[Stml2] 14.04 - Sviluppi [Tenente Comandante Dwalla Thevek - CNS]

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Ven 11 Set 2015 15:27:58 CEST


Grazie ;-)
Dovevo trovare una scusa per disubbidire ad un ordine diretto senza finire
tutti di fronte ad una corte marziale... O almeno si spera... ;-)

Ciao!
S.

=========================
Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Novalis - NCC-1792
=========================
"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"
______________________________
Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
Il 11/set/2015 15:02, "Coral Nimosit" <coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:

> Il gioco si fa pesante!!! ^___* Ottimo. Bravissima Silvia, hai
> seminato bene, direi che di spunti interessanti ce ne sono a bizzeffe.
> Scritto molto bene. Complimenti, mi piace. IO spio, tu spii egli spia
> ^___^
>
> Il 11 settembre 2015 12:53, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
> scritto:
> > Ciao a tutti!
> > Eccomi qui con il pezzo: spero di aver fatto un buon lavoro! Mi sono
> accorta
> > che la storia necessitava di altre informazioni per proseguire, così ho
> > ripreso i pezzi precedenti e ho seguito lo sviluppo dell'azione e allo
> > stesso tempo ho inserito due spunti importanti per proseguire sui binari
> > dell'idea originale del teaser.
> > Senza altri indugi: Incoming Transmission
> > Fatemi sapere ;-)
> > ============================
> >
> > Titolo: 14.04 – Sviluppi
> > Autore: Lt. Commander Dwalla Thevek/Silvia B.
> > Precedente: 14.03 - Semi
> > ======================================
> > USS Novalis - NCC 1772 - Plancia
> > D.T. 22/06/2395 – Ore 8.01 – D.S. 72472.14
> >
> > Moore stava analizzando alcuni rapporti; anche se aveva il diritto di
> > sedersi sulla poltrona del Capitano, visto che in quel momento era
> facente
> > funzioni del turno Alfa, stava tranquillamente in piedi alla sua
> postazione.
> > Non sopportava granché lo stare seduto, soprattutto quando doveva
> pensare e
> > in quel momento la sua testa era piena di pensieri. Non ultima un
> > impercettibile vibrazione che probabilmente sentiva solo lui per effetto
> del
> > suo speciale addestramento con armi da tiro, in cui anche il più minimo
> > disturbo poteva rovinare il punteggio.
> > “Guardiamarina Kol, può controllare gli stabilizzatori? C’è una
> fastidiosa
> > vibrazione” disse rivolto al giovane ufficiale che occupava la postazione
> > OPS.
> > “Ha ragione signore, c’era un disaccoppiamento di 0,3 millimetri… ma
> come ha
> > fatto?”
> > “Allenamento” disse in modo lapidario, distratto dall’ingresso in
> Plancia di
> > Dwalla.
> > “Comandante, non è di turno in plancia, cosa posso fare per lei?” disse
> > formalmente Nathan sforzandosi di tenere il Lei. Dopo anni di amicizia
> > sarebbe stato troppo facile cadere in discorsi informali, ma sul ponte di
> > comando certe cose non erano ammesse.
> > “Comandante, ho bisogno di parlarle” disse Dwalla con una ritrovata calma
> > “Probabilmente so di cosa vuole parlarmi, ma forse è meglio che ne
> parliamo
> > quando avrò finito il turno alle 14:00”
> > “è importante!” sottolineò Dwalla con una punta di impazienza
> > “Lo comprendo perfettamente, ma al momento non possiamo fare nulla;
> quindi…”
> > rispose Nathan abbassando leggermente il tono della voce e facendo
> capire a
> > Dwalla che doveva portare pazienza.
> > “Capisco… bene, comandante allora a dopo…” disse Dwalla facendo per
> > andarsene, ma Nathan le afferrò il braccio e lei come di consueto venne
> > travolta dai pensieri dell’amico. La cosa insolita è che questa volta non
> > erano solo piccole immagini, ma Moore si stava davvero concentrando per
> > comunicarle un messaggio.
