[Stml14] [STML14] [06.10] [FOX] Una fiaccola nel buio

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Dom 3 Giu 2018 14:18:55 CEST


Buongiorno e buona domenica a tutti! Chiedo scusa se il brano arriva in 
ritardo ma e' stata una settimana turbolenta. Spero vi piaccia.

Stefano

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Luna di Marallax 3C
Luogo Sconosciuto
12 Gennaio 2398 – ore 23.40
L’uomo in salopette era inginocchiato in un’angolo della stanza 
illuminata da una fioca luce di emergenza che sfarfallava sopra 
l’arrugginita porta di ferro che permetteva l’ingresso alla camera e da 
varie candele disposte a cerchio intorno a lui.
Nelle sue mani macchiate dalla sporcizia stringeva con forza un vecchio 
libro rilegato in pelle tanto da farsi sbiadire le nocche e mettere in 
risalto il sangue rappreso sotto le sue unghie: le sue labbra si 
muovevano lentamente recitando il mantra che il suo maestro gli aveva 
insegnato per tenere a bada la voce: quando recitava quelle parole 
sentiva il frastuono nella sua testa affievolersi un po’, quel tanto che 
bastava per rendergli un momento di tregua e dal farlo desistere dal 
piantarsi il primo oggetto che gli sarebbe capitato a tiro nel cranio 
per far cessare il brusio.
La sua cantilena venne interrotta dal rumore sordo della pesante porta 
che si apriva. Con uno scatto felino lui balzo’ in piedi in posizione di 
attacco, la luce fioca gli permise di mettere a fuoco a malapena la 
figura in abito scuro che si ergeva dinanzi alla porta. Una lunga 
sciarpa dorata risplendeva alla luce delle candele. Osservando quel 
tenue bagliore per un attimo la mente di Madsen ebbe un flash rievocando 
i ricordi impressi a fuoco nella sua testa: senti’ il brusio delle voci 
che parlavano la strana lingua del suo Signore aumentare prima che le 
immagini delle terribili barbarie a cui veniva sottoposto gli 
spuntassero davanti agli occhi. Ricordava come l’uomo dalla lunga 
sciarpa dorata venisse a portargli un po’ di conforto e ad indicargli la 
via fuori dall’oscurita’ pero’ per quanto cercasse di sforzarsi i 
ricordi sbiadivano e il volto dell’uomo suo salvatore non riusciva a 
metterlo a fuoco. Ma all’improvviso un bagliore di odio si accese negli 
occhi di Madsen
““ Smettila! Blasfemo! “ Come osi tu impersonare nostro Signore? 
Peccatore! Devo purificarti dallo scempio che stai commettendo! “ disse 
lui rabbioso.
Ari Lyenn accese il dispositivo di controllo neurale sopra il suo 
orecchio e chiuse gli occhi concentrando i sui pensieri verso Madsen che 
stava avanzando contro di lui .
“ ...e non vi sara’ piu’ maledizione. Il trono di Dio e dell’Agnello 
sara’ in mezzo a noi e i suoi servi l’adoreranno. Vedranno la sua faccia 
e porteranno il suo nome sulla fronte “. Madsen si strinse la testa fra 
le mani. Madsen a un passo da Lyenn si accasciò in ginocchio si mise a 
piangere.
“Lei?! Era davvero lei il mio Maestro?! Non ne ero consapevole, la prego 
mi perdoni mio signore, mia guida!”
Ari Lyenn con somma commozione per il suo adepto gli mise una mano sulla 
testa:
“ Mio discepolo, mio angelo caduto, non temere. Sei stato bravo, hai 
diffuso il verbo della purificazione come tramandato dalle sacre 
scritture. Hai estirpato le fonti del male che faceva serpeggiare cancro 
tra i credenti. “
Cary al sentire la voce di Lyenn si strinse forte la testa.
“ Perche’? Perche’ la sento sempre? A volte penso di non essere degno 
della sua parola! Non apprezzo abbastanza la sua verita’ che lei cerca 
di infondermi nelle mia testa.”
“ E’ naturale che tu mi senta sempre, siamo legati nell’anima nel grande 
spazio divino. Condividiamo tutto, anche i nostri pensieri. Stai 
compiendo il disegno che avevo preparato per te: purificando le anime di 
chi ti ha tradito stai acquisendo il potere necessario per estirpare i 
tuoi peccati e sconfiggere il male che e’ in mio figlio! Lui e’ la 
chiave del disegno. Aveva perso la retta via da troppo tempo, vedevo la 
luce del demonio nei suoi occhi e la sua innocenza lasciare il suo corpo 
come il fuoco consuma la cera di una candela. “
Lyenn raccolse da terra una delle candele e passo’ le dita sulla cera 
malleabile fino ad arrivare alla fiamma incandescente provocandosi una 
scottatura alla nocca il cui dolore arrivo’ dritto al cervello 
provocandogli un’ondata di piacere perverso. Si mosse verso la grata che 
dava su una nicchia della stanza e guardo’ Radenn seminudo legato al 
lettino della sua minuscola prigione: il ragazzo era in totale stato di 
trance e gli occhi fissavano il vuoto. Diverse sacche di liquidi 
colorati erano disposte intorno a lui e terminavano in aghi conficcati 
nelle sue braccia.
A quel punto Ari gli sussurro’ tra le sbarre: “ Figlio mio, mi senti? 
Non volevo questo per te. Volevo che tu stessi al mio fianco per portare 
la purificazione tra gli infedeli e i miscredenti. L’amore che provo per 
te e’ immenso, guarirai presto. Resisti e combatti l’oscurita’! “
Radenn riusci’ solo ad aprire leggermente la bocca storta e giro’ per un 
secondo il suo sguardo verso suo padre.
Ritrovata la compostezza, con tono solenne Ari si rivolse di nuovo a Madsen:
“ Ora serve che tu compia l’atto finale! Ricordi le parole? Il terzo 
angelo verso’ la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti e le acque 
diventarono sangue. Udii l’angelo delle acque che diceva: << Sei giusto, 
tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver cosi’ giudicato. Essi hanno 
versato il sangue dei santi e dei profeti e tu hai dato loro sangue da 
bere. E’ quello che meritano>> E udii dall’altare la voce che diceva... “
Il Soggetto Sei alzo’ la testa e con gli occhi colmi di lacrime guardo’ 
Lyenn pronunciando in eco a lui le parole: “ Si, o Signore, Dio 
onnipotente, veritieri e giusti sono i tuoi giudizi”.

