[Stml14] [7.01] Tensioni Interne

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Sab 18 Ago 2018 18:44:33 CEST


Ciao a tutti e buon Sabato! Perdonate il ritardo ma tra il lavoro e le email poco collaborative ho impiegato un po’ più di tempo nel preparare il brano. Spero vi piaccia, buona lettura e buon weekend.

Stefano

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USS Razyel - Plancia
Spazio federale - zona imprecisata
23.07.2398 – ore 23.30

Il passaggio della Raziel nel tunnel spaziale non fu rapido ed indolore: furono 5 minuti lunghissimi in cui i generatori inerziali spinti al massimo della loro potenza non riuscirono a contrastare gli scossoni provocati dalla tempesta magnetica che colpiva lo scafo all’interno del tunnel provocando sovraccarichi in vari sistemi della nave. Molte console di controllo andarono in corto circuito e alcune piastre gravitazionali sui ponti più bassi si spensero provocando scintille e facendo volare oggetti da tutte le parti. Una volta giunti dall’altra parte molti della sezione ingegneria si misero le mani nei proverbiali capelli. Per fortuna nessun sistema vitale era gravemente danneggiato e i motori non avevano subito alcun danno rilevante. Fon e Tyler si misero al lavoro per rintracciare quanto prima la nave generazionale degli Aetos e crearono delle squadre per gestire tutti gli altri problemi in giro per la nave. 
Fox e Tyler erano svegli ormai da 3 giorni lavorando ai dati raccolti dalla USS Kaduna e ai pochi altri dati a loro disposizione per il tempo di permanenza della nave Aetos nel loro quadrante. 

“Si chiama Nauvoo. “Disse Skip serafico.
“ Che dici? “ gli chiese Fox impastato.
“ Quella maledetta nave… si chiama Nauvoo. Sono riuscito a tradurre queste scritte da una delle fotografie scattate da una nave in orbita intorno a ZH-XXX”
“ Almeno adesso abbiamo un nome. Dannazione 3 giorni di lavoro senza sosta e neanche un indizio. Senza contare i mesi passati a giocare al gatto con il topo.. questa cosa mi manda in bestia! “ 

Erano rari i momenti fuori controllo per Fox. Solitamente il suo carattere appariva mite e gentile e soprattutto era una persona paziente. Ma lo stress della situazione stava mettendo alla prova i nervi di tutti e la voglia di trovare risposte e indizi minava l’auto controllo di tutti. 
Con uno scatto del braccio Fox fece un movimento a spazzata sul tavolo da lavoro rovesciando a terra strumenti e dpadd mettendosi poi chino sul tavolo facendo lunghi respiri per calmarsi. 

“ Ehi Luc, prendiamoci una pausa. Siamo in piedi da troppe ore. Se continuiamo così andrà a finire che demolirai tu stesso la sala macchine. “
“ Non abbiamo tempo per sollazzarci Skip e lo sai. Potrebbero star torturando proprio in questo momento Eliana, Sarah e tutte gli altri ufficiali per Dio solo sa per quale orrendo motivo. E sai che odio quando mi chiami Luc.“

“ Si lo so ma mi piace punzecchiarti. Comunque non servirà niente studiare tutte queste informazioni se non riesci ad elaborarle per la stanchezza. Una tazza di caffè e una doccia non chiedo di più. “ 

“ Mi sembra un giusto compromesso. Massimo 20 minuti però. “ disse Fox.

“ Berrò così in fretta il caffè a costo di bruciarmi la gola. “ disse Skip avviandosi verso la porta.

“ Sei sempre il solito drammatico. “

Camminando nei corridoi in direzione della sala mensa Lucius e Skip incrociarono gli altri membri dell’equipaggio: i visi scavati e le occhiaie profonde erano elementi comuni sui visi che incrociavano. Incontrarono anche Cippy che, da quando era stato separato dalla sua creatrice si aggirava per i corridoi della Raziel fermandosi soltanto nelle sue stazioni di ricarica ogni tanto e per quanto non avesse espressioni o movenze umane, sembrava risentire pesantemente della mancanza di Sarah: le luci led che correvano sulla sua superficie si erano fatte nel corso dei mesi via via più flebili e invece di emanare i soliti cinguettii felici ora si limitava a pochi suoni cupi. 
Solcate le porte della minuscola sala mensa incontrarono Dave che si stava sedendo al tavolo con una tazza di caffè fumante con tanta schiuma che saliva verso il bordo della tazza.
“ ehi ragazzi anche voi qui? “ disse il collega timoniere rivolto agli ingegneri.

