[Stml17] 13.10 – Caytlin – Scacco matto alla Regina
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Dom 21 Lug 2019 00:10:08 CEST
*USS Hope - Infermeria - 27/12/2398, ore 19.48*
I minuti passavano inesorabili.
Lenti come ere geologiche.
Adia si sentiva soffocare ogni momento che passava.
All’inizio aveva fatto affidamento al suo addestramento su Brahara, in
fondo era pur sempre un’agente operativa sotto copertura, ed era riuscita
abbastanza facilmente ad ingannare la sua mente, usando ogni trucco in suo
possesso per mantenerla sgombra da pensieri negativi, ma col passare del
tempo, le sue sicurezze ormai stavano seriamente vacillando.
L’unica cosa che la spingeva a rimanere chiusa lì dentro era il pensiero
che, una volta finito tutto, avrebbe finalmente sposato l’amato Maryam,
volente o nolente.
All’improvviso le parve di sentire un suono acuto, come di un oggetto
piccolo e metallico che cadeva sul pavimento.. cercò di annullare perfino
il proprio respiro mentre drizzava le orecchie per cercare di carpire
qualche rumore ulteriore.
Quello che udì, le gelò il sangue.
Tutto ciò che aveva fatto sino a quel momento era inutile, la sua mente
iniziò a lavorare alacremente in direzione opposta a quello che avrebbe
dovuto fare.. il respiro divenne affannoso, il fiato corto, il groppo in
gola iniziò a soffocarla, gli occhi presero a lacrimare, mentre il corpo
veniva scosso da tremiti e brividi di paura.
Quando non riuscì più a controllarsi sbucò fuori urlando come un’ossessa.
Le ci vollero qualche lungo istante per abituarsi alla luce
dell’infermeria, ma, quando i suoi occhi misero finalmente a fuoco, la
scena che le si presentò davanti fu per lei shockante.
“Ci scusi Adia, ma la mia collega è decisamente imbranata ed ha fatto
cadere un cucchiaino..” esclamò solare e gaudente Caytlin
Al suo fianco vi era Melanne che aveva stampato sul viso un sorriso cattivo
e lanciava fiamme dagli occhi.
Dietro di loro, Nassah, il Protettore Anziano, tratteneva a stento un
ghigno sghembo di compiacimento.
Ai fianchi di Nassah, vi erano le due guardie della sicurezza che l’avevano
scortata dall’assalto del Fronte di Liberazione di Medora che la stavano
puntando con i phaser spianati.
“Non capisco..” balbettò Adia cercando di assumere la postura e la tonalità
vocale più consona ad una povera ed innocente vittima di chissà quale
macchinazione
La cosa parve divertire molto la rossa Consigliera della USS Hope.
Adia si domandò cosa potesse causare tanta ilarità dentro una tale oca
giuliva.. ragazzina sicuramente messa lì per qualche favore sessuale ad
alti papaveri della Flotta.. mentre stava per ribattere alla Risiana, vide
nello sguardo di questa una luce strana.. di profonda intelligenza, come di
un gatto che aveva messo il topo in trappola.
La cosa infastidì Adia e la bloccò per qualche istante di troppo,
aumentando l’ilarità della sua controparte che la prese in contropiede
“Cosa non capisce? Che è stata scoperta? Che se la lasciassi alla mia
collega passerebbe dei guai molto peggiori che il tempo passato in morgue?
Oh certo.. potrebbe tentare nuovamente di metterla fuori combattimento.. ma
è per quello che i due tipi alle nostre spalle sono qui.. sa il loro capo è
particolarmente arrabbiato per quella aggressione.. e loro non vogliono
certo deluderlo.. sono pronti ad abbatterla seduta stante.. o meglio..
metterla parzialmente fuori combattimento per permettere alla dottoressa
qua presente di vendicarsi adeguatamente”
“Io non so di cosa parla? Nassah veramente vuoi dare retta a questa..
questa pazza? Io sono protetta dall’immunità diplomatica.. e lei vuole
farmi sparare dopo avermi infilata dentro quei cosi? E’ inaccettabile.. io
esigo una spiegazione”
Caytlin applaudì
“Molto convincente.. brava.. veramente brava.. ma la rifacciamo questa
scena che ne dice? Però questa volta senza mentire..”
