[Stml17] 3x04 - Talmente improbabile da essere certo (Cadetto 'Luna' Jones della Casata di Klaa)
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Lun 25 Gen 2016 19:13:56 CET
Bellissimo e sempre divertente!
Il 25/01/2016 16:43, Silvia Bianchini ha scritto:
>
> Carissimi! Eccomi qui con il pezzo, spero sia accettabile...
> Come sempre sono a disposizione per cambi, modifiche, correzioni...
> Baci
> S.
>
> *****************************************
>
> *Brano: 03-04*
>
> *Titolo: Talmente improbabile da essere certo*
>
> *Autore: Cadetto al **IV**anno Catalunya “Luna” Jones della Casata di
> **Klaa**(Silvia)*
>
> *****************************************
>
> **
>
> *USS Hope - Alloggi del capitano - 1 febbraio 2395 - Ore 21.40*
>
> Ferris era appena entrato nel suo alloggio. Tutta quella situazione lo
> stava stremando; anche se sulla carta doveva essere di tutto riposo,
> quella missione lo stava provando psicologicamente ben più di avere a
> bordo duecento romulani. Ripensò con un sorriso a quando aveva
> avvisato l’Ammiraglio Lennox: *Non ce la perdonerà mai…*
>
> I suoi pensieri, e la sua doccia, furono interrotti dal trillo della
> porta.
>
> “Chi è?”
>
> “Aprimi Ferris… ho scoperto una cosa interessante…” la voce di Luna
> sembrò leggermente più squillante del solito. Dopo essere stata di
> umore euforico per due intere settimane (e Ferris sapeva che non
> c’entrava niente la nota di merito, ma solo il fatto di aver pilotato
> vittoriosamente una Miranda contro un Falco da Guerra romulano l’aveva
> mandata in visibilio) Luna aveva giorno dopo giorno perso smalto e da
> quando aveva saputo dell’affiancamento il suo umore era stato funereo
> e insopportabile. Questo cambiamento di umore poteva avere ben poche
> spiegazioni e Ferris sperò che non c’entrasse nulla la dolcissima Caytlin.
>
> “Entra… mi stavo cambiando… magari vedi qualcosa che ti piace…”
>
> “Ne dubito…” disse Luna entrando nella camera “… infatti… e non fare
> lo spaccone con quegli addominali… scommetto che in confronto a Basta
> sembri un rammollito…” non era una prima volta… Ferris ogni tanto la
> provocava dicendole che avrebbe dovuto provare… almeno per una notte.
>
> “Rammollito a chi!” disse Ferris lanciandole la maglietta in faccia
> “Allora? Cosa hai scoperto?”
>
> Luna gli ritirò la maglietta e si andò a sedere per terra con la
> schiena appoggiata al letto “Ho scoperto cosa fanno su Manlas per
> /divertirsi/!” il sorriso a 32 denti di Luna mise Ferris sulla
> difensiva… di solito non portava molto bene
>
> “Sarebbe?”
>
> “Corse con MPM!!!” disse Luna tutta eccitata
>
> “Corse con cosa?”
>
> “MPM, moto a propulsione magnetica… dai non dire che non le conosci!
> Ho anche un programma olografico caricato qui a bordo… ci passo anche
> un sacco di tempo… sono una discreta campioncina…”
>
> “Ma aspetta… è quello in quella specie di pista coperta buia con moto
> levitanti colorate, straordinariamente veloci e pericol…” Ferris
> intercettò lo sguardo di Luna “No! Non se ne parla nemmeno!!! Ti
> proibisco in qualsiasi maniera di partecipare…”
>
> “Ma dddaiiii… e poi non vanno così veloci… solo 125 metri al secondo
> [450 Km/h, NdR]” le ultime parole uscirono come un sussurro dalla
> bocca della ragazza che poi riprese con più veemenza “prometto che non
> ridurrò più lo smorzamento inerziale se non in caso di emergenza…”
>
> “Definisci emergenza… no, ma davvero, non se ne parla… questi non
> aspettano altro di vederci commettere qualche cavolata… hai già
> incontrato il Tenente Sorak?”
>
> “No, lo vedrò domani… io, Rest e il /Comandante //Xyr/ riceveremo le
> nostre controparti qui, se non fosse che rimane a bordo anche quel
> bocconcino della nostra dottoressa direi che sono finita nel gruppo
> noia… e non vedrò neanche una plancia un po’ più moderna della nostra…
> tu hai già incontrato il Capitano Royce?”
>
> “Sì… mi ha trattato come un ragazzino… e Xyr se la rideva sotto le
> antenne alla grande… vederlo di nuovo domani non mi da grandi gioie.
