[Stml17] [Bueller - 03.05] Il mistero del cadavere scomparso
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Mer 3 Feb 2016 12:51:53 CET
In aggiunte alle nostre psicopatologie assortite, intendi?
Il 03/02/2016 12:50, Franco Carretti ha scritto:
> Ma dai siamo dei piccoli geni, l'hanno riconosciuto anche loro...
> abbiamo solo qualche lievissimo problema di coesione... lieve... un
> filino :D
> *Sent:* Wednesday, February 03, 2016 at 12:10 PM
> *From:* Maddalena <vampitrill a gmail.com>
> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] [Bueller - 03.05] Il mistero del cadavere
> scomparso
> Mi piace moltissimo la storia del mietitore!
> Per il resto... si stanno affidando al nostro gioco di squadra e alla
> nostra sagacia. Saranno grasse risate...
> Il 03/02/2016 01:32, Franco Carretti ha scritto:
>
> Eccomi qua, mi sono trattenuto il più possibile visto che Max
> questa settimana era molto impegnato, ma ormai era pronto da
> giorni e a forza di rileggero stavo aggiungendo roba su roba.
> Non so se il ragionamento che hanno fatto i ragazzi sia in effetti
> logico, magari è una cavolata, nel caso apporterò delle modifiche
> o riscriverò il brano in maniera diversa. Quindi fatemi sapere se
> può essere ragionevole.
> Se servono ulteriori spiegazioni se ne parla... buona lettura
> ==============================================
> *USS Hope - Varie locazioni - 2 febbraio 2395 - Ore 10.00*
> La lezione di 'Gestione dei sistemi logistici e produttivi' del
> professor Stern era appena finita e, dopo la serata precedente
> passata a fare diagnostiche di livello 1 insieme al Tenente
> Comandante Leyn, Paulo Rodriguez non aveva così tanta voglia di
> affrontare la mattinata in plancia. Non che ci fosse così tanto da
> fare se non seguire la nave dei loro tutor, ma era certo che se
> avesse messo piede sul ponte, Xyr o Rest, gli avrebbero trovato
> qualcosa da fare.
> Ma in quel momento aveva altro per la testa. Il tarlo del
> misterioso surplus di materia riprocessata dal replicatore
> dell'ambasciatore, aveva scavato per tutta la mattina nel suo
> cervello impedendogli di seguire la lezione o per prendere anche
> dei semplici appunti. Prima di andare a letto, e la mattina appena
> sveglio, aveva provato con l'aiuto del computer a trovare quali
> oggetti potessero avere quella combinazione di elementi in quelle
> quantità, ma le possibilità erano troppe... era il momento di
> mettere in campo l'artiglieria pesante.
>
> Si ritrovò ben presto davanti alla porta del laboratorio dove era
> certo di poter trovare Tucci alle prese con qualche suo assurdo
> esperimento. Non aveva avuto ancora modo di conoscerlo bene, se
> non durante qualche incontro in plancia ma non gli sembrava un
> tipo molto reattivo. Intelligente si, ma sembrava vivere in un
> mondo tutto suo fatto di formule chimiche, equazioni matematiche e
> chissà cos'altro. Ed era proprio quello che gli ci voleva.
> Dopotutto aveva solo bisogno di un indizio qualsiasi.
>
> "Signor Tucci buongiorno!" salutò con un sorriso quando le porte
> del laboratorio si aprirono.
> Nessuna risposta giunse dall'interpellato, che se ne stava piegato
> fra provette, vasetti contenenti materiali chimici e altre
> amenità. Come Paulo immaginava dare la sveglia al giovane
> scienziato non sarebbe stato così semplice.
>
> "Al fuoco! I romulani!" esclamò a portata d'orecchio del collega
> che alzò la testa guardandosi attorno pur non schizzando per la
> sorpresa come Paulo si sarebbe aspettato. Quel giovane sembrava
> avere la capacità di entrare in uno stato meditativo quasi
> assoluto usando come mantra i calcoli che in quel momento lo
> tenevano impegnato. La mente di Rodriguez era invece un
> guazzabuglio di idee, spesso non molto legali, che si muovevano
> alla velocità della luce dentro la sua testa. 'Infinite diversità
> in infinite combinazioni' amavano declamare i vulcaniani... Paulo
> e Edison sembravano proprio le opposte facce di una medaglia.
>
> "Ah signor Rodriguez qual buon vento?" commentò Tucci tornando a
> rimettere il naso in mezzo alla sua collezione di provette.
>
> "Signor Tucci ho bisogno di un favore!" si affrettò a dire il capo
> operazioni prima che l'altro si perdesse di nuovo.
>
> "Certo mi dica..." lo scienziato tornò a guardarlo con lo sguardo
> un po' vacuo di chi sta pensando a tutt'altro.
