[Stml14] [04.02] Attacco al potere

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Sab 28 Gen 2017 17:17:33 CET


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Brano: 04.02

Titolo: Attacco al potere

Autore: Ten. Cmd. Tarev (Ilenia)

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- Flashback  -

Sol III  (Russia) - Università statale di Mosca Lomonosov (Studio del prof.
Smirnov)

D.T.  10/01/2397 - Ore 18:34

Il professor Smirnov se ne restava impettito di fronte alla finestra,
osservando pensieroso il ghiaccio sciogliersi a poco a poco dentro il
proprio bicchiere di scotch. Era un uomo che difficilmente si
impressionava, ma le ultime informazioni che gli erano giunte alle orecchie
erano riuscite a turbarlo parecchio. Sentì bussare alla porta, ma non si
voltò neppure, limitandosi ad attendere l’entrata della segretaria.

“Professore, è arrivato il professor Kuznetsov” la segretaria fissò il
professore con espressione interrogativa “Non mi risultava fosse stato
inserito un nuovo appuntamento questo pomeriggio”

Smirnov ignorò lo stupore della propria segretaria “Molto bene Dionisiya,
lo faccia accomodare” fece una piccola pausa “E cancelli il resto degli
appuntamenti di questo pomeriggio, ho alcune questioni di una certa
importanza di cui discutere con il mio collega.. non desidero essere
disturbato”

Dionisiya si limitò a sospirare “Posso portarvi del te?”

Smirnov si voltò per poi scuotere il capo “No, siamo a posto così.. ora
vada pure!”

“Suvvia Andrey, potresti essere più gentile con una gentil donna di così
sopraffini maniere..”

Smirnov si voltò ad osservare il collega scuotendo il capo “E’ mai
possibile che appena ti passa davanti una donna a te impazzisca l’ormone?”

Kuznetsov osservò il fondoschiena della segretaria mentre usciva e, solo
quando la giovane si richiuse la porta alle spalle, tornò a fissare il
collega “Io? Hai una segretaria che probabilmente potrebbe avere l’età di
tua nipote! Non venirmi a dire che è qui per la sua grande esperienza!”

“Beh, anche gli occhi vogliono la loro parte!” Smirnov sospirò osservando
l’amico “Lo sai?”

Il volto di Kuznetsov si fece serio “Le voci corrono, soprattutto se si
hanno delle buone conoscenze” si servì uno scotch per poi tornare a
guardare il collega “Una bomba sporca? Qui, su Sol III?”

Smirnov strinse con forza il bicchiere in mano “Ma quel che è peggio è
questo bieco e patetico tentativo di incolpare noi!” scosse il capo come a
voler allontanare dalla mente quel pensiero “Terra ai terrestri.. potrà non
piacere ai molti ma si tratta di ciò in cui noi crediamo! Come possono
anche solo pensare che un gruppo dissidente che vorrebbe vedere una maggior
tutela per la propria razza, porterebbe avanti le proprie iniziative
andando ad uccidere proprio i terrestri? Sarebbe come se un gruppo
organizzato per la salvaguardia delle foreste facesse sentire la propria
voce attraverso una massiccia campagna di disboscamento!”

Kuznetsov scosse mestamente il capo “Siamo visti come un gruppo
terrorista.. ergo siamo tecnicamente dei possibili responsabili”

Smirnov sbuffò sonoramente “Sono i classici termini di grande impatto,
utilizzati impropriamente per attribuire ai gruppi dissidenti la parte del
cattivo.. ma io questo non intendo accettarlo! Le nostre ideologie non
saranno ben viste dalla Federazione Unita dei Pianeti, ma le abbiamo sempre
portate avanti senza l’ausilio della violenza!”

Kuznetsov si scolò rapidamente il proprio drink per poi tornare a guardare
il collega “Calmati, ti farai venire un embolo così” poggiò il bicchiere
sulla scrivania “E quindi per te è tutto falso?”

Smirnov scosse per un attimo il capo tornando a fissare i finestroni “No
amico mio, non credo sia tutto falso.. credo possa essere vero, anche se
non ho davvero idea di chi possa esservi dietro! So per certo che non siamo
noi, ho parlato con ogni singolo personaggio di un certo rilievo.. nessuno
si sta muovendo senza avvertirci.” fece una pausa di qualche istante,
bevendo qualche sorso del proprio drink “Molte cose mi sfuggono, ed io
detesto non capire a cosa sto per andare contro! Una notizia ci collega ad
un fantomatico attacco ai danni della popolazione del nostro stesso pianeta
ed io non ho la minima idea di chi vi sia dietro. Perchè lo fanno? E’ per
riuscire in un attacco diretto contro la Federazione o tentano di metterci
alle calcagna forze talmente superiori che ci schiacceranno come moscerini?”