> > *Posso solo immaginare quello che stai passando in questo momento, ma non
> > possiamo fare nulla finché non otteniamo qualche informazione di più e il
> > mio turno in plancia è un’occasione. Tu chiedi aiuto agli altri, nessuno
> > sembra particolarmente felice di lasciare qualcuno indietro e credo che
> Sev
> > sia quello più risentito a bordo, dopo di te ovviamente, quindi indaga e
> > alle 14 svilupperemo un piano*
> > Era passato solo un secondo e nessuno si era accorto della cosa; Nathan
> > liberò il braccio di Dwalla e lei gli fece un cenno di intesa prima di
> > risalire sul turboascensore.
> >
> > USS Novalis - NCC 1772 – Laboratorio Scientifico 1
> > D.T. 22/06/2395 – Ore 8.09 – D.S. 72472.15
> >
> > “è permesso?” disse Dwalla entrando nel laboratorio.
> > Kuz sollevò gli occhi stanchi dalla pila d-padd e bevve un sorso dalla
> tazza
> > di caffè fumante “Certo, comandante Thevek… cosa posso fare per lei?”
> > “Beh intanto sono venuta a controllare se stesse bene e a giudicare dal
> > rossore della sua sclera credo che lei abbia bisogno solo di dormire
> ancora
> > un po’… non è riuscita a riprendere sonno?”
> > “No… ho provato, ma un ronzio mi frullava nella testa. Inoltre la sua
> > sveglia di stamattina non è l’unica responsabile. Il Tenente Oxila è ben
> più
> > responsabile di lei del mio sonno: mi ha tenuta a parlare di un suo
> progetto
> > per ore!”
> > Dwalla colse qualcosa, un segno di interesse per il giovane timoniere,
> ma li
> > per li non disse niente: probabilmente quel seme non si era ancora
> schiuso
> > nelle idee della giovane Trill, si concentrò invece sull’altra
> informazione.
> > “Quale ronzio la tormentava?”
> > “Una stupidaggine a cui non so dare un senso”
> > “comandante, neanche io so dare un senso a tutto questo e a essere
> sincera
> > con lei vorrei essere la a cercare Selk, ma se non posso allora vorrei
> > concentrarmi sull’unica cosa che posso fare… ho bisogno di altre prove
> per
> > convincere il Capitano e sono certa che lei può aiutarmi. Allora:
> qual’era
> > la stupidaggine?”
> > “Le coordinate da cui proviene il messaggio sono molto vicine ad un
> sistema
> > solare: il sistema Entrax, una nana gialla intorno a cui ruotano 7
> pianeti,
> > di cui uno di classe M in cui però non c’è nessuna forma di vita
> > particolarmente evoluta. Nel 2385 la USS Mendel venne autorizzata a
> compiere
> > dei rilevamenti, ma poté restare solo tre giorni”
> > “Cosa scoprirono?”
> > “Da un punto di vista scientifico fu una vera scoperta: centinaia di
> nuove
> > specie di animali, di vegetali e di funghi, oltre a batteri e altre
> forme di
> > vita unicellulari e pluricellulari. Ricordo che passai ore a leggere i
> > rapporti di quelle scoperte, poi però me ne sono dimenticata. Gli accordi
> > impedivano sia all’Impero Romulano che alla Federazione di annettere quel
> > pianeta e non c’erano speranze di andarci presto, però una cosa mi colpì
> ed
> > è quella cosa che mi ha rovinato il sonno: la Mendel scoprì su una delle
> > lune del primo gigante gassoso una vasta colonia di spore Tyk!” disse Kuz
> > enfaticamente come se questa informazione fosse sufficiente
> > “Scusa… cosa sono?” disse Dwalla confusa
> > “No, scusami tu… le spore Tyk sono una forma di batteri anerobi che si
> > nutrono di raggi gamma a bassissima frequenza. Si trovano spesso vicine
> ai
> > giacimenti di Dilitio e sulla base delle dimensioni della colonia di
> spore,
> > sembrò che almeno il 40% del volume della luna fosse composto da dilitio!
