[stml19] [MEX 12-06] The One That Got Away
Capt. Michael L. Kiron
michaelkiron a gmail.com
Sab 6 Dic 2014 12:36:34 CET
Purtroppo c'era un errore di aggancio alla lista ... :-(
Quindi mi sa che Gianluca non riceveva email da un pezzo.
Gianluca, mi confermi che adesso ricevi correttamente?
Michele
Il 5 dicembre 2014 18:25, Lt.Cmdr. Dorian Ristea
<dorian.ristea a gmail.com> ha scritto:
> Ciao a tutti,
>
> ecco il mio brano. E' dichiaratamente un brano di transizione, per una serie
> di motivi:
> 1 - non ho un'idea mia chiara di come far avanzare la storia in questo punto
> preciso, quindi da buon Don Abbondio, lascio la patata bollente al prossimo
> ^__^
> 2 - avevo (e ho ancora) una serie di plot aperti da anni che mi piacerebbe
> chiudere. Uno di questi e' il rapporto tra due personaggi che molti anni fa
> erano protagonisti della nostra storia, e che credo che Michele e Ivana
> ricorderanno con piacere. ;)
>
> Spero vi piaccia. Non ho note a pie' di pagina per via del punto 1,
> quindi... avanti il prossimo! :D
>
>
> =============================
>
> TITOLO: 12-05 The one that got away
>
> PRECEDENTE: 12-04 Cambiamenti
>
> AUTORE: Gianluca/Ristea
>
> LUOGHI: USS Wayfarer
>
> =============================
>
>
> *** USS Wayfarer, Sala Macchine, nello stesso istante ***
>
>
> "Codice Blu", disse Ristea, gli occhi fissi sulla console di comando.
>
> "Ricevuto", rispose Carlos Moreno, attivando rapidamente una serie di
> sensori su uno dei numerosi pannelli circondanti l'enorme sistema di
> contenimento e processamento del diluito. Con un cenno del pollice, diede
> l'ok al boliano Yoxx, che a sua volta inserģ i comandi per la riduzione
> dell'output dei sistemi energetici della Wayfarer. Sandra, Lucas e un altro
> guardiamarina, meccanicamente, si posizionarono di fronte ad altri pannelli
> e iniziarono procedure che avevano chiaramente studiato e ripetuto, simulate
> o meno, decine e decine di volte.
>
> Visto da fuori, il team della Sala Macchine sembrava intento in una strana,
> complicata danza, in cui ciascuno aveva un ruolo e dei tempi, la cui logica
> era incomprensibile da chiunque all'esterno.
>
> La voce sicura e professionale di Tania Berger, dalla sua console gemella,
> ruppe il familiare ronzio costante degli induttori al dilitio. "Emissioni
> ridotte di 10… 15… 20 per cento e in discesa."
>
> "Ricevuto", disse Ristea. Attivo' il commbadge. "Qui Sala Macchine. Codice
> Blu in corso. 40 secondi alla riduzione dell'impronta energetica dell'80 per
> cento."
>
> =^= Qui Kiron. Ricevuto, Capo. E' possibile scendere al 95%? Dobbiamo essere
> quanto pił discreti possibile. =^=
>
> "Faremo il possibile, Capitano."
>
> =^= Grazie, Capo. Mi tenga aggiornato. =^=
>
> Moreno sbuffo'. "95 per cento? Magari in un bel pacchetto con un fiocco
> giallo?"
>
> Ristea sorvolo' sull'impertinenza. La rivelazione dell'analisi aliena della
> sonda della Wayfarer aveva fatto passare un brivido freddo sulla schiena di
> tutti, e un velato senso di inquietudine aleggiava nella sala. E poi la
> gestione disciplinare degli addetti spettava alla Berger, dopotutto. Cosģ'
> avevano deciso molti anni prima, quando la diffidenza e la dignitą ferita da
> una parte e la costante sensazione di ineguatezza e disorientamento
> dall'altra stavano lentamente lasciando il campo ad una inaspettata
> amicizia, basata sulla reciproca ammirazione professionale.
