[stml19] [MEX 15.05]: "Personalità a confronto" di Vanessa / Squiretaker

Capt. Michael L. Kiron michaelkiron a gmail.com
Dom 5 Nov 2017 22:54:52 CET


Il brano è online
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---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Vane <hazyel91 a gmail.com>
Date: 23 settembre 2017 19:02
Oggetto: [stml19] R: [TURNO]: Vanessa / Squiretaker dal 22/9 al 2/10
A: USS Wayfarer <stml19 a gioco.net>, Vane <hazyel91 a gmail.com>


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Brano: 15-05
Titolo: Personalità a confronto
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*USS Wayfarer*

*Ponte 4 – Hangar Navette*

*04/06/2397, ore 04.32 *



I ronzii dei campi di contenimento, lo sfarfallio delle luci, il puzzo dei
liquidi utilizzati per gli apparati motori.. tutto appariva come doveva
essere.

Al guardiamarina Koinos gli si chiudevano le palpebre.

Era stato precettato per monitorare l’hangar navette, di notte.

Un’assurdità si disse mentre si esibiva nell’ennesimo sbadiglio a piena
bocca grattandosi la barba.

Nessuno avrebbe potuto entrare o uscire dalla nave senza essere visto,
segnalato e bloccato.

Ed anche se ci fosse stato un qualche successo in questa evasione, sarebbe
bastato attivare un raggio traente per bloccare la fuga di una qualsiasi di
quelle navette.

Certo, c’era l’eccezione della navetta della vecchia gallina.. Koinos
ridacchiò sommessamente.

L’Ammiraglio in pensione, nonché nonna della doc di bordo, non le era mai
stata molto simpatica: certo una vecchina notevole, doveva riconoscerlo, ma
la sua presenza a bordo, da temporanea era diventata fissa e continuativa,
tanto più foriera di guai.

Finora tutti brillantemente risolti, ma fino a quando? Da quando era salita
a bordo, non c’era stata una missione della Wayfarer che si fosse conclusa
pacificamente, diplomaticamente o scientificamente, senza qualche
spargimento di sangue o rischi per la salute dell’equipaggio.

Una discarica dimensionale potenzialmente letale per tutti a bordo, una
scaramuccia che poteva causare una guerra coi Breen sventata all’ultimo ed
una crisi diplomatica con un pianeta amico, col rischio di finire tutti
avvelenati.

Ultimo, ma non meno importante, un intero away team scomparso nel nulla:
non uno, non due, ma ben quattro ufficiali superiori, responsabili di
sezione, di cui non si avevano notizie da otto ore.

Non che al guardiamarina Koinos importasse granché di nessuno di loro: non
li conosceva personalmente se non di vista, e lui, a sua volta, era solo un
viso fra i circa ottocento membri di equipaggio presenti a bordo.

Ciò che più premeva a Koinos era di non venir immischiato in qualche
missione: amava la vita a bordo, con i limiti del servizio ovviamente, ma
con tutti i benefici di servire su una classe Sovereign e non su qualche
bagnarola di terz’ordine.

Aveva i suoi giri, le sue amicizie, le sue attività, le sue passioni. Tutto
a bordo, Koinos non aveva una vita al di fuori della Wayfarer o delle altre
unità su cui aveva prestato servizio.

A detta dei superiori diretti, era preciso e puntuale nello svolgere la
mansione assegnata, ma non si spingeva oltre. Si era sempre ben guardato
dall’intraprendere qualsivoglia tipo di attività o missione che potesse
farlo progredire in carriera.

Mentre per i suoi superiori ciò era un punto a suo sfavore, Koinos ne era
orgoglioso.

Poco gli importava che la maggior parte dei suoi pari grado avessero quasi
la metà dei suoi anni, ma aveva visto troppi volontari arditi non far
ritorno solo per la volontà di seguire i superiori in qualche away team
impressionandoli per qualche qualità che ritenevano di dover mettere in
mostra.

Stupidi!

Loro non tornavano vivi, si beccavano giusto qualche frase di circostanza
quando andava bene, ma spesso erano semplicemente dimenticati di fronte
alle necessità contingenti.

Koinos rabbrividì al solo pensiero.

Fu allora che udì un brontolio sordo, simile a.. simile a un ringhio.

Il guardiamarina si alzò di scatto e mezzo intontito dal sonno s’inciampò
su se stesso e cadde rovinosamente faccia al pavimento.

Il colpo fu attutito dal riflesso autonomo del braccio sinistro, ma Koinos
si ritrovò a fissare il suolo non pulitissimo dell’hangar. Dovette sbattere
due volte le palpebre per convincersi di non essersi addormentato e che
quel ringhio lo stava ancora sentendo e non era frutto della sua
immaginazione.

