[Stml2] R: Post di missione rifatto

rihanpat rihanpat a tiscali.it
Dom 17 Apr 2016 23:06:24 CEST


SORRY!!!

 

Da: Stml2 [mailto:stml2-bounces a gioco.net] Per conto di Silvia Bianchini
Inviato: domenica 17 aprile 2016 22:51
A: USS Novalis <stml2 a gioco.net>
Oggetto: Re: [Stml2] Post di missione rifatto

 

È Silvia non Ilaria ;-)
Comunque direi che così va bene 
Bene!
Alla via così
S 

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Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Novalis - NCC-1792
=========================
"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"

______________________________
Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com <mailto:ltcomm.sibi a gmail.com> 
   

Ecco il brano con le correzioni suggeritemi da Ilaria (Dwalla) Ditemi che ne pensate. 

 

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Aleksei Romanov

Ufficiale Tattico Capo 

USS Novalis NCC-1772  

Private Comunicator: rihanpat a tiscali.it <mailto:rihanpat a tiscali.it> 

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Titolo: Quattordicesima Missione

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USS NOVALIS NCC 1772

Missione: 14

Brano: 14:12

Titolo: Lealtà e Inganno 

Autore: Tenente Comandante Aleksei Romanov

(aka Patrizia)

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Sol III – San Francisco – Da qualche parte sul lungomare 

DT 24/06/2395 Ore 06,30 – DS 72477.45

 

Era l’alba e Aleksei aveva già fatto la sua corsa mattutina e ora ancora umido dalla nuotata che aveva fatto subito dopo e se ne stava sdraiato sulla sabbia a godersi i primi raggi di sole, non aveva programmi, gli ordini di imbarco che aveva richiesto tardavano ad arrivare forse perché l’Ammira- glio Powers sperava che lui cambiasse idea e lavorasse con lui, improvvisamente un rumore lo distolse dai suoi pensieri, una navetta stava atterrando si sollevò e vide avanzare verso di lui l’Ammiraglio Powers,  ⃰ quando si parla del diavolo! ⃰   Disse tra sé e sé Aleksei. L’uomo avanzò verso di lui sorridendo “certo che ti sei scelto un bel posticino, ragazzo mio. Abbiamo faticato a trovarti.”

“Buongiorno Ammiraglio.” Rispose gentilmente Aleksei, alzandosi e guardandolo attentamente.

“Ho bisogno di te, Aleksei, la Flotta Stellare ha bisogno di te.”

Il giovane sospirò poi vide lo sguardo cupo dell’uomo e annui. Raramente aveva visto un’espressione cosi seria sul volto dell’Ammiraglio Powers e disse “Va bene, signore.”

Mentre Aleksei si preparava e riempiva lo zaino l’Ammiraglio girava per l’appartamento all'improvviso si fermò davanti ad una finestra e sospirò, la tranquillità di quel posto aveva sciolto la tensione accumulata in quei giorni. “Si ragazzo mio, ti sei trovato proprio un bel posto.”

“Sono pronto, Signore.” Disse Aleksei andando verso l’Ammiraglio.

Salirono entrambi sulla navetta dove un pilota li aspettava, quando la navetta si alzò improvvisa- mente i vetri si oscurarono, Aleksei tentò di alzarsi ma l’ammiraglio Powers gli sussurrò “non preoccuparti non dobbiamo vedere dove stiamo andando, sono questi gli ordini.”

 

 

Sol III – Località Sconosciuta

DT 24/06/2395 ore 10,00   DS 72477.85

La navetta entrò in hangar sotterraneo e Aleksei insieme all’Ammiraglio Powers scesero dalla navetta e dopo un breve tragitto arrivarono davanti ad una porta ed entrarono, Aleksei vide seduta ad una scrivania una donna china su un D-Padd, appena questa sollevò il viso Aleksei si accorse sorpreso di due cose: la donna era un ologramma, ed era l’ammiraglio Nadjia Valar, data per morta alcuni anni fa. La donna lo guardò attentamente e disse “È lui?” 

“Si. È lui.” Fu l’unica risposta di Powers.

“Ho appena letto il suo curriculum Comandante e l’ho trovato interessante, specialmente la parte in cui parla vulcaniano, sono pochi quelli che lo parlano e ancor meno quelli che lo capiscono. Ma lei, comandante, a quanto ho letto lo capisce perfettamente e lo parla perfettamente.” 

