[Stml2] 14.09 "Sotto la tempesta"

Federico Gotti federtrek a gmail.com
Mar 2 Feb 2016 19:18:44 CET


Eccomi, al pelo.
Pensavo di terminare per bene sabato, ma la scarlattina 2 (si, la seconda
volta in due mesi) di mio figlio, la bronchite di mia moglie e due dita
insaccate con conseguente steccatura e fasciatura (la destra ovviamente,
altrimenti non era bello) hanno scombussolato i piani. Avevo altre idee che
pensavo di inserire ma questo weekend infernale mi ha costretto a fare solo
metà di quello che avevo in mente.
Spero comunque vi piaccia, come al solito attendo i commenti per correggere
e/o modificare ciò che non va bene. Mi dispiace non esser riuscito a
portare avanti tutte le trame in corso...passo la palla a chi segue ;)

Detto ciò, buona lettura.

Ciao


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Titolo: 14.09 – Sotto la tempesta

Autore: Tenente Comandante Sev Nathel

Precedente: 14.08 – Chi cerca trova

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*Entrax III - Posizione sconosciutaDT 23/06/2395 ore 10.35 - DS 72475.18*

Sev diede rapide istruzioni alla scorta per mettere in sicurezza il
perimetro mentre Di Maria visitava Selk. Nel frattempo Nimosit e Kuz
analizzavano la grotta e le zone limitrofe tramite i tricorder in attesa di
poter parlare con il vulcaniano.

Dopo pochi minuti il Dottore fece un cenno di assenso e i tre ufficiali si
avvicinarono.

“Come accennavo prima, Selk, siamo ufficiali della Flotta. Io sono il
Comandante Nimosit, primo ufficiale della Novalis.” Esordì Nimosit, poi
continuò indicando, uno alla volta gli altri ufficiali. “Questi sono il
Comandante Sev, capo della sicurezza, e il Comandante Kuz, capo
scientifico. Il nostro Dottore lo conosce già.” I vari ufficiali fecero un
cenno di saluto e Selk ricambiò. “Dottore, come sta il nostro amico?”
Terminò Nimosit verso Di Maria.

“Sorprendentemente bene per quello che ha passato. È denutrito e ha un
principio di disidratazione. Quello che mi preoccupa di più è il principio
di assideramento. Niente che non possa gestire, ma ho bisogno di
un’infermeria.”

Selk a quelle parole non mostrò il minimo cenno di emozione, in pieno stile
vulcaniano ovviamente, ma sicuramente erano informazioni che anche lui
sapeva.

“Molto bene. Appena il clima ce lo permetterà torneremo alla navetta e
faremo rotta verso la Novalis.” Concluse Nimosit.

“Vi ringrazio Comandante. Sa, onestamente non mi aspettavo di essere
salvato. Posso chiedere cosa vi ha spinto a venire qui? Il mio codice è a
dir poco datato...”

“È una lunga storia...” rispose Nimosit “Ma le portiamo i saluti di una sua
vecchia amica...Thevek.”

Sentendo quel nome il volto del vulcaniano si illuminò. “Dwalla...quanto
tempo...Un secondo, è imbarcata con voi sulla Novalis?”

“Esattamente.”

“Interessante...”

Sev intervenne dopo aver ricevuto un rapporto da Broxin, l’addetto alla
sicurezza boliano che era di guardia all’entrata delle grotta.

“Chiedo scusa signore, ma la tempesta sta peggiorando. Sono costretto a
richiamare la mia squadra. Dovremo chiudere l’entrata e stabilire un
piccolo accampamento.”

Nimosit guardò Sev pensieroso. “Questo non ci voleva...ma se non ci sono
altre soluzioni...Dottore, faccia quel che riesce per Selk. Sev, pensa
all’accampamento. Kuz, io e lei vediamo di approntare un sistema di sensori
per capire cosa succede fuori.”

Gli altri ufficiali annuirono e ognuno si diresse ai suoi compiti.


*Velivolo romulano non identificato, classe Rehnet - PlanciaDT 23/06/2395
ore 10.51 - DS 72475.21             *

Il subcomandante D’Amarok era nel suo alloggio intento a leggere la solita
pila di rapporti. Dopo avrebbe dovuto compilare il suo di rapporto, che
sicuramente sarebbe stato letto dalla Tal-Shiar, e pertanto doveva criptare
con quel codice assurdo che gli era stato consegnato...assurdo ma sembrava
funzionare alla grande, visto che lui era ancora li.

