[Stml17] "[08.06] La fuga"

Massimo Gallo keranydd a gmail.com
Mar 3 Ott 2017 10:21:52 CEST


È sempre un piacere leggere questi pezzi.
Brava.

Il 03 ott 2017 09:27, "Silvia Brunati" <sbrunati a gmail.com> ha scritto:

> Bello! Complimenti :)
>
> Per quel che riguarda le date, si mi sono sbagliata io direi.
>
> Silvia
>
> ------------------------------------------------------------
> ------------------------------------------------------------
> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
> ------------------------------------------------------------
> ------------------------------------------------------------
>
> Il giorno 3 ottobre 2017 00:12, Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> Buonasera,
>>
>>
>> ho realmente temuto di dovervi far attendere un altro giorno il mio brano
>> ma alla fine sono riuscita a tornare a casa (stasera il traffico era
>> tremendo).
>>
>>
>> Piccola premessa al brano, credo che vi sia un errore nell'ordine delle
>> date (almeno penso). Mi spiego meglio: quando ho iniziato a scrivere il
>> brano ho notato che dall'originaria data del mio primo pezzo (verso la fine
>> di luglio) siamo passati a fine agosto, mi sembrava parecchio tempo quindi
>> ho ricontrollato i vari brani e ho notato che sul brano di Silvia Br. si
>> passa dal 29/07 al 31 agosto, potrei sbagliarmi ma tempo che in realtà lì
>> non si volesse avanzare di un mese ma di un paio di giorni (e quindi la
>> data giusta sarebbe stata il 31/07). Dato che si tratta di una supposizione
>> io stessa ho fatto tutto il brano con le date di agosto, anche se tempo che
>> sia il mio brano che quello di Vanessa dovrebbe essere avvenuto a luglio,
>> almeno penso.
>>
>>
>> Comunque buona lettura ^_^ spero vi piaccia
>>
>>
>> *****************************************
>>
>> Brano: 08.06
>>
>> Titolo: La fuga
>>
>> Autore: Ten. Cmd. Rest figlio di Retok (Ilenia)
>>
>> *****************************************
>>
>>
>>
>>
>> Nuwe Berria -  Esi Bhe Della Hospital
>>
>> D.T. 31/08/2396 - Ore 17:45
>>
>> Il desiderio di fermarsi e leggere quei dati sarebbe stato molto forte
>> per Bueller, c’era una voce dentro di lui che lo spingeva a cercare una
>> spiegazione a tutte le stranezze che stavano capitando, ma dall’altro lato
>> non voleva rischiare un altro scontro armato. Basta dal canto suo non aveva
>> assolutamente alcun dubbio su ciò che era necessario fare, doveva portare
>> Melanne al sicuro, era troppo debole per poter camminare ed un ulteriore
>> scontro a fuoco l’avrebbe vista sicuramente in pericolo: si mosse con
>> sicurezza verso la dottoressa sollevandola di peso.
>>
>> “Dobbiamo assolutamente andarcene.. ed in fretta, non possiamo rischiare
>> di farci trovare qui”
>>
>> Di fronte alla possibilità di scappare Rodriguez e Caytlin si mostrarono
>> fin da subito d’accordo, portandosi verso la porta che dava nel corridoio
>> e, sporgendo di poco la testa, osservarono con circospezione l’area “Via
>> libera.. possiamo andare!”
>>
>> Di diverso avviso era Luna, che imbracciate le armi di una delle due
>> guardie ringhiò in direzione di Basta “Io non intendo scappare di fronte ad
>> una battaglia!”
>>
>> “Non essere sciocca” la voce di Caytlin era piuttosto indispettita “Qui
>> se rimani non avrai alcuna possibilità per sopravvivere!”
>>
>> “Oggi è un buon giorno per morire” la frase uscì spontaneamente dalle
>> labbra di Luna, e benché nessuno di essi avesse memoria di conoscersi da
>> lungo tempo, tutti sentirono che quella risposta era assolutamente normale,
>> non si sarebbero potuti aspettare nulla di diverso.
>>
>> Rest, senza scomporsi, prese le armi della seconda guardia, ascoltando i
>> vari discorsi per poi alzare lo sguardo su Xyr e Bueller “Il tenente Basta
>> ha ragione, non solo è un’ottima scelta per preservare il nostro già esiguo
>> gruppo, ma la scelta tattica migliore è proprio quella di riorganizzarci in
>> un posto più sicuro di questo, siamo troppo vicini al complesso armato”
>>
>> Tutti i presenti si voltarono verso Rest stupiti, non capivano il perchè
>> ma sentivano che vedere quel giovane dalle orecchie a punta dar ragione al
>> giovane tenebroso Basta fosse uno spettacolo più unico che raro.
>>
>> Luna osservò Rest digrignando i denti “È tu credi davvero che le tue
>> parole mi faranno scappare di fronte al nemico? Io voglio combattere!”