“Si Signore.” Rispose Aleksei.

“È di poche parole, eh Patrick. Bene mi piace. Ma so che lei parla anche il romulano, è vero?”

Nadjia guardò attentamente Aleksei e notò che gli occhi del giovane Comandante si era fatti improvvisamente più diffidenti ma non disse niente.

“Bene ho avuto la risposta che volevo, penso proprio che lei sia la persona che fa al caso mio.”

Poi girò lo schermo del computer che aveva sul tavolo e Aleksei vide la foto di un uomo sulla quarantina, il volto era sorridente ma gelido. Aleksei provò subito avversione per l’uomo. Venne interrotto dalla sua riflessione dalla voce dell’Ammiraglio Valar. “Lo conosce?”

“No, Signore.”  Disse Aleksei. 

“Questo è il Consigliere Noxin, diciamo che è un astro nascente del Consiglio della Federazione, però crediamo che collabori con i romulani che vogliono impossessarsi di un pianeta con un minerale raro. Con questo minerale i romulani farebbero un salto avanti da far sembrare noi dei cavernicoli, e questo non deve succedere. Lei deve andare su Nike II dove si svolgerà la conferenza per ridefinire il trattato tra la Federazione e l’Impero Romulano, e deve impedire che questo accada e trovare le prove della colpevolezza di Noxin. Troverà tutto su un D-Padd che troverà sulla nave che l’accompagnerà su Nike II.”

Aleksei disse “Perché ha scelto me! E non uno dei suoi agenti.”

“Per prima cosa perché l’Ammiraglio Powers si fida di te e sono pochi quelli di cui si fida veramente, credimi. Oltre a ciò ho la certezza che qualcuno dell’DSS lavora per il Consigliere Noxin, ma non so chi altri, perciò non posso fidarmi di nessuno dei miei uomini. Non devi farlo neanche tu, non fidarti di nessuno. Se hai bisogno contatta l’Ammiraglio Powers. Un’altra cosa importante: su Nike II ci sarà anche il Comandante Dwalla Thevek, ha lavorato come ambasciatrice su Romulus perciò li conosce molto bene. Ora è Consigliere sulla Novalis ed è metà vulcaniana e metà betazoide. Nessuno deve scoprire chi sei e perché sei lì. Ha capito comandante.”

“Perfettamente Signore.”

 

 

Navetta romulana catturata – Plancia  

DT 24/06/2395 ore 11,20   DS 72478.00

 

Lo schermo si accese e apparve il viso di un romulano soddisfatto. “Finalmente siete caduti nelle nostre mani, umani, ora non potete più sfuggirmi.”

“Non capisco il motivo della nostra cattura. Sono il Comandante Nimosit della USS Novalis, siamo in missione di salvataggio di un nostro compagno, il Tenente Saval.”  Disse Nimosit facendo un’aria finta sbigottita.

“Non capisce il motivo della vostra cattura? Umf Voi umani mi sorprendete sempre per la vostra scarsa intelligenza” disse il Sub Comandante D’Amarok con una smorfia derisoria, poi continuò “primo avete rubato un nostro shuttle; secondo avete a bordo una spia che mi dovete consegnare per ultimo siete entrati in territorio romulano.”

“Bhe se è per la navetta, vi porgo le mie più sincere scuse ma i vostri uomini ci hanno attaccato senza motivo e hanno distrutto la nostra navetta; secondo: non abbiamo nessuna spia a bordo dovete credermi, oltre a ciò siamo in zona neutrale, me ne sono accertato personalmente.”

Mentre il Sub Comandante romulano si girava chiamato da qualcuno, Coral sussurrò “Avete finito voi due?”

“Quasi fatto Comandante” gli arrivò la voce di Kuz dal fondo della navetta.

Si girò appena in tempo verso lo schermo per vedere il romulano dire “i nostri scanner dicono che avete un vulcaniano a bordo.”

“Certo che abbiamo un vulcaniano a bordo, ve l’ho già detto è il nostro ufficiale scientifico.” Ribadì Nimosit 

“Mi stai prendendo in giro, umano?” domandò D’Amarok con aria minacciosa, era stanco di quei giochetti.

