[Stml14] [STML 14][3.11 - Ma non finisce qui..]
Stefano Zaniboni
stezani a me.com
Mar 3 Gen 2017 15:08:22 CET
Ti faccio i miei complimenti mauro, veramente un gran bel finale!
Stefano
Inviato da iPhone
> Il giorno 03 gen 2017, alle ore 09:36, Franco Carretti <frank_moses a mail.com> ha scritto:
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> Bellissimo brano e gran finale. Mi piace soprattutto che la corporazioni rimanga ancora libera e pericolosa, adesso abbiamo due nemici Ja'kal e la Wayland.
> Grande Mauro!
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> Sent: Monday, January 02, 2017 at 1:16 PM
> From: "Mauro Fenzio" <oxila79 a gmail.com>
> To: "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
> Subject: [Stml14] [STML 14][3.11 - Ma non finisce qui..]
> A voi il mio brano^_^
> Buon anno
> Spero vi piaccia
>
> *****************************************
> Brano: 03.11
> Titolo: Ma non finisce qui..
> Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)
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> USS Raziel - Plancia
> D.T. 17/09/2396 - Ore 22:46
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> Il Comandante Moses sedeva alla postazione di comando osservando sullo schermo il volto flaccido e biancastro del Contrammiraglio Kreen sulla destra ed il volto decisamente irritato del Comandante Gosling sulla sinistra. La comunicazione era iniziata da pochi minuti eppure la tentazione di andare a prenderlo a calci si stava impossessando del primo ufficiale, tanto da rendergli difficile nascondere il disprezzo che nutriva nei suoi confronti. Nel mentre il Capitano Gosling cercava affannosamente di terminare il proprio rapporto, fra un’interruzione e l’altra.
>
> “Capisco, quindi non avete fatto assolutamente nulla di utile e siete in attesa di qualcuno come me che risolva tutto. Bah, gli standard della Flotta Stellare si sono fatti decisamente troppo bassi se sono arrivati a promuovere gente del vostro calibro” il Contrammiraglio si alzò dalla poltroncina osservando di fronte a sé “Ad ogni modo assumo il comando, da questo momento le operazioni le dirigerò io. Azzardatevi a mettervi in mezzo e mi premurerò io stesso a farvi tornare al primo anno di accademia” detto questo chiuse la comunicazione
>
> Moses fissò malamente lo schermo per poi tornare a fissare il Capitano Gosling “Non se la prenda Comandante, lui è fatto così. Ho saputo che uno dei detenuti è deceduto, me lo conferma?”
> “Sì Capitano, il Capitano Bishop risulta deceduto dopo la caduta in un condotto di ventilazione. A quanto pare ha deciso di andare a vedere come funziona una turbina un po’ troppo da vicino e non vi è stato nulla da fare”
> “Ma come ha fatto a fuggire dalla cella? E’ riuscito a sabotare il sistema di apertura delle porte?” chiese il Capitano Gosling “Non capisco come mai si trovasse lì, speravo di scambiare quattro chiacchiere con lui per capire meglio l’inizio di questa pandemia”
> “Lo speravamo tutti, Capitano. Ad ogni modo si pensa vi sia stato un aiuto dall’esterno, qualcuno potrebbe averlo aiutato a fuggire, abbiamo richiesto le registrazioni ambientali e alcuni dei miei ufficiali si stanno già occupando delle indagini”
> “Molto bene, quando avrete finito mi faccia pervenire un rapporto dettagliato”
>
> �
> Argelius II (Nephia) - Ospedale della Capitale (Saletta dei medici)
> D.T. 17/09/2396 - contemporaneamente
>
> Il tenente Naidoo trafficava con la vetusta consolle per le comunicazioni presente nella stanza, cercando di richiamare i filmati delle aree detentive cercando di trasferirli sul monitor centrale. Mentre i tenenti Fox e Chase parlottavano fra loro con espressione piuttosto seria.
>
> “Idee di cui volete mettermi a conoscenza?” chiese Naidoo voltandosi verso i suoi due colleghi
> “In realtà nulla di molto illuminante, ci stavamo chiedendo solamente come abbia fatto il Capitano Bishop ad uscire dalla propria cella” rispose Chase
> “Magari è riuscito a manomettere i dispositivi di bloccaggio dell’entrata”
> “No tenente” intervenne con voce sicura Fox “Questo lo posso escludere con certezza. Sono andato personalmente a controllare se vi fosse qualcosa che facesse pensare ad un sabotaggio dei sistemi e non ho trovato nulla. Quella porta è stata aperta da qualcuno dall’esterno, ne sono sicuro”
> “Onestamente lo sospettavo, per quello ho deciso di farvi venire qui per visionare insieme i filmati delle aree detentive ”intervenne Naidoo “Voglio capire anche io cosa sia successo. Non so dirvi perchè, ma ho la sgradevole sensazione che qualcuno volesse la morte di quell’uomo”
> “Pensi alla Weyland Corporation?”