>
> "Stavo provando un test attitudinale e c'è una domanda che mi
> lascia perplesso. Ho una lista di elementi chimici ognuno di una
> certa quantità e mi chiedevo se è possibile determinare che tipo
> di oggetto può rilasciare quegli elementi in quelle quantità una
> volta riprocessato da un replicatore." la domanda sembrò
> interessare lo scienziato perchè Paulo vide distintamente una luce
> che si accendeva in fondo al tunnel.
>
> "Non è facile... ha la lista?"
>
> "Certo... Computer accedi ai dati contenuti nell'archivio
> 'Rodriguez musica alfa 1' nome file: 'Canzoni folkloristiche
> denobulane'" Tucci sollevò un sopracciglio e Paulo gli sorrise
> divertito. Dava ai file 'particolari', nomi che difficilmente
> potevano interessare a qualcuno. Un ulteriore sicurezza se le
> protezioni della flotta e quelle create da lui personalmente, non
> avessero retto. Con un gesto teatrale gli fece cenno di guardare
> lo schermo.
>
> "Idrogeno, Azoto, Ossigeno, Carbonio, Calcio, Fosforo, Zolfo,
> Potassio, Sodio, Cloro, Magnesio, Ferro, Fluoro." borbottò Tucci
> leggendo a voce alta. "Sono tante... così su due piedi direi un
> essere vivente!"
>
> Questa volta fu Rodriguez a sollevare il sopracciglio sorpreso
> "Come scusa?"
>
> "Beh tutti gli elementi elencati sono contenuti in un corpo umano
> ad esempio... ma potrebbe essere anche una mucca. Comunque è più
> diciamo... la prima cosa che mi è venuta in mente. Forse perchè
> stavo analizzando dei composti simili estratti da un campione
> biologico ricavato da..."
>
> "Perchè non un albero?" si affrettò ad interromperlo prima che
> Edison partisse per la tangente.
>
> "I vegetali contengono raramente fosforo e azoto. Però non posso
> essere sicurissimo perchè non conosco la composizione chimica di
> qualsiasi pianta dell'universo. Di conseguenza difficilmente si
> tratta di un oggetto costruito con elementi vegetali tipo ad
> esempio un mobile. Insomma è piuttosto vaga come informazione..."
> "Ed immagino che non sia possibile ricavare un dna dato che la
> materia è stata trasformata nei suoi componenti chimici."
> "Esatto... purtroppo non è rimasto niente che possa far risalire
> alla forma originale."
>
> "Non importa, ti ringrazio per l'aiuto comunque." Paulo gli
> sorrise prima di uscire, ma la sua mente stava già lavorando ad altro.
>
> Per tutta la strada per andare in plancia il giovane vagliò le
> opzioni che aveva. Quel mistero lo stava assillando. Come poteva
> scoprire cosa era stato distrutto durante la notte
> nell'appartamento dell'ambasciatore?
>
> "Signor Rodriguez è un piacere rivederla..." commentò sarcastica
> Xyr, riferendosi al suo ritardo nel prendere servizio quando
> finalmente sbucò dal turbo ascensore.
> "Mi scusi signore ero impegnato in laboratorio con il Signor
> Tucci" replicò lui distrattamente guadagnandosi un'occhiata
> sorpresa dal Primo Ufficiale. Di solito aveva sempre una risposta
> sarcastica sulla lingua. Qualcosa al limite dell'insubordinazione
> in equilibrio perfetto fra il chiaro e il fraintendibile. La
> lingua d'oro di Rodriguez era conosciuta in molti posti.
>
> Ma oggi il suo cervello era disconnesso. Quella sensazione di
> avere fra le mani qualcosa di importante lo stava facendo
> impazzire. Per l'ora successiva fu completamente assorto e
> distratto tanto da lasciarsi sfuggire prima il battibecco fra Xyr
> e Bueller e poi lo sfogo di Luna che si lamentava per l'eccessiva
> lentezza del procedere delle due navi.
>
> "Signor Rodriguez c'è qualcosa che la turba?" fu il bisbiglio di
> Basta a farlo emergere dalla sua apatia fatta di idee vagliate e
> scartate. Il Capo della sicurezza si era avvicinato alla sua
> postazione attratto dall'aura simile ad una nube temporalesca
> fatta di lampi rossi di rabbia e oscurità.
> "Niente di che... mi sono trovato di fronte ad un problema
> insormontabile riguardo a dei dati. Vedrò di farmene una ragione."
> "Posso aiutarla se vuole..." commentò Rest con una voce fredda ma
> velata da una punta di soddisfazione dalla postazione tattica
> posta sulla stessa paratia a pochi metri da loro. La vicinanza e
> il suo fine udito gli avevano permesso di cogliere un'occasione
> per mostrare ai suoi colleghi che loro non erano così 'pronti'
> come si ritenevano essere.
