[Stml17] [13.09 – Graahn – Il gioco continua]

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Gio 4 Lug 2019 09:03:06 CEST


Ho due settimane di fuoco e poi chiudo tutto per un mese...
Non vedo l'ora 😅

______________________________
Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com


Il gio 4 lug 2019, 08:57 Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com> ha
scritto:

> Non ti ho aspettato perché ti credevo in ferie :)
>
> *Sent:* Thursday, July 04, 2019 at 8:24 AM
> *From:* "Silvia Bianchini" <ltcomm.sibi a gmail.com>
> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] [13.09 – Graahn – Il gioco continua]
> Molto carino!!
> Stiamo continuando la nostra politica di capaci incapaci, perfetto! XD
> Brava!
> SiBi
>
> Il mer 3 lug 2019, 14:47 Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com> ha scritto:
>
>> Molto carino!
>> Scusate per il ritardo nel commento!
>>
>> Silvia
>>
>> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>> occupati. Bertolt Brecht
>>
>> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>>
>> Il giorno lun 1 lug 2019 alle ore 11:55 Bryn Lwellelyn <
>> bryn.lwellelyn a gmail.com> ha scritto:
>>
>>> Scusate il ritardo e la brevità, ma è veramente un periodaccio.
>>>
>>> --------------------------------
>>>
>>>
>>> *USS Hope – Ponte 12, Stiva di carico – 27/12/2398, ore 19.14*
>>>
>>>
>>>
>>> Erano passati quasi quindici minuti e tutto taceva, compreso Tucci.
>>>
>>> Mentre Nassah, Aida e le due guardie loro assegnate soffrivano la
>>> tensione del momento, l’ufficiale scientifico sembrava completamente
>>> impermeabile alla situazione. Anzi, pareva quasi che se la godesse, anche
>>> se la donna non riusciva a immaginare il perché.
>>>
>>> In verità, Tucci non si stava affatto godendo il momento.
>>>
>>> Piuttosto, lo stava sfruttando, da ufficiale pratico quale lui era,
>>> utilizzando il tempo per portarsi avanti con il lavoro e alcuni calcoli
>>> complessi che aveva lasciato in sospeso. Nella sua mente, in un luogo
>>> inaccessibile a tutti tranne che a lui, c’era una frasca aula
>>> dell’Accademia, silenziosa e ben illuminata, con una grande lavagna coperta
>>> di equazioni. Tucci ci tornava ogni volta che ne aveva la possibilità e non
>>> vedeva per quale motivo essere bloccati in una stiva per sfuggire ad un
>>> gruppo di pirati di Medora costituisse una buona ragione per non
>>> avvantaggiarsi con il lavoro.
>>>
>>> Sfortunatamente, benché Nassah e le guardie fossero in un certo modo
>>> abituate a quel genere di situazioni, Aida non lo era. A lei il motivo
>>> pareva lampante e non si faceva scrupolo di esternarlo.
>>>
>>>
>>>
>>> “Lei è certo che siamo al sicuro qui?”
>>>
>>> Tucci annuì un paio di volte.
>>>
>>> “Ma che cosa accadrà se… la Hope… non ci avvertisse?” domandò con un
>>> pizzico di esitazione e il tono paziente di chi parla ad un bambino di
>>> cinque anni molto confuso.
>>>
>>> “E perché non dovrebbe avvertirci?”
>>>
>>> “Come *può *una nave avvertici?”
>>>
>>> Eddison la osservò per un istante con moderato interesse. “Immagino che
>>> lei sappia che su una nave vi sono molteplici sistemi di comunicazione
>>> interna che comprendono ma non si limitano a…”
>>>
>>> “Non esiste! E’ un oggetto, non può parlare e…”
>>>
>>> =^= Eddison, un gruppo di pirati si sta avvicinando alla vostra
>>> posizione. Vi suggerisco di proseguire nel percorso prestabilito. =^=
>>>
>>> “Grazie, Hope.”
>>>
>>> =^=  Prego, Eddison. =^=
>>>
>>>
>>>
>>> Tucci si voltò, si diresse verso un mucchio di casse e aprì il pannello
>>> di ingresso al tubo di Jeffries.
>>>
