[stml19] Vaitor (Marco) 12.11 - "Spazzini dello spazio"

Mehon Vaitori mehon.wayfarer a gmail.com
Mer 1 Apr 2015 22:16:59 CEST


Ciao, ecco il mio brano.
Scusate il ritardo!!


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TITOLO: 12.11 - "Spazzini dello spazio"
PRECEDENTE: 12.10 - "Materia oscura"
AUTORE: Marco/Vaitor
LUOGHI: USS Wayfarer, Infermeria, campo di asteroidi
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Campo di asteroidi - 20/08/2394, Ore 14:50

Tutto ebbe inizio in uno spazio infinitesimale. Dal nulla comparve un 
fotone. Una piccola quantità di energia del tutto innocua e presente un 
numero quasi infinito di volte nell’universo. Tuttavia anche se quello 
era un semplice fotone, non avrebbe mai potuto comparire dal nulla e non 
sarebbe mai rimasto lì fermo. Dopo alcuni secondi comparve un secondo 
fotone accanto al primo e poi altri due, poi quattro e molti altri. La 
crescita esponenziale fu così rapida che in pochissimo tempo lo schermo 
del dottor Cooper si accese come un’albero di natale. Una serie di globi 
di fotoni erano comparsi dal nulla nel punto in cui la nave aliena era 
entrata in questo universo. I globi inizialmente rimasero fermi ma poi 
iniziarono a muoversi per il capo di asteroidi come mille lucciole.

Uss Wayfarer, plancia - 20/08/2394, Ore 14:32

Kiron si accasciò sulla poltrona. Un capitano non dovrebbe mai mostrare 
segni di cedimento ma quella terribile notizia lo colpì pesantemente. 
Anche il resto dell’equipaggio accusò il colpo. Il problema 
nell’affrontare un virus venne efficacemente affrontato dal Cooper in 
una frase rivolta all’ufficiale tattico:”Difficile sparare contro 
qualcosa di così piccolo?”

Aveva ragione! Il virus è un nemico subdolo, pericoloso e infinitamente 
piccolo. Ti entra dentro e ti consuma ma tu non lo vedi non saprai mai 
quando ti è entrato dentro, non lo puoi combattere e anche tirando pugni 
contro tè stesso non lo danneggerai mai.

Mentre le parole dell’ufficiale scientifico risuonavano in plancia, 
Kiron passò al contrattacco. Sapeva che la strada per poter gestire 
questa situazione doveva partire da lui dal suo esempio e passò 
all’azione:”La ringrazio dottoressa… attivi i protocolli di quarantena e 
monitori l’equipaggio.”

=^= Ricevuto.=^=

Kiron si voltò verso il primo ufficiale:”Scenda in infermeria e faccia 
il punto della situazione.”

Rumar annuì e uscì rapidamente dalla plancia.

Uss Wayfarer, Sala mensa-Infermeria - 20/08/2394, Ore 14:48

La nave rispose all’emergenza con estrema efficienza. L’infermeria venne 
isolata subito e in sala mensa venne creata un infermeria d’emergenza 
con il compito di monitorare l’equipaggio e gestire i casi clinici di 
routine. Ad ogni membro dell’equipaggio venne applicato un mini 
tricorder medico da installare sul dorso della mano. Questo sensore 
avrebbe rilevato i parametri dell’utilizzatore e avrebbe tenuto sotto 
controllo la generazione dei sintomi del virus.

Rumar aiutò e coordinò, con alcuni membri dell’equipaggio non in 
servizio, la creazione dell’infermeria in sala mensa e la distribuzione 
dei rilevatori. In poco tempo tutto l’equipaggio venne messo sotto 
osservazione e l’infermeria fu attiva. Il primo ufficiale era fiero 
dell’ottimo lavoro svolto dal suoi uomini e anche l’ammiraglio 
Squiretaker era dello stesso parare:=^= Sono impressionata comandante. 
Ottimo lavoro… lei ha uno staff davvero efficiente.=^=

Rumar sorrise compiaciuto mentre guardava il volto delle due Squiretaker 
sullo schermo. Le due donne erano rimaste in infermeria a gestire il 
malato e, a causa dell’isolamento dell’infermeria principale, potevano 
comunicare con il resto della nave solo con lo schermo visore.

“La ringrazio ammiraglio… ma il merito va ai turni beta e gamma 
dell’infermeria che malgrado fossero a riposo sono intervenuti 
rapidamente per approntare il tutto.” Rispose il primo ufficiale.

