[Stml17] [1.04 - Graahn - Ucci ucci, sento odor di Ferengucci]

federico pirazzoli cmdrtkar a gmail.com
Lun 2 Mar 2015 13:53:21 CET


Sono stati i maledetti ragazzini!!!! arghhhh.......

Scherzi a parte, bel pezzo! Questa storia sta diventando sempre più
complessa...inoltre mi sa che anche il buon Capitano Strauss, al nostro
posto, non saprebbe che pesci prendere!

Pollice Alto

F

*_________________________________________________________________________*
*Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
*A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
*Tramite*: Comando Forze Subacquee.
*Oggetto*: Carta igienica.
*#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli
di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita
con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
*#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
a questo Comando.
_________________________________________________________________________

Il giorno 2 marzo 2015 13:32, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha scritto:

>  Innanzitutto mi scuso... la mail l'ho mandata la prima volta col mio
> altro indirizzo di posta e temo che sia finita nella posta da approvare. Mi
> sono dimenticata che qui uso questo e non l'altro. pardon.
>
> Ecco il brano.
> Ho cercato di fare il più velocemente possibile.
> Non è stato facile questa volta. Franco e io avevamo un'idea e ho cercato
> di indirizzare la cosa da quella parte seminando qualche indizio senza
> spiattellare tutto. Spero di esserci riuscita. Ho anche cercato di rendere
> la confusione dei nostri disgraziati, ma le scene con molti personaggi
> riescono sempre un po' caotiche. Almeno a me.
>
> Siate buoni ;-)
>
> Maddy
>
> -------------------------------------
>
> *USS Hope - Sala tattica - 10 dicembre 2394 - ore 08.02*
>
>
>
> "Fatemi capire, signori. Ora non siete più sicuri che la scolaresca non
> fosse a bordo?"
>
>
>
> Ferris si massaggiò le tempie con le dita, i gomiti poggiati al piano del
> tavolo da riunione al capo del quale era seduto.
>
> La conversazione con il capitano Strauss non l'aveva certo aiutato a fare
> luce sulla grana che gli era toccata, nonostante le sue richieste di
> suggerimenti avessero raggiunto via via toni garbatamente disperati.
>
> Che diamine, in quel momento avrebbe accolto con gioia persino
> l'improvviso arrivo di un cubo borg e la mortale lotta per la propria anima
> che ne sarebbe conseguita. Quale problema sarebbe potuto essere, si era
> detto, fare da babysitter ad una scolaresca ferengi? Un grosso problema se
> la scolaresca in questione scompare nel nulla prima del tuo arrivo.
>
> Sospirò e sollevò lo sguardo sui suoi ufficiali, che sembravano infelici
> quanto lui nelle loro poltroncine.
>
>
>
> "Credevo che la dottoressa Graahn lo avesse stabilito..."
>
>
>
> Melanne si mosse a disagio, sentendosi chiamare in causa. Gettò uno
> sguardo circolare alla sala e si schiarì la voce. In quelle occasioni, dava
> sempre l'impressione di essere la candidata ad un esame.
>
>
>
> "Tecnicamente, non l'ho stabilito. Le rilevazioni - che abbiamo eseguito
> seguendo le procedure standard - effettivamente hanno mostrato la presenza
> di tracce biologiche che tradirebbero la presenza della scolaresca a bordo.
> Mentre nessuna traccia è stata trovata sul latinum che, in teoria, avrebbe
> dovuto essere il pagamento per eventuali servizi extra. Compresi i pasti,
> che di solito sono considerati un servizio piuttosto fondamentale. "
>
>
>
> "E da qui abbiamo dedotto che i ragazzini potessero non essere mai stati a
> bordo durante questo viaggio." annuì Ferris, con una punta di impazienza
> ben presto mascherata.
>
> "Ma cosa vi ha fatto cambiare idea? Avete trovato qualche prova in senso
> contrario?"
>
> Lo sguardo del capitano si spostò su Basta e Tucci, appena rientrati dallo
> sbarco.
>
>
>
> "In realtà," rispose Lon lentamente, il corpo poggiato allo schienale
> della poltroncina e il tono di voce fermo e basso "è stata proprio
> l'assenza di prove contrarie ad insospettirci. Soprattutto per quanto
> riguarda i dati dei sensori e i video della sicurezza."
>
> "Video? Quali video?"
>
>
>
> "Sembra che il Daimon avesse l'abitudine di osservare il proprio
> equipaggio tramite un sistema di videosorveglianza. O almeno così ci ha
> detto un membro dell'equipaggio..." si inserì Tucci. "Sembra che il Daimon
> non l'avesse reso noto, ma anche che tutti lo sapessero comunque."
>
>
>
> "Sembra una misura piuttosto logica, soprattutto per la mentalità
