[Stml17] [05.10] La volontà della madre, il destino dei figli

Vanessa Reis Squirtaker vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
Mer 22 Feb 2017 13:33:58 CET


Ottimo lavoro come sempre.  Hai comunque una mia mail in sospeso XD


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Inviato da myMail per Android

mercoledì, 22 febbraio 2017, 11:03AM +0100 da Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com<mailto:fulmine791 a gmail.com>:


Salve a tutti,

qualche premessa prima del brano:

- Non ho usato tutti i personaggi ma semplicemente ho optato per proseguire un po' con la storia.

- Sono stata un po' neutra con i personaggi, senza descrivere eccessivamente empatia o altro per prendermi un altro po' di tempo per capire meglio i vari personaggi

- Il brano è corto, lo so ma come inizio non volevo mettere troppa carne sul fuoco rischiando di snaturare qualche personaggio senza volere..


.. detto questo, buona lettura ^_^





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Brano: 05.10

Titolo: La volontà della madre, il destino dei figli

Autore: Cadetto IV anno Rest figlio di Retok (Ilenia)

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USS Hope - Plancia

DT 09/04/2395 ore 8.22


Rest era ancora alla postazione tattica, osservando con espressione atona la propria consolle. Era rimasto in silenzio per tutto il tempo in cui la squadra d’assalto aveva fatto il proprio giretto all’interno del vascello pirata, senza interferire con il piano messo in atto, ma adesso era giunto il momento di farsi sentire. Alzò il capo osservando alternativamente il primo ufficiale e Strauss, per poi rompere il silenzio quasi innaturale della plancia.


“Comandante, chiedo il permesso di parlare”

Il tono rigido e marziale dell’ufficiale tattico fece voltare tutti in plancia, ma la prima a rispondergli fu Xyr “Permesso accordato, ci sono rilevazioni importanti alla sua consolle?”

“No, Comandante, ma ritengo corretto suggerire lo spostamento della nave in una posizione più sicura” Rest rimase in posizione decisamente rigida e formale ad osservare il primo ufficiale, in attesa di una sua decisione

“Si tratta dell’assalto.. presumo” lo incalzò Strauss, osservando piuttosto divertito la rigidità del giovane vulcaniano

“Affermativo” la risposta di Rest fu particolarmente secca “La missione ha avuto successo, ma per la sua realizzazione abbiamo sottratto alla nave pirata una nutrita quantità di apparecchiature. La possibilità che possano comprendere di non essere soli in questo tratto dello spazio è salita al 98.56%”

“E spostare la nave dovrebbe poterci aiutare?” Xyr osservò con attenzione il proprio ufficiale tattica, muovendo nervosamente le antenne “Non possiamo abbandonare l’equipaggio su questo pianeta ed andarcene”

Rest rimase impassibile ad osservare il Comandante Xyr per poi tornare a digitare alla propria console “Secondo le mie proiezioni, l’efficienza dei sensori del D'deridex è limitato al punto da operare al di sotto dei parametri standard accettabili. Tuttavia, al momento non stanno cercando altri vascelli, ritengono di essere soli in questo tratto di spazio.” alzò il capo verso il superiore “Una ricerca più approfondita potrebbe portarli ad individuare la USS Hope al 78.76%”

Xyr annuì pensierosa “Cosa che faranno non appena si accorgeranno di essere stati derubati” sospirò per un attimo, prima di tornare a guardare il proprio tattico “Possibili soluzioni?”

“Spostare la nave in posizione geosincrona con il polo magnetico meridionale del pianeta” Rest digitò alla console “I disturbi geomagnetici confonderebbero i loro sensori e le possibilità di essere individuati scenderebbero al 12,45%”

“E saremo in grado da lì a recuperare la squadra sul pianeta?” Xyr incrociò le braccia al petto

“Al momento non posso darle una risposta, Comandante. L’unico modo per avere un’idea sulle esatte capacità del sistema di teletrasporto requisito sul vascello pirata è tramite un’accurata analisi dell’apparecchiatura in questione: al momento non ho sufficienti dati per rispondere”

Strauss osservò con una certa curiosità il giovane vulcaniano, piuttosto curioso “E se non fosse possibile recuperarli da quel punto?”