>
> Dorian gestiva le procedure e ogni decisione in Sala Macchine, Tania tutto
> il resto.
>
> "Il problema sono i sistemi di sussistenza", disse Berger. "A meno di non
> spegnere meta' infermeria, 85 per cento e' il massimo a cui possiamo
> aspirare. Ha qualche idea, Capo?"
>
> "Ci sto lavorando", mormoro' Ristea.
>
> "Quanta gente c'e' in infermeria adesso?" disse Carlos.
>
> Tania roteo' gli occhi. "Era un'esagerazione, guardiamarina. Non possiamo
> togliere energia all'infermeria."
>
> E poi chissą come la prenderebbe la nuova dottoressa, penso'.
>
> Tania ricordo' il primo incontro con la Squiretaker. Era appena tornata a
> bordo dopo la licenza, dopo aver commesso un errore madornale.
>
>
> *** USS Wayfarer, corridoio 4, ponte 26, due settimane prima ***
>
>
> Berger camminava veloce, gli occhi bassi, una valigia al guinzaglio e uno
> zaino sulla schiena.
>
> Un piede dopo l'altro, una gamba dopo l'altra, uno due uno due, stupida
> stupida stupida.
>
> La sensazione familiare della Wayfarer. Quella era la sua casa. Uno due uno
> due. Stupida stupida stupida.
>
> La Terra non aveva pił niente per lei. Cosa si aspettava? Che dopo anni e
> anni tutto rimanesse lo stesso? Uno due uno due.
>
> Un corridoio dopo l'altro. Gira a destra. Testa bassa.
>
> Mike si era sposato. Uno due uno due. Sposato sposato sposato. Stupida
> stupida stupida.
>
> Stupida, stupida, stupida, si disse ancora una volta. Che razza di idea le
> era venuta in mente? Massi', questa licenza passiamola sulla Terra, a casa.
> Magari chiamiamo Adriana. Quella che, per un periodo della sua vita, aveva
> pensato potesse diventare sua figlia, o quanto meno la cosa pił simile che
> avesse mai avuto.
>
> Massi', andiamo pure a trovarla in Accademia. Facciamole una sorpresa.
>
> E trovarci, inaspettatamente, "the one that got away". L'amore che fu, e che
> avrebbe potuto continuare ad essere.
>
> Uno due uno due.
>
> Un milione di emozioni sul suo viso, e sul tuo. Cosa si dice in questi casi?
> Pour-parler. Un po' di tutto per dire niente. Come stai, cosa fai, tutto
> bene.
>
> Entra una donna. Ah, questa e' mia moglie.
>
> Uno due uno due. Stupida stupida stupida.
>
> Almeno la dignitą' l'ho mantenuta, penso'. Niente scenate. Un sorriso venuto
> da chissą dove, saluti, ci si rivede (mai pił, e' ovvio), baci sul viso
> preoccupato di sua figlia, devo andare, ci hanno richiamato per una missione
> urgente, licenza revocata.
>
> Uno due uno due.
>
> Uno due uno due.
>
> Uno.
>
> Senza fiato, Berger si fermo' in un angolo invisibile di uno dei corridoi.
>
> E senza che nessuno la vedesse, dopo giorni e giorni in cui aveva tenuto
> tutto dentro, lascio' che le emozioni per una volta raggiungessero la
> superficie.
>
> Dopo un secondo, o forse un'ora, una voce gentile la spavento'. "Si sente
> bene?"
>
> Berger si rizzo' in piedi, asciugando le lacrime.
>
> "Tutto bene", disse. "Sto bene. Arrivederci", disse a nessuno in
> particolare.
>
> Fece per riprendere valigia e zaino e andare finalmente nel suo alloggio,
> rossa in viso e adirata con se stessa per aver dato spettacolo di debolezza,
> ma una mano sulla sua la fermo'.