Uno dei rapporti che lesse era in realtà l’ennesimo ordine da seguire. Lo
decifrò. Lo lesse. E scagliò il d-padd contro la paratia. Era già la decima
volta, o forse di più, che gli ripetevano le stesse cose. Credevano di
avere a che fare con un inetto? Forse era giunto il momento di far vedere
quello di cui era capace.

=/\= D’Amarok a Vimeth. =/\= Senza attendere la risposta continuò. =/\= Mi
trovi quel vulcaniano. Ora.=/\=

=/\= Signore, gli ordini che lei...=/\=

=/\= Gli ordini sono questi. È chiaro? =/\=

=/\= Certo. =/\=

=/\= Bene. =/\= E chiuse il collegamento.

“Dannati Federali, politici e politicanti da strapazzo...mi avete
scocciato.” Disse pieno di rabbia a voce alta.

Dopo essersi calmato a fatica riprese a leggere i rapporti.
Era immerso nei pensieri che fu quasi spaventato quando fu chiamato.

=/\= Sub-comandante. =/\=  Era il suo vice.

=/\= Che c’è?=/\=

=/\= Credo che l’abbiano trovato. =/\=

Senza rispondere D’Amarok guardò la console

*Poco più di un’ora ci hanno messo a rintracciare il vulcaniano...se mi
avessero lasciato fare, avremmo già lasciato questo dannato sistema da
giorni...*

Si alzò e si diresse in plancia dove pochi minuti dopo entrò.

“Cosa glielo fa pensare?”

"Come sa le scansioni da qui sono molto complesse per via delle interf...”

“Lo so, tagli corto!”

“Certo.” Si schiarì la voce e riprese “Abbiamo rilevato un segno di vita
vulcaniano, vicini ad uno umano...”

D’Amarok ignorò quello che il suo vice stava dicendo perchè fu rapito dai
suoi pensieri.

“Signore...? Tutto bene?”

“Acceleriamo le cose. Mi sono stancato.”



*Entrax III - Posizione sconosciutaDT 23/06/2395 ore 12.49 - DS 72475.43*
La grotta era fredda e umida, ma fuori era peggio. Erano riusciti a trovare
delle rocce ferrose che avevano disposto a cerchio al cui interno erano
poste altre rocce. Grazie ai phaser le scaldavano e queste rocce
restituivano un pò di calore, non molto, ma a sufficienza per non morire di
freddo.

“Là fuori sta migliorando” Disse Kuz interrompendo il silenzio.

Tutti si girarno a guardarla, e lei prese il d-pad su cui lei e Nimosit
avevano configurato il programma per la gestione dei sensori che avevano
disposto fuori.

“Vedete, il fronte sembra dirigersi decisamente verso Nord. Credo che nel
giro di una, due ore, possiamo rischiare un’uscita. Troveremo ancora neve e
freddo ma dovrebbe ess...” si interruppe quando un segnale d’allerta invase
tutto lo schermo.

Tutti continuarono a guardare la Trill che aveva girato il d-padd e
digitava alacremente.

Dopo un paio di minuti Nimosit interruppe quel silenzio.

“Cosa succede, Comandante?”

“Un attimo, signore...” rispose e continuò a interagire con il d-padd. “Si,
è decisamente così...” Poi guardò gli altri e riprese “Per farla breve,
credo che i romulani abbiano rotto gli indugi. Hanno scansionato il pianeta
con scansioni attive talmente potenti da creare un ritorno sui nostri
sensori. Ci hanno individuato.”

A quelle parole Sev e i tre agenti della sicurezza scattarono in piedi e si
misero a controllare l’equipaggiamento per poi muoversi.

Nimosit meditò sul da farsi per un pò e poi fece la domanda che tutti
stavano pensando.

“Possono teleportarci?”

“Assolutamente no.” Ci pensò nuovamente e riprese “Il teletrasporto
funziona a brevissima distanza”

“Quindi devono mandare giù qualcuno.” Concluse Nimosit alzandosi.


*Entrax III - Posizione sconosciutaDT 23/06/2395 ore 13.07 - DS 72475.47*

La navetta Romulana con a bordo quattro agenti della sicurezza atterrò a
circa tre chilometri dalla grotta dove avevano individuato Selk. Uno rimase
di guardia dentro la navetta a coordinare gli altri tre che uscirono
dirigendosi il più in fretta possibile verso il loro obiettivo.



*Entrax III - Posizione sconosciutaDT 23/06/2395 ore 13.21 - DS 72475.49*
Dentro la grotta il campo era stato smontato, e avevano pensato ad un piano
d’azione.

