[Stml17] R: [11.03 - È meglio sfogarsi - Ten. Jones della Casata di Klaa]

Vanessa Marchetti hazyel91 a gmail.com
Mer 14 Nov 2018 23:56:56 CET


Ho solo un dubbio.. quanto Franco desideri che sta cosa dell’alieno si sappia in giro.. per me dovrebbe essere sotto seclar.. però magari ormai è stata sdoganata e ne puoi parlare con nonno.. tutto il resto è ottimo XD


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Tenente JG Caytlin
Consigliere
USS Hope NCC-25122
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Da: Silvia Bianchini
Inviato: mercoledì 14 novembre 2018 23:47
A: USS Hope
Oggetto: [Stml17] [11.03 - È meglio sfogarsi - Ten. Jones della Casata di Klaa]

Ciao a tutti!

Ecco il mio pezzo, ringrazio in special modo Maddalena per il contributo, ma anche Silvia e Massimo per il check.

Il titolo è il naturale proseguimento di quello di Ilenia e infatti parte della narrazione è proprio di seguito a quanto scritto da lei . ...

Spero vi piaccia 😉
Buona lettura
SiBi

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Brano: 11.03
Titolo: ... È meglio sfogarsi
Autore: Tenente Jg Catalunya ‘Luna’ Jones della Casata di Klaa (SiBi)
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USS Hope – Corridoi
20/04/2398, Ore 18:45
 
L’umore di Luna era nero assassino. Da quando aveva realizzato che il suo amato Akesh era irrimediabilmente perduto aveva dormito si e no 3 ore a notte e muovendosi nelle restanti ore per la nave in cerca di cose da fare portandosi dietro il suo sguardo feroce. Anche il suo lavoro di timoniere della nave, la sua unica gioia in quel frangente, era sfortunatamente rovinato dal tristemente noioso piano di volo della Hope verso la Terra. La maggior parte delle persone che incontrava si defilava o la depistava sulla posizione del Tenente Basta... ma quelle erano soprattutto le giovani e avvenenti marinaie, guardiamarina e tenenti di sezioni che facevano gli occhi dolci al tenebroso betazoide.
Anche il suo secondo divertimento preferito dopo il volo era in stand-by. Caytlin faceva letteralmente turni da 24 ore con tutto l’equipaggio impazzito per quella ridicola storia, persino con Rest. Tutti sembravano non voler parlare altro di quella faccenda. *Come se ci fosse qualcosa da dire* sbuffò Luna pensando alla sua situazione. E per lei infatti non c’era questione. Inutilmente avevano provato a trascinarla in quella discussione, ma lei era sempre stata refrattaria perché, semplicemente, era l’ultima delle sue preoccupazioni. Luna era una vera pilota e quando si vive per l’alta velocità, per l’emozione che si prova a spingere il limite ogni volta un tantino più in là, relegando nel più remoto anfratto della mente la paura e cavalcando l’onda di adrenalina quanto più possibile, quasi nulla ti può angosciare. Quindi cosa poteva dire di un alieno che sì, l’aveva messa in pericolo, ma che stava facendo il possibile per tenerla in vita? *Grazie per darmi l’opportunità di un’altra follia…*
