[Stml14] 01.13 All'ultimo Minuto

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Gio 12 Maggio 2016 22:54:18 CEST


U___U''
Lo leggo domani, antipatico!

Il giorno 12 maggio 2016 22:45, Mauro Fenzio <oxila79 a gmail.com> ha scritto:

> Chiedo scusa per il ritardo
> Grazie ai gentili solleciti di Ilenia (si mi ha frustato) ho finito il
> brano ^_^
> Spero sia di vostro gradimento
> Buona lettura
> Mauro
>
> **************************************
>
> Brano: 01.13
>
> Titolo:  All’ultimo minuto
>
> Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)
>
> *****************************************
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch
>
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.45
>
> Il Comandante Tarev sembrava essere sempre più in difficoltà a camminare,
> le costole incrinate non erano una ferita particolarmente pericolosa ma il
> senso di malessere che le provocava, unita al fiato corto, le avevano reso
> necessario l’aiuto del Comantante Wood per poter proseguire. Dal canto suo
> il Comandante Wood appariva un po’ preoccupato, sorreggeva la compagna
> aiutandola a proseguire ma rendendosi conto che stava soffrendo si sentiva
> piuttosto impotente.
>
> “Eli, guarda, siamo arrivati!” osserva la giovane indicandole la navetta
> “Ecco il nostro rottame, ed è tutto tranquillo. Per me siamo arrivati
> addirittura prima del nostro caro capitano, siamo stati grandi”
>
> “Arrivati prima?” Elaina si voltò sforzandosi di fare un sorriso al
> compagno “E’ diventata una gara di velocità?”
>
> Alex intravvide per un attimo Tars affacciarsi dal portellone e poi
> sparire nuovamente all’interno della navetta “Su, se arriviamo prima del
> nostro capitano magari se la prende un po’ meno”
>
> Elaina si voltò verso il compagno osservandolo “Si arrabbierà un po’ meno?
> Ti senti ottimista?”
>
> Alexander iniziò ad aiutare Elaina a salire a bordo sorridendo
> “L’ottimismo è la chiave per risolvere molte situazioni!” ammiccò
> rapidamente per poi esclamare “Eccoci arrivati!”
>
> Un rumore al loro fianco fece voltare i due giovani, lasciandoli in totale
> silenzio, mentre il Comandante Moses li squadrava con espressione resa
> ancora più minacciosa da quel cammuffamento che gli era stato applicato in
> volto.  Lentamente Moses girò attorno ai due scrutando con sguardo severo i
> due, ma in particolare Elaina.
>
> “Una volta tornati sulla nave io e voi due parleremo di quanto è successo”
> Moses lì fulminò con lo sguardo soffermandosi in particolar modo su Elaina
> “Ma non ora, Comandante Tarev raggiunga il Comandante Mendel nella sezione
> posteriore. Comandante Wood, venga in plancia, è ora di lasciare questa
> base”
>
> I due non ebbero neppure il tempo di rispondere che Moses si era già
> voltato rientrando in plancia, lasciandoli per qualche attimo immobili ed
> esterrefatti.
>
>
>
>
>
> USS Raziel - Stiva di carico
>
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.47
>
> Chase aveva da poco lasciato la plancia per raggiungere la stiva di
> carico, era un po’ nervoso per il suo primo incarico in solitaria ma la
> fiducia che gli stava dando il capitano lo riempiva di entusiasmo. Giunto
> nei pressi della navetta orioniana si soffermò ad osservarla con un misto
> di curiosità e preoccupazione.
>
> “Pronto alla partenza tenente?”
>
> Chase si voltò travandosi di lato Fox “La navetta è pronta e testata,
> abbiamo manomesso lo schermo, quindi se tenteranno di comunicare con lei lo
> faranno solo con la chiamata audio. Credo sia la soluzione migliore per
> mantenere la sua copertura fino all’inizio dei teletrasporti”
>
> “Non c’è il rischio che capiscano che è stato tutto preparato
> appositamente?”
>
> Fox scosse il capo “No, se dovessero lanciare una scansione rileverebbero
> la presenza di un malfunzionamento dovuto ad una scarica di plasma”
>
> Chase annuì per un attimo osservando ancora la navetta “E per quanto
> riguarda le coordinate dei membri della Leicester, sono già in memoria?”
>
> “Si, Cippi ha fatto un ottimo lavoro e ci ha inviato i dati senza nessun
> problema, quindi non appena sarà in posizione dia avvio al teletrasporto e
> cerchi di essere molto rapido”
>
> “Altri suggerimenti?”
>
> “Si, non si faccia colpire”
>
> Chase si voltò ad osservare Fox “Dice che non sia una navetta molto sicura”
>
> “Dico che preferisco non scoprire nella pratica quante bordate della base
> possa reggere, quindi eviti di farsi colpire”
>
> Chase fece un sorriso divertito “Farò del mio meglio!” quindi si apprestò
> a salire.
