[Stml14] 01.13 All'ultimo Minuto
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Gio 12 Maggio 2016 22:45:33 CEST
Chiedo scusa per il ritardo
Grazie ai gentili solleciti di Ilenia (si mi ha frustato) ho finito il
brano ^_^
Spero sia di vostro gradimento
Buona lettura
Mauro
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Brano: 01.13
Titolo: All’ultimo minuto
Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)
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Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.45
Il Comandante Tarev sembrava essere sempre più in difficoltà a camminare,
le costole incrinate non erano una ferita particolarmente pericolosa ma il
senso di malessere che le provocava, unita al fiato corto, le avevano reso
necessario l’aiuto del Comantante Wood per poter proseguire. Dal canto suo
il Comandante Wood appariva un po’ preoccupato, sorreggeva la compagna
aiutandola a proseguire ma rendendosi conto che stava soffrendo si sentiva
piuttosto impotente.
“Eli, guarda, siamo arrivati!” osserva la giovane indicandole la navetta
“Ecco il nostro rottame, ed è tutto tranquillo. Per me siamo arrivati
addirittura prima del nostro caro capitano, siamo stati grandi”
“Arrivati prima?” Elaina si voltò sforzandosi di fare un sorriso al
compagno “E’ diventata una gara di velocità?”
Alex intravvide per un attimo Tars affacciarsi dal portellone e poi sparire
nuovamente all’interno della navetta “Su, se arriviamo prima del nostro
capitano magari se la prende un po’ meno”
Elaina si voltò verso il compagno osservandolo “Si arrabbierà un po’ meno?
Ti senti ottimista?”
Alexander iniziò ad aiutare Elaina a salire a bordo sorridendo “L’ottimismo
è la chiave per risolvere molte situazioni!” ammiccò rapidamente per poi
esclamare “Eccoci arrivati!”
Un rumore al loro fianco fece voltare i due giovani, lasciandoli in totale
silenzio, mentre il Comandante Moses li squadrava con espressione resa
ancora più minacciosa da quel cammuffamento che gli era stato applicato in
volto. Lentamente Moses girò attorno ai due scrutando con sguardo severo i
due, ma in particolare Elaina.
“Una volta tornati sulla nave io e voi due parleremo di quanto è successo”
Moses lì fulminò con lo sguardo soffermandosi in particolar modo su Elaina
“Ma non ora, Comandante Tarev raggiunga il Comandante Mendel nella sezione
posteriore. Comandante Wood, venga in plancia, è ora di lasciare questa
base”
I due non ebbero neppure il tempo di rispondere che Moses si era già
voltato rientrando in plancia, lasciandoli per qualche attimo immobili ed
esterrefatti.
USS Raziel - Stiva di carico
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.47
Chase aveva da poco lasciato la plancia per raggiungere la stiva di carico,
era un po’ nervoso per il suo primo incarico in solitaria ma la fiducia che
gli stava dando il capitano lo riempiva di entusiasmo. Giunto nei pressi
della navetta orioniana si soffermò ad osservarla con un misto di curiosità
e preoccupazione.
“Pronto alla partenza tenente?”
Chase si voltò travandosi di lato Fox “La navetta è pronta e testata,
abbiamo manomesso lo schermo, quindi se tenteranno di comunicare con lei lo
faranno solo con la chiamata audio. Credo sia la soluzione migliore per
mantenere la sua copertura fino all’inizio dei teletrasporti”
“Non c’è il rischio che capiscano che è stato tutto preparato
appositamente?”
Fox scosse il capo “No, se dovessero lanciare una scansione rileverebbero
la presenza di un malfunzionamento dovuto ad una scarica di plasma”
Chase annuì per un attimo osservando ancora la navetta “E per quanto
riguarda le coordinate dei membri della Leicester, sono già in memoria?”
“Si, Cippi ha fatto un ottimo lavoro e ci ha inviato i dati senza nessun
problema, quindi non appena sarà in posizione dia avvio al teletrasporto e
cerchi di essere molto rapido”
“Altri suggerimenti?”
“Si, non si faccia colpire”
Chase si voltò ad osservare Fox “Dice che non sia una navetta molto sicura”
“Dico che preferisco non scoprire nella pratica quante bordate della base
possa reggere, quindi eviti di farsi colpire”
Chase fece un sorriso divertito “Farò del mio meglio!” quindi si apprestò a
salire.
Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.45
Moses era seduto alla postazione del timone, osservò per qualche attimo i
volti di Naidoo e di Wood ma non servì dire nulla, tutti erano pronti a
sostenere il resto della sceneggiata, la sola cosa che restava da fare era
contattare nuovamente la base. Attivato lo schermo, apparve il volto
piuttosto contrariato di Serak, che fissò per svariati secondi Moses prima
di parlare.
“Capitano Ingram, se ne va già via? Ma non ha ancora provato tutto ciò che
questa base può offrirle!”
“Serak, la sua proposta mi lusinga, ma il mio carico di schiave è rimasto
senza la mia supervisione già per troppo tempo e preferisco andare a
recuperarla il prima possibile. Come comprenderai si tratta di una
mercanzia delicata e potenzialmente pericolosa, la Flotta Stellare tende a
non tollerare questo innocuo traffico e potrebbe requisire tutto”
Serak annuì mestamente “Siamo dei poveri commercianti in un mondo di
bigotti opportunisti, sempre tanto bravi a nascondersi dietro le loro belle
uniformi federali!”
“Esattamente, ecco il motivo per cui la mia partenza deve avvenire ora!”
Serak sembrò tergiversare “Speravo almeno di avere la possibilità di
assistere alle performance dell’altra schiava, con tutte quelle curve avrei
potuto fare grandi guadagni anche solo con le riprese!”
“Suvvia Serak, ci rivedremo molto presto e questa volta con tutto il
carico! Ho notato che la mie orioniane sono merce che sulla tua base
verrebbe venduta facilmente, penso proprio che la porterò qui!”
Alle parole di Moses, in Serak parve riaccendersi la speranza “Mm, beh, in
effetti la mia base è la migliore per poter intrattenere certi tipi di
transazioni. E quando pensa di tornare?”
“Fra tre giorni, se tutto va bene, purtroppo con la Flotta Stellare in giro
è meglio essere prudenti e scegliere percorsi meno diretti ma decisamente
meno frequentati”
Serak annuì ancora per poi sbuffare “E’ un peccato, speravo di avere la
possibilità di passare un po’ di tempo con quella schiava tutta curve! Ad
ogni modo, mi rifarò al suo ritorno!”
Moses fece un ghigno divertito “Se paga potrà farne quello che vuole con
quella schiava!”
Serak rispose con un ghigno ancora più beffardo “Fra una bella donna e il
latinum sceglier sempre e solo il latinum, ad ogni modo buon viaggio
capitano. La attendo al suo ritorno!”
Navetta orioniana - Plancia
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.50
Chase era oramai in dirittura di arrivo, si stava avvicinando agli hangar
dell’avamposto commerciale mantenendo una velocità omogenea per non
attrarre fin troppo l’attenzione. Tirò un sospiro di sollievo nel vedere la
navetta Devil's Punch che si apprestava ad uscire dall’hangar, ma non ebbe
tempo di rallegrarsi per la buona riuscita del piano che sentì la consolle
bippare avvertendolo di una chiamata in arrivo dall’avamposto.
“Buongiorno, questo è l’avamposto commerciale DK34, io sono Serak. Non era
previsto il suo arrivo, la prego di identificarsi”
Chase trattenne per un attimo il fiato “Sono il braccio destro del Capitano
Onias, sono stato mandato qui per sincerarmi che la base possa andare bene
al carico che il mio capitano vuole piazzare”
“Vedo dai miei sensori che il suo sistema di comunicazioni è stato
lesionato, non mi piace trattare con chi non posso vedere”
Chase fece un sorriso “Beh, neppure io Serak, è per questo che vorrei
attraccare, sono certo che faccia a faccia la comunicazione sarà nettamente
migliore”
“Posso sapere di che carico si tratti?” pungolò Serak “Questa base ha una
certa reputazione nel giro, non sono propenso a far salire chiunque!”
“Ed io non sono propenso a comunicare certe informazioni con il rischio che
vengano udite da orecchie poco amiche. L’affare è molto interessante, posso
assicurarglielo, ma se vuole conoscerlo dovrà concedermi di sbarcare e
parlargliene di persona!”
“Molto bene, si avvicini all’hangar ed occhio alla navetta del Capitano
Ingram, si tratta di un ospite gradito e non intendo mettere a rischio le
mie trattative con lui per una tua sbadataggine!”
Chase sorrise nuovamente “So fare il mio lavoro!” detto questo chiuse la
comunicazione.
