[Stml17] Graahn - Il terrore viene per padd

Massimo Gallo keranydd a gmail.com
Mar 9 Dic 2014 12:00:46 CET


Bello :-)

Sono curiosissimo di sapere come andrebbe a finire un check up medico al
Primo Ufficiale......

Il giorno 8 dicembre 2014 19:25, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha
scritto:

>  Ecco qua il mio pezzo. Siate buoni, mi raccomando ;-)
>
>
> *USS Hope - Infermeria - 1 dicembre  2394 - ore 16.06*
>
>
>
> La situazione si stava facendo penosamente più imbarazzante di minuto in
> minuto.
>
> L'Ammiraglio Lennox, in piedi di fronte a lei con il suo viso gentile e
> modi cortesi, stava assumendo lentamente un'espressione di composta noia.
> La punta di perplessità nei suoi occhi azzurri rivelava il suo continuo  interrogarsi
> sul genere di turba mentale che stava spingendo il nuovo ufficiale medico
> capo a spiegare loro ogni minimo dettaglio del funzionamento
> dell'infermeria. Neanche non ne avessero mai vista una in vita loro.
>
> Strauss, da parte sua, sembrava solo atterrito all'idea che lei potesse
> decidere di testare qualche procedura su di lui a scopo dimostrativo.
> Forse, oltre agli sbalzi d'umore, soffriva anche di una lieve ipocondria.
> Melanne prese nota mentalmente di accennarlo al consigliere. Poi si ricordò
> chi era il consigliere.
>
> Xyr ascoltava la spiegazione, che già sicuramente conosceva, nella sua
> consueta posa plastica di riposo militare. La trill finora non l'aveva mai
> vista sedersi. Aveva dovuto reprimere l'impulso a controllare di nuovo la
> sua scheda medica per assicurarsi che non fosse presente alcuna lesione
> alla spina dorsale tale da impedirle qualunque postura al di fuori di
> quella rigida ed eretta che mostrava normalmente. Il primo ufficiale
> purtroppo non sapeva nulla -e come avrebbe potuto avvertirla?- di ciò che
> lei stava tentando di fare, né delle casse di birra andoriana che
> aspettavano nella stiva e che si augurava Lon stesse provvedendo a far
> sparire. La notizia le era giunta in gran segreto, più o meno, e con lo
> stesso tono in cui si annunciava il ritrovamento inaspettato di un ordigno
> bellico letale inesploso.
>
> Forse un ordigno bellico inesploso sarebbe stato più sicuro, tutto
> sommato, per la salute psicofisica di tutti loro.
>
> Il suo sproloquio durava da quasi venti minuti, quando Lennox alzò una
> mano, senza smettere di sorridere cortesemente.
>
> "Dottoressa, la sua spiegazione è stata veramente... esaustiva..."
>
> Strauss annuì con fervore, accanto a lei.
>
> "... e sono certa che l'equipaggio sia in ottime mani, per quanto riguarda
> il versante medico. La lasciamo al suo lavoro e proseguiamo nel nostro
> giro..."
>
>
>
> Per gli Spiriti, se ne stavano andando. Di certo ne avevano avuto
> abbastanza. Chiunque persona sana di mente ne avrebbe avuto abbastanza.
>
> Ma lei doveva trattenerli, ancora per un po'. Solo per un po'.
>
>
>
> Di fronte agli occhi di Melanne la scena prese scorrere al rallentatore.
>
> Lennox la ringraziò. La voce di lei, normalmente piuttosto gradevole, le
> giunse fonda e deformata dall'effetto rallenty che la sua mente stava
> applicando all'intero siparietto. Strauss continuò ad annuire. Entrambi si
> voltarono per andare alla porta, scortati da Xyr a passo di marcia.
>
> Il suo cervello passò in rassegna le diverse possibilità, edificando a
> velocità superluminare la possibile scena che avrebbe seguito, in un
> crescendo di orrore.
>
>
>
> Offrire un caffè?  Lei era un medico, non una barista. I replicatori in
