[Stml17] [2.03 - Graahn - Capitano?]
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mar 28 Lug 2015 15:08:50 CEST
Bel pezzo! ;-)
Complimenti Maddy (anche per la velocità...)
Alla via così
S.
=========================
Cadetto Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Timoniere
USS Hope - NCC-25122
=========================
"Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
______________________________
Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
Il 28/lug/2015 14:44, "Massimo Gallo" <keranydd a gmail.com> ha scritto:
> Beh, tecnicamente parlando il Capitano ha accettato il turno il 3 giugno
> alle 09:33 e ha consegnato il suo pezzo il 4 giugno alle 22:53 (37 ore e 20
> minuti dopo).
> Nel suo caso Dottoressa ha accettato l'incarico il 27 luglio alle 12:05 e
> consegnato il pezzo il 28 luglio alle 14:20 (26 ore e 15 minuti dopo).
> Tutto chiaramente considerando le informazioni in mio possesso e basandomi
> sui dati delle email......................
>
> Complimenti per il pezzo e per la vittoria :-)
>
> Il giorno 28 luglio 2015 14:20, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Se non ci fosse Franco, ve la menerei per quanto sono stata rapida :D
>>
>> Maddy
>>
>> ======================
>>
>> *Accademia della Flotta Stellare - Flashback*
>>
>>
>>
>> "Non ho detto che io non l'avrei colpito... voglio dire, no, non l'avrei
>> colpito, naturalmente... ma farlo in quel modo... Hansen ha ragione,
>> potrebbe essere considerata insubordinazione in circostanze normali. E lo
>> sai. In una situazione reale..."
>>
>> "... lui sarebbe morto e la nave sarebbe perduta in ogni caso. Ho fatto
>> il mio dovere. Lui non ha fatto il suo. Posso anche scusarmi, ma non cambia
>> la realtà dei fatti."
>>
>> "Immagino di no..."
>>
>>
>>
>> Il tono di Melanne era leggero. Lon poteva percepire le strisce azzurre
>> che si dipanavano da lei mentre beveva un sorso d'acqua. Paradossalmente,
>> era raro sentirle in lei. La ragazza prese una forchettata dal piatto di
>> pipius che aveva di fronte e la agitò leggermente, mentre osservava una
>> coppia di cadetti passare davanti al loro tavolino armati di vassoi,
>>
>>
>>
>> "Hansen ti farà rapporto se non ti scusi."
>>
>> "Lo so."
>>
>>
>>
>> Lon prese un altro sorso e posò il bicchiere, poi iniziò con calma a
>> mangiare l'insalata.
>>
>>
>>
>> "Davvero avresti stordito anche me?"
>>
>> "Tu saresti già stata a bordo della capsula. Non ci sarebbe stato
>> bisogno."
>>
>>
>>
>> Melanne parve dubbiosa per qualche istante e fece per dire qualcosa. Fu
>> Bueller, in piedi accanto al loro tavolo, un vassoio in mano e un sorriso
>> in volto, a interromperla.
>>
>>
>>
>> "Disturbo?"
>>
>>
>>
>> *USS Hope - Infermeria - 30 dicembre 2394 - Ore 13.39*
>>
>>
>>
>> Melanne caricò l'hipospray con un gesto automatico, indugiando più del
>> dovuto accanto al carrello dei medicinali, rimandando il più possibile il
>> momento di voltarsi verso il trio raccolto nella sua infermeria.
>>
>>
>>
>> Il viaggio dalla plancia era stato un crescendo di orrore e imbarazzo.
>> Conosceva abbastanza Lon da saperne valutare le reazioni, mentre non aveva
>> idea di quale fosse il modo di comportamento di Rest. Non che si aspettasse
>> problemi da nessuno dei due. Non sarebbe certo scoppiata una rissa, ma
>> stando in piedi tra loro in quell'ascensore si era sentita come tra due
>> gondole di curvatura. In attesa di essere fritta dalla tensione.
>>
>>
>>
>> Sospirò. Ci mancava solo un po' di competizione a rendere più facile quel
>> rapporto.
>>
>> Si voltò, tornando verso il lettino.
>>
>>
>>
>> "Va bene, questo gli farà riprendere i sensi. Sarà probabilmente
>> disorientato, ma dovrebbe essere in grado di rispondere alle domande. E'
>> fuori pericolo ma non affaticatelo. Avete una decina di minuti."
>>
>>
>>
>> Superò Caitlyn in due passi e si accostò al lettino, per poi iniettare il
>> contenuto dell'hipospray nel collo del paziente. Con una rapida occhiata
>> controllò i segni vitali, poi fece due passi indietro e si voltò, andando a
>> prendere posto accanto a Lon. In piedi nell'angolo accanto a lui, osservò
>> il consigliere e Rest condurre l'interrogatorio, come stabilito.
>>
>>
>>
>> L'uomo aprì lentamente gli occhi, per un attimo fu abbagliato dalla luce,
>> tossì. Poi si guardò intorno.
>>
>>
>>
>> Melanne sentì il corpo di Lon tendersi accanto a lei. Il consigliere si
>> chinò leggermente sul lettino, sorridendo rassicurante.
>>
>>
>>
>> "Non abbia paura, è al sicuro."