Quando fece motto di alzarsi, spostando lo sguardo dinnanzi a sé, vide due
stivali, sicuramente femminili, e la punta di un bastone di strana foggia e
fattura appoggiato a terra a venti centimetri dal suo volto.

Koinos deglutì.

“Mi hanno accolto in molti modi differenti nei miei lunghi anni di
servizio, ma una genuflessione di tale profondità, sebbene un po’ maldestra
e poco aggraziata, non l’avevo mai vista Guardiamarina.. o devo pensare che
ha perso qualcosa? Una lente a contatto forse? Sempre che qualcuno le usi
ancora al posto di curarsi con le più sofisticate tecnologie laser”

La voce dell’Ammiraglio Squiretaker era tranquilla e pacata, che smussava
la vena di ironia della battuta senza farla cadere nell’offensivo.

O almeno quella era la situazione dal punto di vista obiettivo. Koinos,
invece, la visse soggettivamente in maniera diametralmente opposta.

Sibilò un qualcosa quasi inintelligibile prima di rialzarsi.

Dietro all’Ammiraglia si era materializzato il Capitano Kiron.

“Ci sono problemi?” esordì l’ufficiale in comando della Wayfarer

“No!” rispose seccato Koinos

“No, affatto..” replicò l’anziana donna “anzi.. il Guardiamarina si è
offerto gentilmente di accompagnare la sottoscritta in missione”

Le espressioni di Kiron e di Koinos divennero stupefatte: se il Capitano
era meravigliato e stupito, Koinos era esterefatto e disorientato.

L’unica cosa che gli venne in mente è che la donna avesse sentito qualcosa,
o avesse intuito qualcosa nel suo borbottio sommesso di poco prima, ma non
ebbe tempo di obiettare che il Capitano Kiron prese la parola.

“I sensori non riescono a venire a capo di quanto sta succedendo su
Albatross I. Ho ceduto alle insistenze dell’Ammiraglio ed invieremo alcune
navette per monitorare la situazione e..”

“Non credo sia opportuno, signore, in base alla mia esperienza, con tutto
il rispetto, ma io credo che..”

“Guardiamarina Koions.. oh che sbadata Koinos volevo dire..” esclamò
Vanessa Squiretaker strappando un sorriso a malapena soffocato da parte del
Capitano “ciò che lei crede o non crede è irrilevante. Non abbiamo bisogno
del suo permesso per inviare delle navette per creare una griglia sensori
in grado di potenziare la nostra scansione del pianeta. O ritiene che
dobbiamo chiedere prima la sua autorizzazione?”

“Ehm.. no, ma io pensavo che voleste andare su Albatross e.. si insomma io
non lo ritenevo sicuro vista l’importanza che rivestite a bordo e”

“Oh ma che tenero, che pensiero premuroso.. allora se mai ci sarà una
missione di soccorso, terremo in considerazione la sua offerta, vero
Capitano?”

“Q..quale offerta?” balbettò Koinos sbiancando in volto

“Come quale? Guardiamarina si è appena offerto volontario! Finalmente! I
miei complimenti” sentenziò lapidario Kiron



*USS Wayfarer*

*Ponte 1 – Plancia*

*04/06/2397, ore 05.55*



“Come procede?” domandò Kiron al suo ingresso in plancia, facendo segno al
suo sottoposto che occupava la poltrona di comando di rimanere al suo posto

“Abbiamo inviato fuori dieci navette come da istruzioni, Capitano: in
ognuna c’è una micro equipe con competenze trasversali come richiesto:
esperti di comunicazioni, di sensori, di sicurezza ed addetti per
l’emergenza medica. Sette navette sono già in posizione ed abbiamo iniziato
a creare la griglia operativa sensoriale. Le dotazioni delle navette non
sono equiparabili a quelle della Wayfarer, ma abbiamo implementato il
raggio d’azione e la quantità di informazioni”

“Bene.. le altre tre navette?”

“Due stanno per giungere in posizione, la terza è quella dell’Ammiraglio ed
è quella che ha più spazio da percorrere, ma anche gli strumenti migliori”

“Molto bene Tenente Ichigawa, monitori la situazione. Voglio trovare delle
risposte quanto prima!”

“Signor Vaitor con me in sala tattica, allerti anche il signor Cooper”

“Ehm non è a bordo, Capitano.. è sulla navetta dell’Ammiraglio”

“Cosa ha detto Comandante?”

“Credevo ne fosse stato informato signore.. Cooper ha insistito nell’andare
con l’Ammiraglio Squiretaker e la sua scorta. Con loro c’è anche il
guardiamarina alle operazioni Koinos, l’addetto sensori Burian, alla
sicurezza Hendriks e la vulcaniana T’Lin, Mc’Grays come supporto al
timone..”

