[stml19] [MEX 15.15] Psicologia Spicciola

Capt. Michael L. Kiron michaelkiron a gmail.com
Mar 29 Maggio 2018 00:52:04 CEST


No problem. Sistemo io in revisione.

Michele

Il giorno 24 maggio 2018 13:27, Lt.Cmdr. Dorian Ristea <
dorian.ristea a gmail.com> ha scritto:

> Oh! Chiedo venia, non avevo visto altre citazioni.
>
> Grazie a tutti di nuovo, troppo buoni!!!
>
> 2018-05-22 12:54 GMT+04:00 Capt. Michael L. Kiron <michaelkiron a gmail.com
> >:
> > Ottima chiusura... Grazie Gianluca.
> > C'è giusto un punto che devo verificare con i brani precedenti, ovvero la
> > parte dell'olofilm che è stato già citato...
> >
> > Michele
> >
> > Il dom 13 mag 2018, 13:56 Lt.Cmdr. Dorian Ristea <
> dorian.ristea a gmail.com>
> > ha scritto:
> >>
> >> Ciao a tutti!
> >>
> >> Scusate per il lieve ritardo, ma mi sono fatto un attimo prendere la
> >> mano e... be', praticamente ho chiuso la missione :O
> >>
> >> Eccovi il papiro, buona lettura e... note a pie' di pagina come sempre!
> >>
> >> -------------------------------------
> >> START OF TRANSMISSION
> >> -------------------------------------
> >>
> >> ----------------------------------------------
> >>
> >> TITOLO: 15.15 – Psicologia spicciola
> >>
> >> AUTORE: Gianluca/Ristea
> >>
> >> PRECEDENTE: 15.14 – Asparagi cotti al microonde
> >>
> >> ------------------------------------------------
> >>
> >>
> >>
> >> *** Navetta Danube, Sezione 2, venti minuti dopo ***
> >>
> >>
> >>
> >> Gregory Cooper lavorava febbrilmente sulla radice, alternandosi tra
> >> tricorder, due D-Pad e un altro arnese che l’ammiraglio Squiretaker,
> >> appena entrata nella stanza, non riconosceva.
> >>
> >> “Come procede?”, chiese Vanessa, rompendo il silenzio.
> >>
> >> Cooper sussulto’, quasi lasciando cadere il tricorder. La vecchia e’
> >> piu’ silenziosa di un gatto, quando vuole, penso’.
> >>
> >> “Lentamente!”, sbraito’. “Perdo piu’ tempo a rispondere a tutti quelli
> >> che mi dicono come procede il lavoro che a farlo, il lavoro!”
> >>
> >> Per una volta, Vanessa decise di non controbattere e lasciargli
> >> l’ultima parola… anche perche’ l’ennesima decontaminazione che
> >> l’Ufficiale Scientifico aveva dovuto subire una volta messo in salvo
> >> era stata una punizione abbastanza adeguata.
> >>
> >> Quasi come se avesse udito telepaticamente i suoi pensieri, Cooper
> >> scrollo’ le spalle e sbuffo’. “Ho quasi finito. Ho fatto tutto quello
> >> che potevo. I dati della radice sono adesso catalogati a livello
> >> chimico, fisico e biologico fino a livello molecolare. Ancora poco”,
> >> disse, schiacciando qualche tasto sull’arnese sconosciuto, “e inviero’
> >> la parte finale alla Wayfarer.”
> >>
> >> Rimise a posto l’arnese e, preso il tricorder e puntatolo contro la
> >> radice, la infilzo’ con un bisturi.
> >>
> >> “E finalmente avremo un diserbante per quest’erbaccia”, ghigno’.
> >>
> >>
> >>
> >> In un’altra sezione della navetta, il guardiamarina Koinos osservava
> >> silenziosamente i suoi colleghi che discutevano tra di loro
> >> animatamente gli avvenimenti recenti.
> >>
> >> Questa navetta sta diventando decisamente affollata, penso’.