>
> Invece di glissare, Rodriguez, ormai incaponitosi con l'enigma, si
> decise a cogliere al volo la proposta: "Si grazie signor Rest!"
> Il vulcaniano sollevò un sopracciglio sorpreso, si era aspettato
> di ricevere un rifiuto, il che avrebbe portato il Signor Rodriguez
> a non risolvere l'enigma che lo assillava, ma ormai aveva offerto
> il suo aiuto e non poteva più tirarsi indietro. Così si avvicinò
> alla console delle operazioni mentre Paulo gli spiegava brevemente
> la situazione, seppur tralasciando i dettagli.
>
> "Ha provato a chiedere al computer di analizzare un alloggio tipo
> e evidenziare gli oggetti che hanno la stessa composizione?" gli
> chiese dopo aver ascoltato il problema ed aver letto la lista
> degli elementi.
>
> No, non aveva provato. Si era incaponito a cercare l'elemento che
> accomunava quei composti e non confrontare i composti con gli
> oggetti presenti in un ambiente specifico... ed ora lo doveva fare
> sotto gli occhi del vulcaniano più saccente e ligio alle regole
> della Hope e forse dell'intera Flotta Stellare. Paulo sospirò, era
> il momento di mostrare tutte le carte, non poteva fare altrimenti.
> Digitò tutta una serie di parametri chiedendo al computer di
> confrontarlo con uno specifico alloggio.
>
> "Gli alloggi vip di una classe galaxy?" chiese sorpreso Basta che
> non si era allontanato ma aveva invece preso parte alla
> conversazione. Il Capo OPS fu costretto a spiegare dove e come
> aveva trovato quel surplus di materia riprocessata e a mostrare a
> Rest i dettagli del programma di sua creazione.
>
> "Niente di niente!" commentò esasperato guardando i risultati sul
> monitor.
> "Guarda qui..." Lon puntò il dito su una delle righe che
> componevano la risposta al quesito.
>
> =^=Dal risultato è escluso un possibile ospite della stanza data
> la mancanza di parametri specifici sulla razza.=^=
>
> "Tucci ha detto che quei composti chimici gli facevano venire in
> mente un essere vivente..." mormorò Paulo.
> "Non crederà mica che l'ambasciatore sia caduto nel replicatore?
> Per lo meno se ne sarebbero accorti! Senza contare che ci sono dei
> sistemi per impedire certe cose! Oltretutto non ci sarebbe potuto
> entrare intero..."
> "I sistemi di sicurezza si possono aggirare e in quanto
> all'entrarci intero..." L'immagine di un uomo fatto a pezzi con
> un'ascia passò brevemente nella mente dei due giovani "Un detto
> inventato da mio zio recitava: Eliminato l'impossibile, ciò che
> resta, per improbabile che sia, deve essere la verità." recitò
> Paulo per togliersi quelle immagini dalla testa.
> "Lo diceva un personaggio letterario terrestre della fine del XIX
> secolo, signor Rodriguez. Ma, per quanto sia possibile che un
> membro della sua famiglia si sia attribuito un aforisma non suo,
> non posso negare che sia una citazione estremamente esatta in
> questo contesto."
> "Grazie signor Rest, non ero mai stato offeso ed elogiato in una
> sola frase..." ribattè sarcastico Paulo.
> "E ora che facciamo?" chiese il capo della sicurezza
> "Qualcosa che ci si aspetta da me... infrango i protocolli!" disse
> sorridendo per poi aggiungere "Computer esaminare la USS Armand
> con i sensori. Scansione alla ricerca di forme di vita depteriane."
>
> =^=Un'unica forma di vita depteriana è presente a bordo della USS
> Armand!=^=
>
> "Quindi non è morto..." commentò Basta.
> "La sua analisi è stata frutto della logica e avrei fatto lo
> stesso signor Rodriguez, ma i risultati non sono esplicativi.
> Potrebbe essere di un qualsiasi membro dell'equipaggio il corpo
> che è stato riprocessato, un'altra evenienza è un congegno simile
> a quello utilizzato dai due occupanti della navetta che si è
> materializzata nella nostra sala macchine e che ci dava delle
> letture esattamente uguali a quelle di un romulano."
> "Intende che quelle letture potrebbero essere false? Ancora la
> Sezione 31?" chiese il capo della sicurezza.
> "Non credo che quel congegno sia a solo appannaggio dei servizi
> segreti deviati, signor Basta, ma tutto può essere."
>
> "Capitano, la USS Armand ci sta chiedendo per quale motivo li
> stiamo sondando." La voce dell'addetto alle comunicazioni fece
> sollevare la testa a tutti.
