[Stml17] R: 3x04 - Talmente improbabile da essere certo (Cadetto 'Luna' Jones della Casata di Klaa)

Vanessa Reis Squirtaker vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
Lun 25 Gen 2016 17:08:07 CET


Ottimo Silvia, ma ti sei confusa verso la fine: Rest è cadetto non guardiamarina. Bueller è guardiamarina (facente funzione di capitano) e non cadetto. Già Royce non lo chiama capitano, ma farsi dare pure del cadetto è troppo povero Ferris XD

Sull’angosiano immagino sia depotenziato e che abbia recitato con Rest perché da qualche parte mi pareva di aver letto che “i veterani” o “potenziati” non potessero servire a bordo della Flotta. Però non vorrei dire ca**te. Sentiamo Federico.
A parte queste bazzecole brava veramente! Quando ce lo facciamo sto giro in moto? XD

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Guardiamarina Caitlyn
Consigliere
USS Hope NCC-25122
[CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=169
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Da: Silvia Bianchini
Inviato: lunedì 25 gennaio 2016 16:43
A: USS Hope
Oggetto: [Stml17] 3x04 - Talmente improbabile da essere certo (Cadetto 'Luna' Jones della Casata di Klaa)

Carissimi! Eccomi qui con il pezzo, spero sia accettabile...
Come sempre sono a disposizione per cambi, modifiche, correzioni...
Baci
S.
 
 
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Brano: 03-04
Titolo: Talmente improbabile da essere certo
Autore: Cadetto al IV anno Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (Silvia)
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USS Hope - Alloggi del capitano - 1 febbraio 2395 - Ore 21.40
 
Ferris era appena entrato nel suo alloggio. Tutta quella situazione lo stava stremando; anche se sulla carta doveva essere di tutto riposo, quella missione lo stava provando psicologicamente ben più di avere a bordo duecento romulani. Ripensò con un sorriso a quando aveva avvisato l’Ammiraglio Lennox: *Non ce la perdonerà mai…*
I suoi pensieri, e la sua doccia, furono interrotti dal trillo della porta.
“Chi è?”
“Aprimi Ferris… ho scoperto una cosa interessante…” la voce di Luna sembrò leggermente più squillante del solito. Dopo essere stata di umore euforico per due intere settimane (e Ferris sapeva che non c’entrava niente la nota di merito, ma solo il fatto di aver pilotato vittoriosamente una Miranda contro un Falco da Guerra romulano l’aveva mandata in visibilio) Luna aveva giorno dopo giorno perso smalto e da quando aveva saputo dell’affiancamento il suo umore era stato funereo e insopportabile. Questo cambiamento di umore poteva avere ben poche spiegazioni e Ferris sperò che non c’entrasse nulla la dolcissima Caytlin.
“Entra… mi stavo cambiando… magari vedi qualcosa che ti piace…”
“Ne dubito…” disse Luna entrando nella camera “… infatti… e non fare lo spaccone con quegli addominali… scommetto che in confronto a Basta sembri un rammollito…” non era una prima volta… Ferris ogni tanto la provocava dicendole che avrebbe dovuto provare… almeno per una notte.
“Rammollito a chi!” disse Ferris lanciandole la maglietta in faccia “Allora? Cosa hai scoperto?”
Luna gli ritirò la maglietta e si andò a sedere per terra con la schiena appoggiata al letto “Ho scoperto cosa fanno su Manlas per divertirsi!” il sorriso a 32 denti di Luna mise Ferris sulla difensiva… di solito non portava molto bene
“Sarebbe?”
“Corse con MPM!!!” disse Luna tutta eccitata
“Corse con cosa?”
“MPM, moto a propulsione magnetica… dai non dire che non le conosci! Ho anche un programma olografico caricato qui a bordo… ci passo anche un sacco di tempo… sono una discreta campioncina…”
“Ma aspetta… è quello in quella specie di pista coperta buia con moto levitanti colorate, straordinariamente veloci e pericol…” Ferris intercettò lo sguardo di Luna “No! Non se ne parla nemmeno!!! Ti proibisco in qualsiasi maniera di partecipare…”
“Ma dddaiiii… e poi non vanno così veloci… solo 125 metri al secondo [450 Km/h, NdR]” le ultime parole uscirono come un sussurro dalla bocca della ragazza che poi riprese con più veemenza “prometto che non ridurrò più lo smorzamento inerziale se non in caso di emergenza…”
“Definisci emergenza… no, ma davvero, non se ne parla… questi non aspettano altro di vederci commettere qualche cavolata… hai già incontrato il Tenente Sorak?”
“No, lo vedrò domani… io, Rest e il Comandante Xyr riceveremo le nostre controparti qui, se non fosse che rimane a bordo anche quel bocconcino della nostra dottoressa direi che sono finita nel gruppo noia… e non vedrò neanche una plancia un po’ più moderna della nostra… tu hai già incontrato il Capitano Royce?”
“Sì… mi ha trattato come un ragazzino… e Xyr se la rideva sotto le antenne alla grande… vederlo di nuovo domani non mi da grandi gioie. Credo che l’unico contento di questi scambi sia Tucci…”
“quel ragazzo ha grossi problemi…”
“anche tu se è per questo…” ribatté Ferris
“Ma smettila… Dai Ferris… anche questa passerà… vado a prepararmi per domani… quasi quasi vado un oretta in sala ologrammi… sai vorrei fare un po’ di pratica” disse lei alzandosi.
“Ok…se proprio non vuoi passare la notte con me… ah… Luna”
“Si?” disse lei mentre stava già per uscire
“Comunque niente gare di MPM!”
“Uffa!!”
 
