[stml19] [MEX 12-06] The One That Got Away

Lt.Cmdr. Dorian Ristea dorian.ristea a gmail.com
Ven 5 Dic 2014 18:29:22 CET


Ciao a tutti,

riposto il brano in caso il precedente messaggio finisse negli antri
oscuri del majordomo...

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TITOLO: 12-05 The one that got away

PRECEDENTE: 12-04 Cambiamenti

AUTORE: Gianluca/Ristea

LUOGHI: USS Wayfarer

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*** USS Wayfarer, Sala Macchine, nello stesso istante ***


"Codice Blu", disse Ristea, gli occhi fissi sulla console di comando.

"Ricevuto", rispose Carlos Moreno, attivando rapidamente una serie di
sensori su uno dei numerosi pannelli circondanti l'enorme sistema di
contenimento e processamento del diluito. Con un cenno del pollice,
diede l'ok al boliano Yoxx, che a sua volta inserģ i comandi per la
riduzione dell'output dei sistemi energetici della Wayfarer. Sandra,
Lucas e un altro guardiamarina, meccanicamente, si posizionarono di
fronte ad altri pannelli e iniziarono procedure che avevano
chiaramente studiato e ripetuto, simulate o meno, decine e decine di
volte.

Visto da fuori, il team della Sala Macchine sembrava intento in una
strana, complicata danza, in cui ciascuno aveva un ruolo e dei tempi,
la cui logica era incomprensibile da chiunque all'esterno.

La voce sicura e professionale di Tania Berger, dalla sua console
gemella, ruppe il familiare ronzio costante degli induttori al
dilitio. "Emissioni ridotte di 10… 15… 20 per cento e in discesa."

"Ricevuto", disse Ristea. Attivo' il commbadge. "Qui Sala Macchine.
Codice Blu in corso. 40 secondi alla riduzione dell'impronta
energetica dell'80 per cento."

=^= Qui Kiron. Ricevuto, Capo. E' possibile scendere al 95%? Dobbiamo
essere quanto pił discreti possibile. =^=

"Faremo il possibile, Capitano."

=^= Grazie, Capo. Mi tenga aggiornato. =^=

Moreno sbuffo'. "95 per cento? Magari in un bel pacchetto con un fiocco giallo?"

Ristea sorvolo' sull'impertinenza. La rivelazione dell'analisi aliena
della sonda della Wayfarer aveva fatto passare un brivido freddo sulla
schiena di tutti, e un velato senso di inquietudine aleggiava nella
sala. E poi la gestione disciplinare degli addetti spettava alla
Berger, dopotutto. Cosģ' avevano deciso molti anni prima, quando la
diffidenza e la dignitą ferita da una parte e la costante sensazione
di ineguatezza e disorientamento dall'altra stavano lentamente
lasciando il campo ad una inaspettata amicizia, basata sulla reciproca
ammirazione professionale.

Dorian gestiva le procedure e ogni decisione in Sala Macchine, Tania
tutto il resto.

"Il problema sono i sistemi di sussistenza", disse Berger. "A meno di
non spegnere meta' infermeria, 85 per cento e' il massimo a cui
possiamo aspirare. Ha qualche idea, Capo?"

"Ci sto lavorando", mormoro' Ristea.

"Quanta gente c'e' in infermeria adesso?" disse Carlos.

Tania roteo' gli occhi. "Era un'esagerazione, guardiamarina. Non
possiamo togliere energia all'infermeria."

E poi chissą come la prenderebbe la nuova dottoressa, penso'.

Tania ricordo' il primo incontro con la Squiretaker. Era appena
tornata a bordo dopo la licenza, dopo aver commesso un errore
madornale.


*** USS Wayfarer, corridoio 4, ponte 26, due settimane prima ***


Berger camminava veloce, gli occhi bassi, una valigia al guinzaglio e
uno zaino sulla schiena.

Un piede dopo l'altro, una gamba dopo l'altra, uno due uno due,
stupida stupida stupida.

La sensazione familiare della Wayfarer. Quella era la sua casa. Uno
due uno due. Stupida stupida stupida.

La Terra non aveva pił niente per lei. Cosa si aspettava? Che dopo
anni e anni tutto rimanesse lo stesso? Uno due uno due.

Un corridoio dopo l'altro. Gira a destra. Testa bassa.

Mike si era sposato. Uno due uno due. Sposato sposato sposato. Stupida
stupida stupida.

Stupida, stupida, stupida, si disse ancora una volta. Che razza di
idea le era venuta in mente? Massi', questa licenza passiamola sulla
Terra, a casa. Magari chiamiamo Adriana. Quella che, per un periodo
della sua vita, aveva pensato potesse diventare sua figlia, o quanto
meno la cosa pił simile che avesse mai avuto.

Massi', andiamo pure a trovarla in Accademia. Facciamole una sorpresa.

E trovarci, inaspettatamente, "the one that got away". L'amore che fu,
e che avrebbe potuto continuare ad essere.

Uno due uno due.

