[Stml14] 08.01 - Piccoli passi verso la normalità.. PARTE A

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Gio 3 Gen 2019 18:41:00 CET


Salve,
spiegazione.. ho mandato l'intero brano con una mail ma la lista non l'ha
presa bene.. il messaggio era troppo lungo ed essendo troppo pesante
richiedeva l'autorizzazione del moderatore.. per ovviare al problema ve lo
invio nuovamente ma lo divido in due mail diverse per alleggerirlo.. si,
forse è leggermente lungo.

Con questo brano spero di aver chiuso tutto ciò che era rimasto indietro
dal brano precedente (indagini / gravidanza / test psicoattitudinali /
trasferimento Chase).
Rimane come gestire il trasferimento di Naidoo che nel mio pezzo non viene
trattato (ipotizzo abbia a che fare con il teaser di Federico o che verrà
gestito successivamente).
Spero vi piaccia, buona lettura.
Ilenia


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Brano: 08.01

Titolo: Piccoli passi verso la normalità..

Autore: Tenente Comandante Elaina Tarev (Ilenia)

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USS Raziel - Ufficio del Capitano

28/09/2398 - Ore 18.36

Hazyel stava rileggendo alcuni rapporti, ma, per quanto si stesse
sforzando, continuava a rimanere fermo sulle stesse righe senza riuscire a
proseguire; alla fine si arrese: in quel momento, proprio non era in grado
di occuparsi delle possibili migliorie da apportare ai giunti di
alimentazione delle bobine secondarie delle gondole.

La disavventura Aetos era finita e, anche questa volta, era riuscito per
bravura e fortuna a riportare tutti i suoi uomini a casa, ma era stato
davvero un periodo estenuante.

Tutto era partito da quella strana vacanza: si era ripetuto più volte che
non aveva responsabilità per l’accaduto, fior fiore dei diplomatici
federali avevano valutato quella popolazione come un papabile alleato
federale, ma dentro di lui continuava a sentire il peso di aver permesso a
quella manica di folli di drogarli e rapire le donne, le sue donne.. il suo
equipaggio.

Avrebbe potuto accorgersene? Avrebbe potuto impedirlo?

Con il senno di poi dovette ammettere che, in effetti, il suo sesto senso
lo aveva fatto subodorare qualcosa; quello strano interesse degli Aetos
verso le donne, il loro continuo servilismo verso il gentil sesso lo aveva
fatto insospettire, ma, a suo tempo, aveva deciso che, probabilmente, era
tutto dovuto ai suoi preconcetti verso un popolo che sembrava voler ideare
un mondo simile a Risa, suo pianeta natale.

Se avesse dato retta a quei presentimenti, avrebbe potuto evitare tutto
quello? Possibile, non lo poteva sapere con certezza, tuttavia, se solo ci
avesse provato, avrebbe potuto evitare molte sofferenze a tutto
l’equipaggio.. Elaina, Sarah e Victoria avevano vissuto per dei mesi in
prigionia, senza sapere né dove si trovassero né se qualcuno le avrebbe mai
potute riportare a casa.

Aveva avuto modo di parlare più volte della loro esperienza sulla nave
degli Aetos, e, sebbene gli avessero più volte garantito che a nessuna di
loro era mai stato torto neppure un capello, la sensazione di non sapere
dove fossero le aveva spinte in una sorta di apatia il primo mese dopo il
rapimento e, solo in seguito, avevano trovato dentro di loro la forza di
tornare a sperare nella liberazione.

In particolare, Elaina aveva spesso espresso il rimpianto di aver vissuto
una gran parte della gravidanza in solitudine, lontana dal compagno, e
senza la possibilità di monitorare il proprio stato di salute o si sarebbe
immediatamente accorta che i feti erano improvvisamente diventati due.

Di contro anche il resto dell’equipaggio non se l’era vissuta molto meglio:
gli Aetos si erano dimostrati bravi a nascondersi, ogni tanto venivano
segnalati da qualche parte, ma la scarsità di informazioni aveva reso molto
frustrante l’intera operazione di ricerca.

A tutto ciò si doveva anche aggiungere il pessimo umore di Moses e, ancor
peggio, di Wood, che si erano visti portare via l’uno la figlioccia e
l’altro la compagna; in particolare, il secondo sembrava stare bene solo
mentre lavorava, mentre nel tempo libero il suo umore tendeva ad altalenare
fra momenti di pura collera ad attimi di completa apatia ed incapacità di
reagire.

Vi era stato poi il grande epilogo, con Elaina che aveva cacciato tutti gli
scienziati dal laboratorio solo per aver modo di parlare della sua
gravidanza con Alexander e con lui; era rimasto silenzioso quando sullo
schermo aveva visto apparire un secondo feto, silenzio che si era tramutato
in stupore quando aveva letto che si trattava di un bambino per metà
Betazoide e per metà Risiano.. era suo figlio, il suo primogenito.

Il suono del sensore della porta lo fece voltare verso l’entrata “Avanti..”
ripose in fretta i d-pad per poi sorridere a Victoria, mentre entrava nel
suo ufficio.

“Buongiorno, ti disturbo?”

Hazyel scosse il capo ancora sorridendo, Victoria era mancata molto anche a
lui, non solo a Moses, e le indicò una delle poltroncine che stavano di
fronte alla sua scrivania “Nessun disturbo, accomodati pure. Posso fare
qualcosa per te?”

“In verità sono io che vorrei poter fare qualcosa per te..” Victoria
osservava Hazyel con sguardo dolce, ma al contempo indagatore “Ho come
l’impressione che tu sia preoccupato, vorrei capirne il perché”

Hazyel scosse il capo “Sarò onesto, non sono pienamente convinto della
necessità di sottoporre tutto l’equipaggio allo stress di una verifica
psico-attitudinale appena rientrati su Sol III”

“E’ una prassi consolidata dopo un periodo così stressante per qualsiasi
equipaggio della Flotta Stellare, ovviamente tale obbligo diventa ancora
più pressante per chi fa parte di un progetto delicato e riservato come
Empireo.. Hazyel, tu sai meglio di me che il tuo equipaggio è stato
accuratamente selezionato per operare come squadra di élite
dell’Intelligence federale.. abbiamo dovuto superare dei controlli atti a
verificare la nostra capacità di sopportare lo stress.. questi controlli
faranno sempre parte del nostro progetto, questo perché le missioni che
andremo ad affrontare non sono standard e richiedono di mantenere il sangue
freddo in ogni situazione”

“Lo so, ma non sarebbe stato corretto concederci un po’ di tempo?”

“Chi ti preoccupa esattamente?” chiese Victoria con un certo interesse

“Tutti e nessuno.. mesi fa eravamo partiti per la colonia Aetos per un
motivo ben preciso, l’equipaggio aveva bisogno di rilassarsi e recuperare
dallo stress lavorativo, e come è andata a finire? Siete state rapite,
tenute segregate per mesi..” Hazyel alzò una mano per impedire a Victoria
di prendere la parola “Si, lo so cosa vuoi dire.. non vi hanno mai
maltrattato, ma di certo non è stata una vacanza.. ed ora? La Flotta
Stellare ci mette davanti ad una fila di psicologi, che, quasi fossero un
plotone d’esecuzione, vivisezioneranno ogni più intimo pensiero ed emozione
per poi emettere il loro verdetto.. o dentro, o fuori.. non importerà a
nessuno quanto fatto sino ad ora, quanti rischi corsi per il benessere
della Federazione e di ogni cittadino che vi abita, quanto sia stato
sacrificato per il buon esito delle missioni.. no, ci sarà un bel biglietto
d'uscita e tanti cari saluti!”

“Già.. immaginavo che avresti preso bene questa notizia” rispose sorridente
Victoria con un tono di voce leggermente ironico “Ma sono certa che non sia
solo una preoccupazione generale, stai pensando a qualcuno di preciso, no?”

“In verità temo sia per il Comandante Mendel sia per il Comandante Tarev.
Sarah è un ufficiale formidabile, ha la capacità di fare cose nella
Stazione Ombra che probabilmente hanno un che di prodigioso, sarebbe in
grado di trovare qualsiasi informazione.. per il nostro lavoro avere le
giuste informazioni al momento giusto è tutto..”

“Ma…” Victoria intervenne osservando Hazyel “C’è un ma, giusto?”

“E’ anche una persona caratterialmente introversa, ha sempre svolto i
propri doveri con grandissima professionalità e dedizione, ma ha avuto dei
momenti di fragilità.. il nostro non è un lavoro semplice, e se teniamo
conto dello stress che ha accumulato, io mi domando quanto possa essere
corretto volerla sottoporre ora ad una verifica.. il rischio che quel suo
lato caratteriale un po’ più sensibile venga alla luce è alto, come lo
interpreterà la Commissione? Non intendo perdere un ufficiale come lei solo
perché a volte tentenna un po’”

“Temi possa tentennare anche Elaina?” chiese Victoria sempre con grande
curiosità

“Per Elaina la questione è differente e da un certo punto di vista molto
più complessa.. ha un carattere più forte rispetto a Sarah, ma la sua
impulsività l’ha messa più di una volta in pericolo.. già nella prima
missione ha avuto un brutto incontro con un Gorn e ne è uscita con le
costole incrinate, e poi c’è stata la disavventura con Mister White”

“Ma tu intervenisti quasi subito.. no?” intervenne Victoria osservandolo

“Si, ovviamente! Quando fu sbattuta a terra da quell’energumeno ebbe il
sangue freddo di attivare il comunicatore nascosto nell’orecchio, ma nella
fretta aprì un canale di comunicazione solo con me.. fu percossa, drogata..
rischiò di essere violentata ed uccisa.. non è una cosa che si possa
dimenticare con una dormita, no?”

