[Stml2] (14-02) I primi minuti..
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Dom 26 Lug 2015 15:49:28 CEST
Questo è il piccolo brano che ho scritto, chiedo venia se non è proprio
lunghissimo ma purtroppo il ricovero di un mio parente in ospedale mi ha
tolto molto tempo. Spero possa piacervi ugualmente ^_^
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Brano: 14-02
Titolo: I primi minuti..
Autore: Ten. Cmd. Kuz (Ilenia)
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USS Novalis - NCC 1772 - Plancia
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.10 - D.S. 72471.82
Denay osservò il Tenente Comandante Thevek e il Comandante Nimonist
sfrecciare via con un leggero disappunto disegnato sul viso, poi si portò
lentamente alla postazione di comando e sbuffò, immaginandosi ancora
avvolta nel tiepido abbraccio delle lenzuola e in compagnia del suo soffice
cuscino. Era ancora sovrappensiero quando le si disegnò un grosso sorriso
piuttosto sadico sul viso, cosa abbastanza insolita; il cambio di umore
dell’ufficiale non sfuggì al giovanotto alla tattica, il quale fece un paio
di colpetti di tosse per attrarre la sua attenzione.
“Tutto bene comandante?”
“Tenente, non le nascondo che questo turno extra proprio non ci voleva.
Ieri sera il tenente Oxila si è presentato nel mio alloggio chiedendomi
aiuto per un suo progetto, è partito a parlare per ore ed alla fine se ne è
andato che erano circa le quattro. Devo aver dormito un’ora o forse un po’
di più e la stanchezza è molta, ma ammetto che la comunicazione scoperta
abbia stuzzicato la mia curiosità. E dato che sono così felice, perchè non
dividere con altri la mia gioia?”
Denay sorrise al apertamente al giovane per poi premere il comunicatore.
USS Novalis - NCC 1772 - Alloggio del tenente Oxila
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.15 - D.S. 72471.83
Lan era profondamente addormentato nel suo letto, un leggero rivolo di
bavetta aveva creato una piccola macchia sul lenzuolo accanto al suo volto
e il leggero russare si spandeva nell’aria. Tutto era perfetto, il letto
abbastanza comodo e la temperatura ottimale gli stava garantendo il riposo
che tanto agognava dopo un’intera giornata di duro lavoro.
=^=Tenente Comandante Kux a Tenente Oxila: potrebbe raggiungermi in
plancia? =^=
La chiamata sul momento parve per il giovane solamente un parto della sua
immaginazione, tanto che aprì per un attimo un’occhio girandosi dall’altra
parte e riprendendo in pochi minuti a dormire tranquillo.
=^=Tenente Comandante Kux a Tenente Oxila: gentilmente, potrebbe
raggiungermi in plancia? =^=
Alla seconda chiamata, Lan aprì gli occhi grattandosi il mento ancora
semi-assopito. Lentamente si sedette sul proprio letto osservandosi attorno
con la stessa espressione sveglia di chi inizia a dubitare anche del
proprio nome, ed infine osservò il soffitto scuotendo il capo.
“Che strano.. continuo a sognare che Denay mi stia chiamando.”
=^=Tenente Comandante Kux a Tenente Oxila: E’ sveglio? Riesce a
raggiungermi in plancia o è troppo impegnato? =^=
Alla terza chiamata Lan scattò in piedi svegliandosi di colpo e osservò il
proprio alloggio alla ricerca del comunicatore: la scena di devastazione
che gli si palesò di fronte allo sguardo lo lasciò parecchio stupito. Quel
luogo aveva certamente conosciuto tempi migliori, ma fra i turni e i suoi
vari progetti la cura dell’ordine era finito nel dimenticatoio per troppo
tempo. I vestiti sembravano aver preso il possesso del pavimento, mentre le
scarpe troneggiavano sopra il divano. Con una certa fretta Lan recuperò da
una catasta di vestiti la casacca dell’uniforme per poi sfiorare il
comunicatore.
=^= Tenente Oxila a Tenente Comandante Kuz: arrivo =^=
=^= Molto bene, la attendo. Tenente Comandante Kuz out =^=
USS Novalis - NCC 1772 - Sala Tattica
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.20 - D.S. 72471.84
In sala tattica scese per alcuni minuti il silenzio, il Capitano
Kuribayashi e il primo ufficiale si erano accomodati e si erano messi ad
osservare la giovane consigliere in attesa che iniziasse a parlare, mentre
Dwalla stava facendo uso di tutta la sua esperienza per reprimere quel
fiume di emozioni e ricordi che l’avevano pervasa dopo aver sentito
nuovamente quella voce. La giovane fece un leggero sospiro per poi sedersi
di fronte ai due ufficiali e iniziare a parlare in modo lento e deciso,
allo scopo di apparire più convincente possibile.