>>
>> Rest si voltò con espressione neutra verso Luna “Noi combatteremo, ma il
>> terreno di scontro lo sceglieremo noi.. non loro”
>>
>> Bueller annuì rapidamente “Sono tutte bellissime parole, ma esattamente
>> come ce ne dovremmo andare?” indicò con rapidità il corridoio “Pensate di
>> attraversare l’ospedale senza che nessuno ci ponga delle domande?”
>>
>> Rodriguez si avvicinò ai vari scatoloni sollevando dei camici da medico e
>> sorridendo apertamente “Magari un medico che gira per l’ospedale attirerà
>> meno l’attenzione”
>>
>> Xyr sbuffò osservando i camici “Si tratta di un piano estemporaneo che
>> non offre alcuna certezza”
>>
>> Paulo si voltò verso la giovane andoriana “La certezza è data dal fatto
>> che se restiamo qui o finiamo in cella o crivellati di colpi, ed io..
>> francamente.. fra una possibile fuga ed una certa cattura, preferisco
>> rischiare e sperare in bene”
>>
>> Rest si avvicinò ad uno dei camici indossandolo “Ritengo che la soluzione
>> prospettata sia idonea ad essere tentata”
>>
>> Bueller osservò Rest per un attimo “È la percentuale di successo? ..ho la
>> strana sensazione che manchi il calcolo di quante possibilità di riuscita
>> vi siano..”
>>
>> “No signore, ma ho potuto appurare che gli umanoidi tendono a sentirsi
>> sollevati solo qualora la percentuale superi almeno l’80%, ma di fronte ad
>> una percentuale estremamente  bassa tendete a soffrire di una sorta di
>> sindrome depressiva che rallenta i vostri riflessi di circa il 27%, sarebbe
>> quindi preferibile che in questo caso non vi siano dati tutti i dati
>> richiesti”
>>
>> Bueller rimase per quasi tutto il discorso di Rest ad osservarlo con le
>> labbra leggermente aperte ed un’espressione perplessa in volto “Se lo lasci
>> dire.. come solleva lei l’animo del prossimo non lo fa nessuno” fece una
>> pausa indossando a sua volta il camice “Direi che è ora di andare..”
>>
>> Il gruppo approfittò del corridoio libero da impedimenti fino a tornare
>> nel grande androne che portava sino all’entrata del pronto soccorso per poi
>> imboccare l’uscita dell’ospedale. Ogni membro della squadra sentiva
>> l’adrenalina aumentargli il battito cardiaco, acutizzando ogni loro singolo
>> senso: sapevano che la loro fuga era in pericolo, bastava che qualcuno li
>> fermasse e per loro sarebbe potuta essere la fine. Basta stringeva a sé il
>> corpo di Melanne che, nel mentre, sembrava riprendere a poco a poco i
>> sensi, segno che le cure di Caytlin e Rest stavano funzionando.
>>
>> “Dottore! Dottore aspetti!” quella voce femminile e quella mano che
>> andava a toccare la spalla di Basta fece paralizzare tutto il gruppo “Le
>> faccio portare una sedia a rotelle, sarà più semplice portare la nostra
>> collega in pronto soccorso” l’infermiera si allungò verso la Graahn
>> volendone controllare i riflessi pupillari ma non fece in tempo che Paulo
>> l’afferrò per il braccio con espressione da cospiratore
>>
>> “Shhh.. Non urli, non dobbiamo assolutamente attirare l’attenzione” Paulo
>> si osservò per un attimo attorno “Dobbiamo portare via questa inetta di
>> infermiera prima che venga vista dalla capo reparto… per fortuna non ha
>> nulla, una bella dormita e domani starà benissimo” osservò con sguardo
>> fintamente schifato Melanne per poi sospirare “Ma dimmi te se una deve
>> avere la brillante idea di prendersi un tranquillante durante il lavoro per
>> rilassarsi e finire semi addormentata in tale maniera, meglio che la
>> portiamo a casa”
>>
>> “Ma assolutamente no, è giusto che si sappia quello che ha fatto, una
>> simile infermiera non deve lavorare qui”
>>
>> Paulo osservò per un attimo l’infermiera “Sa che le dico? Io la stimo… la
>> capo reparto ha già deciso che se troverà un’altra infermiera a far uso dei
>> farmaci dell’ospedale cancellerà tutte le libere uscite del personale sino
>> a fine anno ma lei, giustamente, preferisce rinunciare alle ferie pur che
>> sia fatto ciò che è giusto” mosse le mani verso Basta “Forza.. portiamola
>> al pronto soccorso”
>>
>> Il gruppo parve sorpreso, ma fino un certo punto, dalle ottime capacità
>> recitative di Rodriguez, tanto che Basta si voltò fingendo di fare un passo
>> verso le porte del reparto di pronto soccorso; nel mentre la giovane
>> infermiera iniziò a sudare freddo.
>>
>> “Mi assicurate che con una dormita tornerà a stare bene?”