> infermeria non erano ancora stati programmati. Avrebbe dovuto inserire
> personalmente i parametri. Lon sosteneva che il suo caffè era penoso. Xyr
> gliel'avrebbe di certo fatto notare. Se avesse bevuto qualcosa. Ammesso che
> avesse l'abitudine di bere.
>
> Raccontare una storiella?  Lei era un medico, non una comica. Non
> conosceva barzellette. Al massimo avrebbe potuto raccontare la scenetta di
> Bueller che, giunto in infermeria in anticipo per la sua visita di
> controllo, aveva chiesto all'infermiera che stava effettuando gli ultimi
> controlli su Caytlin se avesse per caso un titolo di studio in
> "astrofisiologia". Ma forse a Xyr sarebbe venuto un colpo apoplettico al
> sentirlo. No, doveva solo rallentarli, non ucciderli.
>
> Fingere di svenire? Questo effettivamente avrebbe creato il giusto
> trambusto, sul momento. Ma poi sarebbe svenuto anche Strauss. Sarebbero
> tornati al problema precedente.
>
> No. C'era solo un'altra opzione.
>
>
>
> "Signori, non avete ancora visto l'obitorio. Naturalmente lo abbiamo, Può
> essere molto utile. Anche se speriamo ovviamente di non ... ehm, doverlo
> usare... mai."
>
> L'occhiata che Xyr le gettò avrebbe gelato una supernova.
>
> I due ufficiali la seguirono con riluttanza. Il giro turistico non durò
> molto ma diede il tempo al capitano di assumere una delicata sfumatura di
> verde. Melanne a quel punto si sentì in dovere di lasciarlo andare.
>
> Alla fine il terzetto se ne andò. Non avrebbe potuto inventare altre scuse
> senza stenderli fisicamente. Quando furono usciti, La trill si accasciò sul
> primo sgabello a portata,quindi si portò la mano al comunicatore.
>
>
>
> =^= Ho fatto del mio meglio. Arrivano. =^=
>
>
>
> *USS Hope - 1 dicembre 2394 - ore 21.00*
>
>
>
> Melanne sbadigliò, ricordandosi all'ultimo secondo di coprirsi la bocca
> con la mano. Dopotutto, buona educazione a parte, ora era un ufficiale
> medico capo.  Doveva mantenere un certo contegno.
>
> La serata si era rivelata abbastanza noiosa, nonostante l'intrattenimento
> musicale non fosse del tutto malvagio. Il discorso di rito dell'ammiraglio,
> applausi e gente che si congratula per l'inaspettata botta di fortuna nel
> terminare gli studi facendo finta di essere ufficiali superiori a bordo di
> una vera nave della Flotta. Dopo di che tutti si erano dati alla baldoria.
> E a lei sarebbe toccato curare le sbronze di tutti i presenti, il giorno
> dopo.
>
> Nel tentativo di darsi il tanto agognato contegno, si raddrizzò un poco
> sulla sedia, togliendo il gomito dal piano del tavolo. Aveva finito per
> accomodarsi tra Caytlin e Rodriguez.
>
> Dai sorrisi di lui e da certi scambi con un paio di altri cadetti passati,
> in modo del tutto casuale, per il loro tavolo, si era convinta che la
> bisboccia comprendesse anche la birra caricata illegalmente, che tutti si
> guardavano bene dal nominare. In qualche modo andava fatta sparire,
> dopotutto.
>
> Con lei aveva scambiato giusto qualche parola. Poi il consigliere era
> stata assalita da uno sciame di cadetti in piena  crisi ormonale che le
> avevano oscurato la visuale.
>
> Melanne aveva roteato gli occhi, bevuto un sorso di champagne e cercato
> con lo sguardo Lon. Per tutta la sera era rimasto seduto con il loro capo
> tattico dalla parte opposta del tavolo, sembrando ben poco  interessato
> ai festeggiamenti. Quando infine lo vide, se ne stava andando.
>
> La cosa non la stupiva, ma avrebbe preferito avere almeno un sostegno
> morale in mezzo alla folla dei giovani cadetti festaioli.
>
