[Stml17] 1.11 - Xyr - Piccoli segreti
Massimo Gallo
keranydd a gmail.com
Mar 23 Giu 2015 09:46:29 CEST
Ops, grazie, rileggi rileggi rileggi e qualcosa sfugge sempre.
[?]
Il giorno 23 giugno 2015 09:01, Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com> ha
scritto:
> Bello! :)
> Mi sono divertita molto a leggerlo.
> Una sola correzione, ad un certo punto compare un sorriso che credo fosse
> un sospiro: "Trasse un profondo sorriso,..."
>
> Silvia
>
> Il giorno 23 giugno 2015 00:02, Massimo Gallo <keranydd a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Rieccomi.
>> Chiedere scusa é il minimo.
>> Sono finito in quella classica situazione da cui sembra uno non ne possa
>> mai uscire. Lavoro, lavoro e poi a casa l'unica cosa di cui hai voglia é
>> staccare un po' ma ti ritrovi a dover fare altro lavoro, perché anche a
>> casa c'è sempre qualcosa da fare.
>> Il pezzo cerca di chiudere la missione. Non so se ci sono riuscito, so
>> solo che avevo in mente tante cose ma poco tempo reale per scriverle così
>> qualcosa è rimasto fuori, qualcosa è tirato per i capelli.
>> Aperto ad ogni critica. Correggo di conseguenza.
>>
>> ****************************************
>> Brano: 01-11
>> Titolo: Piccoli segreti
>> Autore: Xyr del clan Clos (Massimo)
>> ****************************************
>>
>> Stazione di rifornimento Temistocle - 11 dicembre 2394 - Ore 20:30
>>
>> I dadi cadevano sui tavoli da gioco. Una successione di sensazioni.
>> Gioia, rimpianto, rabbia, eccitazione.
>> La stazione era suddivisa su tre piani. Non era enorme e il Casinò
>> sembrava occupare buona parte del piano intermedio.
>> Quasi tutti quelli che si fermavano per un rifornimento dovevano finire
>> prima o poi a dilapidare ricchezze sui tavoli.
>> Tongo, Poker, Roulette Mazarita, Ji’hko Aenariano, tavoli per scommesse e
>> altri tavoli il cui utilizzo era pressochè sconosciuto per la maggior parte
>> delle razze presenti, ma non per questo doveva essere meno lucroso per i
>> proprietari.
>> I 5 membri della Hope si erano divisi per cercare notizie dei giovani
>> Ferengi.
>> Xyr aveva lasciato i due ragazzi della squadra di sicurezza a chiedere
>> informazioni nell’area di attracco. Aveva chiesto a Tucci e Rest di
>> confondersi “con discrezione” tra i vari tavoli per trovare prove della
>> presenza delle maledette piccole pesti.
>> L’Andoriana passeggiava con le mani intrecciate dietro la schiena. Era
>> incuriosita da come il gioco d’azzardo potesse essere un strano mezzo di
>> coesione così forte.
>> Diverse razze sembravano dimenticare le loro rivalità quando
>> l’adrenalina, o qualsiasi altro neurotrasmettitore scorresse nei loro
>> corpi, scatenava la foga del gioco. Una scommessa che lasciava col fiato
>> sospeso, una carta che non usciva da troppi giri, un tek’lat che non
>> smetteva di lampeggiare sulla casella sbagliata. Qualsiasi cosa riusciva a
>> bloccare esseri di ogni provenienza attorno ad un tavolo pronti a urlare, a
>> scatenarsi, ad accusare un baro o a festeggiare davanti ad un liquore una
>> vittoria effimera.
>> Tuttavia al momento quello che stupiva maggiormente Xyr era la totale
>> mancanza di Ferengi all’interno del Casinò.
>> Per un popolo il cui unico scopo è il profitto, questa latitanza aveva
>> dell’incredibile.
>> E non si parlava solo degli studenti che forse nemmeno erano qui, ma di
>> qualsiasi adulto.
>> Durante l’attracco della Hope aveva notato almeno due navi da trasporto
>> Ferengi e un Pod. Dove diavolo erano finiti quei maledetti nanetti dai lobi
>> enormi?
