[Stml2] "13.10 - Crisi" Tenente Comandante Dwalla Thevek
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Ven 5 Set 2014 11:24:18 CEST
Ciao Silvia, complimenti per la velocità!! E complimenti per il tuo
brano, a me è piaciuto molto (soprattutto il fondoschiena del
consigliere a quanto pare ^_*. Spero di non essere deferito a qualche
commissione per le pari opportunità o roba simile....).
Secondo me segna un pò la svolta in questa missione, fa intuire dove
si può andare a parare in termini di trama, e lo fa in maniera molto
interessante e coinvolgente. Non voglio anticipare niente agli altri
prima che leggano anche loro.
Unico appunto (la vita è strana ^____^), devo dire che secondo me
sarebbe meglio limitare al minimo necessario l'uso dei titoli estesi
per i vari personaggi (in pratica l'esatto contrario di quanto
evidenziato sul post di Fede/Moore. Si lo so sto invecchiando e sto
rincoglionendo....portate pazienza!!! ^_*). Voglio dire che in alcuni
casi, quando i vari PG parlano tra loro magari in situazioni di
emergenza sarebbe meglio evitare cose del tipo ".....Tenente
comandante Moore faccia questo, e lei comandante Nimosit faccia
quest'altro......", sostituendolo con un più semplice e diretto uso
dei cognomi. Ripeto, in certi casi, però la cosa forse renderebbe più
fluida la narrazione. Dimmi che ne pensi, la mia è solo una
elucubrazione fortemente influenzata dallo scarso sonno
^_^............ciao
Il 05 settembre 2014 00:13, dwalla.cons a libero.it
<dwalla.cons a libero.it> ha scritto:
> Ecco il mio pezzo a tempi di record.
> fatemi sapere cosa ne pensate.
> Enjoy
>
> INCOMING TRANSMISSION
> =========================
> ================================
> TITOLO: 13-10 - “Crisi"
> PRECEDENTE: 13-09 - “”
> AUTORE: Silvia
> D.S. 71090.78 - D.T. 03/02/2394
> =================================
> Incrociatore Klingon
> D.S. 71090.75 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.17
>
> =^=Nimosit a Di Maria. Dottore mi riceve?=^= il trillo di mancata
> comunicazione del commbadge fiaccò tristemente le speranze del Primo Ufficiale.
> Era il terzo tentativo di mettersi in comunicazione con il dottore che andava a
> vuoto e stava cominciando a perdere le speranze. La Plancia dell’incrociatore
> era un disastro. Ovunque feriti e morti. Nemmeno il Comandante dell’
> incrociatore era ancora riuscito a capire quanti del suo equipaggio fossero
> ancora vivi, visto che l’esplosione aveva fatto saltare tutti i sistemi di
> comunicazione e i sensori interni. L’unica cosa che continuava a lampeggiare
> sui pannelli erano le luci rosse degli allarmi di decompressione.
> Dwalla sentiva la sua testa esplodere. Pur non essendo in grado di leggere la
> mente a distanza, ma solo percepirne le emozioni, quelle presenti erano più che
> sufficienti per farle avere un’emicrania con i fiocchi.
> “Comandante, è inutile provare a contattarlo. dobbiamo muoverci. Anche se sono
> sicura che la Novalis sta arrivando, dobbiamo trovare subito il dottore”.
> Dwalla non sapeva come mai, ma tra la sua mente e quella di Nathan si era
> creato un legame la cui natura era ben al di sotto della comunicazione
> telepatica a distanza, ma era dell’ordine del sapere più o meno sempre se uno
> dei due stava bene o era in pericolo. Nathan lo chiamava “il suo mal di
> pancia”. Dwalla da professionista della mente lo chiamava “connessione
> psicoattiva assiale con variazione congiunta e reciproca dello stato emotivo”.
> In ogni caso poteva contare che Nathan si fosse accorto della situazione
> critica in cui lei si trovava e questa era di per sé una notizia ottima.