“Temi che sia stato tutto studiato per attaccare il nostro movimento?”

Smirnov si voltò ad osservare l’amico “Pensi che esisterà ancora per molto
il nostro movimento se finiremo per essere accusati ufficialmente di
terrorismo?”

“Probabilmente no” Kuznetsov sospirò incrociando le braccia al petto “Ma
cosa potremmo fare? Suvvia, siamo degli accademici.. i nostri discorsi sono
filosofici, di certo non siamo le persone adatte per scendere in campo a
difendere con la forza le nostre idee!”

Smirnov annuì “Lo so, ma non resterò fermo a vedere come andrà a finire!”

Kuznetsov si avvicinò al collega “Andiamo, non hai considerato che potrebbe
essere solo un caso che abbiano scelto noi come capro espiatorio?”

Smirnov scosse il capo “Non ho mai creduto nelle coincidenze, ad ogni modo
ho intenzione di indagare! Conosco alcuni ottimi investigatori privati,
vedremo cosa mi sapranno dire”



USS Raziel - Ufficio capitano

D.T.  11/01/2397 - Ore 08:04

La riunione era da poco terminata, molti degli ufficiali si stavano
dirigendo all’esterno già con in mente le proprie idee sul da farsi, in
particolare i tre ufficiali che si erano proposti per la missione. Dal
canto loro Wood e Tarev si osservarono per qualche istante restando
immobili, poi presero la parola.

“Signore non ritiene che possa essere un azzardo questa ricognizione?”

La voce di Wood fece fermare tutti gli ufficiali, che si voltarono indietro
restando in attesa. Tarev prese la parola subito dopo “Lodevole tentativo
andare ad osservare cosa vi sia in quel deposito, ma il mio compito è fare
in modo che voi restiate vivi.. sarebbe oltremodo sconsiderato e pericoloso
andare in un luogo che ipoteticamente potrebbe essere saturo di radiazioni”

“Ma Comandante” intervenne Chase “Non abbiamo rilevato fuoriuscita
radioattiva nei pressi del magazzino”

“Se per quello non abbiamo rilevato assolutamente nulla all’interno del
magazzino, non abbiamo idea di quale sia lo stato di quei contenitori ne se
tali scorie siano state stoccate in modo appropriato” intervenne Tarev con
espressione seria in volto

“Senza contare che le scorie di cui parliamo appartengono al passato,
questo significa che si tratta di materiale estremamente pericoloso
contenuto in contenitori obsoleti.. creati in un periodo di tempo in cui le
conoscenze tecnologiche e metallurgiche potevano dargli l’illusione di
essere al sicuro.. ma soltanto l’illusione, non erano di certo i migliori
sistemi contenitivi esistenti oggigiorno” concluse Wood portando lo sguardo
sul Capitano

“Comandanti..” intervenne Moses “Capire cosa vi sia in quel magazzino ha
un’importanza che definirei cruciale. Se in così poco tempo siamo giunti
alla localizzazione delle scorie non possiamo dare con assoluta certezza
che quelle scorie si trovino ancora lì.. i compratori anonimi potrebbero
essere già andati a prelevarle..”

“Oppure potrebbero non essere mai state lì” intervenne Naidoo “Il nostro
informatore non è di certo una persona onesta e mossa da grandi ideali
patriottici.. ammetto che la paura che provava apparisse reale, sicuramente
Tombstone lo terrorizzava al punto di cantare ma.. non possiamo dare per
certo che fosse tutto vero, controllare è fondamentale”

Anche Chase annuì alle parole di Moses e Naidoo “Ritengo che sarebbe utile
avere occhi e orecchie all’interno di quel magazzino.. se riuscissimo ad
installare qualche piccola apparecchiatura in grado di trasmettere alla
Raziel potremmo valutare il momento in cui vi sarà lo scambio e capire cosa
stiamo affrontando esattamente! Al momento sappiamo che vi è il rischio che
venga creata una bomba sporca, ma l’assoluta certezza di chi siano i
mandanti, cosa vogliano colpire e se vi siano altre bombe simili non le
abbiamo!”