>> Rest e Tucci la incontrarono mentre, pensosa, spilucchiava appoggiata al
>> bancone del bar qualche leccornia ancora viva.
>> “Ditemi che avete scoperto qualcosa.”
>> Tucci si schiarì la voce come per prepararsi ad un discorso ufficiale
>> davanti ad un pubblico molto più numeroso.
>> Quello che Xyr ancora non era riuscita a capire era il reale Tucci.
>> Sembrava sempre perso nei suoi pensieri, era spesso silenzioso, ma lucido
>> nelle sue analisi. Questo era un bene agli occhi del Primo Ufficiale. Il
>> male era la sua capacità di rendere prolissa qualsiasi spiegazione tecnica.
>> Timidezza? Difficoltà nei rapporti interpersonali? Semplice insicurezza?
>> L’andoriana sperò silenziosamente che l’Ufficiale Scientifico riuscisse a
>> rendere indolore questa parte della missione.
>> “In effetti qualcosa di strano c’è. Le mappe che ci sono state fornite
>> all’attracco evidenziano una planimetria che si basa su architettura
>> Yloriana. Molto complessa, ma assolutamente efficace in un contesto come
>> quello di una stazione.
>> Lungo i 3 piani della struttura, i 32 spicchi che si intersecano con le
>> 12 sfere concentriche che sorreggono i 4 pilastri portanti rendono il
>> problematico controllo del flusso di navi e di persone semplicissimo da
>> gestire. Dovete capire che lo sforzo fatto da Ylor nell’ipotizzare questa
>> architettura ha portato.....” Tucci fissò Xyr negli occhi furenti e le
>> parole gli si bloccarono in gola. Cercò in Rest un appoggio, ma il
>> vulcaniano stava digitando qualcosa sul suo DiPadd senza apparentemente
>> prestare attenzione alla spiegazione. Con un sospiro riprese il discorso.
>> “Ecco, quello che cercavo di spiegare è che quella parete non ci dovrebbe
>> essere. Quella dietro al tavolo del Bojingo. Manca una considerevole ala di
>> questa zona e no, non è possibile che si tratti di una ristrutturazione o
>> di un errore.”
>> Queste ultime parole sembrarono anticipare un commento del Primo
>> Ufficiale che dopo qualche secondo di pausa annuì soddisfatta.
>> “Ottima osservazione Tucci. Ottima osservazione. Rest?”
>> Il vulcaniano non sollevò nemmeno per un attimo lo sguardo dalla consolle
>> su cui stava digitando febbrile dati su dati.
>> “Comandante, quante strisce di latinum le è costato il piatto che sta
>> mangiando?”
>> L’andoriana sembrò sorpresa dalla domanda. Si aspettava una risposta, non
>> di essere a sua volta interrogata.
>> “Non ho portato del latinum con me. Queste mi sono sembrate a
>> disposizione. Siamo in una società civile Rest, non tutto è gestito alla
>> maniera Ferengi e non tutto deve essere obbligatoriamente pagato.”
>> “Avrete sicuramente notato la mancanza di un tavolo da Dabo. Normalmente
>> il 73,4% di tutti gli introiti di un casinò Ferengi si ottiene tramite il
>> Dabo.
>> La puntata media ai tre tavoli del poker? 83 strisce. 81,9% più bassa di
>> quanto statisticamente converrebbe giocare per un ritorno del banco con
>> profitto.
>> Considerando il fattore di conversione del latinum come: 1 mattone = 20
>> barre = 400 pezzi = 40000 strisce è palese che il totale del valore di
>> tutti i tavoli da gioco in questo salone non raggiunga le 5 barre.
>> Ho contato 3 membri della sicurezza e 1 sola telecamera posizionata sul
>> soffitto al centro del salone che ha un ciclo di controllo di 93 secondi in
>> senso orario. Dividendo l’area del casinò in 4 risulta chiaro che ogni area
>> rimane scoperta per 69,75 secondi. Tempo sufficiente per qualsiasi tipo di
>> operazione illegale o irregolare ad ogni tavolo.