Sev e un addetto della sicurezza avrebbero fatto strada verso la navetta
seguendo la mappa tracciata all’andata. A seguire Kuz, Di Maria e Selk.
Chiudevano la fila Nimosit e gli altri 2 agenti.

La tempesta di neve era decisamente calata, fortunatamente, ma comunque era
impegnativo muoversi e la visibilità era limitata.

Avanzavano lentamente con la neve fino al ginocchio.

“Quanto manca ancora?” Chiese Di Maria urlando per farsi sentire.

“Non molto, 25, 30 minuti direi…se manteniamo questa andatura.” Rispose Sev
dopo aver guardato la mappa. “Come sta andando?”

Di Maria guardò Selk e poi rispose. “Siamo al limite!”

Lo scambio fu interrotto dalla comunicazione di Casey, uno degli agenti in
retrovia.

“Contatto!! T2, 6, 5” Fu la semplice comunicazione che indicava
l’identificazione di due bersagli, con la posizione rispetto al gruppo.
Senza ulteriori comunicazioni Casey si trovò un riparo e puntò il fucile in
direzione dei bersagli, subito imitato dall’altra agente che chiudeva la
fila.

Sev si voltò verso l’ultimo agente e gli diede l’ordine di raggiungere gli
altri e di rallentare gli assalitori. Poi attivò un canale sicuro con gli
altri ufficiali.

“Individuati due bersagli, i ragazzi li rallenteranno, noi continuiamo a
muoverci, aumentando il passo. Kuz, a lei la mappa.”

“E come li recuperiamo?” Chiese Nimosit

“Ci seguiranno, non staranno fermi a fare le paperelle, signore. Poi li
recuperiamo con il teletrasporto.”

“Ricevuto. Muoviamoci!”

Il gruppetto iniziò a muoversi rapidamente mentre Sev guardava intorno a
loro attraverso il mirino del fucile.

Alle loro spalle si iniziarono a sentire i colpi dei phaser e dei
disgregatori accompagnati dai messaggi in codice che si scambiavano i
membri della sicurezza.

“T1, 5 verso 4.” Bersaglio uno ore 5 in movimento verso ore 4.
“Roger.” Rispose Broxin, che si diresse ad intercettarlo.
“T1, 7. 0.” Intervenne Keller, un’umana, ad indicare che uno degli
assalitori, in posizione ore 7, era stato neutralizzato.
“Rapporto!” Tuonò Casey.
“T2, 4.” Rispose per prima Keller.
“T1, 6!” Ne era arrivato un altro.

Dopo una ventina di minuti arrivarono in vista della navetta e velocemente
salirono a bordo. Di Maria portò Selk direttamente in infermeria, Sev,
Nimosit e Kuz si trovarono nella piccola plancia per avviare la navetta.
Dopo pochi minuti era tutto pronto.

“Stavo pensando….” Sev interruppe il momento di silenzio. Nimosit e Kuz si
girarono verso di lui. “In orbita abbiamo un falco da guerra, che ha
inviato una squadra a terra…se noi saliamo con la nostra navetta…”

“…verremmo distrutti senza speranza.” Concluse Nimosit. “Non riusciremmo a
partire in curvatura in tempo…”

“Esatto. Problema: loro sparano a tutto quello sale…ma siamo sicuri proprio
a tutto…?” Riprese il bajoriano.

“Cosa vuoi dire?” chiese Nimosit

"Sparerebbero anche ad una navetta romulana…?”

“Credo proprio di...” Poi capì. “Oh no…non mi dirai che vuoi…”

Lasciò la frase a metà perché il sorriso beffardo di Sev valeva già come
risposta.

“E come intendi procedere?”

“Ci teletrasportiamo dentro la navetta e andiamo via con quella.” Poi si
voltò verso Kuz e riprese “Possiamo teletrasportarci, vero?”

Kuz, che fino a quel momento aveva seguito in silenzio si girò verso la
console e si mise a fare dei calcoli mentre rispondeva.

“Le interferenze impediscono il teletrasporto se non a brevissima distanza.
Abbozzando i conti direi 5-600 metri, non di più…”

“Ok, allora andiamo dalla loro navetta, la prendiamo e andiamo via.”

Nimosit si rivolse alla Trill. “Riesce a trovare la loro navetta?” le
chiese mentre anche lui si metteva ad interagire con la console.

Dopo qualche minuto Kuz rispose.

“Dovrei averla trovata. Rilevo delle emissioni a circa 9 chilometri da qui
compatibili con quelle emesse da un motore romulano. È acceso, l’ho trovato
solo per questo, altrimenti con queste interferenze sarebbe stato molto più
difficile.”