“Ma tu sei riuscito a portarla fuori da quella situazione, lei ha ripreso
il lavoro ed ha portato avanti brillantemente le missioni che vi sono state
assegnate.. evidentemente ha avuto la forza di superare quel trauma”

“Si, ma su quel pianeta lei è stata nuovamente drogata e rapita.. e, per
quanto possiamo girarci intorno, ha subito l’impianto di un embrione contro
la sua volontà.. ha subito una violenza, cosa che ha scoperto solo a
distanza di tempo.. quando il feto era già troppo cresciuto dentro di lei..
ora che si trova quasi all’ottavo mese di gravidanza, quindi in una
condizione più delicata.. fra uno squilibrio ormonale e l’altro si
ritroverà a cercare di dimostrare di essere perfettamente in grado di
sostenere lo stress di operare per l’Intelligence..”

“Sono certa che i miei colleghi della Commissione terranno in
considerazione lo stato di salute di Elaina.. tutti gli psicologi sanno che
in gravidanza la presenza di sbalzi ormonali e d’umore possono essere
frequenti, sarebbe folle non considerarlo”

“Sarà, ma io continuo a ritenere che questo non sia corretto.. la Flotta
Stellare non dovrebbe avere solo un ruolo di mero burocrate.. non ci si può
limitare a porre sotto esame gli ufficiali e prendere provvedimenti qualora
non li si ritenga in grado di rientrare nei parametri prefissati, è
importante anche essere in grado di sostenerli e, sì.. anche tutelarli
qualora determinate situazioni straordinarie possano aver comportato
l’affioramento di sensibilità caratteriali nascoste.. perché gli ufficiali
di cui l'Empireo e, in generale, l'Intelligence hanno bisogno non sono
persone prive di emozioni o debolezze, ma ufficiali che accettano i propri
limiti e sono perfettamente in grado di gestirli e superarli.. ed è così
che sono i miei uomini!”

“Mm.. vorresti tutelare il tuo equipaggio, quindi” chiese ancora Victoria

“Ovviamente! Io ho condiviso con loro quei maledetti mesi di ricerca.. ho
sentito addosso il peso della frustrazione ad ogni pista che si è rivelata
fallace.. io ero lì quando i giorni passavano senza che vi fosse alcuno
sviluppo.. c’ero io con loro, so quanto si sono impegnati.. quanti doppi
turni hanno fatto.. quanto abbiano combattuto con la stanchezza per portare
a casa il risultato” Hazyel osservò Victoria “Io tutte queste cose le so,
le capisco a pieno perché le ho vissute sulla mia pelle.. che cosa ne può
sapere la Commissione?”

“Stai vedendo solo il lato negativo della cosa, si tratta di un pool di
psicologi preparati e capaci.. non sono stati posti lì semplicemente per
cercare di tagliare le gambe ai tuoi uomini, ma per cercare di capire se
dopo quanto hanno subito sono ancora in grado di portare avanti un progetto
così delicato come il progetto Empireo”

“E chi non fosse più ritenuto adatto? Un bel calcio nel fondoschiena?”

“Hazyel, abbi fiducia nel lavoro che sta per fare la Commissione.. tutti
noi abbiamo subito una sorta di trauma, possiamo avere la certezza
matematica che quel sangue freddo che avevamo fino a prima di questa
disavventura sia rimasto tale? No, ecco perché è così importante
verificarlo prima che la Raziel sia chiamata ad una nuova missione, magari
ancora più difficile, complessa ed emotivamente stressante rispetto alle
precedenti.. non possiamo permetterci di rischiare che a qualcuno crollino
i nervi nel bel mezzo di una missione e tu questo lo sai!”

“Certo.. solamente non condivido l’urgenza della cosa.. tutti noi rischiamo
di affrontare queste verifiche psicologiche in uno stato particolare..
mettiamola così..” Hazyel osservò per qualche attimo Victoria “Prendiamo ad
esempio il Comandante Wood, ha passato mesi alla ricerca della compagna
senza sapere se fosse ancora viva o meno, poi ha scoperto che Elaina era
incinta non solo di sua figlia, ma anche di un maschietto che attende dal
sottoscritto.. è possibile che tutto questo possa avergli mosso qualche
sentimento?”

“Certo, così come immagino ne abbia mossi a te.. stai per diventare padre
anche tu, no?”

Hazyel si fermò per un attimo ad osservare lo sguardo di Victoria “Si, sto
diventando padre.. ma per ora ho avuto ben poco tempo per pensarci. Da
quanto appurato il piccolo sta bene, così come stanno bene Elaina e l’altra
bambina.. hanno fissato una visita medica più approfondita appena saremo
sulla Terra, Elaina mi ha chiesto di essere presente al colloquio finale..”

“Ci andrai?” chiese ancora con una certa curiosità Victoria “Sono certa che
Elaina ci terrebbe molto. So che per te quello che lei sta sostenendo è in
parte una sorta di violenza, ma per lei quei due feti sono già suoi figli..
lei li percepisce empaticamente.. li sente suoi figli, e tu sei il padre
del maschietto”

“Si.. certo che ci andrò” rispose tranquillamente Hazyel “E non solo perché
so che ci tiene Elaina, ma anche perché ci tengo io.. si tratta di mio
figlio. E’ vero, non è stato concepito naturalmente, ma questo non cambia
il fatto che ne sia io il padre”

=^=Plancia a Capitano=^= la voce di Moses, attraverso gli altoparlanti,
risuonò forte e chiara nell’ufficio =^=Mpfh… Siamo  entrati nel Sistema
Stellare Terrestre.. fra una decina di minuti ci posizioneremo in posizione
geosincrona con Sol III e potremo tutti fungere da cavie agli psichiatri=^=

Hazyel sorrise vedendo Victoria alzare gli occhi al cielo alle parole del
patrigno per poi attivare l’interfono “Molto bene, la raggiungo in plancia”.

Sol III - San Francisco

Ospedale Militare Letterman - Reparto di ginecologia

29/09/2398 - Ore 15.56

Elaina stava iniziando a dare tutti i segni dell’impazienza; era entrata in
ospedale di mattina per eseguire quelli che, almeno in teoria, sarebbero
dovuti essere giusto un paio di controlli veloci e si era trovata a dover
subire una serie estremamente lunga e fastidiosa di analisi senza che un
medico si fermasse a darle delle spiegazioni su quanto stessero ricercando.

Da ufficiale medico capo, per lei era fortemente irritante osservare il via
vai di colleghi che controllavano i monitor, prendevano un appunto o due e
poi se ne andavano senza fiatare. Possibile che non si decidessero a dirle
neanche una parola? Aveva il sacrosanto diritto di sapere come stavano i
suoi figli?

Dal canto loro, Alexander ed Hazyel erano ancora costretti ad attendere
nella sala d’attesa; non si erano lamentati di aspettare per tutto il tempo
in cui Elaina era rimasta sotto monitoraggio, ma ora che le analisi ed i
controlli sulla Betazoide erano terminati iniziavano a non capire il motivo
dell’ulteriore attesa.

Mentre Hazyel rimaneva tranquillo nonostante l'inspiegabile prolungarsi
dell’attesa, mantenendo tutto il proprio aplomb, Alexander aveva iniziato a
perdere la pazienza all’ennesima risposta piuttosto secca e scocciata da
parte dei dottori di turno.

Alexander si alzò nuovamente tornando all’attacco di una dottoressa
Andoriana “Senta.. la mia compagna è in quella stanza dalle otto di questa
mattina, partendo dalla consapevolezza che né io né lei siamo contagiosi..
si può sapere perché non la possa vedere?” la voce di Alexander iniziava ad
essere piuttosto secca, segnalando la sua collera “Dovevano essere un paio
di rapidi controlli, siamo qui da ore.. è successo qualcosa? E’ stato
trovato qualcosa che non va?”

“Non sono autorizzata a dirle nulla signore, la prego di tornare a sedere”
la dottoressa non alzò neppure gli occhi dalla propria cartellina

“Come sarebbe a dire che non è autorizzata a dirmi nulla??” la voce di
Alexander si alzò di un’ottava, tanto da far voltare Hazyel nella sua
direzione, prima di sbraitare la propria frustrazione in faccia alla
dottoressa “Sono il compagno di Elaina, il padre della bambina che porta in
grembo.. mi pare più che a sufficienza per avere delle informazioni!”

“Torni a sedere o chiamerò la sicurezza e la farò accompagnare fuori!”
l’Andoriana chiuse di scatto la cartelletta che teneva in mano reagendo con
determinazione all’attacco verbale ricevuto

Alexander stava per risponderle a tono, ma si sentì toccare la spalla,
mentre la voce calda di Hazyel prendeva la parola “Potremo sapere quando
dovrebbe giungere il primario? Avremmo alcune domande da porgli per quanto
riguarda la gravidanza del Comandante Tarev..”

L’Andoriana dovette alzare lo sguardo per osservare il volto del Risiano..
quando lo fece arrossì leggermente, perdendo per un attimo la propria
baldanza combattiva.. il carisma di Hazyel aveva mietuto l’ennesima vittima
“Ehm, beh.. dovrebbe arrivare tra qualche minuto. Le analisi sono terminate
e si stanno tirando le somme”

“Molto bene.. in questo caso il Comandante Wood ed io gradiremmo poter
vedere il Comandante Tarev, sono certo che anche Elaina sarà stanca di
restare da sola in quella stanzetta”

“Beh.. in effetti sì..” la dottoressa Andoriana sembrava indecisa sul da
farsi “In effetti credo che la paziente si stia innervosendo, ma le
disposizioni erano di attendere l’arrivo del primario..”

