[Stml2] [TURNO]: Riccardo / Nimosit: dal 15/08 al 31/08
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Mar 30 Ago 2016 09:12:55 CEST
Salve ciurmaglia, ecco il mio post di missione.
Non so se siete tutti rientrati dalle ferie oppure siete ancora
meritatamente in licenza. Cmq eccolo qua. Buona lettura e forza coi
commenti, buoni o cattivi ^_*.
PS: in fondo ci sono un paio di note a margine del post. ciao
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Titolo: 15-03: Manovre evasive
Autore: Riccardo/Nimosit
Brano precedente: 15-02 Cadetti
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Uss Novalis ncc 1772 in orbita attorno al pianeta Terra – Plancia
DT 14/07/2395 ore 11,00 DS 72532.76
Nimosit uscì dal turboascensore ritrovandosi in plancia. Aveva
affibbiato i cadetti al buon Sev, per far fare loro un breve tour
della nave. Sapeva di non avere molto tempo prima che gli ritornassero
tra i piedi, ma c'era una cosa che doveva fare.
Appena lo vide arrivare, Kuz fece per alzarsi dalla poltrona ma il
primo ufficiale fu più veloce di lei.
"Stai pure." - L'anticipó posandole gentilmente una mano sulla spalla,
mentre passava oltre. - "Sono nel mio ufficio se serve." La giovane
annuì, tornando ai suoi tediosi ma necessari compiti di routine sul
ponte di comando.
Appena entrato nel suo ufficio Nimosit si avvicinò al replicatore
ordinando un caffè lungo ben zuccherato, mentre, con la coda
dell'occhio fissó il Dpad sulla scrivania. Non era la prima volta che
esaminava quel curriculum, e forse non sarebbe stata nemmeno l'ultima,
rifletté. Si sedette, appoggiando la tazza fumante, prese il Dpad e
cancelló dalla schermata principale i curricula dei cadetti appena
saliti a bordo. Richiamò, invece, un altro file che si aprì
all'istante.
Tenente comandante Aleksei Romanov.
L'imbarco di Romanov era sicuramente stato del tutto particolare,
soprattutto per il pregresso. Ovviamente si riferiva a quanto accaduto
solo poche settimane prima su Nike II ai negoziati tra Impero Romulano
e Federazione. Kuribayashi aveva messo al corrente il suo numero uno
sul ruolo avuto da Romanov nella missione, chiedendogli di non
divulgare la cosa al resto dell'equipaggio. E quando il capitano
'chiedeva' era saggio obbedire! Inutile dire che sia Lan sia
soprattutto Dwalla si erano rivelati comprensibilmente sospettosi,
tuttavia non erano ancora riusciti a collegare gli eventi passati al
nuovo arrivato. Un brivido corse lungo la sua schiena al solo pensare
quanto insistente sarebbe potuta diventare il consigliere se avesse
solo sospettato che il primo ufficiale potesse essere al corrente di
informazioni classificate al riguardo! Non avrebbe avuto scampo.
Posò di nuovo gli occhi sul Dpad. Aveva letto e riletto quel cv ormai
decine di volte, come anche i rapporti confidenziali dei superiori di
Romanov, tutto per cercare di inquadrare l'uomo. E l'ufficiale.
Elusivo.
Era l'aggettivo che meglio descriveva, al momento, il carattere del
nuovo arrivato. Non era da intendersi per forza in senso negativo,
rifletté. D'altra parte, ammise Nimosit, non era facile immergersi in
una realtà così complessa come quella della Novalis, soprattutto
proveniendo da esperienze come quelle fatte da Romanov in passato.
Tempo.
Probabilmente il tempo avrebbe risolto molte questioni.
=/\= Kuz a Nimosit. =/\=
"Ti ascolto." Rispose toccando il comunicatore.
=/\= I cadetti sono in plancia, signore. =/\=
*Dannazione!*
"Molto bene, falli aspettare un secondo. Potresti fare un salto qui in ufficio?"
=/\= Arrivo. =/\=
Dopo pochi secondi il trillo alla porta segnaló a Nimosit che Kuz era lì fuori.
