[Stml2] 14.04 - Sviluppi [Tenente Comandante Dwalla Thevek - CNS]

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Ven 11 Set 2015 12:53:45 CEST


Ciao a tutti!
Eccomi qui con il pezzo: spero di aver fatto un buon lavoro! Mi sono
accorta che la storia necessitava di altre informazioni per proseguire,
così ho ripreso i pezzi precedenti e ho seguito lo sviluppo dell'azione e
allo stesso tempo ho inserito due spunti importanti per proseguire sui
binari dell'idea originale del teaser.
Senza altri indugi: Incoming Transmission
Fatemi sapere ;-)
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Titolo: 14.04 – Sviluppi
Autore: Lt. Commander Dwalla Thevek/Silvia B.
Precedente: 14.03 - Semi
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USS Novalis - NCC 1772 - Plancia
D.T. 22/06/2395 – Ore 8.01 – D.S. 72472.14

Moore stava analizzando alcuni rapporti; anche se aveva il diritto di
sedersi sulla poltrona del Capitano, visto che in quel momento era facente
funzioni del turno Alfa, stava tranquillamente in piedi alla sua
postazione. Non sopportava granché lo stare seduto, soprattutto quando
doveva pensare e in quel momento la sua testa era piena di pensieri. Non
ultima un impercettibile vibrazione che probabilmente sentiva solo lui per
effetto del suo speciale addestramento con armi da tiro, in cui anche il
più minimo disturbo poteva rovinare il punteggio.
“Guardiamarina Kol, può controllare gli stabilizzatori? C’è una fastidiosa
vibrazione” disse rivolto al giovane ufficiale che occupava la postazione
OPS.
“Ha ragione signore, c’era un disaccoppiamento di 0,3 millimetri… ma come
ha fatto?”
“Allenamento” disse in modo lapidario, distratto dall’ingresso in Plancia
di Dwalla.
“Comandante, non è di turno in plancia, cosa posso fare per lei?” disse
formalmente Nathan sforzandosi di tenere il Lei. Dopo anni di amicizia
sarebbe stato troppo facile cadere in discorsi informali, ma sul ponte di
comando certe cose non erano ammesse.
“Comandante, ho bisogno di parlarle” disse Dwalla con una ritrovata calma
“Probabilmente so di cosa vuole parlarmi, ma forse è meglio che ne parliamo
quando avrò finito il turno alle 14:00”
“è importante!” sottolineò Dwalla con una punta di impazienza
“Lo comprendo perfettamente, ma al momento non possiamo fare nulla;
quindi…” rispose Nathan abbassando leggermente il tono della voce e facendo
capire a Dwalla che doveva portare pazienza.
“Capisco… bene, comandante allora a dopo…” disse Dwalla facendo per
andarsene, ma Nathan le afferrò il braccio e lei come di consueto venne
travolta dai pensieri dell’amico. La cosa insolita è che questa volta non
erano solo piccole immagini, ma Moore si stava davvero concentrando per
comunicarle un messaggio.
*Posso solo immaginare quello che stai passando in questo momento, ma non
possiamo fare nulla finché non otteniamo qualche informazione di più e il
mio turno in plancia è un’occasione. Tu chiedi aiuto agli altri, nessuno
sembra particolarmente felice di lasciare qualcuno indietro e credo che Sev
sia quello più risentito a bordo, dopo di te ovviamente, quindi indaga e
alle 14 svilupperemo un piano*
Era passato solo un secondo e nessuno si era accorto della cosa; Nathan
liberò il braccio di Dwalla e lei gli fece un cenno di intesa prima di
risalire sul turboascensore.

USS Novalis - NCC 1772 – Laboratorio Scientifico 1
D.T. 22/06/2395 – Ore 8.09 – D.S. 72472.15