USS Raziel
Ponte 3 – Stiva 2 – (sala ologrammi)
13 Gennaio 2398 – ore 09.00
Tutti gli ufficiali superiori della Raziel stavano chini sui documenti e 
sopra i loro dpadd per cercare di mettere in ordine tutti i pezzi del 
puzzle che avevano di fronte. Alla fine fu Wood a rompere il silenzio:
“ Quindi partiamo da cosa sappiamo: Ari Lyenn, grande industriale, si 
arrichisce dal niente con le estrazioni minerarie. Prima di lui si sa 
poco o nulla, solo che e’ un grande esperto di letteratura antica e 
collezionista di testi religiosi di SOL III ...”
“ ... Sappiamo che ha investito ingenti somme di denaro nel progetto 
Northern-Line insieme al dottor Amos e al Generale Brabinov da come 
possiamo desumere dalla fotografia rinvenuta nel Caveau della Villa...” 
gli fece eco Lucius.
“ Sappiamo inoltre che vi e’ una corrispondenza con Ari Lyenn dal 
materiale genetico rinvenuto sul cadavere di Lindey, il che potrebbe 
essere sufficiente per portarlo sotto i riflettori e incastrarlo per il 
suo omicidio con il rischio pero’ non poterlo collegare alle altre 
vittime vista la scarsita’ di prove. “ incalzo’ Elaina.
“ Abbiamo dei riscontri sulle altre persone nella fotografia? “ chiese 
Moses massaggiandosi le tempie.
Sarah digito’ qualcosa sulla sua tastiera virtuale per richiamare i 
risultati dei suoi programmi impegnati incessantemente nell’intrecciare 
tutti i dati a loro disposizione e nel cercare in tutti i Database 
possibili riscontri facciali.
“ No signore, ancora niente, ma il programma euristico di riconoscimento 
facciale ci sta dando dentro. Posso velocizzare la ricerca ma non credo 
possa servire.. “ non riusci’ a finire la frase che una serie di allarmi 
comparvero sugli schermi in sala.
“ Abbiamo un riscontro! “ disse Sara alzandosi di scatto. Al centro del 
loro tavolo comparvero le fototessere di un uomo e di una donna sulla 
cinquantina.
“ Chi sono questi due? “ chiese Chase.
“ Secondo la scheda sono Varis e Thia Everwood. Il programma di 
riconoscimento a trovato una corrispondenza del 96% con Varis Everwood 
tenendo conto delle imperfezioni della fotografia e dell’invecchiamento 
dal momento dello scatto. Queste foto vengono dagli identificativi presi 
allo spazioporto di Marallax.“
“ Chi diavolo sono? Sembrano una coppia di nonni in pensione... “ disse 
Moses
“ La cosa strana e’ che le loro ID Card sono state inserite nel sistema 
solo pochi giorni fa... Prima di loro non si sapeva nulla. “
“ Mi rimangio quello che ho detto sui nonni.. Mai giudicare un libro 
dalla copertina. “
“ Al momento sono in stato di fermo allo spazio porto appunto per 
mancate corrispondenze con i database federali. Stanno facendo dei 
controlli e saranno interrogati per verificare le loro identita’ “
“ Dobbiamo riuscire ad interrogarli prima di Larinos e la sua banda di 
buffoni”