“ Ciao Dave, ci stiamo prendendo un piccolo break. Se Skip non prende la sua solita dose di caffeina mi cala di rendimento. “ disse Lucius cercando di sdrammatizzare. “ anche tu piuttosto, ogni volta che ci incontriamo stai sempre bevendo qualche intruglio “

“ questo è vero cappuccino, solo per intenditori” disse il timoniere portandosi la tazza alla bocca e bevendo un paio di sorsi. Staccatosi dalla tazza sulla sua faccia comparvero due baffi bianchi lasciati dalla schiuma del latte. 

“ come sei bello “ disse Skip in una risata nervosa dettata dalla stanchezza. Anche se le circostanze erano tutt’altro che felici, una risata poteva comunque giovare al morale. 

Il trio non si accorse che Wood dietro di loro era entrato nella mensa e stava osservando il siparietto. La barba era leggermente incolta e gli occhi erano quelli di una persona che chiaramente non riposava bene da settimane. 

“ Ah è così quindi? “ disse lui facendo voltare il trio. “ sono il solo qui a voler ritrovare le nostre compagne? Tutti qua a ridere e scherzare? “ si avvicinò con fare litigioso.

“ Amico calmati lo sai che stiamo lavorando duramente per ritrovare Elaina, Sarah e tutte le nostre colleghe. Siamo venuti solo a prenderci un caffè. Non è quello che sembra “ disse Skip cercando di calmare il collega.

“ Non è quello che sembra? Ah ma smettetela di compatirmi. Lo vedo come mi guardate: pensate tutti che sia caduto in chissà quale sorta di depressione e che presto o tardi farò qualche colpo di testa ma vi sbagliate, sono perfettamente lucido. Perciò smettetela di trattarmi come un idiota. E portatemi rispetto per il grado che porto. “

Nella piccola saletta scese un pesante silenzio.

“ Alex, da amico ti dico che ti stai sbagliando. Nessuno vuole prenderti in giro. Sappiamo che è un momento difficile, specialmente per te e non volevamo darti una brutta impressione. “ disse Lucius appoggiando una mano alla spalla del collega.

“ Parli proprio tu da amico? “ disse Alex scostando la mano e dando uno spintone al capo ingegnere. “ non credere di essere riuscito ad abbindolarmi tu con la tua faccia da ragazzino innocente: ho visto come guardi Elaina e non credere che abbia creduto alla frottola delle sedute psichiatriche e di tutte quelle cavolaie sul senso di colpa per i tuoi amici morti. Sei solo un codardo. Tu vuoi portarmela via e non hai neanche il coraggio di affrontarmi! “ gli occhi di Alex si riempirono di lacrime dal sapore amaro come solo la cieca rabbia per l’impotenza di poter trovare la moglie amata e la stanchezza accumulata sapevano formare. 
Alex si lanciò contro Lucius cercando di afferrarlo per il bavero e caricando indietro il pugno.

“ Tu vuoi prenderti il merito di averla trovata! Tu vuoi portarmela via! “ il crollo di Wood ora era evidente e Skip cercò di fermare il collega ma venne respinto con una spallata.

Lucius spostò indietro il suo piede destro facendo leva con tutta la sua mole per non arretrare e con la sua protesi meccanica riuscì a fermare il pugno di Wood nella sua mano. Non voleva rispondere alla provocazione ma involontariamente strinse la mano che afferrava il pugno quel tanto che bastava da far provare una fitta di dolore all’ufficiale scientifico e metterlo in ginocchio.