"Entra pure."
"Signore." Il primo ufficiale attese che la porta si fosse richiusa
alle spalle dell'ufficiale scientifico.
"Una domanda secca......hai letto anche tu il curriculum del nuovo
ufficiale tattico......che idea ti sei fatta?" - E finì di sorseggiare
il suo caffè. - "Confido nel tuo sesto senso femminile." La
punzecchió.
Lei aggrottó la fronte, un pó perché non si aspettava la domanda, un
pó perché il suo sesto senso femminile si era già messo in moto.
"Ho pochi dati al momento signore, sembra un tipo a posto comunque;
forse un pó.......evasivo. Sono convinta che il tempo giochi dalla
nostra parte ed impareremo a conoscerci tutti meglio."
Nimosit sorrise. Aveva un gran equipaggio.
"Grazie."
"E.....i cadetti? " Le ricordò lei.
"Ah già......dannazione, sono a corto di manovre evasive!" - borbottó
il primo ufficiale mentre si alzava, sotto lo sguardo divertito
dell'ufficiale scientifico. - "Andiamo."
Uss Novalis ncc 1772 – Plancia
DT 14/07/2395 ore 11,47 DS 72532.85
I cadetti erano tutti lì, sulla parte alta della plancia, con quello
sguardo misto tra estasi ed incredulità. Nimosit ne fu quasi
divertito. Attraversò il ponte di comando a grandi falcate andando a
sistemarsi difronte al piccolo drappello.
"Bene signori, quello che avete davanti è il cervello della nave, il
luogo in cui tutte le decisioni, piccole o grandi, vengono prese." -
si aspettò quasi di sentire gli ooooh di ammirazione di quel ristretto
pubblico. - "Questa è la poltrona di comando, quella più ambita. A
proposito, attenzione......scotta!" - I ragazzi sorrisero alla velata
battuta del numero uno. - "Lasciate che vi presenti gli ufficiali di
plancia di questo turno." -
Uno ad uno presentò tutti gli ufficiali presenti. - "Non vedo il
comandante Sev!" Fece guardandosi intorno.
"Ehm, il comandante Sev ha detto che ci avrebbe raggiunto fra un
attimo perché aveva alcune cose urgenti da sistemare." Intervenne il
cadetto Hugh. Nimosit alzò un sopracciglio.
"Ah, ha detto così! Molto bene......me ne ricorderò quando stileró i
nuovi turni gamma....."
Sol III - San Francisco – Comando di Flotta – nello stesso momento
La terza commissione degli Affari Interni era riunita nella sala
cinque. Era composta dagli ammiragli Taggart e Dalcoy; esperto ed
anziano il primo, giovane ed enigmatico il secondo. A Dwalla non
piacevano entrambi. Avevano ripercorso in maniera dettagliata gli
eventi appena conclusi che avevano portato al negoziato di Nike II,
tralasciando, volutamente, gli esiti dello stesso, ancora da decifrare
del tutto. Per far questo avevano convocato contemporaneamente sia il
capitano sia i due ufficiali della Novalis, spiegarono. Tutte quelle
informazioni erano facilmente reperibili dai rapporti degli ufficiali
e dal diario di bordo della nave. Era intenzione dei commissari
procedere a colloqui privati, con ciascuno degli ufficiali, per
chiarire 'alcuni dettagli'.
Anche sulla Novalis Kuribayashi aveva dovuto 'chiarire' alcuni
dettagli ai suoi, al sicuro da orecchie indiscrete. Nei rapporti e nel
diario di bordo non si faceva accenno alla Ghostshell, all'Ammiraglio
Valar ed al ruolo che essi avevano avuto nel salvataggio di Selk. E
non poteva essere che così, vista la stessa natura della nave e del
suo equipaggio. La loro esistenza era sconosciuta perfino ai servizi
segreti federali. Una misura resasi necessaria per contrastare chi,
all'interno della Federazione, avesse fatto doppio gioco col nemico,
proprio come accaduto nell'affare Entrax appena risolto. Kuribayashi
aveva preteso da tutti la massima segretezza su questo punto, dopo
aver illustrato nei dettagli il ruolo della Ghostshell durante la
missione. Il capitano conosceva bene i metodi delle commissioni di
inchiesta e volle mettere al corrente soprattutto Oxila e Thevek di
come sarebbero andate le cose, con ogni probabilità, al Comando di
Flotta. Le loro tre versioni dei fatti dovevano essere del tutto
compatibili tra loro e col resto delle informazioni in possesso della
commissione.