> > Con le tecniche di raffinazione e di ricristallizzazione quella luna da
> sola
> > sarebbe in grado di rispondere interamente alla richiesta di dilitio
> della
> > Federazione per almeno vent’anni.” Riprese Kuz “ecco perché me lo
> ricordavo.
> > Da quel momento il pianeta è al centro di una contesa territoriale, al
> > momento insoluta”
> > “Caspita! Un momento… la Federazione sta preparando una nuova conferenza
> che
> > dovrebbe portare alla ridefinizione del trattato di pace con l’Impero
> > Romulano. Per farlo tutte le contese territoriali devono essere risolte…
> ora
> > capisco… comandante Kuz, le sono grata! Non si affatichi troppo:
> > eventualmente si faccia prescrivere un collirio dal dottor Di Maria”
> Dwalla
> > fece per andarsene e la trill riprese in mano un d-padd, ma quando fu
> dalla
> > porta fece nuovamente capolino “Ah… Denay, oggi pranzo con Nathan, vuoi
> > unirti a noi?”
> > Un sorriso apparve sul volto della Trill “senz’altro!”
> >
> > SOL III – San Francisco – Jack’s Bar
> > D.T. 22/06/2395 – Ore 9.02 – D.S. 72472.38
> > “Altro caffè?” disse Laureen, l’attraente cameriera dai capelli rossi
> > guardando gli occhi neri dell’uomo. L’aria era già calda in quel sabato
> > mattina di fine giugno e una piacevole brezza portava ai tavolini esterni
> > del Jack’s Bar il profumo del mare. La voce mielosa lo distrasse dal
> > panorama: sulla passeggiata molte persone camminavano o facevano jogging
> e
> > sullo sfondo del mare e delle inconfondibili linee rosse di uno dei ponti
> > più famosi della terra. Posò il d-padd e guardò la ragazza intensamente.
> > “Grazie, Laureen” disse con voce calma e profonda
> > “Subito” disse lei scoccandogli un occhiolino e rientrando nel locale per
> > trasmettere la comanda. Neanche il tempo di smettere di sorridere e
> > riprendere il d-padd in mano che una voce familiare lo distrasse e lo
> > incupì.
> > “Sai… non dovresti mangiare quelle cose… non fa bene alla linea”
> > “Sai… perché non ti fai gli affari tuoi? Cosa vuoi, non dovremmo neanche
> > farci vedere insieme…” disse l’uomo alzando gli occhi sul giovane in
> abiti
> > eleganti
> > “Niente… volevo solo informarti. È sorto un problema, ma è stato subito
> > risolto. L’Agente Selk è scappato su una navetta. È stata distrutta, ma
> > sembra che sia riuscito a mandare un messaggio e questo è stato ricevuto
> da
> > una nave della Flotta”
> > “Selk?”
> > “I nostri uomini stanno analizzando i detriti, appena potrò confermarti
> che
> > è morto lo farò”
> > “Non ti fidare, se non lo vedi con i tuoi occhi allora considera quel
> > dannato vulcaniano ancora vivo. E il messaggio? Quale nave l’ha
> ricevuto?”
> > “La Novalis. McClay ha ordinato a Kuribayashi di rientrare e ignorare il
> > messaggio e se c’è uno che segue gli ordini quello è Kuribayashi, quindi
> non
> > dobbiamo preoccuparci”
> > “Bene, però tieni sotto controllo la cosa. Ora vattene!”
> > Il giovane salutò con un cenno del capo e riprese a passeggiare
> > confondendosi nella folla.
> > In quel momento Laureen arrivò con la brocca fumante di caffè e riempì la
> > tazza dell’uomo
> > “Consigliere Noxin, posso portarle qualcos’altro?”
> > “Niente grazie, Laureen” rivolgendole un sorriso.
> > In quel momento sopraggiunse un Tenente della Flotta Stellare
> > “ehm ehm… Signore, la attendono al Consiglio della Federazione tra dieci
> > minuti” disse rispettosamente l’ufficiale.
> > “d’accordo…” Noxin bevve rapidamente il caffè e riprese il d-padd
> “andiamo.