> ferengi." Il tono di Xyr era perfettamente calmo e professionale, come
> sempre da quando era stata nominata prima ufficiale di quel vascello.
> Mascherare il... disappunto per gli esiti di quelle indagini faceva parte
> dei suoi compiti. Ma questo non cambiava il fatto che tutto quello che
> avevano in mano era un bel mucchio di ipotesi, non suffragato da prove
> degne di questo nome. In definitiva non erano più vicini alla soluzione di
> quanto lo fossero due giorni prima.
>
> "E noi li abbiamo questi video?"
>
>
>
> Lon scosse la testa.
>
> "No, almeno per il momento."
>
>
>
> "E allora di cosa stiamo parlando?"
>
>
>
> Il betazoide rimase immobile sulla propria poltroncina, addossato allo
> schienale.
>
> "Non possono essere così stupidi da pensare che non avremmo trovato i
> video di sorveglianza, da cui sarebbe immediatamente risultato chiaro che
> la scolaresca non è mai salita a bordo. Questo significa che si dovrebbero
> essere dati la pena di modificare anche i video di sorveglianza."
>
>
>
> "Non credete che ne sarebbero stati in grado?"
>
>
>
> "Probabilmente lo sono, ma sembra uno spreco illogico di risorse."
>
> Rest aveva seguito l'intero dialogo senza battere ciglio, nonostante il
> suo cervello vulcaniano fosse impegnato nel progettare e portare avanti
> valutazioni e accurati riguardo ad ogni possibilità.
>
> "Per quanto ne sappiamo non è stato richiesto alcun riscatto. Ne è stata
> avanzata alcuna pretesa, economica o meno. Chiunque abbia progettato
> l'operazione, portare la nave nel luogo del ritrovamento preoccupandosi di
> cancellare qualunque traccia interna o esterna al vascello tranne quelle
> necessarie a confermare la presenza dei ferengi a bordo, rendere
> inoffensivo l'equipaggio e contraffare i video di sorveglianza e le letture
> dei sensori...
>
>
>
> "Le letture dei sensori non sono state contraffatte."
>
> Tucci si inserì nella conversazione, interrompendo il collega vulcaniano.
> Sembrava allo stesso tempo sicuro del suo diritto di parola, quanto stupito
> dalla sua stessa audacia.
>
> "E' proprio questo il punto. Una contraffazione lascia sempre qualche
> traccia. Le letture dei sensori non sono state contraffatte. O almeno, non
> lo sono state con metodi convenzionali. Se è stato effettuato un qualche
> genere di manomissione, vorrei davvero sapere come... è necessaria
> un'abilità non indifferente..." proseguì l'ufficiale scientifico. Nella sua
> voce era udibile una punta della gialla eccitazione mostrata a bordo della
> 52^ Regola  "Ma c'è di più... qualcosa è stato cancellato. Stiamo
> lavorando per tentare di recuperare i dati."
>
>
>
> "Se sono così abili possono aver manomesso anche i video di sorveglianza
> proprio perchè sapevano che li avremmo trovati." Rodriguez, rimasto
> silenzioso fino ad allora, aprì bocca per la prima volta. Pareva
> contrariato e preoccupato allo stesso tempo.
>
>
>
> "Sì, esattamente. Eppure hanno dimenticato le tracce biologiche sul
> latinum e hanno sentito la necessità di cancellare una parte dei dati dei
> sensori" proseguì Tucci "deve esserci una motivazione. Non può essere una
> semplice dimenticanza."
>
>
>
>  "In ogni caso," riprese Rest, "un simile lavoro richiede un dispendio di
> risorse notevole. Un dispendio di risorse illogico se non giustificato da
> un guadagno di qualche genere."
>
>
>
> "E non sembra che rapire un gruppo di ragazzini ferengi in gita lo sia,
> non è vero?" concluse Ferris, appoggiandosi a sua volta allo schienale.
>
>
>
> "Più di una certa abilità." Melanne si morse un labbro, persa nei propri
> pensieri. "Se l'equipaggio non sta mentendo, chi ha preso i ragazzi si è
> anche preso il disturbo di cancellare o modificare i ricordi del personale,
> altrimenti ci avrebbero detto di essere stati abbordati o almeno di essere
> entrati in contatto con un'altra nave durante il viaggio. Operare sulla
> memoria non è un lavoro da poco."
>
>
>
> "Ma se seguiamo questa linea di ragionamento, allora torniamo al punto di
> partenza. I ragazzini sono saliti a bordo e sono scomparsi, ma non abbiamo
> idea di dove siano finiti..."
>
>
>
> "... e dato che non possono essere nascosti sotto una branda, devono
> essere stati fatti sbarcare ad un certo punto."
>
>
>
> Caytlin completò la frase di Rodriguez, un'espressione pensierosa dipinta
> sullo splendido viso.
>
> "Abbiamo il piano di volo e la lista dei sistemi in cui hanno fatto tappa?"
>
>
>
> "L'ho esaminato io stessa e non mi pare ci fosse nulla di anormale. Almeno
> per una scolaresca ferengi." Luna fissò lo sguardo negli occhi di Caytlin.
>
