[Stml2] "13.09 - Decompressioni" Tenente Comandante Nathan Moore
dwalla.cons a libero.it
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Ven 12 Set 2014 17:00:49 CEST
Ciao ecco il pezzo di Fede/Moore riveduto e corretto. una precisazione circa le mail non arrivate. Colpa mia che gli ho detto che dallo smartphone non arrivavano quindi immagino che non abbia neanche provato a mandarle...
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TITOLO: 13-09 - “Decompressioni"
AUTORE: Federico/Moore
D.S. 71090.74 - D.T. 03/02/2394
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USS Novalis
nei pressi della Discarica
D.S. 71090.74 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.12
Nei meandri del
laboratorio scientifico 1, l'ufficiale scientifico stava analizzando i campioni
dei tessuti delle ferite dell'andoriano in cerca di conferme e risposte.
Lo spettrometro
geologico era stato piuttosto vago nelle sue risposte ma, dopotutto, era
progettato per analizzare campioni di rocce e non tessuti Andoriani.
Lo strumento
adeguato era uno spettrometro multifasico che, attualmente giaceva inoperante a
causa di una avaria sostenuta nella precedente missione e per cui non c'era
ancora stato tempo per una riparazione, come per i controlli ambientali che
facevano ancora puntualmente schizzare la temperatura di bordo a
41 gradi per
sedici minuti ogni quattro ore e tredici minuti.
=^= Kuz a
Roth=^=
=^=
Operaziomi=^=
=^= Comandante,
immagino che lei sia al corrente dello stato del nostro spettrometro
multifasico. Purtroppo mi è necessario per poter riconoscere l'arma che ha
ucciso l'andoriano. Avrei un'idea per rimetterlo in sesto il tempo necessario
ai miei scopi, ma, operando da sola, ci vorrebbe un'eternità, soprattutto per
la parte hardware. Se potesse aiutarmi, potremmo ottenere un risultato migliore
in poco=^=
=^= Sopporteremo
gli sbalzi di temperatura ancora per qualche ora. Tenga duro, Comandante: la
cavalleria è in arrivo=^= Kuz non potè trattenere un sorriso divertito.
In una delle
stive di carico della Novalis Nathan stava cercando di spulciare i detriti
della Coulomb alla ricerca di indizi che potessero spiegare tutte le
incongruenze a cui stavano assistendo.
Fortunatamente,
collaborando con Roth e l'Ingegnere Capo erano riusciti ad operare una
selezione dei detriti più interessanti.
Una cosa
lasciava perplesso Moore: niente cadaveri, niente tracce organiche di nessun
tipo.
*Ostaggi. Anche
se fossero stati tutti vaporizzati avremmo trovato qualcosa* Eppure qualcosa
non funzionava. Durante la guerra contro Cardassia e il Dominio era stato in
diversi crashsites, uno dei compiti della Volador era quello di effettuare
missioni di ricerca e recupero di superstiti nello spazio nemico e nessuno
assomigliava al disastro della Coulomb.
Una cosa era
sicura: i Klingon non c'entravano nulla.
Questa
affermazione gli si cementava sempre più nel cervello mentre analizzava al
tricoder una vasta sezione di scafo esterno, su cui un colpo di disgregatore
aveva lasciato una lunga serie di squarci elittici asimmetrici.
Una serie di
dati gli confermò ciò che era evidente all'esame visivo.
=^=Moore a
Plancia=^=
=^=Qui,
Kuribayashi, Comandante=^=
=^= Ho il
responso dell'analisi sui detriti della Coulomb. La nave è stata colpita da
disgregatori di classe 8.=^= =^= Breen, Romulani o Klingon? =^=
=^= Sezione di
impatto elittiche di due diametri differenti, disgregatori secondari e frontale
di un falco romulano, Signore. Il che mi insospettisce, Capitano. =^=
=^= Si spieghi
=^=
=^= I falchi
romulani di classe d'deridex sono ormai stati o aggiornati o rimpiazzati in
massa da quelli di classe Norexan, le cui impronte di fuoco sono
significativavente diverse da quelle che ho analizzato. Trovo insolita
un'incursione così in profondità da parte di un d'deridex, dopo l'ultimo
aggiornamento hanno equipaggiamenti per missioni di altro tipo. Per una
missione di questo tipo è molto più indicato il nuovo falco. Tutto questo ha
poco senso, se lo aggiungiamo all'assenza di tracce organiche a bordo =^=
=^= Prego,
signor Moore? =^=
=^= L'equipaggio
non era a bordo quando la nave è stata distrutta, ne sono praticamente certo.