> Si scambiarono un'occhiata. Fu sufficiente.
>
> Le avrebbe raccontato i dettagli del pomeriggio più tardi.
>
> Lui uscì, lei tornò a voltarsi. Poi dovette accettare l'invito di Strauss
> per un ballo.
>
>
>
> *USS Hope - Alloggio di Lon Basta - 1 dicembre 2394 - ore 23.43*
>
>
>
> "E come ti sei liberata di Strauss?"
>
> "Francamente? E' stato più facile salvare il tenente Harrys da quella
> grotta... non è che non sia un bravo ballerino, ma la cosa stava diventando
> un po' imbarazzante. Alla fine credo che abbia deciso di raggiungere
> Bueller... "
>
>
>
> *Blu, calma, trill, striature violette, una punta di disagio.*
>
>
>
> Conosceva bene l'impronta di Melanne Graahn. La sottile calma che sentiva
> in lei aveva un effetto in qualche modo tranquillizzante. Una percezione
> che per tanti anni non aveva sentito da nessuno intorno a sé. Anche il
> disagio lo conosceva bene, e sapeva da cosa era causato. Melanne non
> riusciva mai a sentirsi completamente all'altezza, anche se con il tempo
> aveva imparato a nasconderlo piuttosto bene. Rimase in silenzio, mentre lei
> proseguiva. Le loro conversazioni erano semplici. Non era necessario che
> lui partecipasse con troppe parole. E lei non sembrava infastidita da
> questo suo aspetto, non pretendeva lunghe risposte né opinioni sviscerate.
> Andava bene così.
>
>
>
> "... e non hai idea di cosa ho dovuto inventare per trattenerli. Davvero,
> non posso credere che tu sia rimasto lì mentre ispezionavano la stiva. Se
> ti avessero visto, lì appostato..."
>
> "Non l'hanno fatto."
>
> "No, certo che no. Sarebbe stato strano il contrario. Voglio dire, sei
> stato addestrato anche per questo. Ma se fosse successo..."
>
>
>
> Melanne face una pausa, sorseggiando il suo raktajino, poi scosse la testa.
>
>
>
> "Solo gli Spiriti sanno cosa avrebbero detto. E Xyr.... non voglio nemmeno
> pensare a come l'avrebbe presa. Già così deve essere stata una sorpresa...
> io non sono riuscita ad avvertirla, in infermeria..."
>
> "Credo lo sapesse. Ho percepito la sua rabbia."
>
>
>
> La trill annuì ancora, un altro sorso dalla sua tazza.
>
>
>
> "Era prevedibile che non le avrebbe fatto piacere. Mi chiedo se  il
> capitano ne sapesse qualcosa. O se lei crederà che ne sapesse qualcosa. Non
> si capisce mai bene, vedendola, ma non da l'impressione di essere una sua
> fan. Scommetto che ha una lista di violazioni già pronta, su di lui. O
> qualche altra cosa del genere."
>
> "Immagino che fossero in competizione per il posto. E il capitano ha uno
> stile di comando... beh, libero nella migliore delle ipotesi..."
>
> "Sì, credo anche io. Ma non sembra che il lui faccia troppo caso alle sue
> opinioni. Sembra più concentrato su qualcos'altro. O qualcun'altro..."
>
>
>
> Lei strinse le labbra leggermente. Cambiò posizione sulla poltroncina e
> Lon percepì una punta di qualcos'altro, nel flusso costante delle sue
> emozioni. Non commentò il cambiamento. Non lo faceva mai.
>
>
>
> "Alcuni membri dell'equipaggio sono abituati a tenere un comportamento un
> po'... infantile. Sono abituati alla vita in Accademia. Ma presumo che la
> cosa cambierà in fretta. Non siamo più a scuola."
>
> "No, infatti. Penso che cresceremo tutti fin troppo in fretta, qui."
>
> Melanne si fermò per un istante mentre quella punta di emozione svaniva.
> Poi sospirò.
>
> "Oh, sono contenta che ci sia anche tu, davvero."
>
> Lon non rispose. Non era necessario.
>
>
>
>
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>
>
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