[Stml17] [06-xx - L’Amor muove il sole e le altre stelle, ma io vado più veloce - Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di Klaa (Silvia Bi.)]
Lennox
evelin.lennox a gmail.com
Mar 14 Mar 2017 15:58:07 CET
Che titolo romantico! :)
==============================
Ammiraglio Evelin Sibille Lennox
Skype: dolcevoloo
www.starfleetitaly.it
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"Non sono i peccati che gridano vendetta al cielo,
ma la vostra moderazione,
l'avarizia che conservate nei vostri stessi peccati."
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Il giorno 14 marzo 2017 15:56, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
scritto:
> Potrei scrivere un libro di ricette ;-)
>
> =========================
> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
> Flight Control Office (CONN)
> USS Hope - NCC-25122-A
> =========================
> "Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
> centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
> ______________________________
> Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
>
>
>
>
> Il 14 mar 2017 15:43, "Massimo Gallo" <keranydd a gmail.com> ha scritto:
>
> Solo a me è venuta fame leggendo la ricetta?
> Buona la torta e gran bel pezzo.
> Poi una nota di merito per i gusti in fatto di razze e donne ;)
>
> Il giorno 14 marzo 2017 15:15, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> E per non essere da meno ecco il mio...
>> Imbarco meno scontato di quello che possiate pensare...
>>
>> Kisses
>> Si.Bi.
>>
>> *****************************************
>>
>> *Brano: 06-xx*
>>
>> *Titolo: L’Amor muove il sole e le altre stelle, ma io vado più veloce*
>>
>> *Autore: Tenente jr. Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (aka
>> Si.Bi.)*
>>
>> *****************************************
>>
>>
>>
>> *Terra – Arizona – Complesso Flotta Stellare “Amelia Earhart” – Hangar 2*
>>
>> *19 Novembre 2395 - Ore 23:47*
>>
>>
>>
>> Dopo l’annuncio dell’Ammiraglio Lennox la festa aveva perso ogni
>> attrattiva e aveva colto la prima occasione per andarsene. Aveva sopportato
>> anche un rientro sulla Terra con un ingegnere boliano dalla voglia
>> irrefrenabile di raccontarle il perché e il percome dell’uso di una
>> moquette in lana arkoliana rispetto ai soliti materiali utilizzati per gli
>> interni delle navi della Flotta; non che l’avesse realmente ascoltato. Un
>> impulso incessante di liberare il suo armadietto al centro di volo della
>> Squadra Rossa l’aveva condotta li e ora Luna stava contemplando la fila di
>> navette prototipo di classe Interceptor. Prima di salire sulla Hope non
>> avrebbe mai pensato di poter neanche solo comparare una Miranda con la
>> gioia di pilotare quei piccoli gioielli di tecnologia federale. E invece…
>>
>> “Cadetto Jones! Che ci fa qui?”
>>
>> I suoi pensieri vennero interrotti dalla calda e virile voce del Tenente
>> Comandante Marcus, l’istruttore di volo dell’Accademia della Flotta che
>> soprintendeva i voli della Squadra Rossa e Collaudatore Capo del progetto
>> Interceptor.
>>
>> Luna si girò sorridendo
>>
>> “Tenente Jr Jones, adesso, signore” disse indicando i gradi sul colletto
>>
>> “Lo sapevo… l’Ammiraglio Lennox mi ha informato, volevo solo prenderla in
>> giro… le congratulazioni sono d’obbligo ” rispose amabilmente stringendole
>> la mano “Allora… stava ammirando le navette? Ha notato quel deflettore
>> sotto la carlinga?”