> >>
> >> Gli altri marinai e sottufficiali, approfittando dell’assenza di
> >> Cooper o di altri superiori – inclusa la Squiretaker, che ancora non
> >> sapevano esattamente come trattare e a cui, nel dubbio, riservavano la
> >> deferenza dovuta ad un ammiraglio in carica – stavano rimuginando
> >> sulla morte del povero Valsen.
> >>
> >> All’udire i dettagli della fine del giovane marinaio, Koinos si senti’
> >> gelare dentro fino al midollo.
> >>
> >> Se sopravvivo, presentero’ le dimissioni all’istante, si disse.
> >>
> >>
> >>
> >> *** USS Wayfarer, Plancia, alcuni minuti dopo ***
> >>
> >> Kiron osservava sul monitor il bozzolo impenetrabile in cui la
> >> creatura vegetale si era nascosta. Nonostante la relativa vittoria
> >> ottenuta, tutto era ancora da vedersi. L’essere stava assorbendo acqua
> >> a livelli ancora maggiori e tutto faceva presagire un’attacco
> >> imminente.
> >>
> >> Sapere che i suoi uomini erano tutti al momento al sicuro, tra navetta
> >> e sotterranei di Albatross, era comunque una consolazione. L’ultimo
> >> giochetto contro la morte di Wu e Cooper, appreso a giochi fatti, gli
> >> aveva fatto venire i sudori freddi. Ma almeno ne era valsa la pena.
> >>
> >> E proprio in quel momento Ichigawa lo distolse dai suoi pensieri.
> >>
> >> “Capitano, comunicazione dalla Danube! Il Comandante Cooper ci ha
> >> inviato l’ultimo file”, disse la giovane ufficiale.
> >>
> >> “Ottimo! Sezione scientifica, ci siete?”
> >>
> >> =/\= Si’, capitano. =/\=
> >>
> >> “Procedete con il piano del comandante. Fateci sapere quanto preparato
> >> dobbiamo sintetizzare.”
> >>
> >> =/\= Ricevuto, capitano. Avremo bisogno di circa due ore per capire
> >> che tipo di agente creare e passare i dettagli al Comandante Ristea.
> >> =/\=
> >>
> >> “Fate prima che potete. Due ore potrebbero essere troppe”, disse Kiron.
> >>
> >> Il piano era stata un’idea di Vaitor e Cooper. La creatura era, a
> >> quanto si poteva capire, di natura prettamente vegetale, e pertanto
> >> poteva essere attaccata da agenti chimici. Ottenere un campione della
> >> creatura e cercare di sintetizzare un agente attaccante non sarebbe
> >> stato facile, ma era fattibile.
> >>
> >> L’unica grande incognita era sapere se avrebbe funzionato. La creatura
> >> poteva essere geneticamente immune al preparato. Ma era un rischio che
> >> dovevano correre, penso’ Kiron. Non potevano nuclearizzare il pianeta
> >> ma neanche lasciarlo alla merce’ di questo parassita.
> >>
> >> Aziono’ nuovamente il commbadge. “Capo, cosa mi dice?”
> >>
> >> La voce di Ristea rispose, piu’ roca del solito.
> >>
> >> =/\= Che vorrei una vacanza. =/\=
> >>
> >> “Richiesta respinta. Che altro?”
> >>
> >> =/\= Override della programmazione dei replicatori ultimato, ma per
> >> fare questo abbiamo dovuto smettere di lavorare al ripristino degli
> >> scudi. =/\=
> >>
> >> L’idea di usare i replicatori per produrre il diserbante era venuta,
> >> ovviamente, a Cooper, cosciente del fatto che i mezzi della sua
> >> sezione per la produzione di massa di… be’, qualsiasi cosa, erano ben
> >> limitati.
> >>
> >> “E’ un rischio che sono disposto a correre. Quanto agente puo’ essere
> >> prodotto dai replicatori in questo momento?”