A poco a poco la navetta orioniana si portò sempre più verso la navetta
Devil's Punch fino a posizionarsi parallelamente alla stessa: quello era il
segnale, non ci fu la necessità di comunicare nient’altro che ambo le
navette iniziarono una serie rapida di teletrasporti portando a bordo Ziral
e tutti gli ostaggi della Leicester ritrovati nell’avamposto. Pochi attimi
dopo e l’avamposto aveva alzato gli scudi ed energizzato le armi.
Per la seconda volta la consolle di Chase iniziò a segnalare l’arrivo di
una chiamata dalla base, ma sapendo chi fosse l’interlocutore si limitò ad
ignorarlo, attivando i motori ad impulso a piena potenza e sfuggendo dalle
bordate di phaser con una serie di manovre evasive.
Avamposto Commerciale DK34 - Stiva di carico
DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
Po’Kal era sempre più furente, le ricerche di quella decina di klingon non
aveva dato alcun frutto e per di più aveva perso tutti i suoi prigionieri,
senza neppure aver avuto il tempo di carpirgli tutte le informazioni che
tanto stava cercando. Preso dall’ira iniziò a distruggere le casse presenti
nella stiva, sapeva che fosse del tutto inutile ma la rabbia che l’aveva
colto gli rendeva impossibile ragionare lucidamente.
Stava per colpire con un pugno l’ennesima cassa che si accorse di un
movimento alla sua destra. Con un balza quasi animalesco si voltò di scatto
prendendo per la collottola proprio quel piccolo essere che tanto
detestava, Ziral: con un ghigno furente sul volto alzò il ferengi per poi
sbatterlo alla paratia.
“Guarda guarda chi finalmente ha deciso di rimostrare il suo brutto muso in
giro, Ziral”
“Capitano Po’Kal, la prego, non lo faccia!” Ziral si rialzò a fatica “La
prego, non lo faccia!”
“Tu ora le pagherai tutte, dalla prima all’ultima umiliazione”
“No, la prego! La pagherò, la pagherò bene!”
Po’Kal colpì con un manrovescio così potente Ziral da farlo ricadere a
terra “E pensi davvero che pagandomi avrai salva la vita? Povero stolto, il
latinum non vale il mio onore e tu, sottospecie di larva informe, non hai
nulla che mi interessi di più di vederti soffrire fino a supplicare di
essere ucciso!”
Ziral era terrorizzato “La prego, sia comprensivo e guardi ciò che posso
offrirle! Io ho molti agganci, saranno tutti suoi!”
Po’Kal sorrise in modo malvagio “Questo è per aver drogato me e i miei
uomini sulla base” detto questo sferrò un calcio al torace del ferengi che
gli tolse letteralmente il fiato “A causa tua mi sono giocato la
possibilità di avere una conversazione con il Capitano Ingram”
Ziral tossì per qualche istante, poi tentò di rialzarsi “Se è questo il
problema posso aiutarla, posso combinarti un incontro con quel capitano,
posso riuscirici!”
Po’Kal ricolpì con un altro manrovescio il ferengi per poi rispondergli
quasi ringhiando “Ai miei piani ci penso io, è ora che tu muoia, in fin dei
conti non vale la pena che sprechi il mio tempo con una simile nullità come
te”
Ziral si raggomitolò quasi su se stesso preso da una forte crisi di panico
“No!! Sono ancora giovane per morire! Non posso morire con così poco
latinum!”
Po’kal prese l’arma e la puntò sul ferengi “Muori!” stava per fare fuoco
ma, all’ultimo istante, Ziral venne teletrasportato scomparendo alla vista
del sempre più furioso capitano gorn.
USS Raziel - Plancia
DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
Il Capitano Hazyel era nuovamente in plancia, in attesa di informazioni.
Attorno a se i membri presenti apparivano nervosi e preoccupati, seppure
cercassero di non darlo a vedere: alcuni si osservavano di tanto intanto
attorno, quasi sentendosi fuori posto in quella situazione, mentre altri
restavano con gli occhi incollati alla consolle, quasi sperando che la loro
concentrazione portasse la consolle a informarli di qualcosa di buono.
“Chiamata in entrata capitano”
“Si tratta della navetta del Comandante Moses o del Tenente Chase?”