>>
>> “Sì, quindi i miei appunti hanno convinto i progettisti…”
>>
>> “Aveva ragione, stabilità del campo di curvatura aumentata e
>> manovrabilità con vettori superiori a 90° migliorata del 36%”
>>
>> “Sono cose che o si fanno o non ci si pensa”
>>
>> “Ha proprio ragione… non dovrei dirglielo, ma ho chiesto all’Ammiraglio
>> Lennox di assegnarla qui come collaudatrice, ma immagino che abbia molte
>> opzioni al momento”
>>
>> “Collaudare queste meraviglie?! Grazie per aver pensato a me Signore…
>> solo…” disse Luna sinceramente stupita
>>
>> “Lo so, lo so… è giovane e talentuosa e i timonieri con queste
>> caratteristiche sono molto richiesti. Basta anche un grado inferiore al
>> suo, ma un grande talento, per essere messi a pilotare anche le navi
>> ammiraglie, cosa che non accade con altri ruoli. Quindi le chiedo solo di
>> pensarci, noi saremmo felici di averla qui… La lascio ai suoi pensieri.
>> Ancora congratulazioni tenente”
>>
>>
>>
>> *Terra – Arizona – Route 66 – The Old And The New Pub & Grill*
>>
>> *19 Novembre 2395 - Ore 01:17*
>>
>>
>>
>> Luna spense la moto antigravitazionale nel parcheggio del pub. Si era
>> spinta a massima velocità costeggiando il Grand Kanyon, poi era rientrata
>> nel sistema stradale godendo della pressione dell’aria a 300km/h sul suo
>> corpo. Un giro a vuoto, così tanto per fare, unicamente per il piacere di
>> farlo.
>>
>> Altre moto e veicoli terrestri erano parcheggiati. Il locale era sempre
>> aperto e lei lo aveva sempre apprezzato da quando vi aveva messo piedi per
>> la prima volta con i suoi colleghi della Squadra Rossa. La distanza dalla
>> base non era infatti proibitiva ed era sicuramente caratteristico.
>>
>> Entrando nel locale il suo istinto la fece subito scansare una coppia di
>> avventori che si stava azzuffando. La musica alta copriva solo parzialmente
>> il rumore della rissa. Le scazzottate erano all’ordine del giorno e nessuno
>> si formalizzava troppo, anzi facevano parte dell’esperienza. Una zona senza
>> troppe leggi e regolamenti, ma sufficientemente controllata da non destare
>> la preoccupazioni né delle autorità civili, né della Flotta Stellare. In
>> nessun altro posto sulla Terra Luna aveva sentito quell’atmosfera da nave
>> da guerra klingon. L’aveva amato sin dal primo momento ed era diventato il
>> suo rifugio. Il fatto che fosse pieno di cameriere in abiti discinti e che
>> il proprietario fosse una andoriana con curve mozzafiato e un atteggiamento
>> da dura erano la ciliegina sulla torta. Questo prima della Hope,
>> ovviamente. Sembrava passata un’eternità.
>>
>> “EHEEEHI! FERMI TUTTI!!!” tuonò Seraht
>>
>> Ogni movimento si fermò. Un Capo della Flotta rimase con il pugno in
>> posizione tenendo per il colletto uno ktariano che non fece nemmeno un
>> tentativo di spostarsi. Quando l’andoriana parlava era il momento di
>> fermarsi.
>>
>> “Signore e Signori, Luna della Casata di Klaa è tornata!”
>>
>> Un boato la accolse e tutti gli habitué si affannarono per andare a
>> salutarla. Solo dopo qualche minuto riuscì finalmente a sedersi al bancone.
>>
>> “Allora… Tenente…non è che vai un po’ troppo di corsa… ragazzina?”
>> commentò Saraht mettendole davanti una birra andoriana della sua riserva
>> personale e servendosene una anche per sé.
>>
>> “Naaa… questo è il mio passo normale… come va Seraht?”
>>
>> “tutto uguale come sempre. Brindiamo al tuo brillante futuro… cosa farai
>> adesso ? hai già una assegnazione?”
>>
>> “Forse… mi hanno fatto un paio di proposte. Ma ci sto pensando”
>>
>> “deve essere una cosa seria se la testa più matta che abbia mai
>> conosciuto si ferma a pensare”
>>
>> “Già” rispose laconicamente Luna bevendo un sorso di birra
>>
>> “Luna non mi saluti neanche più?” disse una voce alle sue spalle. La
>> riconobbe subito e ogni sua cellula vibrò di eccitazione.