>>
>>
>>
>> Il falso romulano non aveva propriamente l'aria di uno che si sente al
>> sicuro. Il timore fu istantaneo, la reazione ebbe un secondo di ritardo.
>>
>>
>>
>> "Federali. Voi dovete riconsegnarci all'impero, noi siamo..."
>>
>>
>>
>> Rest lo interruppe, nella voce lo stesso tatto del comodino su cui era
>> posato un bicchier d'acqua.
>>
>>
>>
>> "Sappiamo che lei e il suo compagno non siete romulani, signor Smith. Le
>> consiglio di non perdere tempo con questa farsa."
>>
>>
>>
>> Il sorriso di Caitlyn si spense come una lampadina fulminata. Lon si
>> mosse appena nel suo angolo. Anche da quella distanza, Melanne vide le
>> pupille del suo paziente dilatarsi. L'uomo alzò una mano a toccarsi le
>> orecchie non più appuntite. Un grugnito di dolore.
>>
>>
>>
>> "Cosa avete... cosa avete fatto? Sten, dove... dov'è?"
>>
>>
>>
>> Il consigliere intervenne prima che Rest potesse rispondere.
>>
>>
>>
>> "Il signor Sten purtroppo non ce l'ha fatta. Lei si riprenderà. Ma
>> vorremmo sapere chi è e come è arrivato qui."
>>
>> "Io sono... mi chiamo John, John, Smith..."
>>
>> " O i suoi genitori avevano davvero una scarsa immaginazione, oppure si
>> tratta di un nome falso. Come quello del suo compagno. Ora, gradiremmo
>> sapere chi è lei davvero e che cosa fa in questa zona di spazio alterato
>> con tanta cura per apparire romul.."
>>
>>
>>
>> Rest non finì la frase e Melanne non raggiunse il lettino in tempo.
>>
>> Gli occhi dell'uomo si rovesciarono all'indietro e il monitor che ne
>> mostrava i segni vitali emise il lungo, stridulo segnale del decesso.
>>
>>
>>
>> *USS Hope - Sala tattica - 30 dicembre 2394 - Ore 13.47*
>>
>>
>>
>> *"Speranza". Che none idiota per una nave. La speranza di non lasciarci
>> le penne, semmai*
>>
>>
>>
>> Bueller, gli avambacci sui braccioli della poltroncina e i piedi sulla
>> scrivania, abbandonò la testa allo schienale e chiuse gli occhi. La sua
>> sala tattica, definita da alcuni anche l'antro della disperazione (e non la
>> disperazione di chi vi veniva convocato), era silenziosa, vuota. Priva del
>> ronzio monotono della voce del suo primo ufficiale e del berciare di
>> Strauss. Nessuna delle due cose gli era stata della benchè minima utilità.
>> Purtroppo per il suo ego, l'unico che si sarebbe potuto eventualmente
>> rimproverare per questo era Strauss, il cui contributo alla missione non
>> sembrava ancora ben chiaro. A parte le teorie complottistiche, si intende.
>>
>>
>>
>> In quanto a Xyr, non la si poteva biasimare. Ne sapeva quanto lui. Cioè
>> nulla. La realtà dei fatti era che si trovavano all'interno di una
>> nebulosa, con un falco da guerra romulano potenzialmente pronto a
>> polverizzarli e una navetta di origine sconosciuta incastrata nel soffitto
>> della sala macchine.
>>
>>
>>
>> E non era stata opera loro. Erano esattamente dove era stato ordinato
>> loro di essere. A conti fatti era stata la navetta a incastrarsi nel loro
>> soffitto, non il contrario. Erano stati quei maledettissimi nani ferengi ad
>> andarsene, non loro a farli sparire. Questo però non avrebbe impedito alla
>> Lennox di tirargli il collo. Se i romulani non li avessero fatti saltare in
>> aria prima, naturalmente. Il che sembrava quanto mai probabile.
>>
>>
>>
>> Il suo sarebbe stato ricordato come il comando più breve della storia e
>> il suo ritratto appeso nell'aula di strategia, imperituro memorandum di
>> come un comandante NON dovesse comportarsi, additato da istruttori e
>> studenti che...
>>
>>
>>
>> Il trillo del comunicatore interruppe il suo depresso rimuginare in
>> maniera tanto violenta da farlo quasi cadere all'indietro dalla poltrona.
>>
>>
>>
>> =^= Bueller =^=
>>
>>
>>
>> La voce di Luna uscì dall'interfono.
>>
>>
>>
>> =^= Capitano, qui plancia. Sarebbe meglio che tu venissi qui alla
>> svelta.=^=
>>
>>
>>
>> Bueller era già in piedi e a mezza strada verso la porta quando Luna ebbe
>> finito di parlare. Se non altro per arrivare prima di Xyr.
>>
>>
>>
>> =^= Che succede?=^=
>>
>> =^= I romulani...=^=
>>
>> =^= ... ci sparano?=^=
>>
>>
>>
>> No, non stavano sparando. Se ne sarebbe accorto. Varcò la soglia della
>> plancia mentre la voce di Luna gli arrivava simultaneamente dal
>> comunicatore e da pochi metri di fronte a lui.
>>
>>
>>
>> "No, ci stanno chiamando..."
>>
>> "E' lei il capitano?"
>>
>>
>>
>> C'era una nota incredula nella voce del romulano sullo schermo.
>>
>>
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