“Noo.“ disse Nimosit. In quel momento gli arrivò dal fondo dello shuttle la voce di Kuz mormorare “Comandante ce l’abbiamo fatta.”

“È stato un piacere parlare con lei, Sub Comandante, mi dispiace ma ora dobbiamo andarcene.” dichiarò Coral chiudendo il contatto con la nave romulana poi disse “Kuz andiamocene velocemente, Sev inserisci l’occultamento.”

 

 

Nave Romulana non identificata classe Rehnet – Plancia

DT 24/06/2395 ore 11,35   DS 72478.03

 

Il romulano guardò sconcertato lo schermo oscurarsi e gridò “Presto fermateli, sparategli.”

La nave romulana iniziò a sparare contro la navetta ma ormai questa era scomparsa.

D’Amarok si girò verso i suoi uomini e disse “continuate a sparare a raffica dovete distruggere quella navetta se quel maledetto Selk riesce a fuggirci siamo tutti morti.”. Il Comandante romulano si sedette pesantemente sulla poltrona, era furioso era la seconda volta che quei maledetti umani gli sfuggivano. Sentì la nave sobbalzare ogni volta che i siluri partivano. Dovevano essere lì da qualche parte, ancora dentro il collo di bottiglia, ne era sicuro.

Improvvisamente lo schermo s’illuminò e apparve qualcosa, D’Amarok si alzò di colpò e ringhiò “Si, li abbiamo colpiti finalmente. Continuate a sparare”

 

 

Navetta Romulana catturata – Plancia  

DT 24/06/2395 ore 11,45   DS 72478.05

 

Nimosit sentì la navetta sbandare e disse” Cosa è successo Kuz?” 

Fu Sev a rispondere “Un siluro ci ha colpito di striscio Comandante.”

“Accidenti ma in questa strettoia è problematico pilotare e nello stesso momento cercare di evitare tutti quei siluri romulani. Se riuscissimo a uscire nello spazio aperto allora si sarebbe molto più facile.” Disse Coral che era al momento alla guida della navetta, poi rivolgendosi verso il vulcania- no “Selk è sicuro che questa è l’unica rotta per arrivare a quelle coordinate.”

“Si, e i romulani lo sapevano ed è per questo che ci hanno aspettato qui.” Disse Selk con la sua solita flemma vulcaniana.

Improvvisamente un altro colpo fece tremare la navetta.

“Hanno colpito un motore” riferì Sev.

“Maledetti hanno anche la fortuna dalla loro parte.”

“Comandante ho intercettato un'altra nave fuori della strettoia, non riesco ad identificarla, però.” Mormorò Sev.

La navetta malconcia riuscì a uscire dalla strettoia chiamata ‘collo di bottiglia’ “Ce l’abbiamo fatta” disse Coral sospirando “ora nello spazio aperto non riusciranno a prenderci.” Inaspettatamente davanti a loro apparve una nave enorme e nera.

“Maledizione, Sev prepara l’arma a Talaron e tutte le armi che abbiamo, qui nello spazio aperto dovranno faticare per prenderci.” dichiarò Nimosit.

All'improvviso sentirono una voce incorporea venire dagli altoparlanti =^= può abbassare le armi Comandante Nimosit, siamo amici. =^=

 

USS Aiax – in viaggio per Nike II

DT 24/06/2395 ore 15,00   DS 72478.42

 

La USS Aiax, classe Defiant, viaggiava veloce diretta a Nike II, a bordo, in una delle cabine, Aleksei leggeva i D-Padd che l’Ammiraglio gli aveva consegnato.

La porta si aprì ed entrò un uomo, Aleksei sollevò la testa e disse “tutto bene, Signore.”

“Si tutto bene. Fra un paio d’ore saremo in vista di Nike II. Li hai letti tutti e due?”

“Si e dal quello che ho potuto capire questo Noxin è un tipo molto intelligente, ha scelto gli scarti della divisione Diplomatica proprio per permettere ai romulani di acquisire i diritti sul dilitio di Entrax III.”

“Esatto, e sarebbe un grosso problema se ci riuscisse.”

“Si ma c’è una cosa che non riesco a capire nel trattato che devono discutere Entrax III non c’è. Deve avere un piano speciale, con un po' di logica riuscirò a scoprirlo.”

