[Stml15] Hair - Imbarco

Tenente Comandante Albert K Hair albert.k.hair a lordkap.it
Ven 10 Gen 2020 15:10:48 CET


Dato che gli eventi sono tutti molto concitati e stretti nella loro linea temporale, ho pensato di aggiungere solo una parte finale.
La mando tra poco.
 
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Tenente Comandante. Albert K Hair - Skype: lord_kap
USS Poseidon - Ignegnere Capo


Da: "Stml15" stml15-bounces a gioco.net
A: "USS Poseidon" stml15 a gioco.net
Cc: 
Data: Tue, 17 Dec 2019 18:52:19 +0100
Oggetto: Re: [Stml15] Hair - Imbarco


Non so se me lo sono perso io, ma a parte il contributo iniziale, non hai aggiunto nulla.. io mi aspettavo, e va benissimo usare il mio brano come traccia, però interazioni, emozioni, sensazioni di Hair, Juliette ecc.. di occasioni ce ne sono.. sulla Corwin, sulla Poseidon ecc.. sia contemporanee agli eventi sia successive.. non avendo scadenze, non riesci ad integrare qualcosina? Volendo anche a quattro mani coi miei Alluso/Kevides.. 

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Capitano KevidesUfficiale in ComandoUSS Poseidon NCC-83302========================================


Il giorno mar 17 dic 2019 alle ore 17:34 Tenente Comandante Albert K Hair <albert.k.hair a lordkap.it> ha scritto:
[Hair - "Imbarco"]



Zona sconosciuta, Asteroide di classe M sconosciuto - 9 aprile 2399, ore 18:21



Hair si guardava attorno insieme a Juliette. Quel cielo molto strano era a suo modo bellissimo. Da un certo punto di vista era quasi un miracolo che su un corpo celeste così piccolo ci fosse dell'atmosfera. "Per fortuna, fino ad ora, l'accordo è stato rispettato da quei criminali. Ho temuto che, una volta sbarcati, avrebbero piantato un siluro in mezzo al nostro accampamento e tanti saluti..."

"Hai risistemato la Tokugawa? Totalmente, intendo..."

Nel parlare arrivarono al posto in cui erano sedute Margret e Hana. Queste ultime avevano udito la domanda di Juliette.

"Beh, avrei voluto essere veramente io la causa di tutto quel trambusto ma lo sono stato solo in parte. Inosservato, avevo pian piano messo in condizione di mancata ricristallizzazione del dilitio. Era questione di tempo che i controlli automatici facessero uscire la nave dalla curvatura. Io non c'entravo con i sensori e neanche con gli altri malfunzionamenti. Mentre stavo rimettendo in sesto i sistemi ho, però, notato che c'era un programma che girava nei sottosistemi. Non avevo mai visto qualcosa del genere e mi sono ben guardato dal manometterlo. a quello che ho potuto osservare, prima o poi la nave andrà di nuovo in avaria. Speriamo lo faccia abbastanza lontano da qui e che ci trovi qualcuno prima che a Eberhard venga in mente di tornare a farci fuori."

"Sì, speriamo che sia come dici, Albert." rispose Asami.

Si unirono a loro Francesca, Giovanni e Cesare, rispristinando, Capitano a parte, il gruppo degli ufficiali superiori. Lind si sentiva quasi fuori posto ma in quella situazione la normale rigidità della catena di comando si era un po' allentata.

"La boa di emergenza?" chiese Margret.

Albert fece un cenno a Juliette. "L'ultima volta che l'ho verificata, due minuti fa circa, stava trasmettendo normalmente."

"Le altre attrezzature?" chiese il Primo Ufficiale a Hair.

"Tutte funzionanti. Io e Mouri abbiamo preparato la sorpresa di cui avevamo parlato con il Numero Uno." e fece un cenno all'Ufficiale Scientifico che si allontanò per un minuto, tornando con uno dei due replicatori alimentari che avevano lasciato in dotazione al gruppo di profughi.

"Alla lista delle attrezzature necessarie abbiamo fatto aggiungere alcune attrezzature strategiche." continuò Hair. "Cannibalizzando un paio di queste attrezzature abbiamo trasformato questo replicatore alimentare, aumentandone le capacità per sfornare pezzi meno edibili." concluse con un sorriso lasciando la parola a Mouri.

Questi armeggiò qualche secondo e produsse in serie quattro oggetti di dimensione di pochi centimetri. Si tolse dalla tasca una batteria al plasma e la collegò agli altri oggetti assemblando il tutto sotto gli occhi curiosi degli altri. Infine porse il tutto a Margret: "Comunicatore subspaziale, raggio di circa 3 anni luce, capacità di crittatura tramite codice personale. Se conosce qualcuno con cui parlare..." disse con evidente soddisfazione sul viso.

Non senza compiacimento, la donna rispose: "In questo momento ci sarebbero tre o quattro persone che mi piacerebbe contattare ma credo siano tutti fuori dalla portata. Inoltre non vorrei trovare qualche affiliato a questa... Cura in ascolto."