Wood annuì “Non lo metto in dubbio, tenente. Tuttavia sono dell’idea che il
rischio delle radiazioni non sia preso nella dovuta considerazione”

Elaina scosse il capo “Io posso capire tutto, ma vorrei che anche voi
comprendiate di cosa stiamo parlando io ed il Comandante Wood. Gli effetti
delle radiazioni possono essere devastanti sin dal primo momento,
comportando i danni più disparati: si rischia un alterazione momentanea
dell’emoglobina o la nausea, ma anche la perdita dei capelli, emorragie
sottocutanee e danni diretti alla struttura del DNA. Senza contare i danni
che si potrebbero rilevare a lungo termine, come problematiche successive
alla pelle, il midollo osseo e agli organi riproduttivi” lo sguardo di
Elaina si portò sui tre membri della squadra di sbarco “Dite un po’, siete
così tranquilli sul rischio di rimetterci tutti i vostri girini?”

Chase fece una faccia pensierosa “Beh, veramente al mio vivaio ci terrei..”

Il Capitano Hazyel, che fino a quel momento era rimasto impassibile ad
ascoltare il proprio equipaggio fece un paio di colpetti di tosse prendendo
la parola “Signori, la ricognizione è necessaria e verrà fatta con tutte le
cautele del caso, indosserete le tute eva. Partirete fra mezz’ora, per dar
modo alla sezione ingegneria di predisporre le microspie ambientali e alla
sezione medica e scientifica di predisporre eventuali farmaci che possano
rendervi meno sensibili alle radiazioni, qualora vi fossero” quindi si
voltò ad osservare Elaina “Lei ed il suo collega potrete monitorare
l’intera ricognizione assieme al Comandante Mendel alla stazione ombra..
oltre che fornire la copertura farmacologica che riterrete necessaria per
minimizzare i rischi per i colleghi” quindi portò lo sguardo su Moses “La
squadra di sbarco presterà attenzione alle indicazioni che il tricorder gli
darà sulle radiazioni e salirà a bordo qualora il Comandante Tarev riterrà
troppo pericoloso proseguire. Ed ora, in libertà.”



USS Raziel - Stazione Ombra

D.T.  11/01/2397 - Ore 08:23

Elaina accedette alla Stazione Ombra, restando per un po’ immobile per
abituarsi a quell’insieme di schermi che proiettavano un’incredibile mole
di informazioni differenti: il Comandante Mendel era troppo presa a
predisporre il collegamento sicuro con la squadra di sbarco per potersi
accorgere della collega, ma il provvidenziale squittio di Cippy la mise
sull’avviso.

“Benvenuta nel mio regno, dottoressa”

“Come fai ad analizzare così tante informazioni assieme? Sono qui da pochi
secondi e già inizia a girarmi la testa”

Sarah sorrise indicandole uno schermo “Non si preoccupi dottoressa, le
informazioni che desidera monitorare appariranno tutte qui..” fece una
piccola pausa osservando la collega “Ma.. è qui da sola?”

Elaina osservò con espressione perplessa la collega “E chi ti aspettavi
portassi? L’infermeria è già allestita e pronta ad un recupero di
emergenza, quindi il personale medico in servizio è al momento lì”

“Veramente non intendevo il personale medico ma il Comandante Wood, anche
lui non mi sembrava felice di questa missione sul pianeta!”

“Gli ho chiesto di andare in laboratorio per dare avvio alla replicazione
di alcune sostanze, fra le quali lo iodio nascente.. e lui è stato più che
felice di rintanarsi nel laboratorio!”

Sarah osservò con espressione accigliata Elaina “Mm.. aria di burrasca in
vista?”

Elaina inclinò il capo per poi osservare i vari schermi “Burrasca? Stanno
cambiando le condizioni meteorologiche sul luogo dello sbarco?”

“Ehm.. no, è solo un modo di dire terrestre” sorrise divertita Mendel “Sta
a significare che fra te ed Alex sembrerebbe esservi qualche piccola
incomprensione. Avete forse litigato?”

Elaina scosse il capo “No, almeno non esattamente.. gli ho fatto una
domanda per me molto importante e la sua reazione mi ha dato decisamente
fastidio”

“Una domanda? Tutto questo nervosismo solo per una domanda.. dev’essere
qualcosa di importante” Mendel rimase per un po’ a riflettere per poi
tornare con lo sguardo su Elaina “Non gli avrai chiesto tu di compiere il
rito dell’unione, vero? I terrestri ci tengono ad essere loro a fare la
proposta, li intimorisce un’ iniziativa femminile in quel campo”

“No, non gli ho chiesto di unirci.. gli ho chiesto cosa ne pensasse di
avere un figlio con me!”