“è permesso?” disse Dwalla entrando nel laboratorio.
Kuz sollevò gli occhi stanchi dalla pila d-padd e bevve un sorso dalla
tazza di caffè fumante “Certo, comandante Thevek… cosa posso fare per lei?”
“Beh intanto sono venuta a controllare se stesse bene e a giudicare dal
rossore della sua sclera credo che lei abbia bisogno solo di dormire ancora
un po’… non è riuscita a riprendere sonno?”
“No… ho provato, ma un ronzio mi frullava nella testa. Inoltre la sua
sveglia di stamattina non è l’unica responsabile. Il Tenente Oxila è ben
più responsabile di lei del mio sonno: mi ha tenuta a parlare di un suo
progetto per ore!”
Dwalla colse qualcosa, un segno di interesse per il giovane timoniere, ma
li per li non disse niente: probabilmente quel seme non si era ancora
schiuso nelle idee della giovane Trill, si concentrò invece sull’altra
informazione.
“Quale ronzio la tormentava?”
“Una stupidaggine a cui non so dare un senso”
“comandante, neanche io so dare un senso a tutto questo e a essere sincera
con lei vorrei essere la a cercare Selk, ma se non posso allora vorrei
concentrarmi sull’unica cosa che posso fare… ho bisogno di altre prove per
convincere il Capitano e sono certa che lei può aiutarmi. Allora: qual’era
la stupidaggine?”
“Le coordinate da cui proviene il messaggio sono molto vicine ad un sistema
solare: il sistema Entrax, una nana gialla intorno a cui ruotano 7 pianeti,
di cui uno di classe M in cui però non c’è nessuna forma di vita
particolarmente evoluta. Nel 2385 la USS Mendel venne autorizzata a
compiere dei rilevamenti, ma poté restare solo tre giorni”
“Cosa scoprirono?”
“Da un punto di vista scientifico fu una vera scoperta: centinaia di nuove
specie di animali, di vegetali e di funghi, oltre a batteri e altre forme
di vita unicellulari e pluricellulari. Ricordo che passai ore a leggere i
rapporti di quelle scoperte, poi però me ne sono dimenticata. Gli accordi
impedivano sia all’Impero Romulano che alla Federazione di annettere quel
pianeta e non c’erano speranze di andarci presto, però una cosa mi colpì ed
è quella cosa che mi ha rovinato il sonno: la Mendel scoprì su una delle
lune del primo gigante gassoso una vasta colonia di spore Tyk!” disse Kuz
enfaticamente come se questa informazione fosse sufficiente
“Scusa… cosa sono?” disse Dwalla confusa
“No, scusami tu… le spore Tyk sono una forma di batteri anerobi che si
nutrono di raggi gamma a bassissima frequenza. Si trovano spesso vicine ai
giacimenti di Dilitio e sulla base delle dimensioni della colonia di spore,
sembrò che almeno il 40% del volume della luna fosse composto da dilitio!
Con le tecniche di raffinazione e di ricristallizzazione quella luna da
sola sarebbe in grado di rispondere interamente alla richiesta di dilitio
della Federazione per almeno vent’anni.” Riprese Kuz “ecco perché me lo
ricordavo. Da quel momento il pianeta è al centro di una contesa
territoriale, al momento insoluta”
“Caspita! Un momento… la Federazione sta preparando una nuova conferenza
che dovrebbe portare alla ridefinizione del trattato di pace con l’Impero
Romulano. Per farlo tutte le contese territoriali devono essere risolte…
ora capisco… comandante Kuz, le sono grata! Non si affatichi troppo:
eventualmente si faccia prescrivere un collirio dal dottor Di Maria” Dwalla
fece per andarsene e la trill riprese in mano un d-padd, ma quando fu dalla
porta fece nuovamente capolino “Ah… Denay, oggi pranzo con Nathan, vuoi
unirti a noi?”
Un sorriso apparve sul volto della Trill “senz’altro!”