> >>
> >> =/\= Dal momento in cui la Sezione Scientifica ci passera’ la formula,
> >> circa 90 litri al secondo, usando tutti i replicatori sulla nave e
> >> convogliando tutto alla sezione siluri. =/\=
> >>
> >> Nessuno dei due emise a voce le domande che entrambi si stavano
> >> facendo. L’agente sara’ effettivo? E se si’, la quantita’ prodotta
> >> bastera’?
> >>
> >> “Grazie Capo, mi faccia sapere quando la formula va in produzione.”
> >>
> >> =/\= Aye aye, Capitano. =/\=
> >>
> >> Dietro di lui, silenziosamente, Ichigawa lavorava febbrilmente alla
> >> consolle, un’idea pazza – a suo parere – in testa.
> >>
> >>
> >>
> >> *** Pianeta Albatross, ingresso dell’ascensore sotterraneo, venti
> >> minuti dopo ***
> >>
> >> “Buona fortuna”, disse Alisha. Porse la mano a Rumar, che la strinse.
> >>
> >> “Non siamo un popolo religioso”, continuo’. “Ma se lo fossimo,
> >> invocheremmo chiunque lassu’ perche’ il vostro piano funzioni.”
> >>
> >> Krell e Julia, intabarrati nella loro tuta anticontaminazione,
> annuirono.
> >>
> >> “La nostra proposta e’ sempre valida”, disse Rumar. “Potremmo iniziare
> >> la prima fase in…”
> >>
> >> Alisha lo interruppe, sorridendo. “Apprezzo lo sforzo, Comandante”,
> >> disse. “Ma come le ho gia’ detto, non posso lasciare il mio popolo qui
> >> in pericolo.”
> >>
> >> Rumar annui’ di nuovo, a denti stretti. Lui e la dottoressa
> >> Squiretaker avevano proposto di teletrasportare tutti gli abitanti del
> >> pianeta in fasi, richiamando altre navi dalla Flotta Stellare, ma
> >> l’intero processo avrebbe richiesto settimane… tempo che non avevano.
> >> Ma almeno, nel caso in cui i mostri vegetali avessero deciso di
> >> attaccare in massa, potevano salvare centinaia di persone. Ad ogni
> >> modo, la decisione di Alisha era inamovibile.
> >>
> >> Julia si giro’. La barella per Erjn era pronta. La consigliere,
> >> stabile ma ancora incosciente nella sua tuta, era pronta per il
> >> trasporto. “Krell, dobbiamo andare.”
> >>
> >> Rumar, un’espressione decisa sul volto, accenno’ e si rivolse ancora
> >> una volta ad Alisha.
> >>
> >> “Faremo tutto il possibile, glielo assicuro. Spero di tornare qui con
> >> tutti voi salvi.”
> >>
> >> “Grazie, Comandante. A presto.”
> >>
> >> Una volta inserita la barella di Erjn, Rumar e Julia entrarono
> >> nell’ascensore, questa volta senza scorta. Le porte si chiusero sul
> >> volto coraggioso e ottimista di Alisha.
> >>
> >>
> >>
> >> *** USS Wayfarer, Ponte 12, quasi due ore dopo ***
> >>
> >>
> >>
> >> Ristea correva come un matto da una parte all’altra della nave,
> >> scansando quei pochi membri del personale attualmente non in servizio
> >> – il che, in una situazione di allarme giallo, sono ben pochi.
> >>
> >> “Tania, dimmi che il ponte 9 e’ sotto controllo!”, disse al commbadge,
> >> continuando a correre.
> >>
> >> La voce della sua numero 2 – che praticamente considerava una pari
> >> grado – si fece sentire subito, chiara. =/\= Produzione a piena
> >> portata, tutto ok. =/\=
> >>
> >> “Oh, meno male”, si disse, mentre si infilava in un altro turbolift. I
> >> replicatori stavano producendo agente diserbante a tutto spiano. Il
> >> problema e’ che non era cio’ per cui erano stati strettamente
> >> programmati di default per fare, per cui esprimevano la loro
> >> disapprovazione nell’unico modo che conoscevano: andando in shutdown.