> “Non direttamente Dave, nessun dirigente si sporcherebbe mai le mani. Ad ogni modo, se una società fosse sufficientemente potente e dovesse avere effettivamente dei traffici clandestini che potrebbero portarli a perdere la propria posizione, sicuramente saprebbero come insabbiare la cosa”
> “Questo è poco ma certo, ad ogni modo sono curioso di vedere questi filmati”
>
> Naidoo sorrise alle parole di Chase attivando il terminale ed avviando le registrazioni, per svariati minuti non ci fu nulla da vedere: per svariato tempo l’unica cosa che videro fu l’immagine del Capitano Bishop che girava per la cella inveendo contro tutto e tutti.
>
> “Mi sa che è tempo perso” rispose stancamente Chase “E il Capitano Bishop sta diventando decisamente monotono, è interessante osservare come esseri come lui siano in grado di incolpare tutti tranne se stessi dei propri guai”
> “Aspetta!” Fox si bloccò osservando lo schermo “Osservate cosa succede, chi è quel ferengi?”
> Il tenente Naidoo prese il padd iniziando a digitare convulsamente “Ho già visto quella faccia, non so perchè ma ha qualcosa che non mi è affatto nuova” continuava a controllare le varie foto “Beccato! E’ l’ufficiale della sicurezza della USS Zhongjing!”
>
> Argelius II (Nephia) - luogo ignoto
> D.T. 17/09/2396 - contemporaneamente
>
> Lat si stava allontanando sempre più dall’area di detenzione tenendo un braccio sotto la giacca stringendo nel pugno l’hypospray utilizzato per avvelenare bishop. Era decisamente turbato e sudava copiosamente, non aveva previsto la possibilità che tutto potesse precipitare ed ora che non aveva grandi vie di fuga sentiva di dover agire al più presto. Argelius II è un pianeta in netto sviluppo, ma se si sa cercare bene non vi è posto nell’universo dove non vi sia chi sia disposto a fare di tutto per un po’ di latinum.
> Camminava rapidamente per vicoli bui e spopolati controllando ogni anfratto per il timore di finire nell’agguato di qualche criminale drogato alla ricerca di una dose: l’odore di vomito e urina era così intenso che non riusciva in alcun modo a farsi passare quel senso di nausea che lo affliggeva, ma sapeva di dover proseguire se voleva avere ancora una qualche speranza di non esser coinvolto.
> Gli ci vollero alcuni minuti ma alla fine la meta del suo pellegrinaggio era lì, di fronte a lui. Era convinto che quando gli avessero descritto quella sorta di bettola avessero esagerato in peggio per fare gli spacconi, ora si rendeva conto che probabilmente erano stati sin troppo indulgenti: quell’edificio sembrava ad un passo dal crollo, ed il tanfo che ne proveniva gli fece rimpiangere quell’odore agrodolce di vomito che lo aveva accompagnato sino a lì.
> Lat entrò con passo sicuro, fingendo di essere a suo agio ma dagli sguardi che gli lanciarono ci mise poco a capire che il suo bluff era durato ben poco. Si trovava in un luogo pericoloso ma doveva far sparire a tutti i costi le prove che lo legavano a quella morte.
>
> “Barista, voglio da bere!” esclamò con la maggior convinzione che poteva mostrare accomodandosi su di un lurido sgabello addossato al bancone “Qualcosa di forte e…” un coltello gli passò talmente vicino al volto da fargli percepire lo spostamento d’aria per poi conficcarsi sul bancone, a pochi millimetri dalla sua mano
> “Verrò quando vedrò il latinum! Sparisci microbo!” la grossa barista klingon si fece avanti guardando con sguardo feroce Lat “Non mi sono mai piaciuti i vermi striscianti dei ferengi e tu non fai differenza”
> Lat spalancò gli occhi quando si vide arrivare di fronte una grossa donna klingon ma non arretrò limitandosi a tirar fuori una barra di latinum “Il latinum non è un problema” e detto questo ne estrasse una seconda osservando la donna “Mi serve un favore e mi serve subito”
> La donna prese le due barre facendole sparire nel generoso decoltè e rispose al ferengi con un una specie di gugnito “Parla!”
> Lat estrasse l’hypospray “Ho bisogno che questo scompaia e non venga mai piu ritrovato”
> La donna sfoderò un gigno per niente rassicurante e prese l’hypospray “Questo cosa? Io non ho visto niente!” e si allontanò
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> USS Raziel - Laboratorio scientifico
> D.T. 17/09/2396 - Ore 23:04
>
> Elaina giunse con passo rapido in laboratorio con i campioni ematici dei bambini, dopo aver lasciato i piccoli ospiti in sala ologrammi. Raggiunse il compagno che stava già predisponendo i reagenti e posizionò le varie provette sui propri supporti.
>
> “Scusa il ritardo, volevo assicurarmi che i nostri ospiti fossero tranquilli in sala ologrammi”
> Alexander si voltò fissando la donna serio in volto, puntandole il dito verso il volto “Tu!!! Sia l’ultima volta che fai una cosa del genere.. mi hai fatto perdere vent’anni di vita!”