Poi, dopo un breve intermezzo di silenzio, il primo ufficiale 
aggiunse:”Come sta?”

Anche se la domanda era vaga, le due donne capirono all’istante a chi si 
stava riferendo Rumar.

“Il guardiamarina Jerren è sotto osservazione… ha mostrato i primi 
sintomi.” Rispose Julia.

Rumar inarcò un sopracciglio e quasi sotto voce, per non farsi sentire 
dalle altre persone che affollavano il locale, aggiunse:”Ma è un membro 
della sicurezza.?”

Entrambe le dottoresse avevano previsto la domanda anche perché negli 
ultimi minuti la loro testa era impegnata a risolvere uno strano enigma: 
come era possibile che un membro dell’equipaggio che non era mai entrato 
in infermeria che non aveva mai lasciato la nave e che non era nemmeno 
un medico potesse venir contagiato dal virus?

“Non lo sappiamo.” Ammise l’ammiraglio. E quelle parole si saturarono di 
tutta l’amarezza di chi, malgrado tutti i sacrifici, tutte le analisi e 
tutti gli sforzi, scopre di essere impotente di fronte ad un simile 
avversario.

“Ci stiamo coordinando con il signor Cooper per le analisi… le faremo 
sapere.” Aggiunse Julia.

Il primo ufficiale fece per rispondere ma fu battuto sul tempo da una 
comunicazione del capitano:=^=Comandante Rumar, venga presto in plancia.=^=

Uss Wayfarer, plancia - 20/08/2394, Ore 14:52

Rumar entrò di corsa in plancia pronto per fare rapporto ma rimase 
sorpreso vedendo lo schermo principale:”Ma cosa… .”

“Sono comparse pochi minuti fa.” Rispose il capitano. Il primo ufficiale 
si sedette alla sua poltrona fece per dire qualcosa ma fu battuto sul 
tempo da Cooper:”Si muovono in modo irregolare… difficile dire se si 
tratta di uno schema di ricerca quindi di una forma di vita senziente o 
di un moto caotico naturale.”

La cosa era così strana che nessuno notò il tono professionale e calmo 
dell’ufficiale scientifico.

“Sono comparse pochi minuti fa e non sappiamo cosa sono.” Spiegò il 
capitano verso il primo ufficiale.

Per diversi minuti nessuno parlò. Tutti erano concentrati ad osservare 
quello strano fenomeno che stava accadendo davanti ai loro occhi.

Poi il silenzio venne interrotto da Vaitor:”Capitano rilevo delle 
distorsioni del campo energetico attorno ai globi di fotoni.”

Cooper alzò lo sguardo come per fulminare il collega, abbassò la testa, 
digitò alcuni comandi e, prima che Kiron potesse dire qualcosa, 
esclamò:”Ma certo… allora lei un piccolo cervello lo possiede… non è 
solo un mirino e un grosso cannone… bravo signor… signor signor Bajoriano.”

Mehon rimase interdetto guardando Cooper con uno sguardo misto di 
confusione e incredulità. Il capitano e il primo ufficiale si voltarono 
verso lo scienziato che stava digitando freneticamente comandi sulla 
consolle.

“Allora?”Chiese Rumar.

“Il campo energetico dei siluri… bidoni…o quello che sono, è la chiave 
di tutto.” Eclamò Cooper. Kiron si alzò dalla poltrona e, con aria 
tranquilla, cercò di smorzare il comportamento del nuovo ufficiale. “Ha 
scoperto qualcosa?” Chiese il capitano avvicinandosi all’ufficiale 
scientifico assieme a Rumer.

“Sì… ho bisogno di altre lunghe analisi ma forse ci siamo.” Rispose lui. 
Cooper alzò di scatto lo sguardo e aggiunse:”Ho creato sul computer un 
modello e l’ho mandato in infermeria per farcelo spiegare dal bel culetto.”

Pochi istanti dopo sullo schermo della plancia comparve il volto della 
dottoressa Squiretaker, il capitano represse la propria ira e, con molto 
autocontrollo, rispose:”Ci vuole spiegare dottoressa?”

Squiretaker annuì e prontamente iniziò a parlare:=^=Sì capitano, il 
signor Cooper mi ha mandato un modello che ha creato al computer su come 
si propaga il virus.=^=

Ci fu una breve pausa:=^=E’ il punto di vista ad essere sbagliato. 
Abbiamo sempre pensato che fosse i contenitori infetti.=^=

Accanto alla giovane apparve il volto dell’ammiraglio Squiretaker:=^=I 
contenitori non sono infetti.=^=

Kiron si avvicinò alla poltrona dicendo:”Allora dov’è il virus?”