"Potremmo fare così:" consigliò Alluso, "attendiamo 24 ore. Se nessuna nave tenta di contattarci per via della boa di emergenza, proveremo a comunicare noi."



USS Corwin, Ponte 1, Plancia - 10 aprile 2399, ore 04:02



"Nuova richiesta di comunicazione dal Comando di Flotta. L'Ammiraglio Darion chiede di noi, Comandan.. ehm, Capitano."

"Non sono passati nemmeno quindici minuti dall'ultima... Va bene. Sullo schermo, Guardiamarina. Uno qualsiasi, basta che sia uno che ancora funzioni!" rispose l'Argeliano al comando.

=^=So che non si aspettava di sentirmi così presto, quindi non perdiamo altro tempo, Kevides.=^= l'umore di Darion, se possibile, era peggiorato. =^=L'equipaggio della USS Tokugawa è stato abbandonato su un asteroide di classe M alle coordinate che invierò in allegato. Avete l'ordine di recuperare quegli uomini, integrare l'equipaggio a vostra disposizione e riprendere la rotta indicata da Aumeier.=^=

"Che ne è stato della USS Tokugawa?"

=^=Non è noto saperlo. Il Capitano Demian Hesse si trova ancora a bordo ed è lui ad averci indicato le coordinate dell'asteroide. Non sappiamo, però, se sia prigioniero, in pericolo di vita o se pienamente in grado di svolgere le proprie funzioni.=^=

"Coordinate acquisite, Comandante. Potremo essere lì in poco meno di cinque ore a questa velocità. Meno se riuscissimo a riparare i danni in Ingegneria."

=^=Come siete messi?=^=

"La responsabile della sicurezza aveva messo in atto contromisure nel caso in cui il loro golpe fosse fallito. Una serie di esplosioni hanno colpito vari ponti della nave ma stiamo provvedendo. La nave è operativa indicativamente al 65%, percentuale stimata e non Vulcaniana."

=^=Comprendo. Recuperate quegli uomini e riprendete la rotta originaria.=^=



Zona sconosciuta, Asteroide di classe M sconosciuto - 10 aprile 2399, ore 08:47



Francesca, nel suo turno di sorveglianza del comunicatore, trasalì quando udì le parole attraverso il dispositivo: =^=Parla il Comandante Kevides della USS Corwin. C'è qualcuno in ascolto?=^=

Sul momento quasi si emozionò ma poi fu fulminea nella risposta: "Qui il Tenente Comandante Alluso, USS Tokugawa, al momento abbandonati su un asteroide. Riuscite a localizzarci?"

=^=Abbiamo avuto le coordinate dall'Ammiraglio Darion. Stiamo venendo a prendervi."



USS Corwin, Sala Macchine - 10 aprile 2399, ore 10:19



Il recupero degli uomini della USS Tokugawa era stato rapido e quanto mai opportuno. Da un lato su quell'asteroide non avrebbero potuto resistere troppo a lungo, dall'altro la USS Corwin necessitava urgentemente di rinforzi nella sezione Ingegneria.

Kevides ne era ben conscio e, dopo un attimo di déjà vu nell'aver salvato Asami Hana e Francesca Alluso, due colleghe già incrociate sul suo cammino in passato e di cui poteva dire di fidarsi ciecamente, non aveva perso tempo e sbraitato una serie di ordini incontrando una muta ma malcelata perplessità da parte della sua parigrado Margret del Keth R'Haalgret.

Pertanto, prima ancora di poter dilungarsi in qualsivoglia tipologia di ringraziamenti, il Tenente Comandante Hair era stato messo a capo della sezione ingegneristica e spedito di gran lena, assieme alla moglie Juliette ed a tutti gli ingegneri della Tokugawa, in Sala Macchine.

Qui Albert aveva scoperto come il caos regnasse sovrano: l'intera gerarchia di comando della sezione era stata esautorata. Da mezze frasi carpite qua e là aveva intuito che nella faida che si era creata a bordo si fossero schierati dalla parte del traditore, ossia il Capitano Aumeier, prima che le forze lealiste guidate dal Primo Ufficiale riuscissero ad avere la meglio.

A prescindere dall'entità dello scontro non era difficile, per un occhio esperto, scovare i palesi segni di sabotaggio: la Corwin era come un animale ferito che lottava con tutte le sue forze per non arrendersi.

Juliette, più attenta al lato pratico del marito, aveva bloccato un giovane addetto chiedendogli chi fosse stato, fino a quel momento, a capo di quella baraonda. Le era stato risposto che era facile, bastava seguire le tracce di riparazioni impossibili con materiali improbabili. Presto o tardi ci si sarebbe incontrati, o scontrati se non si era fortunati, con la Guardiamarina Dejara Ven, una motorista Napeana dagli occhi blu.

Due concetti configgenti avevano colpito Juliette: se l'averla definita una semplice motorista, termine riduttivo per un ingegnere, sicuramente andava a discapito dell'interessata, era altrettanto vero che pareva essere fastidiosamente invidioso di come quella Napeana riuscisse a mettere pezze a qualunque inconveniente le si parasse davanti.

