[stml19] [Cooper - 15.08] Barbecue
Com. Gregory Cooper
gregory_cooper a crepuscolo.it
Dom 19 Nov 2017 20:57:52 CET
Scusate il ritardo ma sono stato un po' impegnato con vari lavori a casa.
Sono disponibile a cambiare il brano senza problemi, ma vorrei fare
alcuni appunti. Li numero così in caso di risposta si capisce di che si
parla.
1. Il rapporto fra i due l'ho considerato come dettato dal momento. Lei
gli ha dato del tu e lui ne ha approfittato per prendersi delle libertà,
però riconosco che potrebbe rimanere sul voi per gran parte del brano e
darle del tu solo quando gli dice che è una vecchiaccia :)
2. Personalmente, dato che non mi pare ci fosse stato scritto nel brano
quando partono, ho ritenuto inverosimile che le fosse stato permesso di
portare attendenti e cane. Credo che normalmente sarebbe vietato portare
civili in missione. Posso capire uno, ma non entrambi più il cane... non
è una scampagnata, è una missione di salvataggio. Mi stupirei anche se
lei decidesse di portare il suo cane in un posto potenzialmente
pericoloso e in una missione che potrebbe durare delle ore (povero cane
se deve fare pipì)
3. Le minacce di Cooper non sono vere. Purtroppo non sono riuscito a
dare il tono giusto. Dovrebbe essere inteso come: può essere pericoloso
e non è il caso di andarci in due, soprattutto se poi si deve scappare
(però detto alla maniera di lui). Se la vecchia si offende e non capisce
non è un problema di Cooper :D
4. Come ho detto la frase della palla al piede era solo il suo modo di
dire che è pericoloso nelle sue condizioni ed ho voluto far capire che
il suo intento era quello, scrivendo che lei se ne va con un sorriso
(come se lei si fosse resa conto che lui anche se fa il burbero spaccone
si preoccupa).
5. In ogni caso lei è in pensione. Anche un semplice guardiamarina
potrebbe darle ordini (ho chiesto informazioni, ma probabilmente tu
Vanessa ne sai più di me riguardo all'esercito).
6. Per finire la parte di Sheeval. Anche in questo caso, dire (o anche
pensare) che la decisione di non portare gli uomini della sicurezza sia
dovuta a la paura di essere spellato dalla Wu è solo un nascondere il
fatto che non ha intenzione di perdere degli uomini in missione.
Oltrettutto lui - vedi cv - ha praticamente vissuto da eramita su una
base scientifica e quindi si deve ancora abituare ad andare in missione
con altra gente. Io l'ho vista più come un nascondere il fatto che non
vuol vedere morire gli uomini, in quel momento, sotto il suo comando.
Ok un vostro parere su queste cose e poi farò le modifiche secondo
quanto decidiamo
Il 17/11/2017 12:08, Vanessa Marchetti ha scritto:
> Non credo che il rapporto fra Cooper e nonna Squiretaker sia adeguato
> a quanto narrato sinora. Che io ricordi non si sono mai dati del tu.
> Dal brano precedente pare che fosse la prima volta che lei lo
> chiamasse per nome. La minaccia dei colletti gialli ha forse senso ma
> nonna Squiretaker nn si muove mai senza i due attendenti che sono
> grandi e grossi e senza il cane. Quindi di sicuro non sarebbe
> preoccupata dalle minacce di Cooper. Il rapporto che hai descritto nel
> brano calza fra Julia e Gregory ma non con la nonna. E x quanto in
> pensione e palla al piede romperebbe il bastone sulla testa di Gregory
> se la si chiamasse in tal modo. E se poi non riescono a liberarsi di
> lei in via ufficiale dal Comando le "minacce" di Cooper sono aria
> fritta XD
>
> Il 17 Nov 2017 9:14 AM, "Franco Carretti" <gregory_cooper a mail.com
> <mailto:gregory_cooper a mail.com>> ha scritto:
>
> Scusate il ritardo, stavo finendo di rileggere... non va avanti
> per niente ma spero di aver spiegato come il pianeta è stato
> infettato.