USS Ammard – Ufficio Operazioni - 1 febbraio 2395 - Ore 23.15
 
Paulo stava controllando i dati energetici della Ammard. Il Tenente Comandante Leyn era di poche parole e di grande integrità morale. Questo l’aveva capito subito: era bravo a capire le persone e a dare loro il giusto valore e la Leyn era al di sopra di qualsiasi sua possibile offerta. Così aveva accettato sportivamente la cosa e si era messo a lavorare seguendo pedissequamente le sue indicazioni, compreso il monitoraggio del consumo energetico con un programma di analisi di classe 1. Quello che la Leyn non sapeva era che Paulo i suoi affari li aveva già fatti. Il Comandante Eleanor Walsh, il primo ufficiale della Ammard aveva contattato Strauss e questo aveva acconsentito a fare da tramite. Dopotutto i 60 anni del Capitano erano un’età da festeggiare aveva detto la donna e lui si era trovato d’accordo. Quindi era stato organizzato uno scambio che aveva portato a bordo della Ammard 24 bottiglie di birra romulana e un discreto mucchietto di latinum nelle tasche di Rodriguez. *Sì i compleanni sono belli da festeggiare* pensò con la mente già proiettata ad altri affari quando una sua sub-routine, sconosciuta alla Leyn, catturò la sua attenzione. Normalmente i replicatori trasformano l’energia in materia, ma fanno anche il contrario recuperando i vuoti, quali tazze, piatti e posate. Per ogni tot di energia che viene usata nel replicatore circa il 50% tornava sotto forma di vuoti. I picchi erano subito controllati perché significavano una trasformazione di materia superiore a quella replicata, ma Paulo aveva anche scoperto che era possibile limitare questi picchi diffondendoli nella banda e la sua sub-routine serviva proprio a questo.
*bene bene bene… cosa abbiamo qui? Ingresso di energia dal replicatore dell’Alloggio dell’Ambasciatore Vinard, diffusa e molto superiore a quanto replicato… oltre 70 kg di materia riprocessata… interessante*
Paulo registrò i dati e sorrise tra se e se. Forse aveva trovato qualcosa di prezioso.
 
USS Ammard - Alloggi Riservati Personale Diplomatico - 2 febbraio 2395 - Ore 08.00
 
“Ambasciatore Vinard, è già sveglio?” disse Agor con tono sorpreso. Di solito l’ambasciatore era solito dormire almeno fino alle 9.00
“Sì… poi ieri sera non sono riuscito a finire la relazione e così visto che ho dormito bene, ho pensato di svegliarmi subito per completarla prima di sbrigare le faccende di oggi”
Agor guardò meglio l’Ambasciatore. Lo serviva da oltre vent’anni e non una volta era andato a dormire lasciando del lavoro in sospeso. Nonostante uno sguardo accurato, non trovò nulla di strano.
“Allora? Starai li impalato ancora per molto? Aiutami a vestirmi”
*sarà… forse anche lui per una volta non aveva ispirazione* pensò Agor riprendendo i suoi compiti e archiviando quella stranezza come una tantum.
 