>>
>> “Non dovresti stare in cucina? Il turno non è ancora finito” commentò
>> l’andoriana seccamente
>>
>> “Dai mamma, fammi salutare almeno” rispose la voce
>>
>> Luna buttò giù la birra in un sorso e si girò.
>>
>> Senal, figlia di Seraht e di un terrestre, Kwatoko, un nativo americano
>> di discendenza Navajo, era una delle ragazze più belle che avesse mai
>> visto. Occhi di un blu talmente scuro da sembrare profondità oceaniche su
>> un viso perfetto e zigomi alti. Un corpo sinuoso e sensuale di un blu
>> tendente al violetto. Un fiore di ragazza, di sangue misto come lei, di cui
>> Luna era innamorata dal primo secondo. Un amore ricambiato, ma mai
>> concretizzato. Un amore che cercava di dimenticare tra le lenzuola di altre
>> ragazze perché non sarebbe mai riuscita a fermarsi. La vita che aveva
>> scelto, la sua passione per il rischio e l’avventura l’avevano sempre
>> attirata lontano. Una vita di casa sarebbe stata una prigione. Ma ora… che
>> fosse possibile unire le cose? Collaudare prototipi poteva essere una vita
>> lavorativa sufficientemente rischiosa e sarebbe potuta restare sulla Terra.
>> Senal avrebbe potuto aprire il suo ristorante… forse avrebbe potuto
>> funzionare.
>>
>> “Sei sempre più bella” fu l’unica cosa che riuscì a dire
>>
>> “lo so!” rispose la facendo l’occhiolino “Mi aspetti? Esco tra un’oretta”
>>
>> “Si, mi faccio qualche birra nel frattempo”
>>
>> “perfetto” disse lei allontanandosi continuando a guardala negli occhi.
>> Luna sostenne lo sguardo fino a che non sparì dietro la porta della cucina.
>> Dopodiché si girò e trovò a un palmo il viso della andoriana.
>>
>> “ragazzina… non è una ragazza come le altre e so che è innamorata. Decidi
>> alla svelta quello che vuoi fare nella vita e se non hai intenzione di
>> restare è meglio che tu non sia più qui quando finirà di lavorare. Mi piaci
>> e so che sei una brava ragazza, sotto sotto, ma sono pronta a usare il mio
>> ushaan-tor per rompere la tua testa se la farai soffrire”
>>
>>
>>
>> *Terra – L’Avana*
>>
>> *20 Novembre 2395 - Ore 05:47*
>>
>>
>>
>> Una gradevole brezza riempiva di profumo del mare, di palme e orchidee le
>> strade deserte de L’Avana costeggiando le case multicolore. Le stesse
>> strade che fino a qualche ora prima erano state piene di quella fiumana di
>> persone che dai locali ai fuochi in spiaggia si divertiva, mangiando,
>> bevendo e ballando le mille varianti della salsa. Ora tutte quelle persone
>> o dormivano o erano impegnate nel dolce atto dell’amore. Solo pochi erano
>> svegli a quell’ora e quei pochi perlopiù stavano tornando a casa. Gli orari
>> lavorativi erano da sempre spostati in avanti in quell’angolo della terra.
>>
>> Camminando per quelle strade Luna avrebbe dovuto sentirsi a casa: in
>> fondo ci aveva passato la sua prima infanzia. Ma nonostante il calore
>> vibrante dell’umanità, quei luoghi non erano veramente casa sua. Troppa…
>> felicità? Pace? Dietro la patina di vitalità delle serate sulla spiaggia a
>> base di sesso e sintalcol, c’era una realtà basata di noiosa routine.
>> Niente a che vedere con l’emozione che provava sulle navi stellari. C’era
>> un motivo per cui aveva passato buona parte della sua vita su una nave
>> stellare, anche se priva di ogni comodità come un vascello klingon.