Ad istinto femminile, a Juliette quella Dejara piacque ancor prima di conoscerla. Prima di poter suggerire qualcosa al marito, però, Albert aveva strappato di mano all'imbambolato addetto bloccato dalla moglie il pad contenente le problematiche che affliggevano la Corwin e stava dando indicazioni al team di ingegneri della Tokugawa, cosa che probabilmente sarebbe piaciuta poco non solo alla Ven ma a tutti i lealisti della Corwin impegnati in sala macchine.



USS Corwin, Infermeria - 10 aprile 2399, ore 11:02



Se Hair si era trovato a capo della sezione Ingegneria a De Chirico, invece, era toccato far da supporto al medico Vulcaniano di bordo.

Kevides non era stato molto prolifico di parole a riguardo. Aveva accennato che vi erano feriti a bordo sia fra i prigionieri, sia fra i lealisti e che un dottore esperto sarebbe stato d'aiuto alle squadre mediche sparse per la nave.

Appena giunto in infermeria, De Chirico era stato affiancato da un infermiere Tellarite che, una volta scoperto che non aveva nessuna ferita da curare, si era lanciato con assoluta nonchalance in una serie di insulti ed epiteti non ripetibili.

Ancora sorpreso dalla reazione del Tellarite, Giovanni sgranò assolutamente gli occhi a scoprire che la sezione era guidata da T'Kar, un suo vecchio compagno di studi ai tempi dell'Accademia. Ottimo medico ma decisamente un Vulcaniano con una formazione mentale fin troppo ortodossa per avere quell'empatia talvolta necessaria coi propri pazienti.

Forse era per quello che Kevides sembrava furbescamente contento dell'arrivo di un nuovo medico in una sezione con poche defezioni, nonostante tutto.



USS Corwin, Ufficio del Capitano - 10 aprile 2399, ore 13:04



In quello che fino a poco tempo prima era il regno invalicabile di Aumeier, si stava attendendo il Comandante Kevides per una riunione tattica.

Erano stati convocati tutti gli ufficiali superiori o, comunque, incaricati di gestire la loro sezione di appartenenza: Hair era stato nominato nuovo Capo Ingegnere, con la moglie Juliette e la Napeana Dejana Ven come sue facenti funzioni, alla Alluso era stata affidata la Tattica mentre a Tanas, il suo vice Klingon, era toccata la responsabilità della Sicurezza di bordo, Alla Guardiamarina Nuviana Nikea l'onere di coordinare le Operazioni, così come il Timone era stato affidato a Matthew Tennant; il duo T'kar e De Chirico erano stato incaricato di occuparsi della Sezione Medica, mentre Mouri avrebbe ricoperto il ruolo di Ufficiale Scientifico Capo.

Fuori da questa spartizione di ruoli, rimanevano in tre: Kevides, Margret ed Hana con quest'ultima impegnata a far da filtro fra i primi due.

Margret poteva vantare una maggiore anzianità nel ruolo e, pertanto, legittimamente richiedere di assumere il comando della USS Corwin cosa che, ed Asami lo sapeva bene, Kevides non avrebbe mai accettato. E come poterlo biasimare? Aveva appena salvato la nave da un Capitano traditore, si era precipitato in soccorso di colleghi in difficoltà ed avrebbe dovuto consegnare il proprio comando ad una collega che aveva, a sua volta, appena perso la propria di nave?

Un dilemma di difficile soluzione, se una delle due parti in gioco si fosse impuntata per principio.

Per non parlare della diversità di vedute, e di modi di agire, dei due Comandanti: da una parte, l'Andoriana desiderosa di intercettare la Tokugawa, salvare Hesse e recuperare la nave dai traditori che se ne erano impossessati con un golpe; dall'altra, l'Argeliano che avrebbe preteso di seguire la rotta impostata da Aumeier e scoprire quale destino il suo Capitano voleva andare incontro.

A togliere, parzialmente, le castagne dal fuoco ad Hana ci aveva pensato il Contrammiraglio Darion con precise istruzioni: la Corwin avrebbe dovuto mantenere la rotta voluta dal Capitano Aumeier, comportarsi come se a bordo fosse ancora lui al comando e dirigersi verso il punto impostato; a quanto pareva un rendezvous di navi traditrici afferenti al sedicente gruppo terroristico denominato Cura responsabile di una serie di attentati, fra cui gli ultimi su Alpha Centauri e Argelius II.

Solo una volta verificato l'esatto punto di incontro ed averlo comunicato alla task force guidata dal Viceammiraglio Merak, gli uomini della Tokugawa avrebbero potuto tentare di riprendersi la loro nave e liberare il loro Capitano.



USS Corwin, Ufficio del Capitano - 10 aprile 2399, ore 20:08



=^=Plancia a Comandante Kevides. Signore, il Capitano Medit della USS Cayman ha appena chiamato, chiede di parlare con Aumeier.=^=

Kevides fece una smorfia. Aveva ricevuto l'ordine dal Contrammiraglio Darion di occuparsi personalmente delle future comunicazioni che sarebbero giunte sulla nave ma era consapevole che il bluff difficilmente avrebbe retto a lungo: "Passatela in questo ufficio."