SOL III – San Francisco – Jack’s Bar
D.T. 22/06/2395 – Ore 9.02 – D.S. 72472.38
“Altro caffè?” disse Laureen, l’attraente cameriera dai capelli rossi
guardando gli occhi neri dell’uomo. L’aria era già calda in quel sabato
mattina di fine giugno e una piacevole brezza portava ai tavolini esterni
del Jack’s Bar il profumo del mare. La voce mielosa lo distrasse dal
panorama: sulla passeggiata molte persone camminavano o facevano jogging e
sullo sfondo del mare e delle inconfondibili linee rosse di uno dei ponti
più famosi della terra. Posò il d-padd e guardò la ragazza intensamente.
“Grazie, Laureen” disse con voce calma e profonda
“Subito” disse lei scoccandogli un occhiolino e rientrando nel locale per
trasmettere la comanda. Neanche il tempo di smettere di sorridere e
riprendere il d-padd in mano che una voce familiare lo distrasse e lo
incupì.
“Sai… non dovresti mangiare quelle cose… non fa bene alla linea”
“Sai… perché non ti fai gli affari tuoi? Cosa vuoi, non dovremmo neanche
farci vedere insieme…” disse l’uomo alzando gli occhi sul giovane in abiti
eleganti
“Niente… volevo solo informarti. È sorto un problema, ma è stato subito
risolto. L’Agente Selk è scappato su una navetta. È stata distrutta, ma
sembra che sia riuscito a mandare un messaggio e questo è stato ricevuto da
una nave della Flotta”
“Selk?”
“I nostri uomini stanno analizzando i detriti, appena potrò confermarti che
è morto lo farò”
“Non ti fidare, se non lo vedi con i tuoi occhi allora considera quel
dannato vulcaniano ancora vivo. E il messaggio? Quale nave l’ha ricevuto?”
“La Novalis. McClay ha ordinato a Kuribayashi di rientrare e ignorare il
messaggio e se c’è uno che segue gli ordini quello è Kuribayashi, quindi
non dobbiamo preoccuparci”
“Bene, però tieni sotto controllo la cosa. Ora vattene!”
Il giovane salutò con un cenno del capo e riprese a passeggiare
confondendosi nella folla.
In quel momento Laureen arrivò con la brocca fumante di caffè e riempì la
tazza dell’uomo
“Consigliere Noxin, posso portarle qualcos’altro?”
“Niente grazie, Laureen” rivolgendole un sorriso.
In quel momento sopraggiunse un Tenente della Flotta Stellare
“ehm ehm… Signore, la attendono al Consiglio della Federazione tra dieci
minuti” disse rispettosamente l’ufficiale.
“d’accordo…” Noxin bevve rapidamente il caffè e riprese il d-padd “andiamo.
Laureen…: a domani” disse con un sorriso e se ne andò seguendo l’ufficiale.

USS Novalis - NCC 1772 – Ufficio del Consigliere
D.T. 22/06/2395 – Ore 9.05 – D.S. 72472.39
“Avanti!” disse Dwalla rispondendo al trillo della porta. Aveva passato
l’ultima ora ad aggiornarsi sul panorama diplomatico distesa sulla poltrona
di pelle. Sebbene il lavoro sulla Novalis la appagasse, la diplomazia
internazionale era un capitolo così importante della sua vita che ne
rimaneva sempre affascinata e soggiogata. Il Senato Imperiale Romulano,
l’Alto Consiglio Klingon e il Consiglio della Federazione stavano lavorando
duramente, nonostante resistenze interne considerevoli in tutti i fronti,
al fine di organizzare una Conferenza su Nyke II. Dal lato Federale le
resistenze erano molteplici, soprattutto da parte della fazione politica
capeggiata dal Consigliere Noxin, astro della politica Federale e dato come
possibile futuro Presidente della Federazione. Stava quindi cercando di
capire i possibili scenari.
Fu così, semisdraiata, gambe piegate e piedi sul divano che Sev trovò il
Consigliere.
“È permesso? Scusi comandante Thevek non volevo disturbarla” disse Sev
notando la posa rilassata della collega.
“Tenente Comandante Sev, è da molto che non mi veniva a trovare… credo che
la nostra ultima seduta sia stata circa sei mesi fa in occasione della
valutazione annuale. Le avevo suggerito di passarmi a trovare qualche
volta, ma non l’ha mai fatto. Cosa la porta alla mia porta?”
“Selk” disse lapidario Sev. Il Bajoriano non si trovava molto a suo agio
con il Consigliere. Non perché la trovasse antipatica o altro, solo che si
sentiva sempre a nudo di fronte a lei e non era ancora pronto a condividere
le parti intime della sua anima. Le sue ferite dovevano essere solo sue.
“Ah! Capisco…” rispose Dwalla incupendosi
Sev rimase sorpreso; non aveva ancora notato della vulnerabilità nel
Consigliere ed ora si rendeva conto evidentemente di essere capitato nella
ferita psicologica di qualcun altro.
“…Ecco… vede Consigliere, so come si sta sentendo. Quando Nimosit mi ha
detto che non saremmo andati a recuperarlo perché gli ordini erano quelli,
mi sono sentito tradito. Nonostante tutti i rischi che corriamo, mi aspetto
che semmai dovessi averne bisogno, altri vengano ad aiutarmi… quindi volevo
solo dirle… che sono dalla sua parte e che qualunque” e Sev abbassò il tono
della voce “qualunque cosa abbia in mente, mi consideri arruolato”
“La ringrazio, beh… per il momento allora la invito a pranzo. Mangeremo
insieme al tenente comandante Kuz e al tenente comandante Moore. Più siamo
meglio stiamo”
“Perfetto…allora a dopo. Magari avviso anche Di Maria…”
“Mi sembra perfetto”

