[stml19] Vaitor (Marco) 12.11 - "Spazzini dello spazio"

Reis Squiretaker vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
Mer 1 Apr 2015 22:58:35 CEST


L'idea dei fotoni è ottima.. e pure quella della lotta fra la nave 
tentacolare ed i fotoni.. quindi per me è un buon brano

ho alcune domande o perplessità tuttavia da chiedere a Marco:

1) la Ichigawa è pur sempre l'ufficiale comunicazioni e non la timoniera.. 
possiamo metterla ai comandi per qualche motivo ma non è il suo compito
2) l'infezione a Jerrel.. se è stato colpito lui solo per la vicinanza agli 
asteroidi vuol dire che tutta la nave è a rischio.. e ciò non è buono XD se 
invece ci sono altri motivi la trovo bizzarra come cosa
3) la spiegazione di dove sia il virus. ossia il campo energetico dei 
cilindri.. è compatibile con quanto avevamo scritto nei brani precedenti? Mi 
sembra che ci sia un'incongruenza ma forse ricordo male io..



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Lt.Cmdr. Julia Reis Squiretaker
Ufficiale Medico Capo
USS Wayfarer NCC-62925
[CV]: 
http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Wayfarer/main.php?include=curriculum.php&ufficiale=376



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-----Messaggio originale----- 
From: Mehon Vaitori
Sent: Wednesday, April 01, 2015 10:16 PM
To: stml19 a gioco.net
Subject: [stml19] Vaitor (Marco) 12.11 - "Spazzini dello spazio"

Ciao, ecco il mio brano.
Scusate il ritardo!!


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TITOLO: 12.11 - "Spazzini dello spazio"
PRECEDENTE: 12.10 - "Materia oscura"
AUTORE: Marco/Vaitor
LUOGHI: USS Wayfarer, Infermeria, campo di asteroidi
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Campo di asteroidi - 20/08/2394, Ore 14:50

Tutto ebbe inizio in uno spazio infinitesimale. Dal nulla comparve un
fotone. Una piccola quantità di energia del tutto innocua e presente un
numero quasi infinito di volte nell’universo. Tuttavia anche se quello
era un semplice fotone, non avrebbe mai potuto comparire dal nulla e non
sarebbe mai rimasto lì fermo. Dopo alcuni secondi comparve un secondo
fotone accanto al primo e poi altri due, poi quattro e molti altri. La
crescita esponenziale fu così rapida che in pochissimo tempo lo schermo
del dottor Cooper si accese come un’albero di natale. Una serie di globi
di fotoni erano comparsi dal nulla nel punto in cui la nave aliena era
entrata in questo universo. I globi inizialmente rimasero fermi ma poi
iniziarono a muoversi per il capo di asteroidi come mille lucciole.

Uss Wayfarer, plancia - 20/08/2394, Ore 14:32

Kiron si accasciò sulla poltrona. Un capitano non dovrebbe mai mostrare
segni di cedimento ma quella terribile notizia lo colpì pesantemente.
Anche il resto dell’equipaggio accusò il colpo. Il problema
nell’affrontare un virus venne efficacemente affrontato dal Cooper in
una frase rivolta all’ufficiale tattico:”Difficile sparare contro
qualcosa di così piccolo?”

Aveva ragione! Il virus è un nemico subdolo, pericoloso e infinitamente
piccolo. Ti entra dentro e ti consuma ma tu non lo vedi non saprai mai
quando ti è entrato dentro, non lo puoi combattere e anche tirando pugni
contro tè stesso non lo danneggerai mai.

Mentre le parole dell’ufficiale scientifico risuonavano in plancia,
Kiron passò al contrattacco. Sapeva che la strada per poter gestire
questa situazione doveva partire da lui dal suo esempio e passò
all’azione:”La ringrazio dottoressa… attivi i protocolli di quarantena e
monitori l’equipaggio.”

=^= Ricevuto.=^=

Kiron si voltò verso il primo ufficiale:”Scenda in infermeria e faccia
il punto della situazione.”

Rumar annuì e uscì rapidamente dalla plancia.

Uss Wayfarer, Sala mensa-Infermeria - 20/08/2394, Ore 14:48

La nave rispose all’emergenza con estrema efficienza. L’infermeria venne
isolata subito e in sala mensa venne creata un infermeria d’emergenza
con il compito di monitorare l’equipaggio e gestire i casi clinici di
routine. Ad ogni membro dell’equipaggio venne applicato un mini
tricorder medico da installare sul dorso della mano. Questo sensore
avrebbe rilevato i parametri dell’utilizzatore e avrebbe tenuto sotto
controllo la generazione dei sintomi del virus.