>>
>> “Perfettamente.. le basterebbe solo una dormitina, ed onestamente non
>> vorrei perdere le vacanze” la voce di Caytlin, unita a quel suo sguardo
>> così seducente fece arrossire l’infermiera “Prometto che la richiamerò io
>> appena si sveglierà, sono certa che non lo farà mai più…”
>>
>> L’infermiera si ritrovò a fissare le labbra della risiana con il forte
>> desiderio di baciarle, poi scosse un attimo il capo “Andate allora..
>> sbrigatevi..”
>>
>> Paulo osservò l’infermiera con sguardo comprensivo “Sicura? Non vorremmo
>> mai turbare la sua coscienza costringendola a fare qualcosa che la possa
>> turbare..”
>>
>> L’infermiera annuì “Si si..  sicurissima” quindi rientrò al pronto
>> soccorso mentre Rodriguez tirò un sospiro di sollievo “Andata”
>>
>> Xyr osservò per un attimo il giovane con espressione severa “Sembra
>> davvero esperto nel mentire..”
>>
>> “Chi? Io?” Rodriguez si indicò il volto con l’indice per poi scuotere il
>> capo “Ma va.. sono un agnellino, candido come la neve! Praticamente un
>> angioletto.. ma adesso è meglio andare!”
>>
>> Il gruppo seguì Bueller fino al parcheggio dell’ospedale per poi fermarsi
>> per qualche istante, si trovavano in una città e non avevano la più pallida
>> idea di come andarsene da lì. Usare le auto di Bueller o Xyr sarebbe stata
>> una strada facile ma troppo rischiosa, del resto quelle auto erano a loro
>> nome e se qualcuno li avesse cercati sicuramente sarebbe partito proprio
>> dalla ricerca delle loro autovetture, ma d’altra parte l’idea di
>> allontanarsi a piedi era da escludere: erano ricercati, con degli uomini
>> alle calcagna, dovevano allontanarsi in fretta.
>>
>> “È adesso che si fa?” la domanda di Basta era ciò che ciascuno di loro
>> stava pensando ma non voleva esprimere a parole
>>
>> “Necessitiamo di un veicolo” Rest si osservò attorno “Un veicolo che non
>> sia riconducibile a voi e…” non fece neppure in tempo a finire la frase che
>> Paulo era riuscito a forzare un veicolo, disattivare l’antifurto e metterlo
>> in moto “..si, quel veicolo può fare al nostro caso”
>>
>> Bueller osservò l’operato di Rodriguez ridacchiando “Alla faccia
>> dell’angioletto..”
>>
>>
>>
>>
>> USS Hope -  Infermeria
>>
>> D.T. 31/08/2396 - contemporaneamente
>>
>> Strauss era inquieto, nella sua vita aveva fiutato decine e decine di
>> cospirazioni che in cuor suo continua a ritenere reali ma di cui non aveva
>> mai trovato uno straccio di prova. Era la prima volta che una propria
>> sensazione gli faceva sbattere il muso contro una realtà piuttosto
>> inquietante: quelli non sono i giovani ufficiali che gli erano stati
>> assegnati per portare avanti il progetto Hope. Credeva nelle capacità dei
>> propri uomini, ma il fatto che fossero così giovani ed ancora inesperti,
>> nelle mani di qualcuno che evidentemente era riuscito a mettere in moto un
>> sistema criminoso abbastanza buono da giungere a creare delle copie quasi
>> perfette di quei giovani, lo turbava molto. A ciò si aggiungeva il fatto
>> che si era iniziato ad affezionare ad ognuno di loro e l’idea che forse
>> avrebbero potuto già essere passati a miglior vita lo faceva infuriare:
>> avrebbe potuto fare qualcosa di diverso? Avrebbe potuto accorgersene prima?
>>
>> Il flusso dei suoi pensieri lo portò ad entrare in infermeria, ad
>> osservare le copie dei suoi ragazzi che dormivano ancora con una leggera
>> bavetta biancastra ai lati delle labbra. Il dottor Eriksen era impegnato
>> nello svolgere alcune analisi ma scattò sull'attenti all’arrivo  del
>> Capitano.
>>
>> “Comodo, ha scoperto qualcosa di importante?”
>>
>> “Signore, non so se quanto scoperto possa essere importante ma.. ritengo
>> che questa serie di copie siano state create in tempi relativamente recenti
>> ma prima dello sbarco dei nostri uomini su quel pianeta”
>>
>> “Cosa intende dire?”
>>
>> “La creazione di questi cloni è avvenuta all’incirca fra i cinque ed i
>> sei mesi fa..”