>>
>> E allora cosa ci faceva li? Cosa c’era di tanto sbagliato in lei da
>> andarsene così… in sella ad una moto a tutta velocità per tornare a San
>> Francisco e da li a L’Avana via teletrasporto? Cosa non andava in quella
>> prospettiva di una vita lavorativa e sentimentale appagata? In quel momento
>> poteva essere con Senal a divertirsi: le andoriane, per quanto lei lo fosse
>> solo per metà, sembrano tanto fredde fuori, ma sono molto calde a letto…
>> quasi come le klingon. Pensando queste cose sorrise tra sé leggermente a
>> disagio. Non era abituata a pensare alle cose: Luna seguiva sempre e
>> costantemente il proprio istinto. Seguendolo se ne era andata dal locale,
>> aveva preso la moto e guidato per ore fino a e in quel momento le sue gambe
>> la stavano portando in una delle vie laterali della città, meno frequentate
>> dai turisti, ma non per questo meno suggestive.
>>
>> Ancora un angolo.
>>
>> La casa era sempre li: il cancello di legno smaltato di bianco, il
>> giardino pieno di orchidee in fiore e il magnifico albero di avocado
>> piantato da un antico avo della famiglia di sua nonna oltre trecento anni
>> prima. Le pareti esterne di legno fucsia pallido e le tende bianchissime.
>> Superato il cancello e il tavolino esterno accanto al forno a induzione di
>> plasma (una sostituzione rispetto al tradizionale forno a legna per
>> conformarsi alle rigide normative in tema di emissioni voluto dal Governo
>> Terrestre) Luna si trovò a bussare alla porta.
>>
>> Dopo qualche minuto, Marysol della Casata di Klaa apparve da dietro la
>> tendina e il volto da stropicciato di sonno, si illuminò di gioia.
>>
>> “Catalunya! Dios Mios!”
>>
>> Aprì rapidamente la porta e la tirò dentro casa abbracciandola.
>>
>> “Cosa ci fai qui? Torni adesso dai festeggiamenti? Pensavo che saresti
>> tornata sull’Akesh…ma hai fatto bene vieni siediti” detto questo andò
>> subito al replicatore.
>>
>> “Latte e caffè, 38°” disse mentre tagliava una fetta di torta
>> evidentemente non replicata.
>>
>> “tieni cara, mangia.”
>>
>> “Wow, hai fatto la torta di sangue de anjonjolì. Devi essere proprio
>> contenta!” disse Luna con un sorriso prendendo la forchetta (ndr. trattasi
>> di una delle tipiche ricette fusion creolo-klingon ideate da Marysol per
>> unire la tradizione alimentare cubana con quella klingon. Nel preparare la
>> torta di sangue, Marysol addensa gli ingredienti classici della torta di
>> sangue con il boniato –la patata dolce- lo sciroppo di canna da zucchero e
>> l’orzata di sesamo. La preparazione di questo dolce, rigorosamente non
>> replicato, richiede alcune ore).
>>
>> “Ma certo che lo sono! Mia nipote si è diplomata tra le prime del suo
>> corso ed è un Tenente della flotta stellare!”
>>
>> “Un Tenente jr” corresse Luna continuando a mangiare.
>>
>> “è uguale… allora… non mi hai risposto… perché sei qui?”