“Sono certo che l’intenzione fosse quella di lasciare la dottoressa sola
per poter riposare, ma, come ben immaginerà, il nervoso non aiuta certo a
rilassarsi..” la voce di Hazyel, così calma e controllata, sembrava aver
ipnotizzato l’irritata dottoressa che ora, dopo aver litigato con
Alexander, sembrava pendere dalle labbra del Risiano “Non è nostra
intenzione metterla in difficoltà con il primario del reparto ma, capirà
che siamo preoccupati per il Comandante Tarev..”

La dottoressa rimase per qualche attimo interdetta, poi annuì “Sì.. sì, va
bene.. entrate pure, il primario comunque vi raggiungerà fra pochissimo..
farvi entrare ora o fra cinque minuti non farà nessuna differenza..”  poi
si allontanò

Alexander sgranò gli occhi osservando la scena, poi portò lo sguardo su
Hazyel “Come diavolo hai fatto?”

“A volte si ottiene di più con un po’ di miele che con un phaser..” Hazyel
sorrise divertito muovendo la mano per indicare la stanza di Elaina
“Andiamo, prima che cambi idea..”

“Non avrei usato il phaser.. ho ancora un po’ del virus Crypto sulla nave,
al massimo le insaporivo il pranzo!” Alexander rispose di getto al Capitano
per poi entrare quasi di soppiatto assieme al suo superiore nella stanza di
Elaina “Ciao amore.. come va?”

“Bella domanda! Mi avessero detto qualcosa sino ad ora!!” rispose molto
irritata Elaina “Nulla, io non so assolutamente nulla da questa mattina e
la cosa mi sta dando parecchio fastidio!”

“Sì, i medici sono tutti str…” Alexander si fermò solo quando si ricordò
che anche Elaina era un medico

“Sì?? Volevi dire qualcosa??” chiese Elaina, già piuttosto furente,
incrociando le braccia al petto “I medici sono tutti cosa, Alexander??
Elabora..”

“I medici sono tutti str….aordinariamente capaci di far perdere tempo” poi
si apprestò ad aggiungere rapidamente “Tutti tranne qualcuno ovviamente.. e
con qualcuno intendo te, per quello ti amo tanto!” Alexander sfoderò un
enorme sorriso

Hazyel scosse il capo cercando di reprimere una risata e poi, avvicinatosi
al proprio ufficiale scientifico, gli sussurrò “Fammi capire, hai deciso
coscientemente di farti uccidere da qualcuno oggi? Prima fai infuriare
l’Andoriana.. ora lei.. non mi sembra una buona strategia..” quindi sorrise
ad Elaina cercando di cambiare il discorso “Il primario dovrebbe essere qui
fra pochi minuti”

“E’ da stamattina che sento dirmi di avere pazienza.. inizio a pensare che
il loro concetto di minuto non sia lo stesso di tutto il resto della
galassia!”

Hazyel sorrise osservando Elaina, ma non fece in tempo a risponderle che la
porta si aprì ed un uomo si fece strada seguito da un drappello di giovani
medici terrorizzati; era un uomo sulla cinquantina, pelato e con un serio
problema di peso.

“Vedo che avevate proprio fretta di entrare..” l’uomo apostrofò Hazyel ed
Alexander osservandoli malamente prima di voltarsi verso Elaina “Sono il
dottor Herbert Huber, primario di questo reparto. So che era impaziente di
avere i risultati delle nostre analisi.. non ci girerò intorno, non abbiamo
trovato nulla di anomalo..”

“Beh.. è da stamani che aspettavamo fuori, senza ricevere uno straccio di
informazione..” intervenne Alexander guadagnandosi l’ennesima occhiataccia
“Ad ogni modo.. fatemi capire, ci avete messo quasi una giornata intera per
non trovare assolutamente nulla?”

“L’assenza di anomalie non comporta l’assenza di informazioni.. abbiamo
eseguito una serie di scansioni accurate per capire lo stato della
gravidanza e l’iterazione creatasi con i due feti” il medico portò lo
sguardo su Alexander ed Hazyel standosene in silenzio per qualche istante
“Immagino siate i due padri..”

“Esatto..” Hazyel fece un passo avanti osservando il medico “Io ed il
Comandante Wood qui presente siamo i padri dei due bambini..”

“Feti signori, feti.. non sono ancora nati!” l’atteggiamento ed il tono di
voce  del medico lo faceva apparire più come un professore universitario
che un vero dottore impegnato alla cura dei pazienti “Ad ogni modo voi non
siete parenti della signora Tarev, quindi.. le informazioni relative alla
gravidanza sono riservate..”

Alexander alzò gli occhi al cielo “E ci risiamo..”

Il dottor Huber alzò la voce fissando Alexander “Come stavo dicendo, sono
riservate, a meno che la signora non desideri la presenza dei due padri”

“Si, possono restare.. anzi, sono qui entrambi perché sanno quanto io ci
tenga alla loro presenza..” Elaina ridacchiò divertita portandosi le mani
sul pancione, che ora appariva bello tondeggiante “Cosa è apparso dalle
scansioni?”

Il dottor Huber stava ancora fissando con sguardo arcigno Alexander quando
sentì la risposta di Elaina “Come vuole.. in questo caso iniziamo” fece un
colpetto di tosse per ripulirsi la voce, come se stesse preparandosi a fare
il proprio personalissimo show, poi osservò il pad che aveva in mano
“Abbiamo individuato la presenza di due feti uno Betazoide Umano e uno
Betazoide Risiano..”

“E questo lo sapevamo già..” intervenne Alexander guadagnandosi l’ennesima
occhiataccia

“Lo sviluppo di entrambi risulta parallelo..”

“Parallelo?” Hazyel prese la parola osservando il medico “Cosa intende con
sviluppo parallelo?

“Sta a significare che i due feti hanno il medesimo sviluppo” intervenne
Elaina sorridendo “Non c’è un feto più sviluppato dell’altro.. quindi dalle
analisi sembrerebbero quasi due impianti naturali”

“Cosa ovviamente impossibile in natura!” intervenne nuovamente Huber
cercando di ritrovare il filo del proprio discorso “Ehm.. si, bene..
L’analisi dei due feti conferma un aumento del grasso corporeo intorno al
12%...”

“Lo dicevo io che nell’ultimo periodo ti sei lasciata un po’ troppo andare
al tuo amore per la pizza..” intervenne Alexander osservando Elaina “Si sa
che il cibo di Sol III è qualcosa di strepitoso, ma mi si stanno
arrotondando anche i bamb…” il cuscino lanciato da Elaina lo prese in pieno
volto “Ahio..”

“La crescita del grasso corporeo nei feti è perfettamente normale e
necessario!” rispose piccata Elaina “E poi, al posto di pensare al mio
amore per la pizza.. pensa a quello che mangi te!”

Hazyel trattenne a stento una risata vedendo come Huber si stesse
infuriando per le continue interruzioni “Quindi l’aumento del grasso è
normale, corretto?” chiese al medico per farlo proseguire.

Huber, sentendo la domanda di Hazyel, annuì con espressione infastidita
riprendendo la propria anamnesi con un piccolo colpetto di tosse “il grasso
corporeo continuerà ad aumentare fino a raggiungere un 15% prima della
nascita.. entrambi i feti hanno poi iniziato a perdere la vernice caseosa,
ed ora immagino che mi interromperete per farmi sapere che non avete la più
pallida idea di cosa sia, corretto?”

“In effetti non so cosa sia..” intervenne Hazyel

Elaina sorrise nuovamente prendendo la parola, tranquilla “E’ uno strato
che fino ad ora ha protetto il feto. E’ normale si stacchi intorno a questa
settimana, rimarrà in sospensione nella placenta e verrà inghiottito dai
feti”

“Come sarebbe a dire che verrà inghiottito? Perché mai dovrebbero
inghiottirlo.. non lo si può eliminare??” intervenne Alexander spalancando
gli occhi

“Alexander, è perfettamente normale che i feti a questo stato del loro
sviluppo inizino ad ingurgitare delle quantità di liquido amniotico misto
anche alla vernice caseosa”

“Serve ai due feti per attivare pienamente il sistema digestivo.. detesto
l’ignoranza” il dottor Huber alzò gli occhi al cielo e poi riprese a
leggere la cartella clinica “Dove siamo arrivati?.. ah, giusto.. la
struttura ossea è ancora in consolidamento, i depositi di calcio sono
ottimi in tutte le ossa lunghe mentre le ossa del cranio risultano ancora
cartilaginee con punti di calcificazione ben disposti” portò lo sguardo ad
osservare Alexander ma prima che quest’ultimo prendesse la parola lo
anticipò “Questo è un bene perché le ossa, in primis quelle del cranio,
devono rimanere flessibili per il parto”

“Si consolideranno nei primi anni di vita” concluse la frase Elaina

“Esattamente..” il dottor Huber, non alzò neppure il capo, continuando a
scorrere di dati “L’udito sta progressivamente migliorando. Da questa
settimana è importante che la madre comunichi con i feti in modo che
possano riconoscere la sua voce nel momento in cui verranno al mondo.. dal
punto di vista degli organi interni i due feti hanno un'ottima circolazione
sanguigna e il sistema immunitario risulta completamente sviluppato.
Polmoni e cuore sono pienamente maturi, se anche dovessero nascere ora
avrebbero bisogno solo di una minima assistenza. L’apparato digerente è
formato, ma non ancora pienamente maturo, quello avverrà solo dopo il
parto, al momento tutto il loro nutrimento viene preso dalla madre.. lo
sviluppo celebrale non si è ancora concluso”