> "Me lo chiedo anch'io..." commentò Bueller seduto sulla sua
> poltrona guardando il terzetto accampato alla postazione OPS.
> "Chieda scusa da parte mia cadetto, stavo facendo una verifica dei
> sensori. E' stato solo un errore." rispose velocemente Paulo e il
> Capitano fece segno di rispondere alla Armand.
>
> "Beh signori, che sta succedendo?" chiese il giovane Capitano dopo
> essersi avvicinato a loro.
> "Niente signore, è stato un errore come le ho detto..."
> "Non me la da a bere Signor Rodriguez, qui con lei c'è il signor
> Rest e non le avrebbe mai fatto commettere un errore così banale."
> Ferris vide Rest fare un cenno d'intesa con il Capo OPS, cosa che
> lo sorprese particolarmente.
> "Dov'è il comandante Xyr?" chiese Paulo sospirando.
> "E' andata via un'ora fa, doveva organizzare la festa di
> compleanno del Capitano Royce insieme al Primo Ufficiale della
> Armand. E' stasera e dobbiamo andarci purtroppo..."
> "Signore abbiamo un mistero per le mani - commentò Rodriguez
> guardandolo negli occhi - qualcosa di grosso credo... e sarebbe
> meglio se anche lei fosse presente prima di spiegarvi tutto."
>
> Bueller lo guardò per alcuni momenti in silenzio. Era la prima
> volta che lo vedeva così serio. Sospirò di nuovo, sapeva che non
> poteva durare, prima o poi qualcosa doveva andare storto.
>
> "Signor Rest, chiami lei il comandante Xyr, sicuramente le darà
> ascolto più di quanto farebbe se la chiamassi io. Non le dica
> niente di specifico, le dica solo che... beh le dica che ne ho
> combinate una delle mie, vedrà che correrà qui subito." il
> commento strappò un sorriso a Basta e Rodriguez.
> "Ottimo suggerimento Capitano, sono certo che la sua ipotesi sia
> corretta." Commentò Rest allontanandosi verso la sua console.
> Bueller sollevò gli occhi al cielo.
>
> "Appena arriva Xyr venite nel mio ufficio... mi trovate lì a
> preparare gli sbarchi per la festa su Manlas. Quel vecchio
> trombone di Royce mi ha dato i compiti da fare!" esclamò prima di
> andarsene via borbottando.
>
>
>
> *USS Hope - Ufficio del Capitano - 2 febbraio 2395 - Ore 12.15*
> Bueller fece accomodare i suoi ufficiali ai quali si erano
> aggiunti, oltre a Xyr che era attesa, anche il consigliere, la
> dottoressa Graahm e Tucci.
> "Mi sono permesso di chiamare tutti quelli che potevano avere
> competenze adatte a risolvere il mistero..." si scusò Rodriguez
> "Immagino che abbia fatto bene, se solo si decidesse a spiegarcelo
> questo motivo!" replicò il Capitano massaggiandosi gli occhi.
> "Non so quale sia il motivo ma vi ringrazio... stavo per uccidere
> il comandante Qass!" esclamò Caytlin lasciandosi cadere su un
> divanetto presente nell'ufficio.
>
> Xyr guardò Rodriguez per poi lanciare uno sguardo sospettoso a
> Bueller, per poi tornare a guardare Rest cercando di capire cosa
> era successo.
>
> Il Capo Operazioni della Hope iniziò a raccontare con dovizia di
> particolari tutto quello che era successo dalla sera prima, le
> scoperte fatte in mattinata fino al risultato degli esami fatti
> insieme ai due colleghi per finire con le supposizioni che i tre
> si erano trovati, seppur increduli, a concordare.
>
> "E' assurdo!" commentarono all'unisono i due ufficiali in comando.
>
> "Comandante, Capitano." replicò Rest guardando negli occhi Xyr
> come a rafforzare le sue parole "Le posso assicurare che il
> programma diagnostico ideato da Rodriguez è ben congeniato.
> Perfezionabile certo, ma i risultati sono esatti. In quanto alla
> soluzione alla quale siamo giunti, sappiamo che potrebbe essere
> erronea, ma è possibile."
> Tutti si guardarono in silenzio per alcuni momenti.
> "Posso vedere quei dati?" chiese Melanne e, preso il dpad, si
> immerse in una fitta conversazione con Tucci.
> "Quindi? Che facciamo?" chieste Bueller guardando i presenti.
> "Di certo non possiamo chiedere al Capitano della Armand se ha
> perso un uomo..." commentò il consigliere che pareva confusa per
> la ridda di informazioni che erano state esposte.
