[Stml14] 10.00 - Prince - La rete bruciata - revisione
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Mer 11 Dic 2019 08:01:20 CET
Buongiorno a tutti, come noterete c'è stato un periodo lungo di silenzio in
lista, dovuto al fatto che occorreva comprendere l'uso della rete
miceliare. Io per prima, non avendo visto Discovery abbastanza, non sono
per niente ferrata sull'argomento e l'utilizzo di qualcosa di canon senza
adeguata "informazione" mi preoccupava molto. Senza contare che nella
versione che avevo visto con Silvia inizialmente avevamo usato
"l'elettricità" ai nostri scopi, non ponendo la giusta attenzione, mea
culpa, al fatto che in passato era stato scritto che bastava energia
statica a ridare dinamismo ai polimeri dando solidità a ciò che gli stessi
andavano formando. Spero di aver scritto in maniera elementare e corretta
una cosa tendente allo scientifico. Perdonatemi se non è così.
Fatta questa premessa, ho chiesto a Franco in primis (autore della
revisione) di darmi una mano al fine di non invadere il campo di Discovery,
rimanendo tangenti eventualmente alla questione rete miceliare e studiando
un modo per uscirne senza combinare casini o creare yati con il canon (per
lo meno come lo conosciamo / conoscete fino ad ora seguendo Discovery).
Ringrazio quindi tantissimo lui per l'opera svolta, così come Silvia per
avermi ridato carta bianca ed anche Ilenia che ha offerto consigli o punti
di vista alternativi al fine di permettere di inquadrare meglio la
situazione e trovarne una quadra che potesse filare sia con il pregresso
nostro sia con la serie Netflix.
Vi chiederei di rileggere tutti il brano (in tempi umani, vero Fede?) in
modo da poter passare il turno il prima possibile al prossimo in lista.
Grazie mille
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*Brano: 10.00*
*Titolo: La rete bruciata*
*Autore: Tenente Atena Prince (SiBi)*
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*Base Stellare K-4 “Empireo”*
*Ponte 27 - Laboratori Scientifici ad accesso ristretto: materiali
pericolosi*
*21 novembre 2399 - ore 09.10*
Una camera stagna stava al centro della stanza.
Dietro l’alluminio trasparente e campi di forza protettivi si trovava una
delle *misteriose *scatole disperdi polvere.
Il Consiglio dei Nove era stato informato della pericolosità di quella
capillare distribuzione quasi casuale di casse ovunque fra depositi,
magazzini ed uffici *di stoccaggio* della Flotta Stellare: una potenziale
rete di microspie non rilevabili attraverso le consuete strumentazioni di
bonifica.
Tramite una serie di escamotage messi in atto dalla Contrammiraglia
Tellarite Frashlar, in quei mesi, le collocazioni più rischiose erano state
rimosse.. un trasferimento d’ufficio qui, una ristrutturazione là.. le
motivazioni erano le più disparate, ma decisamente realistiche ed a prova
di controllo eventuale da parte di qualche accolito di Jak’Al.
La rete miceliare artificiale messa in atto dal criminale era ancora in
piedi, ma era stata in tal modo depotenziata e l’ordine dato ad Empireo era
di capirne di più su quella tecnologia, prima di procedere alla distruzione
completa di tutte le casse rinvenute *e l'eliminazione dei residui di
polvere ormai sparsi ovunque*.
Si trattava di una disposizione sensata ed opportuna dal lato pratico e che
aveva accolto l’approvazione più o meno espressa da parte di molti, in
primis il Comandante Moses, ma che aveva fatto storcere il naso soprattutto
a Wood ed alla sezione scientifica.
Che vantaggio poteva esserci nel distruggere le decine e decine di scatole
che avevano recuperato quando potevano essercene in giro ancora centinaia
di cui nessuno sarebbe mai stato a conoscenza?
Ne aveva parlato col Capitano; come per Moses, anche ad Hazyel quella rete *di
microspie *non andava per niente a genio.. sapeva che setacciare l’intera
Federazione era un’impresa impossibile e, comunque, anche aver bonificato
una zona, non avrebbe impedito all’organizzazione di Jak’al di piazzare
un’altra serie di casse col medesimo scopo in un altro momento.
Avevano convenuto che era necessario *arrivare alla fonte del
problema*, possibilmente
distruggendo in un unico momento*,* *tutto quello che si trovava all'altro
capo del microfono... probabilmente dei computer che ricevevano ed
elaboravano le informazioni carpite dalle riceventi ambientali in qui
quella polvere si trasformavano.*
Certo Jak’al avrebbe potuto proseguire nello studio e nell’evoluzione delle
casse, ma non avrebbe più potuto ricreare ex novo una rete spionistica
usando gli stessi principi e presupposti come quella ideata ed, ormai,
scoperta.
