[Stml17] [11.03 - È meglio sfogarsi - Ten. Jones della Casata di Klaa]
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mer 14 Nov 2018 23:46:26 CET
Ciao a tutti!
Ecco il mio pezzo, ringrazio in special modo Maddalena per il contributo,
ma anche Silvia e Massimo per il check.
Il titolo è il naturale proseguimento di quello di Ilenia e infatti parte
della narrazione è proprio di seguito a quanto scritto da lei . ...
Spero vi piaccia 😉
Buona lettura
SiBi
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*Brano: 11.03*
*Titolo: ... È meglio sfogarsi*
*Autore: Tenente Jg Catalunya ‘Luna’ Jones della Casata di Klaa (SiBi)*
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*USS Hope – Corridoi*
*20/04/2398, Ore 18:45*
L’umore di Luna era nero assassino. Da quando aveva realizzato che il suo
amato Akesh era irrimediabilmente perduto aveva dormito si e no 3 ore a
notte e muovendosi nelle restanti ore per la nave in cerca di cose da fare
portandosi dietro il suo sguardo feroce. Anche il suo lavoro di timoniere
della nave, la sua unica gioia in quel frangente, era sfortunatamente
rovinato dal tristemente noioso piano di volo della Hope verso la Terra. La
maggior parte delle persone che incontrava si defilava o la depistava sulla
posizione del Tenente Basta... ma quelle erano soprattutto le giovani e
avvenenti marinaie, guardiamarina e tenenti di sezioni che facevano gli
occhi dolci al tenebroso betazoide.
Anche il suo secondo divertimento preferito dopo il volo era in stand-by.
Caytlin faceva letteralmente turni da 24 ore con tutto l’equipaggio
impazzito per quella ridicola storia, persino con Rest. Tutti sembravano
non voler parlare altro di quella faccenda. *Come se ci fosse qualcosa da
dire* sbuffò Luna pensando alla sua situazione. E per lei infatti non c’era
questione. Inutilmente avevano provato a trascinarla in quella discussione,
ma lei era sempre stata refrattaria perché, semplicemente, era l’ultima
delle sue preoccupazioni. Luna era una vera pilota e quando si vive per
l’alta velocità, per l’emozione che si prova a spingere il limite ogni
volta un tantino più in là, relegando nel più remoto anfratto della mente
la paura e cavalcando l’onda di adrenalina quanto più possibile, quasi
nulla ti può angosciare. Quindi cosa poteva dire di un alieno che sì,
l’aveva messa in pericolo, ma che stava facendo il possibile per tenerla in
vita? *Grazie per darmi l’opportunità di un’altra follia…*
Dicono che nell’animo dei piloti esiste un demone che li spinge a cercare
quel brivido che rischia di essere l’ultimo e Luna era tra le migliori
pilote che si fossero mai viste in Accademia, ben prima degli eventi di
quel fatidico giorno, e il suo demone era insaziabile. Nessuno degli
psicologi della Flotta Stellare aveva mai capito questa esigenza del volo e
della velocità e l’avevano etichettata sotto “desiderio di morte”, quando
invece quello che viene cercato non è il rischio in sé e per sé, ma il
desiderio di stare quanto più a lungo sul confine, quanto più vicini al
bordo del precipizio. E sotto sotto questo era quello che veramente non
perdonava a Basta. Non tanto aver sfasciato la sua preziosa navetta, dato
che lei stessa ci era andata vicina più volte e che per quanto affezionata
al regalo del nonno era comunque un bene in qualche misura sostituibile.