“Io non sto mentendo.. siete voi che siete impazziti! Non appena
l’ambasciatore Mahdia lo verrà a sapere le vostre carriere saranno finite!”
“Lo stesso ambasciatore che volevi perisse durante i Trattati di pace?”
La voce non proveniva da nessuno dei presenti, ma ad Adia ricordava
qualcosa.. ma non sapeva cosa..
“Oh già che sciocca.. eravamo troppo prese dal nostro piccolo rinfresco
serale, da dimenticarci delle buone maniere, vero Melanne? Che ne dici?
Presentiamo alla nostra nuova amica i nostri ospiti?”
“Di che diavolo parla!” sbottò Adia
“Di alto tradimento!”
Questa volta, la voce Adia la riconobbe subito.. era quella
dell’Ambasciatore Mahdia che fece la sua apparizione nel campo visivo di
colei che per tutti era l’addetta culturale, assieme alla sua immancabile e
fidatissima guardia del corpo Mirak, ed alla prima moglie Uriah.
Il volto dell’Ambasciatore era pressoché immutato, ma la voce denotava
tutta la sua delusione.
“Io non ho tradito nessuno, Ambasciatore.. mi liberi! E le posso spiegare
tutto.. non so cosa si siano messi in testa i Federali.. probabilmente
cercano un capro espiatorio per il loro fallimento ed aver perso la nave ad
opera del Fronte di Liberazione di Medora!”
Mahdia non rispose, ma il suo sguardo si indurì.
Al suo fianco comparve il Capitano Bueller assieme ad un altro uomo.
Fu il primo a parlare: “La USS Hope non si è mai arresa, mia cara.. abbiamo
solo attirato nella nostra rete qualche pesciolino interessante.. due
sobillatori come il Capitano Mayern ed il suo vice.. vero Cap’n?”
A quel nome, Adia sbiancò.. fissò l’uomo al fianco di Bueller e si trovò
costretta a scuotere impercettibilmente la testa.. cosa che fece nuovamente
ridere apertamente Caytlin, questa volta imitata anche dall’uomo misterioso.
“Per essere un’agente operativa sotto copertura, non sa fingere vero?”
“Sarà stata la sua permanenza là dentro..”
Adia udì nuovamente quella voce.. questa volta la riconobbe e crollò in
ginocchio, mentre l’uomo toglieva il proprio travestimento, mostrandosi
come un Brahariano dai capelli grigi riccioluti, gli occhi di tonalità del
ghiaccio ed una lunga cicatrice che gli ricopriva verticalmente lo zigomo
sinistro.
“Sì sono io, piccola vipera maledetta.. non mi hai ucciso la prima volta
quando tu ed i porci bastardi amici tuoi avete trafugato la tossina..
appena mi sono ripreso li ho ammazzati.. tutti io sai? Come bestie,
distruggendo i tuoi piani.. te l’avrei detto quando ti diedi la possibilità
di confessare e dirmi chi fosse il tuo mandante.. ed, invece, mi hai
tradito una seconda volta procurandomi questa cicatrice e credendomi
spacciato.. mi spiace per te ma, ora come allora, risorgo come una fenice
per distruggere nuovamente tutti i tuoi sogni..”
“Non è possibile..”
“Cosa? Aver torturato ed imprigionato Yander per anni senza risultato?
Avermi tradito e pugnalato alle spalle e ritrovarmi davanti a te vivo e
vegeto? Non sei capace.. sei perfida, ma non all’altezza.. perfino stordire
la dottoressa è stato un gesto idiota..”
“Io..”