>>> Tutti lo seguirono in silenzio.
>>>
>>>
>>>
>>> *USS Hope - Sala macchine - Contemporaneamente*
>>>
>>>
>>>
>>> “Il problema è come facciamo a perquisirli senza che capiscano cosa
>>> stiamo cercando?”
>>>
>>> “Sanno già che sappiamo della tossina, è improbabile che ce l’abbiano
>>> addosso.”
>>>
>>> “Forse pensano di avvalersi dell’immunità diplomatica. Non potete
>>> perquisirli in quel caso, no?”
>>>
>>>
>>>
>>> Xyr scosse appena la testa, le antenne leggermente curvate in avanti.
>>> “No, il regolamento non ce lo permette, inoltre immagino che lo
>>> prenderebbero come un’offesa. Non possiamo certo perquisirli senza una
>>> spiegazione.”
>>>
>>> “Non potete scansionarli in qualche modo?”
>>>
>>> “No, non senza…”
>>>
>>>
>>>
>>> L’andoriana si interruppe a metà della frase, l’espressione di chi è
>>> appena stato colpito da una luminosa idea e al contempo si è reso conto che
>>> per attuarla dovrà sterminare dei cuccioli.
>>>
>>> Yander la osservò per un istante, non sapendo bene come interpretarne la
>>> faccia.
>>>
>>>
>>>
>>> “Non ha deciso di dargli una botta in testa e perquisirli mentre sono
>>> svenuti, vero?”
>>>
>>> “No. Ma anche questa è un’idea…”
>>>
>>>
>>>
>>> *USS Hope - Infermeria – 27/12/2398, ore 19.21*
>>>
>>>
>>>
>>> “Da questa parte, avanti.”
>>>
>>>
>>>
>>> Melanne si fece di lato per permettere al gruppetto di strisciare fuori
>>> dal tubo di Jeffries ed emergere nell’infermeria principale, in quel
>>> momento deserta a parte lei.
>>>
>>>
>>>
>>> “Avete avuto problemi?” chiese a Tucci, porgendogli la mano per aiutarlo.
>>>
>>> L’ufficiale scientifico si raddrizzò, scuotendo la testa. “No, credo di
>>> essere quasi arrivato a…”
>>>
>>> “Intendevo venendo qui, Edddison.”
>>>
>>> “Ah, no, non abbiamo incontrato nessuno. Hope ci ha guidato passo passo.”
>>>
>>> “Meglio così. Speriamo di non doverli spostare ancora.”
>>>
>>> “Potrebbe succedere?” domando Aida, rossa in faccia in parte per lo
>>> sforzo di strisciare nei condotti, in parte per il disappunto.
>>>
>>> “Noi speriamo di no.” La dottoressa fece spallucce. “Ma finchè i pirati
>>> non se ne vanno, non abbiamo altra scelta che nascondervi.”
>>>
>>> “Non immaginavo che le navi della flotta stellare fossero così
>>> malridotte da non potersi difendere da una nave di Medora. Di Medora,
>>> capisce? Come hanno potuto assegnare all’ambasciatore una scorta così
>>> inadeguata?”
>>>
>>> “A volte me lo chiedo anche io, sa?” concordò la Graahn.
>>>
>>>
>>>
>>> *USS Hope - Sala macchine - Contemporaneamente*
>>>
>>>
>>>
>>> “Ma sarebbe possibile?”
>>>
>>> =^= Tecnicamente no… nel senso che se arrivassimo davvero a quel punto,
>>> la nave sarebbe sul punto di esplodere e le radiazioni sarebbero l’ultimo
>>> dei nostri problemi, =^= fece Paulo, riflessivo, =^= ma se non se ne
>>> intendono troppo di ingegneria federale... =^=
>>>
>>> “Hanno creduto alla storia dei guasti,” puntualizzò Xyr.
>>>
>>> =^= Già, infatti, non sembrano proprio delle cime. Potrebbero cascarci,
>>> almeno la maggior parte. Ma se quel tizio della sicurezza non ha fatto
>>> tutto da solo, tra loro c’è qualcuno che è stato in grado di disattivare le
>>> nostre registrazioni di sicurezza. E quel qualcuno potrebbe capire che è
>>> tutto un trucco.=^=
>>>
>>> Xyr annuì un paio di volte. “Lo so, ma se anche il terrorista avesse
>>> disattivato le registrazioni e si rendesse conto che stiamo cercando di
>>> fregarlo, cosa potrebbe fare? Nessuno di loro ufficialmente ha una
>>> preparazione specifica sull’ingegneria della Flotta. E come potrebbero?”
>>>