>> Questo solo da un’analisi superficiale.”
>> Rest alzò finalmente gli occhi dal DiPadd. Tucci e Xyr lo stavano
>> osservando perplessi.
>> L’Andoriana rivolse lo sguardo verso il muro indicato da Tucci. Prese in
>> mano il bicchiere da cui aveva sorseggiato una bevanda qualche attimo prima
>> osservandolo come a soppesarne la consistenza.
>> Trasse un profondo sorriso, si erse in tutta la sua altezza e senza dire
>> una parola si diresse decisa verso il muro senza l’apparente intenzione di
>> fermarsi prima dell’impatto.
>> Percorse i 20 metri con passo veloce e sicuro.
>> La scena lasciò Tucci allibito e strappò anche un inarcamento di
>> sopracciglio di Rest.
>> Ad un paio di metri dal muro la figura gigantesca di uno Zaldan bloccò
>> improvvisa la marcia di Xyr. Il Primo Ufficiale della Hope all’impatto col
>> corpo massiccio e apparentemente inamovibile lasciò andare intenzionalmente
>> il bicchiere che reggeva in mano. Questo proseguì per inerzia la sua corsa
>> e scomparve nel muro alle spalle dell’alieno.
>> Xyr si allontanò spingendolo in modo deciso e diretto non scusandosi per
>> lo scontro e tornò dai suoi colleghi cadetti.
>> “Comandante, tutto bene?”
>> “Certamente Tucci. Non capisco la sua domanda. È uno Zaldan e non avevo
>> nessuna intenzione di farlo arrabbiare mancandogli di rispetto scusandomi
>> con lui. Rest i miei complimenti, ha perfettamente ragione.”
>> Il Vulcaniano annuì mentre Tucci sembrava decisamente allibito.
>> Rest volse il suo sguardo verso l’Ufficiale Scientifico con aria di
>> sufficienza.
>> “Quest’area del casinò è dedicata a distrarre i giocatori di passaggio e
>> i controlli sulla legalità del gioco da parte di inviati della Federazione.
>> Nessuna reale puntata pesante, nessuna reale azione di sicurezza. Solo un
>> banale tentativo di nascondere qualcosa dietro al muro virtuale che lei ci
>> ha indicato. Il Comandante ha voluto verificare la teoria. Ha dimostrato
>> senza alcun dubbio che alcuni giocatori come lo Zaldan sono parte di
>> un’operazione più grande, mentre il bicchiere che ha attraversato il muro
>> ha dimostrato che la sua teoria architettonica, signor Tucci, era corretta.
>> Ora non dobbiamo fare altro che entrare in quella sala.”
>> “O trovare qualcuno con dell’ottimo latinum che ci aprirà le porte e ci
>> permetterà di camminare su un tappeto rosso” aggiunse Xyr.
>>
>> Stazione di rifornimento Temistocle - 11 dicembre 2394 - Ore 23:18
>>
>> =^=Confermo comandante, abbiamo individuato almeno 9 giovani Ferengi che
>> collimano con la descrizione fornitaci. Erano intenti a movimentare delle
>> casse nell’hangar. Le stavano caricando sul Pod Ferengi attraccato alla
>> stazione.=^=
>> “Grazie guardiamarina, continui a tenerli d’occhio e mi avverta se ci
>> sono novità. Xyr chiudo.”
>> Il Primo Ufficiale era in piedi vicino alla postazione scientifica. Tucci
>> stava cercando inutilmente di fare una scansione di tutta la stazione
>> Temistocle alla ricerca di fisiologia Ferengi.
>> “Confermo che non risulta possibile analizzare quell’area di stazione.
>> Qualche sorta di inibitore impedisce una lettura accurata. Non potrei
>> assolutamente dire chi c’è o chi non c’è in quelle stanze del Casinò.”
>> “Cosa hanno detto dalla Stazione?”
>> “Beh, si sono trincerati dietro a qualche discorso di privacy per i
>> giocatori. Non riesco a far cambiare loro idea e a farmi passare i codici
>> di verifica.”
