[Stml2] 15-02 - Cadetti

Coral Nimosit coral.nimosit a gmail.com
Sab 30 Lug 2016 16:00:09 CEST


Ciao Fede, l'ultimo brano (scritto dal sottoscritto tra l'altro) della
missione 14 appena conclusa era datato 25.06.2395. La missione 15 partirà
quindi in una data successiva. Quanto successiva? Decidiamolo, anche in
base a quanto hai già scritto nel tuo brano e a quanto scriverà Pat nel suo
per l'imbarco di Alexei.
Probabilmente potrebbe partire qualche mese dopo, tipo a settembre 2395,
oppure ottobre.
Andate anche a rileggere la mail del capitano del 22 luglio, dove indica la
direttiva di sfi sulle date. Ciao

=====================================
OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
coral.nimosit a gmail.com - ICQ 311786902
=====================================
                                    N.S.F.
=====================================
Il 29/lug/2016 10:54, "Federico Gotti" <federtrek a gmail.com> ha scritto:

> Salve ciurma!
> Mancano le date (e di conseguenza le date stellari), ma ho pensato che
> sono "dettagli" e in attesa di sciogliere il nodo credo sia buona cosa
> inviare il brano, così da far partire la missione.
> Ho numerato il brano 15-02 perchè il brano 1, da indicazioni di Michele
> (se ho capito e se mi ricordo bene), è quello dell'imbarco di Romanov. (Ho
> evitato di "coinvolgere" Romanov così da lasciare a Pat tutta la libertà
> possibile...spero :D)
> Appena definite le date rimanderò il brano con le date corrette.
> Intanto, buona lettura.
>
> ======================
>
> Brano: 15-02
>
> Titolo: Cadetti
>
> Precedente: 15-01
>
> Personaggi: Ufficiali Novalis
>
> Autore: Federico/Sev
>
> ======================
>
> *Ore 9.30 Ufficio del Capitano – USS Novalis **– Sistema solare*
>
> Kuribayashi era intento a leggere i vari rapporti dei reparti che erano
> rimasti indietro durante la crisi appena superata. La concentrazione non
> era al massimo, infatti ogni 5 minuti guardava l’orologio in attesa del
> momento di recarsi al comando.
>
> Dopo un’altra manciata di minuti decise che era ora di smettere. Si alzò e
> si recò in plancia dove, sulla poltrona di comando, sedeva Nimosit che
> appena lo vide fece per alzarsi, ma Kuribayashi lo fermò.
>
> “Stia pure comodo, numero uno. Mi faccia preparare una navetta all’hangar
> 1.”
>
> “Subito signore.” Rispose il Primo Ufficiale per poi digitare l’ordine
> sulla piccola consolle che si trovava nel bracciolo. “Tra pochi minuti sarà
> pronta.”
>
> “Perfetto, grazie. Le lascio la nave, mi recherò al Comando di Flotta.”
> Nimosit fece un cenno con la testa, il Capitano gliene aveva parlato il
> giorno prima.
>
> Mentre entrava nel turbo ascensore il Capitano si girò e riprese a parlare.
>
> “Ah, numero uno, dimenticavo. Stamattina il Comando mi ha comunicato che
> saliranno a bordo dei cadetti, troverà i dettagli in un d-padd nel mio
> ufficio. Buona fortuna.” Concluse con un sorriso e poi impartì
> immediatamente il comando al turbo ascensore per essere portato nell’hangar
> navette lasciando Nimosit con la protesta inespressa.
>
> Mentre viaggiava verso l’hangar Kuribayashi toccò il suo comunicatore.
>
> =/\= Kuribayashi a Oxila, Thevek e Romanov. A rapporto all’hangar navette
> 1. Dobbiamo andare al comando di Flotta per riferire di persona i fatti di
> Entrax. =/\=
>
> In pochi secondi arrivò la conferma dagli ufficiali e nel giro di 10
> minuti la navetta era decollata per poi atterrare a San Francisco.
>
> *Ore 10.30 Sala Tattica*
>
> Nimosit aveva letto il messaggio del Comando di Flotta contenente tutte le
> informazioni riguardo i cadetti e il programma da seguire. Aveva convocato
> tutti gli ufficiali superiori ancora presenti sulla nave e ora erano tutti
> in sala tattica.