“Capitano, non credo di aver mai avuto l’occasione di parlarle della mia
infanzia. All’età di quattro anni fui catturata da un equipaggio ferengi
che, scoperte le mie potenzialiltà, mi posero sotto le cure di una sorta di
istruttore. Non intendo parlare di quel periodo, è una questione secondaria
in questo momento. Ad ogni modo, all’età di sedici anni, mentre ero sulla
stazione spaziale Wal’eh, fu un ufficiale federale sotto copertura che
riuscì a farmi scappare dalla mia priginionia, e quell’ufficiale era
proprio Selk. In tutta coscienza io non posso abbandonare la persona a cui
devo la mia salvezza.”
“Consigliera, capisco le sue motivazioni ma non sono sufficienti a violare
gli ordini dell’ammiraglio”
Dwalla non si fece prendere in contropiede, mantenendo quella maschera di
tranquillità necessaria per apparire credibile di fronte ai due ufficiali
superiori. Abbassò per un attimo il capo per poi annuire.
“Sono consapevole che non posso richiedere ne a lei ne a nessun’altro di
mettere a repentaglio la propria carriera per una mia scelta personale, ma
quell’ufficiale ha inciso così profondamente nella mia esistenza che non
potrei mai lasciarlo in pericolo. Non le chiedo di disubbidire ad un ordine
diretto, ma solo di lasciarmi andare. Mi basta una navetta e un pilota,
nulla di più”
“Richiesta respinta. Comandante, io non ho i suoi poteri empatici ma credo
di essere abbastanza esperto da poter ritenere la sua richiesta più come
una decisione dettata dall’emotività piuttosto che da una ragionata analisi
della situazione”
“No Capitano, le garantisco che sono certa delle mie scelte”
Il capitano Kuribayashi alzò la mano attendendo che la consigliera si
fermasse, poi si alzò andando ai finestroni in modo da poter riflettere
prima di rispondere al Tenente Comandante Thevek.
“Consigliere, a parti invertite, se la cosa non la riguardasse così
personalmente, sono certo che lei sarebbe la prima ad invitare alla calma.
La questione è decisamente più complessa di come appaia, e il fatto che
l’ammiraglio abbia dato un ordine senza dare spiegazioni ha di certo un
significato profondo, che non possiamo ignorare. Fra tre giorni
raggiungeremo il sistema Kowerelliano, in questo periodo potremo riparlare
con calma della sua decisione, ma fino ad allora lei manterrà i suoi
attuali ruoli e funzioni. Può andare, in libertà”
Dwalla non aveva certamente intenzione di arrendersi, nonostante tutto
sapeva che insistere in quel momento sarebbe stato solo una riprova delle
parole del capitano, quindi si alzò salutando formalmente ed uscì. Appena
la giovane fu uscita, il comandante Nimonist sospirò brevemente prima di
tornare ad osservare il capitano.
“Signore, non ritiene che sia un po’ prematuro e incosciente la decisione
del Comando? Se davvero si è di fronte ad un nuovo pericolo per la flotta?
Se davvero siamo ad un passo da informazioni cruciali e semplicemente gli
stiamo voltando le spalle.. siamo certi di essere pronti alle conseguenze?”
“E se il comando di flotta fosse a conoscenza di informazioni che noi non
abbiamo e la loro decisione fosse molto più ponderata di quanto ci sia
possibile sapere al momento? Numero uno, gli ordini sono chiari e non
interpretabili, per questo proseguiremo sulla nostra rotta. Se vi saranno
altri dati o altre scoperte, esse saranno comunicate prontamente
all’ammiraglio, il quale potrà decidere se cambiare idea o proseguire con
le proprie decisioni. Non sempre gli ordini sono come li vorremmo, ma
tuttavia siamo chiamati a rispettarli. Mi sono spiegato?”
Il tono fermo e sicuro del capitano fermarono qualsiasi altro desiderio del
Comandante Nimonist di tentare di dissuadere il capitano, e lentamente
portò la mano al comunicatore anche se dal suo volto trapelava una certa
insoddisfazione per le decisioni prese.
“Si, Capitano. Informo il Tenente Comandante Kuz di far modificare rotta e
velocità della nave”
“Non è necessario che la chiami con il comunicatore, Comandante. Se non
erro i prossimi turni gamma sono suoi e non vorrei mai che un Comandante
non mantenga la parola data. Può tornare al suo turno in plancia, in
libertà.”
“Capitano, ma.. lei sa della scommessa?”
“E’ la mia nave..”
Il Comandante Nimonist osservò per un po’ stupito il capitano, per poi
salutarlo formalmente ed uscire a sua volta dalla sala tattica, lasciando
il Capitano da solo ad osservare dai finestroni lo spazio sconfinato
all’esterno del vascello.