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch
>
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.45
>
> Moses era seduto alla postazione del timone, osservò per qualche attimo i
> volti di Naidoo e di Wood ma non servì dire nulla, tutti erano pronti a
> sostenere il resto della sceneggiata, la sola cosa che restava da fare era
> contattare nuovamente la base. Attivato lo schermo, apparve il volto
> piuttosto contrariato di Serak, che fissò per svariati secondi Moses prima
> di parlare.
>
> “Capitano Ingram, se ne va già via? Ma non ha ancora provato tutto ciò che
> questa base può offrirle!”
>
> “Serak, la sua proposta mi lusinga, ma il mio carico di schiave è rimasto
> senza la mia supervisione già per troppo tempo e preferisco andare a
> recuperarla il prima possibile. Come comprenderai si tratta di una
> mercanzia delicata e potenzialmente pericolosa, la Flotta Stellare tende a
> non tollerare questo innocuo traffico e potrebbe requisire tutto”
>
> Serak annuì mestamente “Siamo dei poveri commercianti in un mondo di
> bigotti opportunisti, sempre tanto bravi a nascondersi dietro le loro belle
> uniformi federali!”
>
> “Esattamente, ecco il motivo per cui la mia partenza deve avvenire ora!”
>
> Serak sembrò tergiversare “Speravo almeno di avere la possibilità di
> assistere alle performance dell’altra schiava, con tutte quelle curve avrei
> potuto fare grandi guadagni anche solo con le riprese!”
>
> “Suvvia Serak, ci rivedremo molto presto e questa volta con tutto il
> carico! Ho notato che la mie orioniane sono merce che sulla tua base
> verrebbe venduta facilmente, penso proprio che la porterò qui!”
>
> Alle parole di Moses, in Serak parve riaccendersi la speranza “Mm, beh, in
> effetti la mia base è la migliore per poter intrattenere certi tipi di
> transazioni. E quando pensa di tornare?”
>
> “Fra tre giorni, se tutto va bene, purtroppo con la Flotta Stellare in
> giro è meglio essere prudenti e scegliere percorsi meno diretti ma
> decisamente meno frequentati”
>
> Serak annuì ancora per poi sbuffare “E’ un peccato, speravo di avere la
> possibilità di passare un po’ di tempo con quella schiava tutta curve! Ad
> ogni modo, mi rifarò al suo ritorno!”
>
> Moses fece un ghigno divertito “Se paga potrà farne quello che vuole con
> quella schiava!”
>
> Serak rispose con un ghigno ancora più beffardo “Fra una bella donna e il
> latinum sceglier sempre e solo il latinum, ad ogni modo buon viaggio
> capitano. La attendo al suo ritorno!”
>
>
>
>
> Navetta orioniana - Plancia
>
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.50
>
> Chase era oramai in dirittura di arrivo, si stava avvicinando agli hangar
> dell’avamposto commerciale mantenendo una velocità omogenea per non
> attrarre fin troppo l’attenzione. Tirò un sospiro di sollievo nel vedere la
> navetta Devil's Punch che si apprestava ad uscire dall’hangar, ma non ebbe
> tempo di rallegrarsi per la buona riuscita del piano che sentì la consolle
> bippare avvertendolo di una chiamata in arrivo dall’avamposto.
>
> “Buongiorno, questo è l’avamposto commerciale DK34, io sono Serak. Non era
> previsto il suo arrivo, la prego di identificarsi”
>
> Chase trattenne per un attimo il fiato “Sono il braccio destro del
> Capitano Onias, sono stato mandato qui per sincerarmi che la base possa
> andare bene al carico che il mio capitano vuole piazzare”
>
> “Vedo dai miei sensori che il suo sistema di comunicazioni è stato
> lesionato, non mi piace trattare con chi non posso vedere”
>
> Chase fece un sorriso “Beh, neppure io Serak, è per questo che vorrei
> attraccare, sono certo che faccia a faccia la comunicazione sarà nettamente
> migliore”
>
> “Posso sapere di che carico si tratti?” pungolò Serak “Questa base ha una
> certa reputazione nel giro, non sono propenso a far salire chiunque!”
>
> “Ed io non sono propenso a comunicare certe informazioni con il rischio
> che vengano udite da orecchie poco amiche. L’affare è molto interessante,
> posso assicurarglielo, ma se vuole conoscerlo dovrà concedermi di sbarcare
> e parlargliene di persona!”
>
> “Molto bene, si avvicini all’hangar ed occhio alla navetta del Capitano
> Ingram, si tratta di un ospite gradito e non intendo mettere a rischio le
> mie trattative con lui per una tua sbadataggine!”
