[Stml17] [7-02 - Il Dodecaedro delle Bermude - Tenente JG Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (Silvia Bi.)]
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Gio 6 Apr 2017 14:09:21 CEST
Bello davvero e intricato!
Mi piace un sacco. :)
Silvia
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno 6 aprile 2017 13:27, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
scritto:
> *Eccomi!*
> *Visto che siamo all'inizio ho cercato di dare una direzione alla
> missione. ho avuto un'idea un po' complicata che spero di aver reso bene.
> fatemi sapere!!*
>
> *baci*
> *Si.Bi.*
>
>
> ======================
> INCOMING TRANSMISSION
> ======================
>
>
> *******************************************
>
> *Brano: 07.02*
>
> *Titolo: Il Dodecaedro delle Bermude*
>
> *Autore: Tenente JG Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (Silvia
> Bi.)*
>
> *******************************************
>
> *Distesa Shackleton*
>
> *USS Hope - Plancia*
>
> *DT 23/03/2396 ore 16.11*
>
>
>
> “Sullo schermo”
>
> Con sorpresa di tutti i presenti nulla apparve se non la distesa coni suoi
> turbini di plasma e scariche elettromagnetiche.
>
> “Signor Tucci c’è qualche problema?” disse Xyr
>
> “Un secondo, sto ricalibrando… i sensori ottici non erano in linea con
> quelli di prossimità…. ecco”
>
> Sullo schermo apparvero le linee della classe Constellation della
> Esperanza. L’immagine sembrava opaca, come dietro ad un filtro iridescente.
>
> “Dobbiamo avvicinarci ancora. I campi elettromagnetici continuano a
> deflettere i sensori ottici” riprese Tucci
>
> “Qual è la distanza rilevata?” chiese Xyr
>
> “Al momento la Esperanza è a 15 milioni di chilometri” disse Luna
>
> “Avviciniamoci. Un quarto di impulso” disse Bueller
>
> “Signore rilevo una seconda nave. Sembra un vascello klingon di classe
> K’tinga. Sta aprendo il fuoco sulla Esperanza” disse Rest
>
> “Acceleriamo a metà impulso. Allarme rosso”
>
> Non appena la Hope accelerò, un forte scossone fece barcollare tutto
> l’equipaggio.
>
> “Cosa è successo?” disse Bueller
>
> “Abbiamo superato una specie di fronte d’onda non rilevato sui sensori”
> disse Luna aggiustando la rotta
>
> Sullo schermo ora l’immagine era nitida.
>
> La Constellation era impegnata in battaglia con il classe K’tinga,
> entrambe le navi erano malconce, ma la nave federale sembrava essere messa
> peggio.
>
> “Signor Jones posizioni la Hope in mezzo alle navi, limitare le manovre
> evasive. Offriamo protezione alla Esperanza. Signor Rest mirare ai sistemi
> d’arma del k’tinga” disse Bueller
>
> Non appena si fu portata in posizione la nave klingon aprì il fuoco, ma
> gli scudi della nuova classe Intrepid erano impenetrabili per armi così
> datate.
>
> “Scudi al 93%”
>
> “Fuoco coi phaser”
>
> Due colpi in rapida successione partirono dai banchi phaser dorsali
> colpendo i disgregatori del K’tinga e un ultimo colpo con i phaser ventrali
> disabilitò il lancia siluri.
>
> “Armi disabilitate”
>
> “Capitano! Il K’tinga ha impostato una rotta di collisione!” disse Tucci
>
> “Questi Klingon… Manovre evasive, Rest, fuoco sui motori. Tucci stia
> pronto con un raggio traente”
>
> La Hope si portò rapidamente sotto il K’tinga, mentre altri due raggi
> phaser andavano a colpire i sistemi propulsivi della nave klingon. L’ultimo
> colpo di phaser però destabilizzò ulteriormente il già fragile sistema di
> curvatura della nave che esplose in mille pezzi. La Hope subì l’onda d’urto
> principale, ma gli scudi svolsero egregiamente la loro funzione.
>
> “Scudi al 45% Non abbiamo subito gravi danni” disse Rest.
>
> “Nessun rilevo alcuna traccia vitale dal relitto” concluse Tucci
>
> “Meglio così. Abbiamo concesso loro una morte onorevole sul campo di
> battaglia. Le loro anime avranno già raggiunto lo Sto’Vo’Kor” disse Luna
>
> “Cosa è successo Tenente? Avevo detto di disabilitare, non distruggere.