> "Vi posso assicurare che fino a mezz'ora fa erano tutti vivi a
> bordo." replicò Xyr "Ho chiesto informazioni io stessa al computer
> della Armand riguardo all'equipaggio mentre progettavamo i
> festeggiamenti per il Capitano Royce. La nave risulta al completo
> e tutti desiderosi di partecipare ai festeggiamenti."
> "Tutti tranne i quattro deceduti nella precedente missione..."
> commentò Basta che fino al quel momento era rimasto in silenzio.
> "Di cosa sta parlando?" chiese Bueller
> "Ho avuto accesso ai diari della Armand grazie al Tenente
> Comandante Telmin. Due mesi fa, erano impegnati in una missione di
> verifica delle condizioni di vita di un mondo abitato da una
> popolazione con un livello tecnologico simile al medioevo
> terrestre. Non ho investigato troppo, perchè Telmin sembrava non
> apprezzare che io leggessi proprio quella missione, ma da quello
> che ho capito, sul quel mondo stava succedendo qualcosa di strano."
> "Strano in che senso signor Basta?" domandò Xyr che non poteva
> negare di essere sempre più catturata dal mistero.
> "La popolazione veniva decimata in modo misterioso da una creatura
> che loro chiamavano il Mietitore. Un mostro che arrivava, uccideva
> e poi svaniva nel nulla. Il dottor Leddard era incuriosito dalla
> situazione e aveva fatto teletrasportare una vittima per fare
> degli esami. Per farla breve il mostro stava uccidendo con armi di
> un metallo non presente sul pianeta... secondo il dottore poteva
> essere un alieno che aveva ignorato i divieti di sbarco sul
> pianeta imposti dalla Flotta Stellare. Royce ordinò a Telmin e a
> altri quattro uomini di scendere su quel mondo e cercare di
> scoprire la verità."
> "Infrangendo la prima direttiva?" chiese sorpresa Xyr.
> "Ma tu guarda! Non sono solo io che infrango i regolamenti!"
> commentò sarcastico Bueller guadagnandosi un'occhiataccia dal suo
> primo ufficiale.
> "Se il dottor Leddard aveva ragione allora la prima direttiva era
> stata già disattesa. L'away team aveva la missione di scoprire chi
> fosse il Mietitore e, nel caso fosse stato una creatura aliena
> catturarlo. La creatura uccise gli uomini di Telmin e lui stesso
> fu costretto a fuggire."
> "E non sanno cosa fosse?" chiese il consigliere mentre un brivido
> le correva lungo la schiena.
> "Mi ha detto che era veloce e letale. Non è riuscito a sondarlo...
> è il massimo che sono riuscito a fargli dire."
> "Adesso capisco perchè ci hanno affibbiati a loro... era una
> punizione per aver quasi infranto la prima direttiva!" commentò
> Bueller "Brutta storia..."
> "Potrebbe essere quella creatura che in qualche modo è salita a
> bordo della nave e ha ucciso qualcuno?" chiese Caytlin
> "Per poi farlo a pezzi e gettarlo in un replicatore per far
> sparire le tracce? Possibile, ma sul pianeta non si preoccupava di
> nascondere le sue vittime anzi, le lasciava in bella mostra."
> rispose Basta.
> "Poteva essere un modo per salire a bordo..." commentò la risiana
> quasi sovrapensiero.
> "Ciò denoterebbe un piano eleborato e un fine ben più complesso
> che il semplice desiderio di uccidere dimostrato sul pianeta."
> sentenziò l'ufficiale tattico "Vorrei inoltre precisare che
> l'evento che si terrà su Manlas era di dominio pubblico già da un
> anno e che l'equipaggio della Armand sapeva già da tempo che
> avrebbe partecipato a tale evento."
> "Quindi la missione del mietitore potrebbe essere qualcosa di più
> che la semplice uccisione dell'Ambasciatore o di qualche membro
> dell'equipaggio della Armand." Bueller guardò Rest il quale gli
> fece un cenno affermativo.
> "Cosa intende dire Capitano?" chiese Caytlin guardandoli, ma fu
> Xyr a rispondere per lui.
> "Se il bersaglio del mietitore era l'ambasciatore poteva ucciderlo
> sulla Terra, qualcuno che è in grado di nascondersi su una nave
> stellare Federale poteva usare lo stesso metodo su un qualsiasi
> trasporto passeggeri diretto sulla Terra. Se il bersaglio era
> l'equipaggio della Armand a distanza di mesi avrebbe già compiuto
> la sua missione."
> "Quindi ne deduciamo che l'obiettivo dell'assassino possa essere
> l'entrata del pianeta Manlas nella Federazione. Molto
> probabilmente screditando nel contempo la Flotta Stellare."
> terminò Rest.
> "Capitano?" la voce della dottoressa Graahm strappò tutti dalle
> loro riflessioni.
> "Ditemi, avete scoperto qualcosa?"