> >> Quelli particolarmente arrabbiati, esplodendo.
> >>
> >> “Squadra 3, danni?”
> >>
> >> =/\= Due dei sette replicatori sono andati =/\=, disse Carlos Moreno.
> >> =/\= Stiamo lavorando agli altri cinque, dovremmo riuscire a farli
> >> tornare in linea in 5 minuti. =/\=
> >>
> >> “Ricevuto. Dite a Yoxx e alla sua squadra di tornare in Sala Macchine
> >> appena finiscono col ponte 12, abbiamo bisogno di scudi nel caso in
> >> cui… ma che diavolo?!?” Ristea non ebbe modo di finire la frase: uno
> >> scossone violento lo fece cadere sul pavimento del Turbolift, che si
> >> fermo’.
> >>
> >> Fuori dalla Wayfarer e tutto intorno ad Albatross, il mondo era
> >> precipitato nel caos.
> >>
> >>
> >>
> >> *** USS Wayfarer, Plancia, nello stesso istante ***
> >>
> >> “Non c’e’ piu’ tempo, Capitano, dobbiamo iniziare a sparare!”, disse
> >> Vaitor.
> >>
> >> Kiron annui’. Sullo schermo, lo spettacolo di un’immensa ondata verde
> >> che si agitava sulla superficie di Albatross, creando terremoti e
> >> maremoti, cambiando l’intero assetto geografico del pianeta, era allo
> >> stesso tempo terribile e suggestivo.
> >>
> >> Nel tempo stesso, saette di luce partivano indistintamente dalle varie
> >> isole verdi planetarie, al cui centro il bozzolo della creatura –
> >> principale o unica – brillava senza sosta, colpendo la Wayfarer quasi
> >> per caso.
> >>
> >> “I tunnel di Albatross staranno collassando”, ringhio’ Rumar.
> >>
> >> “Energia a tutto quello che resta degli scudi. Prepararsi a lanciare
> >> la soluzione!” disse Kiron.
> >>
> >> Krell era una maschera di rabbia. “Non ho mai provato tanto odio per
> >> la natura come oggi”, disse. Lui, Julia, Erjn e il resto della
> >> spedizione erano riusciti ad imbarcarsi su una delle navette e tornare
> >> a rotta di collo sulla Wayfarer.
> >>
> >> “Siamo finalmente d’accordo su una cosa, Comandante”, disse Cooper.
> >> Anche lui, Wu, l’ammiraglio Squiretaker e le altre navette erano
> >> rientrate. Per fortuna, penso’, visto il barrage di plasma sparato
> >> dalla creatura.
> >>
> >> Kiron si giro’ verso Vaitor. “Fuoco!”
> >>
> >> Immediatamente, una serie di missili carichi di agente – rudimentali
> >> per certi versi, ma funzionali – partirono dalla Wayfarer, puntando
> >> direttamente il bozzolo in cui il mastodontico albero/creatura si era
> >> nascosto.
> >>
> >> Tutti colpirono il bersaglio, rilasciando appena a contatto una
> >> sostanza giallastra contro il bozzolo liscio e uniforme della
> >> creatura, e iniziando a corroderne la struttura.
> >>
> >> “Funziona!”, disse Wu, stringendo i pugni. Sullo schermo, il bozzolo
> >> si contorceva e l’azione distruttiva a livello planetario sembrava
> >> diventare ancora piu’ incoerente.
> >>
> >> Dopo alcuni secondi, l’azione dell’agente sembro’ rallentare, anche se
> >> la creatura aveva smesso di lanciare saette. Tuttavia, i terremoti
> >> continuavano.
> >>
> >> “Non funziona”, disse Julia, la voce carica di frustrazione.
> >>
> >> Kiron non toglieva gli occhi dallo schermo. “Signor Cooper, che ne
> pensa?”