>
> Buona lettura
>
> ==============================================================
>
> Wayfarer - Plancia
> 04/06/2397, Ore 07.50
>
> Erano dieci minuti che la Wayfarer e il misterioso essere ce la
> stavano mettendo tutta per farsi fuori a vicenda.
>
> Gli scudi erano praticamente ridotti ad un lumicino, un altro
> colpo e la nave sarebbe stata spazzata via.
>
> Kyron valutava il da farsi continuando a dare ordini che il
> timoniere eseguiva magistralmente senza nessun tempo di attesa. Il
> Capitano diceva di far danzare quei tre milioni di tonnellate di
> duranio e lui continuava a farlo senza preoccuparsi se quel
> movimento avrebbe spezzato in due la nave... era così che andavano
> le cose.
>
> "Riusciamo a distanziarla?" chiese il Capitano guardando
> attentamente la massa verdognola attendendo il nuovo fascio di
> energia per poter valutare la direzione di fuga.
>
> "A tratti, ha un rallentamento nel momento in cui i nostri siluri
> la colpiscono, ma poi torna alla carica riguadagnando velocità."
> rispose l'ufficiale tattico.
>
> Kyron valutò le opzioni: continuare a colpire sperando in un colpo
> definitivo, ma il tenente Janssen non riusciva a dire se i danni
> alla creatura erano abbastanza da distruggerla, per quanto ne
> sapevano potevano continuare fino a finire la Santa Barbara.
> Girare la nave e avvicinarsi all'essere posizionandosi in un punto
> dove la sua bocca di fuoco non potesse colpire la Wayfarer...
> facile a dirsi, ma quasi impossibile da attuare. Per quello che ne
> sapeva poteva avere più bocche di fuoco o addirittura colpirli con
> altro. Oppure trovare un qualcosa che facesse più danni di quanto
> i loro siluri sembravano poter fare. In giro c'era un solo posto
> dove trovare una tale potenza.
>
> "Timoniere, rotta 125.258. Massimo impulso! Date tutta l'energia
> agli scudi di poppa!" ordinò Kiron ben sapendo che l'energia
> rimasta non sarebbe bastata ad accendere una lampadina.
>
> Il timoniere questa volta ebbe un fremito e un ritardo di qualche
> decimo di secondo, ma eseguì l'ordine senza staccare gli occhi
> dalla strumentazione.
>
> La nave si tuffò in verticale schivando per puro caso l'ennesimo
> fascio di plasma concentrato. Per un attimo Kyron ebbe
> l'impressione di sentire lo scricchiolio delle giunture della sua
> nave. Lo schermo principale si divise in due, da una parte
> l'enorme nuvola vegetale e dall'altra l'incandescente sfera
> infuocata della stella del sistema.
>
> "Signor Janssen, può calcolare la massa della creatura?" chiese il
> Capitano.
>
> "Solo ipoteticamente... abbiamo le sue dimensioni e posso
> calcolarne il peso usando come parametri il peso specifico di un
> comune legno terrestre. Ma per quello che ne sappiamo potrebbe
> essere enormemente più leggero o anche solo cavo all'interno."
>
> "La sua massa è superiore alla nostra?" chiese di nuovo l'uomo non
> prestando attenzione alla parola 'ipoteticamente'.
>
> "E' una volta e mezza la nostra... ipoteticamente." aggiunse di
> nuovo come per mettere le mani avanti nel caso di errori.
>
> "Calcoli una rotta che ci permetta di far cuocere quella grossa
> barbabietola su quell'enorme falò!" sentenziò Kiron indicando la
> parte del monitor che evidenziava l'enorme stella in avvicinamento.
>
> "Sarà molto vicino anche per noi..." puntualizzò Vaitor con un
> sorriso sghembo.
>
> "Non si può avere tutto dalla vita." sentenziò il Capitano con una
> scrollata di spalle.