Dicono che nell’animo dei piloti esiste un demone che li spinge a cercare quel brivido che rischia di essere l’ultimo e Luna era tra le migliori pilote che si fossero mai viste in Accademia, ben prima degli eventi di quel fatidico giorno, e il suo demone era insaziabile. Nessuno degli psicologi della Flotta Stellare aveva mai capito questa esigenza del volo e della velocità e l’avevano etichettata sotto “desiderio di morte”, quando invece quello che viene cercato non è il rischio in sé e per sé, ma il desiderio di stare quanto più a lungo sul confine, quanto più vicini al bordo del precipizio. E sotto sotto questo era quello che veramente non perdonava a Basta. Non tanto aver sfasciato la sua preziosa navetta, dato che lei stessa ci era andata vicina più volte e che per quanto affezionata al regalo del nonno era comunque un bene in qualche misura sostituibile. Quello che non era sostituibile e che la faceva impazzire di invidia, rabbia e frustrazione era che Basta aveva rischiato la sua vita per portare la sua navicella dentro un multiverso e aveva fatto anche ritorno, mentre a lei questa possibilità non solo non era stata data, ma che molto probabilmente non avrebbe mai più potuto avere. Dopotutto lei stava guidando la Hope in una battaglia vittoriosa contro un falco da guerra romulano, ma sapeva bene che lasciando la sua navetta a Ferris, al di là delle preoccupazioni per l’equipaggio e tutti i doveri da Capitano, lui avrebbe anche apprezzato quell’aspetto di avventura e di brivido. Invece Basta no! Aveva fatto una azione che avrebbe voluto fare lei e non solo aveva riportato indietro una navetta da buttare, ma non aveva provato il benché minimo brivido di eccitazione per quello che aveva fatto. E questa era una cosa che Luna non poteva perdonare o lasciar correre.
Inoltre le altre sue amiche a bordo, oltre a essere sconvolte dalla presenza dell’alieno, erano sempre impegnate in turni di servizio diversi dal suo, cosa che dava loro poco tempo da passare insieme. Per un breve istante aveva anche pensato che fosse stata Xyr, in qualità di Primo Ufficiale e coordinatore dei turni, ad assegnare quei servizi, quasi per non farle incontrare le sue amiche di letto, in un piccolo ma significativo gesto di gelosia nei confronti, ma poi aveva semplicemente archiviato la questione: la bella andoriana non avrebbe mai fatto nulla di così poco professionale ed era una mossa fin troppo di calda gelosia da parte di un ghiacciolino come la Numero Uno. Però… come un tarlo dentro il legno, quel pensiero ogni tanto tornava a roderla. Quello che era successo dieci giorni prima quando le aveva dato i fascicoli del divorzio, quel tentativo di trattenerla mentre andava via e quella tensione di sguardi tra loro qualcosa doveva pur significare… anche se poi da quel momento non avevano avuto altre occasioni per parlare al di fuori del lavoro.
Ora come ora il suo rimpianto di non essere riuscita a ‘scaldarla’ come avrebbe voluto, era sovrastato dal desiderio profondo di trasformare il Tenente Basta in carne tritata per fragranti tacos.
 