Rumar aiutò e coordinò, con alcuni membri dell’equipaggio non in
servizio, la creazione dell’infermeria in sala mensa e la distribuzione
dei rilevatori. In poco tempo tutto l’equipaggio venne messo sotto
osservazione e l’infermeria fu attiva. Il primo ufficiale era fiero
dell’ottimo lavoro svolto dal suoi uomini e anche l’ammiraglio
Squiretaker era dello stesso parare:=^= Sono impressionata comandante.
Ottimo lavoro… lei ha uno staff davvero efficiente.=^=

Rumar sorrise compiaciuto mentre guardava il volto delle due Squiretaker
sullo schermo. Le due donne erano rimaste in infermeria a gestire il
malato e, a causa dell’isolamento dell’infermeria principale, potevano
comunicare con il resto della nave solo con lo schermo visore.

“La ringrazio ammiraglio… ma il merito va ai turni beta e gamma
dell’infermeria che malgrado fossero a riposo sono intervenuti
rapidamente per approntare il tutto.” Rispose il primo ufficiale.

Poi, dopo un breve intermezzo di silenzio, il primo ufficiale
aggiunse:”Come sta?”

Anche se la domanda era vaga, le due donne capirono all’istante a chi si
stava riferendo Rumar.

“Il guardiamarina Jerren è sotto osservazione… ha mostrato i primi
sintomi.” Rispose Julia.

Rumar inarcò un sopracciglio e quasi sotto voce, per non farsi sentire
dalle altre persone che affollavano il locale, aggiunse:”Ma è un membro
della sicurezza.?”

Entrambe le dottoresse avevano previsto la domanda anche perché negli
ultimi minuti la loro testa era impegnata a risolvere uno strano enigma:
come era possibile che un membro dell’equipaggio che non era mai entrato
in infermeria che non aveva mai lasciato la nave e che non era nemmeno
un medico potesse venir contagiato dal virus?

“Non lo sappiamo.” Ammise l’ammiraglio. E quelle parole si saturarono di
tutta l’amarezza di chi, malgrado tutti i sacrifici, tutte le analisi e
tutti gli sforzi, scopre di essere impotente di fronte ad un simile
avversario.

“Ci stiamo coordinando con il signor Cooper per le analisi… le faremo
sapere.” Aggiunse Julia.

Il primo ufficiale fece per rispondere ma fu battuto sul tempo da una
comunicazione del capitano:=^=Comandante Rumar, venga presto in plancia.=^=

Uss Wayfarer, plancia - 20/08/2394, Ore 14:52

Rumar entrò di corsa in plancia pronto per fare rapporto ma rimase
sorpreso vedendo lo schermo principale:”Ma cosa… .”

“Sono comparse pochi minuti fa.” Rispose il capitano. Il primo ufficiale
si sedette alla sua poltrona fece per dire qualcosa ma fu battuto sul
tempo da Cooper:”Si muovono in modo irregolare… difficile dire se si
tratta di uno schema di ricerca quindi di una forma di vita senziente o
di un moto caotico naturale.”

La cosa era così strana che nessuno notò il tono professionale e calmo
dell’ufficiale scientifico.

“Sono comparse pochi minuti fa e non sappiamo cosa sono.” Spiegò il
capitano verso il primo ufficiale.

Per diversi minuti nessuno parlò. Tutti erano concentrati ad osservare
quello strano fenomeno che stava accadendo davanti ai loro occhi.

Poi il silenzio venne interrotto da Vaitor:”Capitano rilevo delle
distorsioni del campo energetico attorno ai globi di fotoni.”

Cooper alzò lo sguardo come per fulminare il collega, abbassò la testa,
digitò alcuni comandi e, prima che Kiron potesse dire qualcosa,
esclamò:”Ma certo… allora lei un piccolo cervello lo possiede… non è
solo un mirino e un grosso cannone… bravo signor… signor signor Bajoriano.”

Mehon rimase interdetto guardando Cooper con uno sguardo misto di
confusione e incredulità. Il capitano e il primo ufficiale si voltarono
verso lo scienziato che stava digitando freneticamente comandi sulla
consolle.

“Allora?”Chiese Rumar.

“Il campo energetico dei siluri… bidoni…o quello che sono, è la chiave
di tutto.” Eclamò Cooper. Kiron si alzò dalla poltrona e, con aria
tranquilla, cercò di smorzare il comportamento del nuovo ufficiale. “Ha
scoperto qualcosa?” Chiese il capitano avvicinandosi all’ufficiale
scientifico assieme a Rumer.

“Sì… ho bisogno di altre lunghe analisi ma forse ci siamo.” Rispose lui.
Cooper alzò di scatto lo sguardo e aggiunse:”Ho creato sul computer un
modello e l’ho mandato in infermeria per farcelo spiegare dal bel culetto.”