> Elaina spalancò gli occhi osservando per svariati istanti Alexander, quindi spostò con calma il dito di Wood “Intanto, via con questa mano.. ti potrebbe partire un colpo” fece una piccola pausa “Dovevo farlo, non so dirti perchè ma dovevo farlo. Chiusa la questione, torniamo al lavoro”
> Alexander si portò le mani sui fianchi osservandola con espressione decisamente più rilassata “E da quando la questione sarebbe chiusa solo perchè lo dici tu?” sorrise empaticamente felice di avere la propria compagna accanto a sé, al sicuro
> Elaina si voltò inclinando un po’ il capo “Perché c’è un virus potenzialmente letale e il nostro proseguire a battibeccare avrà l’unico risultato di ritardare qualsivoglia tentativo di darvi soluzione?” chiese retorica per poi voltarsi verso il tavolo “Ammettilo, lo avresti fatto anche tu se avessi avuto i riflessi un po’ più rapidi! E, detto tra noi, questo solleverebbe un’interessante discussione su come quella leggerissima modifica della tua silhouette in zona vita abbia appannato la tua velocità.. merito di quei cannoli alla crema che ti spazzoli ogni mattina, immagino!”
> “Modifica?” Alexander si portò una mano sulla pancia “Per un paio di chiletti in più” osservandola con lo sguardo ora più serio “ Sì, è vero, l’avrei fatto anche io“ strinse le labbra osservandola “anche se sono uno scienziato non posso sopportare quello che hanno fatto a quei poveri ragazzi. Essere usati per il test di una malattia….” si voltò ad osservare i campioni “Troviamo questa cura e freghiamo al più presto quegli animali”
> Elaina annuì “Bene, è così che ti voglio! Ricordati che se anche questi sono i campioni ematici dei bambini tu non dovrai far parola della loro esistenza. Sono campioni di individui immuni in cui il virus ha subito una mutazione. E basta! ” quindi sfiorò il comunicatore “Tarev a Mendel, potresti aprire un canale con il viceammiraglio Squiretaker direttamente al laboratorio?”
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> =^= Molto bene, sarà in comunicazione in pochi istanti =^=
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> Elaina si voltò ad osservare Alexander “Cerchiamo di chiarire la situazione, lo so che quando la vedrai potresti avere seri dubbi sulle capacità di quella vecchietta.. se è rimasta come la ricordo è, diciamo, un po’ strampalata. Ad ogni modo è estremamente intelligente!”
> Alexander inarcò un sopracciglio “Strampalata? ooook” tornando ad osservare il monitor ora parecchio curioso di chi sarebbe apparso.
> Sul monitor apparve la sagoma di una una donna piuttosto canuta dagli occhi azzurri come il mare, che osservava con espressione interrogativa lo schermo “Siete voi le persone che sono alle prese con il nuovo ceppo virale trovato su Argelius II?”
> Elaina face un colpetto di tosse “Si, viceammiraglio. Sono la dottoressa Elaina Taref, è un onore poter avere la possibilità di avere il suo aiuto” quindi mosse una mano verso Alexander “Le presento il Comandante Alexander Wood, l’ufficiale scientifico capo”
> Il vice ammiraglio non degnò d'uno sguardo Wood, persa nei suoi pensieri “Tarev..Tarev.. Tarev” spalancò gli occhi dando un colpetto sul tavolino “Farmacologia! L’unica allieva che sia riuscita a far schiumare di rabbia quel vecchio borioso mentecatto!”
> Alexander si voltò ad osservare Elaina “Borioso mentecatto? Me la dovrai raccontare prima o poi questa storia” portando poi l’attenzione sul viceammiraglio “Ammiraglio buona sera”
> Il vice ammiraglio portò lo sguardo su Alexander scuotendo il capo “La sua faccia non me la ricordo, ad ogni modo mettiamoci a lavoro! Non voglio perder tempo, oltretutto voi siete giovani e avrete certamente voglia di andare a perpetuare la specie.. quindi, i campioni li avete?”
> Elaina fece un leggero colpetto di tosse “Ehm, si. Abbiamo i campioni e stiamo per procedere nel tentativo di trovare un modo per trovare un farmaco in grado di agire su quel virus”
> Alexander sorrise alle parole della donna per poi farsi serio “Dunque, al momento sappiamo che il virus è in grado di infettare le cellule e integrare dei segmenti del suo DNA nell'RNA della cellula ospite. Quindi, al momento della duplicazione viene duplicato il DNA del virus: il risultato è che l’ospite stesso finisce per far proliferare il virus, ma le nostre analisi hanno riscontrato che in sporadici casi il sistema immunitario può attivarsi e attaccare il virus, facendolo inglobare nelle cellule e facendolo diventare un loro organulo”
> Il vice ammiraglio scosse il capo “Scordatevi i farmaci attualmente esistenti, hanno creato un super-virus che se li mangiano a colazione.. un’altro esempio in cui quel ciarlatano del mio collega sarebbe inutile come un microscopio senza lenti. Concentriamoci su quei campioni dissonanti, sono quelli la chiave!” fece una pausa “Questo virus sta facendo ciò che ogni essere vivente farebbe, tenta di sopravvivere.. è questo suo attaccamento alla sopravvivenza che gli ha permesso di mutare divenendo un organulo della cellula”
> Elaina osservò lo schermo “Vuole procedere ad un’analisi degli organuli nati dall’evoluzione del virus?”