USS Hope - Bar di prora
20/04/2398, Ore 19:01
 
Luna entrò nel bar di prora guardandosi alle spalle, spostando poi l’attenzione sul bancone dove Ferris sedeva con espressione sconcertata
“Quindi Rest a braccetto con quella sventola vulcaniana non me lo sono sognata” disse lei andandosi a sedere vicino a lui
“Direi di no… anche se pensavo che fosse questo cocktail che mi ha servito Strauss a darmi le allucinazioni”
“nessuna allucinazione e pensa che stamattina l’ho trovato da Caytlin… effetti residui del Pon Farr?” disse lei rubandogli una nocciolina da sotto il naso
“credo più effetto ‘alieno’… invece tu come te la passi?” disse lui ben sapendo dell’umore cupo della sua amica
Luna sbuffò sarcasticamente “non mi vedi? Una vera favola. Ho divorziato da Xyr. Il giorno dopo Basta mi sfascia l’Akesh. Poi mi fate viaggiare per nove giorni a curvatura 4 – curvatura 4, Ferris! Neanche agli albori della Federazione andavamo così piano! Non pensavo che si potesse ancora andare così piano…. E tutto l’equipaggio che pensa e parla sempre e solo dell’alieno. Poi dato che tu hai deciso che l’equipaggio ha bisogno di sfogarsi, la mia ex ha dato i nuovi turni di accesso ai ponti ologrammi e dato che io, secondo lei, ne ho meno bisogno, mi sono trovata ad averne assegnata una misera ora per tutta la settimana… quindi niente simulazioni adrenaliniche… infine, come se non bastasse, quando sono libera io nessuna delle mie amiche è libera e Caytlin ha la fila tutto il giorno”
“Ti darei la mia ora di ponte ologrammi, ma Xyr mi ha detto che io non ne ho bisogno e non me ne ha assegnate… quindi accontentati di quell’ora che hai e ti direi che ti farebbe bene bere qualcosa” disse lui sorridendo e sopportando lo sfogo dell’amica
“già… dove è andato Strauss? Quella cosa che stai bevendo sembra buo…” Luna si girò per cercare il Capitano facente funzioni di barista, ma il suo sguardo intercettò quello di Basta che stava chiacchierando cupo con Dohaan e Rodriguez. La mano di Ferris sulla coscia la bloccò dal naturale istinto di alzarsi.
“piano Luna… fai la brava… non vorrai passare il resto del viaggio in cella o confinata nei tuoi alloggi… sappiamo entrambi che stare in uno spazio chiuso non è il tuo forte” disse lui gentilmente, ma fermo.
“Togli quella mano Ferris, dall’umore di Basta direi che una bella scazzottata farebbe bene ad entrambi. Chissà cosa ha da essere così incupito” disse lei continuando a guardarlo mentre Ferris lentamente toglieva la mano sotto il suo sguardo feroce, notando che l’amica era rimasta seduta.
“Basta è così da quando la dottoressa è entrata senza degnarlo di uno sguardo” disse lui intravedendo uno spiraglio di distrazione per la sua amica.
Infatti Luna, incuriosita, spostò lo sguardo verso l’altro angolo del bar dove Melanne sedeva da sola leggendo un padd ed evidentemente sforzandosi di ignorare il capo della sicurezza della Hope.
Un sorriso maligno le si dipinse sul volto.
“Sai Ferris hai proprio ragione… se devo stare chiusa in un alloggio è meglio avere compagnia non credi?”
Si alzò e lanciò un ultimo sguardo verso Basta prima di andare a sedersi davanti a Melanne fissandola con i suoi occhi pieni di tutto il desiderio che aveva accumulato nei giorni precedenti
“Ehi… cosa ci fai qui da sola in un angoletto? Posso farti un po’ di compagnia?”
 