Quello che non era sostituibile e che la faceva impazzire di invidia,
rabbia e frustrazione era che Basta aveva rischiato la sua vita per portare
la sua navicella dentro un multiverso e aveva fatto anche ritorno, mentre a
lei questa possibilità non solo non era stata data, ma che molto
probabilmente non avrebbe mai più potuto avere. Dopotutto lei stava
guidando la Hope in una battaglia vittoriosa contro un falco da guerra
romulano, ma sapeva bene che lasciando la sua navetta a Ferris, al di là
delle preoccupazioni per l’equipaggio e tutti i doveri da Capitano, lui
avrebbe anche apprezzato quell’aspetto di avventura e di brivido. Invece
Basta no! Aveva fatto una azione che avrebbe voluto fare lei e non solo
aveva riportato indietro una navetta da buttare, ma non aveva provato il
benché minimo brivido di eccitazione per quello che aveva fatto. E questa
era una cosa che Luna non poteva perdonare o lasciar correre.
Inoltre le altre sue amiche a bordo, oltre a essere sconvolte dalla
presenza dell’alieno, erano sempre impegnate in turni di servizio diversi
dal suo, cosa che dava loro poco tempo da passare insieme. Per un breve
istante aveva anche pensato che fosse stata Xyr, in qualità di Primo
Ufficiale e coordinatore dei turni, ad assegnare quei servizi, quasi per
non farle incontrare le sue amiche di letto, in un piccolo ma significativo
gesto di gelosia nei confronti, ma poi aveva semplicemente archiviato la
questione: la bella andoriana non avrebbe mai fatto nulla di così poco
professionale ed era una mossa fin troppo di calda gelosia da parte di un
ghiacciolino come la Numero Uno. Però… come un tarlo dentro il legno, quel
pensiero ogni tanto tornava a roderla. Quello che era successo dieci giorni
prima quando le aveva dato i fascicoli del divorzio, quel tentativo di
trattenerla mentre andava via e quella tensione di sguardi tra loro
qualcosa doveva pur significare… anche se poi da quel momento non avevano
avuto altre occasioni per parlare al di fuori del lavoro.
Ora come ora il suo rimpianto di non essere riuscita a ‘scaldarla’ come
avrebbe voluto, era sovrastato dal desiderio profondo di trasformare il
Tenente Basta in carne tritata per fragranti tacos.
*USS Hope - Bar di prora*
*20/04/2398, Ore 19:01*
Luna entrò nel bar di prora guardandosi alle spalle, spostando poi
l’attenzione sul bancone dove Ferris sedeva con espressione sconcertata
“Quindi Rest a braccetto con quella sventola vulcaniana non me lo sono
sognata” disse lei andandosi a sedere vicino a lui
“Direi di no… anche se pensavo che fosse questo cocktail che mi ha servito
Strauss a darmi le allucinazioni”
“nessuna allucinazione e pensa che stamattina l’ho trovato da Caytlin…
effetti residui del Pon Farr?” disse lei rubandogli una nocciolina da sotto
il naso
“credo più effetto ‘alieno’… invece tu come te la passi?” disse lui ben
sapendo dell’umore cupo della sua amica
Luna sbuffò sarcasticamente “non mi vedi? Una vera favola. Ho divorziato da
Xyr. Il giorno dopo Basta mi sfascia l’Akesh. Poi mi fate viaggiare per
nove giorni a curvatura 4 – *curvatura 4*, Ferris! Neanche agli albori
della Federazione andavamo così piano! Non pensavo che si potesse ancora
andare così piano…. E tutto l’equipaggio che pensa e parla sempre e solo
dell’alieno. Poi dato che tu hai deciso che l’equipaggio ha bisogno di
sfogarsi, la mia ex ha dato i nuovi turni di accesso ai ponti ologrammi e
dato che io, secondo lei, ne ho meno bisogno, mi sono trovata ad averne
assegnata una misera ora per tutta la settimana… quindi niente simulazioni
adrenaliniche… infine, come se non bastasse, quando sono libera io nessuna
delle mie amiche è libera e Caytlin ha la fila tutto il giorno”
“Ti darei la mia ora di ponte ologrammi, ma Xyr mi ha detto che io non ne
ho bisogno e non me ne ha assegnate… quindi accontentati di quell’ora che
hai e ti direi che ti farebbe bene bere qualcosa” disse lui sorridendo e
sopportando lo sfogo dell’amica
“già… dove è andato Strauss? Quella cosa che stai bevendo sembra buo…” Luna
si girò per cercare il Capitano facente funzioni di barista, ma il suo
sguardo intercettò quello di Basta che stava chiacchierando cupo con Dohaan
e Rodriguez. La mano di Ferris sulla coscia la bloccò dal naturale istinto
di alzarsi.