>
> Chase sorrise nuovamente “So fare il mio lavoro!” detto questo chiuse la
> comunicazione.
>
> A poco a poco la navetta orioniana si portò sempre più verso la navetta
> Devil's Punch fino a posizionarsi parallelamente alla stessa: quello era il
> segnale, non ci fu la necessità di  comunicare nient’altro che ambo le
> navette iniziarono una serie rapida di teletrasporti portando a bordo Ziral
> e tutti gli ostaggi della Leicester ritrovati nell’avamposto. Pochi attimi
> dopo e l’avamposto aveva alzato gli scudi ed energizzato le armi.
>
> Per la seconda volta la consolle di Chase iniziò a segnalare l’arrivo di
> una chiamata dalla base, ma sapendo chi fosse l’interlocutore si limitò ad
> ignorarlo, attivando i motori ad impulso a piena potenza e sfuggendo dalle
> bordate di phaser con una serie di manovre evasive.
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Stiva di carico
>
> DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
>
> Po’Kal era sempre più furente, le ricerche di quella decina di klingon non
> aveva dato alcun frutto e per di più aveva perso tutti i suoi prigionieri,
> senza neppure aver avuto il tempo di carpirgli tutte le informazioni che
> tanto stava cercando. Preso dall’ira iniziò a distruggere le casse presenti
> nella stiva, sapeva che fosse del tutto inutile ma la rabbia che l’aveva
> colto gli rendeva impossibile ragionare lucidamente.
>
> Stava per colpire con un pugno l’ennesima cassa che si accorse di un
> movimento alla sua destra. Con un balza quasi animalesco si voltò di scatto
> prendendo per la collottola proprio quel piccolo essere che tanto
> detestava, Ziral: con un ghigno furente sul volto alzò il ferengi per poi
> sbatterlo alla paratia.
>
> “Guarda guarda chi finalmente ha deciso di rimostrare il suo brutto muso
> in giro, Ziral”
>
> “Capitano Po’Kal, la prego, non lo faccia!” Ziral si rialzò a fatica “La
> prego, non lo faccia!”
>
> “Tu ora le pagherai tutte, dalla prima all’ultima umiliazione”
>
> “No, la prego! La pagherò, la pagherò bene!”
>
> Po’Kal colpì con un manrovescio così potente Ziral da farlo ricadere a
> terra “E pensi davvero che pagandomi avrai salva la vita? Povero stolto, il
> latinum non vale il mio onore e tu, sottospecie di larva informe, non hai
> nulla che mi interessi di più di vederti soffrire fino a supplicare di
> essere ucciso!”
>
> Ziral era terrorizzato “La prego, sia comprensivo e guardi ciò che posso
> offrirle! Io ho molti agganci, saranno tutti suoi!”
>
> Po’Kal sorrise in modo malvagio “Questo è per aver drogato me e i miei
> uomini sulla base” detto questo sferrò un calcio al torace del ferengi che
> gli tolse letteralmente il fiato “A causa tua mi sono giocato la
> possibilità di avere una conversazione con il Capitano Ingram”
>
> Ziral tossì per qualche istante, poi tentò di rialzarsi “Se è questo il
> problema posso aiutarla, posso combinarti un incontro con quel capitano,
> posso riuscirici!”
>
> Po’Kal ricolpì con un altro manrovescio il ferengi per poi rispondergli
> quasi ringhiando “Ai miei piani ci penso io, è ora che tu muoia, in fin dei
> conti non vale la pena che sprechi il mio tempo con una simile nullità come
> te”
>
> Ziral si raggomitolò quasi su se stesso preso da una forte crisi di panico
> “No!! Sono ancora giovane per morire! Non posso morire con così poco
> latinum!”
>
> Po’kal prese l’arma e la puntò sul ferengi “Muori!” stava per fare fuoco
> ma, all’ultimo istante, Ziral venne teletrasportato scomparendo alla vista
> del sempre più furioso capitano gorn.
>
>
>
> USS Raziel - Plancia
>
> DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
>
> Il Capitano Hazyel era nuovamente in plancia, in attesa di informazioni.
> Attorno a se i membri presenti apparivano nervosi e preoccupati, seppure
> cercassero di non darlo a vedere: alcuni si osservavano di tanto intanto
> attorno, quasi sentendosi fuori posto in quella situazione, mentre altri
> restavano con gli occhi incollati alla consolle, quasi sperando che la loro
> concentrazione portasse la consolle a informarli di qualcosa di buono.
>
> “Chiamata in entrata capitano”
>
> “Si tratta della navetta del Comandante Moses o del Tenente Chase?”