Lo schermo del terminale si accese lasciando apparire il volto del Capitano Medit. Sebbene tentasse di non darlo a vedere, l'espressione dell'umano era di perplessità e diffidenza: non si aspettava di vedere il Primo Ufficiale.

=^=Aumeier dov'è?=^=

"Al momento è impegnato con le riparazioni alla nave. Il gruppo di lealisti ha tentato di distruggere il vascello."

=^=Si tratta di una comunicazione della massima urgenza, desidero parlare immediatamente con il Capitano.=^=

"Comprendo perfettamente ma, per essere d'aiuto alla causa, le riparazioni alla USS Corwin sono cruciali. Non so quante navi di questa stazza possiamo contare al nostro attivo..." Kevides si rese conto che probabilmente stava in parte esagerando ma non aveva altre possibilità se non tentare. "Il Capitano ci tiene particolarmente, per questo sono stato adibito ad occuparmi alle comunicazioni. Un compito all'altezza delle mie capacità, se posso citare le testuali parole di Aumeier."

=^=Capisco...=^= la voce era tranquilla ma, dallo sguardo, non sembrava che il capitano Medit fosse certo delle parole di Kevides, tanto che tergiversò per svariati attimi prima di proseguire: =^=Il punto di incontro è cambiato, vi sto inviando le nuove coordinate. Da questo momento silenzio radio sino all'arrivo.=^=

Kevides osservò le nuove coordinate sul terminale: "Sono parecchio lontane dal primo punto di incontro, posso chiedervi come mai questo spostamento?"

=^=Semplice precauzione. È tutto, informi il suo Capitano.=^=



USS Corwin, Sala Tattica - 10 aprile 2399, ore 20:28



"E questo è quanto..." Kevides camminava lentamente. "Personalmente ritengo che il punto di incontro non sia stato mutato, non avrebbe senso. Probabilmente questa era l'ultima comunicazione prima del silenzio radio ma è palese che abbiano capito che qualcosa non va."

"Per via della sua sostituzione al Capitano?" Margret osservò Kevides incrociando le braccia al petto.

"Sì, il rapporto fra me ed il mio ufficiale superiore non è mai stato dei più idilliaci." il tono sarcastico di Kevides chiuse la questione. "Ad ogni modo il problema permane. A questo punto tutte le navi allineate a questa follia sapranno che non siamo più invitati alla loro festicciola originaria. Se dovessimo presentarci senza invito ci attaccherebbero in massa; la Corwin ha già subito parecchi danni ma, anche se non fosse così, uno scontro così impari non potrebbe sostenerlo mai."

"Ma non possiamo nemmeno invertire la rotta ed allontanarci, sarebbe il segnale inequivocabile che siamo rimasti fedeli alla Federazione. Preparerebbero una battuta di caccia che porterebbe allo stesso risultato." la Alluso si appoggiò con la schiena alla paratia.

Margret scosse il capo: "Già, senza contare che rischiamo di non rintracciare più Hesse e la Tokugawa."

"Bene, vedo che concordate con me che occorre attaccare chiunque ci manderanno di fronte nel punto di incontro secondario. Un ammasso di asteroidi ravvicinato ad una piccola nebulosa instabile, un luogo perfetto per eliminarci lasciando pochissime tracce. Non manderanno più di tre unità. Quattro o cinque se sono medio piccole." affermò con convinzione Kevides strappando un sorriso alla Consigliera Hana e più di qualche occhiata preoccupata da parte di tutti gli altri presenti.

L'Argeliano parve nemmeno accorgersene e continuò la sua riflessione. "Certo, affinché il mio piano riesca alla fine avremo bisogno di un'altra nave, una che possa avvicinarsi al luogo dell'incontro originario."

"Ammesso e non concesso che le nostre ipotesi siano esatte e che riusciamo ad avere la meglio nel primo scontro, non credo che le unità sconfitte siano disponibili ad uno scambio e questa nave non potrebbe reggere un secondo combattimento. Con tutta la buona volontà, io non garantisco nemmeno per il primo." esclamò sconsolato Hair.

"Uno scambio forse no ma alla vita saprebbero rinunciare?" la voce di Hana fece voltare tutti verso di lei. "Pensateci per un momento: sono dei traditori, se dovessero credere di essere sotto attacco da parte di un'intera flotta, quanti di loro non opterebbero per la resa? Sono cose che non hanno prezzo. Non posso pensare che tutti gli ufficiali siano così fanaticamente ligi nel rispetto degli ordini ricevuti e l'istinto di sopravvivenza è qualcosa che è talmente radicato in ciascun individuo che non è possibile eliminarlo."

"Peccato che non abbiamo una flotta federale che possa bloccare quelle navi. Non conosciamo l'ubicazione della task-force guidata dal Viceammiraglio Merak ma dubito sia nelle vicinanze."