“In quel caso si dovranno valutare una serie di variabili ulteriori, fra le quali le tempistiche dell’aggancio dei segni vitali e del teletrasporto effettivo, nonchè i tempi di reazione del vascello pirata, tenendo conto della possibilità che il recupero possa divenire una scelta da scartare”

“Una scelta da scartare? Su quel pianeta si sono cinque nostri compagni” Strauss osservò il vulcaniano con espressione seria “Sono membri di questa nave”

“Attualmente sulla nave ci sono più di duecento persone, tutti membri di questa nave” Rest osservò Strauss sempre con la sua classica espressione priva di ogni emozione, limitandosi ad arcuare leggermente il sopracciglio destro “Le esigenze dei molti superano quelle dei pochi. Rischiare la nave e l’intero equipaggio per la salvezza di pochi membri sarebbe altamente illogico”

Xyr sospirò ancora, riflettendo sul da farsi, poi annuì “Timoniere, ci porti in posizione geosincrona sul polo magnetico meridionale del pianeta non appena il B’rel sarà rientrato in hangar. Le apparecchiature dovranno essere rimontate e collegate alla rete eps della nave, per ora dubito che sia possibile un teletrasporto, a prescindere dalla posizione in cui ci troviamo”

Rest annuì tornando alla propria consolle, l’espressione sempre atona ma Strass per un attimo ebbe quasi l’impressione di aver visto un lampo di soddisfazione illuminare gli occhi di quel giovane vulcaniano.





Crellia - Capitale

DT 9/04/2395 ore 10.21


Quoo e Quin stavano riprendendo i sensi massaggiandosi un po’ le tempie, in silenzio. Non avevano idea di quanto fossero rimasti privi di conoscenza, né di cosa fosse successo con esattezza, ma iniziarono ben presto a capire quale fosse stato il risultato finale: poche ore prima sarebbe bastato un singolo schiocco di dita per far avverare ogni loro desiderio, ed ora si ritrovavano nella stessa condizione di quelle odiose scimmie senza pelo dei terrestri, nella stessa situazione del Capitano Bueller. Ad entrambi servì qualche minuto per metabolizzare il loro nuovo stato di semplici umanoidi, ma una volta compresa la gravità della situazione bastò loro qualche secondo per iniziare a percepire una sensazione di ansia e paura.


“No, non può davvero averci fatto questo” oramai preso nella corrente delle proprie emozioni Quoo appariva incontenibile “Tu ti rendi conto di cosa ci ha fatto quell’essere orribile, non gli è bastato abbandonarci! Ci ha fatto attirare qui per costringerci a fare altrettanto!”

Qin spalancò gli occhi fra il sorpreso e lo spaventato “Non puoi pensarlo davvero Q! Stai parlando pur sempre di nostra madre!”

Quoo si alzò furente “Guardati attorno Q! Siamo in gabbia!” la rabbia lo fece sbattere con prepotenza la mano sulla parete di pietra ma se ne pentì subito dopo sentendo il forte dolore risalirgli il braccio “Maledizione Q! Ci troviamo in un luogo chiuso senza i nostri poteri, cerca di ragionare! Q ci ha giocato, ci ha costretto a rinunciare contro la nostra volontà a ciò che siamo solo per salvare quei patetici bifolchi là fuori!”

“No, Q!” la veco di Qin tremò un po’ per l’incertezza “No, sono certa che non l'avrebbe mai fatto! L’intero tempio è un messaggio d’amore verso di noi.. si tratta di un tempio dedicato a nostra madre, ma pieno di ricordi del nostro passato con lei. Questi sono i gesti di una madre amorevole, non di una cinica menefreghista pronta a sacrificare i propri figli!”