>> “D’accordo Tucci, continui a provare. Per scrupolo si legga le Direttiva
>> sulla Non interferenza in contesti extrafederali. È stata redatta nel
>> Simposio di Teler IV circa 3 anni fa. Potrebbe aiutarla la prossima volta
>> che cerca di negoziare per avere informazioni vitali per una missione.
>> Rest, abbiamo fretta, proseguirei col piano.”
>> “Come ritiene Comandante. Ho identificato il soggetto perfetto seguendo
>> le sue indicazioni. La sua nave è attraccata da 3 giorni. Nelle ultime 2
>> ore è stato al centro massaggi Pengo, dove può ancora trovarlo.”
>> Xyr si congedò con un gesto del capo e si avviò verso il turbolift.
>>
>> Stazione di rifornimento Temistocle – Centro massaggi Pengo - 11
>> dicembre 2394 - Ore 23:40
>>
>> Thomas Gerik III riemerse dalla piscina con la stessa grazia di un
>> ippopotamo appesantito da anni di inattività e a sentire le malelingue
>> anche con la stessa mole.
>> I suoi 140 kg di peso erano uniformemente distribuiti sul suo corpo sotto
>> forma di adiposi cuscinoni.
>> Quello che comunque colpiva non erano certo le sue sinuose forme, ma
>> l’opulente ricchezza che si percepiva al suo passaggio.
>> Due donne emersero con lui dall’acqua. Una prese un asciugamano e glielo
>> porse mentre l’altra uscì dall’acqua e tenne aperta la vestaglia che doveva
>> contenere l’umano.
>> Avvolto nel suo telo color latinum congedò con un sorriso le sue
>> accompagnatrici e si diresse verso lo spogliatoio.
>> Due assistenti lo aiutarono a vestirsi, non senza fatica, divincolandosi
>> dalle sue mani da piovra.
>> Afferrò una coscia di tugar romulano e iniziò a morderla mentre uscì dal
>> centro massaggi.
>> Ad attenderlo cinque ragazze i cui abiti dovevano essere stati quasi
>> distrutti da qualche strana arma che non intaccava i tessuti organici ma
>> solo quelli sintetici.
>> Con loro due enormi guardie del corpo e un boliano che aveva tutta l’aria
>> di essere il segretario personale di Gerik.
>> Le cinque ragazze tutte moine si avvinghiarono a quello che riuscivano
>> del grasso umano. Tutti insieme si diressero verso il Casinò strappando
>> sguardi schifati, curiosi o semplicemente invidiosi al loro passaggio nei
>> corridoi della stazione.
>> L’entrata nell’area pubblica del Casinò aumentò solo di poco il chiassoso
>> vocio dei giocatori.
>> Alcuni furono attratti dalla scena curiosa, altri dai non-abiti delle
>> cinque accompagnatrici.
>> Thomas Gerik III si diresse impettito verso la parete illusoria.
>> In una mano i resti del cibo che continuava a mangiare mentre nell’altra
>> alcune strisce di latinum che maneggiava con arte circense.
>> Lo Zaldan di guardia all’ingresso gli si mise di fronte.
>> Gerik gli rivolse uno sguardo curioso. Poi sorridente gli lasciò cadere
>> in mano il latinum con cui stava giochicchiando.
>> “Thomas Gerik III, il suo latinum e la sua compagnia chiedono di poter
>> essere onestamente derubati nella sala segreta”.
>> A questa pseudo battuta le ragazze e il segretario diedero prova di
>> pendere dalle labbra o dalla ricchezza del grasso mercante. Risatine false
>> ed esagerate misero di buon umore l’omone.
>> Il muro olografico si aprì e dal suo interno emersero due piccole figure.
>> Due giovani Ferengi si avvicinarono a piccoli e veloci passi inchinandosi
>> davanti a Gerik.
>> “Bentornato signor Gerik, mi auguro che la suite, la sala massaggi e il
>> ristorante offerti dalla casa siano stati di suo gradimento.” I piccoli
>> denti appuntiti di uno dei due Ferengi si unirono in un enorme sorriso di
>> circostanza.