“ Non passa giorno che non provi rimorso per quello che è successo tanti anni fa ai miei compagni, il non esserli riusciti ad aiutare e quando mi sembra di aver trovato un po’ di sollievo il mio braccio è sempre qui a ricordarmi ogni singolo istante, ogni singolo sguardo vuoto dei volti dei miei compagni. Queste per te sono frottole? “ 

All’improvviso un fischio acutissimo si levò nella sala. Tutti impallidirono perché sapevano benissimo di chi si trattava.

Tutti gli ufficiali, Wood compreso, si misero sull’attenti. Ci furono 30 secondi di silenzio assoluto. I pomi d’Adamo andavano su e giù e le bocche di tutti erano secche come deserti.

“ A tutti i presenti ad eccezione dei signori Fox e Wood consiglio caldamente di lasciare la sala ORA! “ disse Moses ringhiando. Tutti a parte i diretti interpellati seguirono il consiglio del Comandante.

“ CHE COSA STA SUCCEDENDO QUI? “ chiese Moses alzando la voce.

“ Signore, possiamo spigare. “ si apprestò a dire Lucius ritrovata la compostezza.

“ Sará meglio per lei signor Fox. Che diavolo vi succede signori? Siete degli ufficiali della flotta stellare diamine! Doveste essere di esempio per tutti, ed è questa l’immagine che volete dare? “

“ Signore, io e il signor Fox stavamo solo avendo un leggero scambio di idee. “ cercò di minimizzare Wood.

“ Ah si? Un leggero scambio di idee dice? La sua mano non credo sia d’accordo con voi signor Wood. Santo cielo mi sembra di avere a che fare con i bambini dell’asilo. Mi sembrava di essere stato chiaro quando ci siamo conosciuti, signori: cercavo uomini dal sangue freddo, con un minimo di fegato. Ma a quanto pare devo essermi sbagliato nel selezionare il capo ingegnere e l’ufficiale scientifico! Ditemi signori mi sono sbagliato? “

“ No signore! “ Risposero gli ufficiali all’unisono.

“ Fatemi un altro colpo di testa del genere e vi giuro che non solo vi ritroverete senza lavoro ma dovrete trainare voi stessi questa dannata nave fuori da questo quadrante fino a casa! “ 

Per quanto improbabile fosse l’affermazione del Comandante, sapevano però come Moses avrebbe reso loro la vita. Si limitarono ad annuire con la testa.

“ Ora andate fuori dalla mia vista! “

Wood e Fox uscirono dalla porta e si diressero ai rispettivi reparti senza fiatare.

Nauvoo - Area di sorveglianza
24.07.2398 - Ore 09:35

Nimue stava fissando intensamente lo schermo passando da una camera di sorveglianza ad un’altra cercando di tenere inquadrata la figura di Elaina. Non si accorse nemmeno di star accarezzando lo schermo. Trasalì sentendo le porte aprirsi.

“Sorella Nimue, ci sono aggiornamenti? “ 

“ No fratello capitano. Il monitoraggio dei soggetti è come sempre costante e non sembra stiano cercando un modo per fuggire. Il nostro piano sta funzionando. Avevamo ragione a soggiogare le loro menti con i vizi capitali predominanti, sembra che assopiscano il loro senso di libertà. “ 

“ Molto bene. E per quanto riguarda la crescita controllata della dottoressa Tarev? “ 
“ Dagli esami effettuati sembra che lo sviluppo stia avvenendo con regolarità e senza complicazioni. Dovremo portare ancora pazienza ma presto avremo modo di studiare la creatura sia a livello genetico che riproduttivo. “ disse Nimue con tono piatto.

“ Portatemi la dottoressa Tarev nel mio alloggio per cena. Voglio conoscere colei che ci condurrà alla vittoria. “

Nauvoo - Area delle donne
24.07.2398 - Ore 14.00

“Diciamo che una nave così grande non possa andare ad una velocità di curvatura troppo elevata. E da quanto abbiamo visto deve fermarsi e scaricare le particelle che non riescono a trasformare dopo la scissione dei cristalli di dilitio dopo ogni salto. Approssimativamente potremmo essere qua. “ disse Sarah indicando la cartina stilizzata a mano.

“ Avrebbe senso ma se avessimo superato un qualche tunnel spaziale? Comunque non sapremmo in quale quadrante ci stanno portando…” disse Fonzal.

