[Stml17] [Bueller - 05.06] Donne e affari non vanno d'accordo.

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Mar 20 Dic 2016 09:50:54 CET


Bello! :)

Silvia

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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno 19 dicembre 2016 17:16, Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com>
ha scritto:

> Bueller ha un piano... ha sempre un piano. Folle e contro i regolamenti,
> ma è comunque un piano. :)
>
>
> ===================
> USS Hope - Sala tattica - 8 Aprile 2395 - Ore 22:40
> Nella sala riunioni c'erano tutti, compreso il Capitano Strauss che, con
> la sua casacca irridescente da barista, se ne stava seduto in disparte dopo
> aver rifiutato l'onore della sedia riservata di solito al Capitano della
> nave.
> Bueller, l'unico in piedi, camminava avanti e indietro riflettendo. La
> poltrona a capo tavola era rimasta per tutta la riunione incustodita.
>
> "Quindi, ricapitolando: dobbiamo intervenire per evitare che dei pirati
> spaziali attacchino un pianeta, pur non facente parte della federazione, ma
> non possiamo intervenire a causa della Prima Direttiva. Senza contare che
> quel continente, a causa del misterioso scudo che lo avvolge, non ha mai
> sviluppato tecnologie volte all'esplorazione spaziale dato che, in effetti,
> non possono attraversarlo e quindi non potranno mai scoprire la curvatura."
> Commentò Rodriguez elencando i fatti toccandosi le punta della dita. "Mi
> domando come mai nessuno abbia previsto questa eventualità per capire come
> agire." Terminò laconico.
>
> "La possibilità che questi eventi si presentino simultaneamente sono
> dello 0,02%. Il che lo rende un evento quasi impossibile. Senza contare che
> nessuna razza si è mai chiusa dentro uno scudo di energia senza aver la
> possibilità di superarlo." Commentò Rest freddo.
>
> "Siamo proprio fortunati allora..." rispose di rimando Paulo girando
> disgustato il suo dpad su cui scorrevano i dati della riunione.
>
> "Non vorrei sembrarvi insensibile - prese parola Luna - ma che differenza
> fa se anche rubano tutto il latinum di quel continente?"
>
> "Perchè la pirateria è un atto disdicevole e soprattutto va contro la
> legge federale! Signor Jones, non pensa alle vittime di quei pirati?"
> commentò Xyr con gli occhi fiammeggianti e il tono che assumeva ogni volta
> che qualcuno toccava i suoi prezioni regolamenti.
>
> "Sta scherzando? Le vittime di quei pirati non avranno nemmeno il tempo di
> lamentarsi per il furto... tempo un mese e saranno tutti morti! Ci
> preoccupiamo del loro latinum e non della loro vita?" rispose irata Luna
> facendo notare a tutti l'assurdita della cosa. Xyr se ne rese conto e
> abbassò lo sguardo sconsolata.
>
> Bueller sospirò e tutti si voltarono nella sua direzione.
>
> "Ragazzi... Signori." si corresse prima di riprendere "La situazione, per
> quanto dolorosa è ben delineata. Non possiamo salvare il pianeta, non c'è
> niente che ci possa permettere di intervenire aggirando la Prima Direttiva.
> Sono certo che se l'ammiragliato fosse stato a conoscenza della piega che
> avrebbero preso gli eventi, non ci avrebbe mai inviato qui ad affrontare
> una situazione del genere. Ma purtroppo ci siamo noi qui e ora." Ferris
> guardò i colleghi. Era stato schietto ma tutti avevano pensato la stessa
> cosa, ed erano giorni che ognuno di loro pensava ad un modo per risolvere
> la cosa. Strauss stesso fece un gesto affermativo con la testa come se
> apprezzasse la sua franchezza.
>
> Il tempo si bloccò ed un intenso flash pervase l'ambiente.
> "Ho vinto!" commentò il Q maschio soddisfatto.