Oruka – Spazioporto secondario di Marallax 2C
Sala interrogatori della Polizia di confine
13 Gennaio 2398 – ore 12.00
Abbot era in preda al panico. Andava avanti e indietro per la stanza 
girando intorno al tavolo di metallo sudando freddo e fermandosi ad 
imprecare contro il se stesso riflesso nella parete di vetro.
“Maledizione a quelle id card! Avrei dovuto prestare piu’ attenzione e 
non fidarmi dei miei vecchi contatti... Sono tutti dei venduti!“
Lucinda era in stato catatonico. Il suo labbro inferiore tremava e una 
lacrima gli scendeva sul viso.
“ Ward che ci succedera’ ora? Non sono pronta a morire“
“ Zitta sciocca! Ci stanno registrando, e comunque se ci trovano la 
morte sara’ il nostro ultimo pensiero. “
Ebbero un sussulto quando la porta della stanza interrogatori si apri’. 
Entro’ un poliziotto di mezza eta’ dall’aspetto tonico: aveva il cranio 
rasato e una folta barba nera con striature bianche alle basette. Sotto 
l’occhio sinistro aveva una placca di metallo ad L solcata 
perpendicolarmente una lunga cicatrice che gli attraversava l’occhio. 
Nella mano stringeva un fascicolo che butto’ con noia sul tavolo.
“ Signori Everwood, sono il detective Heath. Ho in gestione il vostro 
caso. A quanto pare ci sono alcuni problemi con le vostre ID card: per 
quanto sembrino in regola, di fatto non vi e’ traccia nel sistema fino a 
pochi giorni fa. Solitamente non e’ un problema, puo’ capitare che vi 
siano alcune incongruenze nel sistema ma visti gli avvenimenti delle 
ultime settimane i miei colleghi ed io preferiamo effettuare qualche 
controllo in piu’, ci scusiamo per il disagio che vi stiamo arrecando. 
Vorrei farvi qualche domanda per verificare le vostre identita’... “
Abbot a quel punto sbotto’: “ Disagio? Lei viene a parlarci di disagio? 
E’ inaccettabile! Siamo rispettabili cittadini che hanno sempre seguito 
le regole e servito il loro pianeta osservando le leggi e questo e’ il 
ringraziamento? Perdete tempo a fare controlli su due innocui anziani in 
pensione invece di pattugliare le strade e... “ lo sproloquio venne 
interrotto una pesante bussata alla porta.
“ Signori scusatemi. “ Black si alzo’ e usci dalla stanza chiudendosi la 
porta alle spalle tenendo la mano sulla maniglia.
“ Che c’e’? Non vedete che sono nel mezzo di un interrogatorio? “ chiese 
lui al poliziotto in tono scocciato.
“ Una telefonata per lei detective dicono che sia urgente ”.
“ Si e’ presentato? “
“ No signore, ha solo detto che doveva parlare urgentemente con lei e 
che se fosse stato scettico avrei dovuto riferirle questo messaggio: << 
Ogun>> “.
Sul viso del detective si allargo un piccolo sorriso.
“ Ok ho capito. Passamelo all’intercom”
Dalla sua tasca prese un auricolare e se lo mise all’orecchio. Per non 
essere disturbato si chiuse dentro la stanza che guardava la sala 
interrogatori dei Everwood.
=^= Chiamata in entrata, accetta? =^=
“ Accettata. “ Passo’ qualche secondo e poi la voce di Moses prese a 
fluire nel gracchiante auricolare.
“ Aaren Ogun Heath, come te la passi vecchio mio? “
“ Frank! Chi non muore si rivede, non me la passo male: una bottiglia di 
whisky ogni tanto e qualche sigaretta anche se sto cercando di smettere 
di fumare. E te vecchio orso come te la passi? “
“ Sono dietro ad una scrivania a compilare scartoffie come sempre. Sai 
che sono un tipo tranquillo “
Aaren si lascio’ andare ad una grassa risata “ Se tu sei un tipo 
tranquillo, io sono una vecchia pantofolaia”
“Hai proprio ragione Aaren, sei proprio una dolce donna anziana in 
ciabatte.” rispose Moses ridacchiando.
Dopo una pausa di un paio di secondi Aaren ritorno’ serio. “ Frank per 
quanto mi piaccia parlare con te immagino che tu non ti sia scomodato 
solo per parlare con un vecchio amico”