Temo che la situazione sia assai più sfaccettata di quanto si potesse supporre
da una prima analisi. Potremmo essere di fronte a uno scenario con ostaggi=^=
=^= Signor
Moore, scavi a fondo. Voglio ogni informazione su questi romulani =^=
=^= Se sono
romulani, Signore=^=
=^= Proceda=^=
Moore riprese le sue analisi ma qualcosa era cambiato, era come se si fosse
accesa una spia agli angoli della sua coscienza, una sensazione che non si
lasciava scacciare e che in pochi secondi stava trasformandosi in una
sensazione sempre più forte, netta e indirizzata.
Fu allora che
lasciò perdere i detriti e si diresse verso il più vicino turboascensore, per
dirigersi in plancia sperando di sbagliarsi, che fosse solo una conseguenza
della pressione.
Incrociatore Klingon
D.S. 71090.75 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.16
La deflagrazione
della sonda squarciò letteralmente la sezione di coda della nave, avviando una
serie di decompressioni a catena e causando in pochi secondi il distacco di una
delle ali stabilizzatrici dell'incrociatore Klingon.
Dwalla e Nimosit
si salvarono per un caso fortuito, essendo andati in plancia per comunicare con
la Novalis, letteralmente il punto più lontano della nave dal punto di
deflagrazione.
Il comandante,
nel buio della sua nave condannata si riprese in pochi secondi e, nonostante
fosse sconvolto dalle vertigini originate da scompensi nella gravità
artificiale e fosse mezzo assordato dal boato, riuscì a rialzarsi dal punto
della plancia in cui era precipitato e ad avviarsi incerto verso la sua
consolle.
"Situazione?"
"Presto
raggiungeremo i nostri avi nello Sto'Vo'Kor, Signore! Una morte
onorevole!"
Dwalla,
decisamente non in umore per sentire onorevoli guasconate klingon si concentrò
su Nimosit ancora privo di sensi.
Nonostante
sembrasse parecchio malconcio a causa di diverse escoriazioni e sanguinasse
copiosamente da un taglio alla testa, non sembrava essere in cattive condizioni.
"Comandante
si svegli!"
Il primo
ufficiale della Novalis faticava a riprendersi dalle ragnatele dello shock per cui
Dwalla lo scosse leggermente, quando inoltre capì che la cosa viscida che gli
imbrattava la faccia e infastidiva la vista era il suo stesso sangue, sentì
come se la dura madre del suo cervello si stesse contraendo di colpo.
"Coral, si
svegli e non si preoccupi per la ferita alla testa: tutto sangue e teatro"
Nimosit si sentì
come ricaricato dalla presenza del consigliere, anche leggermente stupito e,
scrollandosi iniziò ad alzarsi in mezzo al trambusto di una plancia che cercava
di riprendere vita ricominciando dalle luci di emergenza che si accesero
incerte, offrendo ai superstiti un tremolante spettacolo caleidoscopico di
cadaveri, feriti gravi e pannelli strappati.
Nel frattempo
Thevek si era spostata verso la console operazioni dove l'ufficiale preposto
continuava a sbraitare insensatezze riguardo a una morte prematura e,
toccandogli appena il gomito lo mandò al tappeto, dopodiché mise mano alla
consolle, iniziando a riferire al comandante Klingon lo status di ciò che
restava della nave.
A quel punto lo
sbigottimento di Nimosit era totale.
*Ma cosa gli ha
fatto?*
"Comandante,
sala macchine decompressa, reattore principale compromesso. Batterie al 20%
Supporto vitale nelle sezione prodiere attivo, in calo nelle sezioni, non
riesco a capire dove sia in calo. Niente comunicazioni."