> "Si lo so..." rispose il Q femmina guardando con sospetto il giovane
> Capitano della Hope.
> "Non barare, abbiamo concordato di non osservare il futuro, altrimenti
> sarebbe inutile stare qui a guardare gli eventi."
> "Non stavo guardando il futuro... ma mi ha deluso profondamente. Pensavo
> che si sarebbe inventato qualcosa pur di salvare il pianeta e invece..."
> terminò la Q con un evidente broncio sul volto.
> "Bene, possiamo anche andarcene adesso. E poi non capisco perchè scegliere
> di osservare proprio questi disgraziati. C'è tanta gente più interessante
> in giro... oltretutto lo sai che gli ufficiali della Flotta Stellare sono
> tipi suscettibili. Picard era tremendo, ma il Capitano Janeway era
> terribile."
> "Tecnicamente loro non sono ufficili e comunque la loro situazione è così
> particolare da renderli interessanti... credo che rimarrò ancora un po' per
> vedere cosa succede. Tu vai se hai altro di meglio da fare." terminò
> sarcarstica la Q.
> Il Q sbuffò irritato e i due sparirono in un nuovo lampo di luce.
>
> "Ma! - riprese subito Ferris sollevando il dito indice - non ho nessuna
> intenzione di permettere a quegli sciacalli di rubare i beni di un mondo
> condannato! Signor Rest, voglio un piano d'attacco per mettere fuori uso il
> falco da guerra, si faccia aiutare da Doohan e da Jones per le specifiche
> della nave avversaria." I tre interpellati fecero un breve cenno con la
> testa e Luna si strofinò le mani con un sorriso. "Signor Basta, prepari i
> suoi uomini. Dovrà abbordare quella nave e metterla in sicurezza nel minor
> tempo possibile. Se gli uomini della sicurezza non le bastano, si porti
> anche gente dalle altre sezioni."
>
> "Signor si..." borbottò Lon guardandolo con uno sguardo sospettoso.
> Evidentemente lui vedeva qualcosa che gli altri non potevano vedere.
>
> "Dottoressa Graahn naturalmente lei si preparerà a ricevere eventuali
> feriti." E anche la dottoressa fece un cenno affermativo con la testa.
> "Bene, sapete cosa fare, potete andare. Caytlin, lei e Rodriguez aspettate,
> ho qualcosa anche per voi." I due si guardarono e rimasero seduti.
>
> "E io Capitano?" chiese Xyr in piedi, portando le mani dietro la schiena.
> "Lei dovrà sovrintendere la battaglia. Noi tre abbiamo altro da fare!"
> rispose Bueller con un sorriso.
> "Mi scusi Capitano, può essere più preciso?" chiese l'andoriana di colpo
> sospettosa.
> "Consigliere, cerchi di capire come interagire con i... Crelliani? Senza
> farci scoprire da loro. Usi, costumi, aspetto... qualsiasi cosa che ci
> permetta di aggirarci nella capitale senza essere scoperti. Signor
> Rodriguez, si occupi dell'abbigliamento. Voglio degli abiti pronti prima
> dell'alba per noi tre e per due uomini della sicurezza. Noi arresteremo il
> 'divino' Worrk e lo faremo sparire dalla circolazione."
> "E' assurdo! Prima di tutto non sappiamo come teletrasportarci all'interno
> del campo di forza, secondo possiamo catturarli tutti insieme quando
> torneranno sulla loro nave." Ma già Ferris stava scuotendo la testa.
>
> "Non saremo pronti ad assaltare la nave pirata prima dell'alba e se
> aspettiamo il loro ritorno corriamo il rischio di essere individuati. Un
> conto è colpire di sorpresa, un altro è un combattimento in piena regola
> con una classe D'deridex... stavolta non abbiamo una nebulosa esplosiva che
> faccia il lavoro al posto nostro." commentò Bueller per poi continuare "Per
> quanto riguarda il teletrasportarsi all'interno dello scudo... si ricorda
> quella mia tesi sperimentale sul teletrasporto di emergenza?"