> Il vice ammiraglio osservò elaina “ Esattamente dottoressa!” annuì convinta “Noi dobbiamo trovare l’antigene per poter bloccare quel virus” portò l’attenzione su Alexander “Vede comandante, lei deve immaginare il virus come un pezzo di quelle costruzioni che amano tanto i bambini. Lui deve trovare un sito di aggancio e di solito è la cellula, ma se noi gli diamo un nuovo sito a cui agganciarsi il virus viene inattivato. Se poi questo nuovo sito è un antigene il corpo lo riconosce come esterno e il sistema immunitario lo distrugge” osservando lo scienziato “Sono stata abbastanza chiara?”
> Alexander osservava via via più stupito quella donna sussurrando ad Elaina “No, ma veramente sta cercando di spiegarmi biologia? Ma io sono uno xeno-biologo..” poi alzando la voce “Si si, tutto chiarissimo ammiraglio!”
> Il viceammiraglio annuì “Molto bene, caro.. molto bene! Mi sembravi un po’ svampito dall’espressione ma fingerò di crederci che tu vi abbia capito qualcosa” quindi ad Elaina “Poi spiegaglielo di nuovo con parole semplici, ora non abbiamo tempo da perdere!”
> Elaina annuì “Ehm.. si, ammiraglio, senz’altro” trattenne un sorriso per poi osservare Wood “Forza, iniziamo con la coltura delle cellule dei nostri campioni. Sai già come si fa, vero?”
> Alexander spalancò gli occhi alle parole del viceammiraglio “Io svampito?” poi verso Elaina annuendo “Bha, sì, qualcosa mi ricordo...inizio a preparare il bioreattore” avviandosi alla cappa da esperimenti.
> Il viceammiraglio osservò Alexander allontanarsi “Ah, gran pezzo di esemplare umano.. farà la gioia di molte colleghe!” quindi osservò Elaina “Se ne ha la possibilità se lo faccia un giro in giostra, non credo che se ne pentirà! Ora vado, ho sonno e il mio cuscino mi sta chiamando! Fatemi sapere come vanno le colture” detto questo chiuse la conversazione, lasciando Elaina ad occhi spalancati ad osservare uno schermo nero.
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> USS Raziel - Plancia
> D.T. 17/09/2396 - Ore 23:59
> Moses si alzò dalla postazione di comando stiracchiandosi un po’, la giornata era stata decisamente lunga ed ora sentiva il bisogno di dormire qualche ora. Si voltò verso il suo sostituto limitandosi a cennare nella sua direzione “Chiamatemi solo se c’è qualcosa di importante” quindi si diresse all’uscita
>
> “Comandante, Chiamata in entrata” trillò l’ufficiale dalla propria consolle
> “La USS Zhongjing ci sta chiamando, dicono sia una cosa urgente e richiedono la sua presenza e quella del capitano”
> “Apra il canale” tuonò la voce possente del Capitano Hazyel mentre accedeva in plancia
> Moses si voltò ad osservare Hazyel con attenzione “Tornato sulla nave finalmente? Pensavo avessi deciso di restare sul pianeta in villeggiatura..”
> “Si siamo stati controllati da cima a fondo. Nessuno della Raziel è stato infettato da Crypto Comandante, non mi dica! Le sono mancato, vero?” rispose divertito Hazyel in attesa che sullo schermo apparisse il viso del Capitano Gosling
> “Mpf..” si limitò a rispondere Moses prima di focalizzare la propria attenzione sul monitor
> “Capitano Hazyel, è un piacere vederla finalmente. Comandante Moses, buonasera” il volto del capitano Gosling appariva un po’ teso “Mi trovo nella strana situazione di dovervi avvertire che il Comandante Lat, che state cercando, è attualmente tornato a bordo della nave”
> Hazyel e Moses si osservarono per qualche attimo in volto per poi tornare a fissare entrambi il Capitano Gosling “Sta scherzando?”
> “Vorrei poterle dire di sì, capitano”
> “Abbiamo delle domande da fargli di una certa importanza!” intervenne Moses con sguardo serio
> “Non ne dubitavo, Comandante, è pervenuto anche a me il video degli ultimi minuti di lucidità del Capitano Bishop e capisco che abbiate molte domande in testa, ma il mio ufficiale è pronto a spiegare la sua estraneità da quella morte”
> “Estraneità?” intervenne il Capitano Hazyel “Mi perdoni, ma ho qualche dubbio a riguardo. Ad ogni modo il nostro ufficiale della sicurezza vorrebbe avere un colloquio con il suo ufficiale, le sarei grata se lo facesse teletrasportare qui”
> La Gosling osservò Haziel “IL mio ufficiale ha già acconsentito a farsi interrogare, ma avverrà via comunicazione. Ha già dichiarato la sua estraneità nei fatti. I due medici hanno iniettato qualcosa al comandante Bishop. Lui era li solo in qualità di ufficiale della sicurezza per evitare che succedesse qualcosa….e sebbene non abbia certamente volto in modo esemplare il suo compito. Non puo essere di certo accusato di qualcosa. D’altra parte i filmati sono piuttosto chiari.”