> Credo che l’unico contento di questi scambi sia Tucci…”
>
> “quel ragazzo ha grossi problemi…”
>
> “anche tu se è per questo…” ribatté Ferris
>
> “Ma smettila… Dai Ferris… anche questa passerà… vado a prepararmi per
> domani… quasi quasi vado un oretta in sala ologrammi… sai vorrei fare
> un po’ di pratica” disse lei alzandosi.
>
> “Ok…se proprio non vuoi passare la notte con me… ah… Luna”
>
> “Si?” disse lei mentre stava già per uscire
>
> “Comunque niente gare di MPM!”
>
> “Uffa!!”
>
> *USS **Ammard**– Ufficio Operazioni - 1 febbraio 2395 - Ore 23.15*
>
> Paulo stava controllando i dati energetici della Ammard. Il Tenente
> Comandante Leyn era di poche parole e di grande integrità morale.
> Questo l’aveva capito subito: era bravo a capire le persone e a dare
> loro il giusto valore e la Leyn era al di sopra di qualsiasi sua
> possibile offerta. Così aveva accettato sportivamente la cosa e si era
> messo a lavorare seguendo pedissequamente le sue indicazioni, compreso
> il monitoraggio del consumo energetico con un programma di analisi di
> classe 1. Quello che la Leyn non sapeva era che Paulo i suoi affari li
> aveva già fatti. Il Comandante Eleanor Walsh, il primo ufficiale della
> Ammard aveva contattato Strauss e questo aveva acconsentito a fare da
> tramite. Dopotutto i 60 anni del Capitano erano un’età da festeggiare
> aveva detto la donna e lui si era trovato d’accordo. Quindi era stato
> organizzato uno scambio che aveva portato a bordo della Ammard 24
> bottiglie di birra romulana e un discreto mucchietto di latinum nelle
> tasche di Rodriguez. *Sì i compleanni sono belli da festeggiare* pensò
> con la mente già proiettata ad altri affari quando una sua
> sub-routine, sconosciuta alla Leyn, catturò la sua attenzione.
> Normalmente i replicatori trasformano l’energia in materia, ma fanno
> anche il contrario recuperando i vuoti, quali tazze, piatti e posate.
> Per ogni tot di energia che viene usata nel replicatore circa il 50%
> tornava sotto forma di vuoti. I picchi erano subito controllati perché
> significavano una trasformazione di materia superiore a quella
> replicata, ma Paulo aveva anche scoperto che era possibile limitare
> questi picchi diffondendoli nella banda e la sua sub-routine serviva
> proprio a questo.
>
> *bene bene bene… cosa abbiamo qui? Ingresso di energia dal replicatore
> dell’Alloggio dell’Ambasciatore Vinard, diffusa e molto superiore a
> quanto replicato… oltre 70 kg di materia riprocessata… interessante*
>
> Paulo registrò i dati e sorrise tra se e se. Forse aveva trovato
> qualcosa di prezioso.
>
> *USS **Ammard**- Alloggi Riservati Personale Diplomatico - 2 febbraio
> 2395 - Ore 08.00*
>
> “Ambasciatore Vinard, è già sveglio?” disse Agor con tono sorpreso. Di
> solito l’ambasciatore era solito dormire almeno fino alle 9.00
>
> “Sì… poi ieri sera non sono riuscito a finire la relazione e così
> visto che ho dormito bene, ho pensato di svegliarmi subito per
> completarla prima di sbrigare le faccende di oggi”
>
> Agor guardò meglio l’Ambasciatore. Lo serviva da oltre vent’anni e non
> una volta era andato a dormire lasciando del lavoro in sospeso.
> Nonostante uno sguardo accurato, non trovò nulla di strano.
>
> “Allora? Starai li impalato ancora per molto? Aiutami a vestirmi”
>
> *sarà… forse anche lui per una volta non aveva ispirazione* pensò Agor
> riprendendo i suoi compiti e archiviando quella stranezza come una tantum.
>
> *USS Hope – Sala Teletrasporto 1 - 2 febbraio 2395 - Ore 08.32*
>
> Quando gli ufficiali della Ammard apparvero sulla piattaforma di
> teletrasporto, questi avevano oltre due minuti di ritardo e sia Xyr
> che Luna sembravano fortemente in disappunto, mentre Rest, per quanto
> intimamente contrariato, manteneva la sua serafica espressione di
> calma. La fissa per la puntualità era qualcosa che le due avevano in
> comune, ma che non avrebbero mai ammesso. Inoltre se per la prima era
> una questione di ordine mentale, per la seconda era solo una sfida a
> fare sempre più veloce per arrivare all’ora esatta partendo sempre
> dopo. La colpa del ritardo era questa volta della Ammard a causa
> dell’intenso spostamento di mezzi, materiali e persone tra le due navi.