“piano Luna… fai la brava… non vorrai passare il resto del viaggio in cella
o confinata nei tuoi alloggi… sappiamo entrambi che stare in uno spazio
chiuso non è il tuo forte” disse lui gentilmente, ma fermo.
“Togli quella mano Ferris, dall’umore di Basta direi che una bella
scazzottata farebbe bene ad entrambi. Chissà cosa ha da essere così
incupito” disse lei continuando a guardarlo mentre Ferris lentamente
toglieva la mano sotto il suo sguardo feroce, notando che l’amica era
rimasta seduta.
“Basta è così da quando la dottoressa è entrata senza degnarlo di uno
sguardo” disse lui intravedendo uno spiraglio di distrazione per la sua
amica.
Infatti Luna, incuriosita, spostò lo sguardo verso l’altro angolo del bar
dove Melanne sedeva da sola leggendo un padd ed evidentemente sforzandosi
di ignorare il capo della sicurezza della Hope.
Un sorriso maligno le si dipinse sul volto.
“Sai Ferris hai proprio ragione… se devo stare chiusa in un alloggio è
meglio avere compagnia non credi?”
Si alzò e lanciò un ultimo sguardo verso Basta prima di andare a sedersi
davanti a Melanne fissandola con i suoi occhi pieni di tutto il desiderio
che aveva accumulato nei giorni precedenti
“Ehi… cosa ci fai qui da sola in un angoletto? Posso farti un po’ di
compagnia?”
*USS Hope - Bar di prora*
*20/04/2398, Ore 20:28*
Basta continuava a occhieggiare la coppietta nell’angolo mentre il suo
umore sprofondava sempre di più. Melanne (la cui aura spumeggiava del
bianco azzurro delle cascate esprimeva eccitazione e curiosità) ridacchiava
scostandosi ripetutamente i capelli dalle orecchie, mentre Luna (la cui
solita aura di fuoco era mutata in lava ardente costellata di affioramenti
neri ogni volta che intercettava il suo sguardo segno di passione e
desiderio di vendetta) stava dando fondo al suo repertorio di aneddoti
divertenti. Anche il loro atteggiamento era molto cambiato. Se dapprima
sedevano l’una di fronte all’altra, lentamente la giovane mezzoklingon si
era avvicinata a Melanne che, stranamente, sembrava soddisfatta della cosa.
“Beh mi sembra che il peggio sia passato non credi?” disse Dohaan a
Rodriguez, muovendo uno dei pezzi degli scacchi 3d.
“Mmm siamo ancora molto sopra i livelli di guardia… non me la sento di
restituire i minuti per il momento” disse Rodriguez muovendo rapidamente un
cavallo come se le sue mosse fossero già state programmate “vediamo come si
evolve la cosa...”
“Beh nel caso rivorrei i miei dieci minuti di ponte ologrammi” rispose James
“Si può sapere di cosa state parlando e che evidentemente non mi state
dicendo?” si intromise Lon girandosi dopo l’ennesimo sguardo di sfida di
Luna che continuava a flirtare con Melanne e stringendo il bicchiere che
teneva in mano
“Stavo organizzando una raccolta di minuti di ponte ologrammi da regalare a
Luna… le sue ronde dei corridoi stanno impensierendo più di un membro
dell’equipaggio… ma potrebbe non essere necessario”
“per quale motivo?” disse Lon stringendo le labbra
James e Paulo si scambiarono un’occhiata
“Beh…” cominciò James esitando “sembra che si stia… rilassando” disse poi
cautamente
“Beh anche Melanne se per questo…” si lasciò sfuggire Paulo rendendosi
subito conto della gaffe mentre Lon si alzava dal tavolo per andare verso
le due.