> Non mi sembrava il giorno giusto per morire” disse Bueller
>
> “l’eccesso di energia sui motori deve aver causato una reazione sui
> sistemi del nucleo a curvatura”
>
> “Capitano, consiglio un analisi di livello 2 su tutti i sistemi della
> nave” disse Xyr “è già il secondo forte scossone che prendiamo oggi. Ah! E
> manterrei l’allarme giallo”
>
> “Sono d’accordo. Allerti tutte le sezioni”
>
> “la Esperanza ci sta contattando” disse Rest
>
> “Sullo schermo!” rispose Bueller alzandosi in piedi.
>
> Un uomo sulla quarantina con la divisa rossa sporca era al centro di una
> plancia semidistrutta con luci al minimo e fumo ovunque. Il volto era
> indurito dalla tensione e dava l’impressione di essere un uomo di grande
> dinamismo.
>
> =/\= Sono il Capitano Edmond Coleman della USS Esperanza. Grazie per
> l’aiuto. Avevamo i sistemi danneggiati quando quei maledetti klingon… cosa
> ci fa una di loro nella vostra plancia!?=/\=
>
> “Salve Capitano, sono il Capitano Bueller della USS Hope. Questa è il mio
> timoniere, il Tenente Jones”
>
> =/\= Jones? Un cognome umano? =/\=
>
> “Siamo in pace da decenni con i klingon”
>
> =/\= decenni di pace con i Klingon? Ma cosa state dicendo? =/\=
>
> “è un discorso un po’ lungo… e voi avete bisogno di assistenza medica e
> tecnica. Che ne dice se si fa teletrasportare a bordo, le spiegherò tutto.
> Noi organizzeremo delle squadre per aiutarvi”
>
> =/\= D’accordo… tanto nulla ha senso in questa zona di spazio. Siamo
> pronti a ricevere le vostre squadre. A tra poco=/\=
>
> La comunicazione si interruppe.
>
> “Bene… mandiamo la dottoressa e il sig. Dohaan. Sig. Rest vada anche lei e
> veda di controllare il loro database tattico. Caitlyn segui l’away team e
> la dottoressa. Non sappiamo cosa hanno passato, ma potrebbero aver bisogno
> di una buona parola da parte di un consigliere. Xyr organizzi le squadre,
> ma rimarrà qui con me a ricevere il Capitano Coleman. E anche lei sig.
> Basta, il suo intuito betazoide sarà molto d’aiuto. Rodriguez lei inve…”
>
> “ma cosa!... non è possibile…” disse Tucci rivolto al computer
> interrompendo il capitano
>
> Tutti si girarono verso di lui che di rimando continuò a ignorarli
>
> “Cosa c’è Tenente?” disse allora Xyr dopo aver preso un respiro
>
> “i giroscopi sono impazziti.. Devo andare in astrometria!” e senza
> aspettare il permesso dei superiori schizzò via dalla Plancia.
>
> “Tenente Jones?” Disse Xyr
>
> “In effetti non riesco più a determinare la posizione della nave. È meglio
> che vada anche io in astrometria”
>
> “Vada pure Tenente”
>
>
>
> *USS Esperanza - Plancia*
>
> *DT 23/03/2396 ore 16.32*
>
>
>
> L’Away team della Hope si teletrasportò direttamente nella plancia della
> Esperanza. I feriti non mancavano e la dottoressa Graahn non perse tempo in
> convenevoli cominciando subito a smistare il lavoro ai suoi sottoposti
> completando in breve tempo il triage e rimandando i più gravi con il
> teletrasporto all’infermeria della Hope dove ad attenderli c’era il modello
> 5.1 del MOE, l’ultima versione rilasciata dal Professor Zimmermann e il suo
> team della stazione Jupiter, per i primi trattamenti di urgenza.
>
> Nel frattempo, un altrettanto rapito Dohaan ammirava come in un museo le
> meraviglie della tecnica passata
>
> “Comandante, vado in sala macchine, se non ricordo male le Constellation
> avevano ancora la camera di premix a vista”
>
> “D’accordo, mi faccia sapere se ha bisogno di altro personale” disse Rest
> guardandosi intorno. Ovviamente conosceva le insegne dei gradi in uso nel
> 2314 e identificò subito che il guardiamarina alla postazione scientifica
> era l’ufficiale con il più alto grado in plancia.
>
> “Buongiorno Guardiamarina, può farmi accedere ai sistemi delle
> registrazioni dei sensori da quando siete entrati nella nebulosa?”
>
> “certamente… ehm.. non riconosco i suoi gradi, signore”
>
> “Dal 2361 le insegne dei gradi sono state cambiate è logico che lei non le
> riconosca. Un pallino oro e un pallino nero indicano il grado di Tenente JG”
>
> “Capisco, ecco, la consolle è un po’ danneggiata, ma può leggere i dati
> qui, signore”
>
> Dopo pochi minuti di lettura un sopracciglio si alzò in una delle tipiche
> espressioni di sorpresa vulcaniane.