>
> “Guardiamarina Xyr, sono il Comandante Walsh, Primo Ufficiale della
> USS Ammard e sarò la sua mentore per oggi e per i giorni a venire. Ci
> sarà da divertirsi!” disse con un bel sorriso e una vigorosa stretta
> di mano che scosse i suoi lunghi e ricci capelli rossi. Eleanor Walsh
> era l’ultima di una lunga stirpe di navigatori irlandesi e l’avo più
> antico di cui la famiglia aveva memoria era stato addirittura al
> fianco dell’Ammiraglio Nelson circa seicento anni prima. “Dobbiamo
> organizzare la festa di compleanno per il Capitano. È importante per
> tenere alto il morale” disse poi facendole l’occhiolino e lasciando
> senza parole la giovane andoriana. “Allora proseguiamo, lei deve
> essere il Guardiamarina Graahn, beh le presento il Comandante Leddard,
> il nostro Ufficiale Medico”
>
> “Il dottor Michael Leddard? L’autore degli studi di neuropatia aliena
> comparata””
>
> “In persona” disse quest’ultimo “fa sempre piacere quando si trova una
> giovane che abbia letto qualcosa di proprio” disse l’affascinante
> dottore dagli occhi verdi fissando intensamente Melanne e sorridendo
> vedendola arrossire “Sì, ci divertiremo. Mi porti a vedere la sua
> infermeria, dottoressa”
>
> Eleanor scosse la testa e poi riprese le presentazioni “Beh
> Guardiamarina Rest, abbiamo letto grandi cose nel suo curriculum, ma
> penso che il Tenente Comandante Parbaath possa comunque insegnarle
> qualcosa” disse presentando al vulcaniano un uomo sulla quarantina e
> in perfetta forma fisica con degli impianti elettronici all’altezza
> delle tempie “Come vede è un angosiano, quindi è meglio non farlo
> arrabbiare…”
>
> “infatti…” disse questo guardando a muso duro Rest il quale non
> aspettandosi una reazione del genere indietreggiò di un passo e a quel
> punto cominciò a ridere sotto lo sguardo attonito dei presenti.
>
> “Chi l’avrebbe mai detto… Ti devo la colazione!” disse Eleanor
> sorridendo “Ci scusi guardiamarina Rest e Tenente Sorak, sa com’è
> fatto. Quando vede un vulcaniano non sa resistere”
>
> “Guardiamarina Rest, se le posso dare un consiglio, ritenga i
> tentativi del comandante Parbaath come degli esperimenti di reattività
> e non ci dia troppa importanza” intervenne il Tenente Sorak “Ah e come
> ben saprà la Federazione ha risolto il problema dell’aggressività nei
> Veterani di Angosia da circa dieci anni”
>
> “Grazie Signore, ne terrò conto” rispose Rest che nel frattempo aveva
> ripreso il suo solito contegno
>
> “Tenente, lei si che sa togliere ogni divertimento…” disse Paarbath
> smettendo di ridere “Andiamo cadetto, mi porti a vedere la
> santabarbara di questa nave e vediamo se riesco a farle capire come
> avrebbe dovuto fare per battere un falco da guerra romulano senza
> dover per forza giocare ad acchiapparella. La seguo” disse questo
> indicando l’uscita e seguendo Rest fuori dalla sala teletrasporto.
>
> Per la prima volta dal molto tempo Rest sollevò un sopracciglio di
> disappunto. Secondo i suoi calcoli la Hope non avrebbe mai potuto
> sconfiggere con la forza il falco da guerra romulano. E i suoi calcoli
> non erano mai sbagliati. Probabilmente il comandante Parbaath era solo
> uno spaccone, ma qualcosa gli faceva pensare che non era bene
> sottovalutarlo.
>
> “Tenente Sorak, le presento il nostro timoniere… cadetto Catalunya
> Jones della Casata di Klaa” disse quindi Xyr che dopo essere stata
> presa in contropiede dalla vitalità del Comandante Walsh stava
> cercando di riprendere le operazioni così come esattamente prescritto
> dal protocollo.
>
> “Ho letto il rapporto dell’ultima missione della Hope e ho molte
> domande per lei, cadetto. Praticamente ogni manovra che ha svolto era
> insensata eppure complessivamente la somma di errori ha portato a una
> percentuale di successo del 99%. Interessante” disse Sorak
>
> Luna dovette sopprimere ogni suo istinto klingon per non cedere alla
> rabbia e sfoderò il miglior sorriso cubano di cui era capace.