> > Laureen…: a domani” disse con un sorriso e se ne andò seguendo
> l’ufficiale.
> >
> > USS Novalis - NCC 1772 – Ufficio del Consigliere
> > D.T. 22/06/2395 – Ore 9.05 – D.S. 72472.39
> > “Avanti!” disse Dwalla rispondendo al trillo della porta. Aveva passato
> > l’ultima ora ad aggiornarsi sul panorama diplomatico distesa sulla
> poltrona
> > di pelle. Sebbene il lavoro sulla Novalis la appagasse, la diplomazia
> > internazionale era un capitolo così importante della sua vita che ne
> > rimaneva sempre affascinata e soggiogata. Il Senato Imperiale Romulano,
> > l’Alto Consiglio Klingon e il Consiglio della Federazione stavano
> lavorando
> > duramente, nonostante resistenze interne considerevoli in tutti i
> fronti, al
> > fine di organizzare una Conferenza su Nyke II. Dal lato Federale le
> > resistenze erano molteplici, soprattutto da parte della fazione politica
> > capeggiata dal Consigliere Noxin, astro della politica Federale e dato
> come
> > possibile futuro Presidente della Federazione. Stava quindi cercando di
> > capire i possibili scenari.
> > Fu così, semisdraiata, gambe piegate e piedi sul divano che Sev trovò il
> > Consigliere.
> > “È permesso? Scusi comandante Thevek non volevo disturbarla” disse Sev
> > notando la posa rilassata della collega.
> > “Tenente Comandante Sev, è da molto che non mi veniva a trovare… credo
> che
> > la nostra ultima seduta sia stata circa sei mesi fa in occasione della
> > valutazione annuale. Le avevo suggerito di passarmi a trovare qualche
> volta,
> > ma non l’ha mai fatto. Cosa la porta alla mia porta?”
> > “Selk” disse lapidario Sev. Il Bajoriano non si trovava molto a suo agio
> con
> > il Consigliere. Non perché la trovasse antipatica o altro, solo che si
> > sentiva sempre a nudo di fronte a lei e non era ancora pronto a
> condividere
> > le parti intime della sua anima. Le sue ferite dovevano essere solo sue.
> > “Ah! Capisco…” rispose Dwalla incupendosi
> > Sev rimase sorpreso; non aveva ancora notato della vulnerabilità nel
> > Consigliere ed ora si rendeva conto evidentemente di essere capitato
> nella
> > ferita psicologica di qualcun altro.
> > “…Ecco… vede Consigliere, so come si sta sentendo. Quando Nimosit mi ha
> > detto che non saremmo andati a recuperarlo perché gli ordini erano
> quelli,
> > mi sono sentito tradito. Nonostante tutti i rischi che corriamo, mi
> aspetto
> > che semmai dovessi averne bisogno, altri vengano ad aiutarmi… quindi
> volevo
> > solo dirle… che sono dalla sua parte e che qualunque” e Sev abbassò il
> tono
> > della voce “qualunque cosa abbia in mente, mi consideri arruolato”
> > “La ringrazio, beh… per il momento allora la invito a pranzo. Mangeremo
> > insieme al tenente comandante Kuz e al tenente comandante Moore. Più
> siamo
> > meglio stiamo”
> > “Perfetto…allora a dopo. Magari avviso anche Di Maria…”
> > “Mi sembra perfetto”
> >
> > Spazio: Coordinate Sconosciute – USS Ghostshell di Classe Luna refit X
> senza
> > numero di registro – Quartier Generale dello Starfleet Internal Security
> > D.T. 22/06/2395 – Ore 9.30 – D.S. 72472.43
> > Dalla sua scrivania, l’Ammiraglio Nadja Valar stava leggendo i rapporti
> > della mattina. Da quando la Flotta Stellare aveva ricevuto la doccia
> fredda
> > della Sezione 31 e si era accorta che l’intelligence federale,
> Dipartimento
> > di Sicurezza di Strafleet, o comunemente chiamato DSS, non era in grado
> di
> > affrontare da solo minacce interne, il Presidente della Federazione e il
> > Capo di Stato Maggiore di Starfleet avevano deciso di creare un servizio
> di
> > controspionaggio talmente segreto che neanche i servizi segreti ne
> avrebbero
> > mai dovuto sapere nulla. La betazoide era stata reclutata insieme a pochi
> > altri agenti al fine di formare una rete di sicurezza per prevenire gli
> > attacchi interni da parte di agenti doppiogiochisti o infiltrati.