Un milione di emozioni sul suo viso, e sul tuo. Cosa si dice in questi
casi? Pour-parler. Un po' di tutto per dire niente. Come stai, cosa
fai, tutto bene.

Entra una donna. Ah, questa e' mia moglie.

Uno due uno due. Stupida stupida stupida.

Almeno la dignitą' l'ho mantenuta, penso'. Niente scenate. Un sorriso
venuto da chissą dove, saluti, ci si rivede (mai pił, e' ovvio), baci
sul viso preoccupato di sua figlia, devo andare, ci hanno richiamato
per una missione urgente, licenza revocata.

Uno due uno due.

Uno due uno due.

Uno.

Senza fiato, Berger si fermo' in un angolo invisibile di uno dei corridoi.

E senza che nessuno la vedesse, dopo giorni e giorni in cui aveva
tenuto tutto dentro, lascio' che le emozioni per una volta
raggiungessero la superficie.

Dopo un secondo, o forse un'ora, una voce gentile la spavento'. "Si sente bene?"

Berger si rizzo' in piedi, asciugando le lacrime.

"Tutto bene", disse. "Sto bene. Arrivederci", disse a nessuno in particolare.

Fece per riprendere valigia e zaino e andare finalmente nel suo
alloggio, rossa in viso e adirata con se stessa per aver dato
spettacolo di debolezza, ma una mano sulla sua la fermo'.

"Sono la dottoressa Squiretaker", disse la voce, che apparteneva ad
una donna dai lineamenti regolari e dall'inconfondibile uniforme blu.

Ottimo, penso' Tania. Bella prima impressione che diamo al nuovo
Ufficiale Medico. Probabilmente mi dara' qualche cura per sindrome
pre-mestruale.

"Tenente Berger, Sala Macchine."

"Felice di conoscerla, tenente", disse la Squiretaker sorridendo.
"Stavo per chiederle…"

Il viso di Tania si fece ancor pił rosso. "Sto bene, davvero. La ringrazio."

Squiretaker sollevo' un sopracciglio. "Veramente mi riferivo al mio
alloggio. Sono nuova sulla nave, e credo di essermi persa… Non
saprebbe indicarmi la direzione per gli alloggi ufficiali? Anzi",
disse accennando alla valigia della Berger, "non mi accompagnerebbe?"

Tania apri' la bocca un paio di volte, e poi capi'. La dottoressa
stava facendo esattamente quello che avrebbe fatto lei. Restituirle un
po' di dignitą.

"Certamente", sorrise. "Sara' un piacere."


*** USS Wayfarer, Sala Macchine, 20/08/2394, ore 9.05 ***


"Forse ho una soluzione."

La voce del Capo Ristea spezzo' il flusso di pensieri di Tania.

"Non e' molto ortodossa, e richiederą il permesso del capitano, ma
dovrebbe permetterci di ridurre l'impronta energetica della nave del
93%", disse Dorian.

"Spegniamo il Bar di Prora?", disse Moreno dalla sua postazione.

"Silenzio, guardiamarina", disse Tania. "Cosa propone, Capo?"

Ristea invito' i due alla console e indico' un grafico. "Spegnere il
generatore dei sistemi di areazione e quello per i servizi di
sussistenza."

"Vuole farci morire asfissiati?"

Ristea sorrise. "No. Riallineero' temporaneamente una parte
dell'energia del generatore che produce i campi di replicazione per
l'aerazione e i servizi fondamentali - infermeria e accessori."

"Ok. Bella idea. Il laboratorio?"

"Dovremo staccarlo."

"Se se la vede lei col comandante Cooper, per me va bene."


*** USS Wayfarer, Plancia, nello stesso istante ***


Una quiete nervosa pervadeva la Plancia.

Kiron, gli occhi fissi sullo schermo e Vaitor sulla sua consolle,
attendevano insieme agli altri ufficiali di Plancia che l'esca facesse
il suo lavoro e un pesce, possibilmente ben intenzionato, abboccasse.



=^= Ristea a Kiron. Mi sente, Capitano? =^=

Kiron attivo' il commbadge, sempre concentrato sullo schermo "Qui
Kiron. Mi dica, Capo."

=^= Siamo all'80% di riduzione. Possiamo scendere al 93% se mi
permette di ridirezionare le fonti di energia per la sussistenza. =^=

"Fara' esplodere la nave?"

=^= Er… no, signore. =^=

"Conseguenze immediate?"

=^= Un blackout di 3 secondi su tutti i corridoi. =^=

"Approvato. Ottimo lavoro, Capo."

=^= Grazie, Capitano. In bocca al lupo! =^=

Crepi, penso' Kiron. Ed ora… aspettiamo.


Come in risposta ad una tacita preghiera, l'attesa non duro' molto.

Vaitor si riscosse dall'apparente apatia. "Capitano! Rilevo un oggetto
in avvicinamento!"

"Zoom sullo schermo", disse Kiron.


Krell Rumar si alzo' dalla sua poltrona.

"E quello che accidente e'?"


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