>>
>> Strauss strinse la mascella “Avevano già scelto il loro obiettivo è noi
>> ci siamo finiti in trappola come mosche sul miele, maledizione!” lo sguardo
>> sorridente dell’uomo aveva lasciato spazio ad un'espressione seria e
>> determinata che mise sul chi vive Eriksen
>>
>> “No signore, è strano ma ritengo che non sia così..” Eriksen fece un
>> colpetto di tosse “Credo che siano riusciti a ricreare delle sorta di gusci
>> vuoti.. in cui il dna viene inserito solo in seguito, realizzando una copia
>> non del tutto perfetta, ma abbastanza buona per poterli rendere credibili”
>>
>> “Ma come diavolo sarebbe possibile?” la voce di Strauss era sorpresa
>>
>> Eriksen scosse il capo “Non glielo so dire con precisione ma ritengo che
>> abbiano sviluppato un sistema di creazione di esseri biologici attraverso
>> un’evoluzione dei naniti borg.. mi rendo conto che la mia spiegazione non è
>> abbastanza accurata, ma le analisi sono ancora in corso.. le posso dire che
>> ho rilevato tracce di naniti all’interno delle ossa lunghe del corpo di
>> tutti i.. finti ufficiali”
>>
>> “Voglio interrogarli il prima possibile” la voce di Strauss era forte ed
>> autoritaria “Si dovrebbero risvegliare fra tre ore, giusto?”
>>
>> “Si signore, ma…” Eriksen appariva dubbioso sulla possibilità di
>> continuare o meno ad esprimere il proprio pensiero “C’è la possibilità che
>> tali copie siano state impostate per credere realmente di essere le persone
>> che hanno sostituito.. potrebbero non sapere assolutamente nulla della
>> reale situazione in cui ci troviamo”
>>
>> Strauss annuì “Lo so, ma vale la pena tentare..”
>>
>> =^= Plancia a Capitano Strauss: Signore, una chiamata dal Comando di
>> Flotta, massimo seclar =^=
>>
>> Strauss sospirò sfiorando il comunicatore “Me lo aspettavo, la inoltri
>> nell’ufficio del Capitano” quindi si voltò verso Eriksen “Prosegua i suoi
>> studi e mi chiami appena saranno svegli” detto questo uscì a passo rapido.
>>
>>
>>
>>
>> USS Hope -  Ufficio del Capitano
>>
>> D.T. 31/08/2396 - Ore 17:59
>>
>> Strauss si accomodò con espressione tesa alla scrivania per poi attivare
>> il terminale con una certa fretta, osservando lo sguardo teso e preoccupato
>> dell’Ammiraglio Lennox.
>>
>> “Ammiraglio, la situazione è seria.. stiamo viaggiando al massimo della
>> velocità ma nonostante tutto raggiungeremo il pianeta fra sei ore, temo che
>> i nostri ufficiali possano essere in pericolo”
>>
>> Lennox annuì brevemente dallo schermo =^= Lo temo anche io.. ma la
>> situazione è nettamente peggiore di quanto lei possa immaginare =^=
>>
>> Strauss sospirò per poi digrignare quasi i denti “Non me lo dire, non
>> siamo la prima nave?” scosse il capo “È da quando abbiamo appurato che i
>> nostri uomini sono stati sostituiti da dei sosia che continuo a ritenere
>> che tutto ciò possa far parte di un complotto di più alta scala..”
>>
>> L’ammiraglio Lennox manteneva sempre lo stesso sguardo teso =^=
>> Solitamente ti direi di smettere di vedere complotti ovunque ma.. sarò
>> onesta, al momento abbiamo scoperto dei sosia su altre due navi federali,
>> la USS Sabina e la USS Etnea. Entrambe le navi si erano fermate su quel
>> pianeta, alcuni membri dell’equipaggio erano scesi e risaliti.. nessuno si
>> era accorto dello scambio. Solo tu sei riuscito a capirlo =^=
>>
>> Strauss scosse il capo furioso “Avrei dovuto capirlo prima, vedere Xyr
>> fare i complimenti per l’ottimo lavoro a Ferris doveva per forza farmi
>> scattare prima, è solo che…”
>>
>> =^= Volevi essere certo di quanto avevi percepito, hai fatto ciò che era
>> più corretto fare, non fartene una colpa =^=
>>
>> “Avrei dovuto fare di più” Strauss corrugò la fronte per poi tornare a
>> fissare lo schermo “Avete interrogato i sosia?”
>>
>> L’ammiraglio Lennox annuì =^= Ovviamente, ma è stato del tutto inutile,
>> loro sono assolutamente certi di essere gli originali, sono sinceri quando
>> affermano la loro identità e non hanno nessuna idea di scambi di persona =^=
>>
>> Strauss sferrò un pugno al bracciolo della poltrona “Quindi interrogare i
>> belli addormentati in infermeria sarà del tutto inutile”
>>
>> =^= Vale la pena provare, ma se fossi in te non mi aspetterei grandi
>> risultati. La USS Sabina e la USS Etnea stanno tornando a loro volta verso
>> il sistema stellare ma sono decisamente più distanti rispetto a voi, vi
>> raggiungeranno con qualche ora di ritardo. Ti aggiornerò il prima possibile
>> =^= l’ammiraglio fece una pausa osservando avanti a sé =^= Li ritroveremo,
>> abbi fede =^= quindi chiuse la comunicazione.