"Armi e
scudi?"
"Non
conosco la procedura per accedere a queste informazioni!"
Il Klingon battè
un pugno su un brandello di lamiera tentando invano di scaricare la
frustrazione che lo attanagliava.
Nel frattempo
era sopraggiunto un ufficiale Klingon a cui Dwalla cedette quel che restava del
pannello controllo danni, stropicciandosi le mani schifata.
La donna sorrise
a Nimosit che, nel frattempo si era rialzato traballante.
"Si
rilassi, Comandante: non c'è molto che possiamo fare, per il momento... e sì,
non esiste solo la presa di collo di vulcaniana"
"E' una sua
abitudine?"
"Anticipare
quello che la gente vuole dirmi? Un retaggio di quello che si potrebbe definire
il mio patrigno"
"Il
dottore?"
Dal volto di
Dwalla era scomparso il ghigno beffardo.
"Stava
andando verso i nostri alloggi"
Nimosit recuperò
immediatamente quel poco di lucidità che ancora combatteva con i postumi
dell'esplosione e balzò in piedi in cerca di una planimetria aggiornata che lo
informò rapidamente di una tragica notizia: i loro alloggi erano in una sezione
della nave decompressa.
A Dwalla non
servì guardare in faccia il suo XO per coglierne lo sgomento.
=^=Nimosit a Di
Maria. Dottore mi riceve?=^=
USS Novalis - Plancia
D.S. 71090.76 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.18
Moore sarebbe
saltato fuori dal turboascensore come se fosse stato infestato dai fantasmi, un
irrazionale senso di urgenza lo stava attraendo alla consolle tattica ma Nathan
si puntò le dita nei palmi delle mani e uscì dal turboascensore con la stessa
espressione di qualcuno che stava recandosi ad una festa noiosa, licenziò
rapidamente il suo secondo con un'occhiata che non ammetteva repliche e iniziò
la procedura di accesso al controllo sensori.
"Comandante,
non dovrebbe essere nella stiva di carico ad analizzare i relitti della
Coulomb?"
"Capitano,
gli elaboratori possono processare i dati anche senza di me. Sono salito per
confrontare le letture sensoriali sul percorso della Coulomb con gli storici
delle mappe. Vorrei verificare un sospetto"
"Proceda"
Moore ricalibrò
i sensori tattici della Novalis disinteressandosi completamente della Coulomb e
delle anomalie. Aveva un presentimento e doveva seguirlo, ma non poteva rendere
partecipe Kuribayashi, non ancora.
I sensori non
erano stati riparati completamente e molti input dovevano essere inseriti in
manuale, una procedura piuttosto complessa che di sicuro non era resa più
semplice dalla vampata di caldo che stava puntualmente arrivando dal supporto
vitale della nave.
*Capitano,
dovrei deviare i sensori tattici per via di un mal di pancia. Al primo
incarico. Per favore, gli resterebbe solo il dilemma se legarmi a un biolettto
in infermieria o schiaffarmi in cella. Dunque, i Klingon si muovono in squadre
composte da un incrociatore e due sparvieri, di solito gli sparvie...*
Mentre i dati
passavano dalla cupola dei sensori allo schermo della consolle al suo cervello,
trovando la nave klingon appena fuori dai sensori a corto raggio, Nathan
sentiva chiaramente ogni muscolo del corpo contrarsi e i bulbi oculari
gonfiarsi.
*Non può essere,
ricontrollare*
"Capitano,
temo di dover attirare la sua attenzione sull'incrociatore Klingon su cui è la
squadra di ricognizione: i controlli automatici sono in avaria e lo hanno
registrato come in disoccultamentìto e le diagnostiche sono state disattivate
durante le riparazioni, per questo al mio secondo è sfuggito, ma credo che stia
succedendo qualcosa..... confermo! Esplosione a bordo dell'incrociatore
klingon, sezioni di scafo in distacco e decompressioni, danni ingenti alla
sezioni motori"
"Allarme
rosso! Timoniere, tracci una rotta di intercettazione, massima curvatura!"
