[stml19] [Ichigawa - 15.09] Situazione hot

Com. Gregory Cooper gregory_cooper a crepuscolo.it
Mar 5 Dic 2017 00:47:45 CET


Ottimo brano. Per quanto mi riguarda l'unico errore è qui:

*** Contemporaneamente, U.S.S. Wayfarer - Plancia ***

La temperatura sulla nave stava aumentando sempre più mano a mano che si avvicinavano alla stella e, sebbene tutti si fidassero ciecamente di Kiron, il timoniere Janssen  si stava già pentendo [...]


Jessen in realtà è l'ufficiale scientifico in seconda. Per quanto ne so 
il timoniere al momento in carica non ha un nome.

Per il resto è ok


Il 04/12/2017 21:59, Silvia Z. ha scritto:
> Ciao,
> inizio a mandare il pezzo con un po' di anticipo di modo che se sono
> necessarie modifiche c'è ancora tempo.
> Anticipo che il finale del pezzo non crea per niente suspance perchè
> non avevo più idea di come andare avanti (e spero di essere stata
> coerente con tutto).
>
> *** Giorno 04/06/2397, Ore 18.20, Albatross I - Albatross City ***
>
> “Ecco. Siamo arrivati” annunciò l’albatrossiano che conduceva il
> gruppo alla comitiva Wayfareriana che lo seguiva.
>
> Julia si guardò attorno con fare indagatore non notando nulla di
> anomalo rispetto al paesaggio che li aveva accompagnati fino a quel
> momento.
>
> Non fece, però, in tempo ad aprire la bocca per fare domande, perchè
> l’albatrossiano si avvicinò ad un albero dal tronco parecchio spesso,
> con foglie grandi e di diverse sfumature di verde e la corteccia
> scura. Digitò qualcosa sullo schermo del bracciale elettronico, parte
> della divisa che portava sul polso sinistro e, dopo un lieve
> sfarfallio, comparve l’ingresso di un ascensore in una parte della
> corteccia e si aprì la porta.
>
> “Nascosto da una superficie olografica…”, commentò Rumar sottovoce.
>
> Julia annuì in silenzio mentre il Comandante Wu rimase totalmente
> indifferente davanti all’ovvietà del commento.
>
> Gli albatrossiani che li avevano condotti lì, senza troppe cerimonie
> entrarono nell’ascensore e il loro leader li invitò a seguirli con un
> gesto del braccio.
>
> Fecero il loro ingresso nell’ascensore ed Erjn emise un flebile
> lamento di dolore tra le braccia di Rumar.
>
> “Dobbiamo sbrigarci, ha bisogno di cure”, ripetè seria la Squiretaker
> all’albatrossiano mentre l’ascensore aveva iniziato a scendere da
> alcuni secondi.
>
> “Ci siamo quasi”, rispose l’altro con voce atona da dietro la visiera
> del casco protettivo.
>
> *** Contemporaneamente, U.S.S. Wayfarer - Plancia ***
>
> La temperatura sulla nave stava aumentando sempre più mano a mano che
> si avvicinavano alla stella e, sebbene tutti si fidassero ciecamente
> di Kiron, il timoniere Janssen  si stava già pentendo di non aver
> affermato che quella rotta era impossibile, dato che la probabilità di
> riuscire a salvarsi ma abbrustolire la creatura non era secondo lui
> abbastanza vicina al cento per cento e tutte le persone sulla nave
> stavano correndo un rischio per via delle sue stime ipotetiche.
>
> Tutti gli ufficiali in plancia si erano rigirati le maniche della
> divisa e slacciati i bottoni del colletto iniziando a trovare quel
> calore soffocante.
>
> La voce di Ristea irruppe per tutta la plancia: “La temperatura sta
> aumentando troppo velocemente, Capitano! Stiamo per superare la soglia
> critica!”
>
> “La situazione si sta facendo hot!”, fu il commento fuori luogo della
> Ichigawa che al solito cercava di sdrammatizzare a modo suo con
> pessime battute, sventagliandosi il data padd personale vicino al
> volto.
>
> “Ancora per poco”, rispose Kiron concentrato ad entrambi. “Novità
> dall’ammasso vegetale?”, chiese poi in direzione dell’ufficiale alla
> consolle scientifica.
>
> “Ci sta seguendo e non sembra intenzionato a fermarsi. L’unica nota
> positiva è che non sta più attaccando da quando abbiamo cominciato ad
> allontanarci e sembra mantenere una distanza costante”
>
> “Capitano”, disse con tono un po’ incerto la Ichigawa fissando i dati
> alla consolle delle comunicazioni. “Rilevo un segnale ripetuto in
> sequenz..”
>
> “La creatura si è fermata” la interruppe Vaitor. “Che facciamo?”
>