“Per quale motivo lo sviluppo celebrale dei feti non è allo stesso punto
rispetto agli altri organi?” chiese con un tono curioso Hazyel

“E’ a causa mia..” intervenne Elaina “O meglio, a causa della parte
Betazoide dei feti.. il cervello Betazoide è più complesso per via della
nostra telepatia, per quello la gravidanza Betazoide richiede mediamente un
mese in più rispetto alla gravidanza terrestre.. i due feti avranno bisogno
di più tempo perché il loro cervello arrivi al pieno sviluppo, ma si tratta
di una cosa del tutto fisiologica”

Il dottor Huber sbuffò, il suo grande monologo era stato interrotto fin
troppe volte per i suoi gusti, con un rapido tocco delle dita sul pad
trasmise un’immagine ad un pannello poco lontano “Il piccolo è lungo 45 cm
e pesa 2,3 kg, con un tasso di crescita di 30 grammi al giorno. La piccola
è lunga 47 cm con un peso di 2,5 kg, con un tasso di crescita di 29 grammi
circa. L’aumento di peso rallenterà gradualmente con il proseguo della
gravidanza. Al momento nessuno dei feti risulta in posizione podalica” con
un rapido tocco chiuse l’analisi sul pad osservando i tre genitori “In
definitiva i due feti stanno bene, sono correttamente posizionati e
crescono che è una meraviglia. Il parto dovrebbe avvenire tra circa nove
settimane, ma essendo un parto gemellare potrebbe esserci un anticipo di
circa due settimane”

“E per il parto?” la domanda di Elaina fece voltare tutti “Quello che
vorrei capire è.. l’innesto del piccolo Betazoide Risiano ha delle
difformità rispetto all’innesto placentale della piccola?”

“Teme che in fase di parto vi possa essere qualche complicazione?” il
dottor Huber ripose il pad portando ambo le mani dietro alla schiena

“Non posso escluderlo, qualora non dovesse staccarsi correttamente la
placenta potrei rischiare un’emorragia interna, il che metterebbe a rischio
la sopravvivenza mia e dei bambini..”

“Emorragia?” chiese Alexander un po’ allarmato “E’ un rischio possibile?”

“Abbiamo fatto varie analisi dettagliate sul punto e non abbiamo trovato
assolutamente nulla di anomalo, glielo ripeto.. se non sapessi che è
matematicamente impossibile, penserei a due gemelli concepiti naturalmente,
questo ci ha portato a ritenere che i rischi siano molto bassi”

“Ma non ad escluderli del tutto..”

“Non si potranno mai escludere del tutto i rischi durante un parto,
potrebbe sempre esserci qualcosa che può andare storto..” intervenne Elaina
osservando Alexander “E’ normale che sia così”

“Qualche prescrizione da adesso sino al parto?” intervenne Hazyel
osservando il medico

“Beh, sicuramente il riposo.. arrivata a questo stadio di una gravidanza
gemellare sarà perfettamente normale che la partoriente si senta pesante e
particolarmente stanca, quindi è buona norma fare particolare attenzione a
quando si ritrova a compiere degli sforzi fisici, che possibilmente
andranno evitati per non sollecitare ancora di più il fisico.. Sarebbe
appropriato che dormisse ogni qual volta ne sentisse la necessità, anche se
a questo punto riposare potrebbe non essere così facile” il dottor Huber
portò la sua attenzione un po’ su Hazyel ed un po’ su Elaina “Allo stesso
la signora presto inizierà ad avvertire una maggiore pressione nel basso
addome, in quanto il feto Betazoide Risiano sta gradualmente scendendo
nella pancia.. questo avvenimento, detto “alleggerimento”, permetterà ai
suoi polmoni, alla sua gabbia toracica ed suo stomaco di espandersi
leggermente, e questo comporterà un miglioramento delle sensazioni
fastidiose avvertite fino ad ora, come la mancanza di fiato ed i bruciori
di stomaco, tuttavia porterà via spazio alla vescica.. quindi potrebbe
esserle necessario andare al bagno più spesso, ma sono tutte cose normali.
La cosa che mi sento di consigliare è di evitare lo stress..”

“Si.. ma tornando al parto..” Alexander tornò nuovamente sul punto
“Prescrizioni a riguardo?”

“Preferirei che il parto avvenisse qui su Sol III, la nostra equipe è
all’avanguardia per i parti interrazziali e la genetica interna Risiana
presenta peculiarità proprie, ma abbiamo già avuto modo di occuparci di
molti altri casi..” il dottor Huber si schiarì per un'ultima volta la voce
“Ovviamente sta a lei, signora.. decidere se preferisce partorire qui o da
qualche altra parte, ma io le consiglio di venire da noi. Ora,
perdonatemi.. ma il giro delle visite deve proseguire” fece un leggero
saluto per poi uscire, seguito a ruota da tutti i suoi tirocinanti.

Sol III - San Francisco

Comando di Flotta - Sala riunione 4B

04/10/2398 - Ore 10.37

Le sale riunioni 4A - 4B - 4C, piuttosto piccole rispetto alle altre sale,
erano state adibite allo scopo di concedere alla Commissione uno spazio da
sfruttare per poter eseguire i propri test contemporaneamente su più membri
dell’equipaggio della Raziel in piena tranquillità; al centro di ognuna di
esse era stato posto un grosso tavolo rettangolare, che permetteva a tutti
e cinque gli psicologi presenti di porsi uno affiancato all’altro, quasi
come un plotone di esecuzione, ed avere la possibilità di studiare
accuratamente il povero malcapitato che avrebbero avuto di fronte.

Gli ufficiali superiori della Raziel erano stati chiamati ad entrare uno
alla volta in una delle tre sale, cosa che avevano diligentemente fatto il
primo giorno, sperando che ciò fosse risultato sufficiente; purtroppo per
loro non fu così, la Commissione sembrava sempre insoddisfatta e, arrivati
al quinto giorno, i vari ufficiali iniziarono a risentire di quell’obbligo
per loro incomprensibile di doversi presentare per rispondere a delle
domande che sembravano più o meno tutte uguali.

Neppure Elaina, per quando incinta era riuscita ad evitare quella rogna,
anzi, aveva trovato anche una sorta di sua nemesi in seno alla Commissione,
una Trill di nome Launha Pas. Dal primo giorno che mise piede nella stanza
ebbe la nettissima sensazione che quella Trill la detestasse, e giorno dopo
giorno, ebbe la conferma che il suo sesto senso non l’aveva tradita.
Spocchiosa, arrogante, dispotica e saccente, quella Trill non aveva mai
perso occasione per cercare di sottolineare ogni piccolo tentennamento di
Elaina, e, in particolare, le sue difficoltà fisiche legate alla gravidanza.

Gli altri quattro membri della Commissione, per quanto a loro volta
parecchio fastidiosi, erano meno odiosi di Pas; a capo della Commissione vi
era un Vulcaniano alto e straordinariamente magro di nome Dunul, dal lato
destro rispetto a lui trovava posto Pas ed un grasso Boliano di nome
Krigar, mentre sul lato sinistro sedeva un’anziana umana di nome Lisa
Bartlett ed un’Andoriana tutta curve di nome Tallao Sh'qarril.

“Ricominciamo.. torniamo nuovamente indietro nel tempo alla vacanza sul
pianeta occupato dagli Aetos, qual è stata la sua prima percezione giunta
lì?” il tono del capo commissione Dunul era come al solito atono e
piuttosto fastidioso, tanto da riuscire in pochi istanti ad urtare i nervi
ad Elaina

“Abbiamo già analizzato cosa è successo in quei pochi giorni un’infinità di
volte, per quanto ancora dovremo andare avanti?” la voce di Elaina lasciava
trasparire una certa stanchezza “Siamo al quinto giorno consecutivo, non
fate prima a registrarmi e ascoltarvi le mie risposte?”

“E invece lei farà quanto le è stato ordinato e continuerà a venire qui
tutte le volte che noi lo riterremo opportuno!”

Elaina non dovette neanche voltarsi per sapere che quella voce, stridula e
petulante, era di quella fastidiosissima Trill “Tutto ciò è solo un perdita
di tempo!”

“Tanto, nello stato in cui lei è di tempo da buttare ne ha più di chiunque
altro.. si è forse vista allo specchio di recente? E’ praticamente una
palla, inutile per qualsiasi nave finché non partorirà, il suo tempo non ha
alcun valore oramai..” la Trill fissava con quella che sembrava una certa
rabbia repressa Elaina “Del resto è questo quello che succede quando un
agente operativo decide di darsi alla riproduzione.. diventa del tutto
inutile, tanto vale lasciasse il posto ad altri”

Elaina studiò il volto della Trill con rabbia per poi farle un sorriso, un
po’ forzato, ma oltremodo convincente “Invidia?” non aveva bisogno di avere
una risposta, le erano bastati un paio di giorni per capire che la Trill
provava un’avversione contro di lei per la gravidanza, e, indagando in
giro, aveva scoperto che la cara Pas aveva tentato di tutto per avere un
figlio, ma senza risultato.