Incrociatore Klingon
D.S. 71090.76 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.18
Appena ripresa
coscienza, il dottor Di Maria si sentiva compresso, come se un grosso peso gli
schiacciasse la cassa toracica rendendogli complicata la respirazione. Quando
finalmente riuscì ad aprire gli occhi capì che più che di una sensazione, si
trattava di un grosso pezzo di metallo sagomato che, se fosse stata anche
minimamente illuminata, avrebbe facilmente riconosciuto come un segmento di
condotto di aerazione, a tenerlo effettivamente schiacciato a terra.
Si sentiva confuso
e disorientato, sapeva di non essere sulla Novalis ma stentava a ricordare dove
si trovasse, il buio totale contribuiva a incrementare lo shock che presto
avrebbe lasciato posto al dolore lancinante.
Una serie di
inequivocabili movimenti degli arti inferiori gli diedero la conferma
dell'integrità della colonna vertebrale, un punto di partenza in quella
spiacevole oscurità.
Il primo
tentativo di rimuovere le macerie che lo opprimevano lo fece quasi tornare
incosciente.
*Costole
fratturate, probabilmente sei... la mano destra non... si muove. Il comunicatore*
=^= Di
Maria.......a chiunque in ascolto... qui Di Maria........ mi trovo in una
sezione..... *della Nave Klingon, ecco*... sono in un corridoio della
sezione..... abitativa, mi serve soccorso=^= Il tatto diede a Di Maria una
serie di informazioni che lo portarono a intuire che il suo comunicatore non
fosse più applicato all'uniforme.
L'ufficiale
medico sbuffò mentre il suo udito veniva attratto da un soffio costante, appena
percettibile.
*Una decompressione,
è finita!*
Il cuore di
Otello prese ad accelerare costantemente mentre il petto compresso cercava di
dilatarsi in cerca di più aria.
Fu a quel punto
che una fitta lancinante, esplosa proprio sotto la pelle del costato riportò il
dottore ad essere tale: scientifico e razionale.
Lentamente,
Otello di Maria realizzò che non era ancora stato proiettato nello spazio
profondo, la gravità artificiale lo teneva ancora ancorato al pavimento del
Vor' Cha, per cui la falla non poteva essere che minima, una minaccia presente,
ma non immediata.
Il fatto che
mancasse totalmente la luce e che non si sentisse il rumore delle squadre di
soccorso implicava che la sezione in cui trovava non fosse prioritaria.
Pertanto, il
Dottore fece la cosa più sensata: iniziò a concentrarsi sulla respirazione per
ridurne la frequenza, la sua battaglia per sopravvivere stava iniziando.
Nave Sconosciuta
Nello stesso momento
Il figuro
misterioso osservò compiaciuto la partenza della Novalis su un quadro tattico,
apprezzandone appieno rotta e velocità; allo stesso tempo la sua attenzione era
anche focalizzata sulle immagini proiettate da un gruppo di raiders salpati dal
suo hangar navette alcune ore prima e che adesso stavano arrivando alla tratta
finale del loro avvicinamento: il loro bersaglio era già distinguibile a vista.
Perfettamente secondo i piani, nemmeno sui manuali un'operazione così complessa
si svolgeva con così pochi intoppi.
USS Novalis
D.S. 71090.76 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.18
Al rimbombo
della sirena Kuz e Roth erano volati in plancia come da procedura ma, visto il
tempo di intercettazione, l'ufficiale scientifico aveva chiesto e ottenuto il
permesso di tornare al laboratorio 1 e avviare "frankenstein" lo
spettrometro multifasico improvvisato, nato dallo smantellamento dello
spettrometro di massa e da una cospicua donazione di "organi"
provenienti dagli scanner medici di ricambio dell'infermeria, un lampo di genio
che aveva permesso a Roth di ridurre in modo significativo i tempi di
realizzazione dello strumento.
Le letture,
nonostante la natura bizzarra dello scanner, erano nette ed inequivocabili:
l'arma che aveva ucciso l'andoriano poteva essere un disgregatore Breen o
Romulano.