Poi prese l’altro D-Padd e disse “È questa tizia che mi preoccupa, ho letto il suo curriculum è notevole. È per metà betazoide, se si mette in mezzo non serviranno queste belle orecchie a punta e la mia abilità a parlare romulano, potrebbe capire chi sono. Devo cercare di starle il più lontano possibile”

“Mi dispiace per te ma il Capitano Crockett mi ha appena avvisato che il Comandante Thevek è già sul pianeta, è riuscita a farsi invitare da un Senatore romulano e ha sostituito un membro del nostro Corpo Diplomatico che ha combinato non so che casino. Immagino che quando il consigliere Noxin lo saprà sarà furioso.”

 

 

Nike II – Nike City – capitale del pianeta

DT  24/06/2395 ore 23,30   DS 72479.39

 

Aleksei aveva aspettato che fosse notte fonda prima di farsi teletrasportare giù sul pianeta e ora gironzolava per le strade buie, si sentiva a suo agio nell’oscurità, su Vulcano era sempre così. Trovò subito la Sala delle conferenze e controllò attentamente tutte le entrate e le uscite, poi si diresse verso il luogo dove risiedevano i membri della Delegazione della Federazione, e controllò dove ciascuno di loro alloggiava soprattutto la Thevek, sicuramente Noxin aveva qualcosa in mente per lei. Le luci della sua camera era accese, *così la signora è ancora sveglia * pensò Aleksei. All'improvviso vide un’ombra che si aggirava lì intorno e esaminava proprio la stessa finestra, era un giovane romulano. Che fosse stato mandato dal Senatore Toolaq per controllare se tutto andava bene, oppure… 

Dopo aver ispezionato attentamente il posto il giovane romulano si allontanò e Aleksei lo seguì in silenzio e lo vide entrare in un fabbricato abbandonato. Lo vide incontrare un giovane incappuccia- to, non osava avvicinarsi di più per timore che lo scoprissero ma sentì i due dire:

“Allora sai cosa devi fare, deve essere eliminata al più presto.”

“Ho capito sarà fatto domani.”

“Sarai pagato a lavoro finito.

 

 

Nike II – Nike City – Esterno dalla Sala dell’Assemblea

DT 25/06/2395 ore 13.00   DS 72480.93

 

Era appena finita la sessione della mattina e Dwalla era soddisfatta del suo intervento, l’unica cosa che la preoccupava era l’assenza di Nathan, non l’aveva più visto da quando era scesa sul pianeta.

Un giovane romulano in abiti eleganti si avvicinò a lei e disse “complimenti ambasciatrice il suo intervento è stato straordinario.”

“Grazie Tharek.” Disse Dwalla sorridendo lusingata, un giovane membro della Delegazione Federale glielo aveva presentato quella stessa mattina prima che iniziasse la sessione e il giovane romulano l’aveva fissata sorridendo tutta la mattina, Dwalla si era sentito un po' a disagio.  

“E devo dire che è l’ambasciatrice più bella che abbia mai visto e anche la più intelligente, devo dire.” Continuò il giovane romulano porgendole un fiore, “posso avere l’ardire di invitarla a cena questa sera.”

In quel momento si avvicinò Lan e Dwalla lo presentò “Tharek, lui è il Tenente Lan Oxila la mia guardia del corpo, Lan siamo stati invitati a cena da Tharek questa sera.”

Il sorriso del giovane romulano si spense e lo sguardo si indurì un attimo poi il sorriso tornò e la voce si fece melensa “ma Dwalla io volevo stare solo con te, con me sarai al sicuro, te lo assicuro.”

Anche Lan si era scurito, *quel romulano non gli piaceva per niente, aveva sentito in lui qualcosa che lo metteva in guardia. Non avrebbe mai lasciato il comandante Thavek da sola con lui.*

I due si scambiarono uno sguardo, Oxila capì che anche Dwalla aveva avvertito il fulmineo cambiamento del romulano.

“Va bene Dwalla. Ma niente birra romulana stasera quella che ho bevuto l’altra sera mi è bastata.” Disse Lan sorridendo.