>
> Nimosit prese la parola. “Dunque. Il Capitano, Oxila, Thevek e il nuovo
> acquisto Romanov sono stati convocati dal Comando per riferire ancora sui
> fatti di Entrax. Inoltre il Comando ha pensato bene di mandarci dei cadetti
> per la loro prova pratica invece di lasciarci un po' di respiro.”
>
> Lasciò un po' di tempo agli ufficiali per assimilare la notizia. Poi prese
> il d-padd che aveva davanti e riprese.
>
> “I cadetti che ci mandano sembrano ben preparati e meritevoli. Ci hanno
> inviato i loro curriculum scolastici. Finora hanno avuto sempre il massimo
> in tutti gli esami e tutte le prove sostenute. Pertanto il Comando vuole
> che li mettiamo a dura prova rendendoli parte dell’organico della nave in
> breve tempo, spiegando tutte le procedure, i protocolli e tutto il resto.
> Questo perché dopo 5 giorni di addestramento…gli lasceremo il comando della
> nave per l’esame finale.”
>
> Nimosit si fermò per lasciare tempo per assimilare la notizia.
>
> Di Maria fu il primo a parlare. “Non mi ricordo di aver fatto una cosa del
> genere quando ero all’accademia.”
>
> “Infatti, dottore, questa è una pratica atipica, proprio perché questi
> cadetti sono veramente notevoli. L’idea del Comando è di avere dei cadetti
> che appena diplomati possano già essere ufficiali di esperienza e dopo
> poco, ufficiali superiori.”
>
> “Idea interessante, indubbiamente…speriamo che non ‘scoppino’.” Intervenne
> Sev.
>
> “Concordo, se funziona è un’ottima cosa, da estendere, ma il rischio è
> quello di schiacciare quei ragazzi e rovinarli.” Ribadì Kuz.
>
> “Avete ragione. Pertanto sarà nostro compito formarli al meglio
> senza…schiacciarli o farli scoppiare.” Concluse Nimosit sorridendo verso la
> fine. “Vi sto girando i curriculum dei ragazzi con i dettagli. Studiateli e
> preparate un piano, considerate che tutti i cadetti seguiranno lo stesso
> programma di inserimento per i primi 2 giorni, per poi essere separati per
> seguire programmi specializzati in ogni settore della nave. Domande?”
>
> Sev e Kuz si guardarono per poi guardare Di Maria, e tutti e tre poi
> guardarono i posti vuoti del tavolo. Nimosit capì la domanda e rispose.
>
> “Si…lo so…dovremo improvvisare…” Poi si alzò e riprese “Se non ci sono
> altre domande è meglio se tutti ci studiamo i cadetti e pensiamo a cosa
> fargli fare. Ah, Sev, li riceveremo all’imbarco, alle 11.30. A dopo.”
>
> Gli ufficiali si salutarono e si diressero nei propri uffici.
>
> *Ore 10.50 Infermeria principale, studio dell’Ufficiale Medico Capo*
>
> Di Maria era appena arrivato nel suo ufficio e subito aveva iniziato la
> lettura dei curriculum dei cadetti. Aveva preso per primo quello del
> cadetto che aveva scelto la strada per diventare medico.
>
> Va’Lah, vulcaniano. Nimosit aveva ragione, era di tutti rispetto. Massimo
> dei voti in ogni materia, anche in quelle ingegneristiche. Figlio di due
> Ufficiali Medici Capo, imbarcati in due navi da esplorazione profonda. *Di
> certo non avrà avuto una famiglia normale… infatti, ecco qui, faceva la
> spola tra una nave e l’altra quando possibile… che infanzia difficile,
> povero ragazzo.* Sin da piccolo decise di seguire le orme dei genitori e a
> 6 anni fece il primo esperimento sintetizzando un antibiotico dalle larve
> della mosca verde di Betazed. I risultati non furono all’altezza delle sue
> aspettative, infatti provocò una piccola diffusione inaspettata di un
> batterio sulla USS Razor, dove era imbarcato con la madre. *Ecco i dati
> dell’esperimento… decisamente ben descritto. Molto pretenzioso per un
> bambino, anche se vulcaniano. Però… ah… ha sprigionato il Clostridium
> botulinum, niente di pericoloso, dai. Non pensavo che da quelle larve
> potesse sprigionarsi. Però ha imparato la lezione… fino all’ingresso in
> accademia ha fatto un’infinità di esperimenti senza più causare problemi.*
> Sin dall’ingresso in Accademia la sua scelta fu ovvia, medicina. Durante
> gli studi si specializzò sempre di più in microbiologia e batteriologia.