>>> =^= Se protesta, sapremo che è lui. O lei. O loro. Ma Xyr - lungi da me
>>> rovinare un bell’inganno, sia chiaro - lei sa che se fingiamo una perdita
>>> di radiazioni dal nucleo per avere una scusa per esaminarli e qualcuno che
>>> non è il terrorista se ne accorge, l’ambasciatore potrebbe… come posso
>>> dirlo gentilmente… sporgere un reclamo formale o roba del genere? =^=
>>>
>>> L’andoriana strinse gli occhi per un momento, come se Rodriguez potesse
>>> vederla. “Crede che questo fermerà il capitano?”
>>>
>>> =^= No, nemmeno per un momento. =^=
>>>
>>> “Benvenuto nella mia vita.”
>>>
>>>
>>>
>>> *USS Hope - Infermeria – 27/12/2398, ore 19.27*
>>>
>>>
>>>
>>> =^= Temo che stiano venendo da questa parte. =^=
>>>
>>>
>>>
>>> Melanne si irrigidì al sentire la voce di Hope. Tucci, dal canto suo,
>>> sembrava solo vagamente interessato. “Da questa parte?” ripetè.
>>>
>>>
>>>
>>> =^= Esattamente. Tuttavia, temo che non farete in tempo a spostarvi,
>>> questa volta. =^=
>>>
>>> “Cosa?” La dottoressa, già a metà strada per l’ingresso del tubo da cui
>>> era arrivato il gruppetto, si bloccò di colpo. “Perché non ci hai avvertiti
>>> prima, allora?”
>>>
>>> =^= A quando pare, questi pirati non sono ingenui come pensavamo. Hanno
>>> deciso di esaminare anche i condotti e stanno venendo proprio verso
>>> l’infermeria. =^=
>>>
>>> “Cosa facciamo? Usiamo il corridoio?” chiese Nassah, nel tono pratico di
>>> chi è abituato a risolvere problemi.
>>>
>>> =^= Temo che non sia possibile. Il gruppo accompagnato dal capitano
>>> Bueller ha apparentemente appena deciso di venire in infermeria. Vi
>>> suggerirei di nascondervi. =^=
>>>
>>> “Nasconderci?” esclamò Aida. “Nasconderci dove? Noi non… ehi!”
>>>
>>> Melanne la interruppe, afferrandola per un braccio e spingendola verso
>>> il suo ufficio. “Mi scusi, ma non abbiamo tempo per questo. Eddison, tieni
>>> d’occhio gli ingressi. Voi, con me. Uhm… se non vi dispiace, intendo.”
>>>
>>> Superò la porta che dava sul suo ufficio, imboccò un breve corridoio e
>>> un po’ accompagnò un po’  spinse l’addetta culturale in obitorio,
>>> seguita a ruota da Nassah e dalle guardie. Premette un tasto su un pannello
>>> accanto alla porta, poi si diresse di corsa alla parete che ospitava i
>>> contenitori mortuari. Ne aprì quattro e fece segno al gruppetto di entrarci.
>>>
>>> Nassah e le guardie non se lo fecero ripetere due volte, pur senza
>>> sembrare eccessivamente entusiasti dell’idea. Ognuno di loro si sdraiò su
>>> uno dei lettini.
>>>
>>> Aida si bloccò. “Non vorrà chiuderci lì dentro. Soffocheremo!”
>>>
>>> “Assolutamente no. E comunque sarà per poco.”
>>>
>>> “Io non…”
>>>
>>> “Le assicuro che non c’è pericolo e andrà tutto bene, ma deve muoversi.
>>> Ora.” E dopo una pausa aggiunse “Per favore.”
>>>
>>> La donna esitò poi si stese contro voglia.
>>>
>>> La Graahn passò da un loculo all’altro, chiudendo i contenitori. Infine
>>> arrivò a quello dell’addetta culturale. La manica dell’abito di lei
>>> sporgeva dal bordo e la dottoressa si chinò sulla donna per sistemarla
>>> all’interno. Aggrottò le sopracciglia per un istante. Il profumo di Aida
>>> aveva qualcosa di familiare, ma nella concitazione del momento non riusciva
>>> a focalizzare cosa. Non aveva tempo per preoccuparsene. Scosse la testa, si
>>> raddrizzò e chiuse il contenitore.
>>>
>>> Quindi si voltò per tornare rapidamente in infermeria.
>>>
>>>
>>>
>>> “Ah, dottoressa, è qui…” disse Bueller, entrando.
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> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
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