> >>
> >> “L’agente sembra funzionare, rilevo ingenti danni alla struttura del
> >> bozzolo”, disse, lavorando sulla sua console, “ma probabilmente non e’
> >> abbastanza in termini di quantita’. Quel dannato cespuglio lo sta
> >> contrastando con tutte le sue forze.”
> >>
> >> “Possiamo lanciarne di piu’?”
> >>
> >> Ristea, in Plancia anche lui, scosse la testa. “Abbiamo sparato tutto
> >> quello che avevamo. Se forziamo ancora i replicatori, rischiamo di
> >> esplodere anche noi.”
> >>
> >> “Stiamo continuando la produzione”, disse Vaitor, “ma piu’ di un
> >> missile ogni 2 minuti non possiamo fare.”
> >>
> >> “C’e’ qualche modo per aumentarne l’efficacia?”
> >>
> >> “Purtroppo no”, disse Vaitor.
> >>
> >> Un silenzio frustrato pervase la Plancia, consapevole che ogni secondo
> >> significava sofferenza e morte per la gente di Albatross, intrappolata
> >> nel sottosuolo, condannata ad una fine da topi.
> >>
> >> Dietro di Kiron, Ichigawa sembro’ prendere una decisione. Alzo’ uno
> >> slider sulla sua consolle e clicco’ un pulsante.
> >>
> >> “Bombardiamolo, Capitano”, disse Cooper.
> >>
> >> “Nuclearizziamolo”, disse Vaitor.
> >>
> >> “E ridurre Albatross a un cumulo di macerie?” rispose Kiron.
> >>
> >> “Che importa se rimarra’ un cumulo di macerie, se non ci sara’ nessuno
> >> per constatarlo?”, disse Rumar. “Albatross e i suoi abitanti stanno
> >> morendo!”
> >>
> >> Kiron, il peso del mondo sulle sue spalle, annui’.
> >>
> >> “Signor Vaitor, prepari tutto il fuoco disponibile, partendo con i
> >> torpedo. Miri al bozzolo prima di tutto e ventaglio da propagare a…”
> >>
> >> “Un attimo, Capitano!”, disse Rumar. “Guardi!”
> >>
> >> Sullo schermo, gli ufficiali della Wayfarer osservarono esterrefatti
> >> il bozzolo fermarsi, e non contorcersi piu’. L’effetto dell’agente,
> >> non piu’ contrastato, dissolse lo strato protettivo nel giro di pochi
> >> secondi, per poi attaccare il mastodontico albero. Kiron e gli altri
> >> videro l’albero letteralmente consumato dall’agente diserbante,
> >> ingiallire e dissolversi.
> >>
> >> I terremoti, noto’ Rumar con una leggerezza nel cuore che quasi gli
> >> tolse il fiato, erano finiti. Una macchia gialla si sparse velocemente
> >> ovunque sulla superficie del pianeta, distruggendo tutto cio’ che
> >> rimaneva del parassita alieno, lasciando intatta la flora e fauna
> >> locale.
> >>
> >> “Non riesco a crederci”, mormoro’ Julia. Vanessa, al suo lato, le
> >> strinse la mano.
> >>
> >> “Non capisco”, disse Kumar. “E’ come se la creatura avesse smesso di
> >> combattere all’improvviso.”
> >>
> >> “Capita, quando le si ricorda cosa ha perso”, disse Ichigawa dalla sua
> >> postazione. Tutti si girarono.
> >>
> >>
> >>
> >> *** Pianeta Albatross, Albatross City, sotterranei – sezione 4/A,  due
> >> giorni dopo ***
> >>
> >> Il governo di Albatross, o quello che ne rimaneva, aveva iniziato il
> >> piano di ricostruzione con l’aiuto della delegazione della Flotta
> >> Stellare.
> >>
> >> Krell Rumar e Alisha camminavano senza fretta nel tunnel deserto, le
> >> pareti bianche iridescenti di luce trasmessa da cristalli verdi.