> “Ha ragione, ma come fare. Non conosciamo questa nave! Rischiamo di perderci o
> di finire in una frattura dello scafo”
> “Ho un’idea. Mi dia un attimo”
> Dwalla si girò verso il Comandante dell’incrociatore che stava inutilmente
> provando a far ripartire il computer di bordo. Senza tanto andare per il
> sottile gli prese la faccia tra le mani e guardandolo fisso negli occhi come
> per ipnotizzarlo disse con voce ferma:
> “Comandante , ora deve ricordare lo schema della sua nave. Qual è la via più
> veloce e più sicura che farebbe lei per raggiungere gli alloggi della sezione
> abitativa?”
> Il flusso di informazioni passò dalla mente del comandante ai palmi di Dwalla
> e prima che questo si rendesse conto di quello che era successo, Dwalla era già
> corsa via.
> “Comandante mi segua. Conosco la strada!”
> Poco dopo Dwalla e Nimosit stavano avanzando a carponi in un tubo di raccordo
> tra la sezione ventrale e poppiera dell’incrociatore. Dwalla aveva visualizzato
> e memorizzato la strada da fare direttamente dalla testa del comandante, ma tra
> il vedere e il fare la differenza era considerevole. Più di una volta aveva
> rischiato di mettere il piede in fallo e precipitare rimanendo schiacciata
> sotto cumuli di macerie. Fortunatamente per lei Nimosit era ben più preparato a
> tali eventi ed era riuscito sempre a evitare il peggio.
> “Ci siamo quasi Comandante” disse Dwalla voltandosi e così beccando in
> flagrante il suo superiore a guardare con interesse il suo fondoschiena, con un
> sorriso vezzoso Dwalla fece finta di niente e riprese ad avanzare nello stretto
> corridoio. *Non importa quanto grave può essere una situazione, alla fine l’
> umanità si rivela anche in queste cose. È un segno che è un uomo molto
> equilibrato. Dovrei scriverlo nel suo fascicolo medico* si ritrovò a pensare
> Dwalla e agli studi di psicologia umana *riuscire a distrarre la mente in un
> momento di stress è fondamentale nei processi di gestione… ma che sto pensando
> che mi annoio da sola… * il suo soliloquio interiore venne prontamente
> interrotto dalla risposta di Nimosit “ehm.. sì.. ottimo comandante” solo una
> nota di indecisione per l’imbarazzo, ma poi la voce di Coral riprese il solito
> timbro “speriamo di trovare rapidamente il dottore. Questa sezione mi sembra
> molto pericolante. Rischiamo una decompressione da un momento all’altro”
> “Siamo vicini, comincio a percepire l’impronta mentale del dottore…” Dwalla
> portò una mano alla testa per lenire con la pressione la fitta di dolore che
> stava arrivando “direi ad una a distanza di una ventina di metri avanti a noi.
> Se il pannello laggiù non è bloccato siamo arrivati”
> “muoviamoci allora!”
> I due raggiunsero il fondo del corridoio e le loro speranze subirono un duro
> scossone.
> “Non è possibile! il boccaporto è bloccato in automatico per una
> decompressione in corso nella stanza” disse Dwalla con una nota di disappunto
> nella voce.
> “Il controllo manuale?”
> “la leva è bloccata e non riesco ad aprirla” disse sbuffando per lo sforzo. No
> decisamente le attività manuali e di forza non erano il suo pane quotidiano.
> “Si sposti, ci penso io”
> Nimosit si appoggiò con la schiena alla parete del condotto e sferzò un
> poderoso calcio alla leva che con uno scatto si aprì “bastava chiederglielo
> gentilmente… mi aiuti ad aprirlo”
> Tirando da entrambe le parti riuscirono a creare uno spiraglio nel pannello e
> subito si resero conto che l’aria fluiva nella stanza tirata da una differenza
> di pressione dovuta presumibilmente ad una falla. L’aria all’interno della
> stanza era rarefatta. Sotto di loro un cumulo di detriti metallici e poco più
> in la, schiacciato da un tramezzo del ponte, il dottore.
> Nimosit si calò nella stanza e aiutò Dwalla a scendere. Il dottore giaceva sul
> pavimento, in ipossia, ma vivo.
> “Dottore sono felice di vederla” disse Nimosit
> “lo… sono… molto più io…” sussurrò Di Maria
> “Quali sono le sue condizioni”
> “sei o più costole rotte… avrei bisogno di un po’ più d’aria…”
> “Adesso la portiamo via di qui”
> “Comandante, abbiamo un problema” disse Dwalla che si era girata un momento a
> guardare la fonte del risucchio d’aria.