Quoo si avvicinò a lei “Ma inizi anche tu ad avere seri dubbi, ammettilo! Ci ha attirato qui con i nostri simboli, ha sfruttato il tuo essere così maledettamente sentimentale, e per cosa? Per salvare una razza poco superiore a una colonia di batteri con il nostro sacrificio? Ammettilo, anche dopo la morte continua a preferire quegli esseri inferiori ai suoi figli!”

“Nostra madre ha rinunciato al suo essere Q per salvare questa gente, potrebbe anche aver voluto che noi capissimo le sue motivazioni, ma non posso credere che abbia fatto tutto questo! Non posso credere che questa fosse la volontà di nostra madre!”

“Io invece inizio a pensare di sì” Quoo fissò con determinazione la sorella “Sono convinto che questa fosse la sua volontà.. che avesse previsto che saremmo tornati qui e che in tal modo avrebbe potuto pilotare i nostri destini, ma sappi una cosa! Non gli permetterò di distruggere ciò che sono per vite senza alcun valore”

“Nessuna vita è senza valore”

La voce di Bueller fece voltare entrambi, quasi sussultando: essendo abituati a fermare il tempo ogni volta che desideravano parlare fra loro, non avevano neppure pensato che vi era ancora un trio di ufficiali federali che avrebbero potuto sentirli.

Bueller dal canto suo fece qualche passo verso di loro “Conversazione interessante la vostra, inizio a capire molte cose. Mi sembrava strano di non ricordare nessuno di voi due sulla mia nave”

“Non rivolgerti a noi, umano!” la voce di Quoo apparve fin troppo autoritario, celando malamente il suo nervosismo “Non sei a nostro livello, rispetto a te noi siamo degli dei!”

“Eravate…” la voce di Bueller, forse un po’ divertita, bloccò Quoo sul posto “Dato che la tua mano sta sanguinando, è stata una pessima idea prendere a pugni il muro. Ad ogni modo, benvenuti fra i mortali”

“Capitano..” Caythlin avanzò verso Bueller osservandolo “Anche Paulo si sta riprendendo, è ancora un po’ intontito ma se la caverà.. la porta è stata chiusa dall’esterno, ci hanno intrappolato qui”

“Maledettissima Q!” proruppe Quoo furente

“Smettila Q! Ci saranno senz’altro delle spiegazioni a tutto questo, non è stata Q a farci questo!” Qin era nervosa “Ad ogni modo per ora siamo bloccati qui, non possiamo farci nulla!”

“Questo non è detto…” Caytlin si osservò attorno pensierosa “Dobbiamo ricordare pur sempre il fattore umanoide. Siamo di fronte ad una razza umanoide mortale, esattamente come noi: il loro istinto primario è la sopravvivenza, chiunque abbia elaborato questa camera lo avrà pur fatto su indicazione di…” lo sguardo si portò per qualche attimo su Qin e Quoo “..vostra madre, ma di certo vi hanno nascosto un'uscita, un modo che gli permettesse di poter evadere qualora fossero rimasti intrappolati qui”

“Non puoi saperlo con certezza!” Quoo appariva sfiduciato e nervoso “Q ci voleva qui fin dall’inizio, e tutto per renderci inermi a ciò che ci faranno in seguito!”

“Osservatevi attorno.. questa popolazione è convinta che tutte le loro problematiche siano nate a causa del loro abbandono della retta via.. della preghiera, questo significa che nel tempo il culto della dea era passata di moda. Se la dea non era più così importante, non lo era neppure il tempio.. e questo avrà reso questo posto meta del girovagare dei giovani di questa razza. La porta si apre solo dall’esterno, ma qui non è rimasto bloccato nessuno.. io direi che ci sono buone probabilità che vi sia una seconda uscita”

“E a me tutte questo mi sembra il vaneggiamento di una pazza!” Quoo sostenne lo sguardo decisamente alterato del capitano “Non c’è nulla di nascosto qui!”