> "Non possiamo certo dare delle certezze, l'ambasciatore poteva
> avere nel suo alloggio qualcosa di cui non siamo a conoscenza, ma
> supponendo che quello sia un corpo possiamo escludere alcuni
> membri dell'equipaggio."
> "Come potete esserne certi?"
> "Alcune razze hanno nel loro organismo elementi chimici non
> presenti nella lista che ci avete dato, ad esempio l'emoglobina
> dei vulcaniani è basata sul rame, quindi possiamo escludere che il
> materiale trovato... se di un corpo si tratta, sia di quella
> razza. Ho verificato le specie presenti a bordo della nave, ma
> anche escludendo quelle che nella loro composizione fisica hanno
> elementi non presenti rimangono comunque troppe possibilità."
> "Il proverbiale ago nel pagliaio..." mormorò Tucci.
> "Dobbiamo avvertire il Capitano Royce!" esclamò Xyr dopo un primo
> momento di assoluto silenzio.
> "Si certo, e cosa gli diciamo? Capitano abbiamo trovato del
> materiale chimico che se riprocessato potrebbe appartenere ad un
> membro del suo equipaggio? Ed ha a bordo un assassino che vuole
> distruggere la pace fra Manlas e la Federazione. Oltretutto visto
> il loro comportamento nei nostri confronti dubito che crederebbero
> alle nostre supposizioni!"
> Il Primo Ufficiale della Hope fece una smorfia di disappunto. Il
> fatto che Bueller avesse ragione, e lei ne era conscia, le dava
> l'impressione di aver appena dato un morso ad un limone.
> "Come troviamo le prove che ci servono?" chiese Rodriguez
> "La festa di stasera ci potrebbe fornire l'opportunità di scoprire
> qualcosa. Non abbiamo ancora conosciuto l'ambasciatore ad
> esempio... se era suo il corpo allora il mietitore ha preso il suo
> posto." suppose Xyr muovendo nervosamente le antenne.
> "Il che vorrebbe dire che si tratta di un essere mutaforma."
> Sentenziò Rest "Se non fosse così a quest'ora si sarebbero accorti
> della sostituzione."
> "Il Dominio?" chiese Bueller preoccupato.
> "Esistono anche altre razze di mutaforma e uccidere degli
> innocenti indiscriminatamente solo per salire a bordo di una nave
> non rientra nel loro modus operandi, però non è da escludere."
> rispose il vulcaniano.
> "Dalle supposizioni che abbiamo fatto - commentò Caytlin prendendo
> la parola - da più l'idea di un essere con una missione. Nessuno
> scrupolo e una morale che gli permette di uccidere delle persone
> indifese solo per riuscire a salire sulla Armand senza farsi
> scoprire. Il che denota una premeditazione e un piano a lungo
> termine. Ha atteso pazientemente due mesi, prima che
> l'ambasciatore salisse a bordo. In tutto quel tempo ha certamente
> interagito con l'equipaggio quindi vuol dire che le sue capacità
> di mutaforma oltre che fisiche sono anche mentali, oppure che si è
> preparato in modo approfondito. Deve aver riprodotto sia l'aspetto
> che la memoria dell'uomo che ha inizialmente sostituito, in
> maniera da non destare sospetti. E deve avere delle conoscenze
> pari alle nostre per poter usare i sistemi della nave... se
> dovessi fare un profilo, direi che si tratta di una spia o di un
> killer professionista. In ogni caso è lo strumento che qualcuno
> sta usando per raggiungere uno scopo."
> "Una buona analisi dottoressa." commentò con rispetto Rest.
> "Quindi siamo d'accordo, questa sera, alla festa di Royce
> proveremo a scoprire qualcosa di più, ma dovremo stare attenti.
> Qualsiasi nostra azione, se troppo palese, potrebbe farci
> scoprire. E tutto andrebbe in malora!" borbottò Bueller.
> =^=Non potete farlo...=^= commentò una voce proveniente dal
> monitor sul quale campeggiava il volto dallo sguardo stralunato
> del Capitano/barista Strauss.
> "Oddio non lui..." borbottò Ferris portandosi le mani al volto.
> "Capitano Strauss lasci che le spieghiamo..." iniziò Xyr, ma
> l'uomo la bloccò con un cenno della mano.
> =^=Ho sentito tutto quello che avete detto... Signor Bueller le
> consiglio di attivare i sistemi di anti sorveglianza quando vuole
> tenere segreta una riunione. Non che con me funzionino, ma se ne
> ricordi in futuro.=^= Bueller fece un verso di stizza colpendosi
> la fronte con il pugno.
> "Allora lei ritiene che stiamo erroneamente interpretando i dati."
> suppose Rest portando le mani dietro la schiena.