> > Ufficialmente erano tutti morti in servizio e celebrati con grandi onori:
> > una vita quindi difficile al servizio del benessere della Federazione.
> Era
> > andato tutto bene per anni, finché uno dei suoi agenti migliori, Selk,
> non
> > era sparito nel nulla durante una missione. Poteva succedere: spesso gli
> > agenti infiltrati non erano in grado di comunicare per evitare di farsi
> > scoprire, ma quella missione Selk l’aveva voluta con tutte le sue forze
> > nonostante i dubbi di Nadja. E a ripensarci probabilmente aveva avuto
> > ragione. Dalla scoperta di una fonte di dilitio così vasta dentro la Zona
> > Neutrale, il sistema Entrax era diventato al centro di una rete
> spionistica
> > volta a modificare gli equilibri per riuscire a ottenere i permessi di
> > estrazione. Ora, a distanza di due anni, ecco che Selk, dato morto almeno
> > sei volte, riappariva dal nulla con un messaggio di soccorso raccolto
> dalla
> > Novalis. Nadja stava pensando alle motivazioni dell’Ammiraglio Anthony
> > McClay, che oltre al suo lavoro, nel tempo libero era anche direttore del
> > DSS: perché mettere tutto a tacere? Se la Novalis avesse recuperato Selk,
> > sarebbe stato facile prenderlo. Forse era collegato ad un rapporto che
> aveva
> > letto tempo fa circa un furto subito dal DSS di un dispositivo capace di
> > riconfigurare i cristalli di dilitio e trasformarli in trilithium, un
> > minerale artificiale altamente instabile e incredibilmente potente che
> fino
> > a quel momento era stato usato per scopi militari al fine di produrre una
> > nuova generazione di siluri per la Flotta Stellare capaci di far passare
> i
> > siluri fotonici per miccette. O forse era solo quell’alienazione che
> viene a
> > chi fa il lavoro della spia per troppo tempo.
> > Il suo problema in quel momento è che la Ghostshell era troppo lontana
> per
> > andare a salvare Selk e non poteva rischiare che fosse nuovamente
> catturato.
> > Nadja posò il d-padd e si alzò per andare a prendere un caffè dal
> > replicatore quando la porta del suo ufficio si aprì e il suo attendente
> > entrò.
> > “Ammiraglio, mi scusi, ma mi sembrava importante. Ho appena ricevuto il
> > risultato dell’intercettazione di trenta minuti fa. Il Consigliere Noxin
> è
> > stato visto con un agente del DSS che sappiamo in realtà lavorare per i
> > Romulani.
> > “Voglio sentire l’audio”
> > L’attendente fece partire la registrazione. Finito di sentire
> l’Ammiraglio
> > Valar prese un grosso respiro.
> > “Bene… vogliono giocare pesante… Mi metta in contatto con il Capitano
> > Kuribayashi della USS Novalis. Linea sicura. Sul mio terminale. Ma prima
> > voglio riguardare i curricula degli ufficiali superiori, magari troviamo
> > qualcosa che possiamo usare…”
> > “Subito, Ammiraglio”
> >  ========================
> > End of Transmission
> > Nota: preferirei che Selk si fosse salvato, magari con una tuta EVA, cosa
> > che lo renderebbe più Ethan Hunt/James Bond ;-) a questo serviva la
> battuta
> > detta da Noxin: se non lo vedi morto, presumilo vivo. Comunque la
> navetta è
> > distrutta quindi potete proseguire come volete ;-)
> >
> > Ciao
> > Silvia
> >
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> Ciao, Ric
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