“ e forse i nostri non ci stanno nemmeno cercando nel posto giusto. Siamo condannate. “

“ Guardiamarina dov’è finito lo spirito ottimista? “ disse Elaina accarezzandosi il pancione.

“ Ha ragione dottoressa mi scusi… È che questa gabbia dorata mi sta facendo impazzire…” Disse la boliana portandosi le mani al viso.

La conversazione fu interrotta dall’arrivo di Nimue. 

“ Buonasera signore. Dottoressa Tarev il capitano Bagtar desidera la sua compagnia questa sera a cena nella sua cabina. “ disse la giovane Aetos porgendole una scatola contenente un abito da sera fatto su misura per lei.

“ Non ho molta fame. Dica al suo capitano che rifiuto l’invito. “ rispose Elaina secca.

“ Mi scusi, forse mi sono espressa male. Non era un invito. “ 

Nave degli Aetos - Area delle donne
24.07.2398 - Ore 19.45

Elaina nel suo semplice vestito da sera scuro stava ammirando la mastodontica mole della nave Aetos: dall’interno dell’ascensore in vetro notava chiaramente la forma cilindrica della nave. Gli Aetos per quanto avanzati in molti campi, come quello dell’occultamento, in altri erano indietro rispetto alla flotta stellare. Non impiegavano piastre gravitazionali per simulare la gravità sui vari ponti della nave ma al contrario utilizzavano un sistema di rotazione continuo dell’enorme corpo cilindrico dell’astronave.

“ La rotazione è assicurata dalla spinta dei nostri motori” diceva Nimue distratta.

Ma Elaina era distratta dall’ambiente circostante e la voce di Nimue era lontana. Pensava alle circostanze, a quanto sarebbe stato bello ammirare insieme ad Alex l’imponenza di quella struttura, ascoltare le storie dei membri dell’equipaggio. In quel momento si sentì terribilmente sola.

Le porte dell’ascensore si aprirono: di fronte alle due ragazze e alle guardie di scorta per la sicurezza vi era la lunga scala che conduceva al ponte di comando e all’ufficio del capitano. Vi era gente che saliva e scendeva di fretta per presentare i rapporti delle varie sezioni della nave. Lungo la scala vi erano monitor con immagini che ruotavano mostrando l’immensità del vuoto dello spazio e successivamente il riepilogo dello stato dei sistemi principali. Per un attimo riuscì a scorgere lo stato della rotta su uno dei monitor ed erano circa a metà della linea tratteggiata sulla cartina.
Arrivati in cima alla scalinata il ponte si presentò come una grande stanza circolare dove al centro vi era un livello leggermente rialzato con un tavolo quadrato con schermi oleografici per visualizzare il flusso di informazioni proveniente dai reparti della nave. Quando Elaina entrò per un momento si ritrovò con una dozzina di occhi puntati su di lei. 

“ Dottoressa Tarev! Quale onore! Sono il capitano Bagtar, molto onorato. Grazie per aver accettato il mio invito. “ disse Bagtar baciandole la mano.

“ non avevo molta scelta… “ disse lei ritraendo il braccio.

“ Temevo non avrebbe accettato di incontrarmi. La prego mi segua, mangeremo lontani da occhi indiscreti nel mio ufficio. “ 

L’ufficio di Bagtar era ricco di soprammobili di vario tipo. Al centro della stanza vi era un tavolo apparecchiato per due persone e i camerieri erano in piedi sull’attenti in attesa che i commensali si accomodassero. 

Il capitano scostò la sedia per permettere ad Elaina di sedersi. Subito un cameriere le mise nel piatto un enorme bistecca con quella che sembrava verdura di vario tipo.

“ Come dite voi? Apprezzate il vostro pasto? “ Chiese Bagtar curioso.

“ Veramente è solo buon appetito ma in questo caso credo che non sarà tanto piacevole. “ disse ElaIna freddamente.

“ Ci dispiace per i nostri modi ma appena si è presentata l’opportunità abbiamo dovuto agire. Immagino lei abbia molte domande. “ disse Bagtar porgendosi in avanti e incrociando le mani.