Un fattore giocava a loro favore, qualcosa che Wood aveva capito dopo aver
studiato il materiale secretato scoperto dal Guardiamarina Mouser: la rete
miceliale era tutta collegata, pertanto qualsiasi punto di uscita sarebbe
stato anche un punto di entrata per poterla navigare o mappare.
Con un po’ di fortuna, *avrebbero potuto trovare i punti di elaborazione e
da lì risalire al destinatario finale dei dati: lo stesso Jack'Al.*
Teoricamente, era un ottimo piano ed aveva riscontrato l’avvallo anche di
Moses con qualche brontolio.
Brontolii che erano diventati mugugni, per poi salire di grado ed intensità
col passare del tempo, l’assenza di risultati ed il peggiorare dell’umore
del Primo Ufficiale.
In quei mesi, infatti, la squadra di Wood stava conducendo decine di
esperimenti, ma non aveva mai fatto grossi progressi, se non quello di
riuscire ad attivare parzialmente la rete del micelio.
*Erano finalmente giunti a capire il funzionamento della polvere. Per
creare un microfono era necessario un agglomerato di polvere di 5000
granelli, più o meno la quantità presente in una clessidra da un minuto. La
sua massa attirava la rete miceliale provocando una fioritura dal
subspazio, in quel momento la polvere veniva inglobata dal fungo a scopo
nutritivo... era quello il colpo di genio degli scenziati al soldo di
Jack'Al, una volta che la polvere entrava nella rete miceliale si trovava,
per natura stessa della rete, ovunque nell'universo.*
*I punti di elaborazione, emettevano una qualche frequenza che attirava la
polvere fino a formare una strada all'interno della rete. Nel momento in
cui la polvere toccava il computer di elaborazione, riceveva una carica
elettrica che lo riportava alla sua forma precedente di polimero per poi
venir trasformato, data la sua capacità di assumere qualsiasi forma, in un
filo sottilissimo.*
*Ed ecco qua, i microfoni ambientali avevano il loro cablaggio diretto ai
computer di elaborazione dati... oltretutto sul cavo di polimero, veniva
emessa una radiazione che infastidiva il fungo. Questo, per difendersi,
ricopriva il cavo con una sorta di sostanza che rendeva il cavo ancora più
resistente e inappetivile per il micelio.*
*In pratica una rete artificiale all'interno della rete miceliale...
geniale.*
L’entusiasmo di Alexander per quel risultato gli si era consumato in gola
per l’estremamente scarso arco temporale di quel successo. Meno di un
secondo. Troppo poco per cercare di mappare la rete.
Ci avevano riprovato più volte, ma invano e l’ufficiale scientifico non
poteva più far finta di non sentire quella vocina che gli bisbigliava
all’orecchio che stava scadendo il tempo.
Dapprima era solo una sua proiezione mentale, una sorta di preoccupazione
di coscienza, poi era diventata reale assumendo il timbro vocale del capo
ingegnere; purtroppo negli esperimenti fatti avevano *consumato *tutte le
scatole che avevano requisito e che potevano essere usate senza destare
sospetti: *la polvere *nella camera stagna era *quello che rimaneva
del*l’ultima
scatola che avevano *e non ne era rimasta molta*.
*Purtroppo per loro replicare il polimero non pareva funzionare. Le casse
erano state programmate per assumere delle forme e questa programmazione,
qualsiasi fosse il sistema per farlo, non era replicabile... praticamente
potevano solo produrre della polvere inerte.*
*Un nuovo agglomerato di polvere era stato preparato nella camera, avevano
assistito alla fioritura e avevano verificato che la polvere si era
solidificata a formare il cavo di connessione, adesso non restava che
inviare un impulso sonoro per mappare la rete artificiale e scoprire
l'ubicazione dei computer... ma troppo poco era insignificante, troppo
poteva distruggere il cavo di polimero permettendo al fungo di nutrirsi
della polvere.*
“Pronti a scaricare 50 *decibel *nella camera” disse Wood controllando sul
monitor la reazione “ora!”
L’impulso *sonoro* *provocò una reazione nelle *spore che cominciarono a
brillare sempre più luminosamente.
“Reazione stabile.. forse riusciamo ad entrare nella rete” annunciò Fox
“Sono pronto ad attivare i dispositivi di navigazione bioneurale.. ok! *Il
nanodrone si è agganciato al cavo, *siamo dentro*, non ci resta che
permettere ai sensori di leggere la struttura della rete dall'interno della
rete meceliale*!!” esclamò elettrizzato Alexander all’indirizzo del compagno
Lucius non sollevò lo sguardo dalla consolle e questo riportò a zero
l’entusiasmo dell’ufficiale scientifico
“Dannazione non funziona! Sembra impossibile *seguire *i percorsi *della*
rete *artificiale nel *micelio”
“Rilevo oscillazione di energia. *I sensori stanno perdendo i dati
proveniente dal clone, probabilmente la sostanza che ricopre il cavo sta
impedendo le rilevazioni!*” riferì Elga Pavlov, la vice di Wood
“Dare altro impulso alla rete*,* 50 *decibel* Subito!”