Aleksei, che si trovava a pochi metri di distanza scosse la testa, *Ci sapeva fare il tizio, era riuscito ad avvicinarla, quella sera doveva tenere gli occhi bene aperti e seguirli dovunque. *

 

 

Nike II – Nike City – uno dei bar della città 

DT 25/06/2395 ore 18,00   DS 72481.5

 

Il Consigliere Noxin era comodo in uno dei bar della città e stava sorseggiando un caffè che un giovane gli si avvicinò.

“Che cosa vuoi perché sei venuto?” chiese seccato.

“Volevo avvertirla che va tutto come avevamo previsto, una nostra nave ha attaccato quelli della Novalis con Selk all’interno della strettoia del ‘Collo di Bottiglia, da lì non potranno sfuggirci e l’uomo che ho ingaggiato si occuperà stasera della Thevek, così tutti i suoi avversari saranno liquidati e non avrà più ostacoli. Inoltre ho fatto arrestare dalla sicurezza del pianeta un uomo che la seguiva ed è risultato essere il Comandante Nathan Moore della Novalis lo stanno tenendo in custodia.”

“Ottimo è proprio quello che volevo sentire, fatemi sapere quando tutto sarà finito cameriere mi porti qualcos’altro di più forte devo brindare.”

 

 

Nike II – Nike City – Residenza delegazione Federale – appartamento di Dwalla Thevek

DT  25/06/2395 ore 19,00   DS 72481.62

“Comandante forse è meglio non andare a quell’appuntamento.” Esordì Oxilia entrando nell’appar- tamento di Dwalla, poi continuò “quel tipo non mi piace.”

“Lo so Lan, non piace neanche a me, ho sentito in lui dei sentimenti negativi, sta organizzando qualcosa contro di me, in special modo, e qualcosa mi dice che c’entra il consigliere Noxin. Ma dobbiamo andarci per scoprire cos’è. Quindi andiamoci preparati.” 

 

 

Nike II – Nike City – Residenza delegazione Federale – appartamento di Dwalla Thevek

DT  25/06/2395 ore 21,00   DS 72481.85

 

Dwalla si stava osservando allo specchio si era messo un abito bianco che le donava particolarmente, aveva un lungo spacco di lato che lasciava intravedere le gambe ben tornite, una generosa scollatura davanti e una ancora più profonda sulla schiena, indossava un paio di scarpette nere dal tacco vertiginoso. Lan entrò in quel momento e disse “È pronta Comandante Thavek.” 

“Si. E tu Lan.”

Il giovane apri la giacca e un piccolo phaser era nascosto al fianco. 

“Ottimo.” Disse la donna, poi continuò “adesso andiamo e speriamo che le nostre siano solo 

impressioni.”

Quando il giovane romulano arrivò a prenderli era ammaliato “Dwalla sei bellissima, questa sera tutti gli uomini mi invidieranno”. Oxilia lo guardò con aria sospetta, poi li seguì, non gli piaceva per niente quel tipo. Ma forse era solo una sua impressione, come aveva detto Dwalla. Il giovane romu- lano li portò in un noto ritrovo alla moda della Capitale e riempì Dwalla di gentilezze e attenzioni, mangiarono e bevvero a sazietà, Tharek corteggiò garbatamente Dwalla e rivolse la parola ad Oxila solo raramente.

Quando uscirono lui teneva teneramente un braccio intorno alla vita di Dwalla, e Oxila camminava un paio di passi indietro all’improvviso quando arrivarono in un punto buio e isolato, lui puntò uno stiletto alla gola e si girò verso Oxila e gli intimò “ora tenente Oxila butti il phaser che tiene al fianco” poi ridendo crudelmente continuò “pensava che non me ne fossi accorto.”

Poi lo colpì con un forte pugno e Lan cadde a terra svenuto, Dwalla approfittò di questo momento per liberarsi e colpirlo con una mossa di Tai-chi ma il romulano la bloccò all’ultimo momento colpendola con un manrovescio, Dwalla cadde a terra e lui le puntò contro il phaser e ridendo spietatamente disse “Peccato Dwalla sei proprio una bella donna ma i miei ordini sono di ucciderti.”

Dwalla fissava il giovane, allora aveva ragione a sospettare di lui. Ora sentiva chiaramente le sue intenzioni voleva ucciderla, sicuramente li avrebbe uccisi entrambi. 