> “Capitano a sala macchine: quanto tempo possiamo reggere a questa temperatura?”
>
> “Non più di un paio d’ore, Capitano. Le ricordo che abbiamo ancora gli
> scudi ridotti al 5% e siamo terribilmente vulnerabili. Anche un solo
> colpo può esserci fatale in questa situazione.”, rispose l’ingegnere.
>
> “Fermiamoci”, ordinò al timoniere.
>
> “Tenente Ichigawa, cosa stava dicendo a proposito di quel segnale?”,
> chiese osservando la creatura proiettata sullo schermo.
>
> “...sembra che sia una sequenza ripetuta. Non so cosa significhi..sto
> provando ad applicare diversi algoritmi di traduzione nel caso in cui
> fosse un messaggio in qualche strano linguaggio..”
>
> “Prima ci sparano addosso e poi inviano un segnale non appena
> minacciamo di farli arrosto. Qualsiasi cosa sia..se anche fosse un
> messaggio..non è di benvenuto. Cerchi di capire se ha davvero un
> qualche significato. Inutile ricordarle che..ha meno di due ore di
> tempo.”
>
> Poi si voltò verso Vaitor “Tenete monitorata la creatura. Voglio
> aggiornamenti in caso di qualsiasi movimento, aumento anomalo di
> energia o altro”
>
> *** Contemporaneamente, Albatross I - nei pressi della pianta gigante ***
>
> I tre uomini della sicurezza iniziarono a puntare i phaser verso la
> radice impazzita e sparare non appena si accorsero dell’attacco verso
> Cooper.
>
> “I phaser non hanno effetto!” esclamò il Guardiamarina Valsen che
> iniziò a correre per schivare la radice ora diretta verso di lui.
>
> “Continua a sparare e fai da esca”, rispose il Tenente Connelly, “Io
> mi occupo del Comandante Cooper. Tval, lei corra alla navetta a
> chiamare i soccorsi. Ci serve un medico”
>
> Valsen continuò a correre e sparare, ma aveva l’impressione che
> l’enorme pianta stesse diventando sempre più rapida, come se stesse
> imparando a prevedere i suoi movimenti. Ne ebbe la conferma quando,
> dopo l’ennesimo sparo, la radice arrivò esattamente nel punto in cui
> si stava dirigendo, all’altezza della sua spalla e riuscì a non farsi
> colpire, ma solo ferire superficialmente, letteralmente per un pelo.
>
> Intanto Connelly era riuscito a portarsi accanto a Cooper. “Riesce ad
> alzarsi?”, chiese.
>
> “Certo..per chi mi ha preso?”, disse lui ansimante e un leggero
> sorrisetto, che si trasformò in una smorfia di dolore non appena cercò
> di portarsi in posizione seduta e avvertì una fitta all’altezza del
> petto.
>
> “Lasci fare a me”, concluse Connelly vedendolo in difficoltà e
> piegandosi per sollevarlo e portarlo via in modo più veloce e indolore
> possibile.
>
> Stava giusto rialzandosi tenendo Cooper in braccio, che mentre
> quest’ultimo si stava lasciando sfuggire con il poco fiato che aveva
> la battuta “So che avrebbe preferito prendere in braccio una donna..”,
> che udirono un grido atroce.
>
> Il Guardiamarina Valsen era stato colpito dalla radice che lo aveva
> penetrato dall’occhio e bucando il cranio dall’altro lato. Purtroppo
> non c’era più nulla da fare.
>
> Connelly iniziò a correre più veloce che potè reggendo Cooper, ma era
> inutile correre: fintantoché la pianta non si sentiva più minacciata,
> non stava più agitando le proprie radici.
>
> *** Giorno 04/06/2397, Ore 18.30, Albatross I - Albatross City ***
>
> Una volta scesi dall’ascensore si trovarono in una stanza dalle
> superfici completamente bianche. Getti di un liquido caldo colpirono
> ognuno di loro, albatrossiani compresi, dal soffitto per alcuni
> minuti.
>
> Successivamente, seguirono getti di aria calda per asciugarli.
>
> Quindi si aprì la porta di fronte a loro e l’abitante di Albatross
> iniziò a togliersi prima il casco, rivelando dei lunghi capelli blu
> elettrico e delle squame ai lati del collo, e poi a slacciare la tuta.
>
> “Benvenuti su Albatross. Mi chiamo Alisha”, disse con voce profonda.
>
> Rumar rimase stupito vedendo una donna dal momento che si era fatto
> l’idea di avere a che fare con un individuo di sesso maschile.
>
> “Sarà meglio che rimaniate qui mentre vi procuriamo degli abiti e
> chiamiamo un medico per la vostra amica”
>
> “Io sono un medico, è sufficiente che ci forniate le strumentazioni ed