“Tanto vale cercare.. l’alternativa sarebbe rimanere a non far nulla, e non è di certo da me!” Bueller iniziò ad osservare le pareti “Forza, vorrei evitare di farmi salvare da Xyr.. sennò me lo farà pesare per tutto il resto nella mia vita!”





USS Hope - Sala teletrasporto due

DT 09/04/2395 - contemporaneamente


Xyr spalancò gli occhi con fare sorpreso ed irritato non appena mise piede dentro la sala teletrasporto, o almeno quello che ne era rimasto. Dopo aver lasciato la plancia a Rest e Strauss, aveva raggiunto con rapidità Tucci e Doohan che stavano connettendo il sistema di teletrasporto requisito sulla nave pirata ai sistemi della nave per poter utilizzare direttamente la consolle principale. Al momento, tuttavia, il panorama che aveva di fronte era decisamente disarmante: per tutta la stanza non si vedeva altro che console sventrate, cavi penzolanti e pezzi sparsi sul pavimento.


“Signori, rapporto!”

La voce di Xyr fece sobbalzare ambo i giovani, che scattarono sull'attenti salutando il superiore “Stiamo creando un collegamento fra i due diversi sistemi di teletrasporto per usufruire della consolle già presente ed evitare di doverne creare un’altra” Doohan alzò il capo sul primo ufficiale

“Molto bene, e di quanto tempo avrete bisogno?”

“Almeno due ore Comandante” rispose rapidamente Doohan osservando Xyr

“Ve ne do una!” rispose l’andoriana uscendo dalla stanza con passo marziale

Rimasti da soli Tucci osservò il collega “Ti sei tenuto largo con le tempistiche.. se va tutto bene finiremo prima di un’ora”

Doohan sorrise e poi annuì “Vero, il che renderà Xyr molto soddisfatta di noi. Se gli avessimo dato una stima più affidabile ci avrebbe dato la metà del tempo e si sarebbe infuriata se non fossimo riusciti a concludere in tempo”





Crellia - Capitale

DT 9/04/2395 ore 10.56


Bueller stava controllando le pareti in silenzio, oramai tutto il gruppo si era messo alla smaniosa ricerca di una via di fuga, compresa Qin: l’unico che si limitava ad osservava con espressione rassegnata i presenti era Quoo.


“Capitano, trovato nulla?” Caytlin si avvicinò a Bueller continuando ad osservarsi attorno “Questa sala è piena di simboli, ma per il momento non riesco a capire quali dovrebbero esserci utili”

“Già..” la voce di Bueller era bassa “Ipotesi sul motivo per cui abbiamo perso i sensi?”

“Nulla di definitivo Capitano, ma vi sono delle possibilità che il cibo mangiato prima di entrare qui abbia avuto un’importanza cruciale. Lei e Paulo, che avete mangiato di più, avete perso conoscenza prima di me.. ho ancora ricordo di aver tentato di farvi riprendere conoscenza e di aver cercato Qin e Quoo ma poi ho come un vuoto.. credo di aver perso conoscenza in quel momento”

Bueller ascoltò la risiana annuendo “Così la nostra cara Xyr potrà ricordarci il regolamento con il divieto di accettare cibo durante le escursioni sul pianeta”

“E in questo caso non avrebbe neppure tutti i torti” Caytlin attese che Bueller assimilasse le sue parole per poi proseguire “Ammettilo, non siamo stati abbastanza prudenti quando abbiamo accettato quel cibo”

“Già.. Xyr ci andrà a nozze questa volta, un bel rapporto con tanto di motivazione sensata!”

“Io direi di preoccuparci di uscire di qui” la voce di Rodriguez fece voltare sia Bueller che Caytlin “Ho visto dei simboli leggermente diversi degli altri dietro una delle due grandi statue raffiguranti la loro dea.. forse è un indizio per uscire di qui”

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