“ Hai ragione, avrei un favore da chiederti. Sai qualcosa di un paio di 
coniugi che si fanno chiamare Everwood? “
“ Ne so qualcosa nella misura in cui mi dici cosa sai tu. Perche’ ti 
interessano un paio di anziani? Cos’e’ ora gestisci una casa di riposo? “
“ Mi piacerebbe ma... “
“ ... ma non puoi dirmelo. Lo so come funziona questo lavoro. C’entra 
qualcosa con tutto il casino che sta succedendo su Marallax 3C? “
“ Come hai detto tu, sai come vanno queste cose. Diciamo che hanno 
suscitato il mio interesse. Prendilo come la riscossione del favore che 
mi devi. “
“ Si un favore che risale a 20 anni fa. Queste cose non cadono in 
prescrizione? “
“ Ti piacerebbe caro mio”
“ Cosa vuoi che faccia? “
“ Nulla di illegale, solo rallentali un po’, fai tutti i controlli anche 
quelli non essenziali. Fai i controlli che devi fare in maniera 
approfondita e far si che siano sotto osservazione. Capito che intendo? “
“ Ho capito, vediamo che posso fare. Diciamo che siamo pari ora”
“ Vedremo. Grazie Ogun”
“ Aaren chiudo.”

USS Raziel
Ponte 3 – Stiva 2
13 Gennaio 2398 – Contemporaneamente
“ Possiamo fidarci? “ chiese Hazyel con il sopracciglio alzato.
“ Mpf, certo. Ci siamo coperti le spalle a vicenda in un’altra vita. E’ 
un brav’uomo, a volte si fa prendere un po’ la mano ma e’ un segugio 
incredibile, per questo l’abbiamo soprannominato Ogun: nella storia 
della tribu’ africana degli Yoruba, era la divinita’ che presiedeva alla 
caccia... e quando lui punta la preda in un modo o nell’altro riesce 
sempre a stanarla. . “

Marallax 3C – Yumax City
Lyenn Tower - Rooftop
14 Gennaio 2398 08.00
Cary Madsen era stretto nella sua tuta da lavoro a fianco dei suoi tre 
colleghi. Aveva la fronte appoggiata al finestrino dell’air cargo che 
stava depositando due container sul tetto della Lyenn Tower, uno dei 
centri economici e commerciali più importanti di Yumax City.
Il direttore lavori dei lavori stava parlando, ma lui non lo ascoltava: 
era troppo concentrato sul contenuto del container 2. La voce nella sua 
testa stava ripassando la fase finale. Brividi di piacere percorsero la 
sua schiena e un leggero sorriso si dipinse sul suo viso.
Una volta depositati i due container fu il turno degli uomini:
“ Bene ragazzi so che per voi questi lavori sono nuovi ma vedrete che 
sara’ una passeggiata se seguirete le mie istruzioni. Dobbiamo 
installare i nuovi filtri nelle centrali termiche del palazzo. 
Comincieremo innanzitutto nel verificare le reali condizioni piano per 
piano predisponendo l’attrezzatura. “ recitava il direttore lavori.
Madsen scese per ultimo dal cargo e attese fino a che questo non fosse 
abbastanza lontano per estrarre dalla sua borsa due affilatissimi 
coltelli e con un balzo felino recise le arterie principali dei tecnici 
che in quel momento gli stavano dando le spalle.
In pochi minuti il rantolo degli uomini cesso’ e Madsen si inginocchio’ 
di fronte a loro:
“ Che voi possiate essere benedetti e accolti nelle braccia del grande 
Dio onnipotente”
Strappo’ la tessera magnetica dalla sua cintura e apri’ i due container. 
Prese un piede di porco da una delle rastrelliere appese al muro del 
container e fece leva per aprire una delle casse: con nervosismo getto’ 
fuori i materiali fino ad arrivare al finto fondo della cassa. Una volta 
rimosso il pannello decine di fialette verdi illuminate dal sole 
mattutino scintillarono e il volto si dipinse di color smeraldo.
“ finalmente non saro’ piu’ solo... Tutti potremo ascendere! “ Girando 
la testa verso la capsula medica di trasporto cerco’ lo sguardo di 
Radenn “ Compreso tu, figlio di Dio. Ci assolverai dai nostri peccati e 
diverrai la nostra guida”
-------------- parte successiva --------------
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