>
> Finito di leggere il curriculum, Di Maria si concesse qualche minuto per
> pensare a come poter impiegare l’intelletto di questo ragazzo prima di
> iniziare la lettura degli altri.
>
>
>
> *Ore 10.50 – Plancia*
>
> Nimosit aveva visionato velocemente i vari curriculum, giusto per dare
> un’indicazione agli ufficiali, ma ora, seduto sulla poltrona di comando, si
> mise a leggere con più attenzione la scheda del cadetto che aveva scelto
> navigazione e quello che aveva scelto ingegneria.
>
> Roland McInnis, il pilota. Il suo primo volo fu a 4 anni dentro una sala
> ologrammi dove il padre, ingegnere in una stazione spaziale, lo portò per
> il suo compleanno. Si capì subito che il ragazzo aveva talento. Da quel
> momento partecipò, accompagnato dal padre, a tutte le gare possibili.
> *Strano che sia entrato in Accademia… uno così di solito continua a fare il
> pilota professionista.* A 17 anni il padre rimase ucciso durante un attacco
> alla stazione dove lavorava, e in quel preciso istante decise di seguire le
> orme del padre. *Ecco il momento della decisione, ma comunque non spiega
> tutto…* In accademia si impegnò moltissimo, riuscendo ad eccellere nel suo
> campo e a distinguersi dagli altri cadetti anche nelle altre materie.
> Strinse una forte amicizia con una compagna di corsi, la cadetta ingegnere
> Evrellia Zh'shyllir, andoriana. Insieme parteciparono a tutte le gare
> studentesche, lei modificava i veicoli e lui li pilotava. *E questo?
> Cos’è?* Richiamo ufficiale, McInnis e Zh'shyllir avevano creato un loro
> velivolo e l’avevano collaudato nel campus di notte. Il volo andò
> relativamente bene fino al momento dell’atterraggio quando gli smorzatori
> si guastarono e McInnis si schiantò nella palestra. Le ferite lo
> costrinsero a letto per un mese, ma appena ristabilito riprese i test,
> questa volta autorizzati, con Zh'shyllir.
>
> *Decisamente non si tira indietro e non manca di coraggio. A Oxila sarebbe
> piaciuto. Sotto il prossimo. Zh'shyllir.*
>
> Evrellia Zh'shyllir, andoriana. Ha 6 fratelli più grandi. Contrariamente
> alla tradizione militaristica della famiglia Evrellia decise di seguire la
> sua propensione all’ingegneria. Infatti sin da piccola dimostrò un’innata
> propensione per l’elettronica e l’ingegneria meccanica modificando più
> volte, sempre senza il consenso del proprietario, i vari veicoli dei
> fratelli, genitori e di chiunque avesse la sventura di lasciare incustodito
> per più di 10 minuti il proprio veicolo nelle sue vicinanze. Appena ne ebbe
> l’occasione, contro il parere dei genitori, si iscrisse all’Accademia.
> *Dev’essere un bel peperino ‘sta qui…* Il curriculum proseguiva poi sulla
> falsa riga di quello di McInnis, riportando, ovviamente, gli stessi fatti.
>
>
>
> *Ore 10.50 - Laboratorio scientifico 1 – Ufficio Scientifico Capo*
>
> Kuz aveva iniziato a leggere i curriculum già dentro il turbo ascensore.
> In breve si era scorsa quello del cadetto Va’Lah e le era sembrato un
> ottimo studente dotato di una fantasia scientifica poco comune tra i
> vulcaniani. Probabilmente la “contaminazione” degli altri membri dei due
> equipaggi aveva dato frutti insperati.