> Hazyel annuì “Per ora, diciamo che va bene. Informerò i miei ufficiali di prepararsi”
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> Argelius II (Nephia) - Ospedale della Capitale (Saletta dei medici)
> D.T. 18/09/2396 - 07:30
> La consolle accanto a Naidoo iniziò a bippare e, una volta aperta la chiamata, lo sguardo del giovane Stander si focalizzò sugli ufficiali con espressione un po’ demoralizzata “Niente signori, nulla di conclusivo”
>
> Naidoo sbuffò sonoramente “Guardiamarina Stander! Possibile che non riusciate a trovare nulla? Sappiamo che gli è stato iniettato qualcosa, è mai possibile che non siete in grado neppure di trovare quello che già sappiamo? “
> Il guardiamarina scosse la testa “Non so se è possibile ma di certo è quello che sta succedendo. Esistono centinaia di sostanze che non possiamo rilevare durante un’autopsia.. l’unico modo per sapere cosa hanno effettivamente iniettato è trovare l’hypospray che hanno usato”
> “Ma noi sfortunatamente non lo abbiamo, dobbiamo avere informazioni da quel corpo! Voglio sapere se qualcuno ha aiutato al Capitano a lasciare il nostro mondo o meno!”
> Stander scosse il capo “Signore, ho fatto tutti i controlli del caso. Posso dirle che il Capitano Bishop aveva un notevole quantitativo di fratture, agli arti ed al torace.. dalla localizzazione è possibile ipotizzare che la maggior parte di esse siano state causate dalla ventola, in minima parte potrebbero essere state causate dalla caduta nel condotta.. tuttavia in assenza di fratture a stampo diventa più complesso essere pienamente precisi. La causa del decesso è stata la massiccia emorragia.. il decadimento dei globuli rossi stabiliscono il momento della morte in un orario pienamente compatibile con quello delle immagini. Dal sangue non è stato rilevato nulla, ma vi sono molte sostanze non rilevabili, quindi non è indicativo” fece una pausa “Questo è quello che ho rilevato”
> “E il Comandante Tarev? Che cosa ne pensa?”
> Stander fece un colpetto di tosse “Ehm.. Il Comandante Tarev non ha partecipato all’autopsia”
> Naidoo incrociò le braccia al petto “Il Comandante non ha partecipato? E come mai?”
> “Ha affermato che devono venire prima i vivi.. e poi i morti. E’ impegnata alla ricerca di un antivirale sufficientemente potente per debellare Crypto.. quindi non ha partecipato all’autopsia”
> Naidoo sospirò scuotendo il capo “Capisco, quindi nulla di indicativo da usare contro quel Lat.. la vedo dura”
> Stander scosse il capo “Mi spiace tenente, abbiamo fatto del nostro meglio..” quindi si congedò e chiuse la comunicazione.
>
> “E adesso come facciamo a prendere in castagna quel ferengi?” chiese Fox
> Chase scosse la testa “Non so cosa dire speravo che l’autopsia avrebbe rilevato qualcosa, ma siamo ad un vicolo cieco”
> Fox osservò i colleghi “Ma lui non lo sa. Possiamo cercare di farlo cadere in fallo”
> Naidoo scosse la testa alzandosi dalla console “Lat, è furbo..avrà già fatto in modo che ogni prova che potesse inchiodarlo sia stata eliminata” incamminandosi nella stanzetta. “Quello che mi da più fastidio è che, avendo identificato le talpe nei due medici, nessuno si prenderà più la briga di investigare.” stringendo i pugni.
> Fox scosse il capo “Non ci pensare, concentrati su Lat.. è con lui che devi parlare”
> Naidoo si sedette su una console osservando i colleghi “Parlare...parlare poi di cosa? Non ho in mano nulla che non sia quello che ha dichiarato. E a me serve qualcosa per inchiodarlo e farmi dire chi lo finanzia” piuttosto innervosito
> “E quindi cosa vuoi fare ora?” gli chiese Chase “Non abbiamo nulla di ciò che ci occorrerebbe, e quel che è peggio è che quasi certamente lui lo sa!”
> Naidoo sospirò “Togli pure quel quasi.. lui lo sa “ si strinse nelle spalle “ Portiamo a casa quello che abbiamo. Nessuno potrà dire che non ci abbiamo provato” sospirando per poi sfiorare il comunicatore
> =^= Naidoo a Mendel, apritemi una comunicazione con la USS Zhongjing “
>
>
>
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> USS Raziel - Ufficio del Capitano
> D.T. 18/09/2396 - Ore 08:03
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> Hazyel raggiunse il proprio terminale con espressione seria in volto, aveva ritardato quella chiamata per tutto il tempo che aveva potuto ma ora non era più possibile attendere; lentamente portò una mano al terminale.
>
> “Computer, aprire canale protetto con il pianeta Ba’ku”
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> Hazyel si sistemò comodamente sulla poltroncina, assumendo una posizione eretta ed attese sino a che sul proprio terminale apparve il volto di un uomo apparentemente sulla quarantina, ed una donna piuttosto affascinante e dal sorriso solare.
>
> “Buonasera, sono il Capitano Hazyel, vi ringrazio di aver accettato di parlare con me”
> “Salute a voi, Capitano Hazyel. Sono Sojef e la donna accanto a me si chiama Anij.. saremo noi a parlare a nome del nostro popolo. Come possiamo aiutarvi?”