Il colorito che raggiunse la Trill alla sua frase fece capire ad Elaina di
essere andata a segno, ma la voce del Vulcaniano Dunul interruppe
l’ennesimo scontro verbale fra le due “Ripeterò la domanda.. torniamo
nuovamente indietro nel tempo alla vacanza sul pianeta occupato dagli
Aetos, qual è stata la sua prima percezione giunta lì?”

Elaina alzò gli occhi al cielo piuttosto contrariata “Come vi ho detto e
ribadito in ogni singolo incontro, siamo giunti sul pianeta occupato dagli
Aetos di prima mattina.. le percezioni che ne ebbi una volta scesa sul
pianeta furono di felicità, entusiasmo ed eccitazione da parte degli uomini
che, come noi, erano lì per potersi godere una piccola vacanza..”

“E le percezioni che ha avuto dagli Aetos?” intervenne il grasso Boliano

“Soddisfazione” Elaina rispose alla domanda già ponendosi sulla difensiva,
sapeva perfettamente dove quel Boliano volesse andare a parare e la voglia
di iniziare quell’argomento proprio non l’aveva

“Ah.. soddisfazione..” ripeté con insistenza un po’ troppo marcata Krigar
“E questo cosa le ha fatto pensare? Non ha trovato nulla di insolito? Dov’è
la proverbiale capacità di comprensione dell’animo umano che voi Betazoidi
amate sbandierare ai quattro venti?”

“Percepiamo le emozioni della maggior parte degli umanoidi, è vero.. ma non
credo che serva ricordare a nessuno di voi che, seppure potremmo, non
leggiamo mai i pensieri degli altri.. questo per un rispetto verso i non
telepati! Come lei del resto.. sarebbe contento se ora le leggessi i suoi
pensieri? Se mi intrufolassi nella sua mente per carpire ogni sua minima
paura.. ogni suo più oscuro segreto? Credo di no!”

Lo sguardo penetrante di Elaina fece mettere sulla difensiva il Boliano

“Io ho percepito soddisfazione.. pura e semplice soddisfazione, vale a dire
quell'emozione che accompagna il raggiungimento di una meta.. quale fosse
la meta raggiunta in quel momento non mi era possibile comprenderlo, per
quello che mi riguardava poteva benissimo essere la gioia di aver creato
un’installazione che avrebbe potuto con il tempo rivaleggiare con Risa come
luogo di vacanza”

“Quindi non avete capito assolutamente nulla” rispose con la sua solita
petulante vocina Pas “Ed è per quello che siete state rapite, se aveste
pensato meglio forse qualche segnale lo avreste colto.. la soddisfazione
era legata al fatto di avere tante cavie da catturare..”

“Già, ma con il senno di poi sono tutti dei geni!” rispose con energia
Elaina, portandosi una mano al basso ventre sentendo i piccoli che
iniziavano a calciare

“Quando ha avuto la prima sensazione che fossero interessati ai metodi di
riproduzione dei popoli federali?” intervenne nuovamente il capo
commissione Dunul

“E’ successo il pomeriggio del medesimo giorno, eravamo in spiaggia.. i
ragazzi stavano giocando a beach volley, mentre Victoria, Sarah ed io
eravamo sui lettini a prendere il sole. E’ stata in quell’occasione che una
Aetos femmina, Nimueh, ha esternato che avrebbe preferito vedere delle
famiglie con figli alla loro colonia”

“Ma non c’erano bambini.. soltanto ufficiali della Flotta..” intervenne con
tono quasi materno l’anziana umana “Ed infondo questo è stato un bene, no?”

Elaina fece un sorriso alla donna, era l’unica della Commissione su cui non
avrebbe parcheggiato volentieri una navetta sopra “Si, è stata una
fortuna.. probabilmente se vi fossero stati avrebbero tentato di usarne i
corpi”

“Si tratta solo di una supposizione!” intervenne la Trill quasi a voler
mettere in difficoltà Elaina “Lei non può sapere con certezza cosa sarebbe
successo!”

“Ha ragione, del resto lei è un’esperta in questo campo, no? Tutto il
vostro lavoro si basa sul fatto di stilare dei rapporti in cui mettete nero
su bianco come quel dato ufficiale riuscirà o meno a superare un evento
stressante, ma sono solo supposizioni.. la verità è che nessuno di voi ha
la certezza matematica di avere ragione”

“Vada avanti Comandante Tarev.. cosa successe in spiaggia?” Dunul tornò
nuovamente ad interrompere l’ennesima lite proprio un attimo prima che Pas
inveisse contro Elaina

“Nulla di così importante da meritare la bellezza di cinque incontri con
voi!” rispose di scatto Elaina “Nimueh chiese a noi donne se ci piacessero
i bambini, a quel punto Sarah le rispose di sì, ma che al momento solamente
io stavo pensando alla possibilità di averne uno..”

“Ma lei ne aveva già uno in grembo a quel tempo” intervenne l’Andoriana
Tallao

“Sì, ma come già detto e spiegato, solo io sapevo di essere già incinta.”

“Per la grande sorpresa..” intervenne nuovamente la Trill con tono
canzonatorio

“Sì, avevo una grande sorpresa da comunicare e lo avrei fatto alla cena di
quella sera, il perché era presto detto.. volevo farlo al momento che io
reputavo più corretto e se lei non fosse sterile come una pianta marcia
probabilmente lo potrebbe capire!”

Pas scattò in piedi come una molla “Ma come osa! Si è fatta più uomini
contemporaneamente ed è rimasta incinta, non ho alcuna invidia per quei due
bastardi che porta in grembo!”

Per tutta risposta anche Elaina scattò in piedi come una molla,
pentendosene un attimo dopo per il calcio di risposta di ambo i feti “Come
ha chiamato i miei figli? Sono all’ottavo mese, ma la faccia gliela posso
rifare lo stesso senza nessunissimo problema!”

Il Boliano fu il primo ad intervenire, prendendo per il braccio la Trill e
tirandola in malo modo verso il basso per costringerla a sedersi
nuovamente; il vulcaniano Dunul rimase del tutto impassibile osservando
Elaina ancora dritta in piedi “Si risieda, prego.. stavamo parlando di
Nimueh e della conversazione in spiaggia.. prosegua”

“Nimueh ha espresso una certa curiosità quando ha notato che fra gli
ufficiali superiori della mia nave non vi fossero altri della mia razza,
non sapeva come fosse possibile che io potessi restare incinta quando non
vi erano altri Betazoidi.. le ho risposto che il mio desiderio era avere un
figlio dal Comandante Wood..”

“E certo, perché ovviamente è normale scegliere come compagno un collega di
lavoro.. molto intelligente” intervenne ancora furente Pas

“Io un compagno che mi voglia l’ho trovato, a differenza sua..” lo sguardo
di Elaina si posò solo per un attimo sulla Trill, ma quando osservò che il
Boliano rimbrottava sottovoce la collega per costringerla a non rispondere
proseguì a parlare “La cosa sembrò interessare a Nimueh, nella loro razza
non era mai avvenuto un incrocio interrazziale.. era convinta che un simile
incrocio avrebbe potuto permettere la nascita di figli con le migliori
caratteristiche di due specie”

“Ed è qui che è nata la questione del suo fantomatico desiderio di copulare
con il Capitano della sua nave” intervenne nuovamente l’Andoriana

“No, Nimueh aveva notato che nella Raziel c'era anche un altro ufficiale
superiore di razza differente rispetto alle altre, il nostro Capitano è
Risiano.. per quello si era chiesta se anche un incrocio Betazoide Risiano
avrebbe potuto portare alla nascita di un figlio con caratteristiche
predominanti notevoli.. da lì si era auto convinta del mio desiderio di
avere anche un figlio Betazoide Risiano”

“Cosa non corretta in realtà..” intervenne l’anziana umana

“Esatto, non era mia intenzione avere un figlio con il Capitano”

“Se davvero non lo voleva..” intervenne la Trill con espressione di sfida
“perché non ha abortito?”

“Perché è mio figlio!” rispose con decisione Elaina “Non era previsto,
vero.. ma sta di fatto che ora c’è, è figlio mio e del Capitano e non
intendo interrompere la sua esistenza per nessuna ragione!”

“Se mi fosse stata imposto un figlio non voluto, per coerenza io avrei
abortito!” rispose Pas fissando male Elaina “Ma io sono una persona
coerente..”

“Ma dato che oltre ad essere coerente è anche sterile, e probabilmente pure
frigida, il problema non si pone affatto, giusto?” rispose con tono di
sfida Elaina

“Proseguiamo..” il volto impassibile di Dunul osservò per un attimo la
collega Trill prima di tornare su Elaina “Passiamo al risveglio sulla nave
Aetos, che dovrebbe essere il primo ricordo successivo agli avvenimenti
accaduti in spiaggia.. o forse ha ricordato dell’altro nel frattempo?”

Elaina scosse il capo iniziando a sentire una certa pressione nel basso
ventre “No, non ho ricordato altro.. ve l’ho detto, ricordo di essermi
risvegliata in una sorta di stanzetta, pensavo che la porta fosse chiusa,
ma invece ho potuto aprirla senza alcuno sforzo e raggiungere una sorta di
harem..”

“Ed è lì che vi siete rese conto di essere tutte donne”

“Si, anche a tutto questo ho già risposto.. sentite, dobbiamo fare una
pausa.. adesso!” la voce di Elaina si era fatta all’improvviso insistente

“E di grazia, quale sarebbe il motivo della pausa?” chiese la Trill con la
sua fastidiosa vocina

“Eh.. indovini? Devo andare al bagno..” Elaina si alzò tenendosi il basso
ventre “E ci devo andare ora..”

