[stml19] [MEX 15.06]: "Bonsai senzienti" di Marco / Vaitor

Capt. Michael L. Kiron michaelkiron a gmail.com
Dom 5 Nov 2017 22:56:41 CET


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Da: Mehon Vaitori <mehon.wayfarer a gmail.com>
Date: 11 ottobre 2017 21:37
Oggetto: [stml19] 15.05 Vaitor - Bonsai senzienti
A: stml19 a gioco.net


Ciao,
ecco il mio contributo alla storia. Spero che vi piaccia.

Albatross I, Periferia di Albatross City 04/06/2397, Ore 07.00 -

Il mattino era finalmente arrivato. Per la squadra di sbarco il risveglio e
il ritorno a quella strana e inquietanterealtà era stata meglio della notte
satura di incubi. Ognuno, avvolto nella solitudine del proprio sonno, aveva
avuto incubi terribili tempestati da piante carnivore,mostri vegetali,
spore infettive e virus. Il risveglio era stato per tutti un bel sollievo
ma lì aveva riportati alla realtà lasciandogli un retrogusto strano:un
misto di paura e sconforto.

Avevano lasciato la stazione di polizia e avevano ripreso a camminare
deviando molte volte a causa di liane e altri ostacoli naturali. Dopo quasi
un’ora di camminata erano arrivati in prossimità della del palazzo del
governo quando il marinaio Darris disse: ”Comandante Wu guar… .”

Ma le parole gli morirono in bocca. Una serie di liane dure come lance
l’avevano trafitto mentre rovi misteriosi avevano iniziato a percuotere la
squadra di sbarco.

Istintivamente Wu estrasse il phaser e colpì una delle liane che avevano
appena ucciso il suo marinaio.

Incurante dell’attacco, la dottoressa Squiretaker cercò di prestare le
prime cure al marinaio Darris ma capì subito che il giovane era morto ancor
prima di toccare il suolo.

Il comandante Rumar cerò di coprire la dottoressa col suo phaser ma mancò
il colpo.La liana riscattò in avanti ma il trill la evitò con un salto. Wu
sparò ancora, più per copertura che per colpire un bersaglio specifico
subito imitata dagli altri membri della squadra da sbarco.Con la coda
dell’occhio Erjn vide una liana prepararsi a colpire Julia che stava
cercando di mettere al sicuro il corpo del marinaio Darris. Senza pensarci
due volte la ragazza scattò in avanti e coprì la collega. Poi i ricordi
dell’eulariana diventarono confusi. Percepì l’impatto al suolo dando una
energica testata contro il pavimento. Poi un dolore intensissimo e
lancinante la avvolse. In fine una sensazione si caldo come se del tè
tiepido le stesse colando sull’uniforme.Sentiva dei suoni attorno a sé.
Forse erano voci e le urla dei colleghi ma non riusciva a capirle. Pochi
istanti dopo arrivò il dolore intenso come se un pugnale incandescente le
avesse trapassato i polmone, fece per gridare ma le mancò il fiato e poi
tutto fu buio.

USS Wayfarer, Plancia 04/06/2397, Ore 21.10

“Capitano rilevo qualcosa in avvicinamento.” Esclamò Vaitor dalla sua
postazione.

“Sia più preciso.” Rispose Kiron seccato per la mancanza di dettagli.

“Difficile a dirsi… i sensori hanno difficoltà a stimare le dimensioni...
sembra una nube con degli oggetti solidi.” Spiegò l’ufficiale tattico.

“Sullo schermo.” Ordinò il capitano volendo vederci chiaro.

Lo schermo riprodusse un immagine di una vasta nube di color verdognolo con
al centro degli elementi verosimilmente solidi di forma allungata simili a
immensi petali tutti collegati ad un corpo centrale affusolato e molto
lungo.

“Dimensioni approssimative 30 chilometri di lunghezza per una larghezza di
due.” Illustrò il bajoriano.

“Che cos’è?” chiese il capitano alzando sbalordito dalla sua poltrona.

“Mi sembra ovvio.” Si intromise Cooper.

“Ci illumini.” Ordinò Kiron.

“I sensori rilevano forme di vita multiple… di tipo vegetale.” Spiegò
l’ufficiale scientifico.

“Una pianta?” Chiese Vaitor.

“Le sembra impossibile?” Fu la seccata reazione di Cooper. “Abbiamo prova
di forme di vita che riescono a viaggiare nello spazio… una forma di vita
vegetale è di per sé molto più autosufficiente di una animale.”

“La nube… sono semi o altre forme di vita vegetali?” Chiese il capitano.

“Difficile a dirsi… .” Cooper non distoglieva nemmeno per un secondo lo
sguardo dai sensori. ”Potrei passare la vita ad analizzarla per capire come
funziona… potrebbe riuscire a spostarsi a velocità di curvatura o chissà
che altro.”

“Potrebbe essere senziente.” Azzardò a dire Mehon.

“Cosa?! Abbiamo un bonsai senziente questa si che è una novità!” Cooper era
elettrizzato ma il capitano fu più pragmatico:” Come fa a dirlo?”