>
> Stava terminando la lettura del curriculum dell’andoriana quando varcò la
> porta del suo ufficio. Si sedette e iniziò la lettura del curriculum che
> ovviamente le interessava di più: Anson Lee, umano, il cadetto scientifico.
>
> Anche il suo curriculum era un susseguirsi di successi e imprese
> encomiabili. Quello che maggiormente attirò l’attenzione di Kuz fu la
> ricerca condotta sul dilitio. Si era inventato un procedimento, decisamente
> poco convenzionale, interdisciplinare che lo purificava di un 3,5% in più.
> *Un ottimo risultato per un cadetto… sembra una delle tipiche invenzioni di
> un ufficiale su una nave stellare… poche risorse e tanta fantasia.* Il
> resto del curriculum continuava riportando altri esperimenti e altri
> encomi. *Decisamente un ragazzo dedito allo studio, però sembra faccia
> tutto da solo… sarà dura farlo lavorare in squadra.*
>
> *Ore 10.50 – Ufficio Capo della Sicurezza*
>
> Sev aveva sfogliato i vari curriculum e si era tenuto per ultimi i due che
> più gli interessavano: tattico e sicurezza.
>
> Il tattico, un ragazzo umano di nome John Hugh, aveva seguito un piano di
> studi prevalentemente basato sul combattimento spaziale. Ma sembrava una
> tradizione di famiglia dato che quasi tutti i suoi parenti erano stati
> imbarcati come ufficiali tattici o militari. Tra le varie attività
> riportate nel curriculum una attirò maggiormente l’attenzione di Sev: aveva
> organizzato e coordinato un gruppo per delle simulazioni di battaglia molto
> articolate. In generale dal curriculum si evinceva che il ragazzo aveva
> spiccate qualità da leader. *Potrebbe diventare Capitano in breve questo
> qua…*
>
> Poi passò al suo preferito. Rarur Bod. Betazoide. *Oh… bello questo!
> Voglio vedere come faranno a mentirgli…* All’età di 6 anni iniziò il suo
> primo corso di difesa, per poi all’età di 19 anni diventare maestro in ben
> 6 arti differenti. *Notevole…* Appena entrato in Accademia si è sempre
> distinto per una logica quasi vulcaniana, molto meticoloso e intuitivo. *Un
> perfetto investigatore.* Durante gli allenamenti era sempre il primo ad
> iniziare e l’ultimo a smettere, e sempre un modello per i compagni. A 20
> anni un episodio ha minato la fiducia dei compagni: un piccolo furto
> commesso in un alloggio fu risolto da Rarur, cosa che comportò un richiamo
> formale per il colpevole, un encomio da parte dell’Accademia per Rarur, ma
> al contempo i suoi compagni iniziarono ad evitarlo. *Ahi ahi…questo non ci
> voleva ragazzo…*
>
> Mise giù il d-padd pensando a cosa poter far fare ai cadetti. I suoi
> pensieri furono interrotti dal trillo del comunicatore.
>
> =/\= Nimosit a Sev. A rapporto nell’hangar navette 3 per accogliere i
> cadetti. Spero tu sia riuscito a leggere tutti i curriculum. =/\=
>
> =/\= Arrivo subito. =/\= Rispose il bajoriano mentre si alzava. =/\= Si ho
> appena terminato di leggere…=/\= si interruppe perché il suo sguardo fu
> catturato da un ultimo curriculum che gli era sfuggito, quello dell’OPS. *E
> quello da dove salta fuori…?* =/\=…i curriculum…=/\=
>
> Afferrò il d-padd e si diresse correndo verso il turbo ascensore. Impartì
> il comando e iniziò a leggere velocemente.
>
> Rizaich, Sauriana. La sua famiglia possiede un appezzamento dove producono
> il famoso brandy. Appassionata di informatica sin da piccola ha migliorato
> più volte l’efficienza della fabbrica dei genitori. Si è arruolata nella
> flotta appena possibile.
>
> *Vabbeh, direi che basterà così…* Pensò mentre si aprivano le porte.
>
> Nimosit era lì che l’aspettava.
>
> “Ti sei preparato?”
>
> “Per quanto possibile…” Rispose sorridendo.
>
> “Cosa ne pensi?”