“Tu cosa? Io ti ho addestrato per un motivo.. e non era questo.. mentre te
pianificavi un attacco, io procedevo a sventarlo.. ho fondato il Fronte di
Liberazione di Medora col solo obiettivo di mettere fine a questi
giochetti.. i miei uomini, colleghi che tu hai tradito, stanno arrestando
su Brahara il fratello dell’Ambasciatore Mahdia con quello sciocco di
Maryam..”
“Non potete farlo.. non hanno fatto nulla!”
“No? Ma che strano.. bah.. vorrà dire che faremo un buco nell’acqua.. a
meno che..”
Adia vide un sorriso perfido fra il suo vecchio istruttore e la Consigliera
della Hope..
“Sì sono d’accordo, Capitano che ne dice andiamo a vedere come si
comportano gli altri con le radiazioni del nucleo?”
“Ehi fermi! Che radiazioni??”
La rossa si girò verso di lei con sguardo solare
“Oh ma non si preoccupi, la lasciamo in buone mani con la Dottoressa e coi
due amici della sicurezza di cui prima le parlavo.. tanto bravi, quanto
solerti nel volersi ingraziare il proprio capo.
Aida scorse nello sguardo della Graahn uno sguardo assassino
“NO! NON POTETE!” urlò “Sono protetta dall’immunità diplomatica!”
Fu la volta dell’Ambasciatore a parlare
“O cara mia, non te l’ho detto? Te l’ho revocata da stamattina, dopo che la
gentilissima Caytlin con il bravo Nassah mi sono venuti a parlare di uno
strano piano per assassinarmi..”
Adia assunse un colorito grigiastro.. “ Ma come??”
“Nassah è uno dei migliori agenti operativi che Brahara possa permettersi..
ai suoi livelli non potrai mai avvicinarti..”
“Cap’n?”
“Non lo sono più per te.. vai incontro al tuo destino!”
*USS Hope - Ponte 5, tubi Jeffereis - 27/12/2398, Ore 20.42*
Una volta saputo il piano, a Luna venne da ridere.. il suo essere mezza
Klingon le permise di giustificarsi con Onirak, la terza moglie di Mahdia,
adducendo un colpo di tosse cavernosa come motivazione alla sua ilarità
soffocata.
L’allocco Nayar nemmeno ci fece caso.
Rodriguez, col passare dei minuti, fece in modo che in tutta la zona ove
erano nascosti i tre, si potessero udire esplosioni, colpi di phaser, urla,
imprecazioni e lamenti dei feriti.. il tutto farcito da intensi e
preoccupanti scambi di informazioni fra lui e Luna.
Quando fu tutto pronto, Rodriguez diede l’allarme
=^=Fuggite Luna, scappate! Basta ed i suoi sono stati respinti.. occorre
andare verso la sala macchine ed isolarsi in sicurezza=^=
Luna grugnì, diede due calci ad una griglia lì vicino ed uscì allo
scoperto, mentre Onirak esclamava tutto il suo sbigottimento di fronte
all’inadeguatezza federale.
Il Fronte di Liberazione di Medora, fino a quel momento, era stata
un’organizzazione politica filosofica, molto poco in arnese e decisamente
con potenzialità belliche sotto standard.
Se erano riusciti ad assaltare la nave federale e messo in crisi le squadre
di sicurezza della USS Hope, stavano diventando un problema.. non poteva
fermarli, senza esporsi.. e, anche rivelando i propri piani, avrebbe prima
dovuto contattare i propri alleati su Medora per far sì che invitassero il
Fronte ad unirsi a loro.
Doveva mantenere, forzatamente, un basso profilo, almeno fino a quando
aveva Nayar al suo fianco pronto ad immolarsi.
La timoniera della Hope li condusse attraverso un dedalo di corridoi,
alcuni intonsi, altri macchiati dai segni della lotta senza quartiere..
sangue.. residui di esplosioni e tracce di phaser.. non v’erano corpi, ma
Onirak se ne disinteressò.. col teletrasporto, i feriti potevano essere
evacuati seduta stante da entrambe le parti in lotta.