"Hana non parlava di un vero attacco ma di una finzione." Kevides incrociò le braccia al petto: "Stai proponendo di ingannare i loro sensori?"

"Sì, so che l'Ambasciatore Worf vi riuscì quando era imbarcato sulla USS Enterprise."

"Hair?" domandò Kevides al Capo Ingegnere.

"Beh, abbiamo navette e sonde in abbondanza, tutte in ottimo stato. Posso tentare di organizzare una trappola ai sensori ma funzionerà solo come diversivo. Basterà settare adeguatamente i sensori e si scoprirà il trucco."

"Per farlo, avranno bisogno di tempo e l'incertezza la farà da padrona fornendoci, forse, una via di uscita." Margret annuì al piano ed Hair si accomiatò dalla riunione, lasciando modo all'Andoriana di riprendere.

"Abbiamo l'elenco delle navi che hanno variato senza motivazione il loro piano di volo?"

"Non dall'Ammiragliato ma una lista di navi l'avevo trovata mentre cercavo qualche informazione fra i file personali del Capitano. Il resto lo stanno facendo i sensori."

Sullo schermo principale apparvero una serie di navi della flotta piuttosto variegata per grandezza, anzianità di servizio e capacità bellica.

"Iniziamo a sfoltire i risultati..." Margret osservò lo schermo dando ordini al computer di bordo: "Evidenzia solo quelle che pare mirino al nostro stesso punto di destinazione."

Sullo schermo il numero delle navi venne drasticamente abbassato, lasciando solo una decina di punti luminosi.

"Dieci navi sono decisamente troppe..." affermò con preoccupazione la Alluso. "Computer, elimina le navi che per capacità belliche risultino nettamente superiori alla USS Corwin."

Sullo schermo ora capeggiava solo un puntino colorato.

"USS Poseidon NCC-83302, di classe Akira."

"Bingo! Ecco la nostra preda!" esclamò con soddisfazione Kevides attirandosi altre occhiate preoccupate dai presenti.

"Uhm..." bastò quel mugugno della fin ad allora silente Nikea per attirare sulla giovane Guardiamarina Nuviana le attenzioni di tutti.

Le ci volle qualche momento per accorgersi che era calato il silenzio attorno a lei ed imbarazzata riprese, aiutandosi con lo schermo.

"Alcune delle navi si sono fermate, sembrano in attesa di qualcosa."

"Stanno formando un perimetro difensivo," affermò la Alluso, "nel caso qualcosa andasse storto."

Oltre alla USS Poseidon soltanto altri quattro puntini colorati avevano intrapreso, senza possibilità di errore, la stessa rotta della USS Corwin.

Digitando febbrilmente con tutte e dodici le dita, Nikea stava alacremente interrogando tutti i sensori ed il computer di bordo per scoprire chi fossero le navi invitate alla festicciola.

"Abbiamo la USS Cayman, di classe Springfield. La USS Sengoku di classe Steamrunner, la USS Firequeen di classe Niagara e... la USS Tokugawa!"

Un piccolo boato accolse quella notizia con l'eccezione, notata soltanto da Hana, di Kevides... Ciò comportava dividere le forze in uno scontro già impari.

"Non appena pronti dovremo tentare di salire a bordo della Tokugawa. Se ci teletrasportiamo a bordo prima che alzino gli scudi potremmo riprenderci la nave e... due unità contro quattro nemiche sono meglio che una contro cinque." sentenziò Margret senza particolari riflessioni. Lo doveva ad Hesse, lo doveva a se stessa, lo doveva alla Flotta Stellare.

"Avremo una sola possibilità, ossia quando ancora ci chiederanno di consegnare la nave. Dopo di che alzeranno gli scudi e ci faranno a pezzi. L'obiettivo sarà disabilitarci, non distruggerci, e questo andrà a nostro favore." ragionò la Alluso.

"È corretto, ed è il motivo per cui non posso autorizzare un teletrasporto suicida in massa."

La frase di Kevides ebbe l'effetto di una doccia gelata, facendo scoppiare un putiferio fra l'Argeliano e la sua parigrado Andoriana con il Klingon Tanas che non sapeva se difendere l'uno o l'altra.

Solo l'intervento congiunto di Hana e della Alluso portò la calma.

Ne seguì una concitata discussione: da un lato l'esigenza primaria di avere uomini sufficienti per difendere la USS Corwin da un abbordaggio e tentare di impadronirsi di una delle unità nemiche, dall'altro l'importanza di tentare di recuperare la USS Tokugawa e unirla alla causa.

Alla fine fu deciso di mandare un piccolo pool di uomini della sicurezza della USS Tokugawa, guidati dal Comandante Magret, coadiuvati da un paio di ingegneri. Altrettanti addetti alle operazioni e dal dottor De Chirico.

Il Klingon Tanas fu ritenuto fondamentale nel guidare la resistenza a bordo della USS Corwin, così come la Alluso a gestire la difesa tattica della stessa. Hair e la moglie Juliette non erano divisibili e non si poteva

lasciare la Corwin senza un Capo Ingegnere. Da ultimi, in un frangente del genere, la presenza di Hana e Mouri era stata valutata come più idonea a bordo della nave di Kevides, piuttosto che nel tentativo di recuperare la Tokugawa.