> “Mi trovo nella situazione di dover chiedere asilo per tre orfani attualmente a bordo della nostra nave”
> I due ba’ku si osservarono per un attimo in volto stupiti da una simile richiesta, non era mai successo che qualche razza diversa dai ba’ku vivesse sul loro pianeta “E’ una richiesta piuttosto anomala” intervenne Sojef “Come mai non portate questi orfani su di uno dei tanti pianeti federali?”
> “La condizione fisica in cui sono questi bambini fa sì che il loro invecchiamento sia sostanzialmente bloccato, e questo gli renderebbe difficile vivere in un qualsiasi altro mondo federale se non il vostro..”
> “Posso chiedervi come mai non possono tornare al loro pianeta?” chiese Anij, già empaticamente più coinvolta nella faccenda
> “Purtroppo il loro mondo non esiste più..” Hazyel fece una pausa osservando il volto della donna “Non esiste più il loro popolo, sono sopravvissuti solamente loro tre.. ecco perché non hanno più una casa”
> La donna osservò con sguardo triste Hazyel scuotendo il capo “Poveri ragazzi.. deve essere stato uno shock terrificante..” mentre gli occhi gli inumidiscono
> Hazyel annuì “Non conosco la tecnologia e quindi il vostro mondo, sarebbe l’ideale per loro.. è per questi motivi che abbiamo pensato di chiedervi aiuto”
> Sojef osservò per qualche istante il volto della donna che gli stava accanto per poi annuire “E che sia,come può immaginare capiamo perfettamente cosa provano quei poveri ragazzi! Faremo un'eccezione a nostra volta, accogliendo i tre orfani fra noi..”
> Hazyel tirò un sospiro di sollievo per poi aggiungere “Devo chiedervi un’ultima cosa..”
> I due ba’ku tornarono a guardare Hazyel in silenzio, piuttosto seri in volto.
> “Agli occhi della galassia quei tre bimbi non esistono.. non voglio che qualcuno possa pensare di usarli per scoprire chissà quale elisir dell’eterna giovinezza..”
> Sojef annuì con sguardo serio “Non si preoccupi comprendiamo la questione, da noi saranno al sicuro”
>
>
>
> USS Raziel - Laboratorio
> D.T. 18/09/2396 - Ore 08:30
>
> Nel laboratorio c’era un silenzio assordante mentre i due ufficiali si portavano verso le apparecchiature. Alexander estrasse la coltura dal bioreattore tenendola per qualche attimo fra le mani ed osservandola con sguardo speranzoso “Abbiamo solo questa possibilità speriamo sia andata bene” avviandosi al microscopio a induzione
> Elaina si posizionò allo strumento preparandosi a inoculare il sangue infetto sul substrato di cellule appena cresciute "Incrociamo le dita" sentiva la mano tremare leggermente per la tensione del momento, se le cose non avessero funzionato non avrebbero avuto molte possibilità di salvare tutti coloro che erano rimasti infettati sul pianeta.
> Attivato il terminale, sullo schermo apparve un ingrandimento del campione presente nel microscopio: per alcuni secondi si potè vedere il virus attaccare le cellule iniziando il suo ciclo di riproduzione, senza subire alcun rallentamento.
>
> “Non era decisamente questo quello che speravo di vedere!” sbuffò Elaina manifestando tutta la sua frustrazione
> “Donna di poca fede, dagli un attimo no? Magari si stanno svegliando adesso.. lo sai che non c’è vita prima del caffè!!” cercò di fare una battuta Alexander, ma anche lui era decisamente nervoso.
> Sullo schermo intanto il virus sembrava prendere la meglio, occupando una buona porzione del vetrino quando improvvisamente tutto parve arrestarsi: le cellule della cultura svilupparono a poco a poco degli enzimi che nelle immagini apparivano quasi iridescenti. Gli enzimi iniziarono ad attaccare direttamente il virus provocandone la lisi completa.
> Alexander osservava interessato l'effetto che le stesse cellule stavano avendo sul virus, mentre un sorriso di pura soddisfazione si faceva strada sulle sue labbra "Non si limita ad inattivarlo lo scioglie completamente" rimase ad osservare lo schermo per svariati attimi per poi voltarsi verso Elaina, abbracciò con vigore la compagna sollevandola da terra "Abbiamo la cura! Noi possiamo distruggere Crypto!"
> Elaina sorrise lievemente verso il compagno, ma con espressione decisamente meno euforica "Ok, ok Alexander.. abbiamo fatto un passo avanti, ma dobbiamo fare ancora altre analisi e studi prima di dire che abbiamo una cura! Abbiamo fatto un semplice test su delle cellule coltivate. Ma questo non esclude che, inoculato in un organismo già debilitato dalla malattia, possa dare degli effetti collaterali imprevisti. Iniziamo a sentire quali sono le condizioni del pianeta e poi pianifichiamo il da farsi"
> Alexander adagiò la ragazza "Va bene, abbiamo fatto un gran passo avanti" sfiorando poi il comunicatore “Wood a Mendel: Avremmo bisogno di fare una comunicazione con l'ospedale”
>
> Dopo alcuni secondi i due stavano comunicando con la dottoressa Maliky.
> Elaina fu la prima a prendere la parola "Salve dottoressa come va il vostro piano di contenimento della pandemia?"