“E’ andata in bagno poco fa, lei vuole solo farci perdere tempo!”
intervenne nuovamente Pas “Io non intendo fare un'altra pausa! E’ assurdo!”

“Oh, allora.. i bambini sono cresciuti, ergo il mio utero è grosso come un
cocomero.. di conseguenza la mia vescica è diventata piccola come
un’albicocca.. devo andare al bagno spesso, fatevene una ragione o
accettate il fatto che non ho altro da dirvi e smettetela di farmi perdere
tempo venendo qui!”

Elaina non attese che qualcuno le rispondesse, prendendo direttamente la
porta della sala conferenze, uscendo a dir poco furiosa e camminò per il
corridoio a testa bassa, finendo quasi per sbattere contro Moses ed Hazyel
che attendevano all’uscita.

I due ufficiali osservarono Elaina e poi si guardarono fra loro con
espressione eloquente: fra i timori di Hazyel vi era quello che il loro
medico capo, fra gravidanza e sbalzi umorali, avrebbe avuto serie
difficoltà a mantenere l’aplomb necessario per risultare idonea di fronte
alla Commissione e, vedendola così irritata, era abbastanza evidente che le
cose non si stavano mettendo affatto bene. Elaina, dal canto suo, osservò i
due ufficiali superiori per qualche attimo, fermandosi accanto a loro.

“Per quanto andrà avanti questa storia?” la voce di Elaina suonava come
esasperata

“Bella domanda..” Sarah si avvicinò a sua volta agli ufficiali superiori
“Questa situazione sta diventando allucinante! Non mi sembra affatto che
siano qui per aiutarci, ma per destabilizzarci!”

Hazyel sospirò per un attimo “Mi rendo conto che possa essere difficile, ma
sono certo che possiate tranquillamente superare questa prova..” portò lo
sguardo ad osservare Elaina “Dovete solo cercare di mantenere la calma e
rispondere con sincerità alle domande che vi vengono poste.. convincetevi
che quanto è accaduto non è colpa vostra, avete subito un rapimento, ma
avete mantenuto il sangue freddo.. non vi siete arrese.. stavate
addirittura iniziando ad organizzare un piano per liberarvi, io sono fiero
di quanto siete state capaci di fare. Senza contare che, una volta libere,
siete anche riuscite ad elaborare una cura per gli Aetos in pochi minuti..
questo non è poco”

“Avete superato difficoltà nettamente maggiori!” la voce di Moses risuonava
quasi paterna in quel momento “Non saranno certo cinque strizzacervelli a
fermarvi”

Elaina sospirò per poi tenersi il basso ventre “Devo andare al bagno..
ora!” quindi scappò via per il corridoio sotto lo sguardo dei presenti

“E’ normale che debba essere chiamata a rispondere per ore anche Elaina?”
la voce di Alexander, a sua volta in arrivo assieme a Fox, Naidoo e Chase,
fece voltare Hazyel “Insomma.. ma neanche essere all’ottavo mese ha qualche
importanza? Senza contare che nella commissione c’è una tizia che la odia a
morte solo perché è incinta!”

Hazyel annuì brevemente “Si, la Trill.. Launha Pas.. Elaina me ne ha
parlato già dal primo giorno, ho chiesto che si potesse cambiare il pool di
psicologi che si occupano di lei oppure di limitare il numero di visite
ma.. al momento siamo tutti sotto verifica, io in primis.. al momento non
sono ancora riuscito ad ottenere nulla, ma non mi arrendo”

“Oltretutto io ancora non capisco per quale scopo siamo sotto indagine..”
intervenne Naidoo osservando il gruppo

“Per valutare i nostri nervi saldi?” chiese Chase sbuffando “Sempre che si
possa farlo chiedendo alle persone di rispondere più o meno sempre alle
stesse domande”

“Si, ma quelle domande non hanno semplicemente a che fare con la nostra
psicologia.. o sbaglio?” intervenne nuovamente Naidoo osservando Hazyel e
Moses “Dove vogliono andare a parare?”

“Hai avuto anche tu quell’impressione?” Fox incrociò le braccia al petto
“Anche io.. e non ne capisco il motivo. Mi hanno chiesto a più riprese cosa
avessi visto sul pianeta occupato dagli Aetos, se avessi percepito qualcosa
di strano nel modo di comportarsi di quel popolo.. se non ci fosse davvero
modo di comprendere prima quello che avrebbero fatto..”

“Sì..” intervenne Wood con tono adirato “Se il cibo e l’acqua avessero
strani sapori, tanto da poter ipotizzare che fossero stati adulterati con
qualche sostanza.. se nell’aria vi fosse qualche odore particolare.. se
ricordavo qualcosa dell’ultima sera, quando probabilmente fummo tutti
sedati e rinchiusi.. se la parte dell’installazione in cui ci siamo
risvegliati fosse davvero così nascosta da non permettere a nessuno di
farsi venire il dubbio che qualcosa non andasse..” incrociò le braccia al
petto “Ad Elaina continuano a chiedere anche se con i suoi poteri empatici
non avesse percepito qualcosa.. hanno sostenuto che come Betazoide avrebbe
dovuto capire qualcosa di più!”

Naidoo annuì “E’ quello che intendevo.. sembra quasi che siano alla ricerca
di un bel capro espiatorio!”

“Per la serie che se le donne sono state rapite e noi drogati la colpa
sarebbe solo nostra?” chiese Fox

“In un certo senso sì.. alcune di quelle domande sembrano quasi far
presagire quest’idea e la cosa francamente mi da molto fastidio”

“Così come mi da profondamente fastidio essere trattata come se fossi una
criminale o peggio.. come se l’essere rapita in fondo in fondo mi sia
piaciuto!” anche la voce di Sarah appariva segnata da una certa irritazione

Hazyel soppesava i volti dei propri uomini in silenzio, sospirò
pesantemente sapendo che qualsiasi cosa avesse fatto non avrebbe potuto
comunque fermare il prosieguo dei lavori della Commissione; non c’era
riuscito per Elaina che era incinta, come poteva anche solo sperare di
riuscirci per gli altri? Contò mentalmente fino a dieci, in questo modo la
sua voce apparve più calma e rilassata, nonostante anche lui iniziava a
sentirsi frustrato dalla situazione

“Signori, come stavo dicendo prima ad Elaina ed a Sarah, siete il mio
equipaggio.. io conosco ognuno di voi e so le vostre capacità e
potenzialità, pensate per un momento a quanto siete riusciti a fare sino ad
ora.. vi siete infiltrati fra criminali della peggior specie, avete
condotto indagini di altissimo livello senza aver mai fatto corsi da
incursori.. avete fermato un’epidemia che avrebbe potuto decimare la
cittadinanza di tutti i mondi federali.. Avete impedito che dei pazzi
usassero le protesi per prendere il controllo di ignare persone rendendoli
degli involontari kamikaze.. avete fermato un serial killer e sì.. avete
fermato un popolo impazzito dai suoi piani di conquista della galassia
tornando a casa tutti illesi. Vi pare forse poco? Io direi di no!” fece una
piccola pausa osservando in volto ogni singolo presente “Signori, in questi
mesi avete dimostrato di avere abbastanza forza per superare qualsiasi
cosa.. non sarà di certo qualche psicologo a fermarvi”

Anche Moses, per una volta, pareva del tutto allineato al Capitano ed
osservò i propri uomini con sguardo convinto: “Ve lo ripeto per l’ultima
volta.. Testa alta!” quindi si congedò assieme ad Hazyel riprendendo a
camminare per il corridoio e, solo una volta lontano dai sottoposti riprese
a parlare a bassa voce “Questa cosa del capro espiatorio è una sensazione
che ho avuto anche io.. non mi piace affatto come si stanno ponendo quegli
strizzacervelli”

“Già.. Victoria cosa ha detto a riguardo?” chiese Hazyel osservandolo

“Si è trincerata dietro a qualcosa come stanno facendo solo il loro
lavoro.. poi ha fatto un discorso sull’importanza dell’aspetto psicologico
per chi opera nell’Intelligence..”

“In poche parole non hai ottenuto nulla” la voce di Hazyel era leggermente
divertita

“Mmph.. a volte sa essere peggio di sua madre”

“Peccato, speravo di trovare un modo per accelerare tutto questo.. ma a
proposito di capri espiatori, a che punto sono le indagini per quanto è
avvenuto?”

Moses scosse il capo “Da quanto ne so nei prossimi giorni i due diplomatici
di punta verranno qui per rispondere a delle domande, ma nessuno ritiene
che si otterrà qualcosa di davvero definitivo.. staremo a vedere..”

Sol III - San Francisco

Comando di Flotta - Ufficio Contrammiraglio Darion

08/10/2398 - Ore 07.00

Jonathan Darion se ne stava seduto alla propria scrivania a lisciarsi la
fluente barba bianca che, assieme alla sua importante circonferenza, lo
faceva apparire il sosia perfetto di Babbo Natale.

Delle profonde occhiaie solcavano il suo volto, lasciando trapelare tutto
il sonno che si sentiva addosso; per essere in ufficio già a quell’ora
aveva dovuto alzarsi decisamente prima del normale e la cosa non gli era
piaciuta per nulla, ma non aveva avuto altra scelta.

Stava per scivolare dolcemente fra le braccia di Morfeo quando il trillo
dell’interfono gli fece compiere un mezzo balzo indietro.