“Basta così.. conosco la composizione del team, solo non doveva andarci
Cooper, ma il guardiamarina Marek”

“Spiacente, signore.. il Comandante Cooper è stato irremovibile.. e
l’Ammiraglio ha ratificato la scelta”

“L’Ammiraglio è in pensione, Comandante!” esplose Kiron alzando gli occhi
al cielo

“Ehm.. sarà, ma è difficile convincerla a riguardo signore.. specialmente
con la nipote potenzialmente in pericolo”

“Va bene.. va bene.. basta così.. venga solo lei Vaitor, faremo una
riunione ristretta!”

“Agli ordini.. ed il nostro capo ingegnere, Capitano?”

“Ho già dato un diverso incarico al signor Ristea, non si preoccupi”



*Albatross I*

*Stazione di polizia abbandonata*

*04/06/2397, ore 06.30*



Come da istruzioni, Julia Squiretaker aveva svegliato tutti, cercando di
procedere nel modo più silenzioso e meno traumatico possibile.

C’erano facce di tutti i tipi: riposate, agitate, insonni, preoccupate..
ognuno affrontava la situazione facendo leva ad un proprio bagaglio di
risorse personali che probabilmente nemmeno si sa di possedere prima di
trovarsi in una situazione difficile.

Il Comandante Rumar si prodigò subito in consigli ed attività di supporto
per ogni membro dell’away team. La sua tranquillità e cordialità era un
ottimo balsamo per le preoccupazioni di tutti. Avere un punto di
riferimento così era utile per mantenere alto il morale.

Allo stesso modo, il carattere riflessivo, ma deciso, del Comandante Wu
infondeva coraggio in tutti quanti, fungendo da fonte d’ispirazione. Il
fatto che fosse stata addestrata specificatamente in attività di recupero e
salvataggio in ambienti ostili faceva il resto.

Più difficili da decrittare erano gli apporti del Consigliere di Bordo e
della Dottoressa.

La prima era entrata in uno spirito di competizione non con i colleghi ma
con il mondo che li circondava: ciò emanava coraggio, ma, senza la logica
che accompagnava ogni mossa della Wu, si poteva trasformare in temerarietà.
Con semplici parole, caricava dal primo all’ultimo degli uomini dell’away
team suggerendo opzioni o strategie d’azione, funzionali sull’immediato, ma
senza una visione ad ampio spettro.

Era la prima volta che veniva vista così, forse tranne da Rumar, e ciò
elettrizzava l’atmosfera di gruppo.

La dottoressa, invece, era profondamente turbata dal fatto di avere
potenzialmente una moltitudine di corpi senza vita attorno a sé, uccisi da
quelle che a prima vista sembravano essere delle piante.

Certo sapeva di piante velenose, di piante carnivore e di qualsivoglia
tipologia di vegetali in grado di donare vita o seminare malanni di ogni
tipo, ma quello che aveva visto aveva nulla di naturale. Forse nemmeno sua
nonna poteva vantare una conoscenza simile da risolvere il quesito.

Più ci pensava e più trovava come unica spiegazione un tentativo non andato
a buon fine.

Un qualcosa creato in laboratorio sfuggito al controllo dei suoi creatori.

Non era difficile, visto il livello tecnologico Albatrossiano. Ma allo
stesso tempo, proprio la non eccelsa capacità scientifica e tecnica, come
aveva potuto portare gli abitanti del pianeta a tentare un esperimento
artificiale di portata tale da infettare l’intero pianeta?

Una qualche malattia?

Un esposizione a qualche agente patogeno?

Cosa poteva aver spinto gli Albatrossiani a quel tentativo? E cosa potevano
loro mettere in campo di differente per evitare di seguire la loro stessa
sorte?



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Ho optato per seguire un suggerimento di Silvia, ma ho solo seminato,
lasciando modo al prossimo di decidere se raccogliere o se innaffiare. Ho
quindi narrato le possibili reazioni emotive di buona parte degli ufficiali
superiori alla situazione.. spero di avere azzeccato.. per quanto riguarda
la nostra Consigliera, mi sono basata su quanto pubblicato sul CV, ditemi
se è azzeccato o se debbo ammorbidire la cosa.








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Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker
Ufficiale Medico Capo
USS Wayfarer NCC-62925
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Captain Michael Lucius Kiron
Commander USS Wayfarer NCC-62925
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Private comunicator:  michaelkiron a gmail.com
Webmaster http://gioco.net/startrek/wayfarer
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"Set course for the last star and beyond
     ...to the centre of life."
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