“ Non molte, solo una: perché? “ 

“ Perché da popolo Pacifico quale siamo vi abbiamo traditi in questo modo? Perché vi abbiamo rapito? Perché solo voi donne? Mi sarei aspettato una domanda più mirata. “ disse lui con una punta di delusione alzandosi e andando a guardare un oggetto sopra ad una grande credenza. Elaina stava osservando il piatto di fronte a lei e prese il coltello dalla punta rotonda e lo strinse nel suo tovagliolo.

“ questo è un manufatto che la nostra nave, la grande Nauvoo, ha recuperato durante il suo lungo viaggio. È stato trovato alle pendici di un vulcano attivo. È materiale durissimo ma allo stesso tempo possiede delle caratteristiche uniche, sopporta perfettamente il calore, più del carbonio. I miei scienziati credono si tratti di una fusione di due tipi di materiali presenti in quella zona vulcanica. Notevole vero?”

Elaina rimase impassibile.

“ Vede dottoressa la razza degli Aetos è molto antica… e come tutte le razze antiche quando ha cominciato a muovere i primi passi nel grande universo che circonda noi tutti abbiamo commesso tanti errori, imparando da alcuni e pagandone il prezzo. Ma certi prezzi sono troppo alti…
Molto tempo fa dopo una sanguinosissima guerra che aveva tirato fuori il peggio di noi, i migliori di noi che ne uscirono decisero che mai più dovesse ripetersi una tale barbarie. Si dedicarono quindi alla ricerca della cooperazione tra le varie etnie Aetos unificandole sotto un’unica bandiera. Inutile dire che per quanto il pensiero fosse audace e carico di buone intenzioni non durò a lungo. Eravamo troppo diversi e le nostre differenze ci divisero ogni giorno sempre più. Inventammo modi terribili per combatterci fino a compiere il più tragico degli omicidi: infantile. Sul nostro pianeta Natale vennero sparsi virus genetici che attaccavano solo persone corrispondenti ad una certa fascia di età, fino a quando rimasero solo i vecchi. “

I pensieri carichi di tristezza che Elaina percepiva le fecero portare istintivamente le mani sul suo ventre è un nodo le si strinse in gola.

“ non potendo generare nuovi soldati per perorare le nostre cause decidemmo quindi di intraprendere una strada che poi ci avrebbe portato alla rovina: la clonazione. Eravamo sufficientemente progrediti è sufficientemente arrabbiati per sperimentare vari tipi di combinazioni genetiche sfornando eserciti di gusci su cui potevamo scaricare le nostre coscienze a nostro piacimento. Ogni volta che creavamo un nuovo tipo di soldato più forte o più veloce un pezzo della nostra anima veniva spazzato via. Ci stavamo sostituendo a Madre natura. “

Il capitano fece una breve pausa

“ eravamo convinti di aver ottenuto l’immortalità quando scoprimmo come clonarci in maniera efficiente. Ma il processo non era esente da difetti. L’eccessivo utilizzo della clonazione causò un forte danneggiamento e degradazione del genoma Aetos. Con il tempo le nuove generazioni di cloni hanno perso la capacità di riprodursi in maniera normale, perdendo tutti i piaceri derivanti l’innamorarsi e fare figli. Ma cosa ben più peggiore i nostri gusci stanno perdendo efficacia e il loro ciclo vitale è sempre più breve. Solo questo l’ho sostituito meno di 10 giorni fa. “

“ Noi vi serviamo come incubatori per i vostri esperimenti. “ disse Elaina con ansia crescente.

“ Non solo, crediamo che nel suo gene betazioide umano vi sia la chiave per poter stabilizzare e ricercare il nostro gene analizzando le catene proteiniche nel dna nelle prime settimane di vita. “

“ Avete intenzione di rendere mio figlio una cavia per i vostri pazzi esperimenti? “ disse Elaina alzandosi in piedi e alzando la voce.

“ Pazzi? Se il voler vincere una guerra e porre fine ad un massacro e al contempo salvare la nostra razza è pazzia, allora si sono colpevole! Ma ormai non importa più… tuo figlio è la chiave per il futuro degli Aetos e finalmente potremo eliminare coloro che ostacolano la grandezza degli Aetos!



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