USS Hope – Sala Teletrasporto 1 - 2 febbraio 2395 - Ore 08.32
 
Quando gli ufficiali della Ammard apparvero sulla piattaforma di teletrasporto, questi avevano oltre due minuti di ritardo e sia Xyr che Luna sembravano fortemente in disappunto, mentre Rest, per quanto intimamente contrariato, manteneva la sua serafica espressione di calma. La fissa per la puntualità era qualcosa che le due avevano in comune, ma che non avrebbero mai ammesso. Inoltre se per la prima era una questione di ordine mentale, per la seconda era solo una sfida a fare sempre più veloce per arrivare all’ora esatta partendo sempre dopo. La colpa del ritardo era questa volta della Ammard a causa dell’intenso spostamento di mezzi, materiali e persone tra le due navi.
“Guardiamarina Xyr, sono il Comandante Walsh, Primo Ufficiale della USS Ammard e sarò la sua mentore per oggi e per i giorni a venire. Ci sarà da divertirsi!” disse con un bel sorriso e una vigorosa stretta di mano che scosse i suoi lunghi e ricci capelli rossi. Eleanor Walsh era l’ultima di una lunga stirpe di navigatori irlandesi e l’avo più antico di cui la famiglia aveva memoria era stato addirittura al fianco dell’Ammiraglio Nelson circa seicento anni prima. “Dobbiamo organizzare la festa di compleanno per il Capitano. È importante per tenere alto il morale” disse poi facendole l’occhiolino e lasciando senza parole la giovane andoriana. “Allora proseguiamo, lei deve essere il Guardiamarina Graahn, beh le presento il Comandante Leddard, il nostro Ufficiale Medico”
“Il dottor Michael Leddard? L’autore degli studi di neuropatia aliena comparata””
“In persona” disse quest’ultimo “fa sempre piacere quando si trova una giovane che abbia letto qualcosa di proprio” disse l’affascinante dottore dagli occhi verdi fissando intensamente Melanne e sorridendo vedendola arrossire “Sì, ci divertiremo. Mi porti a vedere la sua infermeria, dottoressa”
Eleanor scosse la testa e poi riprese le presentazioni “Beh Guardiamarina Rest, abbiamo letto grandi cose nel suo curriculum, ma penso che il Tenente Comandante Parbaath possa comunque insegnarle qualcosa” disse presentando al vulcaniano un uomo sulla quarantina e in perfetta forma fisica con degli impianti elettronici all’altezza delle tempie “Come vede è un angosiano, quindi è meglio non farlo arrabbiare…”
“infatti…” disse questo guardando a muso duro Rest il quale non aspettandosi una reazione del genere indietreggiò di un passo e a quel punto cominciò a ridere sotto lo sguardo attonito dei presenti.
“Chi l’avrebbe mai detto… Ti devo la colazione!” disse Eleanor sorridendo “Ci scusi guardiamarina Rest e Tenente Sorak, sa com’è fatto. Quando vede un vulcaniano non sa resistere”
“Guardiamarina Rest, se le posso dare un consiglio, ritenga i tentativi del comandante Parbaath come degli esperimenti di reattività e non ci dia troppa importanza” intervenne il Tenente Sorak “Ah e come ben saprà la Federazione ha risolto il problema dell’aggressività nei Veterani di Angosia da circa dieci anni”
“Grazie Signore, ne terrò conto” rispose Rest che nel frattempo aveva ripreso il suo solito contegno
“Tenente, lei si che sa togliere ogni divertimento…” disse Paarbath smettendo di ridere “Andiamo cadetto, mi porti a vedere la santabarbara di questa nave e vediamo se riesco a farle capire come avrebbe dovuto fare per battere un falco da guerra romulano senza dover per forza giocare ad acchiapparella. La seguo” disse questo indicando l’uscita e seguendo Rest fuori dalla sala teletrasporto.
Per la prima volta dal molto tempo Rest sollevò un sopracciglio di disappunto. Secondo i suoi calcoli la Hope non avrebbe mai potuto sconfiggere con la forza il falco da guerra romulano. E i suoi calcoli non erano mai sbagliati. Probabilmente il comandante Parbaath era solo uno spaccone, ma qualcosa gli faceva pensare che non era bene sottovalutarlo.
“Tenente Sorak, le presento il nostro timoniere… cadetto Catalunya Jones della Casata di Klaa” disse quindi Xyr che dopo essere stata presa in contropiede dalla vitalità del Comandante Walsh stava cercando di riprendere le operazioni così come esattamente prescritto dal protocollo.
“Ho letto il rapporto dell’ultima missione della Hope e ho molte domande per lei, cadetto. Praticamente ogni manovra che ha svolto era insensata eppure complessivamente la somma di errori ha portato a una percentuale di successo del 99%. Interessante” disse Sorak
Luna dovette sopprimere ogni suo istinto klingon per non cedere alla rabbia e sfoderò il miglior sorriso cubano di cui era capace.
“Tenente Sorak, a volte serve solo l’istinto. Comunque cercherò di rispondere alle sue domande”
“Ne riparleremo… mi porti in plancia, Cadetto”
“Sì… Signore”
 