>>
>> Strauss rimase qualche istante ad osservare il terminale per poi alzarsi
>> andando al finestrone “Stiamo arrivando ragazzi, tenete duro.. Credo in
>> voi..” mormorò fra sè e sè fissando le stelle.
>>
>>
>>
>>
>> Nuwe Berria -  abitacolo dell’auto rubata
>>
>> D.T. 31/08/2396 - Ore 18:38
>>
>> Paulo stava pilotando quel povero veicolo su stradicciole di periferia,
>> strette e piuttosto malmesse, ma nessuno si stava lamentando del viaggio
>> poco confortevole. Nel mentre le condizioni di Melanne miglioravano con una
>> tale rapidità da poter sembrare quasi una sorta di miracolo. Tutti erano in
>> silenzio, non sapevano esattamente dove andare ma tutti loro erano giunti
>> alla medesima conclusione: la città era troppo pericolosa, la soluzione era
>> senz’altro uscire dal centro e dirigersi verso un’area scarsamente popolata
>> o, ancor meglio, sulle montagne a nord ovest. Bueller sembrava curioso, i
>> nuovi giunti sentiva di conoscerli, sentiva che non erano perfetti
>> estranei, eppure non aveva in mente il momento in cui li avesse conosciuti.
>>
>> Basta, ora che Melanne si era ripresa, era decisamente più rilassato,
>> tanto da dedicare qualche minuto a studiare Tucci: erano diventati grandi
>> amici sulla nave, abbastanza perchè Lon ne comprendesse piuttosto bene sia
>> i suoi problemi di socializzazione sia quella piccola vena di pazzia che lo
>> portavano ad estraniarsi dal resto del mondo quando iniziava a cercare di
>> risolvere qualche problema. In quel momento, tanto per cambiare, lo
>> scienziato era completamente silenzioso, concentrato in qualche meditazione
>> che evidentemente lo stava impegnando più del solito.
>>
>> “Ehi, sei ancora fra noi?” Lon cercò di riportare l’amico alla realtà ma
>> il semplice parlare non servì a nulla
>>
>> Doohan scrollò leggermente le spalle “Non so dirle perchè ma è come se
>> sapessi che tutto questo è assolutamente normale” cennò con il capo verso
>> Tucci e sorrise “Lui è fatto semplicemente così, gli piace ragionare
>> standosene nel suo mondo”
>>
>> Lon annui a Doohan “Si, lo so” quindi allungò una mano a toccargli la
>> spalla  lo scienziato quasi sussultò “Va tutto bene?”
>>
>> “Cosa? ..ah, si si. Stavo solo riflettendo su quell’insieme di
>> coincidenze che ci hanno portato ad essere qui, su questo veicolo.. sento
>> che il mio essere in questo gruppo è normale, anzi.. mi sento quasi a casa,
>> ma in verità non ho pienamente idea di chi voi siate.. conosco alcuni di
>> voi da ben poco tempo ed altri li ho visti solo poche ore fa.. eppure la
>> mia mente continua a dirmi che voi siete qualcosa di più che semplici
>> estranei..”
>>
>> “In effetti delle presentazioni sarebbero d’obbligo” la voce di Paulo era
>> concentrata, mentre controllava la strada e nel frattempo era alle prese
>> con il sistema di telecomunicazione installato nel veicolo “Ammetto che non
>> mi dispiacerebbe sapere chi ho il piacere di scarrozzare fuori città”
>>
>> Lon e Rest si guardarono per un attimo negli occhi, entrambi avevano
>> avuto il dubbio che la riprogrammazione avesse attecchito sui propri
>> compagni, ma ora dovevano accettare il fatto che i loro dubbi fossero
>> divenuti realtà.
>>
>> Bueller osservò Xyr “Ferris Bueller.. io e la mia collega, Xyr, siamo
>> dirigenti della Spolecnost Company, non credo che vi sia molto da dire sul
>> nostro lavoro” quindi cennò con il capo verso Doohan “Lui è James Doohan,
>> un ingegnere civile..” quindi fece un sorriso osservando Tucci “Mentre
>> lui è Edison Tucci, un astronomo.. ed infine..” indicò la Graahn “La
>> signorina Melanne Graahn e la dot... ehm, un’infermiera che abbiamo
>> incontrato all’ospedale”
>>
>> Caytlin osservò il gruppo “Oh, io sono Caytlin e sono una semplice
>> insegnante d’asilo..”