“Perché ?” disse tenendo la voce ferma, anche se poteva benissimo immaginare la risposta. 

“Hai dato fastidio alla gente sbagliata.”  Fu la secca risposta del giovane romulano, “e ora prepara- ti a morire, poi toccherà al tuo amichetto.”

Dwalla vide che il phaser puntato su di lei era in modalità disintegrazione e inorridì, non sarebbe rimasto di loro niente, sarebbero scomparsi senza lasciare traccia. Improvvisamente dall’ombra arrivò una voce secca e dura, il romulano si girò velocemente ma l’ombra fu più veloce e gli sparò. Dwalla vide il romulano disintegrarsi davanti ai suoi occhi poi guardò il suo uccisore, il cappuccio gli nascondeva i lineamenti. 

“Chi sei?” disse cercando di alzarsi, ma il vestito stretto le ostacolava i movimenti. Aleksei si chinò e la sollevò come fosse un fuscello poi disse “non deve avere paura di me, Comandante Thevek, sono dalla sua parte.” Per fortuna era arrivato appena in tempo.

Dwalla cercò di guardarlo malgrado il cappuccio e intravide due occhi grigi e due orecchie a punta, ma quando usò i propri sensi da betazoide trovò una mente logica e lineare, era un vulcaniano? Ma i vulcaniani non uccidono o si? Allora era un romulano, forse mandato da Toolaq per proteggerla. Le sue elucubrazioni furono fermate da una voce debole ma chiara “Fermo non ti muovere!” 

Aleksei si girò appena e vide alle sue spalle un giovane con un phaser puntato su di lui. Lan Oxilia si era appena ripreso e aveva visto un uomo incappucciato che  teneva Dwalla ed era deciso a proteggere il suo comandante. 

“Finalmente si è svegliato Tenente Oxilia.”  Disse Aleksei “deve proteggere un po’ meglio il suo Ufficiale Comandante. “Poi la affidò a Lan e continuò “qualcuno vi vuole morta Comandante Thevek deve stare molto attenta.”

Mentre il giovane si occupava di lei Aleksei si allontanò in fretta si era fatto notare troppo, ora era il momento di occuparsi del Consigliere Noxin, però prima doveva verificare alcune cose.

 

 

Nike II – Nike City – Luogo sconosciuto

DT 25/06/2395 ore 23,30 DS 72482.13

 

Il Consigliere Noxin camminava avanti e indietro, era furioso quell’imbecille aveva osato chiamarlo per farlo venire lì, a quell’ora poi. Sentì dei rumori e vide il suo contatto nel DSS arrivare.

“Che cosa c’è di tanto importante da chiamarmi a quest’ora? E farmi venire in questo tugurio.” dichiarò irato l’uomo.

Il giovane balbettò “io non l’ho chiamato. Anzi qualcuno ha fatto venire qui anche me, pensavo fosse stato lei.”

“E allora chi è stato?” 

“Io” disse una voce dall’ombra.

Noxin si girò furioso “chi è lei?”

“Non ha nessun bisogno di sapere chi sono io, quello che deve sapere è che mi hanno mandato qui dei comuni amici che sono molto preoccupati. E a quanto vedo hanno ragione ad esserlo. Siete degli incapaci.” L’ultima frase fu detta in una lingua secca e dura.

Il giovane con Noxin sbiancò visibilmente.

“Cosa ha detto?” gridò Noxin, guardando il giovane che balbettò “è l’antica lingua, solo i più alti membri del Servizio Segreto la conoscono.”

“Non mi importa che cos’è, voglio sapere cosa ha detto.” replicò Noxin.

“Ho detto,” puntualizzò Aleksei avvicinandosi lentamente “onorevole consigliere che siete degli incapaci. Tentare di uccidere una rappresentante della Federazione, oltretutto una in vista come la Thevek è solo da incapaci. Volevate far arrivare qui tutta la Flotta Federale e far scoprire il vostro piccolo giochino. Sarei quasi tentato di avvertire i miei amici di sospendere tutto e lasciarvela vedere con i vostri simili. Ma le daremo un’altra possibilità veda di non sprecarla.” disse minaccioso.

Aleksei si allontanò sorridendo tra sé ora il Consigliere Noxin avrebbe sicuramente fatto una mossa sbagliata.

 

 


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