>
> “Tenente Rest a Hope” disse il vulcaniano premendo il commbadge sotto lo
> guardo stupito del guardiamarina, non abituato a quella tecnologia.
>
> =/\= Qui Hope, ha bisogno di qualcosa Tenente? =/\= gli rispose la voce di
> Rodriguez
>
> “Ho scoperto una cosa molto interessante. Si prepari a riportarmi sulla
> Hope”
>
> =/\= Rimanga in posizione, la agganciamo =/\=
>
>
>
> *USS Hope – Sala Teletrasporto 1*
>
> *DT 23/03/2396 ore 16.32*
>
>
>
> Il raggio di teletrasporto portò con il suo tipico sfarfallio il Capitano
> Coleman a bordo della Hope. Nonostante fosse ancora un po’ in disordine si
> poteva subito dire che era un bell’uomo. Mento volitivo, occhi profondi,
> spalle larghe. Anche la sua stretta di mano era salda e forte.
>
> *un vero Capitano della Flotta Stellare* pensò Xyr occhieggiando il
> biondino facente funzione e facendone un confronto mentale.
>
> “Capitano, grazie per il vostro tempestivo intervento. A quest’ora la mia
> nave sarebbe stata distrutta”
>
> “Si figuri Capitano. Le presento il Comandante Xyr, Primo Ufficiale, e il
> Tenente Basta, Capo della Sicurezza”
>
> “Come avete fatto a trovarci?”
>
> “Abbiamo trovato una vostra boa”
>
> “Ah! Allora siamo vicini alla boa?”
>
> “Come non stavate cercando di ritrovarla?” disse Bueller
>
> “Impossibile in questa zona di spazio. Stiamo andando da mesi alla cieca”
>
> “mesi?”
>
> “Sì siamo dentro questa nebulosa da quasi sei mesi. Non riusciamo a
> trovare un modo per uscire e abbiamo visto una moltitudine di strani
> fenomeni… è una zona di spazio piuttosto pericolosa…cosa c’è?” disse
> Coleman guardando le facce perplesse dei giovani ufficiali
>
> “Ehm… Capitano, la vostra nave è data per scomparsa da più di 80 anni”
>
> “Non siamo nel 2314? Qual è la data stellare?”
>
> Xyr e Bueller si guardarono, mentre Basta studiava attentamente le
> emozioni del Capitano della Esperanza
>
> “73225.93” disse Xyr
>
> “Siamo nel 2396” concluse Bueller.
>
>
>
> *USS Hope – Sala Tattica*
>
> *DT 23/03/2396 ore 19.02*
>
>
>
> Tutti gli ufficiali superiori della Hope, insieme al Capitano Strauss e al
> Capitano della Esperanza erano seduti intorno al tavolo della sala riunioni
> della Hope.
>
> “Le operazioni di riparazione della Esperanza procedono a ritmo serrato,
> anche se siamo con equipaggio ridotto. La vostra assistenza è stata
> eccellente. Tenente Dohaan, il nostro Capo McGregor mi ha detto grandi cose
> della sua abilità con i nostri sistemi e grazie a lei, dottoressa Graahn,
> abbiamo salvato decine di feriti. Sono in debito con voi” disse Coleman.
>
> Melanne arrossì leggermente e Dohaan sorrise “Devo ringraziare io, è stata
> una bella esperienza poter lavorare su una tecnologia che ho solo studiato
> sui libri”
>
> “Bando ai convenevoli, veniamo a noi. Cosa ci può dire sig. Rest” disse
> Bueller prendendo la parola
>
> “I sensori della Esperanza hanno indicato le stesse nostre letture, seppur
> con precisione inferiore. Ho notato una cosa interessante, che potrebbe
> dare una spiegazione al fatto che a quanto risulta sia dalle dichiarazioni
> dell’equipaggio e dall’orologio di bordo che per la Esperenza siano passati
> esattamente 6 mesi, 8 giorni e 3 ore da quando è entrata nell’anomalia,
> quando invece sono passati 82 anni. Una forte traccia crono-quantica ha
> marcato la nave e tutto quello che vi era dentro. La stessa traccia, ma del
> 2396, ha marcato noi. Devo segnalare che dovremmo immediatamente ritirare
> le nostre squadre dalla Esperanza e non condividere ulteriori informazioni
> con il qui presente Capitano Coleman”
>
> “Ma cosa sta dicendo!” si alzò dalla sedia infuriato l’interpellato
>
> “Prima Direttiva Temporale” disse laconicamente Xyr
>
> “mai sentita nominare… da quando la Flotta Stellare ha direttive
> temporali?”
>
> “risponderle violerebbe la direttiva e il comandante Xyr mi farebbe
> rapporto” disse Strauss con un sorriso “quello che deve a questo punto
> sapere è che non possiamo più dirle niente di quello che è successo e
> dovremo cancellare la nostra presenza dalle vostre registrazioni.