>
> "Sono la dottoressa Squiretaker", disse la voce, che apparteneva ad una
> donna dai lineamenti regolari e dall'inconfondibile uniforme blu.
>
> Ottimo, penso' Tania. Bella prima impressione che diamo al nuovo Ufficiale
> Medico. Probabilmente mi dara' qualche cura per sindrome pre-mestruale.
>
> "Tenente Berger, Sala Macchine."
>
> "Felice di conoscerla, tenente", disse la Squiretaker sorridendo. "Stavo per
> chiederle…"
>
> Il viso di Tania si fece ancor pił rosso. "Sto bene, davvero. La ringrazio."
>
> Squiretaker sollevo' un sopracciglio. "Veramente mi riferivo al mio
> alloggio. Sono nuova sulla nave, e credo di essermi persa… Non saprebbe
> indicarmi la direzione per gli alloggi ufficiali? Anzi", disse accennando
> alla valigia della Berger, "non mi accompagnerebbe?"
>
> Tania apri' la bocca un paio di volte, e poi capi'. La dottoressa stava
> facendo esattamente quello che avrebbe fatto lei. Restituirle un po' di
> dignitą.
>
> "Certamente", sorrise. "Sara' un piacere."
>
>
> *** USS Wayfarer, Sala Macchine, 20/08/2394, ore 9.05 ***
>
>
> "Forse ho una soluzione."
>
> La voce del Capo Ristea spezzo' il flusso di pensieri di Tania.
>
> "Non e' molto ortodossa, e richiederą il permesso del capitano, ma dovrebbe
> permetterci di ridurre l'impronta energetica della nave del 93%", disse
> Dorian.
>
> "Spegniamo il Bar di Prora?", disse Moreno dalla sua postazione.
>
> "Silenzio, guardiamarina", disse Tania. "Cosa propone, Capo?"
>
> Ristea invito' i due alla console e indico' un grafico. "Spegnere il
> generatore dei sistemi di areazione e quello per i servizi di sussistenza."
>
> "Vuole farci morire asfissiati?"
>
> Ristea sorrise. "No. Riallineero' temporaneamente una parte dell'energia del
> generatore che produce i campi di replicazione per l'aerazione e i servizi
> fondamentali - infermeria e accessori."
>
> "Ok. Bella idea. Il laboratorio?"
>
> "Dovremo staccarlo."
>
> "Se se la vede lei col comandante Cooper, per me va bene."
>
>
> *** USS Wayfarer, Plancia, nello stesso istante ***
>
>
> Una quiete nervosa pervadeva la Plancia.
>
> Kiron, gli occhi fissi sullo schermo e Vaitor sulla sua consolle,
> attendevano insieme agli altri ufficiali di Plancia che l'esca facesse il
> suo lavoro e un pesce, possibilmente ben intenzionato, abboccasse.
>
>
>
> =^= Ristea a Kiron. Mi sente, Capitano? =^=
>
> Kiron attivo' il commbadge, sempre concentrato sullo schermo "Qui Kiron. Mi
> dica, Capo."
>
> =^= Siamo all'80% di riduzione. Possiamo scendere al 93% se mi permette di
> ridirezionare le fonti di energia per la sussistenza. =^=
>
> "Fara' esplodere la nave?"
>
> =^= Er… no, signore. =^=
>
> "Conseguenze immediate?"
>
> =^= Un blackout di 3 secondi su tutti i corridoi. =^=
>
> "Approvato. Ottimo lavoro, Capo."
>
> =^= Grazie, Capitano. In bocca al lupo! =^=
>
> Crepi, penso' Kiron. Ed ora… aspettiamo.
>
>
> Come in risposta ad una tacita preghiera, l'attesa non duro' molto.
>
> Vaitor si riscosse dall'apparente apatia. "Capitano! Rilevo un oggetto in
> avvicinamento!"
>
> "Zoom sullo schermo", disse Kiron.
>
>
> Krell Rumar si alzo' dalla sua poltrona.
>
> "E quello che accidente e'?"
>
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