Le due donne annuirono contemporaneamente ma fu Julia a 
parlare:=^=Stando al modello di Cooper il virus è contenuto nel campo 
energetico.=^=

“Come una specie di teletrasporto.” Ipotizzò Rumar.

“Esattamente… vedo che alla fine anche voi state capendo.” Rispose Cooper.

=^=Qualcosa deve far materializzare il virus e generare il contagio. 
Successivamente, se il contagio avviene in atmosfera, il virus si può 
diffondere per via aerea come abbiamo già scoperto. =^= Spiegò la 
dottoressa.

“Questa è un ipotesi o una dato di fatto?”Chiese Kiron.

=^=E’ un ipotesi… ma spiega molte cose.=^= Ammise l’ammiraglio.

=^=Con l’aiuto del signor Cooper verificheremo fondatezza di tale 
ipotesi.=^= Aggiunse la giovane Squiretaker.

“E le sfere che cosa sono?” Kiron tornò a sedersi alla sua poltrona.

“Le sfere sono la cosa più strana… anche se è grazie a loro che ho 
formulato quest’ ipotesi.” Cooper parlò con una tale efficienza che 
chiunque l’avesse conosciuto in quell’instante l’avrebbe scambiato per 
uno zelante e rispettoso ufficiale della flotta:”Le sfere assorbono le 
radiazioni ripulendo lo spazio anche dal virus.”

“Artificiali o naturali?” Chiese Rumar.

“Difficile a dirsi. Hanno un movimento troppo irregolare, ma tendo a 
optare per la prima ipotesi.” Rispose Cooper.

“Spazzini dello spazio?” Azzardò quasi incredula il consigliere.

=^=Capitano, noi torniamo al lavoro. Ottimo lavoro a lei e al suo 
equipaggio.=^= Disse l’ammiraglio poco prima di chiudere la comunicazione.

Kiron sorrise era un bel complimento quello che aveva ricevuto. E il 
fatto di essere in una situazione così strana stava tenendo a bada il 
comportamento dell’ufficiale scientifico, quasi come un bambino a cui si 
regala un nuovo giocattolo.

“Quindi ora pure gli spazzini ci sparano addosso.” Commentò Vaitor.

“Mi piace il suo ottimismo.” Rispose Cooper.

“Quanto tempo ha bisogno per validare o scartare la sua ipotesi della 
trasmissione del virus?” Chiese Kiron voltandosi verso l’ufficiale 
scientifico.

“Se nessuno mi disturba... circa 15 ore ma ho bisogno di lanciare delle 
sonde e portare i sensori al massimo.”

“Portando al massimo i sensori saremmo rilevabili da sensori passivi 
degli alieni… addio camuffamento.” Si intromise Vaitor.

“Ha ragione.” Commentò il primo ufficiale.

Kiron ascoltò le opinioni dei suoi ufficiali e in meno di 2 secondi 
prese la sua decisione:”Capitano Kiron a Ristea.”

=^=Dica capitano.=^=

“Massima energia ai sensori.” Rispose Kiron, poi, prevedendo la domanda, 
aggiunse:”So che così saremo rilevabili, quindi si tenga pronto a dare 
massima potenza a tutti i sistemi.”

=^=Si signore, Ristea chiuso.=^=

“Guardiamarina Ichigawa, imposti una rotta di allontanamento in dal 
campo di asteroidi in caso di problemi.” Aggiunse il capitano.

“Ricevuto capitano.” Rispose prontamente la giovane.

“Signor Vaitor, lanci le sonde.” Ordinò Rumar.

Dopo pochi istanti lo schermo principale riprodusse l’immagini di tre 
piccole sfere di colore giallo in allontanamento dalla Wayfarer.

“Sonde partite.” Annunciò l’ufficiale tattico.

Kiron si voltò verso Cooper e con un sorriso amabile disse:”Molto bene 
signor Cooper, ora ha a sua disposizione sensori e sonde… faccia la sua 
magia. Le concedo 8 ore.”

“Ma io ho bisogno di 15 ore.” Iniziò a protestare l’umano.

“8 ore, signor Cooper, buon lavoro.” Aggiunse Rumar con un tono che non 
accettava repliche.