>
> Albatross I - Albatross City
> 04/06/2397, contemporaneamente
>
> "Chi siete?" Chiese Rumar.
>
> "Non c'è tempo adesso, dobbiamo ritirarci!" rispose l'essere
> racchiuso nella tuta con una lingua cantilenante che il traduttore
> universale riconobbe come quella dei nativi di Albatross. Il suo
> volto era nascosto dalla visiera della maschera e Rumar non poteva
> dire quale fosse il suo aspetto o anche solo il suo sesso.
>
> Mentre l'essere faceva segno di seguirlo, altri due armati di
> lanciafiamme inondavano la zona con un inferno liquido che permise
> agli uomini della Wayfarer di ritirarsi. Il Comandante Wu e due
> uomini della sicurezza, rimasero nelle retrovie sparando qualche
> occasionale colpo di phaser per permettere ai loro salvatori di
> ripiegare.
>
> Il nutrito gruppo raggiunse un piccolo edificio semi coperto di
> rampicanti. Lo spazio era angusto, ma una botola nel pavimento
> permetteva di accedere ad un locale ben più ampio dal quale
> partiva uno stretto tunnel che si perdeva nell'oscurità.
>
> "Spogliatevi!" ordinò l'essere richiudendo la botola dopo che
> tutti riuscirono a mettersi in salvo.
>
> "Come scusi?" chiese il Comandante Rumar sorpreso.
>
> "Quelle cose emettono spore che si attaccano ai vestiti. Le nostre
> tute non lo permettono, ma le vostre divise non hanno la stessa
> facoltà. Dove stiamo andando ci sono gli ultimi sopravvissuti di
> Albatross City e non vi permetterò di portare quelle cose lì
> dentro." sentenziò l'essere senza dare ulteriori spiegazioni.
>
> "Fate quello che dice... levate tutto!" ordinò Rumar dopo un
> attimo di titubanza. Gli uomini della sicurezza lanciarono uno
> sguardo imbarazzato alle donne del gruppo ma poi fecero quello che
> gli era stato ordinato.
>
> Julia fu la prima a spogliarsi. Essendo un medico sapeva del
> rischio che potevano correre in caso di contaminazione. E
> dopotutto aveva visto in intimo ognuno di loro più di una volta
> durante le visite di routine e comunque la preoccupazione che
> provava per il consigliere era ben superiore a qualsiasi senso di
> pudore che poteva provare in quel momento.
>
> "Anche il resto! Vi forniremo qualcosa appena appena raggiungeremo
> la nostra destinazione!" ordinò di nuovo l'essere.
>
> Sheeval non fece una piega e si tolse tutto perfettamente a suo
> agio nella sua nudità mostrando un corpo flessuoso e armonioso.
> Con il suo aiuto il medico della Wayfarer riuscì a spogliare anche
> Erjn mettendo in mostra l'orribile ferita appena sotto il seno destro.
>
> Una veloce medicazione, per mezzo di spray adesivo, permise al
> medico di bloccare l'emorragia. Almeno quella esterna. Non poteva
> sapere quanto fossero gravi i danni interni senza ulteriori analisi.
>
> "Comandante, dovrà portare lei Erjn! Faccia attenzione."
>
> Rumar, cercò di non guardare dove metteva le mani quando prese in
> braccio il consigliere della nave, lanciò mentalmente le sue scuse
> all'indirizzo del Capitano Kyron.
>
> "Andiamo!" ordinò l'essere facendo strada lungo il tunnel.
>
> Albatross I - stratosfera
> 04/06/2397, contemporaneamente
>
> "Navetta 1, spostarsi verso il quadrante 1423. Navetta 5,
> spostarsi sul quadrante 1256... maledizione, dove diavolo si sono
> ficcati!" brontolò Cooper.
>
> "Guarda qui..." l'ex Ammiraglio Squiretaker indicò il monitor su
> cui passavano le rilevazioni. Sotto la loro navetta i sensori
> indicavano uno strano calore diffuso, simile ad un mare rosso
> brillante nel blu delle basse temperature.