=^=Ammiraglio, la informo che l’Ambasciatore Retok attende di poter
entrare=^=

Darion sbuffò sentendo la voce della propria attendente, poi sfiorò
l’interfono

“Jasmine prima o poi mi farai restare secco.. fallo entrare”

=^=Con tutto il dovuto rispetto se c’è qualcosa che la farà restare secco
sono tutti i cibi che ingerisce al giorno senza fare neppure un po’ di
sport.. provvedo ad accompagnare da lei l’ambasciatore =^=

Darion si osservò per un attimo il ventre “Non sono grasso.. è bellezza che
avanza..” poi, sentendo il bussare alla porta, si alzò in piedi pronto per
il primo scontro “Avanti”

Darion non si era fatto alcuna illusione, era pienamente consapevole che
stava solo perdendo tempo, ma non poteva esimersi dall’incontrare quello
spocchioso di Retok; quel Vulcaniano era certamente un diplomatico di
consumata esperienza, ma il suo essere fervente seguace del Kolinahr lo
aveva reso estremamente freddo e distaccato; non che solitamente i
Vulcaniani fossero esattamente l’animo delle feste, ma Retok era
decisamente più simile ad un computer che ad un essere umano.

Retok entrò nella stanza, l’incedere aveva un che di nobile mentre si
portava davanti alla scrivania eseguendo il consueto saluto vulcaniano
“Lunga vita e prosperità..”

Darion imitò come da protocollo il saluto vulcaniano “Lunga vita e
prosperità anche a lei, è arrivato con l’alba stamani..”

“La sua affermazione è scontata quanto illogica ed oltremodo scorretta,
l’appuntamento era stato concordato con mesi di anticipo alle 07 di questa
mattina, sono giunto puntualmente all’orario concordato” Retok sembrava non
essere minimamente in grado di comprendere i modi di dire umani, né si
sforzava per riuscirci “Inoltre, considerato l’attuale posizione di Sol III
rispetto al proprio sole, nonché dei tempi di rotazione e rivoluzioni del
pianeta stesso, è alquanto improbabile che l’alba si sia verificata
esattamente in corrispondenza con la mia entrata nel suo ufficio.. secondo
i miei calcoli la stella Sol non è ancora sorta in cielo, sorgerà attorno
alle ore 7.10.. quindi fra circa otto minuti e 15 secondi. Inoltre, non
ritengo logico mettere in corrispondenza la mia presenza con l’alba,
fenomeno scientifico che accadrà regolarmente a prescindere dalla mia
presenza.”

“Si.. era solo un modo di dire” cercò di deviare il discorso Darion facendo
un motto con la mano per far accomodare il diplomatico “Prego, si
accomodi..”

Retok sembrò irrigidirsi nella sua posizione mentre si sedeva, la sua
espressione non permetteva all'interlocutore di individuare neppure
un'ombra di emozione latente, quasi fosse una statua

"L'utilizzo di modi di dire, tanto sfruttato da voi abitanti di Sol III, è
un'altra riprova della mancanza di logica, oltre che sottolineare
l’inettitudine nell'ospitare in modo corretto specie diverse dalla vostra"
il tono usato dall'ambasciatore non segnalava alcuna emozione, ma il senso
del discorso suonava stranamente come un rimprovero “La frase idiomatica,
detta anche modo di dire, è una locuzione di significato peculiare proprio
di una specifica razza e lingua, in quanto parte del bagaglio culturale di
uno specifico popolo.. questo comporta che la traduzione letterale di tali
espressioni in altre lingue non ha alcun senso logico, ponendo quindi
l’interlocutore di altra razza nell’impossibilità di comprendere a pieno il
contenuto del messaggio a meno che non richieda espressamente una sua
spiegazione”

Darion dovette trattenere l’impulso di rispondere a quel borioso Vulcaniano
quanto i modi di fare Vulcaniani avessero reso complesso sopportarli, ma,
se c’era un motivo se avevano scelto lui per quelle indagini, era proprio
la sua proverbiale pazienza, pertanto inspirò a fondo prima di sorridere

“Prenderò buona nota della sua osservazione, sono certo che sarà utile per
migliorare le nostre abilità diplomatiche..” fece una piccola pausa, quella
minima per poter iniziare un nuovo argomento di discussione senza dare il
tempo a Retok di iniziare con uno dei suoi soliloqui “Immagino che sappia
la motivazione per cui ho richiesto con così tanta insistenza questo
incontro.. giusto?”

“Corretto” Retok sollevò il sopracciglio destro per pochi attimi prima di
rilassare nuovamente tutta la muscolatura facciale “L’appuntamento era
stato fissato al solo scopo di chiudere in modo definitivo la questione da
voi classificata come Aetos.. ad ogni modo, non ritengo di avere altro da
aggiungere a quanto già avessi trascritto nella mia relazione finale.. ciò
significa che, a meno che la vostra capacità di lettura non sia sufficiente
ad interpretare il senso lessicale di quanto io ho accuratamente annotato,
devo ritenere che tale incontro sarà del tutto infruttuoso”

Darion osservò per qualche attimo il proprio terminale, fingendo di
richiamare la relazione al solo scopo di mantenere la sua proverbiale
tranquillità “Si, la sua relazione era come sempre ben accurata e molto
dettagliata.. ho letto dalla prima alla centosettantaseiesima pagina con
molto interesse, ma quando si fanno delle indagini su situazioni in cui si
ritiene possano essere stati compiute delle..” si bloccò per cercare di
trovare la parola corrette “leggerezze tali da permettere ad un popolo di
rapire dei nostri ufficiali e metterne fuori gioco altri, è necessario
analizzare nuovamente ogni singolo tassello che ha portato all’incidente..
definiamolo così”

“Un incidente è un evento inatteso che interrompe, talvolta con grave
danno, il regolare svolgimento di una determinata situazione.. avrebbe
potuto parlare di incidente qualora, inavvertitamente, fosse occorso
qualcosa di straordinario alla colonia che avesse posto in pericolo i
presenti stessi.. un ipotesi di incidente potrebbe essere una qualsivoglia
mancanza nell'infrastruttura tale da comportare accidentalmente la morte
degli ufficiali in visita.. o ancora un avvelenamento involontario per la
non piena conoscenza della biologia dei popoli federali..” Retok continuava
con la sua flemma assoluta a rispondere ad ogni singola frase di Darion
“L'accidentalità è un elemento del tutto assente in questo caso, quindi
ritengo poco corretto parlare di incidente”

Darion annuì lentamente “Esatto.. l’accidentalità non c’è.. ” inspirò per
un attimo “Allora mettiamola in diversi termini “Qualora una possibile
leggerezza permette ad un popolo estraneo alla Flotta Stellare di entrare
nel nostro territorio ed attuare un proprio piano personale, rapendo degli
ufficiali e drogandone altri.. è necessario analizzare ogni singolo
dettaglio per capire se non fosse stato possibile comprendere le reali
intenzioni di quel popolo e, di conseguenza, impedirgli di metterlo in
pratica. Ritiene più soddisfacente questa ricostruzione?”

“Ritengo possa essere più logica, sì”

“Meraviglioso, quindi mi permetta di farle una domanda a bruciapelo.. dopo
essere venuto a conoscenza degli avvenimenti sul pianeta occupato dagli
Aetos, ha ripensato ai suoi incontri con quel popolo per cercare di
ricordare se vi fosse stato qualche elemento che, per sua esperienza, non
l’avevano pienamente convinto?”

“Si, a differenza di quanto la sua razza possa ritenere della mia, noi
Vulcaniani siamo in grado di porre in dubbio le nostre conclusioni qualora
dei fatti successivi portino alla luce nuove variabili che non erano state
prese in considerazione” Retok se ne stava sempre impassibile di fronte a
Darion “La conoscenza è consapevolezza e comprensione di una serie di fatti
ed informazioni ottenute attraverso l'esperienza o l'apprendimento, qualora
dovessero essere individuati fatti tali da portare ad una nuova
comprensione di insieme sarebbe altamente illogico non prenderli in
considerazione”

“Bene.. quindi a quali conclusioni è giunto?” Darion, che finalmente
sentiva di aver iniziato ad intaccare il problema, si sporse un po’ più
avanti con la schiena “Quali sarebbero i dettagli del suo rapporto che
ritiene cambierebbe se potesse farlo?”

“Le conclusioni a cui sono giunto solo le stesse che possono essere lette
all’interno della mia relazione conclusiva, nessuna variazione a riguardo”

Darion si afflosciò un po’ sulla sedia, non che si aspettasse molto di
pregnante, ma la conversazione sembrava più una presa in giro che una vera
indagine “Nessuna variazione? ..di nessun genere? Ma lei aveva catalogato
la specie come non pericolosa.. aveva dato il suo pieno benestare, no?”

“Ritengo che lei, come del resto i suoi colleghi, continuiate a leggere i
rapporti, ma a non comprenderli affatto. Se vuole sapere quale sia il
problema Aetos, per quanto mi riguarda, è il pressapochismo con il quale
vengono analizzate le relazioni conclusive, sempre che vengano
effettivamente lette” Retok aveva sempre lo stesso sguardo e, seppure il
tono non esprimesse alcuna emozione, era perfettamente in grado di dare ai
nervi del povero Darion “Se lei avesse letto la mia relazione, si sarebbe
accorto che il mio intervento ha riguardato solo indirettamente la
costruzione della colonia e dell’idea di permettere a degli ufficiali privi
di preparazione come diplomatici a recarsi in visita al pianeta”

Darion fece un paio di colpetti di tosse “Ho letto la sua relazione e so
perfettamente che lei ha fatto parte della prima delegazione che ha
incontrato gli Aetos e…”

Retok interruppe Darion con l’ennesima osservazione “Non è esatto, io ero
stato posto a capo della prima delegazione che ha incontrato gli Aetos per
la mia esperienza pluridecennale e proprio per tale incarico ho redatto
personalmente la relazione finale che lei dice di aver letto.. non è
corretto riferirsi a me come un mero partecipante..”