> Maliky inclinò il capo un paio di volte "Siamo riusciti a circoscrivere l'infezione raggruppando i contagiati nelle stive che abbiamo approntato a sale degenza" prendendo un padd ed iniziando a farvi scorrere i dati "Al momento abbiamo diecimila contagiati. Tra l’equipaggio della nostromo riscontriamo i casi più gravi" osservando i due scienziati "Stimiamo che duecento contagiati non raggiungeranno la serata e i membri della nostromo sono tra essi" mordendosi le labbra sentendosi sconfitta "Ditemi che almeno voi avete qualche novità"
> Alexander ascoltò con attenzione le parole della dottoressa poi sorrise con espressione raggiante "Beh, se la cura del virus lei la vuole definire novità allora sì, abbiamo novità!"
> Elaina mollò una gomitata ad altezza stomaco ad Alexander, piuttosto irritata dal suo enorme entusiasmo, per poi prendere la parola "Non è esatto.. noi abbiamo un primo stadio di cura ma non possiamo usarla. Attualmente abbiamo un enzima in grado di eliminare il virus ma non sappiamo come potrebbe comportarsi in un organismo. Non possiamo assolutamente usarla come cura al momento, sono necessari altri esami"
> Alexander incassò il colpo, dando un paio di colpetti di tosse, per poi voltarsi verso Elaina "Elaina, duecento persone moriranno entro stasera, dobbiamo almeno tentare!"
> Elaina stava scuotendo la testa "Non possiamo testare la cura sui pazienti....se lo facessimo non saremmo molto diversi da quelli che l'hanno creato"
> Alex si voltò appoggiando le mani sulle spalle di Elaina "Ti sbagli Elaina, saremmo parecchio diversi! Loro lo facevano per loro tornaconto. Noi non lo facciamo per avere la vita eterna o per avere i nostri nomi scritti nei libri. Lo facciamo perchè ci sono duecento persone innocenti che non arriveranno a stasera"
> Elaina si voltò con espressione seria “Si, ma nulla esclude che inoculando quell’enzima su quelle persone non avvenga una reazione imprevista con il sistema immunitario che li faccia morire in pochi minuti” scuote il capo “Tu sei uno scienziato Alexander, lavori su dei campioni perfetti ma io sono un medico e so che le variabili in gioco all’interno di un corpo umanoide sono molteplici! Non possiamo sapere se le controindicazioni colpiranno qualche organo, oppure se all’interno di un corpo ospite lo stesso enzima non attacchi a raffica le stesse cellule sane dell’individuo!”
> “E cosa cambierebbe?” rispose d’un fiato Wood “Saranno morti entro stasera. Forse hai ragione, io lavoro su cellule perfette replicate. Ma sono un essere umano, ho visto cosa succede a chi muore per effetto di crypto e non lo augurerei a nessuno. Se fossi io quello condannato scambierei volentieri quell’agonia con la possibilità di guarire o con una morte in pochi minuti”
> Maliky osservava alternativamente i due scienziati che parlavano “Sono medico anche io dottoressa. Le assicuro che anche una remota possibilità di cura è meglio di questa situazione. So bene che deontologicamente non è la procedura corretta, ma siamo in emergenza la vita di quelle persone è nelle nostre mani e siamo agli sgoccioli”
> Elaina sospirò pesantemente, detestava dover tornare sulle proprie posizioni, soprattutto quando sentiva di essere nel giusto, poi scosse il capo “Un paio d’ore.. datemi un paio d’ore per un’ultima simulazione. Se il computer non rileverà problematiche con l’iterazione fra questo enzima e gli organismi umanoidi potrete somministrarlo ai vostri pazienti”
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> Sol III - Birmingham (Weyland-Yutani Corporation Tower)
> D.T. 18/09/2396 - Ore contemporaneamente
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> Corinne camminava nervosamente nella sala riunioni della costruzione principale. “Questo è quello che ottieni a mandare due bambocci a fare un lavoro da adulti”
> Nel frattempo i due nipoti osservavano la zia “Zia Corinne non è colpa nostra, non potevamo immaginare che ci saremmo trovati in una situazione del genere.” Corinne si fermò osservando i due puntando un dito accusatorio “Tutte scuse! Ora sparite dalla mia vista, da domani andrete entrambi a lavorare presso i nostri siti d’estrazione”
> I due stavano per ribattere ma lo sguardo della donna li fece desistere immediatamente e si allontanarono.
> Appena entrambi furono fuori dalla vista si sentì una voce provenire dal lato della sala “Non te la prendere Corinne non erano pronti ad occuparsi di una situazione così importante. Devono ancora farsi le ossa.” un uomo esile si staccò da una delle colonne palesandosi alla vista di corinne “E i tre superstiti di cui parlava bishop?” riferendosi ai bambini
> Corinne scosse lentamente la testa “Sono spariti! Probabilmente sono stati uccisi su quel pianeta. Anni e anni di studi e progettazioni.. e tutto è stato mandato in fumo da quei due! Se non fossero i miei nipoti li avrei già fatti eliminare...e non è detto che non accada” si voltò ad osservare l’uomo che se ne stava immobile davanti a lei “Voglio che questa divisione venga smantellata e che tutte le informazioni che potrebbero legare la Weyland-Yutani Corporation a cripto vengano distrutte. Riprenderemo gli studi nella nostra sede su Alantari III, te ne occuperai tu...e stavolta contatta dei professionisti. Non il primo capitano maniaco che capita a tiro”
> L’uomo osservò Corinne sorridendo scuotendo la testa “Dovresti sapere che i miei servigi sono costosi, ma che non lascio mai le cose a metà. A proposito quel ferengi? Sei sicura che non parlerà se messo alle strette?”