Dopo qualche minuto, la folle corsa verso la sala macchine ebbe fine.
Una volta entrati, due membri delle squadre di sicurezza fecero scattare le
pesanti porte in duracciaio, mentre dall’esterno parevano arrivare colpi ed
urla di rabbia all’indirizzo dei fuggiaschi.
“Oh finalmente Jones! Eravamo in pensiero”
Il bel volto di Xyr era annerito e sembrava ammaccato, come se avesse preso
parte ad un terribile scontro senza quartiere. Accanto a lei l’enorme
Brahariano di nome Yander ed il guardiamarina della sicurezza di nome Ryni.
Come l’Andoriana, anche loro recavano segni dello scontro, bruciature e
fasciature praticate alla bell’è meglio.
Prima ancora che Onirak potesse chieder loro conto di ciò che stava
succedendo, arrivò trafelato Doohan
“Che succede ingegnere capo?”
“Un guaio! Un enorme guaio!” esclamò James
“Come se ne avessimo pochi! Insomma parli! Risponda al suo Primo Ufficiale”
sbottò Onirak, mentre Nayar si prodigava immediatamente a strattonare
Doohan come se ciò servisse a farlo esprimere prima
“Abbiamo scoperto la causa di tutte le anomalie a bordo! Abbiamo una
perdita di radiazioni del nucleo!”
“O dei! Siamo spacciati!” esclamò Luna fingendo al massimo delle proprie
capacità
“Jones! Contegno!” ordinò seria Xyr, ma non meno divertita della Klingon
“Ecco perché qua fa un diavolo di caldo! Aprite quelle dannate porte!”
“Non è possibile” mugugnò una delle due guardie “abbiamo sparato ai
dispositivi per permetterne la chiusura d’emergenza”
“Dannati idioti! Che possiate essere maledetti! Scendete a patti col Fronte
di Liberazione di Medora! Arrendetevi e fateci evacuare da questa nave
maledetta!”
“Si calmi!”
“Calma un corno! Nayar apri quelle dannate porte!”
“Ripeto, signora si calmi.. le radiazioni di cui parlo non sono dannose per
noi.. ma emanano irradiazioni energetiche che causano il malfunzionamento
di molte apparecchiature elettriche a bordo.. ed è ciò che causa i nostri
problemi a mantenere la curvatura!”
Onirak parve tranquillizzarsi per un attimo
“Fortunatamente a bordo abbiamo quasi tutti i sistemi ridondanti quindi non
dovremmo avere problemi col supporto vitale.. certo farà caldo, ma ci
permetterà di respirare senza problemi di sorta.. ed anche le altre
funzioni essenziali della nave sono pressoché garantite.. certo non immuni
da qualche inconveniente.. diversa cosa è la curvatura ovviamente, così
come tutto ciò che a bordo è dotato di una propria carica energetica”
Onirak parve riaccendersi come una molla impazzita
“Che cosa ha detto?”
“Come scusi?”
“Nayar apri quelle porte! Fosse l’ultima cosa che fai! Subito!”
“Ma no, signora, forse è meglio che la sua guardia restasse accanto a
lei..” esclamò Luna provocatoriamente
“Giusto.. tenere vicini chi si ama” interloquì Yander sardonico
“Senti grande, grosso bestione! Sei Brahariano! Esigo rispetto! Io per te
sono e sarò sempre Onirak la”
“.. la terza moglie del grande ambasciatore Mahdia, figlio del compianto..”
continuò Nayar come un mantra
“Ma piantala tu! Apri le porte! E stai lontano da me finché non l’hai
fatto!”
“Come?? E come farò a proteggerti mia signora?”
“Fai ciò che ti ho detto! Stai lontano da me!”
“Non posso, mia amata”
“ZITTO IDIOTA!”
“Non posso più stare zitto, probabilmente non usciremo vivi da questa
nave.. tutti devono sapere che noi ci amiamo!”