>
> “Tenente Sorak, a volte serve solo l’istinto. Comunque cercherò di
> rispondere alle sue domande”
>
> “Ne riparleremo… mi porti in plancia, Cadetto”
>
> “Sì… Signore”
>
> **
>
> *USS **Ammard**– Sala Tattica del Capitano – 2 febbraio 2395 – ore 8:37*
>
> “Buongiorno Capitano Royce…” disse Ferris entrando nell’ ufficio del
> Capitano della Ammard “vorrei sapere come saranno organizzati i
> festeggiamenti su Manlas. Così potrò organizzarmi con il mio /facente
> funzione di Primo Ufficiale/ per i turni e gli sbarchi” disse Bueller
>
> “Buongiorno Cadetto Bueller…” disse Royce lisciandosi i baffi e
> cominciando a parlare con tono pomposo “al momento della cerimonia
> ufficiale ovviamente tutti i suoi facenti funzione di ufficiali
> superiori dovranno presenziare al discorso degli ambasciatori in alta
> uniforme…”
>
> *Con buona pace di Luna* pensò Ferris
>
> “…poi le farò avere i turni del mio equipaggio, in modo da coordinare
> gli affiancamenti con gli sbarchi a terra. Sia chiaro Bueller… non
> voglio problemi! Il Capitano Straus potrà anche garantire per voi, ma
> per come la vedo io vi è stata data troppa libertà”
>
> *…e anche di Rodriguez…*
>
> **
>
> *USS Hope – Plancia - 2 febbraio 2395 - Ore 08.51*
>
> Erano quasi dieci minuti che i presenti in plancia trattenevano le
> risate di fronte ai tentativi di Luna di giustificare manovre
> impossibili. Medaglia d’argento di camminata sugli specchi in verticale.
>
> “Cadetto, secondo i dati del computer, ogni volta che si trova al
> timone lo smorzamento inerziale viene ridotto al 99,8% e ridotto
> addirittura al 95,1%, solo uno 0,1% superiore al limite durante le
> manovre effettuate il 30 dicembre scorso. Dovrebbe sapere benissimo
> che lo smorzamento inerziale serve per evitare che le strutture della
> nave e i suoi occupanti…”
>
> “diventino marmellata” interruppe Luna, poi notando lo sguardo del
> vulcaniano si corresse “scusi… diventino marmellata, Signore”
>
> “Non credo che sia la definizione esatta, Cadetto, ma sì… l’effetto
> delle forti accelerazioni potrebbe creare una smolecolarizzazione
> cellulare superando le velocità warp. Ma tutto l’equipaggio sarebbe
> morto solo superando…”
>
> “i 40 m/s2… oh scusi signore”
>
> “Beh, come già sapevo non difetta di conoscenza, Cadetto, solo di
> rispetto delle regole e dei protocolli”
>
> “Tenente, credo che in determinate situazioni i protocolli servano
> solo a renderci più vulnerabili. In quell’occasione specifica la
> riduzione del 4,9% dello smorzamento inerziale mi ha permesso di
> ottenere complessivamente una maggiore manovrabilità e una maggiore
> velocità. Se non l’avessi fatto saremmo stati distrutti dal falco da
> guerra e per quanto possano essere gravi i danni strutturali e i
> feriti da contusione causati dalle mie manovre è sempre meno di
> diventare pulviscolo spaziale per effetto di siluri al plasma. In
> normali situazioni di crociera, la riduzione del 0,2% crea, a parità
> di consumo energetico un incremento della velocità del 1,6% e una
> piacevole sensazione di spinta…”
>
> “…piacevole sensazione di spinta, curiosa espressione… fatto sta che
> la probabilità di successo delle sue manovre, Cadetto, è molto bassa e
> vorrei fare delle prove di volo sul ponte ologrammi”
>
> “Tenente, pilotare una nave non è solo una questione di probabilità…
> perché c’è sempre una possibilità di qualcosa… potrebbe anche aprirsi
> un tunnel spaziale instabile o potrebbe apparire Q stesso in questo
> momento o addirittura potrebbe esserci un mutaforma tra di noi proprio
> in questo momento!” sbuffò Luna
>
> “Cadetto, le assicuro che le probabilità che si verifichino tali
> eventi sono straordinariamente basse” concluse Sorak imperturbabilmente.
>
> =========================
> Cadetto Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
> Flight Control Office (CONN)
> USS Hope - NCC-25122
> =========================
> "Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
> centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
> ______________________________
> Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com <mailto:ltcomm.sibi a gmail.com>
>
>
>
> _______________________________________________
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Dr. Melanne Graahn
Ufficiale Medico Capo USS Hope
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