Una seconda *onda sonora *attraversò la rete, ma l’aumento di *vibrazione*,
oltre a rendere *ancora *più luminose le spore *in fluttuazione nella
camera*, cominciò a bruciarle. *Probabilmente una sorta di reazione del
fungo all'eccitazione provocata dal suono.* Wood realizzò, in un istante,
che la loro ultima occasione di penetrare il segreto delle spore stava
svanendo e decise di tentare il tutto per tutto.
“Comandante, si sta bruciando!” urlò Fox guardandolo in attesa di una sua
decisione immediata.
“Aumentare a 500 *decibel*. Registrate ogni singolo dato! Scaricare!”
La potente scarica *sonora riverberò* attraversò la *camera stagna* bruciando
le spore e sparì nella rete miceliare.
Dieci secondi dopo, *quello che rimaneva dell'ultima* scatola *in loro
possesso*, *un mucchietto di polvere nerastra, *si era *ormai dissolta ed
era sparita nella rete miceliale.*
*Base Stellare K-4 “Empireo”*
*Ponte 10 - Centro di Controllo Operazioni di Volo*
*23 novembre 2399 - ore 18.01*
Wood, Mendel e Prince stavano lavorando alle diverse console, ma Alexander
si sentiva un tantino a disagio.
Si considerava, senza dubbio, un ufficiale brillante, molto al di sopra
della media e la scienza era la sua principale branca di interesse.
Diamine ci aveva dedicato tutta la vita, ma fortunatamente aveva anche
altri interessi e preoccupazioni: in quel momento, infatti, tra le altre
cose, stava pensando alla ciambella che aveva nascosto nel cassetto del suo
ufficio giusto in tempo per non essere beccato da Elaina. L’aveva dovuta
abbandonare e, oltre al timore di non vederla più al rientro, gli era anche
rimasta l’acquolina in bocca.
Inoltre, quando passava troppo tempo da solo in compagnia di Sarah ed
Atena, il suo amor proprio subiva dei tentennamenti: entrambe potevano
parlare per ore di questioni tecniche-scientifiche senza sentirne la
fatica, interagendo anche in binario con Cippy.
Mentalmente non poteva evitare un parallelismo fra lui ed Elga Pavlov, la
sua vice: anche i loro dialoghi scientifici erano interminabili, ma
intervallati da continue punzecchiature.
Era il loro modo per affrontare i problemi, senza farsi fagocitare dagli
stessi.
Chiunque si trovasse a parteciparvi, avrebbe anche potuto non capire nulla
della questione scientifica fine a sé stessa, così come delle loro
elucubrazioni a riguardo, ma si sarebbe goduto l’atmosfera di svago
creativo che circondava tutti i loro ragionamenti complessi.
Al contrario, sia Atena sia Sarah erano in grado di estraniarsi
completamente dal contesto inoltrandosi in complicate riflessioni
tecnologiche, di ingegno supportato da attenti studi pregressi, da
metodologie applicate ai processi scientifici e via dicendo.
In quei mesi, infatti, Alexander aveva scoperto che, dietro l’aspetto
schivo, burbero e marziale, la Prince poteva essere molto chiacchierona se
gli argomenti erano di natura strettamente tecnica e concernenti tutto ciò
che in maniera diretta, indiretta o tangente potesse riguardare la
navigazione, in ogni sua possibile sfaccettatura.
Ben altra storia appena si provava a cambiare argomento: l’aveva sentita
parlare di cose esterne al lavoro solo in presenza di Victoria e, anche in
quei casi, non più di due frasi.
“Tenente può correggere i parametri gravitazionali di mezzo grado? Andoria
non è ancora bene allineata al modello” disse la Mendel controllando i dati
sul suo monitor
“Eseguo. Allineamento ai parametri del modello di conversione ultimato”
rispose la Prince.
