto e un sorriso gli si dipinse sulle
labbra

“Mhh, si, credo di capire. E, ipoteticamente parlando, questo ufficiale
medico capo ha già accettato tale incarico, giusto?”

“Comandante non pensi che si tratti di un’assegnazione semplice. L’incarico
che questo equipaggio sarà tenuto a svolgere sarà il più duro che lei possa
immaginare: sarete impegnati su una base scientifica che di scientifico
avrà solo l’aspetto esteriore tutte le operazioni che seguirete saranno
strettamente segrete e nessuno, all’infuori dei suoi colleghi dovrà
minimamente immaginare quello che fate. Si sente pronto per questo?”

“Si ammiraglio, capisco perfettamente. Quando si comincia?”

“La informerò a tempo debito della sua nuova assegnazione, intanto potrà
occuparsi della pulizia dei tubi di jeffries della nave, non si preoccupi.”


Alexander aveva dimenticato quel piccolo particolare, o più che altro
cercava con tutte le sue forze di dimenticarlo, ma le parole della donna lo
fecero schiantare nella realtà, lasciandolo a bocca aperta per lo stupore.


“Scusi ammiraglio, lei come fa a saperlo?”
“Conosco il capitano Rosemburg, appartiene alla vecchia scuola e quindi
sono certa che non l’avrebbe passata liscia. Non c’è altro, in libertà “





Starbase K-4 - Passeggiata

D.T. 04/01/2396 - Ore 10.42 - D.S. 73009.44

Alexander camminava accanto ad un ufficiale della sicurezza cercando di non
perdersi per i vari corridoi della base: era appena sbarcato e ancora non
aveva finito di sistemarsi, tanto che la sua migliore uniforme era ancora
nella sacca che teneva sulla spalla sinistra.

“Comandante siamo arrivati sul ponte corretto, l’ufficio del consigliere è
proprio in fondo a questo corridoio. Se lo desidera li potrà trovare un
posto tranquillo dove potersi cambiare.”

“La ringrazio tenente”


In quel preciso momento il Tenente Comandante Tarev stava percorrendo il
medesimo ponte per tornare in alloggio, aveva finito da dopo il colloquio
con il consigliere e rimase piacevolmente sorpresa nel vedere per prima
Alexander. Si appoggiò alla paratia e cercò di richiamare l’attenzione del
giovane cammuffando un po’ la propria voce.


“Tenente Comandante Alexander Wood le sembra il modo di presentarsi al suo
primo giorno d’imbarco?”

“Mi scusi sign..”


Alexander si girò pronto all’ennesima lavata di capo, ma rimase a bocca
aperta nell’osservare la giovane Elaina, la ragazza che per tanto tempo
aveva cercato di incontrare. Colto dall’emozione le corse incontro
stringendola e sollevandola di peso.

“Elaina!”
“Alex, Alex basta! Su, anche io sono contenta di vederti, ma siamo su una
base un po’ di contegno! Mettimi giù e ti accompagnerò io dal consigliere!”

“Non posso andare dal consigliere vestito così, ho l’uniforme sgualcita!”

“E vestirti in modo decente prima di arrivare alla base? Non ti sembrava la
soluzione migliore?”

“Non ci ho pensato, infondo è solo un uniforme! Non è l’uniforme a fare
l’ufficiale!”

“Sarà, ma come presentazione non è il massimo!”

“Suvvia Elaina, volevano il miglior ufficiale scientifico della flotta, non
un esperto di moda!”

“Volevano il migliore scienziato? E come mai alla fine hanno preso te?”

Alexander osservò per un attimo Elaina sul punto di rispondergli, ma la
risata cristallina della giovane lo fece desistere. Stavano ancora parlando
dell’uniforme del comandante Wood quando furono interrotti da una voce
femminile.

“Comandante Tarev, già di ritorno nel mio ufficio?”

“No Comandante, ho solo accompagnato qui il Comandante Wood, anche lui
dovrebbe fare un colloquio con lei”

“In questo caso la ringrazio, prometto che glielo riconsegnerò tutto intero
fra poco”

“Grazie Comandante. Alex, ci vediamo più tardi”

Elaina salutò formalmente per poi allontanarsi, lasciando Alexander sotto
lo sguardo curioso e divertito della giovane consigliera,che rimase per un
po’ lì sulla porta a studiarlo.

“Piacere, sono il Comandante Wood”

“Comandante Victoria Winslow, il piacere è tutto mio. Ho visto interessanti
rapporti sul suo conto, lei è l’esperto in pulizia dei tubi di jeffries.
Sia sereno, la base ne è piena! Prego, si accomodi nell’ufficio.”

Alex aveva sfoggiato il suo miglior sorriso per fare una buona prima
impressione, ma il sorriso gli si spense piano piano alla frase del
consigliere e si accomodò all’interno dell’ufficio sospirando brevemente.


*Cominciamo bene! Cominciamo proprio bene!*
-------------- parte successiva --------------
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