Pochi istanti dopo sullo schermo della plancia comparve il volto della
dottoressa Squiretaker, il capitano represse la propria ira e, con molto
autocontrollo, rispose:”Ci vuole spiegare dottoressa?”

Squiretaker annuì e prontamente iniziò a parlare:=^=Sì capitano, il
signor Cooper mi ha mandato un modello che ha creato al computer su come
si propaga il virus.=^=

Ci fu una breve pausa:=^=E’ il punto di vista ad essere sbagliato.
Abbiamo sempre pensato che fosse i contenitori infetti.=^=

Accanto alla giovane apparve il volto dell’ammiraglio Squiretaker:=^=I
contenitori non sono infetti.=^=

Kiron si avvicinò alla poltrona dicendo:”Allora dov’è il virus?”

Le due donne annuirono contemporaneamente ma fu Julia a
parlare:=^=Stando al modello di Cooper il virus è contenuto nel campo
energetico.=^=

“Come una specie di teletrasporto.” Ipotizzò Rumar.

“Esattamente… vedo che alla fine anche voi state capendo.” Rispose Cooper.

=^=Qualcosa deve far materializzare il virus e generare il contagio.
Successivamente, se il contagio avviene in atmosfera, il virus si può
diffondere per via aerea come abbiamo già scoperto. =^= Spiegò la
dottoressa.

“Questa è un ipotesi o una dato di fatto?”Chiese Kiron.

=^=E’ un ipotesi… ma spiega molte cose.=^= Ammise l’ammiraglio.

=^=Con l’aiuto del signor Cooper verificheremo fondatezza di tale
ipotesi.=^= Aggiunse la giovane Squiretaker.

“E le sfere che cosa sono?” Kiron tornò a sedersi alla sua poltrona.

“Le sfere sono la cosa più strana… anche se è grazie a loro che ho
formulato quest’ ipotesi.” Cooper parlò con una tale efficienza che
chiunque l’avesse conosciuto in quell’instante l’avrebbe scambiato per
uno zelante e rispettoso ufficiale della flotta:”Le sfere assorbono le
radiazioni ripulendo lo spazio anche dal virus.”

“Artificiali o naturali?” Chiese Rumar.

“Difficile a dirsi. Hanno un movimento troppo irregolare, ma tendo a
optare per la prima ipotesi.” Rispose Cooper.

“Spazzini dello spazio?” Azzardò quasi incredula il consigliere.

=^=Capitano, noi torniamo al lavoro. Ottimo lavoro a lei e al suo
equipaggio.=^= Disse l’ammiraglio poco prima di chiudere la comunicazione.

Kiron sorrise era un bel complimento quello che aveva ricevuto. E il
fatto di essere in una situazione così strana stava tenendo a bada il
comportamento dell’ufficiale scientifico, quasi come un bambino a cui si
regala un nuovo giocattolo.

“Quindi ora pure gli spazzini ci sparano addosso.” Commentò Vaitor.

“Mi piace il suo ottimismo.” Rispose Cooper.

“Quanto tempo ha bisogno per validare o scartare la sua ipotesi della
trasmissione del virus?” Chiese Kiron voltandosi verso l’ufficiale
scientifico.

“Se nessuno mi disturba... circa 15 ore ma ho bisogno di lanciare delle
sonde e portare i sensori al massimo.”

“Portando al massimo i sensori saremmo rilevabili da sensori passivi
degli alieni… addio camuffamento.” Si intromise Vaitor.

“Ha ragione.” Commentò il primo ufficiale.

Kiron ascoltò le opinioni dei suoi ufficiali e in meno di 2 secondi
prese la sua decisione:”Capitano Kiron a Ristea.”

=^=Dica capitano.=^=

“Massima energia ai sensori.” Rispose Kiron, poi, prevedendo la domanda,
aggiunse:”So che così saremo rilevabili, quindi si tenga pronto a dare
massima potenza a tutti i sistemi.”

=^=Si signore, Ristea chiuso.=^=

“Guardiamarina Ichigawa, imposti una rotta di allontanamento in dal
campo di asteroidi in caso di problemi.” Aggiunse il capitano.

“Ricevuto capitano.” Rispose prontamente la giovane.

“Signor Vaitor, lanci le sonde.” Ordinò Rumar.

Dopo pochi istanti lo schermo principale riprodusse l’immagini di tre
piccole sfere di colore giallo in allontanamento dalla Wayfarer.

“Sonde partite.” Annunciò l’ufficiale tattico.

Kiron si voltò verso Cooper e con un sorriso amabile disse:”Molto bene
signor Cooper, ora ha a sua disposizione sensori e sonde… faccia la sua
magia. Le concedo 8 ore.”