“La Regina di Brahara non può amare un cretino come te! Stammi lontano tu
con quel maledetto pugnale! E voi, che aspettate? Contattate gli
assalitori.. dite loro che la guerra continuerà basta che mi facciano fare
una chiamata ai miei contatti su Medora!”
=^=Fine simulazione=^= la voce atona di Hope fece la sua comparsa, mentre
tutto si normalizzò nel giro di pochi istanti.. il tempo necessario
affinché si aprissero le porte e facesse il loro ingresso in sala macchine
il Capitano Bueller.
Al suo fianco aveva Mahdia e Caytlin.
Alle loro spalle, Onirak riconobbe subito quello che per anni era stato uno
dei più leali servitori del suo pianeta.. nessuno sapeva come si chiamasse,
ma per i suoi uomini era Cap’n.. comandante in capo dei servizi di
sicurezza ed intelligence.
Capì di essere eufemisticamente fottuta.
I suoi sogni di gloria erano stati distrutti da un gruppetto di ragazzini.
Con un ultimo gesto folle, scattò verso Nayar strappandogli di dosso il
pugnale.
Quest’ultimo, pensando che l’amata tentasse un suicidio, si frappose fra la
donna e la lama in una concitata colluttazione..
“Lasciami idiota! LASCIAMI!!” strillava Onirak tentando di attivare la
tossina fino a che non le arrivò un pesante manrovescio sul viso dal suo
giovane amante che la fece volare a terra
Nayar era furibondo.. il comportamento della donna che amava in quel
momento era per lui fonte di dolore ed aggressività.. le avrebbe fatto
capire chi comandava una volta rimasti soli.. l’avrebbe presa a cinghiate
ed obbligata a rispettarlo..
Del tutto dimentico di chi fosse lui e chi fosse lei, di dove si
trovassero, Nayar stava per partire alla carica quando si trovò Luna
davanti pronta alla lotta. Prima che potesse dire qualcosa, sentì la punta
di un phaser appoggiarsi alla nuca mentre gli arrivava perentorio l’invito
di Xyr a mollare il pugnale e consegnarlo a Doohan.
*USS Hope – Alloggi Delegazione Brahariana - 28/12/2398, Ore 06.35*
Mahdia aveva trascorso la nottata insonne.
L’equipaggio federale aveva sventato il piano di suo fratello di
sbarazzarsi di lui, così come quello della sua terza moglie.. non poteva
contare sulla figlia Aisha, troppo stupida, né su Maryam, troppo idiota..
senza contare che col passare degli anni, gli era ben chiaro che il figlio
assomigliasse fin troppo al fratello per non capire che Emilah l’aveva
tradito.
Gli restava giusto Uriah.. amica fedele prima che moglie devota.. l’avrebbe
seguito su Medora e si sarebbe fatta uccidere al suo fianco, lui lo sapeva.
Certo, con la valigetta di Ridan messa in sicurezza, i fondamentalisti di
Medora avrebbero dovuto usare altri stratagemmi per ammazzarlo, ma presto o
tardi ci sarebbero riusciti.
Il Capitano Bueller gli aveva comunicato che l’avrebbe aspettato in plancia
alle otto del mattino per sapere se continuare la loro rotta o se tornare
indietro.
Una scelta che per lui era facile.. non poteva arrendersi.
Ma Uriah era incinta.. non gli aveva detto nulla, ma ne riconosceva i
sintomi.. come avrebbe potuto metterla in pericolo? Lei non l’avrebbe mai
lasciato solo.. ma il figlio o la figlia che portava in grembo che colpa ne
aveva di quella guerra?
Avrebbe dovuto parlarne con la Consigliera Caytlin? L’aveva vista
confabulare con Cap’n e Nassah.. assieme a quel povero Rest assillato da
Aisha.. quei quattro avevano un piano.. sì, ma quale?
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Tenente JG Caytlin
Consigliere
USS Hope NCC-25122
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