Alle parole di Elaina, Sarah spalancò gli occhi restando a bocca aperta “O
mio dio.. e lui ti ha detto di no?” fece una piccola pausa, ignorando per
il momento i cinguettii di cippy “Beh, a volte succede che i maschi
terrestri si facciano prendere un po’ dal panico di fronte ad una simile
richiesta.. forse ha bisogno solo di un po’ più di tempo!”

“Ma lui non mi ha detto di no, Sarah!”

Il Comandante Mendel apparve confusa “Ah, ma se ti ha risposto di sì perchè
te la prendi? Non ti avrà chiesto di lasciare il lavoro per questo?”

Elaina scosse nuovamente il capo “Non mi ha risposto neppure di si..
semplicemente non ha risposto affatto! Sono passati ormai svariati mesi da
quando gli feci la domanda e ancora non mi ha dato risposta. Detesto questa
sorta di attesa, vorrei che prendesse una decisione anziché restare in
silenzio.. cosa pensa? Che possa scordarmelo o che con il passare del tempo
potremmo semplicemente far finta che non sia successo nulla?”

Mendel scosse il capo “Non saprei cosa dirti.. ma se vuoi un consiglio
dagli un altro po’ di tempo, lui ti ama.. se non ti ha ancora risposto è
perchè al momento non sa cosa dirti…”

=^= Moses a Stazione Ombra.. noi siamo pronti a scendere, la connessione
funziona? =^=

La voce di Moses fece sobbalzare ambo le giovani. Sarah sfiorò uno degli
schermi attivando immediatamente il collegamento “Stazione ombra a squadra
di sbarco.. io ed il Comandante Tarev siamo pronte.. buona fortuna signori!”



Sol III  (Russia) - Chimki (spazioporto, magazzino n.23)

D.T.  11/01/2397 - Ore 08:35

La squadra di sbarco scese dalla navetta, posizionata in un’area ben poco
frequentata per non attirare l’attenzione, e si diresse rapidamente verso
il magazzino 23, rimanendo piuttosto sorpresi nel trovare un semplice
meccanismo a combinazione per l’apertura della porta. Moses fece cenno a
Naidoo di procedere, ed al tattico bastarono pochi minuti per interfacciare
il tricorder al sistema di chiusura e trovare la combinazione corretta.

“Trovato..” Naidoo digitò rapidamente per poi aprire la pesante porta
metallica del magazzino “Pensavo che sarebbe stato decisamente più
complesso accedere al suo interno..”

“Il tricorder non mi segnala alcun tipo di radiazione al momento, l’area
sembrerebbe sicura” intervenne Chase portando lo sguardo su Moses

“Molto bene.. entriamo” Moses si diresse all’entrata controllando la zona
ma rimase piuttosto deluso dal vedervi all’interno solo una serie di casse
piuttosto anonime ed alcuni barili sigillati con il simbolo del pericolo
radioattivo impresso sul lato. Restò per qualche istante ad osservare i
barili, poi fece motto alla squadra di proseguire e riaprì il collegamento
con la stazione ombra

“Siamo sul posto, come vedrete dai monitor la zona è sicura.. ci sono dei
barili con il simbolo del pericolo radioattivo ma sembrerebbero ben
sigillati”

Naidoo si avvicinò ai cinque barili analizzandoli con il tricorder
“Confermo.. il materiale radioattivo è qui dentro” si osservò per un po’
attorno “Consiglierei di posizionare le microspie piuttosto in basso, in
modo da nasconderle meglio ed evitare che possano accorgersene”

Moses annuì “Molto bene.. si faccia aiutare dal tenente Chase, appena
avrete finito potremo andare” quindi proseguì per la sua ricognizione
analizzando le varie casse “Qui vedo soltanto casse vuote o piene di
ciarpame, nulla di realmente interessante”

=^= Stazione ombra a squadra di sbarco =^= la voce di Mendel riecheggiò
dentro i caschi dei tre membri dell’equipaggio =^= Un paio di persone si
stanno dirigendo verso la vostra posizione..=^=

Moses fece motto ai colleghi di nascondersi come lui dietro le casse più
all’ombra; Naidoo e Chase fecero giusto in tempo a posizionare le microspie
e a nascondersi che due tizi entrarono di soppiatto nel magazzino. Moses si
sporse quel tanto che gli permettesse di osservare i due uomini, ma i loro
volti non gli dissero nulla.