L'intero architrave del piano si basava su due aspetti: sicuramente vi sarebbe stato un ultimatum da parte dei traditori. Chiunque volesse salva la vita avrebbe dovuto abbandonare la USS Corwin. Chi rimaneva a bordo era a tutti gli effetti un nemico e come tale sarebbe stato combattuto.

Avrebbero garantito un teletrasporto sicuro, probabilmente su un'unità a corto di personale ma abbastanza piccola per riuscire a tenere d'occhio i nuovi arrivi. La USS Firequeen e la USS Poseidon erano quindi scartate a priori. Rimanevano le altre tre di cui, di certo, la USS Tokugawa era a corto di uomini. Margret aveva giurato che avessero bisogno come il pane di ingegneri, quindi chi meglio di un nutrito gruppo di esperti da mandare in Sala Macchine?

Era un azzardo però, sia Hair che Juliette, avevano garantito che alcune subroutine di sicurezza fatte installare dalla Alluso ai tempi del varo della USS Tokugawa erano ancora attivabili. Le avevano scovate anni addietro, dopo la scomparsa dell'amica ma, d'accordo con l'allora Capitano, le avevano conservate operative sotto il codice di Protocollo Tracey.

La loro attivazione dava una serie di segnali al computer di bordo che avrebbe agito immediatamente come se la nave fosse posta sotto attacco, isolando la Plancia e dando alcuni accessi secondari di controllo remoto per garantire la gestione della nave in emergenza. L'attivazione del protocollo Tracey e l'immissione di una sostanza nell'impianto di ricircolo dell'aria, avrebbe dato modo all'away team di impossessarsi della nave, sfruttando l'allarme rosso e gli scudi attivi.



USS Corwin, Plancia - 11 aprile 2399, ore 00:12



L'equipaggio era in fibrillazione, gli ufficiali superiori avevano studiato varie linee di azione ma non c'era stato il tempo di verificare tramite delle simulazioni per capire se effettivamente l'intero piano avrebbe potuto funzionare. L'unica cosa che potevano fare era prepararsi tutti al meglio delle loro possibilità.

Kevides occupava la postazione del Capitano con sguardo risoluto ma soddisfatto: la USS Corwin non si sarebbe arresa per nessuna ragione.

"Computer, mostra le schede dei soggetti ritenuti i possibili nuovi comandanti dopo gli ammutinamenti di quelle navi."

Sullo schermo apparvero cinque volti, mentre la voce atona scandiva i loro nomi: =^=Capitano De Rais, umano maschio, USS Tokugawa. Capitano Madit, atreano maschio, USS Cayman. Capitano Vlad, umano maschio, USS Sengoku. Capitano T'Ejx Nosh, arbazano maschio, USS Firequeen. Capitano Zuckar, iotiano maschio, USS Poseidon.=^=

Nessuno dei presenti parlò ma tutti si trovarono ad osservare con particolare interesse il volto apatico della quarta fotografia. L'intero architrave del piano formulato si basava, infatti, sul fatto che la USS Firequeen non partecipasse allo scontro per via della fantomatica flotta lealista in avvicinamento.

Ciò avrebbe portato la USS Cayman a fungere da appoggio, lasciando alla USS Sengoku ed alla USS Tokugawa il compito di coprire i fianchi alla USS Poseidon.

Se il gruppo, guidato da Margret, fosse riuscito nell'intento di riappropriarsi della USS Tokugawa ci sarebbe stato uno scontro alla pari fra le due Steamrunner e la Akira contro la Ambassador.

"Computer, selezionare le schede del quarto e del quinto Capitano." gli occhi di Kevides erano concentrati sulle varie fotografie ma la mente sembrava altrove, come se stesse già studiando il piano per agire.

Dall'esame dei curriculum Zuckar era noto per la sua irruenza ed aggressività, mentre T'Ejx Nosh aveva una mentalità attendista, incapace di prendere una decisione avventata, e preferiva esaminare ogni possibile variante in gioco.

"Comandante Hair?"

=^=Qui Sala Macchine.=^=

"Faccia in modo, non mi importa quale, ma si assicuri che avvenga con assoluta certezza, che siano i sensori della USS Firequeen a scoprire per primi la nostra flotta in avvicinamento. Si coordini col signor Tennant al timone e con la nostra Nikea alle operazioni."

=^=Ricevuto, chiudo.=^=



USS Corwin, Plancia - 11 aprile 2399, ore 03:00



Il punto di rendez-vous era ormai davanti ai loro occhi. La nebulosa con lampi verdastri si estendeva tutto intorno a loro, mentre cerchi di asteroidi la intersecavano negli unici varchi lasciati liberi dalla stessa.

Il tutto pareva avvenire in una certa sequenza e la USS Corwin poté attraversare il campo con gli scudi in allarme giallo senza complicazioni.