> “Solo uno? Siamo fortunati… di che si tratta?” Nimosit intanto stava
> osservando la lastra metallica che teneva bloccato il dottore in modo da capire
> come fare a spostarla.
> “Quando abbiamo aperto il boccaporto abbiamo creato un differenziale di
> pressione… beh la falla sta aumentando signore…”
> In effetti il piccolo forellino che aveva prosciugato l’aria presente ora era
> diventato grande come una moneta e stava cominciando ad esercitare abbastanza
> pressione da spostare oggetti piccoli e leggeri.
> “Allora leviamo le tende… mi aiuti. Io solleverò la lastra da questo punto e
> lei tirerà via il dottore. Poi penseremo a come tirarlo su nel boccaporto”
> Unendo le forze riuscirono a spostare il grande lastrone metallico e a trarre
> in salvo il dottore. Poi Nimosit si arrampicò sul boccaporto e aiutato da
> Dwalla riuscì a tirare il dottore dentro il tubo di raccordo. Infine, appena
> Dwalla fu salita, chiusero il portellone e tirarono un sospiro di sollievo.
>
> USS Novalis
> D.S. 71090.75 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.17
>
> La Novalis si trovava ancora a due ore di distanza dall’incrociatore Klingon,
> e Moore, completate tutte le analisi si trovava a misurare lentamente il suo
> ufficio, passo dopo passo, da muro a muro. Così aveva sempre affrontato le
> cose, così ragionava. Camminava e pensava. Un tarlo lo rodeva e non poteva fare
> a meno di provare a risolvere quell’enigma.
> *Qualcosa non va… chi si prende la briga di rubare una nave della Federazione
> in disarmo e contemporaneamente ne distrugge un’altra? O forse non la
> distrugge, magari la sequestra… ma per farne cosa? Per poi fare cosa?
> distruggere uno sparviero klingon, come se fosse possibile per una nave di
> classe nova.
> L’abbozzo di copertura e di dissimulazione, poi è stato quasi imbarazzante.
> Lode alla buona idea e la giusta dose di macchiavellica complicatezza, ma solo
> di abbozzo si può parlare. Quel qualcuno ha sfruttato un momento di
> riorganizzazione interna della Flotta federale, sapendo che la Novalis,
> mancante di uno spettrometro di massa, sarebbe stata la nave mandata a
> investigare? Questo è puro intelligence, ma neanche troppo complicato. D’
> accordo, senza i giusti indizi si sarebbe pensato ad una azione di guerra tra
> la Federazione e l’Impero Klingon e una pace di decenni sarebbe stata
> accantonata per la guerra nel giro di una notte e i romulani, nonostante tutti
> gli accordi di pace al momento esistenti e che ho io stesso aiutato a scrivere,
> sarebbero stati senz’altro agevolati. Ma proprio qui qualcosa non quadra. I
> romulani avrebbero fatto un lavoro più pulito, ma se anche fosse stato
> organizzato da loro, non potevano sperare che il trucco reggesse. Confidare
> nell’impulsività klingon di dar battaglia e nella disattenzione di un
> equipaggio è un terribile azzardo in un piano che fino a quel punto è stato
> preciso come un orologio. I giusti indizi li abbiamo trovati e anche
> rapidamente, così che non solo siamo riusciti a evitare una guerra tra
> Federazione e Klingon, ma ne abbiamo abbastanza da rivolgerci contro i
> romulani. E questo mi convince sempre di più che non siano stati loro. Chi
> diamine potrà mai avercela in questo modo con i miei amici dalle orecchie a
> punta da mettere su tutto questo teatrino…*
>
> Incrociatore Klingon
> D.S. 71090.99 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.07
>
> Dwalla e Nimosit avevano rinunciato al tentativo di spostare ulteriormente il
> dottore. Di Maria era troppo ferito per potersi muovere in quel dedalo di
> lamiere che era la parte centrale del Vor’Cha. Così non avevano potuto fare
> altro che stringere dei pezzi di stoffa sulle ferite del dottore in attesa dell’
> arrivo della Novalis.