>> “E spero che non sia troppo affezionato al suo latinum.“ disse il secondo
>> Ferengi subito zittito da una violenta gomitata da parte del primo.
>> “Ehm, non stia ad ascoltare mio cugino. Prego signor Gerik, lei, il suo
>> segretario e le sue sei accompagnatrici siete i benvenuti.”
>> Thomas Gerik III gonfiò la sua prominente pancia sistemandosi i ricchi
>> calzoni cadenti e si incamminò tronfio verso il muro. Due passi dopo si
>> bloccò di colpo.
>> “Cinque accompagnatrici. Mi sembrava fossero solo cinque prima.”
>> Guardò attento attorno a sè. Due gemelle Orionane dalla pelle color
>> smeraldo, una Rutiana dai capelli rossi, una bajoriana dai capelli corvino,
>> una bionda terrestre e una bianca andoriana.
>> Thomas cercò di concentrarsi sui visi ma fu distratto dai corpi avvolti
>> in abiti succinti. Lunghi spacchi su gambe affusolate e seni chiusi su
>> corpetti al contrario semi aperti.
>> L’andoriana passò dolcemente una mano sulla guancia del mercante
>> avvicinandosi con fare innocente al suo orecchio dove sussurrò qualcosa
>> sorridendo.
>> “.......................Sei, ovviamente erano sei....” Gerik sussulto nel
>> pronunciare la frase.
>> Il piccolo corteo entrò senza ulteriori interruzioni e rumori, tranne un
>> sonoro ceffone alla mano del mercante rea di essersi soffermata sul gluteo
>> dell’andoriana.
>> “Maschi, una certezza....” fu il pensiero di Xyr mentre entrava nell’area
>> privata del Casinò.
>> Lo spettacolo che la accolse avrebbe lasciato senza fiato quasi chiunque,
>> ma lei aveva smesso di sorprendersi anni fa, sostituendo la sorpresa stessa
>> con qualcosa di meglio, una ferrea disciplina, una robusta preparazione e
>> una profonda asocialità.
>> Tuttavia non potè non ammirare l’organizzazione messa in piedi dai
>> giovani Ferengi.
>> Quelle maledette piccole pesti stavano girando per i tavoli contando
>> soldi, portando bibite, leccando amabilmente sederi, invitando ragazze Dabo
>> a fare il loro dovere di distrazioni viventi.
>> Tutto sembrava perfettamente creato per il profitto.
>> Nella sala grande quasi il doppio dell’altro Casinò si trovavano decine
>> di tavoli tra cui 5 Dabo e 3 Huzin dove le barre di latinum quasi coprivano
>> i Ferengi addetti alla gestione.
>> "Giovani ma maledettamente svegli."
>> Xyr si incamminò per i tavoli lasciando un distratto mercante dirigersi
>> con il suo carico di ricchezza verso l’oblio del gioco.
>> Il piano ideato da Rest era logicamente semplice nella sua complessità.
>> Bastava riuscire ad entrare, identificare il generatore di interferenza
>> che schermava il Casinò, simularne un guasto in modo da permettere ai
>> sensori della Hope, leggermente modificati da Tucci, di agganciare tutti i
>> Ferengi sulla stazione che rientravano in definiti parametri di età e di
>> teletrasportarli a bordo della Hope, territorio di giurisdizione Federale e
>> partire con la nave il più velocemente possibile.
>> Xyr ci impiegò quasi 20 minuti per trovare quello che stava cercando.
>> Quando individuò la sala del generatore di interferenza individuò anche i
>> due massicci guardiani messi lì a impedire qualsiasi azione.
>> Pensò per qualche secondo a come agire, poi si forzò sul volto il suo
>> miglior sorriso e si avvicinò verso uno dei due, lenta e con la miglior
>> andatura sensuale fosse a lei possibile.