Campo asteroidi - 20/08/2394, Ore 15:02

Passò una prima ora e arrivò la risposta ad una domanda. Ma non fu 
nessuno degli ufficiali a dare la risposta, furono le sfere che, di 
colpo, passarono dal moto caotico e passarono ad assumere una formazione 
ordinata. Il repentino cambiamento di traiettoria dimostrava chiaramente 
che erano di origine artificiale.

Assunsero una formazione a sfera attorno al punto in cui era comparsa 
l’immensa nave aliena e pochi minuti dopo la nave aliena comparve di nuovo.

Uss Wayfarer, plancia - 20/08/2394, Ore 15:03

“E’ricomparsa la nave aliena… . “Esclamò Vaitor, poi come per accentuare 
la situazione aggiunse:”Coi sensori attivi al massimo siamo facilmente 
rilevabili.”

Kiron comprese la situazione fece un cenno di assenso all’ufficiale 
tattico e rispose:”Continuiamo così. Signor Vaitor si tenga pronto a 
dare massima potenza agli scudi.”

Appena il capitano finì di parlare, Rumar continuò il 
discorso:”Guardiamarina Ichigawa, si tenga pronta a portarci via da qui.”

“Si comandante.”

Kiron nel mentre si alzò e raggiunse rapidamente la postazione 
dell’ufficiale scientifico. “Allora?” Quella semplice parola riassunse 
tutte le migliaia di domande che assediavano la mente del capitano.

Cooper alzò lo sguardo e rispose:”Le sfere sono di origine artificiale.”

Kiron annuì, questo era chiaro e assodato ma Cooper continuò a parlare 
:”Mando l’immagine sullo schermo principale… . Ecco!”

Il capitano si voltò nello stesso istante in cui lo schermo commutò in 
un ingrandimento della situazione. Dietro di lui il comandante Cooper 
lavorava per analizzare i dati.

“… Le sfere si stanno posizionando attorno alla nave aliena.” Commentò 
Vaitor:”L’hanno accerchiata.”

“Stanno aumentando le emissioni EM… sto rilevando picchi su tutte le 
frequenze.” Analizzò Cooper.

Per un interminabile minuto tutto rimase immutabile, statico. Passato 
quel breve ma infinito lasso di tempo i tentacoli incominciarono ad 
uscire a iniziarono a sondare lo spazio circostante. Tutto si avvenne 
come la volta precedente finchè uno dei tentacoli colpì una sfera. Ci fu 
una terribile esplosione.

“Rilevata massicce emissioni EM.” Analizzò Vaitor:” Sembra una esplosione.”

“Confermo, reazione da annichilimento materia-antimateria.” Continuò Cooper.

“Ma le sfere non sono di pura energia… .”Inizò a dire il primo ufficiale.

“A quanto pare no.” Rispose secco Cooper.

Kiron non badò la discussione ma continuò ad osservare la 
situazione:”Sta succedendo qualcosa.”

Richiamati dalla frase del capitano gli ufficialianalizzarono la 
situazione. Una sfera era andata distrutta al contatto con la nave 
aliena e del tentacolo che l’aveva colpita rimaneva soltanto metà. Le 
altre sfere iniziarono a tempestare la nave aliena con scariche di 
energia mentre l’immensa e rozza nave stellare iniziò a sbattere 
furiosamente i tentacoli per colpire l’aggressore. Era iniziata una 
battaglia.

“Sembrano scariche EM… Le sfere emettono raggi EM su molte bande per 
colpire la nave aliena.” Spiegò Cooper.

Rumar fece per parlare ma il guardiamarina Ichigawa parlò per prima:”Un 
tentacolo sta puntando contro di noi.”

“Confermo… .” Iniziò a parlare l’ufficiale tattico.

“Devono averci rilevati e credono che siamo una minaccia.” Analizzò il 
primo ufficiale.

“Il tentacolo è una combinazione di materia e antimateria… se viene a 
contatto con lo scafo… lo scafo non ci sarà più.” Malgrado la situazione 
critica Cooper fece comunque la battuta.
“Scudi alla massima potenza azine evasiva.” Ordinò il capitano Kiron.



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Ciao
Marco
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Tenente comandante 00(0)
Mehon Vaitor
Ufficiale Tattico
Uss-Wayfarer NCC-62925
Private comunicator: mehon.wayfarer a gmail.com
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"In genere l'Universo ci spara contro,
ma ciò facilita il mio lavoro:un bersaglio
così grande è facile da colpire."





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