>>
>> Rodriguez era ancora intento ad armeggiare con le manopole “Paulo
>> Rodriguez un onesto mercante”
>>
>> “Se voi siete un insegnante d’asilo ed un onesto mercante io sono
>> l’imperatrice del pianeta” Luna osservò i due con un ghigno sul volto di
>> collera, segno che l’essere stata imbrogliata dai due ancora le desse
>> parecchio fastidio “Siete due truffatori, avete fatto di tutto per
>> raggiungere i corridoi sotterranei di quell’ospedale, e cosa avete
>> ottenuto?” scosse il capo per poi presentarsi a sua volta “Catalunya Jones,
>> futura top gun.. o meglio, sarei stata una futura top gun se non mi fosse
>> stato rubato il badge e non fossi fuggita con una manica di ricercati”
>>
>> “A questo punto credo che ognuno di noi si possa anche scordare le vite
>> che hanno avuto sino ad ora” concluse Xyr tornando a guardare fuori dal
>> finestrino
>>
>> Lon e Rest tornarono a guardarsi prima che quest’ultimo prendesse la
>> parola “Interessante..”
>>
>> “Che cosa di tutto questo dovrebbe essere interessante?” chiese Caytlin
>>
>> “La riprogrammazione..” intervenne Basta “Vi hanno dato una nuova
>> identità ma sulla base delle conoscenze che avete appreso nella vostra vita
>> reale”
>>
>> “Non credo di seguirti..” intervenne Bueller voltandosi verso Basta “La
>> riprogrammazione?”
>>
>> “E’ una lunga.. lunghissima storia” rispose pacato Lon osservando ognuno
>> dei presenti
>>
>> “Ah, se è per questo non si preoccupi, abbiamo tutto il tempo che vuole..
>> se non ci catturano prima” rispose Bueller mettendosi comodo ed attendendo
>> che il suo ufficiale alla sicurezza iniziasse a parlare.
>>
>>
>>
>>
>> Nuwe Berria - Sala controllo b12
>>
>> D.T. 31/08/2396 - contemporaneamente
>>
>> Un addetto dal camice bianco teneva gli occhi incollati al monitor che
>> inquadrava le registrazioni delle telecamere di sicurezza poste
>> all’ingresso principale dell’ospedale “Sono usciti in questo momento.” il
>> giovane si voltò ad osservare il responsabile del progetto “Indossavano dei
>> camici, per questo non hanno dato troppo nell’occhio”
>> Il responsabile si alzò dalla poltrona arrivando dietro le spalle
>> dell’addetto “E poi che fine hanno fatto?”
>> L’addetto scosse la testa “Hanno rubato un’auto nel parcheggio e se ne
>> sono andati, tuttavia all’esterno del perimetro dell’ospedale non abbiamo
>> telecamere, ed inoltre sono stati così dannatamente furbi da non usare le
>> auto che noi gli avevamo dato.. avremmo potuto sfruttare i localizzatori
>> che avevamo messo sui veicoli di Bueller e Xyr ed invece..” lasciò cadere
>> il discorso e poi osservò il superiore “Dobbiamo ipotizzare che non siano
>> più sotto il nostro controllo”
>>
>> Il responsabile scosse la testa osservando le schede della squadra
>> dell’equipaggio della USS Hope “L’esperimento 03 è fallito. Attivate la
>> procedura di eliminazione..” andando poi a sedersi sulla poltroncina
>> “Dovremo ricominciare da capo! Informate del problema la squadra di
>> localizzazione dei bersagli, ditegli che ci occorre altro materiale per i
>> nostri esperimenti..”
>>
>>
>>
>>
>> Nuwe Berria -  abitacolo dell’auto rubata
>>
>> D.T. 31/08/2396 - Ore 21:38
>>
>> Il fruscio del sistema di telecomunicazione presente nel veicolo venne
>> presto sostituito dalla voce forse un po’ gracidante di una donna intenta a
>> condurre un piccolo notiziario locale.
>>
>> =^= Ancora alta l’allerta per i pericolosi criminali evasi oggi
>> pomeriggio da un’area di massima sicurezza dell’ospedale Esi Bhe Della
>> Hospital. Alcune informazioni farebbero credere che una serie di detenuti,
>> fingendo un malore, abbiano approfittato del ricovero in ospedale per darsi
>> alla fuga su di un’auto rubata. La polizia invita tutta la popolazione che
>> dovesse vedere un veicolo della Maarleen Company con codice identificativo
>> WM5R66 di  informare immediatamente il più vicino distretto di polizia
>> della zona.. ed ora, le notizie sportive.. =^= la voce proseguì a parlare
>> ma nell’abitacolo nessuno le prestava più alcuna attenzione
>>
>> “Non abbiamo altra scelta, dobbiamo assolutamente sbarazzarci di questo
>> veicolo” Paulo fu il primo a parlare, gli altri si limitarono semplicemente
>> ad annuire “Appena sarete scesi nasconderò al meglio delle mie possibilità
>> il veicolo in mezzo a quel boschetto, ma prima o poi lo localizzeranno”
>>
>> “Per allora spero che saremo già lontani” proruppe Bueller scendendo
>> insieme agli altri prima di osservarsi attorno “Siamo in un’area poco
>> abitata, a ridosso delle montagne, probabilmente queste strade non sono
>> molto battute”
>>
>> “Si tratta probabilmente della via di fuga più ovvia” intervenne Xyr
>> “Quasi certamente ci cercheranno anche qui, anzi.. probabilmente
>> inizieranno proprio dalle stradicciole che portano all’esterno del centro
>> città”
>>
>> Bueller sospirò annuendo a Xyr, del resto sapeva che quell’andoriana
>> aveva perfettamente ragione, ma nonostante tutto la sua mente cercava di
>> trovare una soluzione “Sono solo un dirigente di azienda.. non ho mai
>> studiato una fuga rocambolesca dalla polizia! Infondo io faccio solo un
>> lavoro di ufficio!”