USS Novalis - NCC 1772 - Plancia
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.20 - D.S. 72471.84
Il Tenente Oxila era arrivato in plancia da pochi minuti e già si era
ritrovato ad occupare il timone, con grande soddisfazione della
Guardiamarina Sarja che potè staccare prima. Sbadigliò osservando la
consolle, mentre il Tenente Comandante Kuz gli faceva un rapido riassunto
di quanto avevano scoperto fino a quel momento, ed infine scosse il capo.
“Per me è chiaro.. quel tenente è già morto, pace all’anima sua”
“Tenente, pensa davvero che un messaggio stia rimbalzando fra le boe da più
di quattro anni senza che nessuno lo abbia mai scoperto? Anche se i codici
di sicurezza utilizzati sono decisamente antiquati è più ovvio pensare che
il messaggio si stato inviato relativamente in tempi recenti, e questo
farebbe pensare che l’ufficiale sia vivo”
“Oppure potrebbe significare che sia morto da tempo e che tutto ciò non sia
altro che un tentativo di attirare una nave federale in una grossa
trappola. Dalle coordinate che vedo impostate sulla consolle temo che la
parte del tonno la stiamo interpretando proprio noi”
“Non comprendo i suoi riferimenti ittici, tenente, ma sembra ovvio che il
suo desiderio di esplorazione sia inversamente proporzionale al suo
desiderio di dormire”
“Qualsiasi desiderio è inversamente proporzionale alla voglia di essere a
letto in questo momento!”
La risposta schietta e sincera del Tenente Oxila fece sorridere la giovane
Denay, ma un pensiero la colse poco dopo. Prese il suo padd per un attimo
iniziando a leggervi alcuni dati ed infine alzò nuovamente il capo verso il
timoniere.
“Tenente, gentilmente, mi ripete le coordinate?”
“Si signore, le coordinate impostate sono 4178/6434.”
“Tenente, la prego, mi faccia un controllo in database delle coordinate
4178/6434.”
“Si comandante, posso provarci ma la zona neutrale non è propriamente una
delle zone meglio scandagliate dalla flotta stellare. C’è la possibilità
che si tratti di una zona completamente sconosciuta.”
“Provi lo stesso, potrei errare ma ho la netta sensazione di aver già
sentito parlare di quelle coordinate, anche se al momento mi sfugge il
motivo”
“Controllo eseguito Comandante, mi risulta si tratti di un’area di spazio
completamente vuota”
“Provi a controllare se in prossimità di quel punto vi siano dei sistemi
stellari, se non erro dovrebbe esserci qualcosa di veramente molto vicino”
“Esatto Comandante, lì accanto è presente il sistema stellare Entrax: si
tratta di un sistema stellare formato da sette pianeti: tre pianeti
rocciosi interni e quattro giganti gassosi esterni. Secondo il database, il
terzo dei pianeti rocciosi è un classe M abitato da una varietà di forme di
vita più o meno complesse: nel 2385 fu concesso alla USS Mendel la
possibilità di recarsi sul pianeta per poter eseguire degli studi sulla
fauna e prelevare dei campioni di batteri, ma le furono concessi solo tre
giorni.”
Denay diede una piccola pacca sul bracciolo della poltrona che occupava
mentre un sorriso di soddisfazione le si disegnò sul volto. Prese il
proprio dpadd e iniziò nuovamente a digitare con rapidità, annuendo sempre
molto appagata.
“Esatto! Io stessa ho potuto studiare solo i dati e alcuni dei batteri
replicati dagli originali. Uno dei miei primi studi fu proprio l’analisi
dei cianobatteri allo scopo di creare un sistema più efficiente di
filtraggio dell'aria per le tute EVA. Appena potrò tornare nel mio alloggio
vedrò se riesco a recuperare tutti i miei dati, ma a ricordi miei quel
pianeta non lo considererei la miglior meta turistica di questo quadrante.”
“Motivo in più per tornare sulla rotta precedente, non ho un buon
presentimento e continuo a pensare che non sia altro che una trappola”
Denay era sul punto di rispondere alle parole del Tenente Oxila ma, vedendo
con la coda dell’occhio il Comandante Nimonist accedere in plancia, scattò
in piedi per salutarlo formalmente. Dal canto suo, il Comandante era ancora
immerso nei suoi pensieri per farci realmente caso, e si limitò ad un cenno
del capo verso la giovane.
“Timoniere, tornare nella rotta precedente, velocità di crociera.
Comandante Kuz, riprendo la plancia, è libera di andare!”
Denay ovviamente non se lo fece ripetere due volte e, lanciata
un’occhiatina al tenente Oxila, scattò nuovamente sugli attenti per
salutare il Comandante Nimonist, si girò lentamente verso l’uscita della
plancia e se ne andò, già pregustandosi il momento in cui sarebbe potuta
finalmente tornare a dormire.
-------------- parte successiva --------------
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