> =^=Assolutamente no! Ritengo che le vostre supposizioni siano
> corrette!=^=
> "Allora perchè non possiamo farlo?" chiese Cytlin titubante.
> =^=Telmin...=^=
> "Ha ragione!" esclamò Basta "E' un telepate molto più potente di
> un betazoide. Anche se le regole della flotta non consentono di
> leggere la mente degli altri uomini dell'equipaggio, si accorgerà
> che stiamo nascondendo qualcosa. Il signor Rest potrebbe andare
> alla festa senza nessun problema, ma noi? Io stesso sono in grado
> di accorgermi se state nascondendo qualcosa..."
> "Sempre?" commentò Rodriguez preoccupato.
> "Si sempre..." rispose il betazoide mostrando un pallido sorriso
> al verso di disappunto del collega.
> "Quindi?" chiese Bueller facendo tornare la conversazione sul
> binario giusto.
> =^=Quindi come prima cosa dovete eliminare il fattore 'Telmin'=^=
> "Eliminare?!"
> "Intende dire che bisogna portarlo dalla nostra parte." commentò Rest.
> =^=E' un opzione...=^= sospirò quasi deluso Strauss.
> "Signor Basta, convochi il Tenente Comandante Telmin con una
> scusa. Voglio una squadra della sicurezza armata e pronta per
> quando sarà teletrasportato."
> "Dovemo stordirlo per analizzarlo - commentò Rest glaciale - non
> possiamo permetterci di perdere tempo con un potenziale assassino.
> Dopotutto è l'unico sopravvissuto della squadra di sbarco. C'è la
> possibilità che sia lui il mutaforma... Perdere tempo potrebbe
> dargli la possibilità di attivare qualche congegno in suo
> possesso, magari degli ordigni esplosivi che può aver nascosto
> sulla Armand o addirittura sulla Hope durante le sue visite di
> questi giorni."
> "Lo so... sarò io a stordirlo non appena metterà piede sulla mia
> nave. C'è la corte marziale per un'azione del genere e mi
> addosserò ogni colpa se ci siamo sbagliati."
> La voce di Ferris era sicura della sua scelta. Xyr lo guardò per
> un lungo momento.
> "Agli ordini Capitano." disse infine con un tono di rispetto che
> non aveva mai mostrato prima.
> *USS Hope - Sala teletrasporto - 2 febbraio 2395 - Ore 14.26*
> Uno scintillio annunciò l'arrivo dell'ospite. Dal suo punto di
> vista Telmin video solo la propria sala teletrasporto e poi, una
> volta materializzatosi, ebbe il tempo di notare sei uomini della
> sicurezza armati di fucile phaser prima che un raggio
> azzurrognolo, sparato dal facente funzioni di capitano della USS
> Hope, lo colpisse in pieno abbattendolo sul posto.
> "Portatelo in infermeria e tenetelo d'occhio finchè la dottoressa
> non ha terminato le analisi. Ditele di tenerlo sedato, ma se si
> muove sparate ancora." Ordinò a Basta.
> Alcuni infermieri posero il corpo su un lettino anti
> gravitazionale per portarlo via mentre la sicurezza continuava a
> tenersi pronta per ogni evenienza.
> "L'hai fatto davvero?! Non stavate scherzando!" commentò Luna
> stupita. Era stata lei a controllare le procedure di
> teletrasporto, invitata dallo stesso Ferris dopo una rapida
> spiegazione dei fatti.
> "Non ti sembravamo seri?" chiese lui consegnando il fucile phaser
> ad un uomo della sicurezza.
> "Perchè me l'hai detto? A quanto ho capito gli unici a sapere
> qualcosa sono gli ufficiali superiori e la squadra messa su da Basta."
> "Perchè se ti avessi tenuta all'oscuro me l'avresti fatta pagare."
> rispose lui con un sorrisetto.
> "Molto probabile!"
> *USS Hope - Infermeria - 2 febbraio 2395 - Ore 15.12*
> "Sta riprendendo conoscenza..." avvertì Melanne.
> La dottoressa Graahn aveva dato fondo a tutta la sua inventiva per
> essere sicura che l'uomo davanti a lei fosse effettivamente chi
> credevano fosse. Gli uomini della sicurezza erano stati mandati
> via e gli unici presenti oltre lei e Telmin, ancora legato al
> lettino diagnostico, erano Bueller e Basta.
> Il Capo della Sicurezza della Hope aveva consigliato di tenere
> l'ulliano legato almeno finchè non avevano avuto modo di dare una
> spiegazione. L'addestramento poteva prendere il sopravvento e
> Telmin poteva attaccarli prima ancora di emettere un fiato.
> Bueller era d'accordo con lui.