> >>
> >>  “Il nostro popolo vi sara’ riconoscente in eterno”, disse Alisha, in
> >> quella che si sarebbe potuta definire una salopette di ciniglia ma che
> >> – come Krell aveva avuto modo di apprendere – era in realta’ la tenuta
> >> di gala degli Albatrossiani. “Ci vorranno anni, forse decenni, per
> >> riavere il pianeta che ricordavamo”, continuo’, “ma grazie a voi, ne
> >> abbiamo la possibilita’.”
> >>
> >> “Avrete tutto il nostro appoggio”, disse Rumar. “Le comunicazioni di
> >> ieri dalla Federazione dicono che il primo carico di aiuti a breve
> >> termine dovrebbe arrivare con una flotta di navi cargo tra una
> >> settimana al massimo.”
> >>
> >> Un nervo sulla mandibola tradiva le sue emozioni. “Mi dispiace non
> >> poter fare di piu’ e prima”, disse, pensando alle centinaia di
> >> migliaia di morti e ancor piu’ feriti.
> >>
> >> Julia Squiretaker e la sua squadra avevano preparato un avamposto di
> >> prima emergenza in uno dei tunnel principali di Albatross City. In
> >> coordinazione con i presidi medici locali – chiamarli ospedali, aveva
> >> detto Julia, era un eufemismo – la dottoressa aveva messo su un
> >> progetto che, per quanto una goccia nell’acqua, avrebbe potuto salvare
> >> migliaia di vite in quei primi fondamentali momenti dell’emergenza.
> >> Dottoressa che, nonostante consigli prima e rimbrotti poi da parte di
> >> Krell, non dormiva da due giorni, correndo da una parte all’altra,
> >> tricorder e hypospray alla mano.
> >>
> >> Alisha si fermo’, guardandolo in viso. “Ci avete ridato la speranza”,
> >> disse, accarezzandogli una guancia. “E’ piu’ che abbastanza.”
> >>
> >> I loro volti si avvicinarono.
> >>
> >>
> >>
> >> *** USS Wayfarer, ufficio del Capitano Kiron, il giorno dopo ***
> >>
> >>
> >>
> >> Al trillo smorzato del campanello di ingresso, Kiron distolse lo
> >> sguardo dal rapporto che stava leggendo.
> >>
> >> “Entri, Tenente.”
> >>
> >> Il Tenente Ichigawa entro’ nella stanza, quasi titubante.
> >>
> >> “Mi ha fatto chiamare, Capitano?”
> >>
> >> “Si’. Si accomodi”, disse Kiron, indicandole la poltrona di fronte
> >> alla sua scrivania.
> >>
> >> Michael incrocio’ le dita. “L’ho convocata per farle sapere che la sto
> >> proponendo per una menzione speciale. Quello che ha fatto durante la
> >> missione e’ ammirevole…”
> >>
> >> Ichigawa rimase a bocca aperta. “Wow!... Voglio dire, grazie Capitano…”
> >>
> >> Kiron alzo’ una mano. “…anche se non ho dimenticato il fatto che ha
> >> agito di sua volonta' senza consultarmi. Per quanto approvi
> >> l’iniziativa personale, quello che ha fatto poteva avere conseguenze
> >> disastrose. L’essere avrebbe potuto reagire in maniera assolutamente
> >> diversa, ed ora non saremmo qui a discuterne.”
> >>
> >> “Me ne rendo conto, Capitano. Mi dispiace”, mormoro’ Asuna.
> >>
> >> “Tuttavia”, continuo’ Kiron, “ha dimostrato acume, intuizione e una
> >> buona dose di coraggio. Ha pensato fuori dagli schemi, e questo le ha
> >> permesso di salvare un intero pianeta… semplicemente applicando
> >> psicologia spicciola ad un essere vegetale”, sorrise.
> >>
> >> Ichigawa arrossi’, non sapendo cosa dire.
> >>
> >> “Mi dica di nuovo, cosa le ha dato l’idea?”