L’addetto alle comunicazioni scosse il capo “No signore, si tratta
dell’ammiraglio Bates”
Hazyel fece un lungo respiro per poi annuire “Molto bene, sullo schermo”
Sullo schermo apparve il volto decisamente irritato dell’ammiraglio Bates
“Non mi sembra di scorgere ancora il Comandante Moses in plancia, posso
presumere si trovi da qualche altra parte della nave?”
“Non ancora, gli uomini non sono ancora rientrati”
L’ammiraglio sospirò per qualche istante prima di tornare ad osservare il
Capitano “Le avevo già detto che era in arrivo una flotta di navi,
esattamente come ero stata particolarmente chiara quando le ho parlato
dell’importanza di questa retata, così come sono certa di essere stata
chiara di aver ordinato che la missione venisse terminata e gli uomini
richiamati. Per caso mi sbaglio in qualcosa?”
Hazyel scosse il capo “No ammiraglio, non sbaglia, ma..” non fece in tempo
a concludere che l’ammiraglio riprese a parlare “Capitano, la flotta è
oramai in dirittura di arrivo, questo significa che i vostri uomini
finiranno per ritrovarsi giusti nel mezzo. Posso sapere per quale motivo la
squadra non ha provveduto a lasciare l’avamposto commerciale?”
“Sono stati ritrovati altri membri della USS Leicester, all’incirca una
decina. Ad ogni modo la squadra sta per lasciare l’avamposto”
“Capitano Hazyel” l’ammiraglio sfuffò osservandolo “Non riesce a capire che
non c’è più tempo! La flotta è lì, l’attacco coordinato sarà eseguito fra
pochi istanti! Quando pensano di lasciare la base?”
Il Capitano Hazyel stava per rispondere quando l’addetto alle comunicazioni
gli fece motto, sorridendo felice, a quel punto alzò il capo verso lo
schermo con espressione decisamente più rasserenata “Giusto adesso
Ammiraglio, le navette sono in dirittura di arrivo”
L’ammiraglio spalancò gli occhi osservando Hazyel per poi tirare un sospiro
di sollievo “All’ultimo minuto, capitano”
Hazyel sorrise piuttosto beffardo osservando la donna “Si ammiraglio, è
all’ultimo minuto che noi sappiamo dare il meglio!”
L’ammiragliò osservò con cipiglio severo il Capitano per poi fare un
colpetto di tosse “Mi faccia richiamare dal Comandante Moses, ho un paio di
parole da dirgli. Ottimo lavoro signori”
Avamposto Commerciale DK34 - Sala controllo
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.55
Serak era ancora alla prese con i propri sottoposti per capire che cosa
fosse stato portato via dalle due navette. Era seduto alla poltroncina al
centro della sala e lanciava degli sguardi di fuoco verso i propri
sottoposti.
“Allora, si può sapere se mancano delle merci?”
“Non saprei Serak, non mi risultano mancanti delle nostre proprietà ma la
base è grande e le merci stoccate qui sono molte, ci vorrà molto tempo per
controllare”
Serak sferrò un pugno al bracciolo “Non accetto di essere preso in giro!
Esigo che qualcuno li insegua!” riflettè per un attimo “I Capitani Anut e
Faer dovevano trovarsi entrambi a non grande distanza da qui, giusto?”
Uno dei sottoposti si girò ad osservarlo “Si Serak, perchè chiede di loro?”
Serak sorrise freddamente “Hanno due ottime navi, prenderanno in poco tempo
quelle navette!”
“Intende abbuonargli i debiti che hanno contratto con loro?”
“Certamente no!” Serak osservò con sguardo quasi disgustato il giovane
ferengi alla consolle “Ma come ti viene in mente?”
Il giovane lo osservò sorpreso “Ma come pensa di convincerli ad aiutarla?”
Serak scosse il capo “Rinuncerò a una parte degli interessi che mi devono,
mi sembra una cosa più che ragionevole!”
Il giovane stava per rispondergli ma ecco che quasi tutte le consolle
iniziarono a suonare, allarmando tutti i presenti “Serak! Stanno arrivando
navi federali! Ci stanno circondando!!”
Serak si alzò di scatto “Lancia l’allarme! Fai scappare tutti! Non
possiamo rischiare di far trovare qui tutte quelle merci, sarebbe la nostra
fine!”
“E’ già troppo tardi signore! Sono già qui!”
Serak si risedette pesantemente sulla poltroncina “Cancellate il database
della nave, non lasciategli un solo dato! Forse io sarò finito ma non gli
permetterò di scoprire nulla da me!”
-------------- parte successiva --------------
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