> Dwalla aveva appena applicato le sue conoscenze della mente umana per mettere
> il dottore in uno stato semi-vegetativo che gli impediva di provare dolori
> lancinanti e gli permetteva un consumo di ossigeno inferiore, quando girandosi
> si avvide che Nimosit la osservava con interesse.
> “Ha qualche domanda Comandante?”
> “Mi scusi, ma stavo solo cercando di inquadrarla..”
> “Quindi non le è bastato aver letto il mio ruolino di servizio tre volte”
> “…Come diamine sa che l’ho letto tre… ah… capisco, prima quando l’ho aiutata a
> scendere… ma lo sa che sa”
> “…essere fastidiosa. Mi spiace Comandante, le assicuro che non è stato
> intenzionale. Allora quale parte oltre alla pressione psicotronica del nervo
> spinale e al fatto che sembro ben più giovane e attiva di quello che il mio
> curriculum lasciava intendere, la lascia perplesso?”
> “Ma allora non sa tutto quello che mi passa per la testa!”
> “Beh innanzi tutto dovrebbe pensarlo mentre sono in connessione con lei e
> secondo dovrei studiarla un po’ di più… lei usa una comunicazione non verbale
> piuttosto marcata e devo dire piena di sfumature”
> “Beh.. grazie?” rispose confuso Nimosit “comunque la cosa che mi lascia più
> perplesso è che nonostante ci troviamo in una situazione che per molti versi è
> disperata e che è potenzialmente mortale, lei non solo sembra perfettamente a
> suo agio, ma sembra quasi, mi permetta la parola… “
> “…soddisfatta? Mi scusi, l’ho fatto di nuovo. Sì ha ragione, ma vede…. Tutto….
> Questo!...” si intromise Dwalla marcando profondamente l’ultima parola “mi è
> mancato. Forse pensa che la diplomazia sia noiosa… stare seduti ad un tavolo,
> parlare parlare parlare, bla bla, due strette di mano e via… invece è battaglia
> di sorrisi, uno scontro a fuoco di battute ed esplosioni di ira seguite da
> briefing di conciliazione. È azione e questa mi è mancata negli ultimi quindici
> anni. Quindi ora che ci sono dentro devo ammettere che me la sto godendo”
> “Capisco… beh allora ha fatto la scelta giusta. La Novalis è la nave migliore
> della Flotta se si cerca azione” disse Nimosit gonfiando il petto d’orgoglio.
> Il trillo del commbadge li bloccò entrambi
> =^=Novalis a Comandante Nimosit, mi riceve?=^=
> =^=Capitano! La ricevo forte e chiaro. Sono in un condotto di raccordo con il
> Tenente Comandante Thevek e il Dottor Di Maria. Il dottore è ferito e con le
> costole rotte=^=
> =^=Capisco, preparatevi ad essere teletrasportati direttamente in
> infermeria=^=
>
> USS Novalis
> Nello stesso momento
>
> “Comandante Roth, li porti su! Comandante Moore rapporto!”
> “Numerose falle. Il sistema di energia primaria è fuori uso e il secondario è
> al minimo. Supporto vitale assente in molte sezioni. A bordo rilevo la presenza
> di circa 200 klingon ancora in vita. Dai dati sembra che la nave abbia subito
> più esplosioni. La prima ha causato l’interruzione delle linee di sicurezza del
> controllo dei disgregatori ventrali che sono andati in ipercarica e sono
> esplosi in serie. Il vascello non è recuperabile. Consiglio il recupero dei
> superstiti e la distruzione di quanto rimane”
> “Signore, l’away team è al sicuro in infermeria” interruppe Roth
> “Mettetemi in comunicazione con il Comandante klingon”
> Pochi istanti dopo il volto ferito del Klingon era sullo schermo
> =^=Sono il Capitano Kuribayashi della USS Novalis. Comandante, la sua nave non
> è recuperabile, mi dispiace. Se fosse d’accordo siamo pronti a teletrasportare
> a bordo della Novalis i sopravvissuti e a lasciarvi alla più vicina base
> klingon=^=
> =^=Capitano Kuribayashi, sono il Comandante Krelmeth. Trovo disonorevole non
> morire con i miei uomini e la mia nave. Nessun teletrasporto!=^=
> =^=Comandante, capisco i suoi sentimenti, ma non sarebbe meglio morire in
> battaglia? La Federazione e l’Impero hanno già mobilitato le flotte e lei
> potrebbe ancora acquisire grande gloria!=^=
> =^=Se quello che dice è vero, Kuribayashi, allora la autorizzo a
> teletrasportarci. Forse oggi non è il giorno giusto per morire=^=
> Kuribayashi fece un segno a Roth e la comunicazione si chiuse.