>
> "L'uso delle comunicazioni per veicolare la trasmissione dell'energia del
> tele..." Xyr si bloccò sorpresa.
>
> "Esatto, quella lì!" sorrise lui soddisfatto "Via adesso da brava, dia
> qualche frustata ai ragazzi per farli muovere, mentre io prendo Tucci e mi
> faccio aiutare per i calcoli necessari... a proposito, dov'è Tucci?" la
> stanza era ormai vuota, lo scienziato, vedendo gli altri uscire dalla sala
> tattica, li aveva semplicemente seguiti dimentico di quello che stava
> facendo. Bueller sospirò. "Signor Strauss - riprese dopo un attimo calcando
> sul fatto che non l'aveva chiamato Capitano - lei ha una certa esperienza
> in combattimento, esperienza che ci sarà necessaria in questo frangente.
> Lei fungerà da Primo Ufficiale del... facente funzioni del facente
> funzioni. Questa cosa diventa più strana ogni giorno che passa." Strauss
> sorrise e fece un cenno affermativo con la testa.
> "Beh? Siete ancora qui? Muoversi, il tempo è tiranno!" ordinò il Capitano
> della Hope battendo le mani come se spaventasse un branco di oche. "E
> ora... dove sarà finito quell'altro?"
>
>
>
> USS Hope - Sala teletrasporo 3 - 8 Aprile 2395 - Ore 00:13 (un'ora
> all'alba)
> "Ottimo Signor Tucci, la sua idea ha migliorato di molto la mia." commentò
> Ferris all'indirizzo del giovane scienziato.
> "Il suo lavoro era ottimo Capitano, ma era necessario attendere una
> comunicazione proveniente dal continente per attuarlo. Però sfruttando il
> suo progetto ed utilizzando un laser come veicolo del segnale, possiamo
> teletrasportarvi in un punto a vostra scelta della capitale. Il problema
> però..." iniziò Tucci dopo un attimo di confusione.
> "E' sicuro delle coordinate di quel vicolo?" si affrettò ad interromperlo
> Bueller e dallo sguardo confuso dello scienziato capiì che aveva perso il
> filo.
> "Si Capitano, avevamo scansionato la capitale quando era apparsa la prima
> volta. Posso teletrasportarla nel vicolo vicino alla piazza. Non sembra che
> sia una zona trafficata."
> "Ottimo! Voi siete pronti?" chiese Bueller calcandosi in testa il
> berrettino con visiera e aggiustandosi la maglietta a maniche corte con una
> strana scritta a caratteri incomprensibili.
>
> Tutti quelli dell'away team avevano ora la pelle di un bel tono azzurro
> del tutto simile a quello di Xyr. Gli abitanti del pianeta, a parte le
> antenne, potevano essere scambiati facilmente per degli andoriani. Non era
> stato necessario nessun trattamento particolare da parte della dottoressa
> Graahn, le era bastato consegnare a tutti una pillola che interagiva con la
> pigmentazione della pelle.
> Rodriguez era abbastanza ridicolo e continuava a guardarsi riflesso sugli
> schermi della sala facendo smorfie. Bueller aveva preferito non guardare il
> risultato del suo cambiamento e l'uomo della sicurezza, un cadetto di nome
> Quoo, che a dire la verità non si ricordava di aver mai visto a bordo,
> aveva l'aria disgustata e annoiata.
> Le due donne invece erano spettacolari. Caytlin, in minigonna e top bianco
> era abbagliante. La cascata di capelli rossi spiccava come un faro nella
> nebbia. L'altra, il secondo 'uomo' della sicurezza, un cadetto di nome Qin,
> anche lei per chissà quale motivo sconosciuta a Ferris, portava un paio di
> pantaloni aderenti e una svolazzante maglietta bianca con uno scollo largo
> attraverso il quale aveva fatto passare il braccio sinistro.