“E questo cosa vorrebbe essere? Un qualche genere di ripicca?” disse lui
furente
“Sloggia Basta. Non è aria… ci stiamo solo rilassando qui” disse Luna
abbracciando la dottoressa senza neanche guardarlo e sorridendo a Melanne
che invece sembrava combattuta tra l’arrabbiarsi per l’intrusione di Lon e
compiaciuta per il gesto della mezzoklingon
“e no! Non me ne vado finché non mi dici in faccia quello che pensi e
magari lo dici anche a lei!” disse Lon alzando la voce e puntando il dito
contro Melanne “non pensavo che fossi una codarda a tal punto!”
Luna saltò su come una molla piazzandosi davanti a Basta guardandolo
ferocemente. Nonostante la differenza di altezza e di muscolatura anche
Rodriguez era in dubbio sulle quote da applicare alle scommesse che stava
già raccogliendo.
“Scusa dolcezza, ma qualcuno sembra non capire quando è di troppo!” disse
Luna rivolgendosi a Melanne “Quando vuoi Basta…”
Prima che chiunque potesse intervenire Melanne si piazzò tra i due furente
“Smettetela tutti e due!!” urlò. Non avendo mai sentito la dottoressa
alzare la voce anche il brusio legato alle scommesse si fermò mentre tutti
i presenti quasi trattenevano il fiato “Lon! Sei ridicolo e pensare che sei
anche il Capo della Sicurezza della nave! Vieni Luna. Meglio se andiamo da
me, potremo continuare la nostra conversazione in privato!”
Poi prese la mano di Luna e la tirò via mentre questa rivolgeva un sorriso
soddisfatto a Basta rivolgendogli un pensiero talmente osceno di lei e la
dottoressa che lo avrebbe capito anche se non fosse stato un betazoide.
*USS Hope – Alloggio del Tenente Jones*
*21/04/2398, Ore 07:21*
Dopo aver passato la notte con Melanne – una meravigliosa notte… chi
l’avrebbe mai pensato che la dottoressa fosse capace di certe mosse- Luna
era tornata al suo alloggio con un rinnovato buonumore. Aveva fatto una
doccia e si era arresa all’idea di affrontare i suoi nonni. Era l’ora di
svuotare il sacco.
*21/04/2398, Ore 08:09*
=^=Catalunya!! Dios Mios!! Non ci dici niente per *mesi!!* e poi mi
racconti tutto questo?=^= Marysol la nonna di Luna la stava guardando
allibita, scioccata e sconvolta dall’altro lato dello schermo. Affianco a
lei Fedh’Klaa la guardava serio, come se stesse concentrandosi per non
esplodere in una delle sue risate piene.
“Nonna non sono *mesi*, sono solo due mesi… nello spazio. E in due mesi
abbiamo affrontato diversi problemi…inoltre questa cosa dell’alieno non la
sapevo nemmeno prima…” disse Luna provando a calmarla sentendosi a disagio
come sul punto di essere punita come quando era piccola.
=^=Ma che alieno e alieno!!=^= disse la nonna sbuffando e alzando la voce
=^=Sei stata sposata per due mesi e non hai detto niente!! E ora mi vieni
anche a raccontare che hai già divorziato!! Lo sai quanto ci tengo ad avere
dei nipotini!!! Avresti potuto sceglierti che so il giovane Ferris…=/\=
Marysol non si accorse dello sguardo dubbioso di suo marito che pur avendo
in simpatia il ragazzo non lo aveva mai considerato particolarmente
affidabile e continuò come un treno infermabile =/\=ma anche una giovane
comandante Andoriana andava bene…anzi quasi meglio… potevano esserci due
nipotini nello stesso momento… il giovane Ferris credo che si sarebbe
offerto volontario per dare il suo contributo… non è vero caro?=/\= l
Fedh’Klaa annuì dando ragione alla moglie ben sapendo che non avrebbe
potuto opporsi.