Ma il capitano evitó deliberatamente di chiarire un paio di punti oscuri.
Il comandante Thevek fu l'ultima ad essere sentita. Uscì lentamente
dalla sala con le braccia conserte e gli occhi a terra.
"Mi hanno fatto parecchie domande sulla figura sconosciuta che ha
salvato me e Lan." Sussurrò avvicinandosi al capitano e al timoniere.
"Del tutto prevedibile." - rispose asciutto Kuribayashi.
"Hanno voluto ogni particolare, anche i più insignificanti. Sembravano
molto interessati."
"Anch'io ho avuto la netta sensazione che non fossimo noi i veri
obiettivi di questo interrogatorio. - Aggiunse il timoniere, sentendo
le parole della donna. - "Credo che il loro scopo fosse proprio quello
di delineare meglio i contorni del nostro uomo."
"Nonostante abbiano dosato millimetricamente le parole, la loro mimica
facciale, in certi frangenti, è stata palese." - Continuò lei. -
"Stanno cercando un nome, un volto, un nesso. È molto importante per
loro." Posò i grandi occhi su Kuribayashi, fissandolo. Il capitano
sostenne lo sguardo del consigliere per alcuni secondi.
"È tempo di tornare sulla Novalis." - Fece lui. - "Ci sono un paio di
cose che non vi ho ancora detto."
Uss Novalis ncc 1772 – Plancia
DT 14/07/2395 ore 12,05 DS 72532.88
I cadetti avevano subito dimostrato interesse per l'ufficiale
scientifico, vista soprattutto la sua giovane età. Avevano cominciato
a farle diverse domande e lei si era prestata di buon grado a
descrivere loro il funzionamento della postazione scientifica e, più
in generale, del suo ruolo sulla nave.
“Una quantità di dati ed informazioni impressionante!” Intervenne ad
un certo punto il cadetto Lee.
“I dati e le informazioni che siamo in grado di raccogliere da tutti i
sensori presenti su questa nave sono davvero impressionati, sono
d’accordo.” - sorrise la donna. - “Tuttavia quello che deve imparare a
fare un buon ufficiale scientifico è saper interpretare correttamente
tutti questi elementi. E ciò è tanto più vero in battaglia, dove il
tempo è sempre tiranno!” - Gli altri annuirono convinti. - “Il mio
ruolo, come quello degli altri miei colleghi, è quello di supportare
le decisioni del capitano e del primo ufficiale; solo un'analisi
corretta e tempestiva dei dati raccolti può permetterlo. Inutile dire
che questa capacità si acquisisce solo con il tempo, la fatica, la
pratica, l'impegno. Nessun libro di scuola potrà mai trasformarvi in
un ottimo ufficiale. Quello dipende unicamente da voi stessi!”
“Che Dio ci protegga dai cadetti!” Chiosò alla fine Nimosit con le
braccia conserte e gli occhi al cielo. I giovani risero alla battuta
del numero uno, tutti tranne il vulcaniano Va'Lah ovviamente.
“Signore?” Alzò la mano l'ultimo arrivato, Brian Morein, in un gesto
molto universitario.
“Prego.” Rispose Nimosit.
“Qual'è la missione attuale della Novalis?”
“Attualmente siamo in orbita attorno alla Terra fino a quando non
avremo terminato gli ultimi controlli su tutti i sistemi della nave.
E' una procedura standard dopo ogni missione. Al momento il capitano
Kuribayashi, il nostro timoniere Oxila e il consigliere Thevek si
trovano al Comando di Flotta per delle riunioni e confido che presto
possano tornare a bordo. La nostra prossima missione?” - Attese con
fare melodrammatico. - “Siete voi la nostra missione! Venite con me.”