>
> "Complimenti signore - commentò il Capitano trovando difficile deglutire -
> direi che non ci noteranno affatto!" ma sorrise quando Qin gli fece un
> occhiolino di complicità.
> "Stia tranquillo Capitano, sul pianeta vestono tutti in modo molto
> appariscente." lo tranquillizzò Rodriguez.
>
> "Bene tutti sulla pedana e pronti al teletrasporto! Signor Gorshkova ci
> affidiamo a lei!" continuò Ferris lanciando uno dei suoi sorrisi disarmanti
> all'indirizzo della giovane addetta al teletrasporto che arrossì.
>
> "Ma Capitano come..." iniziò Tucci
> "Energia!" gridò allegramente il Capitano della Hope e lo scintillio del
> teletrasporto fece sparire i cinque in una cascata di lucciole.
> "...farà a tornare?" chiese l'ufficiale scientifico alla pedana vuota.
>
>
>
> Crellia - Capitale - 8 Aprile 2395 - Ore 00:14 (un'ora all'alba)
> La prima alba, quella provocata dalla stella ormai quasi del tutto spenta,
> creava sul pianeta una luce spettrale. Dovevano essere quasi le sei, ora
> locale, ancora un'ora e il secondo sole, quello più luminoso e ben più
> letale per la popolazione, sarebbe sorto. L'aria, era calda già a
> quell'ora. Evidentemente lo scudo tratteneva il calore facendo vivere ai
> crelliani una perpetua estate.
> La città aveva un aspetto non molto dissimile a quelle di altri mondi, ma
> le facciate delle case erano affrescate con colori sgargianti.
>
> "Credo che siano vernici fosforescenti - suppose Rodriguez osservando una
> facciata dipinta di giallo canarino - probabilmente di notte la strada è
> illuminata come un albero di natale."
> "Deve essere molto romantico..." commentò Caytlin.
> "Si, se non ti viene un attacco epilettico." borbottò divertito Paulo "Da
> che parte?"
> "Di la! - suggerì Bueller dopo aver dato una veloce occhiata al tricorder
> - Manteniamo un basso profilo. Non sappiamo quanta gente ci sarà ad
> accogliere la 'divinità'."
>
> Ed in effetti ad accogliere il 'divino' Worrk non c'era assolutamente
> nessuno. L'unica presenza era quella di una donna, che al solo guardarla si
> capiva quanto fosse spaventata, e centinaia di casse impilate al centro
> della piazza.
>
> "Grandi festeggiamenti eh! Dev'essere dura essere un dio su questo
> pianeta." commentò sarcastico il Capo Operazioni facendo capolino dal
> vicolo.
> "Ha senso invece - mormorò il Consigliere della Hope picchiettandosi le
> labbra con la punta dell'indice - è un pianeta che per secoli, se non
> millenni, è stato protetto da uno scudo impenetrabile e ora, tutto ad un
> tratto, scoprono di non essere più soli e la loro stella sta per provocare
> una devastazione che potrebbe annientare la loro civiltà... credo che
> rimarrei anch'io chiusa in casa."
> "Ma almeno una coraggiosa c'è!" disse Bueller indicando la donna nella
> piazza.
> "Scommeto che si tratta di quella Dasha Ran Teris... credo che abbia
> pescato la pagliuzza corta." borbottò Paulo.
> "Bene andiamo, approfittiamo della mancanza di spettatori."
>
> I cinque si avviarono verso la donna guidati da Ferris. Si guardavano
> attorno come se aspettassero di vedere arrivare all'improvviso una folla
> festante, oppure una armata di torce e forconi.
> Via via che la situazione rimaneva immutata, l'away team si avvicinò con
> sempre maggior sicurezza, fino a giungere dalla donna.
> Indubbiamente era spaventata a morte. Se ne stava in piedi ad osservare il
> cielo e tremava come una foglia. Sembrava non essersi accorta dell'arrivo
> del gruppo e sussultò quando Caytlin le poggiò una mano sul braccio
> mormorando il suo nome: "Dasha?"