>
> I due si alzarono dalla loro postazione e si avvicinarono al
> pilota della navetta guardando attraverso i vetri.
>
> "Da quello che dice qui, sotto di noi ci dovrebbe essere un
> concerto rave con milioni di persone!" commentò Cooper
> confrontando quello che vedeva a video con quello che
> effettivamente era: una densa foresta dai colori rossastri.
>
> "Un errore della strumentazione?" chiese la donna.
>
> "Sono solo infrarossi, nessun errore di taratura dovrebbe mostrare
> questo. Timoniere, quadrante 1202. Guarda lì!" esclamò lui
> indicando un enorme albero dalle foglie lanceolate e dal colore
> verde brillante ma con strani riflessi rossastri, poi indicò alla
> donna la stessa immagine sulla strumentazione che mostrava lo
> stesso albero con una temperatura che nessun vegetale poteva avere.
>
> "Assurdo, dobbiamo scendere e verificare. Timoniere atterri li da
> qualche parte."
>
> La navetta compì un largo giro per raggiungere la radura ai piedi
> della pianta. L'albero non era paragonabile a nessuno dei suoi
> simili presenti in altri pianeti. La corteccia era di aspetto
> sano, ma di un bianco spettrale, quasi innaturale. Le foglie erano
> verdi e a forma di punta di lancia. Sui lati di ciascuna foglia
> c'era una pigmentazione rossa che deva quello strano riflesso che
> avevano notato in alta quota.
>
> "Deve essere alto almeno due chilometri e largo quattrocento
> metri. Alla faccia della sequoia!" sentenziò lo scienziato
> scendendo dalla navetta e armeggiando con il tricorder.
>
> "Gregory aspetta..." l'ex ammiraglio lo trattenne per il braccio
> quando si trovavano a circa trecento metri dall'enorme pianta.
> "Guarda qua."
>
> I due si piegarono, con qualche difficoltà, a terra. La donna
> indicò una crepa nel terreno. "Questa è una frattura da impatto."
>
> "Da impatto? Possono essere semplicemente le radici dell'albero
> che hanno fatto spaccare la roccia." ribatté Cooper analizzando la
> zona "No, hai ragione, ce ne sono ovunque e partono a raggera
> direttamente da quel coso laggiù. Non le abbiamo viste dall'altro
> perché la vegetazione ha ricoperto tutto. Qualcosa deve essere
> caduto proprio dove adesso c'è quella mostruosità almeno un anno fa."
>
> "Forse è proprio quella mostruosità ad essere caduta..." mormorò
> Vanessa riprendendo a camminare.
>
> L'albero incombeva ormai su di loro. Erano ad una distanza di
> cinquanta metri quando la donna fermò di nuovo l'ufficiale
> scientifico. "Senti questo odore?"
>
> "La carcassa di qualche animale?" chiese lui dopo aver annusato
> l'aria ed aver avvertito il caratteristico odore dolciastro.
>
> "Non abbiamo rivelato nessun animale, nemmeno un insetto...
> possibile che siano venuti a morire tutti qui?" rispose dubbiosa
> la donna.
>
> "Non mi piace affatto questa cosa... aspettami qui." ordinò Cooper
> avanzando
>
> "Cosa ti fa credere che me ne stia qui ad aspettarti?" chiese lei
> sollevando un sopracciglio.
>
> "Hai ragione, meglio se inizi a tornare verso la navetta. Sei una
> vecchia traballante con un bastone, se le cose si fanno
> problematiche non ho nessuna intenzione di portarti in spalla."
> ribatté acido lui senza degnarla di un'occhiata.
>
> "Comandante Cooper, pensa davvero che rispetterò un suo ordine?"
> Vanessa incrociò le braccia al petto.