“Un lavoro facile, no? Non avrei mai immaginato che saremmo riusciti ad
arrivare qui così facilmente! Dovremo uscire a festeggiare questa sera,
Dimitriy!” l’uomo più basso e tarchiato si voltò verso l’altro uomo,
decisamente più alto e magro, mollandogli una pacca sulle spalle che per
poco non lo fece cadere a terra “I nostri clienti saranno molto felici di
noi!”

“Tu sei sempre troppo ottimista Ljubim, i nostri clienti non sono
interessati a trovare il carico radioattivo ma capire chi abbia deciso di
tentare di affibbiargli questo attentato..” scosse il capo osservandosi
attorno “Quei fanatici xenofobi non saranno contenti.. qui non c’è nulla
che possa far pensare a chi vi sia dietro a tutto questo”

“Suvvia, Dimitriy! Basterà mettere un paio di cimici.. piuttosto, ma noi
dei clienti normali li avremo mai? Questa volta addirittura un gruppo
anarchico come Terra ai terrestri.. bah! Dove andremo a finire..”

Dimitriy non rispose, si limitò a nascondere le proprie cimici su delle
casse vicine ai barili e a far motto al collega “Andiamocene di qui, questo
posto mi mette i brividi.. mi serve una vodka per scaldarmi”

“Una vodka?” Ljubim rise divertito dirigendosi all’uscita con il collega
“Facciamo una bottiglia, quella si che può scaldarci per bene!”

Moses rimase al riparo sino a che fu certo che se ne fossero andati, poi
fece un cenno verso i due colleghi e si diresse con loro all’uscita del
magazzino in assoluto silenzio. Solo una volta uscito,  e fatto riattivare
il dispositivo di bloccaggio delle porte, osservò per qualche istante i
colleghi “C’è decisamente qualcosa che non va.. Stazione Ombra, avete
sentito tutta la conversazione di quei due?”

=^= Sentita e registrata Comandante Moses =^=

“Molto bene, torniamo alla navetta.. qui abbiamo finito”



USS Raziel - Ufficio capitano

D.T.  11/01/2397 - Ore 10:07

Hazyel era seduto alla scrivania e ascoltava con attenzione il rapporto che
stava facendogli Moses con espressione seria, per poi incrociare le braccia
al petto “Non hai la netta sensazione che sia stato tutto troppo facile?”

Moses si sedette per poi annuire “Sì, decisamente! Quando abbiamo iniziato
queste indagini tutto faceva pensare che trovare le informazioni
sull’attentato sarebbe stato incredibilmente complesso.. eppure senza
eccessivi sforzi abbiamo catturato Gregoy, lo abbiamo fatto confessare e
siamo giunti al magazzino. E’ stato tutto molto semplice, ma fino a quel
momento potevamo pensare alla nostra bravura..”

“Ma ci sono riusciti anche quei due uomini ad arrivare allo stesso
magazzino..” intervenne Hazyel “E questo non può che farci pensare che in
realtà noi siamo arrivati a quel magazzino perché qualcuno voleva che
giungessimo a quel magazzino.. qualcuno voleva che arrivassimo lì, ma
perchè?”

“E chi? Se quei due hanno ragione non è il gruppo terroristico ad essere il
mandante..” intervenne nuovamente Moses “E ciò confermerebbe i nostri dubbi
di partenza.. la questione della bomba sporca non mi ha mai convinto fino
in fondo.. ci deve essere molto di più sotto”

=^= Plancia a Capitano Hazyel, mi scusi signore.. l’ammiraglio Bates è
salita a bordo e la sta raggiungendo in ufficio, necessita di parlare con
lei =^=

Lo sguardo di Hazyel si spostò per qualche istante su Moses ma, notando che
anche lui sembrava essere all’oscuro dell’arrivo della compagna, evitò di
fargli domande e sfiorò il comunicatore

“Molto bene, la attenderò nel mio ufficio”

Pochi minuti dopo l’ammiraglio arrivò all’ufficio del capitano ed entrò con
espressione seria in volto “Capitano..” lo sguardo della donna si portò su
Moses per qualche attimo “Comandante..”

Hazyel e Moses si alzarono entrambi per salutarla formalmente ma la donna
si limitò a fare un cenno della mano “Sono decisamente in ritardo ma
necessito di avere un riassunto di quanto avete scoperto sino ad ora.. non
voglio ritrovarmi del tutto impreparata”

Lo sguardo di Hazyel si spostò su Moses per qualche attimo, poi tornò a
concentrarsi sulla Bates “Mi perdoni la domanda ammiraglio, come mai
sarebbe in ritardo?”