Nel punto opposto, come da previsioni, campeggiava la figura della USS Firequeen che si stagliava scura in mezzo ad un balenare verdastro. Era nella posizione di attesa preferita da qualunque cacciatore, pronta a ricevere la preda inseguita dai cani.

La USS Cayman orbitava placidamente alla destra dello schieramento. Copriva la via di fuga da quel lato. Alle spalle, ormai da ore, i sensori davano la USS Sengoku, mentre non vi era ancora traccia della USS Tokugawa.

"Signore, rilevo la USS Poseidon. Procede per la rotta che avevamo ipotizzato."

"Molto bene, signori, si va in scena." Kevides strinse il bracciolo osservando il Timoniere: "Manteniamoci su una rotta parallela, abbassiamo la velocità per essere raggiunti e speriamo che..."

"Signore!" la voce di Alluso fece voltare un po' tutti i presenti in plancia. "La Poseidon ha cambiato la propria rotta per intercettare il nostro vascello. Stanno arrivando!"

Kevides annuì sorridendo per un attimo.



USS Firequeen, Plancia - 11 aprile 2399, ore 03:01



"Signore, rilevo la presenza di una nave. È la USS Corwin!"

Il Comandante T'Ejx Nosh si limitò ad inarcare un sopracciglio: "Assurdo. Hanno avuto la possibilità di salvarsi, evidentemente sono troppo stupidi per capirlo e non credo sia il caso di permettergli di continuare a ficcare il naso in cose che non li riguardano. Kesir, non lo pensa anche lei?"

"Sì, concordo. Timoniere, calcolare una rotta di intercettazione. Condizione della nave?"

"La Corwin sembra essere stata danneggiata, è come se fossero detonate delle cariche al suo interno."

"Un sabotaggio?"

"È probabile e ciò vorrebbe dire che all'interno vi sono ancora prigionieri nostri alleati. Chiunque guidi quella nave non li avrà passati per le armi ma arrestati in attesa di Corte Marziale. Aprite una comunicazione!"

"Capitano, la USS Poseidon è entrata in rotta di intercettazione pronta all'attacco!"

"Comunicate a quel deficiente di Zuckar che dobbiamo prendere la Corwin il più possibile integra, non distruggerla! Non usi le mie testuali parole Kesir, mi raccomando, che quel Iotiano si fa nemici più frequentemente di quante volte mangia al giorno."

"Signorsì."

Dopo qualche istante l'addetto Comunicazioni fece un cenno positivo. La Poseidon rimaneva vigile e pronta all'azione ma aveva fermato l'impulso iniziale.

"Aprite una trasmissione con la USS Corwin, solo audio. Date loro trenta minuti di tempo per liberare i nostri compagni prigionieri, di abbassare gli scudi e prepararsi all'abbordaggio."



USS Sengoku, Plancia - 11 aprile 2399, ore 03:13



"Non ho bisogno di una massa di ingegneri, che siano due, dieci o cinquanta!" sbottò Vlad all'indirizzo dell'omologo Capitano della USS Cayman.

=^=A che punto è la USS Tokugawa?=^= rispose quello di rimando.

"Ecco, mandate a loro i colletti gialli della Corwin. Quell'idiota di De Rais è stato messo fuori combattimento dal Capitano Hesse e si sta ancora riprendendo. Mi auguro che, per lo meno, abbia giustiziato sul posto il signorino truccato che i babbei dell'Ammiragliato avevano messo a capo di quella nave. Però non so chi comandi a bordo e cosa funzioni o cosa no. Ci trasciniamo un peso inutile... mandateci gli ingegneri o fatemela distruggere dopo aver prelevato l'equipaggio."

=^=Non dire sciocchezze Vlad! In questo frangente ogni unità è preziosa come latinum.=^=

"Bah... Può essere ma sulla Sengoku tutto funziona a meraviglia da quando abbiamo eliminato gli ibridi e le donnicciole come Durston."

=^=È grazie a lui che tutto è partito, ha sacrificato la sua vita!=^=

"Ma l'attentato non è riuscito come doveva. I suoi problemi di coscienza, il suo desiderio di vendicare il fratello in un'azione solo dimostrativa, ci ha privato di quel migliaio di vittime necessario per far capire a tutti che la Federazione, così com'è, è inutile!"

La conversazione fra Vlad e Madit continuò ancora per alcuni minuti ma per Lory May era abbastanza. Avevano usato il suo grande amore come cavia ed già lo denigravano come incapace. L'avevano privata delle sue premure ed attenzioni, della sua capacità di farla sentire unica, avevano sfruttato il dolore immenso che provava per la perdita del fratello per muoverlo come un burattino ed ora avrebbero fatto la stessa cosa con lei e con tutti gli altri. Si era sbagliata a fidarsi di tutti loro. Oh, quanto si era sbagliata! Ma loro l'avrebbero pagata cara!



USS Firequeen, Plancia - 11 aprile 2399, ore 03:31



"I teletrasporti dalla USS Corwin sono ultimati. Dalla USS Tokugawa confermano che il gruppo di ingegneri guidati da una Comandante andoriana sono arrivati a bordo e stanno venendo scortati in Sala Macchine per riparare al guaio lasciato dall'Ingegnere Capo lealista."