>
> "Ex Ammiraglio ormai in pensione, ora civile e palla al piede
> della USS Wayfarer, posso darle tutti gli ordini che voglio e lei
> farà meglio a rispettarli. Oppure posso ordinare a quel bel tomo
> in uniforme gialla accanto a lei di legarla e imbavagliarla per
> poi trascinarla sulla navetta... e lui è proprio costretto a
> rispettare il mio ordine, c'è scritto su qualche manuale della
> Flotta Stellare, ne sono quasi certo." rispose Cooper questa volta
> girandosi e sorridendo soddisfatto. "Oltretutto se le succede
> qualcosa, sua nipote mi spella vivo..." aggiunse per precisione.
>
> Vanessa Squiertaker sbuffò infastidita e girò sui tacchi
> avviandosi verso la navetta, ma sul suo volto le apparve un
> sorriso sbarazzino.
>
> Cooper continuò a camminare con maggior attenzione. Nemmeno lui
> era quel gran atleta... avrebbe dovuto far scansionare la pianta
> da uno degli uomini della sicurezza del Comandante Wu, ma aveva
> delle remore per tre ottimo motivi: il primo era che probabilmente
> nessuno di loro avrebbe saputo da che parte tenere un tricorder se
> non era provvisto di impugnatura e grilletto, il secondo era che
> gli uomini della sicurezza avevano la tendenza a morire con una
> frequenza allarmante e quindi ne conseguiva la terza ragione e
> cioè che Sheeval l'avrebbe poi ammazzato... c'erano troppe donne
> pericolose a bordo della Wayfarer.
>
> Arrivato ad una decina di passi dall'albero si fermò. Nel tronco
> si intravedeva qualcosa di metallico, come se l'albero fosse
> cresciuto attorno ad un palo di una recinzione inglobandolo nella
> sua struttura. Qua e là si vedevano anche segni di un qualche tipo
> di recinzione. A terra uno sbiadito cartello in una strana lingua,
> avvertiva tutti di stare alla larga dalla zona militare. Sembrava
> quasi che dopo la caduta, probabilmente di un meteorite, la zona
> fosse stata recintata e poi l'albero fosse cresciuto per poi
> inglobare tutto quello che aveva attorno.
>
> "In un anno? Sei stato svelto ragazzone!" mormorò Cooper guardando
> l'albero assurdamente grande.
>
> Le analisi continuavano. Secondo il tricorder qualcosa aveva
> effettivamente colpito il terreno con una discreta forza.
> Possibile che un meteorite avesse infettato un albero esistente
> con una qualche malattia genetica che l'aveva poi fatto crescere a
> dismisura? Ma cos'era quel bagliore rossastro che vedeva dagli
> strumenti? Era come se l'albero fosse caldo... come un essere vivente.
>
> Dato che non aveva nessuna intenzione di toccare con mano e che il
> phaser avrebbe comunque cicatrizzato la ferita che doveva
> provocargli, Cooper decise di fare alla vecchia maniera. Prese un
> grosso sasso, lo pulì del terriccio e lo brandì a mo' di pugnale.
> Poi con forza colpì la corteccia staccandone un pezzo.
>
> Una radice schizzò fuori dal suolo e lo colpì con forza allo
> stomaco scaraventandolo a dieci metri di distanza. L'aria uscì dai
> polmoni emettendo un suono molto simile ad una bestemmia e l'aria
> si trasformò in un mondo fatto di lucciole splendenti. Il tempo di
> schiarirsi la vista e l'ufficiale della Wayfarer vide arrivare
> verso di lui cinque enormi rami, simili a quadrelle di una
> ballista direttamente verso di lui.
>
> "Oh merda..."
>
> ====================================
> Cmdr. Gregory Cooper
> Ufficiale Scientifico capo
> USS Wayfarer NCC-62925
> [CV]:
> ===================================
> "Vi metterò alla prova, in modi che riterrete ingiusti, umilianti
> e illegali, e spesso avrete ragione." Dr. G. House
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Comandante Gregory Cooper
Ufficiale Scientifico capo
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