La Bates sospirò vistosamente “Si, oramai il Comando di Flotta si sarà
riunito già da qualche minuto per iniziare a mettere a punto una strategia
di difesa dei centri nevralgici di Sol III…” la donna osservò i due con
espressione seria “La situazione è grave, Sol III è in stato di emergenza..
non possiamo rischiare che la vita di migliaia di persone sia messa in
pericolo”

Hazyel e Moses spalancarono gli occhi, mentre un brivido percorse loro la
schiena. Moses osservò nuovamente la moglie “Tutti quegli ufficiali
superiori..:”

“Riuniti in un unico posto..” Hazyel scattò dalla propria poltroncina
sfiorando il comunicatore “Hazyel a Plancia: apritemi un canale con il
Comando di Flotta.. massima priorità!”



Sol III (Stati Uniti) - San Francisco (Comando di Flotta - sala riunioni 2A)

D.T.  11/01/2397 - contemporaneamente

Gli ammiragli erano seduti attorno al grande tavolo ovale della sala
riunioni predisposta per l’incontro, e parlottavano nervosamente fra loro.
La riunione non era ancora iniziata eppure l’aria si stava già facendo
rovente a causa dei recenti allarmi.

“Direi che è inutile aspettare ancora, l’ammiraglio Bates ci raggiungerà
appena potrà..” intervenne Kreen con espressione infastidita “Abbiamo tutti
di meglio da fare che attendere i classici ritardatari!”

Darion si voltò con espressione decisamente infastidita verso Kreen “Ti
faccio notare che Bernadette non è la classica ritardataria.. evidentemente
ha avuto dei ritardi durante il viaggio di arrivo!” quindi osservò i
colleghi “Ad ogni modo possiamo iniziare anche per me.. sono certo che
potremo riportare alla nostra collega tutto ciò che avremo deciso non
appena sarà arrivata”

Often osservò gli altri ammiragli per controllare che fossero tutti
d’accordo, quindi prese la parola “Molto bene signori, credo che sappiate
tutti perché siamo qui.. abbiamo ricevuto la notizia che su Sol III un
gruppo terroristico denominato “Terra ai terrestri” ha intenzione di far
esplodere una bomba sporca.. non sappiamo dove potrebbe avvenire questo
attentato ma dobbiamo iniziare a predisporre qualche piano per arginare il
rischio”

“Ma siete tutti così convinti che questo pericolo sia reale?” Kreen prese
la parola osservando i colleghi “Andiamo signori! Una bomba sporca proprio
sotto il naso della Flotta Stellare? Non ci credo affatto!”

=^= Ammiraglio Often, la USS Razyel chiede insistentemente di poter parlare
con voi.. il Capitano Hazyel afferma che si tratti di vita o di morte =^=

La voce del giovane attendente fece arrestare Often dal rispondere a Kreen,
allungò la mano per attivare l’interfono ma l’esplosione fu più rapida. Il
forte spostamento d’aria lo scagliò indietro e lui sbatté contro la parete
della stanza rimanendo a terra privo di sensi. Non avrebbe saputo dire per
quanto tempo era rimasto incosciente, ma quando finalmente riuscì ad aprire
gli occhi poté vedere un gruppo di medici che si muovevano fra i vari
feriti portando loro soccorso.

“Ammiraglio, non si alzi.. ci occuperemo di lei” la voce di Elaina attirò
l’attenzione di Often, che si fermò ad osservarla ancora stordito “Ha preso
una botta in testa, ha un piccolo trauma cranico. Starà meglio molto
presto, non si preoccupi”

“Non sono preoccupato per me, ma per gli altri. E’ stata una bomba, vero?”

Elaina osservò l’ammiraglio con espressione seria “Tutto fa pensare a
questo ma sarà necessario fare delle indagini più accurate”

“Mi dica la verità, come stanno gli altri?” Often cercò di mettersi seduto
per osservare coi propri occhi dove fossere gli altri ammiragli ma Elaina
glielo impedì

“Mi duole informarla che l’ammiraglio Kreen e l’ammiraglio Friesian sono
deceduti, gli altri ammiragli sono stati solo feriti” Elaina osservò i
colleghi per poi tornare ad osservare Often “Ora si rilassi, fra pochi
minuti la porteremo via di qui”.
-------------- parte successiva --------------
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