Kuribayashi
aveva intanto riunito gli ufficiali di plancia ancora a bordo in sala tattica
per fare il punto prima del loro arrivo alla nave klingon.
"Grazie a
una casuale scoperta del Signor Moore stiamo facendo rotta verso l'incrociatore
klingon che ha subito gravi danni; abbiamo modo di comprendere la causa di
questo incidente, Comandante?"
Moore si schiarì
la voce e proiettò un rendering della nave klingon nelle sue attuali
condizioni.
"Come
potete vedere, la nave klingon ha subito una deflagrazione nella sezione
ventrale, probabilmente presso una delle stive di carico, dalle letture sensori
abbiamo potuto, grazie al lavoro del Tenente Sibek e del Signor Roth, stabilire
che le frastagliature degli squarci dello scafo sono rivolti all'esterno e che,
stando ai nostri sensori, non ci sono tracce in avvicinamento, pertanto è
logico dedurre che siamo di fronte ad un ordigno piazzato all'interno della
nave, pertanto sabotaggio dall'interno oppure hanno teletrasportato qualcosa di
pericoloso a bordo senza rendersene conto o non schermandolo adeguatamente.
Difficile fare altre ipotesi fino a quando non saremo sul posto. La buona
notizia è che dalle letture emerge inoltre che la nave ha, sorprendentemente
anche per una nave klingon, ancora energia, nonostante la devastazione che
potete constatare. Purtroppo, non ho nessuna notizia sulla sorte dei nostri
colleghi a bordo, siamo ancora troppo lontani per una scansione dei segni
vitali, la nave soffre ancora dei danni riportati durante la precedente
missione. Per quanto riguarda infine l'analisi dei relitti della Coulomb, sono
emerse una serie di anomalie che mi portano a pensare che non siano i relitti
della Coulomb: primo, assenza di qualunque residuo organico dell'equipaggio,
secondo, la verniciatura esterna dello scafo..."
"Cosa
c'entra la verniciatura?"
"L'ultima
sosta in cantiere in cui la Coulomb ha subito riverniciature a parte dello
scafo risale a due anni fa... perché i relitti che abbiamo a bordo, prelevati
dalle più disparate aree dello scafo esterno presentano una verniciatura che
risale a non più di sei mesi fa? La mia teoria è che questi relitti siano
un'esca per allontanarci dalla verità. Attendo i risultati di analisi più
approfondite a cui sta lavorando lo staff di Ingegneria per ulteriori
dettagli"
"Grazie
Signor Moore. Tenente Kuz?"
"Il nuovo
scanner multifasico che siamo stati in grado di approntare mi ha fornito
un'inequivocabile impronta plasmatica. L'andoriano è stato ucciso da un
disgregatore romulano di tipo 2"
Comando della 13ma legione imperiale
romulana Sul confine romulano – federale
D.S. 71090.80 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.24
L'ufficiale alle
comunicazioni, appena ricevuto il cablo da Romulus corse come se non ci fosse
un domani all'ufficio del suo comandante, l'Ammiraglio Nelana.
La donna squadrò
con malcelato disprezzo il trafelato ufficiale che le porgeva un padd.
"La pace
non dovrebbe infiacchirci così tanto, Salvak"
"Cablo da
Romulus, il Galae 'Fvillah in persona"
"Vada"
Il volto della
donna si fece ancora più spigoloso mano a mano che leggeva il messaggio.
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Attaccata
Stazione 23, compromessa.
Inviare nave per
indagini ed elevare stato d'allerta legione a 1.
Riferire
direttamente al Comitato di Continuità.
Galae 'Fvillah.
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L'ultima parte del messaggio fece sbiancare la
veterana indurita dalle battaglie campali e politiche che scattò all'interfono
posto sulla sua scrivania.
"Frileb,
faccia venire il Colonnello immediatamente nel mio ufficio"
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A presto
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○○● Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor - USS Novalis NCC-1772
Private comunicator: dwalla.cons a libero.com
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“When you look back, you can’t see what is coming”
-------------- parte successiva --------------
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