E senza aggiungere altro si diresse verso il turboascensore seguito
dal manipolo di giovani menti.
USS Novalis – Ponte 8 – Terapia intensiva – poco dopo
Trovarono Di Maria a colloquio con due infermieri proprio nel piccolo
atrio della terapia intensiva; il dottore stava impartendo alcune
direttive ai suoi.
“Doc, spero di non disturbarti!” Lo chiamò Nimosit.
“Affatto. Normale routine. Abbiamo solo un parto un po' più complicato
del solito da monitorare.” Rispose il dottore salutando con un cenno
del capo i cadetti.
“Di chi si tratta?”
“Il tenente Dwight. Il padre della bimba è il tenente Crellon.”
“Ktariano!” Nimosit fischiò sonoramente.
“Già, nelle gravidanze umano-ktariane si può verificare, anche se
raramente, che il bambino cambi posizione e che le placche esocraniali
siano a contatto con la parete uterina, facendo rischiare una
emorragia alla madre. La stiamo monitorizzando costantemente.”
“Potrei assisterla dottore? ” Intervenne il cadetto Va'Lah molto interessato.
“Molto bene.” - Si intromise Nimosit cogliendo la palla al balzo. -
“Noi proseguiamo, a presto doc.” E lasciò Di Maria ed il suo nuovo
aiutante, sapendo benissimo che il dottore poteva occuparsi del
giovane cadetto, vista la naturale indole gentile e disponibile.
USS Novalis – Ponte 5 – Ufficio principale della sicurezza – poco dopo
Nimosit stanò Sev nel suo ufficio, occupandolo con la truppa di cadetti.
“Stavo per venire da te in plancia!” Tentò di difendersi il Bajoriano.
“Pensiero gentile.” - Lo canzonò Nimosit. - “Non ti disturbare, ti ho
portato qui i nostri futuri ufficiali. Hai niente per loro?”
“Pensavo di rimettere mano alle procedure di ingaggio a terra e di
abbordaggio, visto che ho un po' di tempo a disposizione. Sono ormai
piuttosto datate.”
“Non dovrebbe occuparsene il Comando di Flotta direttamente, signore?”
Chiese candidamente il cadetto Bod.
Sev sfoggiò il suo miglior sorriso a trentadue denti, passando lo
sguardo dal cadetto al primo ufficiale, il quale sbuffò platealmente
scuotendo la testa.
“Giovani germogli innocenti! Non sanno con chi hanno a che fare. E' tutto tuo.”
“Posso rimanere anch'io?” Intervenne il cadetto Hugh.
“Permesso accordato.” Concluse Nimosit dopo un breve sguardo d'intesa con Sev.
“Informo io Aleksei.” Fece l'altro, mentre il primo ufficiale proseguì.
USS Novalis – Ponte 15 – Sezione ingegneria principale – di lì a poco
Trovarono il tenente comandante Borodin a sbraitare in russo verso le
passerelle del livello superiore. Sicuramente ce l'aveva con qualcuno
dei suoi.
“Grigory! Tutto bene?” Chiese il primo ufficiale.
“HeT!!! No, comandante, non va per niente bene. Il modulatore di
polarizzazione del dissipatore di flusso secondario non ne vuole
sapere di funzionare correttamente! Abbiamo smontato e rimontato
decine di volte tutti i pannelli dei sottosistemi collegati ma non
riusciamo a capire dove sia il problema. Ho effettuato personalmente
diagnostiche di primo e secondo livello senza risultato. Dovremo
provvedere ad effettuare diagnostiche ancora più approfondite e questo
vuol dire solo una cosa......tempo!!!”
“Oggi è il tuo giorno fortunato, amico mio. Ti darà una mano questo
nuovo cadetto.” E con una leggera spintarella fece fare un piccolo
passo avanti alla titubante Zh'shyllir. L'altro la squadrò da capo a
piedi.
“Chi è questa?”