=/\=Gli andoriani sono onorevoli…=/\= fece per proseguire, ma venne subito
interrotto da Marysol che riprese la parola
=/\=e invece… neanche il tempo di conoscerla!!! Presentarla alla
famiglia…No Catalunya! Non si fa così… ti voglio tanto bene, ma mi strazi
il cuore… sono vecchia e non so quanto mi resterà ancora…=/\= erano
arrivati all’ultimo atto della sfuriata: i sensi di colpa per un cuore
malato. Beh in ottima salute per la verità, ma in certe occasioni la nonna
di Luna sfoggiava un repertorio collaudato di secoli. Marysol si alzò
andandosene in lacrime lasciando il collegamento aperto tra Luna e suo
nonno.
=/\=Beh nipotina mia… questa volta mi sa che non te la cavi facilmente…=/\=
disse Fedh’Klaa solennemente
“comunque vorrei sottolineare che con la bella andoriana non mi sono
arresa… è una ritirata tattica” disse lei furbescamente.
Il vecchio klingon scoppiò a ridere “brava nipotina… sono orgoglioso di te…
comunque farai meglio a dare un contentino a tua nonna…”
“una settimana di licenza con lei?...” propose Luna con serietà
Il nonno le fece segno di alzare la proposta
“…giro completo dei parenti…” aggiunse sbuffando
Ancora segno a salire
“…con tutte le cene…” il tono di luna cominciò a farsi esasperato
Ulteriore segno di aumentare il carico
“…e può presentarmi UNA persona!” il tono di Luna era definitivo e
tristemente rassegnato.
=/\=Brava nipotina, fai contenta tua nonna… ora invece parliamo di
quell’alieno…=/\=
Luna si rilassò sulla poltrona
“Nonno…. C’è poco da dire… a quanto pare abbiamo un alieno incorporeo che
sta riparando il nostro cervello dopo averlo danneggiato per errore. Però
dato che vivevo benissimo prima di saperlo e dato che non posso farci
nulla…. posso tranquillamente ignorare questa faccenda… tutti qui sembrano
sconvolti dalla cosa e io invece non vedo cosa ci sia da parlare… ok
potevano dircelo prima, ma avrebbe cambiato qualcosa? No…oltretutto è anche
una presenza amichevole e non invadente… manco fosse un verme dulvano… i
problemi sono altri! Tipo la mia navetta distrutta!!!”
La grassa risata del nonno non si fece attendere =/\=Una vera Klaa…
interessarsi solo di quello su cui si ha il controllo e sfruttare quello su
cui non si ha il controllo. Brava! E ti sei dimostrata una vera klingon per
la vendetta che ti sei presa …Quindi… visto che sono tanto orgoglioso di
te…ti risolverò io l’altro problema…=/\= disse lui con una voce profonda.
Per la prima volta dalla distruzione della sua amata navetta, parte della
tensione che Luna sentiva cominciò a dissiparsi lasciando spazio a una
frenesia gioiosa
“Davvero? O grazie nonno!!! Se ti mando le specifiche me lo riesci a fare a
vere così?” Luna cominciò a rovistare la stanza cercando un padd su cui
aveva scritto tutte le specifiche e le migliorie che intendeva fare
sull’Akesh e di cui non aveva avuto possibilità di fare, mentre suo nonno
se la rideva alla grande.
=/\=Ahahaha nipotina, manda pure. Avviso i cantieri dei Klaa di costruirti
una nuova navetta… avrà la priorità. Ma nel frattempo… fai visita a tua
nonna. La farò portare sulla Terra così io mi potrò occupare di questa
faccenda…=/\=
“Grazie Nonno!!!” disse lei saltellando
=/\=Beh ti serve una gloriosa nuova navetta per gloriose nuove
avventure=/\= concluse lui solennemente
=========================
Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122-A
=========================
"Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza
veloce"
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Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
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