>>
>> “non lo so… so che dovevo venire a trovarti… nonna…”
>>
>> “Dimmi cara”
>>
>> “Non so cosa fare… ho l’opportunità di fare il lavoro che ho sempre
>> voluto fare, almeno fino all’anno scorso, e allo stesso tempo di poter
>> frequentare una ragazza speciale…”
>>
>> “Una ragazza?! E chi sarebbe?” interruppe Marysol
>>
>> “Si chiama Senal, è bellissima e fa la cuoca”
>>
>> “Sposala! Guarda che sto diventando vecchia e la casata di Klaa reclama
>> nipotini”
>>
>> “Nonna ti prego! Ascoltami… per quanto questa prospettiva di vita sia
>> fantastica, sento che qualcosa non va e che il mio futuro è lassù” disse
>> indicando il cielo “L’Ammiraglio Lennox mi ha proposto di diventare il
>> timoniere di una nuova nave, una nuova Hope… con l’equipaggio della
>> vecchia…”
>>
>> “Come tuo nonno, come tua mamma… avete l’avventura nel sangue. Se sei qui
>> è perché vuoi partire e allora vai e se questa ragazza è davvero speciale
>> ti aspetterà…o forse no, ma il rischio è quello che ci permette di
>> assaporare ogni cosa con più intensità, di vivere la vita al 110%. È quello
>> che mi ha conquistata di tuo nonno e a me ha portato bene. È quello che ha
>> seguito tua mamma e a lei sfortunatamente no… ma se si fosse accontentata,
>> se non avesse seguito il suo cuore e fatto quello che realmente voleva,
>> allora avrebbe solo sprecato la sua vita. Vai, io e tuo nonno saremo sempre
>> vicini a te. E ora vai a dormire che sembri stanca. Ci penso io a
>> svegliarti”
>>
>>
>>
>> *Terra - Accademia Flotta Stellare - Ufficio Ammiraglio Evelin Lennox*
>>
>> *20 Novembre 2395 - Ore 16:00*
>>
>>
>>
>> =^=Il Tenente JG Jones è arrivata Ammiraglio... =^=
>>
>> =^=La faccia entrare =^=
>>
>> **in perfetto orario… questa ragazza è universalmente conosciuta come una
>> casinista, ma è tra le poche persone al mondo che può andare d’accordo sia
>> con Bueller che con Xyr… chissà**
>>
>> Tolta la divisa perfettamente stirata e immacolata, ogni altro
>> particolare del giovane tenente, tra cui i capelli ribelli e spettinati,
>> dava l’impressione che avesse fatto una corsa sul filo del rasoio per
>> essere lì puntuale.
>>
>> “Prego Tenente, si accomodi”
>>
>> "Grazie, Ammiraglio... " disse Luna sedendosi e riprendendo fiato
>>
>> "Vuole un bicchiere d'acqua?"
>>
>> "Grazie, signore… frizzante se possibile”
>>
>> L’ammiraglio si alzò e andò verso il replicatore
>>
>> “Acqua fredda frizzante… allora Tenente ha preso una decisione?” disse
>> passando il bicchiere a Luna che lo bevve d’un sorso. Poggiò il bicchiere
>>
>> “Ho saputo che ci sarebbe una posizione come pilota di collaudo per la
>> classe Interceptor”
>>
>> “Il Comandante Marcus ha la lingua troppo lunga, ma è vero.
>> Quell’incarico sembra fatto apposta per lei… quindi immagino che intenda
>> rifiutare la proposta”
>>
>> “No… si sbaglia. Accetto” disse passando il padd di incarico controfirmato
>>
>> “E quell’altro padd?” disse Evelin indicando il padd che era rimasto in
>> mano a Luna
>>
>> “ehm… delle piccole richieste”
>>
>> “mi sembra giusto, mi faccia vedere” l’Ammiraglio prese il padd e
>> cominciò a leggerlo “… mmm beh certamente potrà portare il suo B’rel, non
>> ho alcuna intenzione di passare la prossima settimana a sentire le proteste
>> di suo nonno…ah! non posso far imbarcare un prototipo della Flotta, non può
>> mettere i piedi in scarpe diverse, ma posso farle avere gli schemi e il
>> programma di simulazione olografica delle Interceptor, se nel suo tempo
>> libero ha voglia di dedicarsi a tale progetto…” Evelin appoggiò il padd
>> sulla scrivania e guardò la giovane divertita “Tenente…gli Ufficiali
>> superiori non condividono l’alloggio e non posso metterla nella stessa
>> stanza del consigliere Caytlin”
>>
>> “Ci ho provato…”
>>
>> “Buona fortuna tenente… ah e veda di non riportarmi la Hope nelle
>> condizioni della sua predecessora. Può andare”
>>
>> =========================
>> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
>> Flight Control Office (CONN)
>> USS Hope - NCC-25122-A
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>> "Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
>> centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
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