> >>
> >> Asuna si illumino’ in volto. “Be’, all’inizio mi sembrava una cosa
> >> stupida, ma mentre analizzavo tutte le comunicazioni emesse dalla
> >> pianta madre, quella che ci aveva attaccato, una volta decodificato lo
> >> schema comunicativo-chimico, non riuscivo a togliermi dalla mente la
> >> frase che ci ha permesso di sbloccare tutto…”
> >>
> >> “’Allontanatevi dal piccolo’”, disse Kiron.
> >>
> >> “Esatto!”, si infervoro’ Asuna. “Come mai, se l’intero pianeta era
> >> circondato da questa assurda vegetazione, l’essere si rivolgeva al
> >> singolare? Perche’ ‘il piccolo’ e non ‘i piccoli’, o ‘la mia prole’…
> >> c’era una relazione particolare, capisce?”
> >>
> >> “L’intero pianeta era gestito da due intelligenze… madre e figlio.”
> >>
> >> Asuna annui’. Il giorno prima, Cooper e la sua squadra avevano
> >> accertato (“rovistando tra compost puzzolente”, era stata l’esatta
> >> definizione dell’Ufficiale Scientifico) che tutta la vegetazione
> >> aliena del pianeta afferiva ad un unico cervello, quello dell’albero
> >> principale (“il Figlio… di che, non lo posso dire”, sempre Cooper),
> >> tramite una complessa struttura di radici attraverso le quali i
> >> messaggi chimici venivano immessi come in una gigantesca rete neurale.
> >>
> >> “Allora ho iniziato a decodificare a ritroso non solo i messaggi
> >> diretti, ma anche quello che all’inizio sembrava rumore di fondo, ma
> >> che in realta’ erano comunicazioni tra madre e figlio”, disse.
> >> “C’erano solo questi. Nessun altra entita’. Allora ho pensato, la
> >> madre e’ arrivata fin qui per fare di questo pianeta il suo nido… e
> >> conficcarci suo figlio. Il legame tra i due, se avesse avuto anche una
> >> minima somiglianza tra quello che si instaura tra la maggior parte
> >> delle specie galattiche, doveva essere molto forte.”
> >>
> >> “E qui arriva il colpo di genio”, sorrise di nuovo Kiron.
> >>
> >> “Be’, diciamo un’intuizione”, arrossi’ Asuna. “L’attacco col pesticida
> >> aveva bisogno di una spinta in piu’ per essere effettivo. E ho pensato
> >> che un modo possibile di prendere la creatura in contropiede, dal
> >> momento che se la madre era intelligente, doveva esserlo anche lei…
> >> era praticamente di farle sentire appieno il lutto che aveva appena
> >> subito. Quand’ero piccola”, continuo’, “vidi un olomovie di serie B in
> >> cui le piante emettevano feromoni per indurre umani al suicidio…
> >> stupido, certo, ma forse questa volta potevamo fare il contrario.”
> >>
> >> Lo sguardo di Ichigawa si induri’. “Ho trasmesso tutte le
> >> comunicazioni filtrate e registrate tra madre e figlio, dritte sul
> >> bozzolo, nello stesso modo in cui le avevamo ricevute. Una dietro
> >> l’altra.”
> >>
> >> “Ha praticamente bullizzato la creatura”, disse Kiron.
> >>
> >> Ichigawa scrollo’ le spalle. “La gente di Albatross stava morendo.”
> >>
> >> “Si rende conto che l’alieno avrebbe potuto reagire aggressivamente,
> >> invece di resistere al pesticida?”
> >>
> >> “Si’, Capitano. Oppure le comunicazioni potevano semplicemente non
> >> passare attraverso il bozzolo, o la creatura avrebbe potuto
> >> semplicemente ignorare il tutto. Ho semplicemente cercato di fare
> >> qualcosa per aiutare”, mormoro’ Ichigawa. “Non c’e’ molto che un
> >> ufficiale alle comunicazioni possa fare in generale in casi come
> >> questi”, disse, “ma per una volta, dovevo tentare.”