“Ma io ho bisogno di 15 ore.” Iniziò a protestare l’umano.

“8 ore, signor Cooper, buon lavoro.” Aggiunse Rumar con un tono che non
accettava repliche.

Campo asteroidi - 20/08/2394, Ore 15:02

Passò una prima ora e arrivò la risposta ad una domanda. Ma non fu
nessuno degli ufficiali a dare la risposta, furono le sfere che, di
colpo, passarono dal moto caotico e passarono ad assumere una formazione
ordinata. Il repentino cambiamento di traiettoria dimostrava chiaramente
che erano di origine artificiale.

Assunsero una formazione a sfera attorno al punto in cui era comparsa
l’immensa nave aliena e pochi minuti dopo la nave aliena comparve di nuovo.

Uss Wayfarer, plancia - 20/08/2394, Ore 15:03

“E’ricomparsa la nave aliena… . “Esclamò Vaitor, poi come per accentuare
la situazione aggiunse:”Coi sensori attivi al massimo siamo facilmente
rilevabili.”

Kiron comprese la situazione fece un cenno di assenso all’ufficiale
tattico e rispose:”Continuiamo così. Signor Vaitor si tenga pronto a
dare massima potenza agli scudi.”

Appena il capitano finì di parlare, Rumar continuò il
discorso:”Guardiamarina Ichigawa, si tenga pronta a portarci via da qui.”

“Si comandante.”

Kiron nel mentre si alzò e raggiunse rapidamente la postazione
dell’ufficiale scientifico. “Allora?” Quella semplice parola riassunse
tutte le migliaia di domande che assediavano la mente del capitano.

Cooper alzò lo sguardo e rispose:”Le sfere sono di origine artificiale.”

Kiron annuì, questo era chiaro e assodato ma Cooper continuò a parlare
:”Mando l’immagine sullo schermo principale… . Ecco!”

Il capitano si voltò nello stesso istante in cui lo schermo commutò in
un ingrandimento della situazione. Dietro di lui il comandante Cooper
lavorava per analizzare i dati.

“… Le sfere si stanno posizionando attorno alla nave aliena.” Commentò
Vaitor:”L’hanno accerchiata.”

“Stanno aumentando le emissioni EM… sto rilevando picchi su tutte le
frequenze.” Analizzò Cooper.

Per un interminabile minuto tutto rimase immutabile, statico. Passato
quel breve ma infinito lasso di tempo i tentacoli incominciarono ad
uscire a iniziarono a sondare lo spazio circostante. Tutto si avvenne
come la volta precedente finchè uno dei tentacoli colpì una sfera. Ci fu
una terribile esplosione.

“Rilevata massicce emissioni EM.” Analizzò Vaitor:” Sembra una esplosione.”

“Confermo, reazione da annichilimento materia-antimateria.” Continuò Cooper.

“Ma le sfere non sono di pura energia… .”Inizò a dire il primo ufficiale.

“A quanto pare no.” Rispose secco Cooper.

Kiron non badò la discussione ma continuò ad osservare la
situazione:”Sta succedendo qualcosa.”

Richiamati dalla frase del capitano gli ufficialianalizzarono la
situazione. Una sfera era andata distrutta al contatto con la nave
aliena e del tentacolo che l’aveva colpita rimaneva soltanto metà. Le
altre sfere iniziarono a tempestare la nave aliena con scariche di
energia mentre l’immensa e rozza nave stellare iniziò a sbattere
furiosamente i tentacoli per colpire l’aggressore. Era iniziata una
battaglia.

“Sembrano scariche EM… Le sfere emettono raggi EM su molte bande per
colpire la nave aliena.” Spiegò Cooper.

Rumar fece per parlare ma il guardiamarina Ichigawa parlò per prima:”Un
tentacolo sta puntando contro di noi.”

“Confermo… .” Iniziò a parlare l’ufficiale tattico.

“Devono averci rilevati e credono che siamo una minaccia.” Analizzò il
primo ufficiale.

“Il tentacolo è una combinazione di materia e antimateria… se viene a
contatto con lo scafo… lo scafo non ci sarà più.” Malgrado la situazione
critica Cooper fece comunque la battuta.
“Scudi alla massima potenza azine evasiva.” Ordinò il capitano Kiron.



-- 
Ciao
Marco
--

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Tenente comandante 00(0)
Mehon Vaitor
Ufficiale Tattico
Uss-Wayfarer NCC-62925
Private comunicator: mehon.wayfarer a gmail.com
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"In genere l'Universo ci spara contro,
ma ciò facilita il mio lavoro:un bersaglio
così grande è facile da colpire."



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