*L'ultima ondata sonora aveva rivelato migliaia di punti finali, punti in
cui si presumeva ci fossero degli agglomerati che fungevano da microfoni o
i computer di elaborazione. A seconda del riverbero di risposta erano
riusciti a distinguere i due diversi sistemi. I primi, più deboli erano la
stragrande maggioranza e sicuramente erano i microfoni ambientali della
rete di ascolto di Jack'Al.*
*I secondi, più evidenti, erano i computer. Il loro numero sembrava non
superare le cinque unità... il problema era costruire un modello che
calcolasse la distanza fra due punti in una rete che praticamente era
ovunque nello stesso momento.*
*L'idea del Tenente Prince, elaborata poi da Sarah, si basava calcolo della
distanza fra due punti conosciuti della rete, due microfoni ambientali dei
quali uno era quello creato da loro in laboratorio e l'altro in un
laboratorio sulla terra. Il modello era stato ingrandito per far combaciare
i due punti con le loro effettive locazioni.*
*Il coefficiente d'ingrandimento di quel** modello, veniva poi usato per
calcolare la posizione di tutti i punti della rete trovati. Non era un
sistema perfetto, ma almeno avevano un'idea approssimativa del sistema
stellare in cui si trovavano i punti.*
“E’ stato un lavoraccio convertire tutti i punti rilevati *dall'onda
sonora *in un modello della nostra galassia, ma, se tutto va come deve
andare, dovremmo rilevare sui vari pianeti la presenza *degli elaboratori
d'informazioni.* Mi è dispiaciuto però bruciare la rete miceliare
*artificiale*” tentò nuovamente Alexander di attivare una conversazione più
loquace
“Comandante, *ringrazi il cielo che non ha mandato in pezzi l'intera rete
miceliale ma solo quella artificiale, tremo al pensiero di cosa sarebbe
accaduto se il danno fosse stato fatto **alla *forma di vita alla base di
tutto ciò..” rispose Sarah con un mezzo sorriso riconoscendo lo sforzo
dell’ufficiale scientifico
“Il vero lavoraccio è stato allineare il modello sulla mappa della
galassia partendo
da *due soli* *punti conosciuti*” intervenne Atena con tono invariato, come
se non si fosse per niente accorta del tentativo complice dei due colleghi
“Beh direi che possiamo vedere se abbiamo avuto successo. Attiviamo il
modello” ordinò Wood alzando gli occhi al cielo rassegnato
*Base Stellare K-4 “Empireo”*
*Ponte 4 - Sala Riunioni Principale*
*23 novembre 2399 - ore 19.00*
Tutti gli ufficiali superiori stavano guardando il monitor alle spalle di
Wood.
La mappa della galassia era costellata di puntini rossi, alcuni molto
vicini riuniti in cluster. *Segno evidente che in quel sistema erano
presenti moltissimi microfoni ambientali.*
“Quanto siete sicuri di questi dati?”
“Beh.. c’è un discreto margine di errore Capitano, ma è il massimo che
abbiamo potuto fare e, sfortunatamente, non disponiamo di altri dati”
“Mmmpf.. abbiamo lavorato con molto meno di così, direi che è una buona
base di partenza per mettere un po’ di sale sulla coda di Jak’Al”
“Comandante stiamo parlando di oltre duecento sistemi stellari e almeno
quindici con la presenza di più scatole controllarli tutti sarà un incubo”
intervenne la Tarev strabuzzando gli occhi stupita
*"Quelli che vedete sono tutti i microfoni che abbiamo individuato, ma se
facciamo così..." Wood modificò alcuni parametri e sulla mappa rimasero
solo 5 puntini luminosi e tutti nei quadranti alfa e beta della galassia
"abbiamo solo quello che supponiamo essere i computer adibiti alla raccolta
di dati dei microfoni."*
“*Alcuni* potrebbero essere trappole. Non credo che uno furbo come Jak’Al
non abbia considerato la possibilità che la rete miceliare potesse essere
usata per rintracciarlo” aggiunse Terr pensieroso
“Mmmpf.. quei *cinque punti *potrebbero essere *su pianeti di classe demone
o in luoghi densamente popolati. Cr*edo *comunque* che il rischio valga la
candela” ribadì Moses col busto in avanti e i gomiti sul tavolo, una posa
che dava l’impressione di uno scatto imminente, scrutando con fare
indagatore i due colleghi perplessi e strappando un sorrisetto a Victoria.
Prima che quest’ultima potesse intervenire, lo fece il Capitano “Concordo
col Comandante Moses, un’occhiata a questi *punti *dobbiamo darla, anche
solo per controllare che i dati che abbiamo ricostruito siano corretti*, se
poi in quei computer troviamo dati che ci possono portare su una buona
pista tutto di guadagnato*. Tenente Prince, prepari una rotta *verso il più
vicino*. Tutti gli altri pronti sulla Raziel entro le 21.00. Andiamo a
vedere se, per una volta, siamo riusciti a prendere Jak’Al alla sprovvista”
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Capitano Hazyel
Ufficiale in Comando
Base Stellare K-4 "Empireo"
USS Raziel NCC-79016
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