>
> La donna, poco più che ventenne, si ritrasse spaventata vedendo cinque
> sconosciuti, ma parve calmarsi notando che non si trattava di dei o altre
> strane creature.
>
> "Cosa ci fate voi qui?" chiese tornando a guardare il cielo.
> "Siamo venuti per aiutarti. Pensiamo che il divino Worrk non si quello che
> dice di essere..." mormorò Caytlin contemplando il cielo di fianco alla
> donna.
> "Tutto questo è successo perchè abbiamo abbandonato i nostri antichi dei e
> altri adesso rivendicano i loro possedimenti." rispose fatalista Dasha.
> "Gli dei non vengono di persona, soprattutto a chiedere tesori..."
> commentò Ferris sbirciando le enormi casse accatastate. Per un attimo si
> chiese quale genere di articoli fossero da considerarsi un tesoro per i
> Crelliani.
> "Cosa dite? Lo sanno tutti che gli dei sono già scesi su Crellia duemila
> anni fa. Grazie a loro il nostro continente è salvo e lo scudo che lo
> protegge rimane saldo."
>
> Caytlin, Rodriguez e Bueller si lanciarono un'occhiata sorpresa.
>
> "Vuoi dire che furono gli dei a creare lo scudo?" chiese Paulo.
> "Ma certo! Che strane domande fate?" chiese lei troppo spaventata per
> essere sospettosa.
>
> Il Capitano della Hope fece segno ai due colleghi di seguirlo e si
> avvicinarono alle casse dove i due uomini della sicurezza si erano seduti
> in modo molto svagato.
>
> "Duemila anni fa è arrivato qualcuno e ha creato lo scudo?" chiese Bueller
> come se gli altri sapessero più cose di lui.
> "Non ne ho idea, non ero qui." commentò infatti Rodriguez guadagnandosi
> un'occhiataccia dal Capitano.
> "Ci possono essere tanti motivi per i quali i Crelliani abbiano una tale
> credenza - intervenne Caytlin - ma dato che il Signor Tucci non ha trovato
> una spiegazione per l'esistenza dello scudo, direi che la favoletta degli
> dei potrebbe non essere tale."
> "Quindi hanno avuto già dei contatti con esseri tecnologicamente più
> avanzati..." sospirò Ferris.
> "Magari anche più intelligenti di voi... di noi!" commentò il cadetto Quoo.
> "Forse è il caso di chiederle chi erano questi dei, forse se riuscissimo a
> contattarli potremmo salvare questo mondo senza intervenire direttamente"
> propose Qin.
> "Potremmo destare troppi sospetti... prima vediamo come si evolve la
> situazione. Voi rimanete qui e... continuate a fare quello che stavate
> facendo!" ordinò sarcastico Bueller guardando infastidito Quoo che si
> stravaccava sulle casse e poi si allontanò per tornare verso la donna.
>
> "Calati un po' di più nella parte!" borbottò la donna della sicurezza
> guardando il compagno.
> "Mi sto annoiando..." rispose l'altro.
> "Hai sentito? Ci veneravano come dei!" sul viso della Qin comparve un
> sorriso soddisfatto.
> "Non sono i primi e non saranno gli ultimi. Sai che novità!" sospirò Quoo
> facendo dondolare la gamba.
> "E' per colpa di quelli come te se il Continuum è stato in guerra: troppo
> snob, poco curiosi e totalmente noiosi!" decretò la Q indignata.
>
> Proprio nel momento in cui gli ufficiali della Hope tornavano accanto a
> Dasha, il cielo stellato fu di colpo oscurato. Misteriose ed inquietanti
> luci illuminarono di luce malsana la capitale riflesse e amplificate dallo
> scudo. La nave romulana era arrivata ed era maestosa quanto terribile a
> vedersi.