>>
>> La squadra si ritrovò improvvisamente allo sbando, dentro di loro
>> sentivano l’impulso che dovevano fare qualcosa, qualcosa che un tempo
>> avrebbero saputo fare ma che ora, quasi inspiegabilmente, non riuscivano a
>> ricordare.
>>
>> “Magari nell’auto c’è qualcosa che potrebbe esserci utile?” propose senza
>> grande convinzione Doohan osservando il gruppo
>>
>> “Buona idea..” rispose immediatamente Caytlin “Direi che dovremmo
>> temporaneamente dividerci, io ed il signor Doohan potremmo raggiungere
>> Paulo e recuperare quanto ci potrebbe essere utile per questa fuga”
>>
>> “Si, sono d’accordo.. ma dovremmo anche cercare di capire in che
>> direzione ci conviene muoverci, si sta facendo buio in fretta, presto non
>> saremo più in grado di spostarci e avremo bisogno di un riparo” la voce di
>> Xyr era un po’ tesa
>>
>> “All’incirca un chilometro fa, guardando fuori dal finestrino ho visto
>> una cascina semidiroccata, potrebbe fare al caso nostro” Graahn intervenne
>> osservando il gruppo “Almeno per la notte, e poi alle prime luci dell’alba
>> potremmo riprendere a muoverci”
>>
>> Basta annuì alle parole di Melanne “Si, è una buona soluzione, ma credo
>> sia il caso che qualcuno vada in avanscoperta per non rischiare sorprese.
>> Vado io.” Lon portò lo sguardo su Rest che si limitò ad annuire, quindi si
>> mise in viaggio seguito ad una certa distanza da Xyr, la dottoressa Graahn,
>> il signor Tucci e Luna. Viceversa Caytlin e Doohan si diressero nella
>> direzione opposta per raggiungere il luogo in cui Rodriguez era intento a
>> nascondere, per quello che poteva, la vettura utilizzata per la fuga.
>>
>> Bueller non si era mosso, aveva incrociato le braccia al petto e stava
>> studiando Rest, non sapeva bene neppure lui da dove gli venisse tanta
>> sicurezza, ma sapeva che quel vulcaniano voleva parlare con lui “Avanti,
>> sputa il rospo”
>>
>> Rest arcuò il sopracciglio alle parole del Capitano per poi rispondere
>> con il suo tono calmo  del tutto distaccato “Le garantisco di non ospitare
>> alcun anfibio nella mia bocca, mi è del tutto impossibile adempiere ad un
>> simile ordine”
>>
>> Bueller sospirò “Ovviamente..” fece una pausa “Voleva parlarmi, l’ho
>> percepito, che cosa vuole da me?”
>>
>> “Necessitiamo del nostro Capitano, abbiamo bisogno di una guida che
>> sappia unire il gruppo e dettare le direttive. Il Comando di Flotta ha
>> ritenuto lei la persona in grado di adempiere a tale compito, quindi
>> abbiamo bisogno che lei torni in sé” Rest aveva sempre il suo tono del
>> tutto impersonale “La percentuale di probabilità di riuscire a fuggire da
>> questa situazione si ferma intorno al 6,34%, mentre le possibilità di
>> riuscire a celare la nostra presenza quel tanto che basta per essere
>> salvati.. sempre che qualcuno ci stia effettivamente cercando.. salgono ad
>> un 21,45%.. almeno, queste sono le probabilità senza di lei. In questi anni
>> ho capito che lei non segue le vie convenzionali e questo potrebbe portare
>> ad un aumento medio delle nostre probabilità del 14,23%”
>>
>> “Mm.. ma di solito a me piace veramente sentirmi dire tutte queste
>> percentuali?” Bueller lo osservò perplesso
>>
>> “No, nell’89,96% dei casi lei tenta di chiudere il discorso prima che io
>> abbia finito di elencare tutti i miei calcoli statistici”
>>
>> “Mm.. lo presupponevo, e lei che cosa fa?” Bueller continua a guardare il
>> vulcaniano con le braccia incrociate al petto
>>
>> “Esplico il mio lavoro esponendo fino infondo i calcoli statistici
>> effettuati in modo da metterla a conoscenza di quanto da me statisticamente
>> appurato”
>>
>> “Capisco, un modo come un'altro per dire che io la strozzerei un giorno
>> si e un giorno no.. capisco” Bueller scosse il capo “Anche facendo finta di
>> volerle dare ragione, io non ho idea di dove sia il Capitano di cui mi
>> avete raccontato tu ed il tuo amico! Io sono un dirigente, è vero che
>> effettivamente di tanto in tanto ho delle sensazioni strane.. ricordo di
>> volti che non dovrei conoscere.. la storia che mi avete raccontato non mi è
>> sembrata del tutto estranea, ma tutto qui. Io non posso aiutarvi.”