>> Lentamente sempre molto lentamente si appoggiò al massiccio Ba’Ku facendo
>> chiaramente intendere le proprie lascive intenzioni. Un sorriso complice da
>> parte dell’alieno verso il suo compagno di piantone le fece capire di aver
>> colpito nel segno. Attirò per la mano il Ba’Ku in una stanza che aveva
>> notato qualche secondo prima, sperando fosse vuota. Chiuse il tendone
>> dietro di sè, si avvicinò come per baciarlo, mise una mano sulla bocca del
>> malcapitato e lo colpì violentemente col ginocchio nel basso ventre per poi
>> stordirlo con una gomitata alla nuca. Svenuto, gli prese il braccio e lo
>> mise fuori dalla tenda agitandolo come se il guardiano stesse chiamando il
>> suo socio ad unirsi a loro. Il secondo piantone, un umano dallo sguardo non
>> particolarmente intelligente si guardò intorno poi furtivo si avvicinò alla
>> stanza.
>> Xyr gli fece crollare addosso il compagno e approfittando della sorpresa
>> e della mancanza di equilibrio stordì, con forse eccessiva violenza,
>> l’umano.
>> “Confermo, maschi, una certezza.......”.
>> Le successive fasi del piano filarono senza intoppi.
>> Manomettere il generatore di interferenza fu semplice grazie alla sedia
>> che gli scagliò contro dopo aver provato a capire inutilmente come
>> funzionasse.
>> Quasi immediatamente dalla sala piccole figure Ferengi cominciarono a
>> sparire agganciate dal teletrasporto.
>> Il caos cominciò a sostituire la giocosa atmosfera del Casinò. Tutti
>> cominciarono a scappare in preda al panico non senza prima essersi riempiti
>> le tasche del latinum incustodito.
>> Xyr sorrise per un istante.
>> “Xyr a Hope. Rest, prima di rientrare a bordo mi conferma che tutti i
>> fuggiaschi sono nostri graditi ospiti nella stiva?”
>> La voce che rispose fu quella inaspettata di Bueller.
>> =^=Posso confermarglielo io Comandante. Stavano arrivando mentre noi
>> riattraccavamo nella Hope. Mi sono accertato personalmente ci fossero
>> tutti. Poi mi spiegherà bene cosa è successo. Vorrei essere preparato prima
>> di affrontare l’Ammiraglio Lennox. Nel frattempo la teletrasporto
>> direttamente in plancia così mi comincerà a riferire. Bueller chiudo.=^=
>> “No! Capitano, non in plan...”
>> “...cia”.
>> Xyr si materializzò nel mezzo della plancia della Hope.
>> La lunga gonna rossa presentava due spacchi frontali sulle coscie che
>> evidenziavano i lunghi stivali, il ventre era scoperto e adornato di un
>> diamante sull’ombelico, mentre uno stretto corpetto nero volutamente aperto
>> fino quasi al limite copriva solo parte dei seni.
>> I capelli erano sciolti e le davano un look quasi selvaggio, mentre sul
>> viso il trucco le evidenziava i lineamenti.
>> Bueller rimase in silenzio come tutti i membri presenti in plancia.
>> “Chiedo il permesso di andarmi a cambiare.”
>> “...”“Capitano. Chiedo il permesso di poter lasciare la plancia per
>> andare ad indossare la divisa.”
>> “Ah, certo Comandante, prego, prego. Ci vediamo fra qualche minuto quando
>> sarà pronta.”
>> Xyr fece un cenno affermativo con la testa e si incamminò verso il
>> turbolift scortata dagli sguardi attenti degli ufficiali di plancia. La
>> porta si aprì e Caytlin uscì dall’ascensore. Xyr si irrigidì ulteriormente
>> e ripetendo il gesto con la testa entrò nell’ascensore.
>> "Era Xyr quella?"
>> Bueller guardò Caytlin.
>> “Esatto consigliere e se non lo sapessi geneticamente impossibile direi
>> che il nostro Comandante è arrossita.”
>> Caytlin rispose a Bueller con un sorriso.
>> “Guardiamarina, rotta per il rendez-vous con la 52a Regola, abbiamo un
>> carico da scortare..... e un Ammiraglio da calmare.”
>>
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> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
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