USS Hope - Bar di prora
20/04/2398, Ore 20:28
 
Basta continuava a occhieggiare la coppietta nell’angolo mentre il suo umore sprofondava sempre di più. Melanne (la cui aura spumeggiava del bianco azzurro delle cascate esprimeva eccitazione e curiosità) ridacchiava scostandosi ripetutamente i capelli dalle orecchie, mentre Luna (la cui solita aura di fuoco era mutata in lava ardente costellata di affioramenti neri ogni volta che intercettava il suo sguardo segno di passione e desiderio di vendetta) stava dando fondo al suo repertorio di aneddoti divertenti. Anche il loro atteggiamento era molto cambiato. Se dapprima sedevano l’una di fronte all’altra, lentamente la giovane mezzoklingon si era avvicinata a Melanne che, stranamente, sembrava soddisfatta della cosa.
“Beh mi sembra che il peggio sia passato non credi?” disse Dohaan a Rodriguez, muovendo uno dei pezzi degli scacchi 3d.
“Mmm siamo ancora molto sopra i livelli di guardia… non me la sento di restituire i minuti per il momento” disse Rodriguez muovendo rapidamente un cavallo come se le sue mosse fossero già state programmate “vediamo come si evolve la cosa...”
“Beh nel caso rivorrei i miei dieci minuti di ponte ologrammi” rispose James
“Si può sapere di cosa state parlando e che evidentemente non mi state dicendo?” si intromise Lon girandosi dopo l’ennesimo sguardo di sfida di Luna che continuava a flirtare con Melanne e stringendo il bicchiere che teneva in mano
“Stavo organizzando una raccolta di minuti di ponte ologrammi da regalare a Luna… le sue ronde dei corridoi stanno impensierendo più di un membro dell’equipaggio… ma potrebbe non essere necessario”
“per quale motivo?” disse Lon stringendo le labbra
James e Paulo si scambiarono un’occhiata
“Beh…” cominciò James esitando “sembra che si stia… rilassando” disse poi cautamente
“Beh anche Melanne se per questo…” si lasciò sfuggire Paulo rendendosi subito conto della gaffe mentre Lon si alzava dal tavolo per andare verso le due.
“E questo cosa vorrebbe essere? Un qualche genere di ripicca?” disse lui furente
“Sloggia Basta. Non è aria… ci stiamo solo rilassando qui” disse Luna abbracciando la dottoressa senza neanche guardarlo e sorridendo a Melanne che invece sembrava combattuta tra l’arrabbiarsi per l’intrusione di Lon e compiaciuta per il gesto della mezzoklingon
“e no! Non me ne vado finché non mi dici in faccia quello che pensi e magari lo dici anche a lei!” disse Lon alzando la voce e puntando il dito contro Melanne “non pensavo che fossi una codarda a tal punto!”
Luna saltò su come una molla piazzandosi davanti a Basta guardandolo ferocemente. Nonostante la differenza di altezza e di muscolatura anche Rodriguez era in dubbio sulle quote da applicare alle scommesse che stava già raccogliendo.
“Scusa dolcezza, ma qualcuno sembra non capire quando è di troppo!” disse Luna rivolgendosi a Melanne “Quando vuoi Basta…”
Prima che chiunque potesse intervenire Melanne si piazzò tra i due furente
“Smettetela tutti e due!!” urlò. Non avendo mai sentito la dottoressa alzare la voce anche il brusio legato alle scommesse si fermò mentre tutti i presenti quasi trattenevano il fiato “Lon! Sei ridicolo e pensare che sei anche il Capo della Sicurezza della nave! Vieni Luna. Meglio se andiamo da me, potremo continuare la nostra conversazione in privato!”
Poi prese la mano di Luna e la tirò via mentre questa rivolgeva un sorriso soddisfatto a Basta rivolgendogli un pensiero talmente osceno di lei e la dottoressa che lo avrebbe capito anche se non fosse stato un betazoide.
 
USS Hope – Alloggio del Tenente Jones
21/04/2398, Ore 07:21
 
Dopo aver passato la notte con Melanne – una meravigliosa notte… chi l’avrebbe mai pensato che la dottoressa fosse capace di certe mosse- Luna era tornata al suo alloggio con un rinnovato buonumore. Aveva fatto una doccia e si era arresa all’idea di affrontare i suoi nonni. Era l’ora di svuotare il sacco.
 