> “Teletrasportate i sopravvissuti nell’hangar 3. Sev si occupi della sicurezza
> dell’equipaggio e dell’accoglienza dei nostri ospiti”
> =^=Kuribayashi a infermeria=^=
> =^=Sono il Tenente Nott, Capitano. Il Dottor Di Maria è ancora sotto sedativi.
> Gli stiamo rigenerando le costole=^=
> =^=Perfetto Tenente, abbiamo dei feriti in arrivo nell’hangar 3, organizzi
> delle squadre mediche=^=
> =^=Sì, signore=^=
> “Capitano vorrei avere il permesso di andare in infermeria” disse Moore con
> tono flemmatico
> “Concesso. Timoniere, appena avremo ultimato il teletrasporto dei feriti,
> tracci una rotta verso la più vicina base klingon”
>
> USS Novalis
> Infermeria
> D.S. 71091.00 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.09
>
> Moore entrò in infermeria e nel vedere Dwalla coordinare l’infermeria in
> assenza del Tenente Nott e con il Tenente Comandante Di Maria ancora sotto lo
> stimolatore osteogenico, sentì il peso che gli stava intorcinando le budella
> sciogliersi.
> “Allora stai bene… e io che mi sono preoccupato!” disse Moore appoggiandosi
> alla paratia per non disturbare il via vai di infermieri.
> “Ti preoccupi troppo… sto bene. Il Comandante Nimosit si è assicurato della
> mia incolumità” disse Dwalla con un tampone in mano mentre continuava a
> prestare soccorso alla ferita alla testa del Primo Ufficiale.
> “è più vero il contrario comandante Moore. Anche se quello che più deve
> ringraziare il tenente comandante Thevek è senz’altro il nostro dottore. Non
> saremmo mai riusciti a trovarlo in tempo se non fosse stato per lei” rispose
> Nimosit seduto sul lettino.
> “Beh… vedo che ve la siete cavata bene voi due…”
> Un lampo attraversò il cervello di Moore. Poche righe lette su un rapporto
> danni di un cantiere romulano quindici anni prima, quando era arrivato su
> Romulus per prendere contatti con il nuovo Senato e offrire una giusta pace per
> curare le ferite inferte dai Remani.
> “…DUE!” Moore esclamò forte e uscì di corsa dall’infermeria lasciando Nimosit
> interdetto. Dwalla che lo conosceva meglio, si strinse nelle spalle e continuò
> a lavorare come se niente fosse. Erano passati più di 40 anni dalla sua laurea
> in medicina e chirurgia e dell’ultima volta che aveva dovuto suturare una
> ferita, ma per fortuna di Nimosit sapeva ancora come usare uno stimolatore
> cutaneo.
>
> Comando di Starfleet
> Terra – San Francisco
> D.S. 71091.01 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.13
>
> L’Ammiraglio Parker aveva appena incontrato il Presidente della Federazione e
> l’Alto Comando della Flotta.
> Gli ultimi eventi avevano reso necessari questi incontri e come risultato era
> stato nominato Comandante in pectore delle forze d’armata. Tale provvedimento,
> che gli consentiva tra l’altro di muovere praticamente tutta la Flotta e
> istituire provvedimenti anche per il controllo del traffico privato all’interno
> dei confini della Federazione, si era reso necessario in considerazione di tre
> importanti e nefasti eventi.
> Il primo era che in risposta alla distruzione di un avamposto romulano, di cui
> sia la Federazione e i Klingon continuavano a professare la loro estraneità, l’
> Impero Romulano aveva mobilitato la 13° legione della Flotta e in quel momento
> un numero preoccupante di incrociatori da battaglia romulani di classe Norexan
> presidiava la zona neutrale sul lato Romulano.