>
> L’addetto alle comunicazioni scosse il capo “No signore, si tratta
> dell’ammiraglio Bates”
>
> Hazyel fece un lungo respiro per poi annuire “Molto bene, sullo schermo”
>
> Sullo schermo apparve il volto decisamente irritato dell’ammiraglio Bates
> “Non mi sembra di scorgere ancora il Comandante Moses in plancia, posso
> presumere si trovi da qualche altra parte della nave?”
>
> “Non ancora, gli uomini non sono ancora rientrati”
>
> L’ammiraglio sospirò per qualche istante prima di tornare ad osservare il
> Capitano “Le avevo già detto che era in arrivo una flotta di navi,
> esattamente come ero stata particolarmente chiara quando le ho parlato
> dell’importanza di questa retata, così come sono certa di essere stata
> chiara di aver ordinato che la missione venisse terminata e gli uomini
> richiamati. Per caso mi sbaglio in qualcosa?”
>
> Hazyel scosse il capo “No ammiraglio, non sbaglia, ma..” non fece in tempo
> a concludere che l’ammiraglio riprese a parlare “Capitano, la flotta è
> oramai in dirittura di arrivo, questo significa che i vostri uomini
> finiranno per ritrovarsi giusti nel mezzo. Posso sapere per quale motivo la
> squadra non ha provveduto a lasciare l’avamposto commerciale?”
>
> “Sono stati ritrovati altri membri della USS Leicester, all’incirca una
> decina. Ad ogni modo la squadra sta per lasciare l’avamposto”
>
> “Capitano Hazyel” l’ammiraglio sfuffò osservandolo “Non riesce a capire
> che non c’è più tempo! La flotta è lì, l’attacco coordinato sarà eseguito
> fra pochi istanti! Quando pensano di lasciare la base?”
>
> Il Capitano Hazyel stava per rispondere quando l’addetto alle
> comunicazioni gli fece motto, sorridendo felice, a quel punto alzò il capo
> verso lo schermo con espressione decisamente più rasserenata “Giusto adesso
> Ammiraglio, le navette sono in dirittura di arrivo”
>
> L’ammiraglio spalancò gli occhi osservando Hazyel per poi tirare un
> sospiro di sollievo “All’ultimo minuto, capitano”
>
> Hazyel sorrise piuttosto beffardo osservando la donna “Si ammiraglio, è
> all’ultimo minuto che noi sappiamo dare il meglio!”
>
> L’ammiragliò osservò con cipiglio severo il Capitano per poi fare un
> colpetto di tosse “Mi faccia richiamare dal Comandante Moses, ho un paio di
> parole da dirgli. Ottimo lavoro signori”
>
>
>
>
> Avamposto Commerciale DK34 - Sala controllo
>
> DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.55
>
> Serak era ancora alla prese con i propri sottoposti per capire che cosa
> fosse stato portato via dalle due navette. Era seduto alla poltroncina al
> centro della sala e lanciava degli sguardi di fuoco verso i propri
> sottoposti.
>
> “Allora, si può sapere se mancano delle merci?”
>
> “Non saprei Serak, non mi risultano mancanti delle nostre proprietà ma la
> base è grande e le merci stoccate qui sono molte, ci vorrà molto tempo per
> controllare”
>
> Serak sferrò un pugno al bracciolo “Non accetto di essere preso in giro!
> Esigo che qualcuno li insegua!” riflettè per un attimo “I Capitani Anut e
> Faer dovevano trovarsi entrambi a non grande distanza da qui, giusto?”
>
> Uno dei sottoposti si girò ad osservarlo “Si Serak, perchè chiede di loro?”
>
> Serak sorrise freddamente “Hanno due ottime navi, prenderanno in poco
> tempo quelle navette!”
>
> “Intende abbuonargli i debiti che hanno contratto con loro?”
>
> “Certamente no!” Serak osservò con sguardo quasi disgustato il giovane
> ferengi alla consolle “Ma come ti viene in mente?”
>
> Il giovane lo osservò sorpreso “Ma come pensa di convincerli ad aiutarla?”
>
> Serak scosse il capo “Rinuncerò a una parte degli interessi che mi devono,
> mi sembra una cosa più che ragionevole!”
>
> Il giovane stava per rispondergli ma ecco che quasi tutte le consolle
> iniziarono a suonare, allarmando tutti i presenti “Serak! Stanno arrivando
> navi federali! Ci stanno circondando!!”
>
> Serak si alzò di scatto “Lancia l’allarme!  Fai scappare tutti! Non
> possiamo rischiare di far trovare qui tutte quelle merci, sarebbe la nostra
> fine!”
>
> “E’ già troppo tardi signore! Sono già qui!”
> Serak si risedette pesantemente sulla poltroncina “Cancellate il database
> della nave, non lasciategli un solo dato! Forse io sarò finito ma non gli
> permetterò di scoprire nulla da me!”
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