21/04/2398, Ore 08:09
 
=^=Catalunya!! Dios Mios!! Non ci dici niente per mesi!! e poi mi racconti tutto questo?=^= Marysol la nonna di Luna la stava guardando allibita, scioccata e sconvolta dall’altro lato dello schermo. Affianco a lei Fedh’Klaa la guardava serio, come se stesse concentrandosi per non esplodere in una delle sue risate piene.
“Nonna non sono mesi, sono solo due mesi… nello spazio. E in due mesi abbiamo affrontato diversi problemi…inoltre questa cosa dell’alieno non la sapevo nemmeno prima…” disse Luna provando a calmarla sentendosi a disagio come sul punto di essere punita come quando era piccola.
=^=Ma che alieno e alieno!!=^= disse la nonna sbuffando e alzando la voce =^=Sei stata sposata per due mesi e non hai detto niente!! E ora mi vieni anche a raccontare che hai già divorziato!! Lo sai quanto ci tengo ad avere dei nipotini!!! Avresti potuto sceglierti che so il giovane Ferris…=/\= Marysol non si accorse dello sguardo dubbioso di suo marito che pur avendo in simpatia il ragazzo non lo aveva mai considerato particolarmente affidabile e continuò come un treno infermabile =/\=ma anche una giovane comandante Andoriana andava bene…anzi quasi meglio… potevano esserci due nipotini nello stesso momento… il giovane Ferris credo che si sarebbe offerto volontario per dare il suo contributo… non è vero caro?=/\= l
Fedh’Klaa annuì dando ragione alla moglie ben sapendo che non avrebbe potuto opporsi.
=/\=Gli andoriani sono onorevoli…=/\= fece per proseguire, ma venne subito interrotto da Marysol che riprese la parola
=/\=e invece… neanche il tempo di conoscerla!!! Presentarla alla famiglia…No Catalunya! Non si fa così… ti voglio tanto bene, ma mi strazi il cuore… sono vecchia e non so quanto mi resterà ancora…=/\= erano arrivati all’ultimo atto della sfuriata: i sensi di colpa per un cuore malato. Beh in ottima salute per la verità, ma in certe occasioni la nonna di Luna sfoggiava un repertorio collaudato di secoli. Marysol si alzò andandosene in lacrime lasciando il collegamento aperto tra Luna e suo nonno.
=/\=Beh nipotina mia… questa volta mi sa che non te la cavi facilmente…=/\= disse Fedh’Klaa solennemente
“comunque vorrei sottolineare che con la bella andoriana non mi sono arresa… è una ritirata tattica” disse lei furbescamente.
Il vecchio klingon scoppiò a ridere “brava nipotina… sono orgoglioso di te… comunque farai meglio a dare un contentino a tua nonna…”
“una settimana di licenza con lei?...” propose Luna con serietà
Il nonno le fece segno di alzare la proposta
“…giro completo dei parenti…” aggiunse sbuffando
Ancora segno a salire
“…con tutte le cene…” il tono di luna cominciò a farsi esasperato
Ulteriore segno di aumentare il carico
“…e può presentarmi UNA persona!” il tono di Luna era definitivo e tristemente rassegnato.
=/\=Brava nipotina, fai contenta tua nonna… ora invece parliamo di quell’alieno…=/\=
Luna si rilassò sulla poltrona
“Nonno…. C’è poco da dire… a quanto pare abbiamo un alieno incorporeo che sta riparando il nostro cervello dopo averlo danneggiato per errore. Però dato che vivevo benissimo prima di saperlo e dato che non posso farci nulla…. posso tranquillamente ignorare questa faccenda… tutti qui sembrano sconvolti dalla cosa e io invece non vedo cosa ci sia da parlare… ok potevano dircelo prima, ma avrebbe cambiato qualcosa? No…oltretutto è anche una presenza amichevole e non invadente… manco fosse un verme dulvano… i problemi sono altri! Tipo la mia navetta distrutta!!!”
La grassa risata del nonno non si fece attendere =/\=Una vera Klaa… interessarsi solo di quello su cui si ha il controllo e sfruttare quello su cui non si ha il controllo. Brava! E ti sei dimostrata una vera klingon per la vendetta che ti sei presa …Quindi… visto che sono tanto orgoglioso di te…ti risolverò io l’altro problema…=/\= disse lui con una voce profonda.
Per la prima volta dalla distruzione della sua amata navetta, parte della tensione che Luna sentiva cominciò a dissiparsi lasciando spazio a una frenesia gioiosa
“Davvero? O grazie nonno!!! Se ti mando le specifiche me lo riesci a fare a vere così?” Luna cominciò a rovistare la stanza cercando un padd su cui aveva scritto tutte le specifiche e le migliorie che intendeva fare sull’Akesh e di cui non aveva avuto possibilità di fare, mentre suo nonno se la rideva alla grande.
=/\=Ahahaha nipotina, manda pure. Avviso i cantieri dei Klaa di costruirti una nuova navetta… avrà la priorità. Ma nel frattempo… fai visita a tua nonna. La farò portare sulla Terra così io mi potrò occupare di questa faccenda…=/\=
“Grazie Nonno!!!” disse lei saltellando
=/\=Beh ti serve una gloriosa nuova navetta per gloriose nuove avventure=/\= concluse lui solennemente


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Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122-A
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"Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza veloce"
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Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
   

    



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