Il Contrammiraglio Darion si massaggiò il collo “Certamente, riformulo..
Lei era a capo della delegazione che ha incontrato gli Aetos e, in
particolare, ha avuto una serie di incontri con il capitano della nave.. un
certo Bagtar”

“Capitano Ditec Bagtar, membro della fazione dell'Ordine Splendente..”
intervenne Retok, puntualizzando le parole “Questo è corretto. La nave
degli Aetos era giunta da circa ventidue ore e trentaquattro minuti nel
nostro quadrante quando abbiamo avuto la possibilità di avere un Primo
Contatto”

“Molto bene.. e come si è svolto quel primo incontro?” chiese Darion con
una certa curiosità

“E’ tutto inserito dentro la mia relazione finale”

“Ne sono pienamente consapevole..” anche la proverbiale pazienza di Darion
iniziava a vacillare “..ma lei risponda lo stesso, non si sa mai cosa si
può ottenere da una buona conversazione”

“Nulla, se colui che ha redatto la relazione finale ha inserito tutte le
informazioni necessarie senza dimenticanze o semplificazioni, il risultato
di una successiva conversazione non sarà altro che una riproposizione della
medesima relazione finale già stilata.. con conseguente perdita di tempo
per entrambi i soggetti coinvolti in quella conversazione”

“Cosa vuole che le dica, evidentemente mi piace perder tempo..” inspirò
profondamente “Iniziamo dal primo incontro?”

“Il Capitano Ditec Bagtar ha sostenuto che la sua nave fosse passata
inavvertitamente attraverso una sorta di tunnel spaziale non completamente
stabile, le analisi hanno confermato che il tunnel successivamente
catalogato con la sigla WH23-32 era un tunnel che deteneva soltanto una
delle entrate stabilmente ancorata nel quadrante Delta, la seconda uscita
era fluttuante, ossia non si ripresentava sempre nel medesimo punto”

“Siete mai salito sulla nave Aetos?”

“No, ogni genere di contatto si è svolto tramite comunicazione sub spaziale”

“La nave Aetos in che condizione era?” chiese Darion incrociando le braccia
al petto

“Apparentemente aveva subito dei danni per l’attraversamento del tunnel
spaziale” rispose senza intonazione Retok “Le scansioni avevano rilevato
alcuni danni ai sistemi energetici, ma nulla di così grave da non potersi
sistemare in qualche ora.. era stato chiesto al Capitano se necessitasse
dell’aiuto della Flotta per riparare la nave, ha rifiutato l’offerta..”

“E questo cosa le ha fatto pensare?”

“Ho ritenuto che con una probabilità del 78,34% gli Aetos non si fidassero
ancora di permettere a soggetti non appartenenti alla loro nave, di salire
a bordo e avere quindi accesso alle loro tecnologie”

“Mm.. capisco..” la voce di Darion era più bassa mentre lui rifletteva
sulle risposte che riceveva “E la cosa non l’ha impensierita?”

“No, sulla base della mia esperienza posso affermare che nell’89,46% dei
casi una popolazione che si dovesse trovare in difficoltà lontana dal
proprio pianeta natale tenderà a mostrarsi restia a permettere a degli
sconosciuti di salire sulla propria nave e poter accedere alla propria
tecnologia, il comportamento del Capitano Bagtar quindi rientrava nel
comportamento solitamente appurabile”

Darion annuì ancora lentamente “E come si concluse quel primo incontro?”

“Fu semplicemente l’occasione di avere un contatto con gli Aetos e mettere
a loro disposizione le nostre tecnologie al fine di risolvere il loro
problema e permettere loro di tornare a casa. Purtroppo l’instabilità del
tunnel rese il ritorno impossibile: gli scienziati avevano teorizzato che
il tunnel WH 23-32 avrebbe aperto un nuovo passaggio verso il quadrante
Delta dopo alcuni mesi, quindi gli Aetos si erano trovati bloccati
all’interno del nostro territorio”

“Ed esattamente quando è nata l’idea della colonia?”

“Al quarto incontro..” Retok continuava a restare immobile come una statua,
nessun movimento, tono del tutto privo di ogni emozione “Accantonata ogni
ipotesi scientifica per riuscire ad attrarre in qualche modo l’imbocco del
tunnel WH 23-32 nel nostro quadrante, si era giunti alla conclusione logica
che gli Aetos non avessero altra soluzione di attendere che il tunnel
spaziale tornasse in maniera spontanea ad aprire la sua uscita mobile
all’interno dello spazio federale. Il Capitano Bagtar sollevò quindi il
problema di come la vita sulla nave non fosse ben sopportata da alcuni
membri dell’equipaggio.. sebbene la nave fosse molto grande, alcuni membri
dell’equipaggio avevano insistito per richiedere la possibilità di scendere
su di un pianeta”

“E quindi chiesero di creare una colonia..”

“No” Retok fece una pausa osservando Darion “Gli Aetos hanno fatto la
richiesta di scendere su un pianeta, non di creare una colonia. Alla loro
richiesta fu sollevata la questione della possibile contaminazione
interraziale; non potendo escludere a priori che essi, anche
inconsapevolmente, potessero essere portatori sani di malattie o altri
microrganismi dannosi per le altre popolazioni, gli facemmo notare come
l’unico modo per loro di visitare dei pianeti federali abitati era
sottoporsi ad una serie di visite mediche per sincerarsi che quel contatto
con razze indigene fosse sicuro sia per gli Aetos sia per i cittadini della
Federazione..”

“Ma io non vedo nessuna indicazione di visite mediche svolte dagli Aetos”

“Semplicemente perché rifiutarono di sottoporsi a qualsiasi visita medica”
Retok osservò Darion precedendone la domanda “Anche questo non è
incompatibile con l’atteggiamento di una popolazione al primo contatto,
accade nel 63,83% dei casi.. non c’è ancora una fiducia tale per permettere
a degli estranei di compiere analisi sulla propria persona. Ovviamente
questo aveva portato ad escludere la possibilità che la popolazione Aetos
potesse recarsi su un pianeta abitato.. rimaneva come unica opzione i
pianeti abitabili”

“E qui è nata l’idea della colonia”

“Esatto, il Capitano Bagtar si è mostrato favorevole ad occupare un pianeta
abitabile da noi selezionato e soggiornarvi per il periodo necessario al
tunnel per tornare ad aprirsi nel nostro quadrante e, quindi, tornare a
casa.. in cambio della nostra disponibilità di lasciarli vivere su uno dei
nostri pianeti, lo stesso Capitano Bagtar aveva dato la sua parola che
avrebbe lasciato integra la colonia creata dagli Aetos in modo da poter
essere sfruttata dai cittadini della Federazione. La sua offerta è stata
vagliata e ritenuta accettabile”

“Forse anche un po’ troppo generosa come offerta, non le pare?”

“Non avevamo abbastanza informazioni per ritenere che la colonia creata
dagli Aetos in così pochi mesi sarebbe risultata un’installazione così
progredita ed evoluta; al momento del raggiungimento dell’accordo si
riteneva che sarebbe stato difficile per gli Aetos riuscire a creare anche
solo un semplice accampamento, gli offrimmo il nostro aiuto, ma il Capitano
rifiutò”

“E la cosa non la fece presagire nulla?”

“No” Retok fece una breve pausa prima di aggiungere “Una popolazione,
dispersa lontana da casa, aveva chiesto ed ottenuto il permesso di scendere
su un pianeta disabitato per creare una propria colonia, in questo non vedo
nulla di pericoloso”

“Sì, ma in quella colonia sono stati rapiti dei nostri ufficiali”

“La cosa è del tutto irrilevante per la mia relazione finale”

“Come sarebbe a dire che è del tutto irrilevante?” la voce di Darion
denotava tutto il suo stupore

“Il mio compito era quello di instradare un primo contatto con gli Aetos,
tale popolo aveva richiesto di poter scendere dalla nave e creare una
propria colonia.. cosa che in effetti ho caldeggiato, poiché non ritengo
che vi fossero pericoli in questo..” Retok fece una pausa “Dal momento in
cui la popolazione Aetos iniziò a creare la propria colonia non venne più
ritenuta una priorità, ragion per cui la questione è stata demandata ad
altro ambasciatore. Ribadisco che sino a che il permesso rilasciato agli
Aetos era solo quello di creare una propria colonia in cui vivere, il
popolo Aetos non risultava essere una minaccia.. il perché tale permesso
sia stato allargato sino a ricomprendervi una colonia aperta alla
popolazione federale, dovrete chiederlo a chi è subentrato dopo di me”

“E lei non si è più interessato al popolo Aetos?” chiese Darion quasi
speranzoso che vi fosse qualche informazione in più

“Non rientrava più nelle mie mansioni e non sono dedito a interferire nel
lavoro dei miei colleghi”

“Ah.. beh, in questo caso la ringrazio di essere venuto fino a qui per
rispondere alle mie domande..” Darion si alzò in piedi sollevato ancor più
di Retok che quello strazio avesse finalmente fine, quindi face il consueto
saluto vulcaniano “Lunga vita e prosperità..”

“Lunga vita e prosperità a lei” rispose Retok subito dopo essersi alzato.


-- FINE PRIMA PARTE --
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