>
> "Come faranno a teletrasportarsi attraverso lo scudo?" chiese Paulo
> bisbigliando
> "Non ne ho idea. Dovranno inventarsi qualcosa se non vogliono rimanerci
> secchi." rispose Ferris con una scrollata di spalle.
>
> =^=Dasha sei pronta ad incontrare il tuo Dio?=^= la voce del ferengi
> arrivò stentorea da una piccola trasmittende che la donna aveva fra le mani.
> "Si siamo pronti..." balbettò la donna terrorizzata.
> =^=Tieni aperto il canale così che possiamo portare la luce su di te!=^=
>
> "Evidentemente hanno avuto la tua stessa idea..." commentò Caytlin.
> "Tesi sperimentale innovativa?" chiese Rodriguez con tono divertito.
> "Mmmpf!" sbottò Ferris di rimando.
>
> Cinque tremolanti luci vermiglie crearono dei cerchi perfetti sul
> pavimento della piazza. Non sembravano stabili, ogni tanto uno sfarfallio
> minacciava di creare problemi ai malcapitati che si stavano
> teletrasportando.
> Alla fine, dopo quelli che dovevano essere stati dei secondi d'inferno per
> il malcapitato addetto al teletrasporto, quattro sinistre figure apparvero
> con uno scintillio. Ne mancava una...
> Incuriositi, tutti i presenti, portarono lo sguardo al cielo. In
> lontananza, a circa un chilometro d'altezza, una figura solitaria
> illuminata dalle luci della nave stellare, cercava di rimanere in
> equilibrio sullo scudo che circondava la città.
> Per un attimo sembrò riuscire nel suo intento, sollevando scintille di
> energia nei punti dove il corpo toccava lo schermo di energia, ma poi
> iniziò a scivolare disegnando nell'aria una riga azzurrognola che
> acquistava via via sempre più velocità.
> Bueller, sebbene non potesse sentire le grida del malcapitato, aveva una
> fervida fantasia e poteva immaginarsi perfettamente cosa quell'essere
> stesse provando in quel momento e dovette deglutire un paio di volte prima
> di riprendere il controllo.
>
> "Divino Worrk, il benvenuto di tutta Crellia ti accolga!" mormorò Dasha
> impacciata. Sembrava non sapere se inchinarsi, genuflettersi o altro.
> "Tutta Crellia? Siamo quattro gatti!" bisbigliò Rodriguez.
>
> Il ferengi sembrò più interessato alle casse e fece segno ai suoi uomini,
> due nausicaani e un dosi, di andare a controllare. Infine rivolse la sua
> attenzione al comitato di benvenuto.
> "Giovane Dasha, il Divino Worrk è arrivato. I doni del tuo popolo sembrano
> consistenti... vedremo se la quantità coinciderà con la qualità. Se saremo
> soddisfatti metteremo fine alla minaccia del vostro sole." commentò il
> ferengi sorridendo orribilmente con quei suoi denti radi e appuntiti.
>
> "Cerchiamo un modo per portarlo in un luogo appartato lontano dalle sue
> guardie." Sussurrò Bueller ai compagni adocchiando quello che sembrava
> essere un bar o un locale del genere.
> "Ci penso io - sussurrò il consigliere con uno scintillio nello sguardo -
> Signor Rodriguez vada intanto a preparare l'ambiente."
>
> Mentre il Capo Operazioni si dirigeva verso il locale, Caytlin si fece
> avanti con fare ossequioso.
> "Divino Worrk, è certo di non volersi rilassare prima di ripartire? Per
> quanto lei sia potente, anche il più grande guerriero necessita di
> riposo... sarò felice di soddisfare ogni suo desiderio." l'ultima frase fu
> quasi un sospiro che fece fremere i lobi del ferengi facendolo capitolare
> all'istante.
> "Beh si... è stato un lungo viaggio e non mi dispiacerebbe bere qualcosa."