>>
>> “Lei è il nostro Capitano, quelle strane sensazioni di cui parla mi
>> portano a credere con una approssimazione del 97,89% di probabilità che i
>> suoi vecchi ricordi non siano stati cancellati, ma semplicemente repressi,
>> in modo da lasciare lo spazio ai finti ricordi” Rest osservava con
>> espressione neutra Bueller eppure, seppur per un centesimo di secondo,
>> Ferris ebbe la strana sensazione di veder apparire un’emozione sul viso di
>> quel vulcaniano, il dubbio.
>>
>> “E questo dovrebbe aiutarci?” lo incalzò Bueller
>>
>> “Signore, appena terminerà questa missione rassegnerò le mie dimissioni
>> dalla Flotta per quanto le sto per fare ma, arrivati a questo punto credo
>> che l’unica soluzione praticabile sia che io violi la sua intimità” Rest
>> fece alcuni passi verso Bueller “Mi rendo conto che per lei è un’esperienza
>> del tutto nuova, le garantisco che potrebbe percepire un po’ di dolore solo
>> all’inizio ma il tutto non durerà che qualche minuto”
>>
>> Bueller osservò il vulcaniano per qualche secondo inarcando il
>> sopracciglio facendo qualche passo indietro per mantenere la medesima
>> distanza “Ehm..  signor Rest io non so come sia il Bueller che lei ha
>> conosciuto, ma le assicuro che non permetterò a nessun uomo di violare la
>> mia…. intimità” mettendosi sulla difensiva
>>
>>
>> Rest si fermò per un attimo, in realtà anche lui non era così convinto di
>> voler fare ciò che aveva in mente ma nonostante tutto fece uno scatto
>> avanti portando le mani sul volto di Ferris che, improvvisamente, si sentì
>> quasi pietrificato. Rest iniziò a concentrarsi, sapeva che se avesse voluto
>> raggiungere il capitano si sarebbe dovuto spingere molto all’interno della
>> sua psiche, in una connessione tanto profonda che sarebbe riuscito a
>> raggiungere solo con il contatto fisico, d’altro canto sapeva anche che una
>> simile connessione avrebbe non solo permesso a lui di entrare nell’intimo
>> dei pensieri del Capitano ma anche viceversa: quella fusione avrebbe
>> permesso ad entrambi di avere accesso alla coscienza dell’altro, non lo
>> avrebbe potuto evitare, ma era convinto che quella fosse la sua unica
>> strada.
>>
>> “La sua mente è la mia mente.. i suoi pensieri sono i miei pensieri..”
>> Rest dovette faticare un po’ per riuscire ad entrare nella mente del
>> Capitano, ma una volta fuso con lui iniziò a sentirne la presenta “Ora, io
>> e lei torneremo indietro.. da quando l’ho conosciuta”
>>
>> Ferris rimase bloccato per tutto il tempo, nella sua mente immagini di
>> una vita che sentiva solo in parte sua gli scorsero davanti come una sorta
>> di film: si rivide da cadetto, mentre seguiva le lezioni e correva dietro
>> alle giovani studentesse, poi venne la Hope, le responsabilità, i difficili
>> rapporti con alcuni membri dell’equipaggio e poi.. d’un tratto sentì
>> riaffiorare qualcosa dentro la propria mente, i ricordi di un’intera vita
>> si rifecero nitidi e reali. Era il tenente Ferris Bueller, facente funzione
>> di Capitano della USS Hope e doveva salvare i suoi uomini, costi quel che
>> costi. Riaprì gli occhi, Rest si era staccato da lui ed ora si teneva le
>> tempie fortemente affaticato dall’esperienza; lui stesso si sentiva
>> esausto, le gambe gli tremarono ed ebbe la sgradevole sensazione di essere
>> sul punto di cadere a terra.
>> “Capitano?” chiese con un filo di voce Rest
>>
>> “Si, sono io…” rispose con tono affaticato Bueller “Ma in futuro evitiamo
>> tanta intimità.. mi scoppia la testa”
>> I due si sedettero per qualche istante a terra per riprendere le forze,
>> attendendo il ritorno del gruppetto formato da Paulo, Caytlin e James, poi
>> si fecero forza e li seguirono verso il cascinale.
>>
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