“Mi dia la posizione.” Disse Nimosit mentre prendeva i comandi. Poi si girò
verso Sev. “È acceso il motore, quindi immagino che ci sia qualcuno
all’interno. Immagino anche che tu ti renda volontario per mettere in
sicurezza la navetta…giusto?” Era a metà strada tra un rimprovero e un
ordine ma con una vena di complicità.

Sev diede seguito solo alla vena di complicità.

“Certo!”

“Bene. Controlli prevolo completati, siamo pronti a partire. Kuz, si
prepari a prendere a bordo i nostri compagni, volerò sopra di loro.”

“Pronta, signore.”

Sev si stava preparando per l’abbordaggio e aveva appena comunicato, sempre
in codice, agli agenti della sicurezza di tenersi pronti al teletrasporto.
Con un pollice alzato fece capire al Primo Ufficiale che tutto era pronto
poi si diresse verso l'infermeria.

"Dottore, iniziamo a ballare. Raccogliamo i nostri, potrebbero aver bisogno
di assistenza." Poi uscì senza attendere la risposta.

Di Maria guardò Selk che capì la domanda.

"Sono in condizioni buone, posso aiutarla."

"Ecco...il paziente che assiste il dottore...non si finisce mai di vedere
cose nuove..." Disse sospirando il dottore.

Nimosit decollò a razzo e sfrecciò sopra gli agenti della sicurezza e fornì
fuoco di copertura regalando un po' di calma mentre Kuz operava sul
teletrasporto. Dopo pochi secondi il familiare turbinio di luci azzurre si
trasformò nei tre agenti. Casey era ferito ad una gamba e fu portato in
infermeria.

La navetta sfrecciava alla velocità massima consentita.

"Arrivo tra 45 secondi." Informò tutti Nimosit.

"Si sta muovendo. La navetta si è alzata." Intervenne Kuz.

"Li sta andando a prendere. Mi porti dentro ora!" Le fece eco Sev.

"Teletrasporto tra 10 secondi...."

Dopo 15 secondi Sev si ritrovò dentro la navetta Romulana, alle spalle del
pilota. Non attese nemmeno un secondo e sparò con il phaser impostato su
stordimento, il romulano non si rese conto di niente. Prese i comandi e
trafficò un pò prima di trovare il controllo dei propulsori e fermò la
navetta.

Si guardò rapidamente intorno mentre legava il romulano. La navetta era
composta da 4 locali, la piccola plancia, un'infermeria, un magazzino che
fungeva anche da sala motori e una piccola stanza con 4 letti a castello.

Dopo aver appurato che non c'era nessun altro a bordo contattò i colleghi.

=/\= Qui Sev. La navetta è mia. Potete venire.=/\=

Senza ricevere risposte si vide materializzare Di Maria con i due pazienti.
Dopo pochissimo arrivarono tutti tranne Nimosit.

Kuz anticipò la domanda di Sev.

"Ha detto che arriva subito...aveva un'idea."

Dopo un minuto arrivò anche lui.

"Che succede...?" Domandò Sev.

"Ho pensato di usare la nostra navetta per darci più tempo." Rispose
Nimosit mentre si dirigeva alla console dei comandi mentre appoggiava li
vicino un d-padd. "Mentre uno di noi pilota questa navetta qualcun altro
pilota la nostra per distrarre i Romulani." Spiegò mentre indicava il
d-padd che aveva li a fianco.

"Ottima idea signore."  Affermò Kuz.

"Decisamente. So anche a chi affidare il compito." Disse Sev mentre si
girava verso Keller facendole segno di avvicinarsi. "Lei ha l'abilitazione
da pilota da combattimento, quindi prenderà il controllo della nostra
navetta. Non ci aspettiamo che la navetta sopravviva allo scontro, ma deve
durare il tempo necessario per farci telare da qui. Ricevuto?"

"Completamente signore, li farò impazzire!" Rispose la donna prendendo il
d-padd.



*Entrax III - Posizione sconosciutaDT 23/06/2395 ore 13.52 - DS 72475.55*
I romulani che erano sbarcati avevano chiamato il loro compagno appena si
erano accorti del teletrasporto e si erano diretti verso la navetta per
velocizzare l'operazione di recupero.

Ad un certo punto videro tra le nuvole la navetta che li superava
velocemente.

" Xikot, dove stai andando?" Non ricevendo risposta riprovò " Xikot,
rispondi, dannazione, siamo qui dove stai andando...?"

I due romulani si guardarono non capendo la situazione.
-------------- parte successiva --------------
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