> La promessa di essere massaggiato sui grandi lobi aveva annebbiato le sue
> capacità di giudizio.
>
> Il gruppetto si avviò verso il locale. I due delle squadra di sicurezza li
> seguirono allontanandosi dagli uomini di Worrk. Dasha rimase incerta su
> dove andare finchè Bueller non la prese per mano e, con un sorriso
> rassicurante, la portò con se.
>
> Il locale era simile ad una taverna terrestre. Una sorta di pub con tanto
> di bancone e una vetrina piena di alcolici.
> Rodriguez stava appunto annusando alcune bottiglie e preparava uno strano
> cocktail coloratissimo.
>
> "Ecco divino, questo la aiuterà a rilassarsi." E mise il cocktail davanti
> al ferengi. Nel frattempo Caytlin gli sfiorò le orecchie da dietro con la
> scusa di voler toccare un essere superiore.
> Worrk, stimolato dal massaggio Oo mox perse completamente interesse per
> tutto quello che gli succedeva intorno.
>
> "Paulo porta qualcosa da bere ai servi del divino..." disse a voce alta
> per poi bisbigliare: "E digli che il divino ha deciso di lasciare ancora
> qui le casse e che devono tornare a bordo per il momento."
> Rodriguez fece un sorriso furbo e uscì dal locale.
>
> Dopo che i flash dei teletrasporti indicarono che i guerrieri avevano
> preso il largo, Rodriguez tornò soddisfatto all'interno.
> "Come li hai convinti?" chiese Bueller incuriosito.
> "Padroni... - iniziò con voce ossequiosa e nasale - il divino Worrk mi ha
> detto di dirvi che per il momento dovete tornare sul vascello stellare e
> che come recita la sua regola numero 22: 'Un uomo accorto è in grado di
> sentire quando il profitto è nell'aria!'"
> "E hanno fatto quello che gli hai detto senza protestare?"
> "Nonostante la mia recitazione credo che i collari esplosivi di cui sono
> dotati, abbiano aiutato a far rispettare un ordine così strano."
> "Bene, allora appena hai l'occasione fagli sparire il comunicatore..."
> Rodriguez prese da una tasca un congegno ferengi e lo depose nella mano
> aperta di Bueller "Ed eventuali armi" da dietro la schiena prelevò un
> disgregatore klingon e lo mise insieme al comunicatore. "Prendi anche il
> comunicatore della ragazza per evitare che chiamino lei..." e Paulo depose
> anche questo insieme al resto.
> Ferris lo guardò sorpreso e poi sollevò un sopracciglio "Anche il
> borsello..." Paulo sbuffò e mise anche una piccola sacca semi vuota sul
> mucchio di oggetti. Il Capitano la fece sobbalzare un po' sulla mano senza
> smettere di guardare il Capo Operazioni che sospirò tirando fuori delle
> barre di latinum.
> "Tanto a lui non serviranno più..." commentò.
> "Lascia perdere." commentò Bueller "Bene andiamo ad arrestare il divino
> Worrk."
>
> I due si avviarono verso il ferengi che faceva sfacciati commenti sulla
> bravura della rossa indigena e Bueller gli si parò davanti puntando il
> disgregatore. "Regola dell'acquisizione 94: 'Donne e affari non vanno
> d'accordo' caro il mio divino."
> Sentendo nominare una delle regole ferengi, Worrk aprì gli occhi
> spalancando la bocca sorpreso.
>
> Ferris ne approfittò per infilargli il disgregatore in bocca "Divino
> Worrk, lei è in arresto..." sul viso del giovane si allargò un sorriso di
> vittoria.
>
> "Siete impazziti? Chi siete voi? Non siete di Crellia! Cosa volete fare al
> divino?" balbettò terririzzata Dasha facendo un passo indietro.
>
> "E addio Prima Direttiva..." commentò Rodriguez sospirando.
>
>
> ====================================
> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
> www.starfleetitaly.it/hope
> ===================================
> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
>
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