> "Hanno seguito il piano di volo senza deviazioni. Io personalmente non
> avrei fatto tappa nè in un casinò nè in una stazione del consorzio
> minerario. Ma immagino che possa essere normale dal loro punto di vista."
>
>
>
> "Quindi non abbiamo un bel niente in mano, allo stato attuale. Almeno
> finchè non riusciamo a recuperare le registrazioni dei sensori cancellate o
> scopriamo se l'equipaggio mente... "
>
>
>
> *USS Hope - Infermeria - 10 dicembre 2394 - ore 09.44*
>
>
>
> "Come hai fatto a convincerlo a venire a bordo e a farsi esaminare?"
>
>
>
> Melanne non staccò gli occhi dal piccolo Daimon impegnato a sbraitare
> qualcosa contro una niente affatto impressionata Caytlin in un angolo
> appartato della sua infermeria.
>
> L'ufficiale ferengi era stato minuziosamente esaminato dalla trill e dal
> suo staff alla ricerca di un qualunque segnale che indicasse un intervento
> volto a modificarne o cancellarne la memoria. Tutti i parametri cerebrali
> erano risultati perfettamente entro gli standard, così il piccolo alieno
> era stato affidato al consigliere per un colloquio che sembrasse quanto
> meno possibile un interrogatorio ma che aveva, di fatto, la stessa valenza.
>
> I due erano stati fatti accomodare in un'area dell'infermeria attigua
> all'ufficio del medico capo.
>
> Melanne e Lon, in piedi dietro alla vetrata di separazione dell'ufficio,
> osservavano la scena senza poter udire nulla della conversazione.
>
>
>
> "Non mi pare proprio desideroso di collaborare..."
>
> "No, infatti. Ma è bastato ventilare l'ipotesi di un'accusa e delle
> conseguenti ripercussioni finanziare per ottenere la sua attenzione."
>
> "Immagino che i genitori non sarebbero più molto propensi ad affidare i
> loro figlioli a qualcuno in grado di venderli ad un rapitore."
>
> "O di rapirli lui stesso."
>
>
>
> Melanne si voltò a guardare il betazoide, che mantenne gli occhi neri
> puntati sulla scena. Il Daimon si era calmato, aveva smesso di sputacchiare
> ira e saliva addosso al consigliere e ripreso di malavoglia a rispondere
> alle sue domande.
>
>
>
> "Credi che sarebbe in grado di farlo? Francamente non mi sembra proprio il
> tipo di intelletto torreggiante che è in grado di escogitare una cosa del
> genere."
>
> "Escogitarlo, no... ma eseguirlo forse sì. Ma questo vale per qualunque
> membro dell'equipaggio."
>
> "Sicchè immagino che dovremo esaminarli tutti..."
>
>
>
> Lon annuì senza aggiungere altro. Non poteva percepire nulla dal ferengi,
> per cui avrebbe dovuto affidarsi unicamente a proprio intuito e a quello
> del consigliere.
>
> Ciò che emanava da lei era una calma come il mare del suo pianeta, venato
> dai raggi di un sole aperto e vitale. Un'impronta che rimaneva impressa
> come una luce forte dopo che si sono chiusi gli occhi. Il ferengi, con il
> suo cervello quadrilobato, era semplicemente uno spazio nero.
>
>
>
> Il colloquio ebbe termine, riportando l'attenzione dei due spettatori al
> consigliere e al loro ospite. Entrambi si alzarono e Lon imboccò la porta
> dell'ufficio raggiungendo il ferengi che avrebbe scortato nuovamente in
> sala teletrasporto. Non aggiunse altro.
>
> Caytlin raggiunse Melanne in ufficio. Le due donne si osservavano.
>
> Il consigliere poteva percepire anche senza poteri empatici la diffidenza
> dell'altra. Nonostante mantenessero sempre toni civili e professionali,
> persino amichevoli, la cosa non era esattamente un mistero. Si era
> riproposta di indagare in merito. Le sembrava di intuire che l'antipatia
> della trill nei suoi confronti non dipendesse dalla sua persona nello
> specifico, ma da qualche altro fattore che ancora non aveva identificato.
>
>
>
> "Non posso esserne sicura al centro per cento, naturalmente, ma credo che
> nessuno abbia agito sulla sua memoria, nemmeno con l'ipnosi o altre
> tecniche del genere."
>
> "Secondo te, sta mentendo, allora?"
>
>
>
> Il consigliere rimase in silenzio qualche istante, soppesando la risposta
> e valutando gli esiti del colloquio."
>
>
>
> "No, non credo. A mio parere, non è implicato nel rapimento. Non sa
> davvero cosa sia accaduto. E' stato aggredito da qualcuno e si è svegliato
> legato e imbavagliato, rinchiuso nel suo ufficio."
>
> "Non sa nulla nemmeno della cancellazione dei file dei sensori?"
>
> "No, sembra di no."
>
> "Potrebbe essere stato un membro del suo equipaggio..."
>
> "Da cosa lo deduci?"
>
>
>
> Melanne incrociò le braccia e osservò la collega.
>
>
> "Se non c'è traccia di una terza parte, chi altro potrebbe essere stato?"
>
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