"Addirittura un andoriana a coordinare la sezione ingegneria, che curiosa assurdità!" commentò T'Ejx Nosh strappando alcune risate dagli ufficiali di Plancia.

"Abbiamo un problema, signore. Non capisco..." gridò l'addetto Comunicazioni. "La USS Tokugawa sta andando in Allarme Rosso! Hanno alzato gli scudi e non rispondono più alle nostre comunicazioni."

"Reazioni dalla USS Corwin?"

"Negativo, sono in stasi come richiesto."

"Notizie dalle altre unità?"

"Nessuna..." il Tattico si ammutolì per qualche istante sbiancando: "Signore! Rilevo molteplici segnali alle nostre spalle, stanno uscendo dalla curvatura quattro navi. Due Defiant, una Akira e una Nebula! Era una trappola!"



USS Poseidon, Plancia - 11 aprile 2399, ore 04:16



Dopo la distrazione orchestrata da Hair, la USS Firequeen e la USS Cayman si erano allontanate dal teatro di scontro, riposizionandosi per affrontare la minaccia che sembrava essere incombente.

La USS Poseidon, dal canto suo, senza più custodi che ne frenassero la frenesia combattiva, aveva immediatamente alzato gli scudi ed era partita all'attacco assieme alla Sengoku, mentre l'inerzia della Tokugawa denotava la lotta a bordo per il controllo della nave.

Dopo poco più di un quarto d'ora di battaglia, successe l'imprevedibile: la USS Cayman tornò sui suoi passi attaccando alle spalle la USS Corwin già in difficoltà.

Quando gli scudi stavano ormai per essere prossimi al collasso, era finalmente entrata in scena la USS Tokugawa che aveva sparato una salva di siluri contro la Cayman, danneggiandola pesantemente in una zona scarsamente coperta dagli scudi.

A completare l'opera, un improvviso cambio di rotta della USS Sengoku che aveva perso quota andandosi a schiantare nel fianco della USS Cayman non prima di inviare un ultimo messaggio disperato alla USS Corwin: =^=Perdonate Durston, firmato Lory May.=^=

Rimasta sola in lotta, la USS Poseidon aveva scaricato l'intero arsenale a propria disposizione contro le due unità lealiste: la USS Tokugawa era esplosa in un ultimo grandioso atto di coraggio mentre la USS Corwin, di fatto, era stata totalmente privata di ogni difesa.

L'ordine di Kevides fu quello di fingere una precipitosa ritirata. Tennant al timone si prodigò in una serie di manovre evasive mentre Hair utilizzava ogni energia a lui destinata per dar potenza ai motori.

La USS Poseidon poteva semplicemente far fuoco e tutto sarebbe finito lì ma l'esca era troppo ghiotta.

Come ci si poteva aspettare, di fronte alla distruzione di tre delle cinque navi a cui era stato dato il compito di togliere la USS Corwin dalle mani dei lealisti, un Capitano aggressivo come Zuckar aveva ordinato il tutto per tutto: l'abbordaggio per tornare trionfante con due unità al suo comando.

Lo iotiano non aveva minimamente pensato di offrire una resa ai suoi avversari o di premunirsi a difendere la propria nave. Aveva ordinato teletrasporti multipli di quasi tutti i suoi uomini sulla USS Corwin, dividendoli in modo da occuparne rapidamente tutti i ponti ancora utilizzabili.

Un ottimo piano, almeno in teoria, perché fu proprio così che si ritrovò beffato.

D'accordo con Kevides, Nikea aveva allocato una grande quantità di energia di riserva per le sale teletrasporto della Corwin. Praticamente nello stesso istante in cui Zuckar pensava di aver conquistato la Ambassador, l'equipaggio lealista si era impadronito della Akira.

Ci fu un tentativo di contro abbordaggio di ritorno ma fu stroncato dall'azione fulminea degli uomini della Sicurezza guidati dal klingon Tanas.

Il resto fu questione di fortuna ed abilità: la Corwin non aveva abbastanza energia per attività offensive o altri teletrasporti ed ogni comunicatore era stato distrutto, la Firequeen era ancora a caccia di fantasmi, inconsapevole di quanto stava accadendo alle sue spalle, mentre sulla USS Poseidon l'equipaggio lealista stava tentando di rialzare gli scudi e dar potenza ai motori per allontanarsi il più possibile dal quanto mai probabile collasso con implosione della Ambassador.

=^=Nave a curvatura, posso garantire Warp 5 per circa sei ore.=^= annunciò affannato Hair al comunicatore.

"Ottimo lavoro, Comandante." Kevides era triste, ma sodd: la battaglia era finita, la Flotta Stellare non aveva vinto la guerra ma sicuramente non aveva nemmeno perso quella battaglia.



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Tenente Comandante. Albert K Hair - Skype: lord_kap

USS Poseidon - Ignegnere Capo

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