“Quella pianta era nascosta in un punto Lagrangiano e ora sta puntando
verso di noi.” Rispose Vaitor.
Kiron osservò l’essere come cercare di scrutarne le intenzioni. Ma la
conferma ai suoi timori arrivò poco dopo dall’ufficiale tattico: ”rilevo un
picco energetico… scarica di plasma cinque secondi all’impatto.”

Albatross I, Albatross City 04/06/2397, Ore 07.25 -

La situazione era disperata. Wu e la squadra della sicurezza avevano
difficoltà a tenere a bada i poderosi attacchi delle liane e dei rovi.
Improvvisamente aveva fatto l’ingresso quello che doveva essere il
burattinaio che muoveva i fili: una strana pianta alta più di due metri con
una circonferenza di circa settanta centimetri. La creatura aveva un corpo
centrale a forma di tronco marroncino da cui partivano le liane
tentacolari. Nella parte superiore invece c’erano delle strane sfere
luminescenti di colori rossastri e giallognoli tendenti al violaceo.
Dovevano essere gli occhi dell’essere.

La creatura aveva sferrato un poderoso attacco e stava tenendo sotto scacco
il comandante Rumar che malgrado la posizione esposta stava sparando col
phaser nel tentativo di coprire la squadra. Dietro di lui la dottoressa
Squiretaker cercava di portare le prime cure al Erjn la quale le aveva
fatto scudo con il suo corpo ma così facendo era stata ferita: una liana
acuminata le aveva trapassato il polmone sinistro.

“La porti quì dottoressa.” Disse Wu indicandole una zona riparata in cui
avrebbero potuto portare la ferita.

“Non posso sportarla nelle sue condizioni.” Fu la risposta di Julia mentre
cercava di fermare l’emorragia.

Nel mentre Wu sparò qualche colpo di phasere disse: ”Non avete scelta
altrimenti morirete entrambi… Non posso sparare a quella cosa alla massima
potenza con voi così vicine… Deker aiutale.”

Il marinaio, incurante del pericolo, si lanciò in avanti con un balzo
raggiungendo la dottoressa la quale si era appena messa l’anima in pace. I
due afferrarono il consigliere e il movimento scosse la ferita generando un
picco di dolore che si tradusse in un gemito della giovane donna priva di
sensi.

*Buon segno.* Pensò Julia ritendendo che se la mezza El-auriana poteva
provare ancora dolore era ancora viva.

Di scatto raggiunsero la posizione di Wu grazie all’ottimo fuoco di
copertura del capo della sicurezza e del primo ufficiale.

Raggiunto un punto sicuroJulia non perse tempo riprendendo a somministrare
le prime cure a Kublik.

Nel mentre Rumar raggiunse la squadra dicendo: ”Vaporizziamo quell’erbaccia
una volta per tutte.”

Wu annuì d’accordo. Entrambi portarono le armi al massimo della potenza e
fecero fuoco.

Due sfere di energia alla massima potenza colpirono in pieno la creatura
causandone la vaporizzazione praticamente istantanea dell’acqua che era al
suo interno e l’esplosione dell’essere. La scarica di phaser risalì fino ai
tentacoli bruciandoli quasi per interamente. La strada era coperta dai
resti. Alcuni erano gelatinosi e verdognoli, altri carbonizzati altri
bruciavano. Dei resti di tentacoli si muovevano come dei vermi al suolo.
Una strana nebbiolina dovuta al vapor acqueo galleggiava in aria dando al
tutto un aspetto molto più sinistro.

“Ho bisogno delle attrezzature della nave per salvarla.” Disse Squiretaker
nel vano tentativo di stabilizzare la donna.

Rumar si voltò per vedere le condizioni del comandante Kublik, fece per
parlare ma il marinaio Deker fu più rapido: ”Comandante… guardi.”

Da infondo alla strada erano emerse due creature simili alla precedente e
stavano arrivando verso di loro.

“Quanta energia vi è rimasta?” Chiese il primo ufficiale.

“Poca e insufficiente.” Rispose per tutti Wu.

Rumar guardò i due alieni avvicinarsi, strinse il phaser e disse: ”Pronti a
vendere cara la pel… .”

Non ebbe il tempo di finire la frase che un oggetto cadde tra i due alieni
e, al contatto al suolo, esplose liberando plasma ad alta energia. Una
delle piante fu incenerita sul colpo mentre la seconda continuò ad avanzare
malgrado fosse avvolta dalla fiamme. Alzò i tentatoli infuocati, che
bruciando apparvero molto più terrificanti, fece per colpire ma il
comandante Rumar fu più rapido: ”Fuoco.”

La squadra di sbarco sparò una potente e precisa raffica di phaser che
distrusse quel che restava della creatura.

Wu si guardò intorno nel tentavo di individuare chi aveva lanciato
quell’ordigno e in poco tempo individuò una serie di umanoidi che stavano
avanzato verso la loro posizione. Erano vestiti da tute simili a quelle per
le operazioni estraveicolari e per il rischio biologico. In poco tempo i
nuovi arrivati furono davanti alla squadra di sbarco.

“Chi siete?” Chiese Rumar.



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Ciao
Marco
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Tenente comandante 00(0)
Mehon Vaitor
Ufficiale Tattico
Uss-Wayfarer NCC-62925
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"In genere l'Universo ci spara contro,
ma ciò facilita il mio lavoro:un bersaglio
così grande è facile da colpire."



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Captain Michael Lucius Kiron
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