> Il secondo nefasto evento era stata la distruzione di 5 radiofari lungo il
> confine della Zona Neutrale, ma decisamente in territorio Federale, cosa che
> aveva indotto l’Alto Comando a diramare un Codice Fattore 1 di invasione in
> atto. Su questo punto bisogna precisare che i Romulani continuavano a
> dichiarasi all’oscuro e rinnegavano qualsiasi responsabilità in merito.
> Il terzo e ultimo evento negativo era che le stesse identiche cose cosa erano
> capitate anche sul confine tra l’Impero Romulano e l’Impero Klingon.
> Al momento le potenze non avevano ancora diramato le dichiarazioni ufficiali
> di guerra, ma tutti gli schieramenti stavano come si soleva dire “richiamando
> le truppe”.
> L’Ammiraglio Parker, pur avendo partecipato a più guerre di tutti i suoi
> parigrado, e pur essendo un uomo di azione, non era però uomo da buttarsi a
> capofitto in situazioni poco chiare, soprattutto dopo l’ultimo rapporto della
> Novalis. Per questo aveva optato per una scelta di sicurezza e attesa.
> Aveva sì richiamato i gruppi da battaglia, ma al momento li aveva schierati in
> maniera difensiva in modo da poter intervenire rapidamente in caso di
> necessità.
> Inoltre su istanza del Senato Romulano e, sentito il consiglio di sicurezza
> della Federazione, aveva dovuto accettare che una nave di classe Norexan
> disoccultata partecipasse ad un briefing con la USS Novalis per partecipare
> alla risoluzione di quello che sembrava agli occhi di tutti il più grave
> incidente diplomatico dall’occupazione di Bajor.
> *Se entro 24 ore la Novalis non riesce a venire a capo della situazione ci
> aspetta una dura guerra… ne ho viste troppe in una sola vita… prima i Borg, poi
> i Cardassiani e il Dominio, poi di nuovo i Borg… non mi mancava proprio una
> guerra contro i Romulani…* pensò l’Ammiraglio andandosi a sedere alla sua
> scrivania.
> =^=Capo Kievjic, mi metta in comunicazione con la Novalis su un canale sicuro.
> Dobbiamo dare loro un nuovo appuntamento=^=
>
> USS Novalis
> Turbolift
> D.S. 71091.02 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.18
>
> Moore era vibrante di eccitazione. Era stato cieco! Due! Nel 2379 i remani
> avevano messo in produzione due navi da guerra, ma uno, la Scimitar, era stata
> distrutta dalla USS Enterprise-E, e l’altra, la Broadsword, era stata data per
> distrutto insieme al cantiere di costruzione, ma in realtà nessuno aveva mai
> trovato gli indizi che ne confermavano con assoluta certezza la distruzione.
> Moore uscì di corsa dal turbolift appena arrivò in Plancia. Ora sapeva cosa
> dovevano cercare. Una letale nave da guerra con più di 50 disgregatori e dotata
> di un sistema di occultamento perfetto.
>
> Falco da Guerra Remano Broadsword
> Nello stesso momento
>
> La figura incappucciata stava osservando gli sviluppi del piano da lui
> congegnato. I suoi raider invisibili avevano distrutto parte della rete di
> comunicazione Federale e Klingon e le due potenze erano già ai ferri corti con
> l’Impero Romulano.
> La sua rete spionistica lo aveva poi informato che un falco da guerra di
> classe Norexan, la IRW Sharpfillah, al comando del Comandante Tamarith, braccio
> destro dell’Ammiraglio Nelana era stato inviato ad un briefing con la USS
> Novalis. L’occasione perfetta per creare il motus belli. Già immaginava la
> scena. Solo un piccolo colpo di avvio e le due navi avrebbero fatto il resto.
> Si sarebbero date battaglia e a loro sarebbe bastato distruggere i
> sopravvissuti.
> “Rotta di intercettazione. Dobbiamo scatenare una guerra”
>
>
> =====================
>
> End of transmission
>
>
>
>
> ====================================
> ○○● Lt. Commander Dwalla Thevek
> Counselor - USS Novalis NCC-1772
> Private comunicator: dwalla.cons a libero.com
> ====================================
> “When you look back, you can’t see what is coming”
> _______________________________________________
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> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
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Ciao, Ric
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OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
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