> "Koji kurac!" mormorò spalancando gli occhi e facendo forza sui
> legacci. Il traduttore si era rifiutato di tradurre
> l'esclamazione, probabilmente una qualche oscenità al loro indirizzo.
> "Signore si calmi!" Adesso arrivava la parte peggiore e Ferris
> stava sudando freddo.
> "Cosa vi è saltato in mente?!" gli occhi dell'uomo mandarono un
> pericoloso scintillio.
> "Mi ascolti attentamente... ci sono delle importanti informazioni
> che deve sapere ma deve fidarsi di noi." Telmin lo guardò con fare
> sopreso. Gli avevano appena sparato e poi legato ad un lettino
> diagnostico, come potevano chiedergli di fidarsi?
> Bueller porse la mano a Basta che gli passò un phaser. L'ulliano
> si irrigidì.
> "Le consegno il phaser e la libero, in cambio le chiedo solo di
> ascoltarci." Nello sguardo dell'ufficiale passò un lampo di
> curiosità e fece un cenno affermativo con la testa.
> Bueller poggiò lentamente il phaser nella mano destra dell'uomo e
> poi slegò velocemente i legacci. Infine fece qualche passo indietro.
> Telmin controllò rapidamente le condizioni dell'arma temendo
> qualche trucco, ma quando si accorse che tutto sembrava in regola
> guardò i suoi carcerieri sospettoso.
> "Mi permetta di spiegarle..." iniziò Ferris, ma Basta lo bloccò
> subito.
> "Comandante, legga direttamente nei nostri pensieri. Sarà più
> rapido e si renderà conto che non stiamo mentendo." Tutti lo
> guardavano tesi ma fiduciosi.
> La procedura di lettura fu rapida. Via via che Telmin riceveva i
> ricordi dei due ragazzi, la sua espressione si faceva sempre più
> stupita. Alla fine poggiò il phaser sul lettino e camminò su e giù
> per l'infermeria riflettendo. I giovani rimasero in silenzio per
> tutto il tempo seguendolo con lo sguardo.
> "Signor Bueller..." alla fine il Capo della Sicurezza si decise a
> parlare.
> "Signore?" Ferris deglutì. Era il momento della verità.
> "I miei complimenti per il suo coraggio nella sua scelta d'azione
> e per il lavoro svolto dai suoi uomini nelle indagini.
> Probabilmente io avrei usato un approccio diverso ma non posso
> negare che sia stato efficace" un sorriso apparve sul volto
> dell'ufficiale e gli altri trassero un sospiro di sollievo.
> "Allora ci crede?" chiese Melanne
> "Non ci sono prove effettive e siete partiti dal risultato di una
> lettura fatta con un programma di diagnostica non ufficiale. Ma
> capisco il vostro sospetto nei miei confronti. Qualche ora di mal
> di testa a causa del phaser sono un prezzo basso da pagare per
> tenere la propria nave e il suo equipaggio al sicuro." Bueller lo
> ringraziò con un cenno della testa.
> "E adesso?" chiese Basta "Ci lascerà procedere con il nostro piano
> o ha intenzione di parlare con il Capitano Royce?"
> "Vi aiuterò nelle indagini. Come ho detto: prima di tutto la
> sicurezza. Io posso accedere a sensori o rapporti senza destare
> sospetti e trovare qualcosa di più concreto. Il Capitano Royce è
> un uomo estremamente focoso... potrebbe prendere la cosa sul
> personale e scatenare una vera e propria caccia all'uomo per tutta
> la nave e noi abbiamo bisogno di segretezza... secondo il vostro
> consigliere - riprese dopo aver riflettuto un momento - potrebbe
> essere un professionista con una missione."
> "Sono soltanto congetture, ma sembra una spiegazione
> accettabile... cos'ha il mente?"
> "Direi che è imperativo scoprire il mandante prima di bloccare
> l'assassino... se possibile naturalmente. Qualcuno sta attentando
> alla Federazione, ed è nostro preciso dovere investigare e
> soprattutto fermarli. Se me lo consente vorrei avvertire il Primo
> Ufficiale Walsh del nostro piano, ovviamente dopo averle letto la
> mente ed essermi assicurato che lei è chi dice di essere."
> "Se glielo permetto?" chiese Ferris stupito.
> "Il gioco è il suo Capitano. Lei e i suoi uomini avete dimostrato
> di sapere gestire le emergenze in diverse occasioni e io voglio
> affidarmi al vostro gioco di squadra."
> "Gioco di squadra? Noi? Siamo apposto..." commentò Bueller.
> ====================================
> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Hope/main.php?include=home.php
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> La vita scappa via in fretta. Se uno non si ferma e non si guarda
> attorno, rischia di sprecarla.
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> Dr. Melanne Graahn
> Ufficiale Medico Capo USS Hope
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