>
> “Così al volo… Va’Lah mi sembra molto focalizzato sul risultato finale.
> McInnis mi pare una testa calda ma con il cuore al posto giusto. Zh’shyll…
> lei, è una ragazza interessante, molto fantasiosa e senza peli sulla
> lingua. Anson Lee non lo so di preciso, per quel che ne posso capire è
> preparato, altro non lo so. Rizaich, l’ho letto un po'…velocemente, ma mi
> sembra in gamba. Rarur Bod, ottimo investigatore, ma temo sia troppo
> concentrato su quello che fa per rendersi conto di quali saranno le
> conseguenze. John Hugh mi sembra un leader capace, ma anche un po’ forzato
> a prendere quella direzione, bisogna vedere effettivamente come lavora.”
>
> “Concordo.” Vedendo attraccare la navetta Nimosit concluse il dialogo.
> “Fagli fare un giro rapido della nave, portali ai loro alloggi e poi
> portali in Infermeria da Otello.”
>
> “Ok, nessun problema!” Rispose con un occhiolino ed entrambi si
> avvicinarono alla navetta.
>
> Poco dopo l’attracco scese il primo dei cadetti, Hugh, seguito dagli altri.
>
> Nimosit attese che tutti si fossero schierati e si presentò.
>
> “Benvenuti a bordo. Sono il Comandante Coral Nimosit, Primo Ufficiale
> della Novalis. È un piacere conoscervi. Lui è il Tenente Comandante Nathel
> Sev, Capo della Sicurezza, vi farà fare un primo giro della nave e vi
> scorterà in infermeria dall’Ufficiale Medico Capo Otello Di Maria,
> inizierete con lui il vostro programma di addestramento.”
>
> Nimosit terminò lasciando tempo ai cadetti di assimilare ed,
> eventualmente, domandare qualcosa. Hugh prese la parola quasi subito.
>
> “Chiedo il permesso di parlare, signore.”
>
> Nimosit e Sev si guardarono e poi l’umano rispose.
>
> “Prego.”
>
> “Grazie.  Comandante Nimosit, signore, per noi è un onore essere qui.
> Sono il cadetto John Hugh. Lasci che le presenti i miei compagni. Va’Lah,
> Roland McInnis, Evrellia Zh'shyllir, Anson Lee, Rarur Bod, Rizaich e,
> assegnato al gruppo pochi attimi prima del decollo, Bryan Morein.”
>
> Tutti fecero dei cenni con la testa quando udirono il loro nome.
>
> “Bene, se non ci sono domande, vi lascio andare. Di nuovo benvenuti a
> bordo, e buon lavoro a tutti voi.”
>
> Dopo qualche secondo Nimosit si diresse verso il turbo ascensore e Sev
> richiamò i cadetti.
>
> “Forza ragazzi, con me per il giro turistico!”
>
> =Fine=
> Alcune note.
> 1. ho fatto andare Kuribayashi, Thevek, Oxila e Romanov a rapporto dal
> comando per dare un altro motivo per il rientro della Novalis a casa. Nella
> mia testa non dovrebbe essere una cosa lunghissima, e credo che possa
> piacere a tutti che il proprio ufficiale abbia a che fare con il cadetto
> "niubbo", quindi in un qualche momento dovrebbero tornare a bordo.
> 2. i cadetti li ho creati tosti, molto tosti, delle eccellenze nei loro
> settori, ma questa è un'arma a doppio taglio: sono sicuri di sè quindi
> avranno tanta preparazione, ma mancano di esperienza quindi gli errori
> saranno comunque possibili. Se non dovessero piacere li cambiamo senza
> problemi, ho lasciato comunque un pochino di spazio per poter dettagliare
> ancora meglio.
> 3. Il cadetto imbucato l'ho messo per farlo creare al prossimo che scrive,
> ho dovuto però definire sesso nome e razza (umano). Sarebbe il cadetto
> consigliere. Così facendo c'è un cadetto per ogni ufficiale tranno CO e XO.
>
> Spero vi sia piaciuto, e come al solito attendo i commenti e se dovesse
> essere necessario qualche cambiamento non ci sono problemi.
>
> Ciao!
>
> _______________________________________________
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