USS Ammard – Sala Tattica del Capitano – 2 febbraio 2395 – ore 8:37
 
“Buongiorno Capitano Royce…” disse Ferris entrando nell’ ufficio del Capitano della Ammard “vorrei sapere come saranno organizzati i festeggiamenti su Manlas. Così potrò organizzarmi con il mio facente funzione di Primo Ufficiale per i turni e gli sbarchi” disse Bueller
“Buongiorno Cadetto Bueller…” disse Royce lisciandosi i baffi e cominciando a parlare con tono pomposo “al momento della cerimonia ufficiale ovviamente tutti i suoi facenti funzione di ufficiali superiori dovranno presenziare al discorso degli ambasciatori in alta uniforme…”
*Con buona pace di Luna* pensò Ferris
“…poi le farò avere i turni del mio equipaggio, in modo da coordinare gli affiancamenti con gli sbarchi a terra. Sia chiaro Bueller… non voglio problemi! Il Capitano Straus potrà anche garantire per voi, ma per come la vedo io vi è stata data troppa libertà”
*…e anche di Rodriguez…*
 
 
USS Hope – Plancia - 2 febbraio 2395 - Ore 08.51
 
Erano quasi dieci minuti che i presenti in plancia trattenevano le risate di fronte ai tentativi di Luna di giustificare manovre impossibili. Medaglia d’argento di camminata sugli specchi in verticale.
“Cadetto, secondo i dati del computer, ogni volta che si trova al timone lo smorzamento inerziale viene ridotto al 99,8% e ridotto addirittura al 95,1%, solo uno 0,1% superiore al limite durante le manovre effettuate il 30 dicembre scorso. Dovrebbe sapere benissimo che lo smorzamento inerziale serve per evitare che le strutture della nave e i suoi occupanti…”
“diventino marmellata” interruppe Luna, poi notando lo sguardo del vulcaniano si corresse “scusi… diventino marmellata, Signore”
“Non credo che sia la definizione esatta, Cadetto, ma sì… l’effetto delle forti accelerazioni potrebbe creare una smolecolarizzazione cellulare superando le velocità warp. Ma tutto l’equipaggio sarebbe morto solo superando…”
“i 40 m/s2… oh scusi signore”
“Beh, come già sapevo non difetta di conoscenza, Cadetto, solo di rispetto delle regole e dei protocolli”
“Tenente, credo che in determinate situazioni i protocolli servano solo a renderci più vulnerabili. In quell’occasione specifica la riduzione del 4,9% dello smorzamento inerziale mi ha permesso di ottenere complessivamente una maggiore manovrabilità e una maggiore velocità. Se non l’avessi fatto saremmo stati distrutti dal falco da guerra e per quanto possano essere gravi i danni strutturali e i feriti da contusione causati dalle mie manovre è sempre meno di diventare pulviscolo spaziale per effetto di siluri al plasma. In normali situazioni di crociera, la riduzione del 0,2% crea, a parità di consumo energetico un incremento della velocità del 1,6% e una piacevole sensazione di spinta…”
“…piacevole sensazione di spinta, curiosa espressione… fatto sta che la probabilità di successo delle sue manovre, Cadetto, è molto bassa e vorrei fare delle prove di volo sul ponte ologrammi”
“Tenente, pilotare una nave non è solo una questione di probabilità… perché c’è sempre una possibilità di qualcosa… potrebbe anche aprirsi un tunnel spaziale instabile o potrebbe apparire Q stesso in questo momento o addirittura potrebbe esserci un mutaforma tra di noi proprio in questo momento!” sbuffò Luna
“Cadetto, le assicuro che le probabilità che si verifichino tali eventi sono straordinariamente basse” concluse Sorak imperturbabilmente.
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Cadetto Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122
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"Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
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Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com

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