Spazio: Coordinate Sconosciute – USS Ghostshell di Classe Luna refit X
senza numero di registro – Quartier Generale dello Starfleet Internal
Security
D.T. 22/06/2395 – Ore 9.30 – D.S. 72472.43
Dalla sua scrivania, l’Ammiraglio Nadja Valar stava leggendo i rapporti
della mattina. Da quando la Flotta Stellare aveva ricevuto la doccia fredda
della Sezione 31 e si era accorta che l’intelligence federale, Dipartimento
di Sicurezza di Strafleet, o comunemente chiamato DSS, non era in grado di
affrontare da solo minacce interne, il Presidente della Federazione e il
Capo di Stato Maggiore di Starfleet avevano deciso di creare un servizio di
controspionaggio talmente segreto che neanche i servizi segreti ne
avrebbero mai dovuto sapere nulla. La betazoide era stata reclutata insieme
a pochi altri agenti al fine di formare una rete di sicurezza per prevenire
gli attacchi interni da parte di agenti doppiogiochisti o infiltrati.
Ufficialmente erano tutti morti in servizio e celebrati con grandi onori:
una vita quindi difficile al servizio del benessere della Federazione. Era
andato tutto bene per anni, finché uno dei suoi agenti migliori, Selk, non
era sparito nel nulla durante una missione. Poteva succedere: spesso gli
agenti infiltrati non erano in grado di comunicare per evitare di farsi
scoprire, ma quella missione Selk l’aveva voluta con tutte le sue forze
nonostante i dubbi di Nadja. E a ripensarci probabilmente aveva avuto
ragione. Dalla scoperta di una fonte di dilitio così vasta dentro la Zona
Neutrale, il sistema Entrax era diventato al centro di una rete spionistica
volta a modificare gli equilibri per riuscire a ottenere i permessi di
estrazione. Ora, a distanza di due anni, ecco che Selk, dato morto almeno
sei volte, riappariva dal nulla con un messaggio di soccorso raccolto dalla
Novalis. Nadja stava pensando alle motivazioni dell’Ammiraglio Anthony
McClay, che oltre al suo lavoro, nel tempo libero era anche direttore del
DSS: perché mettere tutto a tacere? Se la Novalis avesse recuperato Selk,
sarebbe stato facile prenderlo. Forse era collegato ad un rapporto che
aveva letto tempo fa circa un furto subito dal DSS di un dispositivo capace
di riconfigurare i cristalli di dilitio e trasformarli in trilithium, un
minerale artificiale altamente instabile e incredibilmente potente che fino
a quel momento era stato usato per scopi militari al fine di produrre una
nuova generazione di siluri per la Flotta Stellare capaci di far passare i
siluri fotonici per miccette. O forse era solo quell’alienazione che viene
a chi fa il lavoro della spia per troppo tempo.
Il suo problema in quel momento è che la Ghostshell era troppo lontana per
andare a salvare Selk e non poteva rischiare che fosse nuovamente catturato.
Nadja posò il d-padd e si alzò per andare a prendere un caffè dal
replicatore quando la porta del suo ufficio si aprì e il suo attendente
entrò.
“Ammiraglio, mi scusi, ma mi sembrava importante. Ho appena ricevuto il
risultato dell’intercettazione di trenta minuti fa. Il Consigliere Noxin è
stato visto con un agente del DSS che sappiamo in realtà lavorare per i
Romulani.
“Voglio sentire l’audio”
L’attendente fece partire la registrazione. Finito di sentire l’Ammiraglio
Valar prese un grosso respiro.
“Bene… vogliono giocare pesante… Mi metta in contatto con il Capitano
Kuribayashi della USS Novalis. Linea sicura. Sul mio terminale. Ma prima
voglio riguardare i curricula degli ufficiali superiori, magari troviamo
qualcosa che possiamo usare…”
“Subito, Ammiraglio”
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End of Transmission
Nota: preferirei che Selk si fosse salvato, magari con una tuta EVA, cosa
che lo renderebbe più Ethan Hunt/James Bond ;-) a questo serviva la battuta
detta da Noxin: se non lo vedi morto, presumilo vivo. Comunque la navetta è
distrutta quindi potete proseguire come volete ;-)

Ciao
Silvia

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Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Novalis - NCC-1792
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"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"
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Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
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