> i medicinali necessari a curarla. Al resto penserò io.”, rispose
> Julia.
>
> Ma Alisha la ignorò e si allontanò con i suoi compagni.
>
> I tre si scambiarono delle occhiate.
>
> “E quindi i sopravvissuti si sono rifugiati nel sottosuolo?”, chiese
> Julia prendendo per il polso Erjn per verificare la stabilità del
> battito.
>
> “La logica direbbe questo. Ma, ad ogni modo, presto avremo risposta
> per tutte le nostre domande”, risposte Wu.
>
> Dopo pochi minuti, arrivarono due albatrossiane portando delle tute
> per ogni membro della squadra e due uomini con una barella che fecero
> sdraiare Erjn mentre il gruppo si vestiva.
>
> La Dottoressa Squiretaker seguì gli uomini con la barella, mentre Wu e
> Rumar seguirono Alisha all’esterno della sala in cui erano stati
> disinfettati.
>
> *** Giorno 04/06/2397, Ore 18.45, Albatross I - Albatross Underground City ***
>
> Wu e Rumar attraversarono alcune gallerie e furono condotti
> all’interno di una stanza spoglia con solo un tavolo e delle sedie
> entrambi di ferro.
>
> “Prego, accomodatevi. Se avete fame posso farvi portare qualcosa..”,
> esordì Alisha.
>
> “Non abbiamo fame”, rispose la Wu, dal momento che non era sicuro fidarsi.
>
> “A dire il vero sì…”, la contraddì Krell. “Abbiamo fame di
> informazioni. Abbiamo ricevuto la vostra chiamata di soccorso e questo
> è il motivo per cui ci siamo ritrovati in questa situazione. Abbiamo
> visto un umanoide..in una pianta… Contro chi o cosa state combattendo?
> Cosa è successo al vostro pianeta?”
>
> Il volto di Alisha si fece scuro e iniziò a raccontare.
>
> “Tutto iniziò all’incirca un anno fa..registrammo l’impatto di un
> oggetto non identificato sulla superficie del pianeta, ai margini di
> Albatross City. In quel periodo sottovalutammo il pericolo che stavamo
> correndo, per via dell’ignoranza e ci limitammo a delimitare il
> perimetro dell’impatto ed avviare delle ricerche su quello che
> sembrava essere un albero caduto dal cielo..”
>
> “Con il passare del tempo iniziarono a verificarsi dei fenomeni
> anomali su tutta Albatross, come l’incremento della crescita dei
> vegetali, a discapito della fauna locale e la sparizione inspiegabile
> anche di alcune persone..Inizialmente nessuno collegò questi fenomeni
> con l’arrivo dell’albero e tutti se ne dimenticarono mentre questo
> aveva iniziato a crescere in maniera smisurata. Quando ci accorgemmo
> che la flora stava invadendo piano piano l’intero pianeta, iniziammo a
> cercare di contrastarla con le armi, venendone feriti, motivo per cui
> abbiamo richiesto soccorso. Purtroppo nessuno prima di voi ha risposto
> alla nostra richiesta, quindi governo rese pubblica l’esistenza dei
> tunnel sotterranei in cui ci troviamo, e che inizialmente erano
> pensati per tutt’altro scopo, e iniziammo a rifugiarci qui, schermati
> dalla superficie, in attesa di trovare una soluzione ed uscendo in
> superficie solo per prelevare i campioni necessari alle nostre
> ricerche.”
>
> Fece una pausa.
>
> “Come vi accennavo quando vi ho trovati, la pianta si riproduce
> utilizzando delle spore. L’unico metodo abbastanza efficace che
> abbiamo per contrastarla al momento è il fuoco.”
>
> “E non avete idea del motivo per cui questa pianta sia venuta proprio
> su Albatross?”, chiese Rumar.
>
> “No”, ammise Alisha.”La nostra teoria più verosimile è che si tratti
> di una creatura parassita e che una volta che non avrà più nutrimento
> dal nostro pianeta si sposterà su un altro per continuare a vivere.”
>
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> (O)O
> JG Lt. Asuna Pauline Ichigawa
> Communication Officer
> USS Wayfarer NCC-62925
> Private comunicator:  izumitrek a gmail.com
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> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml19

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Comandante Gregory Cooper
Ufficiale Scientifico capo
USS Wayfarer NCC-62925
[CV]:
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"Vi metterò alla prova, in modi che riterrete ingiusti, umilianti e illegali, e spesso avrete ragione." Dr. G. House



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