> Corinne osservò l’uomo facendo un lieve sorriso “Mio caro dovresti sapere che gli incidenti possono capitare… e quando meno te lo aspetti.”
> Detto questo i due congedarono.
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> USS Raziel - Plancia
> D.T. 19/09/2396 - Ore 10:30
> Gli ufficiali superiori della Raziel era riunito in plancia attendendo tutti che il capitano arrivasse. Hazyel fece il suo ingresso in plancia con un sorriso piuttosto divertito, accompagnato dal Capitano T’Pen.
> “Comodi signori” prendendo posto alla postazione di comando “siamo qui per fare il punto della situazione” portando da prima lo sguardo sui due scienziati che si erano occupati del virus “Quale è la situazione di crypto?”
> Elaina prese la parola “Abbiamo sintetizzato un antivirus dalle cellule che hanno sviluppato immunità. Abbiamo fatto delle simulazioni al computer e, dopo alcune lievi modifiche per farlo interagire a più ampio spettro, abbiamo sintetizzato il farmaco. Ieri nel pomeriggio hanno iniziato il protocollo di inoculazione. Non abbiamo ancora delle guarigioni complete ma in molti casi il virus ha iniziato a regredire. Stiamo attendendo che vengano completate le procedure per inserire il codice dell’antivirus nella programmazione standard dei replicatori medici”
> Hazyel annuì in direzione degli ufficiali “Ottimo, questo è un punto a nostro favore” Osservò poi Naidoo “La questione Lat, invece?”
> Naidoo osservò il suo capitano “Purtroppo non abbiamo potuto collegare il ferengi alla morte del capitano Bishop. L’autopsia non ha rilevato nulla. Devono aver usato un farmaco non rilevabile. Ma soprattutto non c’è modo di collegare quelli della Weyland-Yutani Corporation ai fatti avvenuti sul pianeta e alla nostra nave.” osservando il proprio capitano.
> T’Prinne prese la parola “C’era da prevederlo. Una compagnia come quella sa muoversi senza lasciare tracce, ma sono certa che ci riproveranno e la prossima volta li prenderemo” fece una pausa “Da questo momento porteremo avanti noi il prosieguo delle indagini su questo pianeta, vi ringraziamo per il supporto che siete riusciti a dare”
> Hazyel osservò T’Prinne per qualche istante “Non tornerà con noi?”
> “No, preferisco continuare le indagini su Argelius II. Io e la mia squadra torneremo con la 12a flotta.”
> “Molto bene..” Hazyel si alzò osservando i propri ufficiali “Siete liberi di andare, fra poche ore faremo nuovamente rotta su K4. Questa volta la Weyland ci è sfuggito, ma ve lo posso giurare sin d’ora.. non finisce qui!”
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> Gli ufficiali salutarono e ad uno ad uno si allontanò dirigendosi chi nella propria sezione e chi nel proprio alloggio. Alexander ed Elaina si attardarono un po’ più degli altri ad osservare i dati che scorrevano sui terminali della plancia: i dati che arrivavano dal pianeta erano via via sempre più incoraggianti ed i due ufficiali ne erano molto soddisfatti.
> “Torni in infermeria?”
> “Sì Alexander, devo verificare i dati dell’autopsia.. uno dei miei guardiamarina è entrato in paranoia, improvvisamente ha il terrore di non saper fare il suo lavoro, e tu?”
> “Io devo tornare in laboratorio, è in condizioni pietose mi hanno scambiato tutti i reagenti e sono quasi certo che mi siano spariti alcuni becker”
> “O cielo, dubito che se li siano mangiati, hai controllato gli inventari del laboratorio? Magari ne hanno rotto qualcuno.. ad ogni modo possiamo prenderne qualcun altro al nostro ritorno”
> Alexander estrasse il padd “Gli inventari dici? “richiamando i dati dell’ultimo rapporto “Vedi è qui.. dicono che ce ne devono essere sei invece non ci sono”
> Elaina osservò Alexander “Mm.. vedo che sei impegnato.. volevo farti una domanda, ma in effetti è un discorso a lungo termine e posso aspettare” intanto iniziò a dirigersi al turbolift con passo veloce
> Alexander scosse la testa restando accanto a lei avviandosi verso il turbolift “Ma no, amore dimmi pure” continuando a guardare il padd
> Elaina lo osservò per qualche attimo, quindi inclinò leggermente il capo “E se avessimo un figlio?” glielo chiese con grande candidezza, poi si allontanò salendo sul turbolift
> Il pad di Alexander gli scivolò dalle mani andando a schiantarsi al suolo “C..cosa?” ma ormai le porte del turbolift si erano chiuse davanti al suo naso, lasciandolo lì da solo ad osservare quelle porte metalliche con espressione sbalordita.
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