> >>
> >> Kiron la fisso’ in silenzio per qualche momento.
> >>
> >> “E la sua scommessa e’ stata vinta”, disse infine. “Congratulazioni,
> >> Tenente. La sua inventiva ci ha tirato fuori da una brutta
> >> situazione.” Kiron sorrise, porgendole la mano. Ichigawa la strinse.
> >>
> >> “La prossima volta, comunque, mi faccia sapere quando ha qualche altra
> >> idea. In genere non mordo”, sorrise Kiron.
> >>
> >> Ichigawa arrossi’ di nuovo. “Sissignore.”
> >>
> >> “Molto bene. Puo’ andare, tenente.”
> >>
> >> “Si’, signore… grazie di nuovo.”
> >>
> >> Ichigawa saluto’ e usci’ dall’ufficio, che torno’ al suo silenzio
> >> ovattato, rotto soltanto dal flebile, costante ronzio dell’impianto di
> >> areazione.
> >>
> >> Kiron, un lieve sorriso ancora sul volto, riprese a leggere il suo
> >> rapporto. Dopo qualche minuto, un trillo familiare gli fece azionare
> >> il commbadge.
> >>
> >> "Dovresti stare ancora a riposo, Erjn."
> >>
> >> "Non riesco a dormire", disse la voce ancora provata del consigliere
> >> Kublik.
> >>
> >> "Devo chiedere alla dottoressa Squiretaker di aumentare la dose di
> >> antidolorifico?"
> >>
> >> "No", rispose Kublik. "Vieni tu qui e raccontami una storia."
> >>
> >> Il sorriso di Michael si espanse ancora di piu', e spense il commbadge.
> >>
> >>
> >> -----------
> >>
> >> THE END
> >>
> >> -----------
> >>
> >>
> >>
> >> EPILOGO
> >>
> >> *** USS Wayfarer, ufficio Risorse Umane, ponte 18, nello stesso istante
> >> ***
> >>
> >> Con la sua solita tazza di te’ fumante sulla scrivania, il cranio coi
> >> pochi capelli canuti illuminato dalla luce artificiale della stanza,
> >> il tenente Wahlberg stava esaminando, lentamente ma inesorabilmente,
> >> tutte le pratiche inevase finora sul suo Pad. L’ultima emergenza, in
> >> cui come per suo ruolo aveva dovuto sostenere da addetto agli
> >> armamenti, specialita’ siluri fotonici (“il perfetto antidoto alla
> >> noia di dover star dietro ai lamenti di tutti”, si disse quando si
> >> offri’ volontario venticinque anni prima), lo aveva messo in arretrato
> >> un bel po’.
> >>
> >> Per velocizzare il lavoro, inizio’ a fare quello che normalmente
> >> faceva quando era indietro – leggere in diagonale. Molte delle
> >> pratiche sarebbero state evase, anche se qualcuna sarebbe stata
> >> saltata… be’, dopo un po’ di tempo, sarebbe ripassata pure lei. In
> >> genere ci mettevano due o tre mesi per ritornare su nella pila.
> >>
> >> Sfortunatamente, la richiesta di trasferimento immediato del
> >> guardiamarina Koinos fu tra le vittime.
> >>
> >>
> >>
> >> ---------------------
> >>
> >> END OF TRANSMISSION
> >>
> >> -------------------------
> >>
> >> NOTE:
> >> - Spero il papiro vi sia piaciuto, la storia era ad un punto cosi'
> >> avanzato che le parole sono praticamente uscite fuori da sole! Grazie
> >> Marco e tutti i predecessori, spero di aver fatto una chiosa degna
> >> della vostra storia.
> >>
> >>
> >> All comments welcome,
> >>
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OOOO
Captain Michael Lucius Kiron
Commander USS Wayfarer NCC-62925
ICQ Combadge: 126295405
Private comunicator:  michaelkiron a gmail.com
http://starfleetitaly.it/wayfarer
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"Set course for the last star and beyond
     ...to the centre of life."
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