“Cadetto Evrellia Zh'shyllir, signore.” Rispose lei raddrizzando la schiena.
“проклятье!! (trad. dannazione)”
“Suvvia Gregory, potrebbe esserti di aiuto.”
L'ingegnere mise un Dpad in mano ad Evrellia.
“Vedi questi numeri?” - Lei annuì. - “Se diventano rossi e cominciano
a lampeggiare allora tu urla. Urla forte!”
“Perchè signore?” Chiese la giovane con gli occhi sbarrati.
“Perchè refrigerante del nucleo sta per uscire e noi dobbiamo scappare subito!!”
“Umorismo russo.” Bofonchiò Nimosit prima di andarsene, seguito dai
pochi titubanti cadetti rimasti.
“Posso chiedere dove stiamo andando signore.” Fece dopo alcuni minuti
il cadetto McInnis, interpretando la curiosità dei suoi colleghi.
Stavano camminando per i corridoi della nave da un pò. Nimosit si
voltò a fronteggiare i tre giovani rimasti, McInnis appunto, Rizaich e
Morein.
“Per voi ho in mente un programma speciale.” - disse loro con una
smorfia sul volto. - “Avete mai comandato una nave da guerra!”
USS Novalis – Ponte 1 – Plancia – 5 minuti dopo
“Se avete scelto l'Accademia della Flotta Stellare vuol dire che, con
un pó di fortuna, un giorno siederete su un ponte di comando come
questo.” - Iniziò il primo ufficiale abbracciando tutta la plancia
nella quale erano tornati. - “E non importa se opererete su una nave
medica, su un vascello da esplorazione scientifica o su una nave da
guerra come questa. La responsabilità, il senso del dovere, e perchè
no....la paura. Saranno sempre le medesime.” - Attese che le sue
parole fossero comprese dai tre giovani. - “Attualmente il comandante
Roth, il nostro capo OPS è in licenza, quindi cadetto Rizaich, quella
è la sua nuova postazione.” - Indicò la consolle delle operazioni alla
giovane che, in un misto di eccitazione e suspense, vi si avvicinò. -
“Cadetto McInnis, prenda pure il posto del guardiamarina Voth, e non
si preoccupi, cercheremo di non farla andare a sbattere su qualche
stazione!” - L'altro obbedì cautamente. Nimosit si voltò poi verso
l'ultimo rimasto. - “Cadetto Morein, si dice un gran bene di lei!” Lo
stuzzicò il primo ufficiale.
“Dicerie!” Rispose l'altro con un sorriso sardonico in volto,
strappando una breve risata al numero uno.
“Per lei c'è la poltrona più importante.” E indicò platealmente la
postazione di comando, al centro della plancia.
END OF TRANSMISSION
NOTE:
mi scuso con Pat ma per motivi di tempo non sono riuscito a scrivere
la parte di Romanov e il "suo" cadetto e ho quindi lasciato la cosa
"per aria" in modo che il prossimo in scaletta abbia massima libertà.
Il cadetto consigliere, diciamo così, ovvero Morein l'ho piazzato al
comando. Mi sembrava una scelta finale che ci poteva stare. Veniamo al
punto principale: ho fatto in modo che si capisse che alla fine della
commissione di inchiesta fosse direttamente il capitano ha mettere al
corrente Oxila e Thevek di chi sia veramente Romanov e del suo ruolo
nella precedente missione. Questo perchè, essendo stato scelto
direttamente dall'ammiraglio Valar, dei servizi "supersegreti", va da
sè che nemmeno la commissione dovrebbe essere al corrente
dell'esistenza della Gostshell, di Valar, di Romanov etc. Ho
interpretato la cosa pensando che Kuribayashi attenda ad informare su
questo punto i due per proteggerli dalle domande della commissione. In
sostanza se non sanno non possono nemmeno mentire e sono sicuramente
più convincenti. Fatemi sapere se secondo voi è una scelta felice
oppure no. ciao
--
Ciao, Ric
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OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
coral.nimosit a gmail.com - ICQ 311786902
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N.S.F.
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