> Termineremo le riparazioni, ma unicamente con tecnologia del 2314” prima
> che Xyr potesse intervenire Strauss continuò “ed è intimato a non riportare
> nulla di tutto quello che ha saputo qualora riuscisse a rientrare nella sua
> linea temporale”.
>
> “Capisco…”
>
> “Abbiamo qualche spiegazione scientifica e soprattutto abbiamo capito dove
> siamo?” disse Ferris rivolto a Tucci
>
> “Il problema.. Capitano… è che siamo in una zona di El’han-Xharr-Starmann…”
>
> “Siamo dove?” disse Basta
>
> “è una zona di grave interferenza gravimetrica in cui alcune delle
> principali leggi che regolano lo spazio e il tempo non funzionano come
> dovrebbero” intervenne Luna. Di fronte alle facce stupite degli ufficiali
> superiori si sentì in dovere di proseguire “Beh.. era una postilla del
> corso di Geometria Subspaziale… questa Zona è stata teorizzata dallo
> scienziato vulcaniano El’han, dalla scienziata andoriana Xharr e dallo
> scienziato umano Starmann nel 2154 dopo studio empirico della Distesa
> Delfica”
>
> “Mi stupisco sempre di quanto tu possa essere così secchiona” disse
> Bueller sorridendo
>
> “è solo che ricordo facilmente queste cose… è stato quel fronte d’onda che
> abbiamo superato a marcarci temporalmente” riprese Luna “Prosegui Edison”
>
> “è anche più grave… con i sensori a lungo raggio abbiamo identificato
> venti zone di emissione di forte interferenza gravitazionale e lungo i loro
> vettori una contemporanea interazione crono-quantica, questo unito allo
> spostamento inerziale di una così grande massa, come dimostrato da Ehaxiam,
> causa una rotazione interna e non prevedibile. Pertanto non riuscendo a
> identificare un punto fermo non è possibile regolare i nostri sistemi
> astrometrici”
>
> “Mi scusi Tucci, non ho ben capito…” disse Bueller che usualmente recepiva
> una parola su 50 di quelle dette dal suo ufficiale scientifico
>
> “Vi spiego io così facciamo prima” disse Luna alzandosi e andando verso
> uno degli schermi. Lo accese e venne mostrata la Distesa Shackleton.
>
> “Questa è la Distesa e questo” sullo schermo apparve l’immagine
> tridimensionale di un dodecaedro “è un grosso dado a 12 facce. La sua area
> si estende su circa cinque anni luce ed ai vertici abbiamo rilevato delle
> forti matrici gravitazionali. L’interazione di queste matrici
> gravitazionali ha creato, esternamente un campo di forte interferenza
> magnetica, la nostra Distesa Shackleton, ma internamente ha creato una zona
> ben peggiore. Quando abbiamo superato quel fronte d’onda siamo entrati da
> una delle facce del dado e ora siamo dentro di questo. I nostri sensori non
> sono in grado di vedere esternamente al dado quindi possiamo capire solo la
> nostra posizione relativa dentro il dado, seppur con grossi limiti, quali
> ad esempio capire a quali facce del dado siamo vicini, ma non capire dove
> ci troviamo nello spazio perché il dado è in rotazione costante e casuale”
>
> “Digli dell’interferenza crono-quantica” disse Tucci
>
> “Sì ci sto arrivando… allora… ogni faccia ha una propria traccia temporale
> e da quello che abbiamo capito ciò significa che si può uscire solo dalla
> faccia con la giusta traccia. Qualunque tentativo di passare per una
> traccia temporale diversa causerebbe la istantanea annichilazione temporale”
>
> “Saremmo distrutti?” disse Basta
>
> “No… non saremmo mai esistiti” rispose Luna
>
> “Altra cosa interessante è che all’interno del dodecaedro c’è una
> situazione di coesistenza temporale. Abbiamo sempre concepito il tempo come
> lineare. In questo spazio invece il tempo non è lineare, ma è ripiegato e
> occupa lo stesso spazio”
>
> “Corriamo dei pericoli immediati? Sono preoccupata per quelle radiazioni”
> disse la dottoressa
>
> “Le radiazioni erano esterne al dodecaedro e probabilmente da questo
> generate” rispose Tucci
> “Il problema è quindi che non sappiamo dove siamo e come fare a uscire”
> concluse Luna tornando al suo posto. Nonostante la gravità della sua
> descrizione i suoi occhi tradivano l’entusiasmo per quella missione “in
> pratica siamo nel dodecaedro delle bermuda”
>
> ======================
> END OF TRANSMISSION
> ======================
>
> =========================
> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
> Flight Control Office (CONN)
> USS Hope - NCC-25122-A
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> "Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
> centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
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